profilo professionale dell`indirizzo
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ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE MINEO SEDE COORDINATA I.I.S. “CARLO ALBERTO DALLA CHIESA” CALTAGIRONE A.S. 2013-2014 DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO ELABORATO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE V TSR SEZIONE A INDICE 1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 2. PRESENTAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE 3. OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVI E DIDATTICI RAGGIUNTI 4. METODOLOGIA 5. MEZZI E STRUMENTI 6. ATTIVITA’ DIDATTICHE 7. SPAZI 8. VERIFICHE 9. PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO 10. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 11. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 12. ATTIVITÀ DI RECUPERO 13. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA D’ESAME 14. NUMERO COMPLESSIVO E TIPOLOGIE DELLE PROVE SCRITTE EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA 15. INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE 16. ATTIVITA’ DISCIPLINARI ALLEGATI 1. ESEMPIO DI ESERCITAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAME 2. DOCUMENTAZIONE ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Religione Marchese Margherita Italiano e Storia Ventura Stefania Inglese Capizzi Santa Francese Cuddè Giuseppina Matematica e Informatica Pennisi Giancarlo Legislazione Di Bartolo Mario Ristorazione Puma Joseph Educazione Fisica Mattina Elvira Economia e Gestione Az. Rist. Grosso Carolina Scienze degli Alimenti Lombardo Cinzia Sostegno Spadaro Antonino PRESENTAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE L’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Alberto Della Chiesa” è stato istituito nel 2004 in seguito alla razionalizzazione delle strutture scolastiche e aggrega due sedi: l’I.P.S.I.A. (Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato) di Caltagirone e l’I.P.S.S.A.R. (Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e di Ristorazione) di Mineo. L’ I.P.S.S.A.R. di Mineo è sorto nell’a.s. 2001/2002 come sede coordinata dell’I.P.S.S.A.R. di Catania. L’utenza dell’Istituto proviene, oltre che dalla stessa Mineo, dai centri limitrofi del comprensorio calatino: Palagonia, Ramacca, Militello, Scordia, Castel di Judica, Vizzini, Licodia Eubea. Dal 2004 è sede associata dell’I.I.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Caltagirone. Il territorio di Mineo, uno fra i più estesi (24.452 ha.) non solo della provincia di Catania, ma della Sicilia, è ricco di notevoli testimonianze archeologiche; Mineo vanta celebrità letterarie e un pregevole patrimonio artistico che comprende Chiese risalenti al Medioevo e palazzi della piccola nobiltà locale, che inseriscono la città nei circuiti turistici del calatino e fanno sì che essa partecipi ai progetti di valorizzazione delle risorse ambientali e culturali del comprensorio. Il centro cittadino, che dista 56 km. dal capoluogo provinciale, sorge a 500 m. di altitudine. La risorsa principale è costituita dall’agricoltura, che offre una produzione notevole per varietà e qualità, fra cui l’olio extra-vergine di oliva, che aspira la marchio DOP. Un certo sviluppo ha l’artigianato e la piccola imprenditoria: l’unica fabbrica di alberi di Natale della Sicilia ha sede a Mineo. L’I.P.S.S.A.R. si inserisce in questo contesto economico e territoriale, ricco di potenzialità di sviluppo della attività turistiche, con un’offerta formativa sempre più ampia e valida dal punto della preparazione e della qualificazione professionale degli alunni, al fine di un inserimento nel mondo del lavoro in linea con le realtà produttive e imprenditoriali odierne. 4 PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO Il Tecnico dei Servizi della Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia ristorativa in cui opera. Pertanto, egli dovrà possedere specifiche competenze in relazione a: - Approvvigionamento delle derrate; - Controllo qualità-quantità-costi della produzione e della distribuzione dei pasti; - Allestimento di buffet e di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all’interno che all’esterno dell’azienda); - Organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché il Tecnico dei Servizi della Ristorazione potrà assumere livelli di responsabilità che possono anche essere elevati, egli dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche e organizzative rispetto all’intero settore e in particolare, relativamente alle seguenti problematiche: - Il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti; - L’andamento degli stili alimentari e dei consumi locali, nazionali e internazionali; - L’igiene