Miltos Manetas

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Miltos Manetas
DARC - Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
presentano
Miltos Manetas 2007:
Esistenzialismo da computer e Neen
Sabato 15 dicembre 2007 ore 12.00
MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni 2f, Roma
Dopo la conversazione con l’artista brasiliano Eduardo Kac, NetSpace: viaggio nell’arte
della Rete continua il suo programma di eventi. Miltos Manetas (Atene – 1964) incontrerà
il pubblico del MAXXI, sabato 15 dicembre alle ore 12.00.
L’artista greco è da tempo riconosciuto internazionalmente per gli olii su tela così come per i
lavori sul web e le performance con cui ritrae il mondo informatico. Il suo lavoro esula da
qualunque categoria prestabilita. Manetas illustrerà tutto il suo percorso di ricerca, dalla
creazione di Neen, un termine in cui poter riconoscere «una generazione ancora indefinita di
artisti visivi» (M.M., Manifesto Neen, http://www.neen.org, 2000), al suo lavoro più recente
che continua la riflessione sul cambiamento della percezione della realtà con l’avvento delle
macchine.
Neen, il nome proposto dalla nota società di consulenza pubblicitaria “Lexicon” (la stessa che
ha coniato i termini: Pentium e Powerbook) , in greco antico significa “esattamente adesso”.
Più di una corrente artistica, è un modo di essere e di esistere. «Le Neenstar – afferma
Manetas nel suo Manifesto – vogliono sempre avere i prodotti più nuovi per creare il
momentum. Glorificano le macchine ma si annoiano anche di esse, qualche volta preferiscono
osservare, altre volte utilizzarle. Le Neenstar provano piacere nelle azioni intermedie. Neen è
perdere tempo tra differenti sistemi operativi».
Attorno a Neen si è raccolta un’intera comunità di creativi di diversa provenienza (artisti, web
designers, architetti), operativa sia sul web sia in spazi fisici, come la galleria Electronic
Orphanage che l’artista ha fondato a Los Angeles come laboratorio e luogo espositivo di Neen.
Dalla prima mostra, ospitata nel 2000 negli spazi della celebre galleria newyorkese Gagosian,
Manetas e le sue Neenstar non hanno mai smesso di suscitare interesse.
I lavori di Manetas sollevano interessanti discussioni sull’impatto che l’era tecnologica ha avuto
sulla produzione artistica, sulle istituzioni e sul modo di percepire la propria individualità e
collocazione nel mondo. Se nel suo lavoro JacksonPollock.org (2003) i navigatori sono abilitati
a creare con grande facilità dei dripping proprio come quelli del celebre artista americano, in
Whitneybiennial.com (2002) il sito della nota biennale americana è stato copiato e modificato
per ospitare opere Neen.
Miltos Manetas (Atene, 1964)
http://www.manetas.com
Vive e lavora tra Londra, Atene, Milano, Parigi e New York.
Gallerie e istituzioni che hanno ospitato sue mostre personali (selezione di): Blow de la Barra
Gallery (Londra 2007); Yvon Lambert Gallery (New York 2006); Galleria Pack (Milano 2006);
Sketch (Londra 2005); Kalfayan Gallery (Thessalonica, Grecia); Cosmic Gallery (Parigi 2004);
Gagosian Gallery (New York 2000); Lux Gallery (Londra 1999); Postmasters Gallery (New
York 1998), Le Consortium Centre d'Art Contemporain (Digione 1996).
Tra le gallerie e le istituzioni che hanno ospitato il lavoro di Manetas in mostre collettive
ricordiamo: I-20 Gallery (New York 2007); Contemporary Art Museum (Atene 2006); Zendai
Museum (Shanghai 2005); Seoul Museum of Art (Seoul 2005); Palais De Tokyo (Parigi 2004);
ICA – Institute of Contemporary Art (Londra 2004 - 1997); Tirana Biennial (Tirana, Albania
2004); Museum of Modern Art (Parigi 2002); Deitch Projects (New York 2001); Brooklyn
Museum of Art (New York 2001); Centre Pompidou (Parigi 2000); National Museum of
Contemporary Art (Atene 2000), Centre d'Art Contemporain, (Ginevra 2000).
Le sue opere sono parte di importanti collezioni permanenti, tra cui: MAXXI – Museo
nazionale delle arti del XXI secolo (Roma), Musée d’Art Contemporain (Strasburgo, Francia) e
Saatchi Collection (Londra).
NetSpace: viaggio nell’arte della Rete, a cura di Elena Giulia Rossi in collaborazione con il
Servizio Educativo del MAXXI Arte è un progetto che intende offrire gli strumenti necessari
per avvicinare i visitatori a quelle tendenze artistiche di ultima generazione che utilizzano
internet come strumento di creazione.
Fino al 2 marzo 2008 sarà possibile visitare sui computer del MAXXI il nuovo ciclo di
NetSpace, Corpi nel cyberspazio. Sei opere indagano sulle metamorfosi del corpo nel
cyberspazio, sulla misura in cui la “fisicità” è trasferita al di là dello schermo, sulla nascita di
nuove identità e su come la percezione del corpo fisico si stia trasformando con la facilità con
cui le tecnologie possono intervenire sui sistemi biologici naturali (artisti presentati: Nicolas
Clauss, Yael Kanarek, Marcello Mazzella, Katherina McPherson con Simon Fildes, Yugo
Nakamura e Chris Joseph).
MAXXI - MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 2f, 00196 Roma
tel. 06.32.10.181 - fax 06.32.10.18.29
www.maxxi.darc.beniculturali.it
Servizio Educativo – Maxxi Arte
Stefania Vannini
Tel. 06.32101828
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Biblioteca – Maxxi Arte
Stefania Vannini
Mart. 10.00 – 14.00
Merc. 10.00 – 14.00
Tel. 06.32101833/34
[email protected]