Banane - Edidablog

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Banane - Edidablog
Banane - storia, produzione, commercio
LE BANANE
Il termine banana si riferisce al frutto del banano (Musa acuminata Colla), pianta sempreverde e perenne
della famiglia delle Musacee, che si sviluppa in una serie di grappoli o caschi, il cui peso può anche
raggiungere
i
50
kg.
Anche se comunemente il banano è considerato un albero, esso è in realtà una pianta gigantesca, che, in
natura, può raggiungere anche i 10 metri di altezza, mentre, nella coltivazione delle banane, raggiunge
solo
i
3
metri
di
altezza.
Originarie tipicamente dell’Asia e dell’Africa, le banane pesano di solito tra i 125 e i 200 grammi, e sono
notevoli le differenze di peso tra una banana e l’altra a seconda della varietà coltivata.
Il frutto del banano è commestibile per circa l'80%, mentre il restante 20% costituisce la buccia di questo
frutto.
La banana è tra i frutti freschi più consumati al mondo ed è commercialmente molto importante,
costituendo il più importante prodotto ortofrutticolo commercializzato (insieme al caffè) per le nazioni
dell'America
Centrale.
La banana è un ottimo alimento, ricco di nutrimento ed ideale per la merenda di grandi e piccini: le
banane contengono circa il 74% di acqua, il 23% di carboidrati, l'1% di proteine, lo 0.5% di grassi, e il
2.6% di fibre alimentari. Inoltre, per il suo buon contenuto di potassio, la banana viene consigliata a chi
soffre di crampi o è impossibilitato a fare sport: con la polpa della banana infatti si copre mediamente il 1520% del fabbisogno giornaliero di potassio di un adulto, utile per il funzionamento del sistema
cardiovascolare e il controllo della pressione sanguigna.
Questi componenti, insieme agli altri zuccheri, conferiscono alla banana un forte potere saziante, che aiuta
molto a tenere occupato l’apparato digestivo durante le diete ipocaloriche. La polpa della banana, infatti,
essendo ricca di vitamine A, B1, B2, C, PP e poca E, fosforo, ferro e potassio, zuccheri e carboidrati, ha
proprietà
nutrienti
e
rimineralizzanti.
La banana contiene anche la vitamina B6, che favorisce il metabolismo delle proteine. La banana è anche
calmante, perché stimola la produzione di serotonina. Anche se erroneamente si considera la banana un
frutto che fa ingrassare, essa ha solo 65 kcal per ogni frutto, più o meno le stesse di una mela o di una
grossa
fetta
di
cocomero.
La banana tuttavia, essendo povera di cellulosa, può provocare stitichezza, quindi non bisogna eccedere nel
suo consumo. La banana può essere consumata cotta o cruda.
Oltre che come ottimo frutto fresco, il frutto della banana, ancora acerbo, nei Paesi tropicali viene usato
come verdura e viene cucinato in umido con la carne e il pesce, lessato oppure fritto; dalle banane
essiccate si ottiene anche una farina dolciastra che in molti Paesi sostituisce il frumento e viene usata per
fare pane e dolci. In altri paesi sono molto diffuse le banane secche, di colore marrone scuro e dal sapore
molto intenso e caratteristico: esse si possono produrre mettendole ad essiccare in forno a 80 gradi oppure
su una griglia, a una distanza di qualche decina di cm dalle braci, che devono essere deboli per non
sciogliere
la
polpa
delle
banane.
Nella cultura occidentale la banana viene soprattutto usata come frutta fresca, oppure tagliata e mixata
ad altre tipologie di frutta fresca, per comporre ottime macedonie. Famoso è anche l’utilizzo della banana
nella preparazione di rinfrescanti frappé o frullati, nella produzione di yogurt ed in genere nella
preparazione di bevande adatte ai bambini, grazie al suo gusto dolce e zuccherino. Le banane infine sono
anche usate per produrre marmellate: la cottura infatti le rende molto dense e non è necessaria l'aggiunta
di pectina, ingrediente tipico della altre composte di frutta.
