ETNOMUSICOLOGIA Anno Accademico 2010-2011

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ETNOMUSICOLOGIA Anno Accademico 2010-2011
ETNOMUSICOLOGIA
Anno Accademico 2010-2011
Introduzione all’Etnomusicologia
ASCOLTI - CD1
TITOLO
1. The spirit
2. Nagapatthu
3. Karnataka Sangeeta
4. Engal Kalyanam
5. Adhan
6. Agib Agib
7. Hausa Street Music
8. Sermone
9. Richiamo per bestiame
10. Kekac, danza delle scimmie
11. Brano per ehru
12. Ranz des vaches
13. La paloma
14. Shizanee
15. John Henry
16. Rosie
17. U’ leva leva
I primi quattro ascolti selezionati sono stati proposti nella prima lezione per esemplificare i generi di
cui la disciplina etnomusicologica principalmente si occupa, vale a dire le musiche folkloriche ( in
italiano dette anche musiche popolari, generalmente di tradizione orale, anonime, prodotte ed eseguite
dalle culture un tempo definite “subalterne”, rurali, montane, marinare, ma anche urbane), le musiche
etniche (folk, colte, world, accoumunate dall’appartenenza a culture non occidentali) e, più
recentemente la world music ( combinazione di elementi folk ed etnici con la musica pop ed orientate
ai circuiti commerciali). In particolare: un artista africano, suonatore di kora, della world music, e tre
esempi di musica indiana appartenenti ai tre generi indicati.
Gli ascolti 5 e 6 si riferiscono alla diversità del concetto di musica espresso dalle diverse culture.
L’Adhan, il richiamo islamico quotidiano alla preghiera,che per l’idea di musica occidentale ha tutti i
parametri per essere considerato “canto”, non rientra nella categoria “musica” per Islam. Agib Agib è
brano eseguito da una compagine orchestrale mediorientale, in cui lo strumento solista, il mizmar, è
proibito dalla musica islamica. Anche il ruoloe la posizione socilae del musicista si differenzia
notevolmente di cultura in cultura. I musicisti di strada Hausa, appartenenti a varie etnie, ricoprono una
bassa posizione nella scala sociale, tuttavia godono di un certo benessere economico, poiché la loro
funzione di portatori di notizie da una località all’altra è ben retribuita.
Ai materiali di studio dell’etnomusicologia appartengono fenomeni sonori che sfuggono alla categoria
occidentale di “musica”, i frastuoni rituali come tutte le manifestazioni vocali al limite tra espressione
cantata e declamazione: al n. 8 un sermone della chiesa afroamericana (8); al 9 un richiamo per
bestiame della valle del Muotatal, con tecnica vocale di jodel; al 10 la danza delle scimmie,
declamazione corale che accompagna una forma di teatro tradizionale a Bali.
Alle origini della disciplina, i primi reportage di “etnomusicologi per caso”, geografi, commercianti,
viaggiatori a vario titolo, missionari, che dal XVIII sec. descrivevano e talvolta annotavano auralmente
le musiche esotiche che incontravano nelle terre visitate. Tra le prime testimonianze, racconti dalla
Cina di missionari Gesuiti. Il brano 11 esemplifica con uno strumento tradzionale , un cordofono a
sfregamento, l’uso della scala pentatonica nella musica cinese. Un’aria cinese viene riportata da J.J.
Rousseau nel suo Dictionnaire de Musique, Tavola N, insieme ad altre musiche folk europee, tra cui il
Ranz des vaches svizzero (12). Una svolta nella storia dell’etnomusicologia si ha con l’invenzione del
fonografo ( 13). Dopo il trasferimento degli esponenti della Musicologia comparatanegli Stati uniti si
incrementa la ricerca sul campo, innanzitutto sui nativi (14). Anche il folklore angloamericano viene
raccolto e studiato (15). Figura di grande rilievo è il folklorista ed etnomusicologo Alan Lomax, che
compie ricerche negli USA sulla musica folk e afroamericana (16) e anche in Italia nel 1954 con l’aiuto
di Diego Carpitella (17).
