Il metodo esperienziale secondo Eugene Gendlin

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Il metodo esperienziale secondo Eugene Gendlin
FOCUSING
Il metodo esperienziale secondo Eugene Gendlin
Week-­‐end di aggiornamento A.E.R.F.
Torino, 24/25 Marzo 2012
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PREMESSA
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Eugene T. Gendlin (1926-­‐)
Psicoterapie e cambiamento terapeutico
Lo spazio biologico del cambiamento: il corpo
I natural-­‐focuser
Felt-­‐sens (sensazione sentita) e body-­‐shift (cambiamento sentito)
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EUGENE T. GENDLIN PH.D.
• Eugene T. Gendlin nasce nel 1926 a Vienna. Poi si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti per sfuggire al Nazismo.
• È professore dell’Università di Chicago, dove insegna Filosofia e Psicologia.
• Ha ricevuto per tre volte riconoscimenti dalla American Psychological Association per il suo contributo allo sviluppo della Psicologia Esperienziale. • Ha ricevuto il primo premio “Distinguished Professional Psychologist of the year” ed altri premi prestigiosi. • È riconosciuto a livello internazionale come uno dei maggiori filosofi e psicologi americani viventi.
• Ha pubblicato diversi libri e più di 200 articoli. www.adrianobilardi.it
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ABITUALI STRATEGIE DI COPING
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Svalutare il problema
Fare l’analisi razionale
Contrastare l’emozione
Farsi la predica
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VICOLI CIECHI IN PSICOTERAPIA
1. Il ragionamento senza sbocco
• Di momento in momento, dopo che il cliente o il counselor ha detto o fatto qualcosa, si deve prestare attenzione all’effetto che ha avuto su ciò che si può sentire direttamente
2. I sentimenti ripetitivi
• Ogni esperienza o evento contiene implicitamente uno sviluppo ulteriore. Per scoprirlo bisogna esplorare il margine oscuro fra conscio e inconscio
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VISIONE UNIFICATA DELLA PSICOTERAPIA
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Orientamenti psicoterapeutici (modelli teorici)
Procedure
Teorie e lessici
Prassi terapeutica
• ‘’Forme di esperienza’’ o ‘’canali terapeutici’’
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I ‘’CANALI TERAPEUTICI’’
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Immagini
Parole
Sogni
Emozioni Credenze cognitive
Movimenti di danza
Movimenti muscolari
Comportamenti abituali
Time Line
• Sub-­‐modalità
• Giochi di ruolo (posizioni percettive)
• Super-­‐io
• Interazione interpersonale
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ASSUNTI PER LA PSICOTERAPIA
• Tutte le teorie possono essere distruttive, se crediamo che una persona sia quello che dice una teoria
• Tutti gli orientamenti e le procedure e le prassi interferiscono con il buon esito della psicoterapia nella misura in cui vi si aderisce rigidamente
• La priorità deve sempre essere data alla persona e al rapporto in atto fra il terapeuta e la persona
• Una persona è un chi, non un cosa
• Questa persona è sempre quella che vive lì, innanzi a noi
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ASSUNTI PER LA PSICOTERAPIA
• Le tre condizioni di Rogers per la psicoterapia:
1. Empatia
2. Autenticità
3. Nutrire una considerazione positiva incondizionata per ‘’la persona là dentro’’
• La persona là dentro conta di più del nostro desiderio di far succedere qualcosa sul momento
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ASSUNTI PER LA PSICOTERAPIA
• Non c’è bisogno di dare sempre una risposta. A volte ci sono vere risposte. Tuttavia, spesso ci sono perché ancora non abbiamo capito il problema. Quando raggiungiamo lo stadio in cui nemmeno noi abbiamo una risposta, allora abbiamo capito davvero.
• Nella nostra società è difficile stare insieme in silenzio. Non c’è bisogno di andare disperatamente a caccia di parole. Possiamo semplicemente stare qui insieme per un po’ in silenzio.