Oltre ai frutti, nella cucina del Bengala e del Kerala (in India) si usano i fiori del banano, crudi o cotti; in
questi stessi Paesi e anche in Birmania si usa anche il cuore tenero del tronco del banano.
Sul mercato ortofrutticolo internazionale si possono ritrovare innumerevoli varietà di banana, che si
differenziano tra loro per colore, dimensioni, sapore e struttura della polpa, che può essere più o meno soda.
Le banane originarie in natura contenevano molti semi, mentre attualmente le banane in commercio sono
varietà senza semi, selezionate nel corso dei decenni dai coltivatori e dalle aziende agricole produttrici di
banane.
Le banane possono presentarsi di colore verde (se poco mature), di colore giallo intenso (mature), od
ancora di colore giallo con macchioline marroni ( quando sono molto mature); vi sono poi, a seconda delle
varietà di banane coltivate, cultivar di colore rosso o nero. In generale si possono mangiare tutte le
banane di ogni varietà, ma sicuramente più mature saranno e più si avvicineranno ad un gusto zuccherino
e saporito. Se si acquistano banane verdi, ad esempio, è opportuno tenerle fuori dal frigorifero per farle
maturare: in una banana acerba, infatti, i carboidrati sono costituiti da amidi, che, nel processo di
maturazione, vengono convertiti in zuccheri. La maturazione avviene molto bene anche dopo la raccolta,
ulteriore fattore che ha contribuito alla diffusione in tutto il mondo di questo tipo di frutta fresca. Se invece
si acquistano banane gialle o con le macchioline marroni (quindi già mature e pronte per il consumo),
sarebbe meglio conservarle nel frigorifero per evitarne il deperimento. In media una banana verde-gialla
dura fuori dal frigorifero circa una settimana, mentre in frigorifero qualche giorno in più; quando invece le
banane
sono
già
chiazzate
di
marrone,
il
frutto
va
consumato
velocemente.
Le varietà commerciali di banana (generalmente Musa acuminata o l'ibrida Musa paradisiaca) sono
importate in grande quantità dai tropici, dove sono disponibili per tutto l'anno.
Più la banana risulta matura più facile risulta la sua digeribilità; per rendere la banana un frutto
perfettamente digeribile, un ottimo rimedio è affettarla sottilmente, spruzzarla con poche gocce di limone e
spolverarla di zucchero di canna.
Vedi anche:
BANANE STORIE E ORIGINE
La banana è un frutto antichissimo, che registra le sue origini fin dalla remota antichità: l’origine geografica
della banana è individuata nel Sud-Est Asiatico, nelle giungle della Malesia, dell’Indonesia e delle Filippine,
dove ancora oggi è possibile trovare numerose varietà selvatiche di banane. Si ha traccia delle prime
banane in Nuova Guinea fin dal 5000 a.C., ma venne menzionata per iscritto la prima volta nel 600 a. C.,
in alcuni testi buddisti. Anche Alessandro Magno, ne fece menzione nel 327 a.C: si ritiene quindi che
l’introduzione delle banane nel mondo occidentale sia avvenuta grazie alle sue spedizioni.
Tuttavia furono probabilmente i cinesi a coltivare per primi la banana, fin dal 200 d.C. Nel 650, i
conquistatori islamici portarono la banana fino alla Palestina. I mercanti arabi diffusero successivamente le
banane in quasi tutta l'Africa e, da lì, le banane vennero diffuse in America Centrale e meridionale grazie
agli esploratori del ‘500.
In Europa si diffuse solo nel Rinascimento, a seguito delle esportazioni dalle terre natie ad opera dei grandi
viaggiatori che, in quegli anni, scoprirono le Americhe: in particolare, si ha traccia dell’introduzione della
banana in Europa nel 1502, quando i coloni Portoghesi iniziarono a coltivare le prime piantagioni di banane
nei Caraibi e in America Centrale.
Le banane hanno iniziato però ad essere oggetto di scambi internazionali solo dalla fine del 19° secolo:
prima di questa data, infatti, la mancanza di mezzi adeguati per il loro trasporto ne impediva il commercio in
Paesi
non
produttori
di
banane.