ASCOLTI - CD2
TITOLO
1. Un guerriero ferito scrive
alla madre
2. Io all’Anguillara
3. Battaglia
4. Kriti
5. Santa Lucia
6. Fior di tomba
7. Nhemamusasa - Brano
per mbira
8. Tre giochi di gola
(katajiak)
9. Mbube - excerpts
10. Brano per Arco Musicale
11. Pioggia d’oro
12. Brano per flauti di pan
13. Stabat Mater ( Stabba)
14. Salmodia buddista
Il brano 1, canto epico di cantore croato, si collega agli studi sulla trasmissione orale e l’uso del formulario di
Parry e Lord nei Balcani. Il 2, tenzone poetica in canto tra cantori folk nel Lazio, sull’uso estemporaneo del
formulario, cioè sulla ri-creazione musicale da parte del cantore. Il 3, declamazione di cantastorie siciliano della
battalia di Orlando e Rinaldo, sulla memorizzazione dell’oggetto sonoro intero( si noti la concitazione ottenuta
con la scomposizione del testo nel momento culminante). Il Kriti (4)forma classica dell’India del Sud, si basa
sull’improvvisazione su materiali melodici dati. Il celeberrimo brano Santa Lucia, di Cottrau, è esempio di musica
d’autore passata poi nell’oralita, cioè di un fenomeno di oralità secondaria. La ballata Fior di Tomba (6) è
portatata ad esempio del IV tipo di storia delle varianti, in cui due canti diversi si combinano in un unico brano,
come accade a questo, che in alcune varianti diviene seconda parte della ballata La bela la va al fosso.
La ricerca sul campo comporta una seria valutazione da parte del ricercatore riguardo la sua realizzabilità e le
difficoltà che comporta rapportarsi con gli informatori. Il brano 7, è stato registrato da Paul Berliner, a cui
servirono sette anni di frequentazione dei suoi informatori per conquistare la loro fiducia ed ottenere le ambite
informazioni sull’accordatura di questo strumento. Il brano 8 fu inciso presso gli Inuit del Canada da Nicole
Beaudry, ricercatrice che patì una grave depressione determinata dalle condizioni del campo che aveva affrontato.
Molti sono purtroppo gli esempi di comportamento etico scorretto da parte dei fieldworker nei confronti dei propri
informatori. Il brano 9 riporta due frammenti della registrazione originale del brano di Solomon Linda, musicista
Sudafricano, che non poté godere dei diritti d’autore che la canzone The lion sleeps tonight, derivata dal suo
mbube, incassò per il suo enorme successo in Occidente.
La trascrizione è passaggio utilissimo per la comprensione della struttura musicale del brano raccolto sul campo.
Vari titpi di trascrizione si sono sviluppati, nel tentativo di supplire alla limitatezza della scrittura convenzionale
occidentale nei confronti della varietà dei fenomeni musicali del mondo. Il primo esperimento comparativo tra
diversi interpretazioni trascrittive fu realizzato su un brano per arco musicale (10). Per l’orchestra gamelan
givanese (11) si impiega na notazione cifrata(prescrittiva). La notazione temporizzata prvede una scansione
temporale in secondi visualizzata sopra il pentagramma (14) per rendere note di durata non traducibile con i segni
della notazione convenzionale. L’uso del computer per la produzione di sonogrammi evidenzia le formanti del
suono, ed è utile per rendere visivamente i brani in cui i suoni armonici abbiano una parte importante, come nella
salmodia buddista Gyuto(15)
ASCOLTI - CD3
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Canto Heyalo
Pote ta Fiaksi
Son David (frammento)
Son David (frammento
Brano devozionale sufi
Brano per launeddas
7. Brano per didjeridoo
8. Brano per teatro Noh
9. Brano per teatro
Khatakali
10. Berdicheder - Mazel tov
11. Lebedik
12. Chabrassi
13. khoomii
14. Canto curativo Tuareg
15. Pizzica taranta –
16. Donna Lombarda- ballata
femminile
17. Ninna nanna Zuni
18. lamento funebre
19. Gospin plac (pianto della
Madonna)
20. Canto rituale
L’analisi in etnomusicologia si occupa dei diversi aspetti legati all’oggetto musicale,
all’esecutore, al contesto. Per il brano n.1 1’analisi testuale evidenzia come solo attraverso la
comprensione profonda della cultura che esprime la musica, si può evidenziare il significato
reale di un testo cantato. Nel canto rizitiko cretese (2) il testo è disgregato in modo che solo il
gruppo di uomini cui è riservata l’esecuzione, siano in grado di ricostruirlo e comprenderlo.