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
1. Il felt sense è la fonte di ciò che emerge dall’inconscio (sogno, pensiero, immagine, comportamento, ruolo, eccetera) e può e deve essere percepita direttamente
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
2. C’è un’iniziale mancanza di chiarezza e ci vuol tempo perché la qualità indistinta del felt sense, unica e inconfondibile, si renda percepibile
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
3. Il felt sense è una sensazione somatica interna che si avverte nelle viscere, nel petto o nella gola
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
4. Il felt sense è esperito come un insieme complesso: è qualcosa che la persona ha lì, distinta da sé (dissociazione), quale rappresentazione di ’’come era’’. All’emergere di questa percezione somatica si associa il sollievo
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
5. Il felt sense procede per passi. La trasformazione è avvertita fisicamente in maniera inequivocabile
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
6. Ogni passo ci porta più vicini a quel sé che non si identifica con nessun contenuto. Nella disidentificazione, il soggetto raggiunge la consapevolezza di essere altro rispetto all’oggetto osservato (il felt sense di come era prima) www.adrianobilardi.it
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
7. I passi di cambiamento seguono la direzione di crescita, non per un postulato metafisico, ma per una necessità biologica, per un processo omeostatico
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LE OTTO CARATTERISTICHE DEI PASSI ESPERIENZIALI
8. Le spiegazioni teoriche del passo si possono elaborare solo retrospettivamente (ammesso che abbia senso e che sia utile farlo). L’esperienza somatica non si contraddice mai.
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TECNICHE PER FAVORIRE I PASSI DEL PROCESSO ESPERIENZIALE
• Ascoltare e verificare ogni sfumatura
• Evocare la presenza di un ‘’qualcosa’’
• Trovare una parola o immagine che faccia da ‘’appiglio’’
• Sentire se la parola o immagine ‘’appiglio’’ ha risonanza
• Invitare esplicitamente a lasciar formare un felt sense e metterlo a fuoco
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TECNICHE PER FAVORIRE I PASSI DEL PROCESSO ESPERIENZIALE
• Invitare a sentire il felt sense, accompagnarlo, restargli accanto
• Accogliere con benevolenza qualsiasi cosa emerga
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COSA NON E’ IL FELT SENSE
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Emozioni
Immagini
Comuni sensazioni fisiche
Ansia
Ipnosi
Meditazione
Le 4 funzioni junghiane: sensazione, sentimento, intuizione e pensiero. La funzione trascendente
• Catarsi
• Estasi mistica
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COSA NON E’ IL FOCUSING
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Dialogo interno
Processo analitico
Razionalizzazione
Emozioni
Sensazioni fisiche percepite dall’esterno
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I SEI MOVIMENTI DEL FOCUSING
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Creare uno spazio
Raggiungere la ‘’sensazione sentita’’
Trovare un simbolo
Raggiungere la ‘’risonanza’’
Porre domande
Accogliere le risposte e i cambiamenti (passi) del felt sense
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1. CREARE UNO SPAZIO
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Preparazione (rilassamento)
Riordinare una soffitta
Trovare la giusta distanza
Darsi il permesso di sentirsi bene, nonostante tutto
Dis-­‐identificare il corpo dai problemi (il contenitore non è il contenuto)
• Scaricare il fardello
• Fiducia nell’omeostasi del corpo
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1. CREARE UNO SPAZIO
• Come mi sento?
• Cos’è che mi assilla adesso?
• A parte questo, sto bene?
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2. RAGGIUNGERE IL FELT-­‐SENSE
• Dove cercare il felt-­‐sense nel corpo
• La metafora del tappeto, visto da lontano e da vicino
• La metafora del golf e del tiro a segno
• Il discorso: da dove vengono le parole
• Il rimembrare: da dove vengono i ricordi
• Il test kinesiologico
• Il murale
• A ritroso: dalle parole al felt-­‐sense
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2. RAGGIUNGERE IL FELT-­‐SENSE
• Come si manifesta la cosa nel suo complesso?
• Come quando si richiama la sensazione di ciò che si prova per una persona
• All’inizio, è piuttosto indeterminato, vago
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2. RAGGIUNGERE IL FELT-­‐SENSE
Possibili difficoltà:
•Il corpo non prova niente
•La mente divaga
•Le sensazioni sono scarse
•Ci si sente confusi, bloccati, vuoti
•Si ha paura di fare focusing
•Si evitano le emozioni
•Si è sopraffatti da troppe sensazioni
•L’autocritica s’intromette
•Arriva subito la solita brutta sensazione
•L’Emozione è scambiata per la sensazione sentita (felt sense)
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3. TROVARE UN SIMBOLO
• Come si presenta la qualità della sensazione sentita?