Nel 1899 la United Fruit Company, compagnia americana, ebbe il predominio sulla vendita delle banane,
iniziando a esportarle dall’America centrale (Guatemala), e vendendo il 75% dei venti milioni di banane che
allora si commerciavano negli Stati Uniti e in Europa.
La storia della banana risale quindi a tempi antichissimi e grazie alla sua grande versatilità in cucina
questo tipo di frutta fresca si è sempre più radicato anche nella cultura moderna arrivando ad avere
enorme
spazio
sul
mercato
ortofrutticolo.
Nel settore ortofrutticolo mondiale vengono prodotte numerose varietà diverse di banane, tanto che,
ad oggi, la banana risulta tra la frutta più commercializzata sul mercato ortofrutticolo internazionale.
Numerosissime sono oggi le aziende produttrici di banane, le aziende certificate per la produzione
di banane, i produttori di banane, le aziende produttrici di banane biologiche, le aziende che si
occupano di commercio di banane e confezionamento di banane, i distributori di banane, gli
importatori di banane, gli esportatori di banane ed i grossisti di banane: la scelta varietale così
ampia ha così notevolmente incrementato la concorrenza tra i Paesi nel mondo (appartenenti all’Unione
Europea e non) per le produzione di banane ed il commercio di banane.
LA PIANTA DI BANANA
La banana (parola derivante dall'arabo, che significa dito) è il frutto del banano, una pianta del genere
Musa, appartenente alla famiglia delle Musaceae, che tecnicamente è una pianta erbacea, ma che in tutto e
per tutto ha l'aspetto di un albero, con gambi alti fino a 8 m e foglie lunghe fino a 3 m. Il banano è infatti
una
pianta
sempreverde,
perenne,
originaria
dei
paesi
tropicali.
Il fusto di questa pianta, chiamato stipite, è costituito da foglie basali che si aprono a grande lamina e con
nervatura centrale robusta ed evidente; le foglie sono anche caratterizzate da nervature secondarie parallele
molto facili a lacerarsi in frange. . In cima allo stipite, si apre, a forma di corona, un ciuffo di foglie enormi,
lunghe oltre due metri e larghe uno, dal quale, dopo circa due anni, spuntano i fiori di banana, color
bianco-giallognoli, che sbocciano in giugno-luglio, protetti da brattee (foglie avvolgenti) violacee. In seguito
appaiono i frutti (capsule verdi), le cosiddette banane, che crescono in gruppi detti “mani”, disposti a
grappolo reclinato, detto “casco”. Il casco può superare il metro di lunghezza: esso può contenere anche
più di 200 frutti e pesare oltre 25 chili; il casco di banane deperisce dopo aver fruttificato, ma, dal rizoma
sotterraneo perenne, ne nascerà successivamente un altro. La pianta di banana può raggiungere,
soprattutto in natura, un’altezza di circa nove o dieci metri, mentre le piante coltivate non superano
solitamente
i
tre
metri.
La pianta di banana necessita di un’esposizione in pieno sole o leggermente ombreggiata; la temperatura
minima non dovrebbe pertanto scendere sotto i dieci gradi, a pena della perdita delle foglie: è anche per
questo motivo che i Paesi produttori di banane nel mondo sono extra Europei (in quanto gli inverni nei
Paesi dell’Unione Europea sono molto più rigidi e possono scendere molto al di sotto dei 10° C). La pianta
di banana è pertanto adatta a vivere in climi miti, caldi e umidi, protetta dai venti, con pieno sole o in
leggera ombra, ed i suoi frutti, le banane appunto, sono presenti sui mercati ortofrutticoli internazionali
tutto
l'anno.
Le banane vengono sempre raccolte acerbe nelle zone di produzione e, dopo il trasporto effettuato
attraverso navi denominate «bananiere », vengono fatte maturare in magazzini riscaldati mediante etilene,
un
gas
naturale.
