Fare il Microcredito attraverso un OPERATORE DI MICRO
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Fare il Microcredito attraverso un OPERATORE DI MICRO
MICROCREDITO ITALIANO SPA-MODELLO DI SINERGIA CON BANCHE DEL TERRITORIO MODELLO PER BANCHE “CON VISION” CAPITOLO A Premesse : 1) Il decreto M.E.F. n.176 del 17 ottobre 2014 e le disposizioni di attuazione di banca D’Italia contenute nel relativo documento posto in consultazione il 28 gennaio 2015 e emanato il 9 giugno dello stesso anno, hanno regolamentato e reso “praticabile” una nuova riserva di credito che l’art.111 del T.U.B. ha previsto per un nuovo soggetto nel panorama del credito : “L’OPERATORE DI MICROCREDITO” Leggendo, o meglio, studiando i tre documenti citati (che per comodità alleghiamo) si ha avrà chiarezza su cosa può fare L’OPERATORE”. Riepiloghiamo comunque sintetizzando : caratteristiche Operatore Chi finanzia tipo di finanziamento microcredito impresa prestito o microleasing SOCIETA' DI CAPITALI start-up e aziende che non ISCRITTA IN APPOSITO ELENCO hanno più di 5 anni di attività TENUTO DA BANKIT e con requisiti dimensionali previsti CAPITALE MINIMO nel decreto mef. EURO 250.000,00 professionisti microcredito di inclusione famiglie in situazioni di debolezza previste dal decreto mef. importo massimo durata massima garanzie 25.000 elevabile a 35.000 7 anni FONDO NAZIONALE 10 anni per la DI GARANZIA formazione NO GARANZIE REALI 80% 10.000,00 5 anni carattere distintivo previsto dal decreto mef : L'OPERATORE DI MICROCREDITO DEVE EROGARE O IN VIA DIRETTA O AVVALENDOSI DI SOGGETTI TERZI SERVIZI AUSILIARI E DI MONITORAGGIO CHE SI SINTETIZZANO IN UNA SORTA DI "TUTORRAGGIO" ALLE AZIENDE FINANZIATE. NEL MICROCREDITO SOCIALE E DI INCLUSIONE IL SERVIZIO SARA' UNA CONSULENZA SULL'OTTIMIZZAZIONE DEL BILANCIO FAMIGLIARE. NOTA: SOLO I SOGGETTI CHE EROGHERANNO I SERVIZI DI TUTORAGGIO POTRANNO PROMUOVERE E COLLOCARE I FINANZIAMENTI/LEASING 2) Come si sono poste le banche rispetto alla nuova normativa ? Una gran parte di loro non hanno preso in considerazione l’aspetto micro-credito in quanto ritenuto un settore non interessante per il loro business; un’altra parte fa un po’ di micro-credito sociale per mantenere buoni rapporti con il territorio perlomeno di facciata; le più “visionarie” (pochissime) stanno valutando le opportunità che potrebbero derivare dalla nuova regolamentazione. Ricordiamo che solo che farà Micro-credito secondo l’art.111 Tub, potrà spendere da ora in poi tale appellativo. MICROCREDITO ITALIANO SPA-MODELLO DI SINERGIA CON BANCHE DEL TERRITORIO Fra le banche “attente”, alcune stanno cercando con difficoltà una struttura territoriale che offra i servizi di assistenza e monitoraggio delegando alla stessa tali prestazioni. Il cliente quindi che avrà necessità di un operazione di micro-credito secondo la nuova normativa, si rivolgerà in primis alla struttura che la banca avrà convenzionato la quale erogherà i servizi di tutoraggio, la quale poi invierà il cliente in banca per l’istruttoria della pratica, la richiesta di garanzia al fondo, la delibera e l’erogazione. Tale soluzione, comunque apprezzabile, rispetto a quelle banche che hanno proprio snobbato la questione, presenta per la banca alcune negatività : L’istituto erogante si assume un rischio diretto Il 20% del finanziamento resta comunque fuori garanzia Resta la responsabilità della Banca rispetto ai servizi che il tutor erogherà La Banca deve chiedere la garanzia del fondo nazionale di garanzia e ciò comporta lavoro e soprattutto attenzione (alcuni consorzi fidi stanno fallendo