Editoriale 2/2014

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Editoriale 2/2014
avori all’Atte, cosa fate? Mi chiedono. Tante
cose, rispondo e porgo la rivista perché si possano fare un’idea. Ma nelle parole che una di voi,
Mara, rivolge al suo gruppo come bilancio di fine
anno, si esprimono davvero il senso di appartenenza
e il grado di soddisfazione di quanti vivono l’esperienza Atte sul territorio.
«Fuori nevica, guardo i fiocchi cadere e penso all’anno appena concluso: è stato un bell’anno.
Rivivo le molteplici attività svolte assieme durante
tutto il 2013: le immagini delle città visitate, i campanacci delle mucche, i pomeriggi trascorsi assieme,
le interessanti conferenze. Guardo le foto di tutti i
soci dell’Alto Vedeggio: facce sorridenti, facce a volte
tristi; facce socievoli e facce critiche; facce di amici
scomparsi che non dimenticheremo, facce di amici
nuovi che abbiamo accolto con piacere. Sento il profumo dei pranzi squisiti e l’impegno costante che le
cuoche hanno profuso per soddisfare, speriamo,
tutti. Penso alle tante ore di volontariato che ognuno
di noi mette a disposizione, ore dedicate agli altri con
amore e reciprocità.
Tirate le somme: ecco la volontà di passare un altro
anno assieme, di metterci a programmare il 2014 nel
migliore dei modi, di continuare a lavorare uniti».
Ecco, proprio ieri, durante una conferenza all’USI, a
proposito dei media nell’era di Internet, si parlava
dell’importanza del potere di aggregazione di un
giornale intorno al proprio marchio: è quello che garantisce credibilità e autorevolezza. Anche Atte è un
marchio. Al punto 2 del suo statuto professa lo
scopo di «prevenire e combattere l’emarginazione
delle persone anziane, favorendone l’integrazione
L
sociale e intergenerazionale». Ci sta riuscendo? La
lettera di Mara e i servizi sulla vita dei Centri che
stiamo conducendo ne sono la migliore testimonianza.
Ma l’Atte è anche qualcos’altro. Lo statuto continua
indicando nei suoi scopi la promozione della dignità
dell’anziano «in ambito sociale, culturale ed economico». Come? Attraverso offerte volte a coltivare interessi, potenzialità, bisogni. I viaggi, le escursioni, le
conferenze, i corsi (Uni3 e non) sono la risposta a
questa seconda anima Atte, certo non minoritaria.
E la rivista? La rivista rende conto di entrambe. Lo fa
con una propensione per gli approfondimenti di tipo
culturale, perché è sul territorio e non sulla carta che
si combattono l’emarginazione e la solitudine: la
carta deve pizzicare altre corde. E siccome presumiamo che, tra i dodicimila che la ricevono, siano
molti quelli che non vogliono essere paternalisticamente confinati tra panchine e piccioni, o nella cronaca di folklore di matrimoni tardivi tra ultraottantenni, cerchiamo di parlare alla loro mente di adulti
(prima che di vecchi) che hanno tempo per leggere,
curiosità e interessi da coltivare, magari rimandati al
momento della pensione, dopo una lunga vita lavorativa.
editoriale
Le due anime e la grande bellezza
Per catturare quei lettori, abbiamo un’arma segreta
sotto gli occhi di tutti: inseguiamo la grande bellezza.
Speriamo di esserci riusciti.
Mariella Delfanti
AL CINEMA CON NOI
Un accompagnamento virtuale
alle ultime novità nelle sale ticinesi
sul sito www.atte.ch.
Segnalazioni e recensioni nella
pagina Andiamo al cinema
di Mariella Delfanti
www.atte.ch
ASSOCIAZIONE TICINESE TERZA ETÀ
terzaetà
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