Prima della spedizione le banane sono generalmente immerse per alcuni minuti in vasche contenenti
antiparassitari (es: tiobentazolo): questo fatto è precauzionale, per evitare l’insorgere malattie note alle
banane, come ad esempio “il mal del trasporto”, provocata da un fungo che s’impianta tra la buccia e la
polpa
delle
banane.
Le banane, maturate sull’albero e raccolte per il consumo nelle zone di produzione, hanno un sapore più
delicato e intenso rispetto ai frutti che si acquistano nei mercati ortofrutticoli europei. Quasi tutte le moderne
banane partenocarpiche, utilizzate a scopo alimentare, provengono infatti dalle specie Musa acuminata
eMusa
balbisiana.
Sul commercio europeo delle banane di solito si ritrovano morbide e dolci banane utilizzate come frutta,
anche se, come si è fatto riferimento, in altri Paesi la banana viene usata anche come verdura ed
accompagnata ai piatti principali.
In Italia, la siccità e il caldo torrido degli ultimi anni, oltre a cambiare drasticamente il clima mediterraneo
tipico, ha dato modo ai coltivatori di introdurre la coltivazione di alcune cultivar di banane nelle regioni più
calde d’Italia, come ad esempio la Sicilia: in particolare ha preso piede la varietà di banana comune di
Sicilia. Si tratta di piante di banana giovani, di circa quattro anni, il cui numero di caschi prodotti è limitato
ad appena 100 l’anno, ma la buona risposta del mercato ortofrutticolo europeo ha fatto incrementare le
suddette
coltivazioni
di
banane.
I maggiori Paesi produttori di banane restano tuttavia India, Brasile, Ecuador ed Indonesia.
Le banane, tra i frutti più consumati al mondo, annoverano alcuni svantaggi, come il fatto di ottenere dalle
loro coltivazioni esigui guadagni: per questo motivo oggi le banane sono sempre più prodotti ortofrutticoli
disponibili come articoli del commercio equo e solidale in alcuni stati dell’America Centrale e dell’America del
Sud.
COLTIVAZIONE E PRODUZIONE DELLE BANANE
Le banane sono coltivate pressoché in tutti i Paesi a clima tropicale, e soprattutto nel Centro America,
nell’Africa
Tropicale
e
nelle
Filippine.
I maggiori Paesi produttori di banane al mondo sono India, Brasile, Ecuador ed Indonesia. Il maggior
produttore mondiale di banane in assoluto è l'India, con il 23% circa della produzione mondiale (dati
2010); seguono Brasile, Ecuador, Cina e Filippine. I principali produttori di banane mondiali però, come
India, Brasile e Cina, hanno in realtà una quota di esportazioni relativamente limitata, a causa della elevata
domanda interna. Dei 68 milioni di tonnellate di banane prodotte nel 2002 solo 14 milioni (il 21% circa)
sono
stati
commercializzati
sul
mercato
ortofrutticolo
mondiale.
Il commercio delle banane si concentra infatti altrove: l’America Latina costituisce il principale esportatore di
banane nel mondo, con una quota di mercato pari all’80%; infatti, i maggiori paesi esportatori,
soprattutto verso l’Europa, sono Ecuador, con il 34% di esportazione mondiale di banane, la Costa Rica,
con
il
16%,
la
Colombia,
con
il
13%,
e
le
Filippine.
Sempre più rilievo ha assunto nel commercio ortofrutticolo internazionale la produzione di banane della
Repubblica Dominicana, che ha generato un valore di 198 milioni di dollari (152 milioni di euro) nel 2010;
l’export di banane della Repubblica Dominicana è destinato per lo più verso i mercati esteri, dei quali il
95% è rappresentato dall’Unione Europea, mentre l'altro 5% della produzione locale di banane è stato
invece
esportato
verso
gli
Stati
Uniti,
il
Giappone
e
le
Antille.
Le banane infatti risultano il frutto fresco più esportato nel mondo in termini di volume, e da sole
rappresentano, in termini di valore lordo di produzione mondiale, la quarta coltura alimentare del mondo,
per
ordine
di
importanza,
dopo
il
riso,
il
grano
e
il
mais.
