Il Parco digitale
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Il Parco digitale
La fabbrica del cambiamento Archivio della de-istituzionalizzazione Introduzione Il progetto si propone di promuovere la conoscenza del processo di de-istituzionalizzazione avviato negli anni sessanta e settanta da Franco Basaglia, tramite la digitalizzazione, l’archiviazione e la diffusione di documenti di qualità da mettere a disposizione di una molteplicità di soggetti interessati. I materiali che si vogliono raccogliere – attualmente dispersi in vari luoghi fisici o virtuali e in gran parte ancora inediti o poco conosciuti – permetteranno di documentare la trasformazione e la chiusura degli ospedali psichiatrici regionali, la costituzione di reti di servizi sul territorio e il recupero di queste aree quali parti integranti delle città. Il periodo preso in esame, a partire dagli anni ‘60, metterà a fuoco quanto accaduto negli ospedali psichiatrici e includerà anche l’organizzazione dei servizi di salute mentale dopo la legge 180 e le esperienze di assistenza sanitaria sul territorio, conseguenza diretta di quel processo di cambiamento. La riforma psichiatrica ha prodotto, infatti, un capovolgimento paradigmatico profondo negli equilibri tra le istituzioni della psichiatria e della malattia mentale e l’organizzazione della politica. Un cambiamento che non è stato ancora documentato a fondo nei lavori storiografici, soprattutto per la difficoltà di reperire i materiali di studio, e che andrebbe ampiamente valorizzato per la sua unicità storica. A partire da Gorizia e Trieste per ormai più di mezzo secolo quelle idee originarie, quelle difficili pratiche e quei cambiamenti, travalicando i confini di questi luoghi, sono divenute patrimonio di intere generazioni di psichiatri, policymaker, di cittadini attivi nel campo della riconquista e difesa di diritti di soggetti deboli. In particolare con l’Archivio di potranno raggiungere proprio coloro che maggiormente subiscono o hanno subito la pesantezza delle istituzioni psichiatriche. È tutt’ora di grande importanza fornire a questa vasta area di cittadini esperienze e strumenti di conoscenza a sostegno delle proprie battaglie. L’archivio, attraverso le reti informatiche/digitali, può travalicare i confini di San Giovanni e della regione, raggiungere soggetti e paesi anche lontanissimi e rafforzare ovunque le spinte a forme di cura rispettose dei singoli e della loro storia e permettere che studi, ricerche e progetti riescano a trovare più facilmente documenti e materiali. L’Archivio digitale vuole tener conto, infine, delle giovani generazioni e far fronte al rischio della perdita, insieme ai documenti, di una memoria e di una conoscenza , che oggi appare quanto mai necessaria alle stesse giovani generazioni per orientarsi nei processi sociali e istituzionali. Durante il recente “Viaggio di Marco Cavallo” nei sei OPG italiani, sostenuto da molte Istituzioni locali e nazionali tra le quali anche la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si sono incontrati anche centinaia di universitari. Incontri che hanno reso evidente il bisogno di conoscenza e l’insopprimibile curiosità che i giovani devono avere la possibilità di alimentare. Contesto L’ambito temporale del lavoro di archiviazione e digitalizzazione copre tre periodi: 1) l’esperienza condotta a Gorizia negli anni sessanta, durante la quale Basaglia e il suo staff costruisce una “comunità terapeutica” all’interno dell’ospedale, abbattendo le chiusure interne dei reparti e promuovendo una democratizzazione dei ruoli attraverso assemblee cui partecipano medici, infermieri e pazienti. L’operazione di Basaglia mette in evidenza il fatto che l’istituzione manicomiale ha un ruolo esclusivamente di custodia e avvia un percorso terapeutico in stretta connessione con il riconoscimento dei diritti delle persone, della loro dignità e della loro singolarità. Si tratta di un movimento di avanguardia che determinerà la nascita di altre realtà simili nel resto del paese (Perugia e Materdomini – Nocera Superiore e successivamente Parma, Arezzo, Reggio Emilia) e darà vita a una complessiva pratica di trasformazione degli ospedali psichiatrici. 