lucky» ce la fa delusione di artie
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lucky» ce la fa delusione di artie
cinque n.34-35ottobre2010 Match race A TRAPANI È FRANCESCO BRUNI IL CAMPIONE ASSOLUTO InBreve Vela www.italiavela.it >> Francesco Bruni si è laureato a Trapani campione nazionale assoluto di Match Race. Il velista palermitano del circolo canottieri Ruggero di Lauria, si è imposto sugli avversari che, nei tre giorni di regate, non sono mai riusciti a batterlo. In finale Simone Ferrarese (YC Cortina d’Ampezzo), ha tentato, senza successo, di insidiarne il primato. Altavilla, Presidente della ASD Match Race ha dichiarato: “Sono VELA estremamente soddisfatto della piena riuscita della manifestazione. Checco Bruni si è dimostrato un campione nella disciplina e ha lasciato ben poco spazio agli avversari, che non sono mai sembrati in grado di impensierirlo. In generale sono state tre meravigliose giornate di sport e di vela, per le quali dobbiamo ringraziare il Comitato di Regata, gli umpires, i partecipanti e tutto lo staff della ASD Match Race”. Rolex Middle Sea Race Sfida di cronometro tra Lucky e Artie MIDDLE SEA RACE MATTEO MICELI A BORDO DI STEINLAGER 2 >> Matteo Miceli ha corso la sua Middle Sea a bordo di Steinlager 2, il mitico maxi ketch progettato nel 1989, per il birrificio Steinlager, dall’architetto navale Bruce Farr e dallo skipper neozelandese Sir Peter Blake. La barca di 25 metri, realizzata dal cantiere neozelandese Southern Pacific, è stata concepita allo scopo di navigare alla massima velocità in qualsiasi condizione di tempo. Le sue prestazioni sotto vela sono eccezionali, poiché già a circa 10 nodi di vento reale sviluppa una velocità di 13/14 nodi. “E’ stata un’esperienza eccezionale – ha commentato Miceli – e, a parte la felicità di timonare uno scafo “simbolo” «LUCKY» CE LA FA DELUSIONE DI ARTIE PAOLA FUSCO L della vela mondiale, le sensazioni sono state forti. Va come un treno in tutte le condizioni e mi ha dato sicurezza anche quando abbiamo preso groppi di 40 nodi”. Steinlager 2 è stata infatti realizzata in funzione delle condizioni estreme che si incontrano durante una Whitbread; ha un peso “importante”, di 35 tonnellate, che però non le impedisce di “surfare” a velocità che superano i 24 nodi. Dopo Sir Peter Blake, primo, storico armatore di Steinlager, la barca è stata acquistata da Giorgio Falck e sponsorizzata dall’azienda produttrice di occhiali Safilo, per diventare in seguito “Barracuda” per l’armatore Serge Vassart. Successivamente rilevata dalla società Big Red, ha preso l’attuale nome di Steinlager 2. Il suo palmarès è unico: 1^ nella Whitbread 1989/90, vincendo tutte le tappe, 1^ al Giro d’Europa UAP e al Circuito mondiali Maxi-Serie; ha vinto anche la Transat des Alizées, la Boston-New York, la Nioularge e la Ostende-Helgoland. ucky dellʼamericano Bryon Ehrhart ha conquistato con pieno merito lʼedizione 2010 della Rolex Middle Sea Race. “Questo risultato va oltre ogni mia aspettativa” ha raccontato Ehrhart “Sapevamo che sarebbe stata una regata interessante e si è rivelata unʼesperienza straordinaria - abbiamo usato ogni vela possibile, dal genoa più leggero allo spinnaker più pesante. Eʼ stata una prova molto impegnativa dal punto di vista della tattica e della strategia ma fortunatamente avevamo un ottimo navigatore, Ian (Moore). Alcune decisioni cruciali ci hanno consentito di guadagnare molte ore e penso che la differenza in tempo compensato ammonti in 25 minuti. Ovviamente ha contribuito al risultato lʼottimo lavoro dellʼequipaggio che non ha mai perso la concentrazione. I nostri rivali Pace, il Cookson 50 (Cantankerous) e Wild Joe hanno navigato sempre a vista e ci hanno tenuti sulle spine”. Fin dalla partenza infatti il J/122 Artie ha navigato molto bene, grazie a una buona dose di conoscenza locale e al talento dellʼequipaggio. In una regata che questʼanno è stata definita ʻimpegnativaʼ e ʻcomplessaʼ, i co-skipper Lee Satariano e Christian Ripard VELA SOLITARIA VELUX 5 OCEANS RACE 5 TAPPE PER 5 VELISTI >> Il giro del mondo per solitari Velux 5 Oceans Race è partito da La Rochelle. Cinque skipper sono salpati per circumnavigare il globo in cinque tappe: Cape Town, Wellington, Salvador, Charleston e di nuovo La Rochelle. I navigatori regateranno per 30.000 miglia a bordo di monoscafi classe Eco 60, 60 piedi Open concepiti allo scopo di limitare i costi e favorire pratiche ambientali positive. Le imbarcazioni che prendono parte all’impresa sono Le Pingouin di Brad Van Liew, Spartan di Chris Stanmore Major, Operon Racing di Zbigniew Gutkowski, Active House di Derek Hatfield e Five Oceans of Smiles di Christophe Bullens. sono riusciti a evitare i numerosi buchi dʼaria, mantenendo la barca sempre in velocità anche con vento leggero; lungo la costa occidentale della Sicilia e intorno a Pantelleria e Lampedusa hanno anche dimostrato di saper affrontare vento forte e mare grosso. Artie ha percorso la tratta da Lampedusa al canale di Comino in piena velocità, con punte di 15-20 nodi. Tra Gozo e Comino la brezza ha tenuto, poi mentre Artie procedeva verso Marsamxett Harbour, il vento è calato vanificando ogni speranza di vittoria e ha mancato il titolo overall per soli 26 minuti. A contendersi il comando overall con Lucky e Artie cʼera anche il J/133 Jaru, prima barca maltese a tagliare il traguardo con un tempo di 3 giorni, 20 ore e 2 minuti. “Ieri notte la navigazione è stata davvero speciale” ha dichiarato lʼarmatore, Andrew Calascione “la luna è comparsa proprio quando era ora di dirigerci nella sua direzione. Cʼerano più o meno 17 nodi di vento costante - spinnaker su - e raffiche fino a 25 nodi, ottima velocità con vento al lasco e mare grosso. Eʼ stata una notte magnifica di vela”.