Una delle caratteristiche del mercato delle banane è il ruolo svolto dalle grandi imprese multinazionali che
controllano l’intera filiera produttiva. La multinazionale più conosciuta al mondo per l’esportazione di
banane è Chiquita, che è presente in 11 Paesi, fattura circa 2,5 miliardi di euro, ed impiega circa 40.000
persone; Chiquita, Dole e Del Monte, da sole, riescono ad assicurarsi i due terzi del commercio mondiale di
banane, con una quota pari ad oltre 4,5 miliardi di euro su un totale di 7.
Per quanto riguarda le importazioni, la maggior parte della domanda mondiale di banane deriva dai
principali paesi industrializzati, in particolare da Europa, USA e Giappone, che rappresentano quasi il 60%
delle
importazioni
mondiali
di
banane.
L’Europa costituisce il secondo mercato mondiale per il settore ortofrutticolo della banane, con un
volume di consumo molto vicino a quello degli USA. La peculiarità del mercato ortofrutticolo Europeo di
banane è costituita dal suo regime tariffario, che è stato negli ultimi anni al centro di una disputa
internazionale piuttosto complessa, che ha influenzato pesantemente il mercato internazionale. Attualmente
infatti il comitato europeo di gestione per l’organizzazione comune dei mercati ha abolito il sistema delle
licenze di importazione delle banane con sistema tariffario unico, aprendo così il mercato del commercio
delle
banane
anche
ad
altri
soggetti.
Generalmente le banane consumate in Europa provengono da tre diversi gruppi di Paesi, tra cui spiccano la
Spagna (isole Canarie), la Francia (Guadalupa e Martinica), la Grecia e il Portogallo (Madeira e Azzorre), i
paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, ed infine i Paesi dell’America Latina.
Dopo gli sfruttamenti delle principali multinazionali verso i raccoglitori di banane, a partire dagli anni
Novanta, ha sempre più preso piede la coltivazione di banane a marchio equo e solidale, che in Italia ha
superato il 50% delle vendite totali di banane nel Paese.
LE VARIETA DI BANANA
Le diverse tipologie di banana differiscono per dimensione, sapore e struttura della polpa, che può
essere
più
o
meno
soda.
Ci sono parecchie specie di banane, di cui le più note sono la banana Cavendish, la banana Musa
acuminata e la banana Musa x paradisiaca, risultante da un incrocio. Oltre a queste specie di banane
prodotte e commercializzate sul mercato ortofrutticolo, se ne aggiunge un’altra, denominata platano o
plantano: essa è una pianta erbacea gigante affine al banano, diffusa in gran parte del sud del mondo ed in
particolare in India, in Malesia, in Africa subsahariana e in molte regioni dell'America centrale e meridionale.
Il frutto del platano è di forma simile alla banana, ma di dimensioni maggiori (fino a circa 40 cm), di colore
verde intenso, ed è dotato di una buccia più spessa e dura: la sua polpa è tossica se consumata cruda e non
in condizioni di avanzata maturazione, mentre, se cotta o bollita, può essere cucinata in moltissimi modi, per
esempio
in
forma
di
purea,
focaccia
o
come
verdura.
Attualmente, tutte le varietà di banana e platano commestibili sono ibridi e forme poliploidi delle banana
selvatica dotata di semi: esse sono senza semi (denominate anche banane partenocarpiche) e sterili, con
una propagazione di tipo vegetativo. Queste varietà di banane commercializzate sul mercato
ortofrutticolo internazionale (Musa acuminata o l'ibrida Musa paradisiaca) sono importate in grande
quantità
dai
tropici,
dove
sono
disponibili
per
tutto
l'anno.
Tra le varietà di banane prodotte sul mercato ortofrutticolo mondiale, le più conosciute e
commercializzate sono:
•
BANANA DWARF CAVENDISH: si tratta della più importante varietà di banana coltivata al mondo; si
tratta di una varietà di banana triploide, originaria del Vietnam e della Cina. Il nome Dwarf Cavendish
significa 'nano' e si riferisce alla grandezza dello pseudo fusto e non del frutto, che invece è di dimensioni
medio-grandi. Questa varietà di banana ha una buccia sottile e risulta meno resistente ai trasporti, anche
se attualmente è la banana più comunemente coltivata e commercializzata.