1 2) Negli anni settanta Basaglia viene chiamato a Trieste dalla giunta provinciale di centrosinistra, dove consegue alcuni radicali risultati, e in particolare: la dimissione di molti internati che troveranno posto nei loro contesti originari o nelle prime esperienze di abitare assistito, mentre altri resteranno ad abitare nel parco di San Giovanni come “ospiti” in attesa di ulteriori collocazioni, la costruzione di centri di salute mentale aperti 24 ore, delocalizzati nella città e nel territorio, e la creazione di una cooperativa nella quale entrano a lavorare gli stessi degenti, ponendo fine a ogni mistificazione del cosiddetto “lavoro terapeutico”. Negli anni settanta Trieste diventa un epicentro di aggregazione dei vari movimenti anti-istituzionali, e “area pilota” dell’Oms per l’assistenza psichiatrica. L’attribuzione di numerose borse di studio della Provincia richiama dall’Italia e dall’estero studenti e giovani operatori per sostenere il lavoro dei medici e degli infermieri e facilitare il pieno ritorno degli internati nel mondo esterno. Il lavoro di documentazione si pone lo scopo di testimoniare la progressiva riapertura dei reparti e dell’ospedale alla città, la riacquisizione della parola di centinaia di internati, una prima risposta ai bisogni elementari che le persone esprimevano. Vuole mettere in evidenza anche la costante cooperazione e negoziazione con l’amministrazione provinciale, la creazione di nuovi strumenti legislativi (e il loro faticoso iter burocratico), il dialogo con la magistratura, considerato il fatto che la trasformazione dell’OPP avviene senza la copertura di adeguate tutele giuridico-amministrative. 3) Nel corso dei vent’anni successivi tutta l’organizzazione della rete dei servizi che consegue alla chiusura del manicomio si sviluppa intorno a questa visione originaria, coinvolgendo i concetti di cura, di prevenzione e di assistenza anche al di là del campo della salute mentale. Si ha dunque un ricco e incessante sviluppo di forme di de-istituzionalizzazione che si espandono in campi contigui: l’assistenza agli anziani, alle persone con handicap psichico, alle persone fragili, fino a toccare l’intera organizzazione della sanità pubblica attraverso lo sviluppo dei distretti e delle microaree. Una fase successiva del lavoro di archiviazione dovrà quindi concentrarsi su queste diverse linee che si sono diramate a partire dal nucleo iniziale coinvolgendo anche altre realtà regionali: la chiusura dell’ospedale psichiatrico di Gorizia e Udine Sant’Osvaldo e l’organizzazione dei servizi di salute mentale a Pordenone e nell’intera regione. Ambito dell’intervento Documentazione disponibile Esistono varie tipologie di documenti e vari approcci o punti di vista per narrare e documentare la storia del processo di trasformazione delle istituzioni psichiatriche e della nascita dei servizi di salute mentale. Quanto segue è un possibile elenco non esaustivo di tipologie di materiale analogico da cui dovrebbe partire il progetto di digitalizzazione e archiviazione: ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! documenti amministrativi provinciali (delibere, verbali e registrazioni delle sedute del Consiglio provinciale e altri materiali attinenti che mostrano la creazione dei nuovi strumenti legislativi) documenti amministrativi storici degli OPP di Trieste e Gorizia (e successivamente di Udine) documenti riguardanti l'iter amministrativo alla Camera e al Senato delle leggi 431 del 1968, 180 e 833 del 1978 documenti amministrativi relativi al riassetto della sanità pubblica locale (distretti, amministrazione di sostegno ecc.) materiali relativi ai processi giudiziari a carico dei medici dell'equipe basagliana corrispondenza ufficiale degli OPP documentazione tecnica e progettuale sul Parco di San Giovanni (e successivamente di Gorizia e Udine) documentazione sulla condizione dei degenti degli OPP (cartelle cliniche, relazioni), nei limiti del rispetto della normativa sulla privacy pubblicazioni (monografie, saggi su riviste, atti di convegni e seminari, tesi di laurea, rapporti di ricerca) articoli sulle principali testate giornalistiche manifesti, volantini, fotografie e materiale audiovisivo corrispondenza e documenti rilevanti di Franco e Franca Basaglia testimonianze di protagonisti (living memory) documenti e testimonianze sull’influenza della riforma basagliana nel mondo film, fiction, documenti prodotti dal Cinema, dalle TV o privati. 