il nome del produttore cinese non e` stato per ora rivelato, e` quindi

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il nome del produttore cinese non e` stato per ora rivelato, e` quindi
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AI RESOCONTI
il nome del produttore cinese non è
stato per ora rivelato, è quindi impossibile
ancora sapere se questo prodotto è stato
distribuito anche in Europa;
i fusibili, una volta istallati, non sono
rintracciabili, in quanto non presentano
alcun tipo di segno di riconoscimento,
come marca o numero di serie;
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se il ministro sia a conoscenza del
ritiro dal mercato americano dei citati 300
mila set di fusibili e se ritenga necessario
un intervento per assicurarsi che tali prodotti non siano presenti anche sul mercato
italiano.
(4-04772)
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta scritta:
MIGLIORI e ULIVI. — Al Ministro della
salute, al Ministro dei trasporti. — Per
sapere – premesso che:
la mattina dello scorso 8 settembre
nella frazione di Casalguidi del Comune di
Serravalle Pistoiese (Pistoia) si è registrato
un incidente stradale che ha coinvolto un
giovane scooterista che, pur in condizioni
di una certa gravità, è stato soccorso
dall’automedica solo dopo cinquanta minuti dall’incidente;
tale vicenda richiama alla mente i
mancati soccorsi ad un gitante che nello
scorso agosto ha perso la vita sulla montagna pistoiese –:
quali iniziative urgenti, anche col
concorso del sistema della Protezione Civile, si intendano garantire alla Provincia
di Pistoia in termini di soccorso urgente;
2007
quali accertamenti, in relazione a
quanto descritto in premessa siano stati
effettuati;
se non si intendano rivedere le misure di depotenziamento dei distaccamenti
della Polizia Stradale nella Provincia di
Pistoia.
(4-04782)
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l’Aduc (associazione per i diritti degli
utenti e consumatori) ha scritto al ministro allo Sviluppo Economico, Pierluigi
Bersani, per saper se questo tipo di materiale è presente anche in Italia –:
SETTEMBRE
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazioni a risposta scritta:
GIUDITTA. — Al Ministro dell’università
e della ricerca. — Per sapere – premesso
che:
il numero chiuso rappresenta uno
strumento adottato attualmente da un numero sempre maggiore di università italiane per regolare l’accesso degli studenti
ai corsi di laurea, allo scopo di garantire
determinati standard qualitativi ai propri
iscritti, evitando il sovraffollamento delle
facoltà;
ogni anno migliaia di studenti partecipano alle prove selettive per l’accesso
programmato ai corsi di laurea, i cui test,
seppur definiti attitudinali, mirano semplicemente a verificare le conoscenze dei
candidati su talune materie, ma hanno
dimostrato: di non essere capaci di accertare le competenze ed il grado di professionalità degli stessi, di creare delle disparità insostenibili e di non rappresentare
un valido ed efficace strumento di selezione, in quanto talvolta le domande proposte non hanno alcun nesso con l’ambito
disciplinare della laurea;
di pochi giorni fa è, infatti, la notizia
della scoperta di errori nei test d’ingresso
alla facoltà di Medicina e Chirurgia, il cui
corso di laurea rientra nella disciplina
della legge n. 264 del 1999 ed è dunque a
numero programmato;
il ministero dell’università che da
anni affida al Cineca, un consorzio informatico di Bologna, la correzione e l’ela-
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borazione dei test per le selezioni nelle
facoltà a numero programmato, scoperto
l’errore, non ha ufficializzato l’elenco degli
ammessi, annunciando che due degli 80
quesiti previsti erano di fatto sbagliati per
evidenti errori nella formulazione delle
opzioni indicate;
stenza di una vera e propria « organizzazione » che, in cambio di denaro, consentiva agli studenti di superare le prove
senza problemi, attraverso telefoni cellulari capaci di mettere in comunicazione i
candidati con l’esterno per ricevere via
sms le soluzioni dei quesiti;
il ministero ha deciso di annullare i
due quiz sbagliati, ma di ritenere comunque valida la prova, annunciando che la
valutazione avverrà non su 80 ma su 78
quesiti ed eliminando cosı̀ dal computo
finale le due domande incriminate;
negli atenei in questione le indagini,
partite già lo scorso anno, hanno dimostrato che gli studenti arrivavano a pagare
dagli 8.000 ai 30.000 euro pur di essere
ammessi ai corsi di laurea in Medicina ed
Odontoiatria, azionando meccanismi corruttivi che in qualche caso vedrebbero
coinvolti anche docenti;