•
BANANA GROS MICHEL: La varietà di banana Gros Michel è anche conosciuta negli Stati Uniti come
Big Mike, ed è la prima varietà di banana ad essere destinata all'esportazione in massa. Dotata di buccia
relativamente spessa, questa varietà di banana è più grande e più dolce della varietà Cavendish.
•
BANANA GRAND NAIN: Si tratta di una delle varietà di banana più comunemente coltivata e
commercializzata sul settore ortofrutticolo mondiale; essa è nota anche come banana Chiquita ,
poiché è la varietà di banana principale prodotta della Chiquita Brands International. Anche questo tipo di
prodotto ortofrutticolo ben si presta alla coltivazione con metodi biologici.
•
BANANA LACATAN: la varietà di banana Lacatan è una banana dolce, molto popolare nelle Filippine; la
pianta di banana Lacatan può crescere in altezza dai 5 ai 9 metri. I frutti possono essere raccolti da 8 a 12
mesi dopo la semina della pianta: le banane di questa varietà si presentano più lunghe e dalla pelle più
spessa rispetto alle altre varietà di banana prodotte. Queste banane hanno un caratteristico colore
banane giallo-arancio quando giungono a completa maturazione.
•
BANANA LADY’S FINGER: varietà di banana dai frutti piccoli e molto dolci; presentano una pelle sottile.
Si tratta di una delle varietà di banane esotiche più conosciute, che rappresenta da sola circa il 14% della
produzione australiana di banane. Questa banana dolce ha un gusto delicato ed è più facile al consumo
grazie alle sue ridotte proporzioni rispetto alle altre cultivar di banane. Questo prodotto ortofrutticolo è
ideale per insalate di frutta e decorazioni dolci, in quanto non diventa marrone al taglio.
•
BANANA ROJA : Varietà di banana rossa): varietà di banana rossa che possiede la caratteristica
buccia di colore rosso o violaceo. In genere i frutti sono più piccoli e più grossi delle banane Cavendish e,
quando maturi, assumono una polpa dal color crema o rosa chiaro. Questa varietà di banana è
soprattutto importata dall'Asia e dall'America meridionale, ed è soprattutto commercializzata in America
centrale.
Le varietà di banana come la rossa Roja, la banana Lacatan e la banana Lady’s Finger non arrivano nei
mercati ortofrutticoli europei, a causa di una scarsa resistenza di queste varietà di frutta fresca al
trasporto; esse sono pertanto qualità di banane apprezzabili solo nelle località di produzione, per lo più
esotiche.
In Italia inoltre, da qualche tempo, le banane sono coltivate in Sicilia e in Sardegna con buoni risultati,
grazie alla siccità e al caldo che contraddistinguono i climi degli ultimi anni di queste regioni insulari: la
varietà di banana prodotta in Italia è quella nana (Musa nana), con un frutto piccolo e molto dolce.
BANANE BIOLOGICHE
Fare agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione di frutta fresca , verdura fresca
e ortaggi freschi nel massimo rispetto delle risorse naturali, al fine di preservare l'ambiente e soprattutto la
salute
del
consumatore.
Come tutte le varietà ortofrutticole più commercializzate a livello mondiale, anche le banane sono sempre
più coltivate dai Paesi produttori, che hanno acquisito maggior sensibilità verso l’agricoltura biologica e
verso le scelte dei consumatori: sono in incremento le aziende ortofrutticole produttrici di banane, le oggi in
modalità biologica, nel massimo rispetto dell’ambiente e del controllo dei prodotti utilizzati, che devono
essere rigorosamente privi di sostanze chimiche. L’agricoltura biologica è una forma di produzione che
ultimamente sta prendendo piede in particolare nella Repubblica Dominicana, a tal punto che ora il paese
risulta essere la prima nazione esportatrice di banane biologiche al mondo. L’agricoltura biologica, e con
essa la produzione di banane biologiche, fanno sempre più parte della coscienza del consumatore finale,
attento
alle
scelte
colturali
e
più
rispettoso
dell’ambiente.
