MOZIONE n° 204 APPR SEDUTA CC 15.12.2015 NO AL TAGLIO DI
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MOZIONE n° 204 APPR SEDUTA CC 15.12.2015 NO AL TAGLIO DI
+ SEGRETERIA GENERALE PRESIDENZA CONSIGLIO COMUNALE 204/2015 - MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI FRIJIA MARIA GRAZIA, DI VIZIA GIAN CARLO - GRUPPO CONSILIARE GRUPPO MISTO;DE LUCA LUIGI - GRUPPO CONSILIARE AREA POPOLARE; BUCCHIONI EDMONDO GRUPPO CONSILIARE FEDERAZIONE DELLA SINISTRA RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI – SOCIALISMO 2000 LAVORO SOLIDARIETA’, GALLI SAURO, MANUCCI SAURO – GRUPPO CONSILIARE FORZA ITALIA;, GUERRI GIULIO GUERRI GIULIO - GRUPPO CONSILIARE PER LA NOSTRA CITTA’ CON GIULIO GUERRI;, MIRENDA IVAN- GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE BEPPE GRILLO. IT; CIMINO- PIETRO ANTONIO - GRUPPO CONSILIARE FIAMMETTA CHIARANDINI SINDACO PER LA SPEZIA; MASIA ROBERTO LUCIANO - GRUPPO CONSILIARE SINISTRA UNITA PER IL SOCIALISMO EUROPEO;, SOMMOVIGO PIER LUIGI- GRUPPO CONSILIARE LAVORO E DISCUSSA NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO SVILUPPO SOSTENIBILE; COMUNALE DEL 15 DICEMBRE 2015 ED APPROVATA CON IL SEGUENTE RISULTATO: PRESENTI 28 E IL SINDACO MASSIMO FEDERICI 29– VOTANTI 28 FAVOREVOLI 28 (HANNO ESPRESSO VOTO FAVOREVOLE IL SINDACO FEDERICI MASSIMO E I CONSIGLIERI COMUNALI ARMANI MARCELLO, CARRO PAOLO, CATTANI TIZIANA, CONTI ENRICO, DELFINO MARCELLO, ERBA LUCA, FALUGIANI DINO, MARSELLA JONATHAN, MONTEFIORI IACOPO, RAFFAELLI MARCO – GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO; MANFREDINI PAOLO, MASIA ROBERTO LUCIANO - GRUPPO CONSILIARE SINISTRA UNITA PER IL SOCIALISMO EUROPEO; CORSINI STEFANO, SOMMOVIGO PIER LUIGI - GRUPPO CONSILIARE LAVORO E SVILUPPO SOSTENIBILE; DI VIZIA GIAN CARLO, FRIJIA MARIA GRAZIA - GRUPPO CONSILIARE GRUPPO MISTO; CIMINO PIETRO ANTONIO - GRUPPO CONSILIARE FIAMMETTA CHIARANDINI SINDACO PER LA SPEZIA; GALLI SAURO, MANUCCI SAURO, PESERICO GIACOMO – GRUPPO CONSILIARE FORZA ITALIA; DE LUCA LUIGI – GRUPPO CONSILIARE AREA POPOLARE; ARIODANTE MARCELLA, COLOMBINI CARLO, DAZZINI TERENZIO, MIRENDA IVAN - GRUPPO CONSILIARE MOVIMENTO 5 STELLE BEPPE GRILLO. IT; GUERRI GIULIO - GRUPPO CONSILIARE PER LA NOSTRA CITTA’ CON GIULIO GUERRI; BUCCHIONI EDMONDO - GRUPPO CONSILIARE FEDERAZIONE DELLA SINISTRA RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI – SOCIALISMO 2000 LAVORO SOLIDARIETA’) – CONTRARI 0; ASTENUTI 0 - NON PARTECIPANO 1 (SCARDIGLI PIER GINO - GRUPPO CONSILIARE IL MIO CUORE E’ SPEZIA NOI CON FEDERICI). Oggetto: No al taglio di risorse ai Patronati Preso atto che con un emendamento alla "Manovra finanziaria", presentato a nome della maggioranza di governo dal Presidente della Commissione bilancio del Senato, Antonio Azzollini, è stato disposto il taglio del 22% del finanziamento ai Patronati. Considerato che si tratta di "un segnale contraddittorio" da parte del Governo che nei mesi scorsi ha attribuito ai Patronati nuove competenze, soprattutto in materia di immigrazione. Visto l' appello al Governo da parte dei raggruppamenti di tutti i Patronati che hanno chiesto esplicitamente il ritiro dell' emendamento, redigendo un documento unitario nel quale si osserva, tra l' altro, che "il finanziamento previsto per i Patronati, le cui attività vengono prestate gratuitamente, non incide sul bilancio dello