relazione 2016 - Associazione italiana sindrome x fragile onlus

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relazione 2016 - Associazione italiana sindrome x fragile onlus
FONDAZIONE ENAIP FORLI’ CESENA
Sede formativa di Cesena
Piazzetta don Ravaglia 2 Cesena (FC) tel 0547/28969
Il progetto “Vedo Curriculum” si rivolge a giovani disabili con la Sindrome di X Fragile soci
dell’associazione nazionale Sindrome X Fragile. Rappresenta un’importante innovazione tra le azioni di
ingresso al lavoro in quanto vuole realizzare un curriculum video volto ad aiutare questi giovani verso la
transizione al lavoro. Per presentarsi in azienda viene richiesto il curriculum vitae cartaceo che ha il limite di
non valorizzare le capacità e le competenze soprattutto per i giovani disabili.
Per video curriculum si intende generalmente un filmato in cui la persona che cerca lavoro si presenta
facendo emergere le proprie competenze/abilità. L’idea del video curriculum è nata negli Stati Uniti e presto
si è diffusa in Europa, in Italia, in particolare, ha iniziato da poco la sua espansione on line.
Prendendo spunto da ciò, si è cercatodi creare uno strumento ad hoc per le persone disabili che si denomina
“Vedo Curriculum” dove attraverso le immagini di una clip interattiva si fanno emergere le capacità, le
competenze, le autonomie,gli interessi, le esperienze formative e lavorative, il mondo delle relazioni del
giovane.
L’utilizzo del Video CV come strumento di ricerca di un’occupazione è strettamente legato alla necessità e
all’importanza di dimostrare concretamente cosa una persona è capace di fare, all’opportunità offerta di
creare un’immediata e diretta empatia con il datore di lavoro che vede il video, alla possibilità di mettere in
luce la personalità del candidato.
Il vantaggio fondamentale per il candidato è la possibilità di mettere in evidenza le proprie competenze e
qualità, al di là di pregiudizi e stereotipi di età, sesso, razza e origini. Mentre per l’azienda il valore aggiunto
è quello di fare una preselezione dei CV, vedendo anticipatamente la persona, facendosi un'idea più chiara ed
approfondita di quello che è scritto normalmente in un curriculum vitae tradizionale.
Il progetto ha previsto una parte svolta dalla Fondazione Enaip Cesena costituita dalla realizzazione del
bilancio di competenze e la stesura di una sceneggiatura e una seconda parte affidata al Gruppo Multimediale
Impronta costituita dalle riprese, montaggio e produzione del video curriculum.
La parte svolta da Enaip si è articolata in due moduli.
Modulo 1: - BILANCIO DI COMPETENZE E DI ATTIVAZIONE DEI PROCESSI DI
EMPOWERMENT
 Incontro di presentazione del progetto e conoscenza della famiglia e del ragazzo che parteciperà al
progetto;
 Attività individuale di conoscenza della persona che mira al bilancio di competenze legate alle
autonomie personali, interessi, hobby, desideri, progetti futuri mediante il supporti di schede o
attività ludiche;
 Attività individuale di verifica delle abilità manuali, informatiche, comunicative (verbali e non
verbali), motorie e della capacità di attenzione e di adattamento ad un contesto, mediate laboratori di
mansioni legate ad aree e materiali di lavoro differenti;
 Ideazione della “sceneggiatura” del Video curriculum che sarà trasmessa al regista che produrrà
materialmente il filmato.
Modulo 2 - ATTIVITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO PER IL REINSERIMENTO NELLA VITA DI
RELAZIONE
 Messa a punto della “sceneggiatura” del Video curriculum che sarà trasmessa al regista che produrrà
materialmente il filmato.
 Incontro con la famiglia e il ragazzo di restituzione delle attività svolte di bilancio di competenze e
della “sceneggiatura” che si è ipotizzata;
 Attività individuali di trasferimento alla persona di tecniche di ricerca attiva del lavoro (C.V.
cartaceo, simulazione di colloqui di lavoro, consultazione banche dati, offerte di lavoro).
Il progetto prevedeva la realizzazione di 10 bilanci di competenze e sceneggiature per persone con sindrome
di X Fragile inviate dall’Associazione Nazionale Sindrome X Fragile per poi consegnarli al regista per la
realizzazione del filmato.
