Piemonte Share Festival anche nell`ottava edizione ha un

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Piemonte Share Festival anche nell`ottava edizione ha un
PIEMONTE SHARE FESTIVAL
ottava edizione
dal 30 ottobre al 11 novembre 2012
Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino
OPEN YOUR CITY
Piemonte Share Festival anche nell’ottava edizione ha un programma fitto di mostre,
conferenze, dialoghi, workshop, proiezioni screening, e performance dedicati al tema OPEN
YOUR CITY. Il titolo contiene tre parole chiave, semplici e immediate su cui si svilupperà
l’intero programma di quest’anno .
Mostra SHARE PRIZE
Le parole OPEN YOUR CITY saranno la traccia tematica che guiderà la mostra di Share Prize.
L’inaugurazione di Share Festival sarà martedì 30 ottobre alle ore 18.00 con l’apertura della
mostra delle opere del premio SHARE PRIZE: un premio che ha come obiettivo scoprire,
promuovere e sostenere le arti digitali. Il concorso è aperto ad artisti che utilizzano la
tecnologia digitale come linguaggio di espressione creativa, in tutte le forme e formati,
quest’anno ha raccolto 270 iscrizioni da 20 paesi diversi.
La mostra conterrà sei grandi installazioni artistiche e sarà allestita nella splendida crociera
al secondo piano del Museo Regionale di Scienze Naturali. Il vincitore di Share Prize 2012
sarà annunciato martedì 30 ottobre durante la cerimonia di premiazione.
Gli artisti hanno interpretato il tema Open Your City, sviscerando le parole chiave : Open sta
per apertura nel significato di non finito, laboratoriale, sperimentale, collaborativo, senza
confini, non chiuso. Open è il concept principale, è l’idea di partenza: la prospettiva da cui
vedere le cose, indica il tipo di azione, è lo spunto da cui far scaturire la trama della narrazione
artistica.
Sottintende uno scambio, una partecipazione, un’interpretazione, una modificazione, una
condivisione. Definisce la qualità di un pensiero, di un sistema, di un insieme e di una
struttura. Rinuncia al diritto d’autore per far prevalere la condivisione del sapere aperto cioè
l’accesso orizzontale alla conoscenza: coinvolge l’open source. Your è il coinvolgimento
diretto di un soggetto che possiede, gode e fruisce, occupa, domina e padroneggia qualcosa a
cui è associato in modo stretto. Your è la partecipazione dal basso, YOUR ricopre un ruolo
attivo, cioè è l’individuo, la persona, i cittadino, che si aggrega nella collettività, nella società,
nella popolazione, nella cittadinanza. Identifica la persona che è chiamata come protagonista
nel processo di trasformazione in atto, come soggetto che agisce, interviene, mette le mani,
non subisce, progetta, collabora, trasforma, interviene, chiede ascolto, crea aggregazione,
lavora in modo collettivo.
City è il luogo dell’azione, è il bene comune, è lo scenario della cambiamento in atto. Uno
spazio urbano in piena conversione sociale e tecnologica, fatta per strada ,nelle vie, nelle
piazze, nei parchi, nelle scuole, nei posti della vita di tutti i giorni.
Share Festival è un progetto di The Sharing
Direzione Simona Lodi | Chiara Garibaldi
tel. +39.011.588.36.93 fax: 0039.011.83.91304 www.toshare.it
Quale è il ruolo dell’arte, in questo momento di transizione sociale verso la città del futuro?
Una giuria internazionale composta da Simona Lodi, Carlo Ratti, Bruce Sterling e Mirjam Struppek
hanno scelto gli artisti in base all’aderenza al tema e al valore estetico dell’opera.
Le opere di Share Prize rappresentano la risposta di una generazione di artisti assimilabile alla
generazione dei nativi digitali – chi è nato quando esistevano già i computer da tavolo, il telefonino
e poi Internet. Sono artisti che producono un’arte nel contesto di una comunità online, dove la rete
serve sia come fonte di ispirazione che come mezzo di presentazione. La mostra descrive una nuova
era. Un’arte che non si limita ai formati digitali, ma si espande nello spazio, è tattile, politica, reale,
spingendosi nella città, nella società, nell’azione condivisa.
Per Mark Shepard il futuro degli abitanti delle città sarà distopico al punto da doversi dotare
di un Kit di sopravvivenza per difendersi dalla Città diventata senziente, dotata di capacità
sensibili, come vista, udito, tatto e realizzando un mondo reale sotto controllo. Scegliendo un
tema di fantapolitica totalitaria, la Smart City è vista come un agglomerato indipendente.