perché sono stati “leggeri” nell’ottemperare alla normativa del fondo e si sono giocati la validità della garanzia) La banca sostiene dei costi per attivare il tutoraggio e seguirne le modalità operative 3) In questo documento viene proposto un nuovo e credo assolutamente innovativo modello (REPLICABILE) per ottimizzare lo strumento MICROCREDITO secondo la nuova regolamentazione. FARE MICRO-CREDITO ATTRAVERSO UN OPERATORE DI MICROCREDITO EX ART.111 T.U.B. i tratti salienti e distintivi Il progetto è condiviso e promosso insieme da Banca+Operatore di Microcredito. Il Progetto avrà un suo logo e un suo sito e sarà presentato insieme in tutte le sedi istituzionali. I due attori lavorano al progetto con pari dignità e in totale sinergia. Cosa fa l’Operatore : Crea una rete di soggetti terzi (strutture adatte per storia, caratteristiche dei componenti, qualità professionali) in tutto il territorio di operatività della banca ( tutti i comuni del territorio di operatività della banca e nei capoluoghi) che promuovano e collochino i finanziamenti e eroghino i servizi di tutoraggio previsti da normativa. Eroga ai prenditori (la cui documentazione è stata inviata dai soggetti collocatori) dopo accurata analisi di merito creditizio e dopo acquisizione della garanzia del fondo nazionale di garanzia il finanziamento richiesto. L’OPERATORE NON HA GLI STRETTI VINCOLI OGGETTIVI DI ANALISI DI MERITO CREDITIZIO, MA LAVORA MOLTO USANDO LA SOFT INFORMATION. MICROCREDITO ITALIANO SPA-MODELLO DI SINERGIA CON BANCHE DEL TERRITORIO “Accompagna” il prenditore presso la Banca partner con una breve relazione (studieremo un apposito regolamento che disciplina tale aspetto) per accendere conto corrente (magari promuoviamo un conto ad hoc e lo pubblicizziamo) e versare il netto ricavo del finanziamento. Cosa fa la Banca : Accende rapporto di conto al prenditore. Collabora nell’azione “informazione pro-attiva” sulla relazione Valuta eventuali altre esigenze dell’azienda Lavora sull’allargamento del rapporto Aggiunge eventuali servizi tipo la consulenza sul credito agevolato, l’internazionalizzazione, (eventualmente da progettare una sinergia anche su tale fronte) Fornisce funding dedicato all’Operatore (vedi anche capitolo B) CAPITOLO B Ricerca della migliore modalità e del modello per fare funding con reciproca soddisfazione e sinergia 1) Premesse Micro-credito Italiano spa ha una struttura organizzativa molto snella. I suoi costi complessivi sono stimati non superiori a 350.000 euro per gestire una macchina che “regge” la gestione di 1000 operazioni. La distribuzione è sui soggetti terzi i cui costi rappresentano un costo variabile. Mantenendo un margine di interesse adeguato e aggiungendo dei pur modesti margini da servizi, la Spa va in b.e.p. già con 8 milioni di erogato. Tale fattispecie consente di poter pagare il “funding” con remunerazioni interessanti. I finanziamenti e i leasing saranno garantiti all’80% dal fondo nazionale di garanzia e l’Operatore si cautelerà anche con opportune coperture assicurative anche sul 20% residuo. L’Operatore ha un oggetto sociale molto circoscritto e la normativa prevede che possa fare solo l’erogatore di micro-credito. L’Operatore di Micro-credito (spa) può emettere obbligazioni. Se sono sottoscritte da un intermediario vigilato, non ci sono limiti all’emissione. Le banche, oggi, emettono prestiti obbligazionari 2016-19 con rendimenti lordi SOTTO l’1%. Tutto ciò premesso, facendo le dovute riflessioni il MODELLO (scusate se usiamo spesso questo concetto, ma credo sia la cosa su cui concentrarsi) da usare