Quel gioiello di Favignana

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Quel gioiello di Favignana
VelaNazionale
57^ CENTOMIGLIA
Di nuovo a
Venezia l’8
settembre
IL CASINÒ DI VENEZIA ha
ospitato la presentazione della
57^ edizione della CentomigliaMultiCento-CentoPeople del
Garda. Le molte novità legate alla
competizione, che quest’anno si
disputa in acque non marine, sono
state illustrate dal Presidente del
Circolo Vela Gargnano, Lorenzo
Rizzardi, dopo il saluto istituzionale del Sottosegretario allo
Sport , senatore Elidio De Paoli.
La Centomiglia non si esaurirà
con la gara dell’8 settembre perché prenderà l’avvio la settimana
precedente con la disputa del 41°
Trofeo Riccardo Gorla-50 miglia
del lago (domenica 2 settembre).
Inalterata la formula del Trofeo,
saranno utilizzate le stesse barche, compresi i multiscafi, ma
un’unica variante: percorso solo
1 - 31 AGOSTO 2007
8
nella parte nord del Garda, da
Bogliaco di Gargnano a RivaTorbole in Trentino e ritorno. La
settimana si consumerà con feste,
test, esibizioni, la premiazione del
Trofeo Gorla, il Festival musicale
del Garda (diretta su Raidue da
Toscolano-Maderno). L’8 settembre sarà la 57a volta della
Centomiglia, un primato per una
competizione velica in Italia.
Quel gioiello di Favignana
Roberto Imbastaro
Il Trofeo Challange Ignazio Florio è già diventato una classica di fine estate
L
a regata di Favignana,
ovvero il Trofeo Challange
Ignazio Florio, è una di
quelle chicche partorite dalla
fertile immaginazione del nostro
mai troppo rimpianto Paolone
Venanzangeli che, dopo aver
fatto grande Riva di Traiano con la
«Roma per due», la «Giraglia» e un
Campionato Invernale da record,
ci aveva regalato lo scorso anno
la possibilità di vivere la prima
edizione di questa regata. Uso
la parola regalo a ragion veduta.
Giornate di mare e regate che, a
volerle sminuire, non potremmo
definire altro che fantastiche,
anche grazie all’impeccabile
organizzazione dello Yacht Club
Favignana, capitanato dalla
«Lady di Ferro» Chiara Zarlocco.
Il Trofeo, inserito magistralmente
nel calendario di fine estate come
un chicco di caffè nella sambuca,
lo scorso anno ha visto la vittoria di
Bonheur, di Giuseppe Tesorone,
un First 36.7 del C.V.
Fiumicino, che si è trovato
così bene da cambiar guidone.
Quest’anno regata (e vince) per
lo Yacht Club di Favignana. Nel
2006 poche barche, poco più di
quindici mi sembra, ma «non c’è
da preoccuparsi - tranquillizzava
Venanzangeli - ne’ c’è da fare
nulla. È così bella questa regata
che il prossimo anno, quando si
spargerà la voce, non sapremo
più dove mettere le barche». Sta
andando veramente così, perché
si è dovuto limitare (d’altronde
Favignana non è Auckland) il
numero dei partecipanti alla
prossima edizione a quaranta
imbarcazioni. E le adesioni prestigiose a questa regata sono tante,
a cominciare da un maxi come
Damiani Ourdream, sontuoso e
soprattutto vincente, come il suo
armatore, Guido Damiani, Presidente e Amministratore Delegato
della Maison che porta il prestigioso nome di una famiglia che
ha realizzato, in tre generazioni,
uno dei maggiori poli della gioielleria mondiale. Cordiale e affabile
uomo di mondo, al centro ormai
anche della cronaca mondana, ci
spiega il perché della partecipazione della sua barca alle regate
di Favignana.
Dove, come, quando e perché
nasce la sua passione per la
vela?
Nasce fondamentalmente da
un grande amore per il mare, che
credo sia l’aspetto che accomuna
tutti gli appassionati di questo
meraviglioso mondo. Fin da
bambini con i miei fratelli abbiamo
sempre trascorso le nostre vacanze
al mare, spesso in barca.
Dica la verità.. Anche il motore
ha il suo fascino.
Damiani:«Coppa America? Non credo che sia ancora il
momento per noi di pensare a una simile competizione»
Finanzieri pigliatutto, Lady Cavas e Sly Fox vincitori morali
Le vele romane conquistano
la «Carthago Dilecta Est»
C
on l’arrivo a Hammamet si è
conclusa la 9° Carthago Dilecta
Est organizzata dal Circolo Velico
Ventotene. Primo in tempo reale è
giunto Grifone III, comandato dal
Lgt Francesco Nerone. Partito nelle
retrovie a causa del vento leggero,
il 54 piedi delle Fiamme Gialle ha
recuperato terreno appena le condizioni si sono fatte più dure e più congeniali al suo dislocamento pesante.
