LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI IN

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LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI IN
LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI
ALIMENTI IN FRIGORIFERO
La conservazione degli alimenti in frigorifero
consente
di
mantenerne
inalterate
le
caratteristiche organolettiche, di salubrità e di
qualità, per un periodo di tempo più lungo.
Il frigorifero deve essere collocato lontano da
fonti di calore, va aperto soltanto quando
necessario e richiuso nel minor tempo possibile.
Gli ultimi modelli hanno riportato sul display la
sua temperatura interna, in caso contrario si
possono acquistare dei termometri per uso
alimentare (nello specifico da frigorifero e
congelatore) nei negozi di casalinghi, per
controllarla e verificarne così il corretto
funzionamento.
Il punto più freddo del frigorifero è la mensola
più bassa, sopra il cassetto per le verdure
(temperatura di circa 2 °C), mentre la parte meno
fredda è rappresentata dalla porta, che deve
essere sempre ben chiusa e con la guarnizione a
tenuta. Tuttavia, poiché i modelli più recenti
hanno diversi sistemi di refrigerazione, bisogna
leggere le istruzioni riportate nel manuale fornito
dal costruttore per conoscere le differenti
temperature degli spazi interni.
E’ opportuno conservare gli alimenti in
contenitori di plastica chiusi con coperchio o
pellicola trasparente, anche per evitare lo
sgocciolamento dai ripiani sovrastanti. Sui
prodotti preconfezionati rapidamente deperibili,
come il latte fresco, deve essere sempre riportata
la data di scadenza, indicata con la dicitura “da
consumarsi
preferibilmente
entro”:
ciò
garantisce che, fino a quella data, il prodotto
alimentare è idoneo al consumo se correttamente
conservato. Oltre tale data l'alimento può
rappresentare un pericolo per la salute a causa
della proliferazione dei germi.
Sui prodotti non rapidamente deperibili, la data
di scadenza è sostituita dal termine minimo di
conservazione (TMC), indicato con la dicitura
“da consumarsi preferibilmente entro”: ciò
garantisce che, fino a quella data, l’alimento
conserva le sue caratteristiche organolettiche in
adeguate condizioni di conservazione. Oltre tale
data l'alimento può ancora essere consumato,
perché non perde i requisiti di sicurezza e
salubrità anche se non presenta più le sue
proprietà.
La data di scadenza riporta: giorno e mese per i
prodotti che si conservano per meno di tre mesi,
mese ed anno per gli alimenti che si conservano
per più di tre mesi ma meno di diciotto, soltanto
l’anno per i prodotti alimentari conservabili per
più di diciotto mesi.
Nel frigorifero non vanno mai conservati
alimenti caldi, per evitare sbalzi di temperatura
nel ripiano e nemmeno alimenti cotti insieme a
quelli crudi, in quanto eventuali microrganismi
presenti nei primi, possono contaminare cibi che
non andranno più sottoposti ad un ulteriore
trattamento termico. Infatti, il consumo di
alimenti mal conservati è spesso responsabile di
episodi di
tossinfezione alimentare che
solitamente comportano una sintomatologia
gastroenterica e spesso richiedono il ricovero
ospedaliero.
Il pesce e la carne macinata devono essere
conservati nella parte più fredda del frigorifero,
che di solito è sopra il cassetto per le verdure e
vanno consumati entro 24 ore.
La carne cruda ha tempi di conservazione
diversi a seconda della specie animale e del tipo
di taglio: deve essere consumata entro 2 giorni
se di pollo o tacchino, entro 3 giorni se di manzo
o maiale (nel caso di carne cotta o di tagli interi,
la durata è maggiore).
I prodotti di salumeria sottovuoto si possono
consumare entro la data indicata sulla
confezione, se affettati freschii, vanno
consumati entro 3 giorni.
Le uova si conservano 28 giorni dalla data del
confezionamento.
