réponse lettre mme dominique théodore

Transcript

réponse lettre mme dominique théodore
Gentile Presidente Théodore,
non Le nascondo la sorpresa nel ricevere la lettera che ha ritenuto di inviare al MIUR.
Devo ammettere che sono sbigottita, che una Presidente di un'Associazione, che vanta
una così' lunga tradizione nella scuola, come ha tenuto a sottolineare, possa aver
formulato ed espresso delle affermazioni così' inopportune, inesatte e poco puntuali.
E' inopportuno il tono con il quale si rivolge ad un autorevole rappresentante delle
Istituzioni italiane (rimproverandole di sbagliare la data, mandare lettere non protocollate
ecc. ecc.), rischiando tra l'altro con questa iniziativa di creare anche un disagio
all'Ambasciata.
E' inopportuno fare apparire che nella nostra scuola ci siano delle conflittualità tra i
genitori; poiché ciò' nuoce all'immagine di un Lycée prestigioso come il nostro!
E' inesatta la sua affermazione che Lei rappresenta "la maggioranza delle famiglie di
Chateaubriand", poiché' nelle elezioni, democraticamente svolte, entrambe abbiamo
ottenuto 2 membri al Conseil d'Etablissement.
E' inesatto il fatto che la lettera del 1 giugno della Dottoressa Palumbo sia stata divulgata
ai genitori prima di averne data informazione alla Direzione e a voi. La lettera, come lei
ben sa, è stata analizzata proprio con l'APE durante la riunione convocata dal Preside in
presenza della rappresentante dell'Ambasciata e solo successivamente divulgata. Tale
lettera tra l'altro è stata presentata all'ultimo Conseil d'Etablissement del 18 giugno e
regolarmente messa a verbale.
E' volutamente ambigua quando allude a "sollecitazioni di cui non conosciamo il
contenuto" ! Nulla da noi è mai stato fatto di nascosto e tutto è consultabile sul nostro sito!
Abbiamo fatto della trasparenza la nostra bandiera!
E' inopportuna quando si permette di "bacchettare" il Direttore Generale perché ha osato
indirizzare la sua risposta ai due genitori, Avv. Scassellati e alla dott.ssa Musco,
dimostrando ancora una volta tutta la "leggerezza" con la quale avete affrontato il
problema dell'insegnamento della lingua italiana nel corso degli ultimi due anni.
Infatti non potava infatti sfuggirle che il Direttore Generale del MIUR non ha risposto "a
due semplici genitori" ma piuttosto al Presidente del Comitato per lo sviluppo della lingua
e cultura italiana e al Presidente dell'UPEL Chateaubriand, che con un faticoso percorso,
sono riusciti ad ottenere finalmente una risposta chiarificatrice.
E' inopportuno altresi' che rimetta in discussione quanto stabilito dalla circolare 2787 del
20 aprile 2011 e ribadito chiaramente dalla lettera del Direttore Generale del MIUR del 1
giugno 2015, e cioè che con LCN si ottiene una equipollenza con la Maturità scientifica,
addirittura arrivando ad auspicare che "il sistema di corrispondenza venga aggiornato,
d'intesa con le Autorità francesi, in modo da renderlo più' articolato e coerente con i
programmi svolti, come accade per il percorso ESABAC".
O devo forse ricordarLe che l'UPEL è nata proprio perché molti genitori non approvavano il
"modus operandi" dell'APE, cioè decidere per i genitori senza una preventiva
consultazione e per una totale mancanza di trasparenza in decisioni che riguardavano
invece tutta la comunità? A tal proposito è proprio sicura che tutti i genitori appartamenti
alla sua Associazione, condividano questa sua iniziativa?
Nella sua "furia devastatrice" non ha risparmiato neanche il Preside , tacciandolo
implicitamente d'incoerenza, mentre si è dato decisamente da fare per risolvere i problemi
onerosi della scuola, cercando anche di far accettare la novità della presenza di una
nuova Associazione dei genitori.
Che dirle ancora?
Personalmente mi dispiace che non abbiate apprezzato e condiviso i risultati del nostro
lavoro, che tra l'altro non ha minimamente bloccato o inficiato il percorso di ESABAC ma
ha soltanto cercato di far mantenere integro il percorso di LCN che rappresenta la
"tradizione" di Chateaubriand, a cui tanti personaggi prestigiosi, devono anche la loro
affermazione.
La invito a lasciare quindi ai genitori la possibilità di scegliere il percorso formativo che
desiderano per i loro figli.
Le ricordo, ancora una volta, che noi siamo aperti al dialogo amabile purché costruttivo e
soprattutto se esente da pregiudizi!
!
Tanto le dovevo
Andreina Musco
Presidente UPEL Chateaubriand