2 Dove si trova questo materiale? ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Archivio storico della Provincia di Trieste Archivio storico della Provincia di Gorizia Archivio del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste Archivio della Regione FVG (documenti relativi alle leggi di riforma dei servizi psichiatrici e sanitari) Archivio storico dell’ex OPP, presso l’Archivio di stato di Trieste Fondazione Franco e Franca Basaglia, San Servolo, Venezia Fototeca del Comune di Trieste, palazzo Gopcevich, Trieste Biblioteche dell’Università di Trieste e del territorio Cineteca del Dams di Gorizia Archivi dei principali partiti politici e sindacati coinvolti Archivio del Tribunale (riversato in parte nell'Archivio di Stato) Archivi privati degli altri protagonisti della riforma basagliana Altre esperienze di digitalizzazione Benché la grande maggioranza dei documenti non sia mai stata digitalizzata, né dettagliatamente catalogata, negli ultimi anni, soprattutto in occasione del centenario dell’inaugurazione dell’OPP si sono susseguiti alcuni progetti di pubblicazione in rete di materiale inerente la riforma basagliana e il Parco di San Giovanni. ! www.provincia.trieste.it > parco delle idee Le pagine contengono una descrizione storica del Parco e della vicenda basagliana (con testi tratti da L’Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste. Storia e cambiamento 1908-2008 , Electa, Milano 2008). ! www.parcodisangiovanni.it Il sito è stato realizzato all’interno del progetto “Filorefe” finanziato dalla Provincia di Trieste. Propone informazioni su appuntamenti e iniziative nel Parco. Per quanto riguarda informazioni e documenti storici rimanda con link ai siti www.deistituzionalizzazione-trieste.it e opp.dicar.units.it. ! www.fondazionebasaglia.it La Fondazione Franca e Franco Basaglia conserva l’archivio Basaglia (51 buste pari a circa 5 metri lineari), un corpus di documenti, corrispondenza, appunti personali, pubblicazioni e scritti editi e inediti che testimoniano la loro vicenda personale e pubblica dal 1949 al 2005. La Fondazione ha redatto un dettagliato inventario del Fondo e partecipa al progetto Archivi del Novecento, che tuttavia sembra essere in fase di stallo. Attualmente ha digitalizzato materiale fotografico e video dell’archivio, che però non è ancora stato pubblicato. La fondazione, tra le varie iniziative, ha svolto una ricerca presso l’archivio storico della provincia di Trieste per ricostruire la documentazione amministrativa riguardante gli anni della riforma basagliana a Trieste (“Amministrare il cambiamento”). ! www.deistituzionalizzazione-trieste.it Il sito, curato dal DSM, propone circa 70 documenti in formato word con pubblicazioni sulla salute mentale dal 1964 agli anni 2000. La sezione “Archivi generali della deistituzionalizzazione” contiene circa 5000 foto e filmati. ! opp.dicar.units.it È un archivio digitale sugli aspetti storico-architettonici del Parco, pubblicato dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura sulla falsariga della pubblicazione L’Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste. Storia e cambiamento 1908-2008 , Electa, Milano 2008). Gran parte del sito non è completata e alcune sezioni non sono accessibili. ! www.oltreilgiardino.net È una mostra multimediale interattiva, situata in una sala della palazzina che ospitava la direzione dell’OPP. Si tratta di oltre 5000 fotografie e altrettanti documenti, articoli, disegni, manifesti, tesi, più di 50 ore di riprese da film, video, telegiornali e trasmissioni televisive. Il materiale, in gran parte 3 inedito, e per la maggior parte proveniente dal Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. La mostra, inaugurata nel 2009, è chiusa da diversi anni. A ciò si aggiunga che, data la vasta portata e importanza della riforma psichiatrica, sono accessibili in rete articoli di vario stampo, numerose foto e filmati d’epoca (in gran parte interviste a protagonisti oppure riproduzioni o rielaborazioni di filmati e servizi già trasmessi in televisione) non solo riferiti a Trieste e alla