gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo
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gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo
GIORNATA DELLA MEMORIA 10 FEBBRAIO 2017 Shoah e Foibe: per non dimenticare “COLORO CHE NON HANNO MEMORIA DEL PASSATO SONO CONDANNATI A RIPETERLO” GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PRESENTANO Recital con canti, poesie e balli Per riflettere sul passato…ma anche sul presente… per impedire che diventi il nostro futuro Ore 9.30 Salone storico Mostra degli elaborati prodotti dagli alunni Lancio di palloncini “Il volo degli Angeli” Ore 10.30 Chiostro del Convitto Rettore Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Pirozzi GIORNATA DELLA MEMORIA 10 FEBBRAIO 2017 Video presentazione della giornata Benvenuto con spiegazione del brano ebraico Gam Gam Ingresso degli alunni della SP sul canto Gam Gam eseguito con flauti e banda del Convitto (SSI) Dialogo/introduzione al video (SP) Video Foibe/Shoah ieri e oggi Poesia “Se questo è un uomo” (SP) Canto “Shalom” (SP) Poesia “La farfalla” (SP) Video Ebraismo tra diaspora e antisemitismo Canto “Auschwitz. La canzone del bambino nel vento” di Guccini (SP) Poesia “Per ricordare” (SP) Canto “Beautiful that way” di Morricone (SSI) Poesia “Scarpette rosse” (SP) Video “Il giardino dei giusti” Esecuzione del brano colonna sonora del film “La vita è bella” con flauti e banda del Convitto con proiezione video cartelloni Mostra degli elaborati prodotti dagli alunni di SP e SSI nel Chiostro del Convitto Lancio di palloncini nel Chiostro del Convitto Gam Gam è il titolo di una canzone scritta da Elie Botbol che riprende il quarto versetto del testo ebraico del Salmo 23 dell'Antico Testamento. Il brano è parte della colonna sonora del film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza. Nel film il canto viene insegnato dalla maestra a Jona e agli altri bambini nel lager. Il testo tradotto dice: "Anche se andassi nella valle della morte non temerei male alcuno, perché tu sei sempre con me, perché tu sei il mio appoggio, il posto più sicuro per me. Al tuo cospetto io mi sento tranquillo". E’ un canto di speranza diventato un simbolo, uno degli "inni" più toccanti dell’Olocausto che riguardò più di un milione e mezzo di bambini uccisi dai nazisti.