In realtà i ragazzi che si sono resi disponibili da novembre 2015 a luglio 2016 sono stati soltanto 6 persone.
Si è ritirato Davide Morgani, Beatrice De Besi ha chiesto di partecipare al progetto da metà dicembre 2016
in poi in quanto è impegnata in un tirocinio, Valentina Bozzo e Giulio Angelucci parteciperanno al progetto
in autunno insieme ad altri ragazzi della regione Lazio.
Di seguito lo stato di avanzamento delle persone prese in carico e i rispettivi periodi di attività presso la
nostra sede di piazzetta Don Ravaglia 2 Cesena.
Nominativi
Bilancio competenze
F. C.
Novembre – dicembre 2015
G. D.
Novembre – dicembre 2015
M. V.
Novembre – dicembre 2015
M. C.
Dicembre 2015- gennaio 2016
M. R.
Febbraio 2016
A. R.
Febbraio 2016
Per ogni persona erano previste 18 ore di cui 10 di bilancio di competenze e 8 di accompagnamento
inserimento lavorativo. Tutti i percorsi sono stati realizzati e trasferiti al Gruppo Multimediale Impronta per
la produzione del video CV.
Le ore sono state la maggior parte individuali ed altre di back-office.
ore svolte di
Accompagnamento
bilancio di
all’inserimento
competenze
lavorativo
F. C.
10
8
G. D.
10
8
M. V.
10
8
M. C.
10
8
M. R.
10
8
A. R.
10
8
Totale ore
60
48
utenti
I consulenti che hanno svolto le ore sono stati i seguenti:
Consulente
ARIANNA MARONI
FRANCESCO
RAFFAELLI
Attività
bilancio competenze
e accompagnamento
all’inserimento
lavorativo
accompagnamento
all’inserimento
lavorativo
TOTALE
Ore
72
36
108
BILANCIO DI COMPETENZE e ACCOMPAGNAMENTO ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO
Il bilancio di competenze è un processo di valutazione di ciò che una persona sa e sa fare. È stato sviluppato
analizzando i seguenti punti:
 Conoscenza di sé attraverso la mediazione di schede: “cosa vedo di me”, “la mia giornata”, “il
mondo delle relazioni”, “cosa faccio fuori dal lavoro”, “io sono fatto così- le mie emozioni”,
“questionario di autovalutazione delle modalità/strategie per affrontare situazioni problematiche”,
“questionario valutazione autostima”.
 Ricostruzione delle esperienze scolastiche, formative, lavorative ed extra-lavorative.
 Approfondimento delle abilità, competenze possedute e potenziali attraverso una serie di attività
laboratoriali (utilizzo computer, sperimentazioni di mansioni di assemblaggio, attività elementari di
cartotecnica).

Approfondimento delle autonomie personali che vengono sperimentate a casa e nel tempo libero,
applicabili anche in un percorso lavorativo, con l'aiuto della famiglia (autonomie negli spostamenti,
orientamento, conoscenza e utilizzo dell'orologio e del denaro).

Approfondimento delle aspettative e dei desideri sul futuro della persona e della sua famiglia.
 Costruzione di un progetto di sviluppo professionale.
 L’acquisizione/approfondimento delle proprie capacità di autovalutazione, attivazione e scelta.
 La capacità di affrontare/gestire situazioni di transizione/cambiamento, investire/reinvestire sulla
propria progettualità.
 La costruzione di un quadro di riferimento rispetto a sé del mercato del lavoro e delle opportunità da
esso elargibili.
 Condivisione insieme alla famiglia di quanto emerso dal bilancio di competenze e del progetto
professionale del ragazzo.
GLI OBIETTIVI
Il bilancio e l’inserimento lavorativo sono stati costruiti concentrando lo spessore del contributo da ricercare
nei seguenti punti:
1.consentire alla persona di valorizzare ciò che è, ciò che conosce e sa fare
2.creare condizioni e possibilità per avvicinamento allavoro che sia specchio delle scelte,
motivazioni, inclinazioni e capacità del soggetto, nonché attuazione di un percorso di
miglioramento/consolidamento delle competenze maturate
3.orientare il soggetto verso scelte personali e professionali consapevoli e motivate
4.facilitare l’interazione fra il soggetto e l’ambiente socio-lavorativo
5.predisporre strumenti idonei per l’accompagnamento al lavoro
6.favorire un inserimento socio-lavorativo integrato
LA METODOLOGIA
Il consulenteha ricoperto un ruolo di “guida”, che si accentua a seconda del tipo di deficit dell’utente e della
possibilità di quest’ultimo di essere consapevole della propria progettualità.