regione. Ulteriori progetti intorno agli ex Ospedali psichiatrici ! cartedalegare.it Si tratta di un progetto avviato nel 1999 e volto a valorizzare i complessi archivistici degli ex ospedali psichiatrici. Oltre al censimento e alla descrizione generale degli archivi di tutti gli ex ospedali psichiatrici in Italia il progetto ha realizzato, con un apposito software, la schedatura analitica (non digitalizzazione) di gran parte delle cartelle cliniche storiche di 15 ospedali. Grazie a questo lavoro archivistico è possibile estrarre statistiche e serie storiche su ricoveri, diagnosi, decessi. ! www.spazidellafollia.eu/it Il Portale spazi della follia presenta, all’interno del Sistema Archivistico Nazionale (SAN), i risultati del progetto di ricerca (PRIN 2008) I complessi manicomiali in Italia tra Otto e Novecento. Atlante del patrimonio storico-architettonico ai fini della conoscenza e della valorizzazione. Criticità Le criticità emerse nelle precedenti esperienze di digitalizzazione e divulgazione e che necessariamente devono essere tenute presenti dal progetto possono essere sintetizzate nel modo seguente: 1. Sovrapposizione e duplicazione con il lavoro svolto da altri soggetti Una parte del materiale è stato già digitalizzato in passato, altri enti hanno in fieri progetti di valorizzazione e promozione della documentazione sulla riforma basagliana. 2. Infrastruttura tecnologica adeguata, preservazione nel tempo, accessibilità Alcune delle esperienze di digitalizzazione sopra descritte sono poco accessibili o in parte non funzionanti. 3. Titolarità, diritti, tutela della privacy e liberatorie Vanno verificati eventuali copyright che impediscano la divulgazione in rete di documenti. Contestualmente vanno affrontate e risolte anche possibili questioni riguardanti la privacy delle persone coinvolte in materiale fotografico e documentario. Destinatari del progetto Destinatari e beneficiari del progetto sono: " - i cittadini, le istituzioni e le associazioni di familiari italiane e non. " I ricercatori e operatori del settore, a livello nazionale e internazionale, che potranno disporre di un archivio il più completo possibile sul processo di de-istituzionalizzazione avviato da Franco Basaglia ma anche sugli sviluppi più recenti a esso collegati. Obiettivi Come risulta evidente dalle premesse, obiettivo generale del progetto è la promozione e la valorizzazione dell’esperienza di riforma psichiatrica a Gorizia, a Trieste e in tutta la regione, e i valori a essa collegati. 4 Tenuto conto del contesto nel quale il progetto si realizza, l‘obiettivo generale viene declinato nei seguenti obiettivi specifici. 1. Tecnologia Implementare una cornice tecnologica open access adeguata per raccogliere il materiale digitale in modo che vengano assicurate la preservazione nel tempo, l’accessibilità, l’interoperabilità con altri archivi. 2. Documentazione Raccogliere il materiale digitale già disponibile e digitalizzare materiale inedito significativo e di qualità, proveniente in particolare dagli archivi ufficiali e dai fondi privati. 3. Divulgazione Proporre percorsi espositivi virtuali per rendere più accessibile il materiale. 4. Partecipazione Permettere all’utente che viene in contatto con l’archivio “La fabbrica del cambiamento” di aggiungere informazioni e commenti ai documenti digitali e proporne di nuovi. 5. Comunicazione e Relazioni Pubbliche Supportare, attraverso la costruzione e messa in atto di piano di comunicazione integrata tradizionale e 2.0 che coniugherà strategie, obiettivi, pubblici, azioni e mezzi di comunicazione, la conoscenza e la condivisione delle azioni del progetto nei confronti dei diversi destinatari; creare e rafforzare l’immagine del progetto nei confronti dei diversi stakeholders; sollecitare la partecipazione al progetto. Partner del progetto " Università degli Studi di Trieste Attenta ai mutamenti scientifici e culturali avvenuti e che attraversano a diversi livelli settori importanti dell’Università, si attiva per evitare il rischio di perdita del patrimonio culturale e scientifico disponendo delle sue competenze per promuovere la divulgazione e la comunicazione scientifica mettendo a disposizione dei docenti, ricercatori e studenti materiali di studio e