tale decisione ha generato una valanga di ricorsi da parte delle aspiranti
matricole che mettono in dubbio la validità del test, sostenendo di essere state di
fatto penalizzate dalla presenza dei due
quesiti sbagliati, in quanto per la soluzione
degli stessi hanno impiegato in media venti
minuti, sottraendo cosı̀ alle altre risposte il
tempo a disposizione;
l’accaduto non coinvolge solo i circa
5.000 candidati campani, che nei giorni
scorsi hanno sostenuto i test di ammissione
presso le facoltà di Medicina e Chirurgia
della Regione, ma ben 37 facoltà italiane e
70.000 giovani per un totale di 7.000 posti
disponibili, in quanto sia la prova che la
data di svolgimento della stessa sono state
uguali per tutte le università pubbliche;
nel 2006 i non ammessi furono pari
all’84 per cento dei partecipanti, ma quest’anno secondo le stime ufficiali potrebbero sfiorare il 90 per cento;
la soluzione annunciata dal ministero
dell’università e della ricerca ha generato
aspre polemiche, forti dubbi ed una diffusa
insoddisfazione negli studenti che accusano
le istituzioni di scoraggiare chi vuole emergere per meriti personali e di non promuovere lo studio e la cultura nel nostro Paese;
nuovi scandali hanno colpito altre
università italiane, come quella di Catanzaro dove è stata denunciata l’impropria
apertura dei plichi dei test per l’ammissione al corso di Medicina e quella di Bari
dove, a seguito di sequestri e perquisizioni,
la Guardia di finanza ha scoperto l’esi-
l’opinione pubblica, cosı̀ come le associazioni studentesche, sconvolte da
quanto accaduto, hanno ribadito la loro
ferma contrarietà al numero chiuso, considerato un criterio d’accesso dannoso per
i ragazzi e dispendioso per le famiglie;
è già stata presentata, a firma dell’interrogante, una proposta di legge per
l’abolizione dell’accesso programmato all’università, che ha riscosso ampio consenso tra le forze politiche di entrambi gli
schieramenti, al fine di permettere agli
studenti di iscriversi liberamente alle facoltà scelte e nella convinzione che sia più
giusta una selezione naturale lungo il
corso degli studi universitari –:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere in merito alle
vicende sopra esposte e se non sia più
opportuno annullare le selezioni incriminate per dar prova della legittimità e
della trasparenza delle procedure seguite
nella formazione della graduatoria finale,
garantendo il rispetto di regole certe,
l’ammissione ai corsi di laurea degli effettivi vincitori e l’eliminazione di ogni
forma di corruzione.
(4-04786)
PELLEGRINO. — Al Ministro dell’università e della ricerca. — Per sapere –
premesso che:
il giorno lunedı̀ 4 settembre 2007,
oltre settantamila studenti sono stati im-
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pegnati nelle trentasette facoltà italiane di
Medicina e Chirurgia, per il superamento
delle prove di ammissione ai corsi di
laurea in Medicina e Chirurgia (anno accademico 2007/2008);
diversi sono gli studenti della facoltà
di Medicina e Chirurgia dell’Università
degli Studi di Napoli « Federico II » e di
altre Università Italiane, che hanno evidenziato notevoli difficoltà nell’individuazione delle risposte a due specifici quesiti.
Tali difficoltà, sono state confermate dal
Ministero dell’università e della ricerca, il
quale ha comunicato l’inesattezza dei due
quesiti, ammettendo l’errore commesso
dal Consorzio Universitario incaricato
della preparazione delle prove;
tale errore ha pregiudicato il regolare
svolgimento delle prove, in quanto sono
diversi gli studenti che hanno dichiarato di
aver sprecato vanamente il loro tempo a
disposizione per individuare la soluzione
esatta ai due quesiti –:
se il Governo intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di
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quanto anzi premesso e se confermato,
ritenga opportuno disporre quanto necessario alla risoluzione del problema;
se, alla luce di tali eventi, ritenga opportuno avviare un confronto con i Rettori
e i Rappresentanti degli Studenti, al fine di
individuare valide alternative ai test di ammissione, i quali rappresentano un sistema
di selezione che non tende a privilegiare la
preparazione specifica e la motivazione
dello studente, elementi fondamentali per
affrontare un percorso universitario in maniera efficace e efficiente.
(4-04787)
Apposizione di una firma
ad una interrogazione.
L’interrogazione a risposta immediata
in Assemblea La Russa e altri n. 3-01198,
pubblicata nell’allegato B ai resoconti
della seduta dell’11 settembre 2007, deve
intendersi sottoscritta anche dal deputato
Cirielli.