L’analisi della performance mostra come il cambiamento dell’esecuzione nel tempo sia legato
ai cambiamenti nella carriera artistica e nella vita dell’interprete (3/4).; come il
comportamento del pubblico interagisca con l’esecuzione dei musicisti (5),; come l’abilità
dell’esecutore permetta allo stesso di variare all’infinito il semplice materiale musicale di
partenza (6)
Lo strumento simbolo dell’Australia è protagonista dell’escursione che Bruno Nettl abbina
alla parte Il passato nel presente nel saggio incluso in Universi sonori.
Due esempi musicali di “teatro globale” asiatico: il teatro Noh giapponese, spettacolo
altamente simbolico, in cui l’abilità declamatoria dell’attore interagisce con gli interventi
della piccola orchestra di membranofoni e idiofoni; il khatakali del Kerala, piccola regione
dell’India del Sud, un grande testo epico rappresentato con recitazione, canto, musica, danza.
Legati al saggio Quali musiche?, in Universi sonori, due esempi di musica klezmer è un genere
di musica di eredità, nellle sue vicende di andata e ritorno tra Europa e USA, fino all’approdo
al circuito della world music.
Uno spostamento nello spazio e nel tempo porta il genere Raï dall’Algeria alla Francia dei
Beurs, figli di immigrati, dove, in un primo tempo rigettato, viene accolto poi, in seguito al
suo successo interbazionale, come musica di identità. Riferito al saggio Ruoli per la musica.
Solo ora la musicoterapia occidentale scopre il potere curativo della musica, che invece le
civiltà tradizionali hanno sempre utilizzato, ciascuna nella propria prospettiva di malattia e
guarigione. Il 14 è un canto curativo Tuareg, i nomadi del deserto, dove il malato danza
prendendo parte attiva al rito di guarigione. Il 13 è il canto bifonico mongolo, di cui gli
occidentali hanno scoperto le virtù anche curative legate alla produzione dei suoni armonici
resi udibili con una particolare tecnica. Infine, il tarantismo, malattia tradizionale del morso
del ragno, nasconde la cura danzata, piuttosto, di un disagio psicologico e sociale delle donne.
Repertorio prettamente femminile per temi ed esecuzione, la ballata nasce in un ambiente
sociale virilocale (16). La musica dei reprtori femminili, inoltre segnano le tappe dell’umana
esistenza, dalla vita alla morte, con il primo canto, la Ninna nanna, che riporta le stesse
caratteristiche ed è diffusa in tutte le culture, al lamento funebre, che accosta la donna alla
figura della Madonna, di cui riproduce il pianto e acui si sente vicina e solidale, passando per i
riti di passaggio. Le donne sciamano sono al di sopra e al di fuori del genere per la loro vetustà
di donne ormai non più fertili (20).
21. Ammalya
Infine, si affrancano dalla condizione femminile imposta dalla cultura islamica le donne che
scelgono un percorso artistico. Le Bnet Houriat (21), marocchine, passano da una situazione di
musica familiare al successo della world music, grazie anche all’attenzione di Peter Gabriel.