Occorre quindi proteggersi con oggetti di varia natura: il Serendipitor, un‘applicazione per gli
smart phone che crea percorsi alternativi a quelli usuali e applica il principio della scoperta
occasionale. Un altro mezzo è l’uso dell’Under(a)ware - della biancheria intima - che ci
proteggerà nei futuri centri commerciali senzienti. Luoghi dove ogni persona sarà
targettizzata in base all’aver anche solo toccato una camicia, un pantalone, una borsa.
Indossando invece la biancheria del Survival Kit riceveremo segnalazioni date dalle
identificazioni ad Alta Frequenza e l’attività nei dintorni di una zona sotto sorveglianza. Altri
oggetti sono l’Ad Hoc Network Travel Mug, cioè un a tazza da asporto che contiene un
sistema/network pulito dai filtri, oppure un CCD-me-not Umbrella , un ombrello che scherma i
sistemi di target, che non può mancare nel nostro set per sopravvivere ai rischi di una città
senziente.
Il coinvolgimento di comunità locali, quindi delle persone, è il tema centrale di TidePools di
Jonathan Baldwin. A dispetto del contenuto socialmente impegnato ha scelto una grafica
giocosa. Lui stesso descrive quest’opera come l’incontri di Ushahidie, che significa in swahili
testimonianza, con il gioco urbano The Sims. TidePools , una piattaforma internet
indipendente, e’ strumento per attivare la partecipazione dei vicini di casa, il crowdsourcing.
Utile per segnalare ad esempio buche e segnaletica rovinata, un furto, allertare la polizia,
collaborare per costruire un parco giochi.
Sempre sul aspetto collaborativo e unito a quello combinativo, Julian Koschwitz ha progettato
On Journalism #2 Typewriter, una macchina da scrivere azionata in modo analogico da un
computer che abbinare le storie di giornalisti uccisi nel mondo dal 1992. Ri-combinado i dati
di questi tragici eventi in modo auto-generativo, ma guidati dalla la connessione che il
computer trova nei dati stessi provenienti dal Committee to Protect Journalists, crea un lungo
rotolo infinito ovvero un nuovo giornale.
SYN di Mariano Leotta e’ una scultura che rappresenta una mappatura interattiva con dati
provenienti dal web, dagli sms, dai social network. Il titolo è l’abbreviazione di tre parole che
ne riassumono il significato SYN e’ la sincronizzazione informatica dei pacchetti di richiesta su
Internet. SYN significa “insieme” in greco antico. SYN sta per sinapsi un termine biologico
connette due cellule nervose, consentendo il passaggio dell'impulso nervoso da una cellula
all'altra. SYN e’ la mappa delle relazioni umane mediate dai newmedia.
L’artista inglese Stanza ritorna a Share Prize con Capacities: Life In The Emergent City. I cavi, i
fili e conduttori sono integrati nel design dell’opera da percepire come una mappa della città.
Capacities 'sembra "disegnato" come un pezzo di progetto urbano, una città rilevata e
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controllata. Tutto lo spazio diventa una scultura dal vivo che vaga nell’emergenza. La vita
cambia in città crea tutte le modifiche che si prova nello spazio del Museo. In città, la rete di
sensori è disposta in tutto l'ambiente per raccogliere e monitorare i dati della temperatura,
luce, pressione, e il rumore della città. L'obiettivo è di esplorare nuovi modi di pensare la vita,
l'emergenza e l'interazione all'interno dello spazio pubblico e come esso influenza aspetti
sociali dello spazio.
E per terminare la selezione non poteva mancare a Share Prize un’opera attivista del collettivo
berlinese VR/Urban Reclaim the Screens con SMSlingshot. Una fionda che contiene un
dispositivo reclama lo spazio urbano. L’opera ha un congegno palmare inserito nella fionda
digitale per diffondere informazioni su schermi pubblici. Le persone lanciano sms che
colpiscono i muri della città. Il principio interattivo di digitare un messaggio, che mira con il
laser e tira un simbolo di colore è la riappropriazione militante della città.
Sarà parte del programma una mostra video Dancing-Hands connessa al concetto di
degli Schermi Urbani (Urban Screen), curata da Mirjam Struppek, che inaugurerà con un
evento il 9 novembre 2012 alle ore 18.00 in Piazza Valdo Fusi. I video si potranno vedere
anche all’interno del Museo di Scienze Naturali dal 30 ottobre. (vedi comunicato
03_Dancing Hands)
Il Simposio su OPEN YOUR CITY in cui eccellenti conferenzieri terranno si svolgera’ il
9,10 e11 novembre con dialoghi tra ospiti di discipline diverse per confrontarsi su
tematiche culturali e sociali e politiche legate alla citta’ del futuro.
In particolare saranno creati degli omaggi a due personaggi che hanno fatto la storia del
secolo passato di cui ricorre il centenario: Alan Touring e John Cage.
Share Festival
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