Nella parte centrale (di solito 4-5 °C) vanno
riposti: le uova (mantenute nella confezione
d’origine), i formaggi, i latticini e gli alimenti
sui quali è riportato “da conservare in
frigorifero dopo l’apertura”. Nei cassetti si
conservano frutta e ortaggi che possono essere
danneggiati da temperature troppo basse. Se i
prodotti devono ancora maturare, vanno
conservati a temperatura ambiente. La porta è la
parte più calda del frigorifero: qui vanno riposti
i prodotti che richiedono una lieve
refrigerazione (come le bibite e il burro). Il pane
non va conservato in frigorifero perché, una
volta fuori, diventa raffermo in minor tempo.
Nel frigorifero non vanno riposti troppi alimenti
che ostacolano la circolazione dell’aria fredda
nel suo interno e, quindi, la corretta distribuzione
della temperatura.
Durante la stagione calda, il termostato dovrà
essere spostato su una temperatura più fredda
rispetto all’inverno.
LA MANUTENZIONE DEL FRIGORIFERO
Il frigorifero va sempre mantenuto sbrinato
(perchè la brina ne pregiudica il corretto
funzionamento) e ben pulito. Per la pulizia si
possono utilizzare acqua calda e aceto o prodotti
specifici aiutandosi con una spugna non abrasiva.
LO SAI CHE………………….?
Refrigerare vuol dire abbassare la temperatura
di un prodotto fino alla soglia del congelamento.
La temperatura di refrigerazione è diversa da
prodotto a prodotto, ma generalmente compresa
tra 0° C e 8°C, come appunto nel frigorifero
domestico. Con questa tecnica si ottiene il blocco
della crescita dei microrganismi che sono
responsabili delle tossinfezioni alimentari. La
refrigerazione è una tecnica di conservazione a
breve termine che però mantiene meglio le
caratteristiche organolettiche dell’alimento e
quindi il suo potere nutritivo. L’acqua all’interno Surgelare, invece, vuol dire abbassare la
degli alimenti rimane allo stato liquido.
temperatura di un alimento ad un valore
compreso tra -18°C e -50°C nel più brave tempo
Congelare vuol dire abbassare la temperatura di possibile e comunque mai superiore a 4 ore.
tecnica
prevede
l’utilizzo
di
un alimento al di sotto del suo punto di gelo. Questa
L’acqua contenuta nell’alimento si trasforma in apparecchiature professionali che è impossibile
pochi grossi cristalli di ghiaccio che, riprodurre nelle nostre case. Più rapido sarà
espandendosi, distruggono la parete delle cellule, l’abbassamento di temperatura, minore sarà la
perforando la tessitura dell'alimento. Questo grandezza dei cristalli di acqua che si
accade tutte le volte che si conservano nel formeranno evitando quindi la rottura della
congelatore alimenti freschi per poterli parete cellulare dei tessuti. In questo modo, allo
consumare in un secondo momento. Gli effetti scongelamento, si avrà minore perdita di acqua e
della formazione di questi grossi cristalli sono saranno conservate le proprietà organolettiche e
ben visibili, ad esempio, sulla carne congelata in nutritive dell’alimento.
casa. Quando si scongela, si nota la perdita di
molto liquido che è proprio quello contenuto A cura di: dott.ssa Francesca Bellini
nelle cellule che si sono rotte durante la fase del
congelamento a seguito della formazione dei
cristalli. Purtroppo con questa tecnica vengono
perse anche alcune sostanze importantissime
come il ferro e le vitamine. Inoltre, la carne
appare più stopposa e meno tenera. I tempi di
congelamento sono abbastanza lunghi. Una volta
congelato, il prodotto viene conservato a
temperature comprese tra -12°C e -18°C. Queste
temperature riducono il numero dei batteri e
rallentano la loro attività enzimatica consentendo
una più lunga conservazione (fino a cinque o sei
mesi). Non appena il prodotto viene scongelato, i
batteri ricominciano a moltiplicare. Per congelare
un alimento basta tenerlo per tempi più o meno
lunghi a temperatura inferiore a 0°C.