Nella coltivazione delle banane biologiche si utilizzano principalmente fertilizzanti organici naturali e
senza eccessivi apporti idrici che renderebbero il frutto meno saporito e più soggetto al deterioramento.
Sempre più sono i produttori di banane biologiche, importatori di banane biologiche, esportatori
di banane biologiche, grossisti di banane biologiche e distributori di banane biologiche, che hanno
abbracciato
i
metodi
e
i
valori
propri
dell’agricoltura
biologica.
I consumatori, sempre più attenti alla salubrità della frutta e alle sue proprietà apprezzano questa tipologia
di frutta fresca: lo dimostra il mercato in espansione e le produzioni internazionali del prodotto
ortofrutticolo
fresco.
Coltivare banane biologiche offre un elemento qualitativo in più per il consumatore, determinato dalla
assoluta mancanza di prodotti per la conservazione della frutta che vengono invece largamente usati nei
prodotti convenzionali per allungare la vita commerciale. Inoltre la filiera corta generalmente caratterizzante
la produzione di banane biologiche rappresenta un segmento importante per le aziende ortofrutticole.
I prodotti ortofrutticoli che provengono da agricoltura biologica vengono ottenuti mediante l'applicazione di
metodi produttivi che autorizzano il solo uso di sostanze di origine naturale. Si tratta di un passaggio
estremamente importante per il consumatore, poiché si delinea la qualità del processo e della filiera
produttiva, garantite dall’etichettatura del prodotto ortofrutticolo biologico sul mercato internazionale,
con aziende ortofrutticole produttrici di banane biologiche certificate secondo le norme dettate in materia
di agricoltura biologica: l’etichetta è così, di fatto, la “certificazione” di prodotti ortofrutticoli validi, sani e
qualitativamente
superiori.
Fra le varietà di banane biologiche disponibili sul mercato ortofrutticolo mondiale, le più utilizzate
sono:
•
BANANA CAVENDISH: questa varietà di banana, tra le più coltivate al mondo, dalle dimensioni
medio-grandi e dal fusto della pianta piccolo, ben si adatta anche alla coltivazione in agricoltura biologica.
•
BANANA GRAND NAIN: Si tratta di una delle varietà di banana più comunemente coltivata e
commercializzata sul settore ortofrutticolo mondiale; essa è nota anche come banana Chiquita,
poiché è la varietà di banana principale prodotta della Chiquita Brands International. Anche questo tipo di
prodotto ortofrutticolo ben si presta alla coltivazione con metodi biologici.
PRODUTTORI, AZIENDE AGRICOLE, IMPORT EXPORT DI BANANE
A tutt’oggi esistono numerose aziende ortofrutticole ed imprenditori agricoli che operano attivamente nel
settore della frutta, della frutta fresca, della frutta di stagione, della verdura fresca, degli ortaggi e dei
prodotti
derivanti
da
lavorazione
della
frutta.
In particolare, la lavorazione delle BANANE, il commercio delle BANANE, la produzione di BANANE
e la vendita di BANANE risultano attività sempre più remunerative per il settore ortofrutticolo: si tratta di
aziende ortofrutticole certificate per la produzione di BANANE ed altri prodotti ortofrutticoli, in possesso di
certificazione proveniente dall’UE. Grazie ai nostri annuari FruitNEWSLETTER e MEC Ortofrutticolo (e le
relative versioni digitali ) puoi avere comodo supporto per metterti in contatto ed avere informazioni sulle
principali
aziende
di
ortofrutta
ed
ortaggi.
In particolare puoi trovare un elenco di aziende:
•
che si occupano di commercio di BANANE, distributori di BANANE, grossisti di BANANE, import ed
export di BANANE (importatori di BANANE ed esportatori di BANANE), operatori dell’ingrosso di
BANANE e magazzini per la maturazione di BANANE
Per questa specifica coltivazione, così rilevante nel settore ortofrutticolo, ti forniamo oggi la possibilità
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