professionale, nonché le condizioni igienico-sanitarie dei locali di servizio; - I moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio; - Le tecniche di lavorazione, la cottura e la preparazione degli alimenti; - Le merceologia e le più innovative tecniche di conservazione degli alimenti, anche alla luce della moderna dietetica; - L’antinfortunistica e la sicurezza dei lavoratori nel reparto; - I principali istituti giuridici che interessano la vita dio un’azienda ristorativa; - Gli strumenti che può utilizzare un’azienda per conoscere il mercato, per programmare e controllare la sua attività e quella dei singoli reparti. Date le sue funzioni di organizzazione del reparto e di coordinamento con gli altri reparti, nonché il rapporto con fornitori e clienti, il Tecnico dei Servizi della Ristorazione deve sapere utilizzare due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell’azienda. 5 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ELENCO ALUNNI E CREDITI III E IV ANNO N. Credito Scolastico Anno ALUNNI 3° 1 CAPIZZI LORENA 4° Totale Crediti 4 9 5 11 3 5 COMPAGNINO GIUSEPPE G. 6 DE LUCA LORENZA 6 4 10 4 MESSINA VALERIO 5 5 10 5 NAZO DELIO IVAN 5 4 9 6 PAGLIA FRANCESCA 4 4 8 7 PAPPALARDO IVAN 5 4 9 8 PLACENTI MARIO 7 5 12 9 RUSSO ANTONIO 5 4 9 10 SANTINI LUCA 6 6 12 11 TICLI MARCO 6 4 10 12 TORO ANTONELLO 5 4 9 13 URSO ANDREA 7 5 12 14 VERONICA ANDREA 6 5 11 15 ZUMPO FRANCESCO Assente / / 2 La classe è composta da 11 alunni e 3 alunne, più un alunno non frequentante fin dal primo giorno di scuola, tutti provenienti dalla classe IVA TSR. Un alunno si avvale dell’assistenza di un docente di sostegno e ha seguito la programmazione riconducibile ai programmi ministeriali. Gli alunni risiedono in Comuni del calatino a economia prevalentemente agricola e sono abituati ad usare correntemente il dialetto; ciò ne condiziona negativamente l’apprendimento, come si riscontra anche nella esposizione orale non sempre fluida degli argomenti di tutte le discipline e non sempre hanno ricevuto adeguati stimoli culturali. Il percorso scolastico degli alunni è stato negativamente caratterizzato dagli avvicendamenti dei docenti in quasi tutte le discipline, non solo da un anno all’altro, ma, non di rado, anche nel corso di uno stesso anno scolastico. Ciò ha condizionato sia i processi di apprendimento sia il livello di preparazione sia, entro certi limiti, anche la loro formazione complessiva, in relazione, soprattutto, all’attitudine e all’acquisizione di un adeguato metodo di studio. Soprattutto in relazione alle discipline non di indirizzo, la classe presenta un profilo eterogeneo, sia per quanto attiene gli aspetti propriamente connessi alla didattica, sia per quanto riguarda la capacità di formare un gruppoclasse in grado di operare autonomamente e di porsi come soggetto attivo del dialogo educativo. Quando necessario, si è proceduto a rivedere le strategie didattiche e i criteri di valutazione così da rispecchiare in modo realistico il concreto articolarsi di un rapporto didattico, improntato, comunque, a fiducia reciproca e a collaborazione fattiva. La classe comunque, nel suo complesso, è apparsa ben disposta al dialogo educativo e didattico e ha evidenziato un crescente interesse verso le attività didattiche proposte. Si sono riscontrati diversi livelli di preparazione e di profitto, per cui alcuni alunni hanno raggiunto un grado di preparazione discreta in tutte le discipline, altri mostrano complessivamente una preparazione sufficiente, e solo in alcuni casi limitati si sono riscontrate lievi carenze relative ad alcune discipline che derivano, per alcuni, da un 6 impegno non sempre costante, e per altri da carenze di base che non sono riusciti a colmare totalmente nonostante l’impegno profuso. Da parte del consiglio di classe sono state attivate strategie per sollecitare gli alunni più insicuri e timidi e per cercare di far procedere la classe in modo omogeneo. La socializzazione tra gli allievi, e tra questi e i docenti, risulta generalmente buona. OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVI E DIDATTICI RAGGIUNTI Obiettivi comportamentali: a) sapere assumere un comportamento corretto inteso come rispetto delle regole democratiche, dell’ambiente e delle cose altrui; b) comportarsi in modo autonomo e responsabile di fronte a nuove problematiche; c) sapere affrontare in modo responsabile i compiti e le funzioni assegnate; d) partecipare al lavoro organizzato, individuale e di gruppo accettando il coordinamento. Obiettivi cognitivi: a) sapere raccogliere ed elaborare informazioni; b) sapere osservare situazioni ed analizzarle; c) sapere utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere problemi