Il consulente, in base alla persona che si è trovata davanti, ha progettato un percorso di attività da
intraprendere.
La relazione duale èstato il luogo del percorso. Fondamentale è stato, però anche il coinvolgimento della
famiglia in fase iniziale di conoscenza, in itinere e alla fine per condividere il percorso svolto. In un caso è
stato coinvolto l’educatore che seguiva il ragazzo per facilitarne il coinvolgimento.
L’attività però è stata svolta prevalentemente a livello individuale per creare uno “spazio” dove il soggetto
potesse sentirsi libero di muoversi ed esprimersi. In un contesto di piccolo gruppo, i giovani con X Fragile,
spesso faticano ad esprimersi anche davanti ai loro genitori. Sono stati però, coinvolti, durante la fase finale
di restituzione alla famiglia, sempre guidati dal consulente.
GLI STRUMENTI
Per quanto concerne gli strumenti, il consulente dispone del colloquio individuale, di moduli/documenti,
laboratori attrezzati per le attivitàpratiche con i qualiha lavorato con l’utente. La varietà degli strumenti
proposti ha consentito di scegliere quelli più efficaci a seconda delle caratteristiche della persona.
MATERIALI REALIZZATI
Le schede compilate dai ragazzi durante l’attività sono state, insieme allo stesso, rilegate in un fascicolo e
lasciate al ragazzo.
E’ stata realizzata un’ auto-presentazione in word che può essere utile alla persona come traccia per
presentarsi davanti alla telecamera.
Per ogni persona coinvolta il consulente ha compilato un modulo di analisi delle competenze che poi ha
inviato allo sceneggiatore e al resista.
SCENEGGIATURA PER UN VIDEOCURRICULUM
Partiamo dal presupposto di dover produrre un modello sceneggiatura standard o standardizzabile di un
video curriculum, definiamo tre punti chiave:
 Chi sono?
 Cosa so fare?
 Io nel futuro
Chi sono e cosa so fare sono due punti cardine che si possono sviluppare prima uno poi l’altro oppure
invertendosi, oppure alternandosi e se c’è posto o possibilità alternarli nel tempo e nella durata. Se possibile,
dove è possibile, questi tre punti diventanole parole chiave dove si gioca la possibilità e la sensibilità
interpretativa del videomaker.
Non c’e’ una traccia standard di video curriculum ma si adatta personalizzandolo ad ogni situazione, al fine
di rendere evidenti le competenze possedute e potenziali.
Se si parte da questo assioma dobbiamo pensare di poter lavorare con un ago ed un filo forte e sensibile per
cucire poi tutte le tracce che siamo in grado di intravedere raccogliere.
A questo punto due prerequisiti: saper leggere il bilancio di competenze – avere tempo.
Saper leggere il bilancio di competenze e interfacciarsi con chi l’ha creato, dovrebbe darci la possibilità di
capire subito cosa riprendere come riprendere, cosa registrare, come registrare, chi registrare.
Questa operazione è il punto chiave di tutto il lavoro.
Le difficoltà delle varie tipologie e livelli della sindrome X Fragile che ci troviamo di fronte ci devono dare
la possibilità di avere più materiali da poter costruire modulare, montare a seconda delle difficoltà che il caso
presenta. I genitori sono una risorsa nel capire quali momenti ed in che modo oppure quali chiavi loro
utilizzano per entrare in contatto ed in relazione con il figlio/a.
Si deve filmare un quotidiano che diventa attenzione emotiva.
Qui nasce un punto di frizione perché colui che è affetto dalla Sindrome ha bisogno di tempi più lunghi per
entrare in relazione. Figuriamoci con un adulto nuovo munito di una macchina con occhio elettronico. Ecco
perché questo tipo di intervento prevede avere tempo. Purtoppo questo tempo non è sempre possibile averlo.
Occorre quindi adattare di volta in volta, stratagemmi linguistici di ripresa che permettano in parte di
superare il limite oggettivo.
Cesena, 20/07/2016
Dott.sa Arianna Maroni
Dott. Francesco Raffaelli