Scuola in ospedale e istruzione domiciliare

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Scuola in ospedale e istruzione domiciliare
Scuola in ospedale e istruzione domiciliare
Percorso formativo per Dirigenti Scolastici e Docenti
Le tecnologie didattiche nella scuola in ospedale. Analisi normativa
Segno del dinamismo che contraddistingue la Scuola in ospedale, è anche la consapevole
legata alla necessità di introdurre le tecnologie didattiche nelle attività proposte.
Nella Circolare Ministeriale n. 345 del 2 Dicembre 1986, è chiaro il riferimento all’uso delle
tecnologie, o meglio sembra scontato. Nel testo, si fa, infatti, riferimento, non tanto
all’introduzione dei mezzi tecnologici, ma più alla preparazione professionale dei docenti
nell’utilizzo di tali mezzi, facendo intenderne l’uso già in atto. Si dice, infatti: “…L'attività
educativa … dovrà concretizzarsi in interventi didattici differenziati … Risulta evidente che
l'opera educativa rivolta ai bambini ospedalizzati richiede un'adeguata qualificazione
professionale dei docenti, individuabile nell'approfondita preparazione psicopedagogica
garante della padronanza di metodologie diversificate da utilizzare nella prassi didattica,
nell'uso consapevole delle nuove tecnologie dell'informazione e dei sussidi
didattici”. 1
Nei vari testi normativi che seguiranno questa prima e fondamentale circolare, sarà sempre
presente un chiaro ed evidente accenno all’uso delle tecnologie didattiche nella Scuola in
ospedale, riconoscendo in esse numerosissimi vantaggi per i bambini. E sarà ripetuto
l’impegno da parte del Ministero nella ricerca della migliore distribuzione dei fondi necessari
e a disposizione, anche per l’acquisto di tale materiale.
Anche nella Circolare Ministeriale n. 353 del 7 Agosto 1998, specificando il funzionamento
della Scuola in ospedale, si dice che essa “non può basarsi sui tradizionali parametri
numerici per il raggruppamento degli alunni, ma deve privilegiare i piccoli gruppi, attuare il
rapporto docente/alunno (1/1) per gli ammalati costretti a letto, … usare le tecnologie
multimediali in sostituzione delle aule e laboratori - spazi pedagogici/didattici
specialistici propri di una struttura scolastica”.2 È chiaro in questa sede il riferimento alle
nuove tecnologie viste come la possibilità di sostituire luoghi fisici, a volte non raggiungibili
dagli alunni ospedalizzati per le loro condizioni, la possibilità cioè di raggiungere l’alunno al
letto, non in un “nesso-chiuso”, ma in “con-nessione”. Non manca, però, un richiamo alla
formazione dei docenti, per cui, oltre all’indispensabile competenza professionale di base curriculare e didattica - si deve innestare “una preparazione specifica centrata sulla
conoscenza delle molteplici e differenziate metodologie di intervento educativo consone alle
situazioni individuali e di renderle operative nella quotidiana prassi didattica nonché sulle
opportunità offerte alla didattica dall'uso delle nuove tecnologie”. 3
Dal “Protocollo di Intesa per la tutela dei diritti alla salute, al gioco, all'istruzione ed al
mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati”,
stipulato il 27 Settembre 2000 dal Ministero della Pubblica Istruzione, della Sanità e dal
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Circolare Ministeriale n. 345 del 2 Dicembre 1986
2
Circolare Ministeriale n. 353 del 7 Agosto 1998
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ibidem
© a cura di Raffaella Gadda
Tratto da “Le tecnologie didattiche per il bambino malato. Una ricerca sulla scuola in ospedale”
pag n. 1
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Percorso formativo per Dirigenti Scolastici e Docenti
Ministero per la Solidarietà Sociale, si promuove e si garantisce “ogni utile supporto
logistico per strumenti telematici e tecnologici al fine di favorire l'istruzione a distanza”.4
L’accenno all’utilità dei mezzi telematici e tecnologici per favorire l’istruzione a distanza
permette di intuire i numerosi vantaggi di tali strumenti, anche per quei bambini allontanati
dalla classe per un lungo periodo, ma che, virtualmente, hanno la possibilità di “stare”
comunque in classe: si pensi ad esempio ad una web cam, con la quale collegare l’alunnopaziente con la propria classe di appartenenza!
