Viviers, 30 ottobre 2014 Una condivisione da Viviers Ormai da quasi
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Viviers, 30 ottobre 2014 Una condivisione da Viviers Ormai da quasi
Viviers, 30 ottobre 2014 Una condivisione da Viviers Ormai da quasi due mesi, ho la fortuna di vivere un tempo, all’interno del periodo di noviziato, nella nostra fraternità di Viviers, in Francia, nell’ex seminario dove Charles de Foucauld è stato ordinato sacerdote e che oggi è diventato Casa Diocesana. Desidero condividere un po’ l’esperienza di Chiesa che sto vivendo. Un giorno, una persona che abita qui da qualche tempo mi ha detto che la Chiesa in Francia non esiste, perché ci sono solo signore anziane e qualche uomo che partecipano alla messa. Non condivido quello che ha detto, perché in questi mesi sto vedendo delle comunità di cristiani che sanno accogliere e piano piano si prendono cura di chi chiede di “entrare a farne parte”. Domenica 4 ottobre, per esempio, alla festa della nostra parrocchia Charles de Foucauld, nel villaggio di Alba, abbiamo celebrato due battesimi. Due ragazzine delle medie hanno chiesto il battesimo e, dopo un percorso con un’equipe di accompagnamento (di faceva parte anche una nostra sorella), la comunità le ha accolte per il battesimo. Vedere queste ragazze e ascoltare le motivazioni che le hanno portate al battesimo, vedere questa comunità che faceva festa e sosteneva la loro fede, mi ha fatto pensare ai primi cristiani, alla gioia e alla semplicità con cui potevano esprimere la loro fede, la certezza che Gesù li amava. Saranno anche pochi i cristiani di Ardèche (e spesso anziani), ma hanno voglia di fare! Non è tutto rose e fiori, ma ci insegnano a “fare con quello che si ha” il proprio meglio. Per fare un altro esempio, un sabato abbiamo passato tutto il pomeriggio con circa 120 capi scouts della Drome (il dipartimento qui vicino) e dell’Ardèche. Erano qui alla Casa Diocesana per l’incontro annuale di inizio attività. Ci hanno chiesto di animare un atelier di spiritualità alla Grande Chapelle del seminario. Gli scouts venivano in gruppi di 10-20 persone. Avevamo dieci minuti per presentarci, presentare Charles de Foucauld e leggere insieme il Salmo 8 e qualche pezzo del commento di Charles de Foucauld a questo salmo. Poi ciascuno poteva ripetere una frase o il versetto che più gli parlava. Non tutti gli scouts erano credenti, ma è stato bello creare l’ambientazione della tenda nel deserto, accoglierli e far conoscere Charles de Foucauld, sentire cosa li aveva colpiti e ascoltare poi, a cena con loro, le loro esperienze e le loro domande sulla fede. Perché, anche se non credono, molti giovani si pongono delle domande e chiedono delle risposte. È davvero bella l’esperienza che sto facendo al Secours Catholique (la Caritas francese). Vado ogni giovedì pomeriggio con due sorelle della fraternità e partecipiamo all’atelier dei canti. Non si deve pensare alla Caritas francese come a quella italiana. Qui non c’è un vero sostegno materiale alle persone, anche se c’è una sorta di centro di ascolto per compilare i documenti e per altre necessità. La loro attività principale è, potremmo dire, “creare legami” tra le persone, in particolare tra quelle più sole e in difficoltà. Sono poi le persone stesse, legate fra loro, ad aiutarsi a vicenda. Oltre a questo aspetto, andare al Secours Catholique mi permette di conoscere un po’ di più l’Ardèche, perché cantiamo anche canti un po’ tradizionali e sento nelle parole la “fierezza” di essere ardechois. Quando si pensa alla Francia e alla sua “grandezza” vengono in mente Parigi e le altre grandi città… l’Ardèche non è proprio la prima regione che viene in mente. Charles de Foucauld aveva scelto proprio la più povera delle trappe francesi, in una regione adatta alla sua ricerca dell’ultimo posto! Però, anche l’Ardèche ha tanto da offrire ed è proprio bella e questi canti lo mettono in luce e me lo fanno scoprire. L’altra cosa “buffa” è che questo atelier di canti francesi e ardechois è frequentato per lo più da donne maghrebine (magari di seconda o terza generazione di immigrazione) e da tre italiane che siamo noi! Tutte, però, cantiamo volentieri! Anche qui è iniziata la lectio, che è un po’ itinerante. Il primo e il terzo mercoledì del mese siamo rispettivamente ad Alba e a Meysse, due villaggi della nostra parrocchia per la lectio sul vangelo della domenica e la lectio continua sul vangelo di Matteo. Il secondo e il quarto giovedì del mese siamo nella piccola cappella della Casa Diocesana per la lectio sul vangelo della domenica per i giovani e per una veglia di preghiera mensile. Finora, un piccolo gruppo di persone ha partecipato agli appuntamenti, ma è stato bello e profondo lo scambio sul vangelo, semplice e arricchente al tempo stesso. Lasciamo molto spazio alle persone, a quello che vogliono condividere e alle loro domande, espresse con semplicità. È anche una bella esperienza di “Chiesa in uscita”, di farsi vicino a dei fratelli nella fede che hanno voglia di conoscere e di confrontarsi. Marilisa