Stato, essendo prelevato dal gettito dei contributi previdenziali obbligatori". Valutato che il taglio del Governo blocca l'attività dei Patronati, che oltre a prestare un servizio gratuito ai cittadini, sono anche uno strumento di innovazione e di collaborazione attiva con la Pubblica amministrazione; Considerati anche i dati alla Spezia sulle pratiche di patronato aderenti al CEPA aperte nel 2015 fmo ad oggi: domande pensioni ricostituzioni supplementi 4013; assegni famigliari 2478; naspi ( domande di disoccupazioni) 6110; maternità 1681; invalidità civili e ind. accompagnamento 3453; verifiche su posizioni assicurative 6900; bonus bebe 2015350 (legge introdotta di recente, le pratiche sono gestite dai patronati, unici soggetti a seguire questo tipo di richieste). Valutato anche che queste sono solo alcune delle pratiche attivate nei confronti dell'Inps e se si contano contiamo anche quelle derivanti da danni da lavoro il totale sono circa 31000. Considerato infine che se venisse a mancare la possibilità di gestione da parte dei patronati per carenze di risorse, per tali pratiche i cittadini dovrebbero avere un pin personale e inoltrarle attraverso il sito informatico dell'Inps perchè non esiste più una modalità cartacea, con gravissimi disagi per le persone più anziane; Preso atto anche che gli istituti di Patronato e di assistenza sociale sono soggetti di diritto privato con personalità giuridica che svolgono un servizio di pubblica utilità e rappresentano un valido sostegno per coloro che non possono permettersi consulenze private a pagamento Valutato quindi che tale riduzione di risorse rischia di pregiudicare il prezioso lavoro di tutela verso tutti i cittadini che si rivolgono agli uffici e trovano risposta ai propri bisogni. L 'Inps stessa, alla presentazione del proprio bilancio sociale, ha sottolineato che senza l'attività dei Patronati la Pubblica Amministrazione dovrebbe aprire e gestire 6000 uffici, , con un costo annuo superiore a 560 milioni per offrire gli stessi servizi; Considerato che un taglio di risorse di questa entità costringerebbe a dimezzare gli organici organici, con la conseguente chiusura degli uffici di Patronato in quasi tutti i Comuni della provincia che provocherebbe un notevole aumento dell'afflusso agli uffici dell' Inps e gravi disagi per i cittadini; nell'ordine del giorno si chiede al Governo e al Parlamento di modificare la norma contenuta nella Legge di Stabilità al fine di consentire ai Patronati di continuare a svolgere la propria importante funzione al servizio dei cittadini". Considerato che questo taglio si somma a quello dell'anno scorso previsto con la finanziaria finanziaria del 2014 Impegna il Sindaco e la Giunta A prendere le distanze da questa decisione del Governo e si chiede al Governo e al Parlamento di modificare la norma contenuta nella Legge di Stabilità al fine di consentire ai Patronati di continuare a svolgere la propria importante funzione al servizio dei cittadini. Inoltre a chiedere ai parlamentari del territorio di attivare tutto quanto possibile per fare in modo che questo ulteriore taglio a carico dei patronati non venga messo in atto. Inoltre si chiede che questa mozione venga inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e Bilancio ed al Presidente della Commissione Bilancio del Senato e della Camera. -