può essere : MICROCREDITO ITALIANO SPA-MODELLO DI SINERGIA CON BANCHE DEL TERRITORIO prima opzione : a) EMISSIONE DA PARTE DELLA banca DI UN BOND DI TERRITORIO DENOMINATO “MICROCREDITO “NOME DEL TERRITORIO” BEN PUBBLICIZZATO E PRESENTATO IN CO-BRANDING CON MICROCREDITO ITALIANO SPA. ( IDEALE PRESENTARE IL BOND INSIEME ALLA PRESENTAZIONE DELL’ACCORDO COMPLESSIVO) b) MICROCREDITO ITALIANO SI ADOPERERA’ CON TUTTE LE SUE RELAZIONI E CONTATTI PER ARRIVARE A PIENA SOTTOSCRIZIONE E A PORTARE NUOVE RELAZIONI E APERTURE DI CONTI TITOLI PRESSO LA BCC FINALIZZATI ALLA SOTTOSCRIZIONE. c) IL BOND E’ DEDICATO TOTALMENTE A FINANZIARE LE OPERAZIONI DI MICROCREDITO (ALLE START UP , ALLE GIOVANI IMPRESE E AI PROFESSIONISTI DELLE ZONE DI OPERATIVITA’ DELLA Banca) d) LA RACCOLTA COSI’ EFFETTUATA VIENE DESTINATA A FINANZIARE MICROCREDIO ITALIANO SPA, CON PRESTITO PARI IMPORTO, PARI DURATA, e con un tasso leggermente superiore a copertura delle spese di emissione e della campagna di promozione e diffusione dello strumento finanziario. L’OPERATORE DI MICRO-CREDITO DELIBERA ED EROGA I FINANZIAMENTI COMPLETANDO E CHIUDENDO IL PROGETTO COMUNE. Esempio : BANCA DI ____________: OBBLIGAZIONI TASSO FISSO ________________________(da concordare, ma mediamente 0,50-1 punto percentuale superiore agli attuali rendimenti obbligazionari medi su pari durate emessi dal sistema) DENOMINATE “ BOND MICROCREDITO _______________” cedola semestraleemissione fino a euro 5 milioniIl capitale sottoscritto va nell’erogazione di un finanziamento A MICROCREDITO Italiano spa alle medesime condizioni dell’obbligazione. Ottimale sarebbe una durata di 60 mesi di entrambe le operazioni per supportare bene la “trasformazione delle scadenze”. I tassi indicati sono “sopportabili” dal piano industriale dell’operatore, consentono di porsi sul mercato con un prodotto appetibile sia come motivazione sociale, che come motivazione meramente remunerativa. Ciò premesso tutto quello che riterremo giusto sull’applicazione di tassi inferiori non farà altro che a valle dare beneficio ai prenditori, che ricordiamoci, sono giovani imprenditori che si mettono in gioco. La Seconda opzione. Ha il senso della prima, ma la modalità operativa è diversa. Il bond è emesso da MICROCREDITO italiano spa. Per ricalcare l’esempio precedente : MICROCREDITO ITALIANO SPA-OPERATORE DI MICROCREDITO- OBBLIGAZIONI TASSO FISSO ________________ DENOMINATE “ BOND MICROCREDITO ______________” cedola semestraleemissione fino a euro 5 milioniIl capitale viene sottoscritto interamente dalla Banca, la quale : MICROCREDITO ITALIANO SPA-MODELLO DI SINERGIA CON BANCHE DEL TERRITORIO 1) Colloca semplicemente il bond sottoscritto per ricollocarlo su suoi clienti per diversificare e per dare uno strumento con un grado di rischio maggiore, ma molto redditizio. (vedi sopra quanto detto sulla garanzia del fondo nazionale di garanzia). SINTETIZZANDO AL MASSIMO : PROGETTO COMUNE IN CO-BRANDING FINALIZZATO ALLA PROMOZIONE DEL MICROCREDITO NEL NOSTRO TERRITORIO. LOGO E SITO DEDICATIIL MODELLO RISOLVE L’APPROCCIO DELLA BANCA A QUESTO DELICATO COMPARTO. E’ INNOVATIVO. USA IL NUOVO SOGGETTO PREVISTO DALL’ART.111 TUB INSERENDO BANCA-OPERATORE IN UN CIRCUITO VIRTUOSO E CIRCOLARE CHE APPORTA BENEFICI A ENTRAMBI E IN CRESCENDO. PERMETTE ALL’OPERATORE DI TROVARE UN CANALE DI FUNDING ADEGUATO E ALLA BANCA DI SPENDERSI SUL TERRITORIO COME BANCA ATTIVA NEL FAR DECOLLARE IMPRESA. A LIVELLO MEDIATICO L’ACCORDO E’ SENZ’ALTRO STRAORDINARIO PER I RITORNI POSSIBILI DI IMMAGINE, DI PRESTIGIO, DI AUMENTO DELLA “VICINANZA” RECIPROCA BANCA-PROVINCIA.