didattici. " Ass. 1 Triestina, DSM e Distretti Soggetti istituzionali che hanno ereditato quanto oggetto di studio e che proseguono nel lavoro pratico di de-istituzionalizzazione e di attivazione di servizi territoriali e di salute primaria. Il DSM di Trieste, in quanto sede del centro collaboratore Oms per la Salute Mentale, diventa un prezioso veicolo di diffusione di quanto produrrà l’archivio, ma anche di arricchimenti e conoscenze di esperienze di altri Paesi. " Cooperativa La Collina Per avere, nel corso del tempo, formato al lavoro di archiviazione molte persone che affette da disagio e disturbo mentale e contribuito a far nascere e divulgare raccolte di materiali e documenti relativi al progetto. " CoPerSaMM – Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia Per l’attività che svolge di promozione del pensiero e delle pratiche che si sono sviluppate e che, attraverso l’Archivio e la sua diffusione, può contribuire a rafforzarne la conoscenza nei Paesi con i quali sono già in atto progetti di collaborazione. " Studio Sandrinelli Partner per la comunicazione. Agenzia, con base a Trieste e 25 anni di attività nel panorama della comunicazione integrata e delle relazioni pubbliche. Da diversi anni si occupa anche di comunicazione a livello nazionale nell’ambito delle questioni della Salute Mentale. Con la consulenza scientifica di Peppe dell’Acqua, Direttore della collana editoriale “180-Archivio critico della salute mentale”, già Direttore del DSM di Trieste per oltre 17 anni ha lavorato con Franco Basaglia fin dai primi giorni triestini. Ha svolto e organizzato consulenze scientifiche in Italia, in Europa e nelle Americhe, nel 2014 ha ricevuto il Premio Nonino 2014 per il suo impegno nel campo della de-istituzionalizzazione, e 5 tecnica di Deborah Borca, ricercatrice, fa parte del Laboratorio di filosofia contemporanea ed è redattrice della rivista “aut aut”. Per conto della Fondazione Basaglia ha svolto una ricerca nell’archivio storico della Provincia di Trieste (“Amministrare il cambiamento. Ricerca documentaria sugli archivi della Provincia di Trieste negli anni di Franco Basaglia”) e ha partecipato alla raccolta e alla catalogazione del materiale per la mostra “Oltre il giardino”. L’identificazione e la definizione in convenzione degli altri partner del progetto (in primis Enti e Istituzioni quali la Provincia di Trieste, l’Archivio di Stato...) al momento della consegna di questo documento sono ancora in fase di completamento. Modalità di intervento e azioni Azione Attività ! Obiettivo specifico correlato 5 ! Indagine sui vari archivi disponibili e analisi di massima dei documenti significativi da digitalizzare Ricognizione analitica del materiale già digitalizzato dagli enti partner Risoluzione delle questioni riguardanti copyright, privacy e dati personali Comunicazione ! ! Predisposizione server e infrastruttura tecnologica Strutturazione dell’archivio open access 1 Azione 2 ! Recupero, conversione e omogeneizzazione del materiale già digitalizzato 2 Azione 3 ! Digitalizzazione di materiale analogico 2 Azione 4 ! ! Popolamento dell’archivio Metadatazione del materiale 2 Azione 5 ! ! Predisposizione di percorsi espositivi virtuali Integrazione dell’archivio con i social media Azione 6 ! Comunicazione Attività preliminari Azione 1 ! ! Note 3-4 5 Tempi di realizzazione e risorse necessarie Per la realizzazione del progetto si prevede un periodo di circa tre anni durante i quali verrà costantemente monitorata l’efficacia delle varie azioni intraprese. I dettagli delle specifiche attività potranno venir definiti in base alle risorse a disposizione e in base alle relazioni e alle collaborazioni via via instauratesi tra i vari soggetti partner del progetto. Per quanto riguarda le risorse necessarie possono al momento essere stimate nel seguente modo: Voce di spesa Importo (euro) Note 6 50.000 per acquisto server, scanner planetario, postazioni di lavoro ecc. risorse umane specializzate per coordinamento, supporto tecnologico, comunicazione 120.000 pari a ca. 3 FTE (Full Time Equivalent)+ risorse umane per digitalizzazione 180.000 pari a ca. 7 -8 FTE da impiegare per la digitalizzazione di una adeguata massa critica di documenti Totale 350.000 risorse tecniche 7