99 KB - i.i.s. "carlo ubertini"

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Percorsi
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Passeggiate tra
colline, laghi,
vigne e boschi
in Canavese
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Percorso 5 - SUI PASSI DI RE, POETI, CONTADINI
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Da: Agliè
A: Vialfrè
Distanza: 7,7 km
Dislivello: 150 m
Percorribilità: a piedi - in bicicletta
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Tempo (a piedi): 3 ore
Fondo strada: asfalto - sterrato
Difficoltà: media
Vegetazione: Bosco, prati
Interessante: Castello e parco di
Agliè, Villa Meleto, Santuario N.S.
della Rotonda, ex torbiera di Vialfrè
La struttura primitiva del Castello di Agliè risale al XII sec., ad opera dei Conti San Martino. In
seguito il palazzo fu ampliato tra il XVII-XIX sec.
Di proprietà Savoia dal 1764, venne restaurato dall'architetto Birago di Borgaro T.se, il quale fece
edificare la chiesa oggi annessa all'edificio. Passato di proprietà ai Conti di Genova nel 1939,
divenne poi proprietà dello Stato, che ne vendette gli stupendi arredi.
Oggi nella struttura sono di particolare interesse: salone di caccia, salone dei valletti, biblioteca,
salone degli antenati, sala cinese, sala dei marmi, sala da biliardo, teatro, sala delle armi, salone da
ballo, sala tuscolana, sala "galleria verde" e chiesa.
La struttura presenta a sud e a est uno stupendo parco che si sviluppa su tre livelli contraddistinti da
tre differenti stili: il giardino all'inglese, il giardino pensile e quello all'italiana in cui si può ammirare
una meravigliosa fontana a ferro di cavallo coronata da statue. Il giardino all'inglese, accessibile
attraverso un sottopasso della strada asfaltata esterna, si estende per circa un chilometro, e
presenta boschetti, radure, stagni, un ampio lago con isolette e una grande fontana ornata di statue.
Castello e parco sono visitabili.
Partendo dal Castello di Agliè, il percorso si snoda nell'abitato, tipico per i suoi portici a cassettoni in
legno, i portoni in legno intarsiato, le case medievali, i pozzi e i lavatoi. A circa un chilometro
dall'abitato, in direzione nord-est, si trova Villa Meleto.
Villa Meleto è la casa paterna di Guido Gozzano, decorata in stile liberty, dove sono presenti gli
arredi appartenuti al poeta. Particolari possono apparire la stanza da letto del poeta, la stanza di
"nonna Speranza" e le collezioni di farfalle e di oggetti orientali appartenute al poeta. Dinnanzi la
casa si può ammirare il famoso "meleto di Gozzano". E' ormai ridotto ad uno stagno incolto, il
laghetto amato dal poeta, un centinaio di metri a sud rispetto alla casa, in un boschetto tra i campi.
Si raggiunge successivamente verso sud la strada per Cuceglio, costeggiando un breve tratto del
muro di cinta del parco del castello e passando nei pressi del lago della Gerbola. Poi si sale verso la
collina di direzione Vialfrè.
La strada asfaltata si inerpica tra boschi e vigneti.
In una svolta, caratterizzata da un pilone votivo, si prosegue su un ampio acciottolato fino al
Santuario di Nostra Signora della Rotonda, in cima alla collina, eccezionale punto panoramico.
Scendendo dal santuario, prima di raggiungere nuovamente la strada asfaltata, si percorre una
strada sterrata verso nord che, dopo aver attraversato fitti boschi di robinia e castagno, giunge ad
un'interessante area umida intermorenica. Un tempo laghetto, ora è uno stagno, quasi interamente
pieno di vegetazione, un cariceto.
Dallo stagno, sorto presso i ruderi di San Nicola, ora inglobati nel bosco, si scende nell'area della
torbiera di Vialfrè, dove numerosi e razionali interventi dell'amministrazione comunale hanno creato
aree per la fruizione ecologica del territorio: boschetti curati, radure, sentieri, aree da pic-nic,
reimpianti boschivi, un'opera di land-art, un laghetto, quasi tutto raggiungibile soltanto a piedi.
Tramite varie strade è poi possibile raggiungere il paese, in cima alla collina, dove sono presenti
numerosi punti panoramici.