perche` non ti accorgi che ti amo?

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perche` non ti accorgi che ti amo?
FANFICTION su SLAM DUNK
PERCHE’ NON TI ACCORGI CHE TI AMO?
Capitolo unico (concluso)
Note: R - Yaoi
Autrice: Taila (indirizzo mail: [email protected])
ATTENZIONE: questa fanfiction tratta argomenti riservati ad un pubblico maturo. Se continui a leggere, ti
prendi la responsabilità di dichiararti con più di 14 anni.
- I personaggi di questa fanfiction sono tutti maggiorenni, e in ogni modo si tratta di un’opera di finzione
che non trova alcun riscontro nella realtà. -
Una sensazione di shock come se mi avessero conficcato degli elettrodi in testa …
Una sensazione simile ad un brivido freddo, come se mi sfregassero il corpo con
carta vetrata…
Un senso di oppressione, come se mi comprimessero il cuore a mani nude…
In quel momento il tempo per me si fermò…
Non riuscivo a staccare il mio sguardo da quelle iridi del colore della cioccolata…
Mancavano pochi minuti alla fine e lui era sfrecciato per il campo ad una velocità
pazzesca, simile ad un predatore… aveva saltato verso il canestro avversario, così
in alto da sembrare un angelo di fuoco… Hanagata nonostante la sua stazza era
finito facilmente a gambe all’aria, travolto da quel ciclone rosso… poi lui alza il
braccio e con tutta la forza dei suoi muscoli schiaccia la palla nel cerchio di
metallo … Il tabellone oscilla per l’urto … Lui atterra con la grazia di una farfalla
… L’arbitro fischia il fallo, il suo quinto fallo: è espulso … Ma quello spettacolare
slam dunk ci ha portato in vantaggio … un istante di silenzio … poi la folla
esplode urlando entusiasta il nome del Do’aho …
Non me lo so spiegare, ma dentro di me sono esplose tutte queste sensazioni
vedendo quegli occhi dallo sguardo infantile così tristi, quel corpo scolpito
nell’ambra quasi schiacciato dalla stanchezza e dalla delusione di aver fallito
un’altra volta … sembra quasi di non essersi reso conto che ora è lui l’eroe! Non io,
non Akagi, né Mitsui o Miyagi … solo lui che ci ha portati alla vittoria!
Abbiamo vinto. Lui guarda triste noi che esultiamo, accasciato sulla panchina,
privo di quella energia che lo caratterizza. Vorrei fare qualcosa per il mio Do’aho,
per vedere quel sorriso ampio e felice che mi bruca letteralmente l’anima …
Mi avvicino e faccio una cosa che non avrei mai pensato di fare: gli sorrido! Un
sorriso lieve, appena uno stiramento di labbra, che solo lui può vedere … Lo fa ed
arrossisce appena …
Vorrei dirti che sei stato grande.
Vorrei dirti che quello che hai eseguito, è stato uno slam dunk perfetto.
Ma soprattutto vorrei …
Abbracciati
Baciarti
Coccolarti
Ora che ti vedo così triste e spossato vorrei saper fare qualcosa che ti faccia stare
meglio …
Ma non ne sono capace ….
Nello spogliatoio crolliamo uno sull’altro: Akagi al centro con te addormentato
sullo stomaco, Mitsui appoggiato agli armadietti, Miyagi steso a terra ed
appoggiato alla tua gamba destra, io … io mi tengo lontano da te.
Mi allontano da te perché non potrei garantire le mie azioni!
Mi allontano da te perché impazzirei a sentire la tua pelle contro di me.
Mi allontano da te perché
Perché di nuovo scopro di amarti.
Ed odio questo amore che mi lega ad ogni sguardo, ad ogni parola a te!
Ma odio soprattutto il fatto che non riesco a provare odio per te!
Sembra tu non ne sia minimamente consapevole
Che tu non sappia che scuoti la mia anima congelata come una tempesta di fuoco!
Non ti accorgi delle volte in cui la mia freddezza vacilla…
Non ti accorgi di quando i miei occhi perdono tutta la loro freddezza e ti guardano
con una dolcezza infinita …
Non ti accorgi di quando le mie mani si muovono da sole e neanche se faccio
appello a tutta la mia forza di volontà riesco ad allontanarle da te …
Allora per mascherare quello che realmente vorrei fare…
Per mascherare il desiderio di accarezzare quella pelle ambrata fino a consumarmi
i polpastrelli …
Ti scaglio pugni che vorrebbero essere carezze …
Morsi che vorrebbero essere baci …
Un rumore … un fruscio di abiti …
Apro gli occhi e mi guardo intorno: il Do’aho non è più sdraiato accanto a me …
Lo scroscio dell’acqua della doccia mi tranquillizza …
Mi metto a sedere cercando di fare il minimo rumore possibile, annuso l’uniforme:
è disgustoso!