• Un aggettivo, una parola, una frase
• Un’immagine
• Stiamo cercando qualcosa che si accompagni ad un cambiamento corporeo. Scartiamo tutto il resto
• Proprio come succede quando riusciamo a ricordare qualcosa che ci eravamo dimenticati
• Distensione interiore
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4. TROVARE LA RISONANZA
• Confrontiamo il simbolo (parola o immagine) con la sensazione sentita
• Qualcosa (un sospiro, una distensione, un’esclamazione, una risata, un pianto) ci informa che il simbolo è quello giusto
• Ripetiamo le parole o l’immagine più volte dentro di noi
• Lasciamo che la sensazione e il simbolo facciano ciò che devono, anche che si modifichino, fino a quando combacieranno
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5. PORRE DOMANDE
• Due tipi fondamentali di domande:
A. indagare la natura del problema
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Cosa va male?
Qual è il punto cruciale?
Qual è la cosa peggiore?
Cosa ha di veramente brutto?
Cosa è?
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Cosa avrebbe dovuto accadere che, invece, non è accaduto? Cosa dovrebbe accadere che non è ancora accaduto?
Di che cosa ci sarebbe bisogno per sentirsi bene? B. indagare lo stato desiderato, le aspettative
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5. PORRE DOMANDE
• Bisogna passare un po’ di tempo con la sensazione sentita, almeno un minuto, ma anche diversi minuti
• Il simbolo ci è di aiuto, nel caso perdessimo di vista il felt sense, per recuperarlo
• Se sentiamo nella testa molte risposte in rapida successione, lasciamole passare e poi proviamo a domandare di nuovo
• Ci poniamo domande aperte… alle quali non dobbiamo rispondere (con la mente): la sensazione sentita inizierà a muoversi e da tale movimento emergerà la risposta
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6. L’ACCOGLIENZA
• Qualunque cosa provenga dal focusing va accolta con soddisfazione perché il corpo ci ha parlato, qualunque cosa abbia detto
• Sono indicazioni sulla direzione da prendere nella vita, anche se non sono indicazioni realisticamente realizzabili
• Come nel brainstorming e nel processo creativo di Disney, bisogna proteggere i germogli dalla violenza distruttiva della critica
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6. L’ACCOGLIENZA
• Qualunque cosa provenga dal focusing non potrà sovrastarci se avremo un atteggiamento di accoglienza: diamo il benvenuto a tutto, ma restiamo a una certa distanza; siamo vicini, ma non dentro
• Noi abbiamo il problema, non siamo il problema
• Se decidiamo di sospendere il focusing, può essere utile ricordarsi ciò che è avvenuto poco prima dell’ultimo cambiamento sentito, ricordare l’appiglio
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IL CAMBIAMENTO CORPOREO
• Il cambiamento corporeo è ben percepibile dal soggetto e si manifesta attraverso un sospiro, uno scarico di tensione, un cambiamento di posizione, una risata, un pianto liberatorio
• Anche quando la nuova consapevolezza ha contenuti sgradevoli, l’averla raggiunta porta sollievo al soggetto
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IL CAMBIAMENTO CORPOREO
• Se il cambiamento corporeo non si produce:
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Fare espandere il simbolo (chunk-­‐up)
Ricominciare dal principio
Usare l’immaginazione visiva
Cercare la soluzione in fondo al libro (go first):
• Come sarebbe la situazione se il problema fosse già stato risolto?
• Posso sentirmi bene così per sempre (test kinesiologico)
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BIBLIOGRAFIA
• Eugene Gendlin, Focusing, Astrolabio, 2001 (1978)
• Eugene Gendlin, Il Focusing in Psicoterapia, Astrolabio, 2010 (1996)
• Eugene Gendlin, Experiencing and the Creation of Meaning, Northwestern University Press, 1997 (1962)
• Ann Weiser Cornell, Focusing, Edizioni Cisalide, 2006 (1996)
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