Storie - Liceo Scientifico Michelangelo

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<<Oh, è una storia troppo lunga, davvero.>> Storia di un amore perduto
Tutti lo sanno. Orfeo ora è un ragazzo di quasi trent’anni, fa il cantante e non c’è persona al mondo che non lo conosca. Qualcuno potrebbe pensare che questi giovani e bei cantanti siano molto egocentrici e che non smettano mai di parlare di loro stessi ma bisogna dire che Orfeo è diverso, ha quel comportamento da bravo ragazzo che smentisce ogni stereotipo. Dopo moltissime insistenze l’intervista continua: <<Io ero sposato, sa?>> Questa si che è una novità! E come mai non ne hai mai parlato? Ma vi siete mai chiesti come è diventato la persona che è adesso? C’è tutta una storia dietro, una storia che parla d’amore, speranza, morte. Oggi, dopo cinque anni, lui ha deciso di raccontarcela in modo totalmente casuale, durante un’intervista. Oh, mi dispiace! Quando è successo? Iniziamo da una domanda scontata. Quando hai iniziato a cantare e suonare? È terribile... scusa se te lo chiedo, ma cosa c’entra questo con il contratto? <<Beh, ho iniziato a prendere lezioni a dieci anni circa. Mio padre suonava il violoncello e avrebbe voluto vedermi suonare quello, ma devo dire che non mi stimolava molto! Invece la chitarra, mi ha trasmesso subito delle sensazioni indescrivibili... come se fossi destinato a suonarla da sempre. Comunque non avrei mai pensato di diventare così popolare.>> Davvero non te lo aspettavi? Ma se hai cercato quasi disperatamente un contratto discografico!? <<Si, ma... questo non c’entra niente con la fama. È stato per un’altra storia...>> Quale storia? <<Non ne parlo mai con nessuno, figurarsi con i giornali... lei è morta.>> Cinque anni, tre mesi e due giorni fa. Cancro. Oh è vero! La storia è questa: eravamo molto giovani ma sapevo che lei sarebbe stata il grande amore della mia vita. Anche se i dottori dicevano che non c’era più nulla da fare non avevo nessuna intenzione di perderla. Quindi? Quindi, un giorno, navigando su internet, in un sito di medicina trovai un articolo. Me lo ricordo ancora, diceva: “Svizzera – scoperte nuove funzionanti cure contro il cancro”. Non ci potevo credere, questo sì che era un miracolo! Ma... Ma? Storie
<<La clinica costava una fortuna e noi non eravamo certo ricchi. Lei non era in grado di lavorare e io sapevo solo suonare la chitarra.>> Per questo il contratto discografico? <<Sì, esatto. Per fortuna in quel periodo c’erano i provini per un concorso musicale per aggiudicarsi un contratto.>> Ora capisco! Le canzoni che avevi scritto per il provino erano dedicate a lei! Che testi stupendi, hai fatto piangere tutta la nazione! E’ per questo che hai vinto. <<Peccato che non sia servito a niente. La cura era troppo invadente, lei non era cosciente per la maggior parte del tempo, e io avevo tantissimi impegni con la casa discografica. Un giorno, due anni dopo, non ce l’ho più fatta. Come un pazzo sono andato all’ospedale, l’ho fatta dimettere subito e l’ho riportata a casa. Un paio di giorni dopo è morta.>> Come si fa ad amare così intensamente una persona tanto da farla morire per averla a fianco? La ragione forse non c’è, si potrebbe pensare all’egoismo ma, anche se Orfeo sostiene il contrario io, e sicuramente anche voi che state leggendo, sappiamo che non si tratta di questo, non è vero? Per capirlo dobbiamo solo ascoltare le sue canzoni, che, come dice lui, <<sono l’unico modo per ricordarla, in questa stupida vita.>> Storie