Mi alzo e mi spoglio lasciando cadere la casacca ed i pantaloncini accanto a quelli
di Hanamichi, li guardo un attimo
… Ed immagino di trovarmi nel bagno di casa nostra
A guardare le divise dei Lakers con su stampato il nostro nome
Tu che mi aspetti sotto il getto per fare una doccia lunga e rilassante dopo una
dura partita in cui abbiamo dato il nostro meglio per far vincere la squadra …
… La mia immaginazione corre sempre più veloce e immagino tu che corri al mio
fianco in un palazzetto statunitense …
I tuoi occhi che incrociano i miei:
Amore
Fiducia
Determinazione
Sicurezza
Questo leggo in quelle pozze di cioccolato.
Ti passo la palla, un passaggio preciso e secco, tu salti
Più in alto di tutti gli altri
Più in alto del difensore che ti sta marcando
Sollevi le braccia … i muscoli potenti scattano in avanti …
La palla lascia le tue mani
Vola sopra le teste dei difensori ancora in sospensione che cercano di bloccarla o
almeno di cambiarne la traiettoria …
La palla continua il suo volo … indisturbata …
Si infila nel cerchio metallico perfetta e silenziosa
Senza neanche sfiorare la rete …
L’acqua che viene chiusa all’interno del box mi riscuote dalle fantasticherie
Sollevo lo sguardo lentamente e lui è davanti a me
Mi fissa con uno espressione stupita non sapendo interpretare il mio gesto
Io invece non capisco più niente!
È bello! Bellissimo! Da togliere il fiato!
È coperto solamente da un asciugamano legata ai fianchi.
Il suo corpo che pare fuso nel bronzo da Lisippo in persona è ancora umido e la luce
si rincorre provocante sui suoi muscoli …
Sento la ragione annullarsi lentamente
Il cuore battere cupo nel petto
Sto quasi perdendo il controllo del mio corpo e del mio cervello!
Prima che commetta qualche sciocchezza entro nella doccia dribblandolo
Appena esce e mi lascia solo apro il getto d’acqua fredda
La sento scorrere sulla pelle arroventata come se fosse acido
Ma almeno lentamente sto sbollendo e riacquistando razionalità!
Quando esco dal box a mia volta vedo che gli altri stanno ancora dormendo
Lui si è già rivestito. Mi da le spalle.
Sospiro frustrato ricordando com’era bello poco prima.
Gli passo accanto e mi siedo sulla panca davanti a lui
Voglio che mi guardi
Voglio sentire i suoi occhi su di me
Qualsiasi sia la sua espressione
Qualunque motivo abbia per farlo.
Con movimenti lenti e studiati mi passo l’asciugamano sui capelli ancora bagnati
per tamponarli …
Poi la passo sul collo, sulle spalle e sul torace …
Quando alzo lo sguardo sbirciandolo da sotto la frangetta lo scopro ad osservarmi
I suoi occhi scuri sono paralizzati su di me
Per quale motivo?
Perché mi fissi a quel modo?
Che effetto ho suscitato in te?
Lui distoglie lo sguardo imbarazzato
Sei proprio un Do’aho!
È per te che ho inscenato questo spettacolino!
Sono soddisfatto per la mia piccola vittoria di oggi!
In tutti i sensi!
Sul pulman che ci riporta allo Shohoku “casualmente” mi siedo accanto a te
Tu prima mi guardi sorpreso
Poi assumi un’espressione meravigliosa, tra il dolce e l’ammaliato
Ok, sono, morto e già in paradiso!
Mi accoccolo sul sedile, accendo il walkmen e chiudo gli occhi ascoltando quelle
note con le cuffie
Lentamente mi addormento e non mi accorgo che sto scivolando verso di te,
alla fine poggio la testa sulla tua spalla…
Non so se sto sognando oppure è la realtà
So soltanto che sento qualcosa di vellutato e caldo scorrermi sulla guancia
È un movimento lento, lieve, dolce e gentile
Nessuno mi aveva mai accarezzato a quel modo
Sento quasi le lacrime pungermi contro le palpebre …
Poi una voce, la tua voce che mi accarezza i timpani
- Sei davvero bellissimo Ru!- .
È poco più di un sussurro, ma per me ha lo stesso rumore
Del mare che si infrange contro gli scogli!
Di un tuono che squarcia il cielo in una notte di tempesta!
Mi invade la testa, rimbalza contro il cranio, ruggisce dentro il cervello!
Voglio aprire gli occhi, guardare quelle pozze color miele per trovarci una ragione
Oppure perdermi in quei mondi di cioccolata, ma la tua voce mi blocca,
inchiodandomi a questo sedile, più roca e sensuale di prima
Ed ho la forte sensazione che debba sciogliermi…
- Una bellissima ed argentea volpe artica!- .
Un bacio leggero, quasi una lieve carezza che mi scivola sui capelli.
La sua mano slitta verso la mia fino a far intrecciare le nostre dita.
- Il mio Kaede!- .
Questa volta sono sicuro di essere morto o completamente sprofondato nel mondo
dei sogni!
Le mie orecchie hanno udito sul serio quell’ultima frase?
Quelle labbra si sono sul serio mosse a formare quelle tre parole?
Mi stai prendendo in giro o…?
Alzo gli occhi fino ad incrociare i tuoi: sono sinceri e limpidi!