Giunto in testa nel Canale di Sicilia,
è quindi riuscito ad agganciare una
testa nonostante le piccole dimensioni, si è dovuto arrendere e lottare
per difendere la piazza d’onore da
Sly Fox di Maurizio Montanari;
Furibonda, di Fabio Gomiero, è
giunto 4° in IMS. Buona prova anche
per i toscani di Annoushka, guidati
da Mario Barbetti, che terminano 4°
in IRC, delusione invece per Achab
Y.C - Yes, l’X46 di Sergio Papagni,
fermato dalle ariette sotto la costa
siciliana e giunto solo 9°. Corrado
Tartarini si è dovuto ritirare a causa
Grifone III, il 54 piedi delle Fiamme Gialle, ha staccato
tutti gli avversari nella volata per Hammamet
CLASSIFICA
Piazza d’onore per Lady
Canvas, l’Hanse 400 di
Giorgio Arcobello timonato
da Pino Stillitano. Terzo Sly
Fox di Maurizio Montanari.
Furibonda, di Fabio Gomiero,
è giunto quarto in IMS.
burrasca da ovest forza 7, staccando gli avversari nella volata verso
Hammamet. L’ottimo Lady Canvas,
l’Hanse 400 di Giorgio Arcobello
timonato da Pino Stillitano, che fino
a quel momento gli aveva tenuto
della duplice rottura dei timoni del
suo Gnappetta, lo scafo di 5,87 metri
con il quale si sta preparando per la
traversata atlantica in solitario; è stato
il Guardacoste Fidone, della GdF di
Civitavecchia, a recuperarlo e rimorchiarlo nel porto di Ventotene nonostante le condizioni meteo avverse.
«La chiave di volta della gara è stato
senza dubbio l’approccio al Canale
di Sicilia» - ha dichiarato il col.
Orazio Palmucci. Molta soddisfazione anche per Montanari che con
il piccolo X35 è giunto 3° in tempo
reale, compiendo il piccolo miracolo
«di mettere dietro gli altri scafi di
40, 50 e 60 piedi, dimostrando la
validità di uno scafo pensato per le
boe anche nelle gare di altura». Il 7
ottobre al Salone di Genova sarà presentata la X edizione.
Filippo Teglia
Credo che la vela sia più
elegante. Nel mio immaginario
forse ha anche un significato di
più stretto legame con il mare in
quanto, essendo molto impegnativa, richiede competenze che
non si esauriscono con il possedere la patente nautica, richiede
più «anima» in un certo senso.
Il motore invece è forse meno
poetico, ma comunque di grande
fascino. Sono due mondi vicini,
ma completamente differenti
dove non è detto che si debba
compiere una scelta definitiva.
La mia scelta personale dipende
da cosa voglio fare: la vela è
perfetta se non hai una meta
precisa e soprattutto una tabella
di marcia da seguire. Se invece gli
spostamenti sono lunghi e bisogna attenersi a orari e quant’altro,
allora preferisco il motore.
Parliamo di lusso e comunicazione. La sua Azienda già vola
altissima arruolando star internazionali come Penelope Cruz
o Sharon Stone per le proprie
campagne o disegnando una
linea di gioielli insieme a Brad
Pitt. E il lusso si comunica bene
nella Nuova Coppa America di
Bertarelli. Non le è mai venuta
la voglia di fare il gran salto?
Magari senza trasferirsi in
Svizzera.
La Coppa America è un evento
mondiale che richiede uno sforzo
molto importante sotto tutti i
punti di vista. Non credo che sia
ancora il momento per noi per
pensare a una simile competizione. Siamo già impegnati su
numerosi fronti, il nostro piano
di marketing è piuttosto ricco e
comprende anche altre attività
nel mondo dello sport. E poi
credo che la Coppa America sia
troppo costosa se paragonata al
ritorno che può offrire e quando
ci si avvicina a una simile impresa
bisogna farlo con la passione,
non con i conti...
Ce lo sveli, qual è davvero
la barca dei suoi sogni e come
sarebbe la sua giornata ideale
in mare?
La meta non è così importante,
anche se spesso frequento la
zona del Parco Marino di Portofino, dove da tempo abbiamo
una villa di famiglia con i miei
fratelli. La giornata ideale? Con
gli amici e le persone care che
ti circondano, il mare calmo,
uno scenario mozzafiato e un
sole caldo, magari su una barca
lussuosa, comoda e potente, che
mi permetta di spostarmi con
facilità ma anche di raggiungere
tutti i posti che amo. Quale? Non
posso dirlo, ma prediligerei un
cantiere italiano e magari un
allestimento prezioso!