Nella Circolare Ministeriale n. 43 del 26 febbraio 2001, che trasmette gli accordi stipulati nel
protocollo già citato, si conferma l’impegno “alla messa in opera di supporti logistici per
strumenti telematici e tecnologici eventualmente utili per l'istruzione a distanza”.5
Progressivamente, l’introduzione e l’utilizzo degli strumenti tecnologici si sono resi sempre
più urgenti e, via via, se ne è riconosciuta, e tuttora se ne riconosce, la necessità in
maniera maggiore. Non solo vengono adottati direttamente nelle sezioni di Scuola in
Ospedale, con vantaggi didattico-educativi, ma il Ministero stesso, individuandone i punti di
forza, ne introduce l’uso, come risulta dalla Circolare Ministeriale n. 149 del 10 Ottobre
2001. Nelle informazioni finali di questo testo normativo, si rende noto, infatti, che “è stato
attivato un indirizzo di posta elettronica riservato all'attività della Scuola in ospedale per
favorire la comunicazione con gli Uffici centrali dell'Istruzione ... e che è stato promosso, di
concerto con il Servizio per l'automazione informatica e l'innovazione tecnologica, il
progetto di ricerca: "La Scuola in ospedale come laboratorio per le innovazioni nella
didattica e nell'organizzazione".
Tale iniziativa prevede la realizzazione di un portale telematico a disposizione
delle scuole interessate, per divulgare le esperienze più significative attuate nel
settore ed incentivare le «best practices»”.6 Questa attenzione indica la
consapevolezza della necessità di costruire una rete attorno alla realtà della Scuola in
ospedale che, in quanto particolare e specifica, ha bisogno di essere supportata e arricchita
dalle esperienze stesse, soprattutto quando queste, grazie alla componente della continuità
temporale, si rivelano positive. I mezzi tecnologici diventano quindi strumenti non solo usati
da un punto di vista didattico e educativo dagli insegnanti per gli alunni, ma anche come
condivisione da parte degli insegnanti, per gli insegnanti-colleghi. È l’inizio del percorso, non
facile e non sempre così concretizzabile, che condurrà, come si vedrà più avanti, alla
costituzione di una rete di comunicazione e condivisione professionale, didattica e educativa
tra docenti, a vantaggio proprio e dei discenti.
Non si tratta, però, solo dell’utilizzo degli strumenti tecnologici in rete, così come dimostra
la nota prot. n. 1391 del 13 Settembre 2002, in cui si danno informazioni circa “i supporti
off line su CD-ROM, quali strumenti di lavoro intesi come modelli didattici innovativi e
4
Protocollo di Intesa per la tutela dei diritti alla salute, al gioco, all'istruzione ed al mantenimento delle relazioni
affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati.
27 Settembre 2000
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Circolare Ministeriale n. 43 del 26 Febbraio 2001
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Circolare Ministeriale n. 149 del 10 Ottobre 2001
© a cura di Raffaella Gadda
Tratto da “Le tecnologie didattiche per il bambino malato. Una ricerca sulla scuola in ospedale”
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funzionali alle esigenze delle scuole operanti nel settore”. In evidenza sono posti gli scopi di
tale strumentazione, vista come possibilità di miglioramento ed ampliamento delle
competenze professionali, di creazione di nuovi canali formativi e di costruzione di una rete
tra operatori del settore.7
In parallelo, la nascita della realtà dell’Istruzione domiciliare pone ancor più in evidenza i
vantaggi dei mezzi tecnologici e ne conferma la necessità e la positività, come risulta dal
Vademecum per l’Istruzione domiciliare del 2003, in cui si dice di sfruttare le possibilità che
offrono le tecnologie moderne, per favorire la “vita con e nella classe” di appartenenza del
bambino malato. Si dice, infatti, che nell’Istruzione domiciliare “il rapporto insegnanteallievo falsa il normale rapporto insegnante-classe. Se da una parte favorisce
l’approfondimento, sia sul piano didattico che emotivo, dall’altra pone l’allievo in una
condizione di isolamento. E’ bene quindi cercare di superare tale condizione, … sfruttando le
possibilità offerte dalle moderne tecnologie telematiche per la comunicazione, come la
videoconferenza, le chat, la posta elettronica…”. 8
Con la nota n. 5043 del 16 Dicembre 2003, viene presentato il Progetto HSH@Network
(Hospital-School-Home) approvato dal Comitato dei Ministri per la Società dell’Informazione
e co-finanziato dal Ministero dell’Innovazione e le Tecnologie, e ideato per valorizzare il
ruolo delle tecnologie e della comunicazione multimediale, e così garantire il diritto allo
studio all’alunno ospedalizzato o costretto a non frequentare la scuola, a causa della
situazione di salute. Con questo progetto si vuole cercare di creare, attraverso l’impiego
della tecnologia più avanzata, un modello che favorisca lo scambio di metodologie didattiche
tra insegnanti ospedalieri e insegnanti territoriali e la realizzazione di un portale in grado di
offrire servizi sia agli operatori che agli utenti della scuola in ospedale.