Perché in fondo tu sei così, un ragazzo
Fin troppo sensibile
Fin troppo dolce
Fin troppo vero e puro
Fin troppo romantico!
Si, romanticamente votato alla ricerca del vero amore, qualunque forma abbia,
chiunque sia.
Ormai l’ho capito da tempo che quella dello sbruffone illuso ed arrogante e solo una
maschera per proteggerti dalla tua sensibilità e dai calci che la vita ti ha dato e che
continuerà a darti.
Un dolce di cioccolato fondente che ricopre un cuore di gelato alla crema!
Così mi sei apparso quando ho iniziato a cercare di capire chi fossi veramente.
Il sorriso timido sulle tue labbra mi riporta alla realtà.
Perché ora è il momento di dire tutta la verità!
Perché ora devi spiegarmi chiaramente il significato di quelle parole!
Perché le hai dette e proprio perché ora visto che sbandieri a destra ed a mance il tuo
amore per Haruko Akagi!
Tu capisci ed avvicini le tue labbra al mio orecchio.
È una confessione privata, che non deve avere spettatori.
Così diversa da quelle teatrali che insceni con Akagi.
Proprio per questo posso credere che sia vera!
Ed ad ognuna di quelle parole il mio cuore si scioglie…
- Oggi hai sbagliato a provocarmi più del solito! Non ti lascio andare mia
bellissima volpe! Ti amo ormai da troppo tempo per farti scappare dopo lo
spettacolo che hai dato nello spogliatoio… Si, perché tu sei mio dalla prima
volta che ti messo gli occhi addosso! Haruko, le altre… loro non contano
niente, non sono contate mai niente per me… solo tu, sei stato sempre
presente nei miei pensieri solo tu... nessun altro… Facevo il cretino con loro
solo per mascherare quello che ho sempre provato per te… Tu sei il primo che
voglio veramente! Saprò conquistarti ed un giorno ti arrenderai a me!- .
Scappare? Andarmene via? E chi vuole farlo?! Anche se sono stato catturato da
una strana scimmia rossa quello che voglio non è scappare, ma starmene qui, al
tuo fianco…
Come risposta stringo la sua mano, sfiorandogli le dita e accarezzandogli le
nocche; mi rannicchio di più contro il suo torace e sprofondo il viso nell’incavo del
suo collo… lui sospira e poggia la sua testa contro la mia.
Sta sorridendo dolcemente. Lo so anche se non lo vedo. Riesco a capirlo anche se
non so come faccio.
So solo che questo colosso scolpito nel fuoco e nell’ambra mi da sicurezza! Mi sento
protetto, al sicuro. Sento che ora potrei fare tutto! Ora che mi è accanto…
Il basket. Quella palla rossa e nera. Quel canestro appeso la in alto. Ora come ora
non sono più le prime e sole cose a cui penso. Non lo sono più da tanto ormai. Da
quando questo ciclone rosso è piombato nella mia vita sconvolgendola.
Ma ora sono felice. Come non lo ero mai stato. Né sul campo né a scuola né in
famiglia
Perché lui è l’unica cosa che abbia un senso in questa vita!
Perché lui è la sola certezza che posseggo!
Perché non mi importa più niente del futuro ora che nel mio presente c’è lui!
Perché l’NBA, quella sfera che rimbalza sul parquet, l’anello metallico attaccato al
tabellone che mi sfida, non ha più importanza per me!
Tutto questo, tutte le mie certezze, sono state strappate e trascinate via da due
pozze di miele, fili di seta rossi e un corpo di bronzo rivestito di raso.
Forse tutto questo è un’illusione!
Forse tutto questo non porterà a nulla!
Forse tutto questo ci farà solo soffrire!
Ma almeno ci avremo provato!
Almeno avremo provato a cercare di essere felici!
Almeno avremo provato a far funzionare quel meccanismo così complesso e
delicato che si chiama amore!
E forse potremo sul serio ottenere le chiavi del paradiso!
Un paradiso solo per noi due dove a nessun altro è permesso entrare!
Ma ti guardo e già so che avrò bisogno di tutta la pazienza e la delicatezza di
questo mondo per dovermi confrontare quotidianamente con il tuo caratteraccio
che va avanti a colpi di testa!
Come so benissimo che anche tu avrai bisogno di tutta la pazienza e la dolcezza di
questo mondo per aver a che fare con me, più freddo del ghiaccio stesso!
Dovremmo mettercela tutta e fare un passo alla volta verso l’altro, senza arrenderci
mai, venendoci incontro, sostenendoci senza mai arrenderci, perché questo è
l’amore: un compromesso continuo per accettare e farci accettare!
Sto correndo troppo con l’immaginazione!
Sorrido lievemente!
Si, perché per ora mi basta stare qui protetto dal tuo calore e dalla tua dolcezza!
Non ho paura di niente e di nessuno ora che sei al mio fianco!
Ora che sei il mio amato Do’aho!
Ed il la tua bellissima ed argentea volpe artica!
Come mi hai chiamato prima!
Ora e per sempre….
Fine!
16/12/06
FINE
Il Bazar di Mari
www.ilbazardimari.net
Online da: Marzo 2008