Il progetto ha affidato all’Istituto per le Tecnologie Didattiche (ITD-CNR) di Genova,
responsabile della produzione dei materiale didattici e dell'erogazione dei percorsi formativi,
la realizzazione del programma formativo nazionale HSH@Teacher finalizzato a valorizzare il
ruolo delle tecnologie informatiche in tutela del diritto allo studio all’alunno ospedalizzato
e/o in terapia domiciliare, così come specificato nella nota n. 3295 del 10 settembre 2004.
L'iniziativa formativa è stata realizzata in presenza e a distanza, con un numero di ore online fruibili attraverso la piattaforma e-learning progettata e realizzata dal Centro Metid Politecnico di Milano.9
Negli anni successivi si sono susseguiti note e protocolli finalizzati a creare iniziative per il
potenziamento e la qualificazione dell’offerta formativa per alunni ricoverati in ospedale o
seguiti in day hospital, con riferimento sempre presente all’uso delle tecnologie e alla
necessità del lavoro in rete.
7
Nota prot. n. 1391 del 13 Settembre 2002
8
Vademecum per l’istruzione domiciliare del 2003
Nota n. 3295 del 10 settembre 2004 “Il corso ha uno sviluppo temporale di 18 settimane, per un impegno
complessivo di circa 160 ore, di cui n. 48 ore in presenza e n. 112 ore on-line”.
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© a cura di Raffaella Gadda
Tratto da “Le tecnologie didattiche per il bambino malato. Una ricerca sulla scuola in ospedale”
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Percorso formativo per Dirigenti Scolastici e Docenti
Nella Circolare Ministeriale n. 108 del 5 Dicembre 2007 emerge, infatti, che “la Scuola in
ospedale costituisce un laboratorio di ricerca e di innovazione. Essa, infatti, per prima ha
sperimentato e validato modelli didattici improntati alla flessibilità organizzativa e
didattica, alla personalizzazione degli interventi, all’utilizzo didattico delle tecnologie,
alla conoscenza ed uso di vari e differenziati strumenti e linguaggi, alla particolare cura
della relazione educativa, metodologie tutte che possono trovare applicazione efficace
anche negli interventi di istruzione domiciliare”.
Oggi l’introduzione delle tecnologie nella Scuola in ospedale è riconosciuta come quella
Nella Circolare ministeriale n. 87 del 27 ottobre 2008 si sottolinea che “l'impegno
dell'Amministrazione da sola non è sufficiente; … c'è necessità di attivare una "rete
territoriale" di solidarietà… Spesso la scuola si ritrova da sola ad affrontare sia i percorsi di
istruzione domiciliare sia l'istruzione ospedaliera. Entrambe queste tipologie d'istruzione e
formazione necessitano, inoltre, del supporto delle tecnologie, di cui l'Amministrazione
scolastica si fa carico totalmente. Esperienze formative come il Progetto HSH@Network
testimoniano l'impegno in tal senso”.10
L’utilizzo delle tecnologie nella Scuola in ospedale è divenuto di interesse così forte, che è
stato organizzato un un convegno a livello nazionale, dal titolo “La cultura del farsi carico
attraverso la RETE a servizio degli alunni assenti per malattia” (Torino, 29-31 Maggio
2012), promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
10
Circolare Ministeriale n. 87 del 27 ottobre 2008
© a cura di Raffaella Gadda
Tratto da “Le tecnologie didattiche per il bambino malato. Una ricerca sulla scuola in ospedale”
pag n. 4