nuovi; d) sapere confrontare, argomentare, giudicare, scegliere. Obiettivi linguistico-operativi: a) sapere organizzare il proprio lavoro in termini di spazio e tempo; b) sapere utilizzare efficacemente i propri strumenti di lavoro; c) sapere utilizzare correttamente la strumentazione tecnica specifica; d) sapere organizzare il materiale didattico; e) sapere comunicare efficacemente utilizzando i linguaggi specifici della disciplina. METODOLOGIA Si è adoperato una metodologia didattica volta ad accrescere il bagaglio culturale degli allievi, a guidarli nella ricerca della soluzione di problemi e nell’evoluzione delle discussioni pur lasciandoli talvolta operare in autonomia. I diversi argomenti sono stati trattati con gradualità, procedendo dai concetti più semplici verso quelli più complessi, per facilitare la comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche. La metodologia adottata ha mirato inoltre alla piena integrazione degli allievi, al recupero delle loro lacune, alla valorizzazione delle abilità e al rinforzo dell’interesse per la conoscenza della disciplina. MEZZI E STRUMENTI Libri di testo Schemi e appunti personali Riviste specifiche Personal computer Software didattico Software multimediale Strumentazione presente in laboratorio. ATTIVITA’ DIDATTICHE Lezione frontale Discussione collettiva Lavori di gruppo Risoluzione di esercizi di diverso livello di difficoltà Uso di mezzi audiovisivi. 7 SPAZI Aula Laboratori professionali di indirizzo VERIFICHE Indagini in itinere con verifiche informali Interrogazioni orali Colloqui Prove strutturate e semi-strutturate Test di verifica variamente strutturati Relazioni Prove di laboratorio Sviluppo di progetti. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Valutazione finale 1° e 2° quadrimestre: Il Consiglio di classe, facendo riferimento alla griglia di valutazione indicata nel POF, si è proposto di valutare l’allievo basandosi sui seguenti punti: a) conoscenza dei contenuti delle varie discipline; b) comprensione; c) esposizione degli argomenti(chiarezza espositiva, uso dei linguaggi tecnici, correttezza formale); d) analisi; e) sintesi; f) applicazione. Al termine di ogni periodo scolastico, la valutazione è stata fatta tenendo conto dei seguenti elementi: - dei livelli di partenza e della esperienza scolastica dell’alunno; dei progressi evidenziati nel corso dell’anno scolastico; risultati raggiunti in termini di abilità, conoscenze e competenze; della partecipazione al lavoro scolastico comune e al dialogo formativo e, pertanto, dell’assiduità, dell’interesse e dell’impegno manifestati in maniera costruttiva in tutte le fasi del percorso didattico e formativo. Indicatori di riferimento per la valutazione sono stati: Obiettivi non cognitivi: impegno (nullo o scarso, occasionale, saltuario, incostante, assiduo); partecipazione (nulla o scarsa, saltuaria, incostante, passiva, gregaria, attiva, autonoma); comportamento (gravemente indisciplinato, indisciplinato, disordinato, scorretto poco integrato, sufficientemente corretto, pienamente responsabile). Obiettivi cognitivi: acquisizione di conoscenze; completezza, coerenza e livello di assimilazione dei contenuti; capacità di esposizione e elaborazione personale dimostrate dall’alunno; abilità e competenze professionali; grado di autonomia conseguito dal singolo alunno in tutte le discipline. I voti sono stati compresi tra 1 e 10. Si è fatto riferimento alla griglia del POF per la corrispondenza delle abilità degli allievi ad un voto. 8 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE GENERALE DELL'APPRENDIMENTO • • VOTO CONOSCENZE - COMPETENZE INTERESSE - PARTECIPAZIONE VALUTAZIONE 4 INSUFFICIENTE conosce in moda frammentario e superficiale i contenuti proposti commette gravi errori - pur avendo conseguito alcune abilità, non è in grado di utilizzarle in modo autonomo anche in semplici compiti. 5 MEDIOCRE 6 SUFFICIENTE conosce gli argomenti fondamentali • non commette errori nell'esecuzione di compiti semplici • se sollecitato e guidato è in grado di effettuare valutazioni. 7 DISCRETO conosce e comprende in modo analitico e sa applicare i contenuti e le procedure proposte • non commette errori ma soltanto lievi imprecisioni • è in grado di effettuare valutazioni autonome anche se parziali e non approfondite. 8 BUONO possiede i contenuti specifici, li espone in modo appropriato, ordinato e coerente; sa rielaborare ed applicare autonomamente le conoscenze 9 OTTIMO conosce e padroneggia tutti gli argomenti proposti e sa esperii con sicurezza • sa organizzare autonomamente le conoscenze • sa valutare criticamente contenuti e procedure. ECCELLENTE ha approfondito e rielaborato gli argomenti proposti e li propone in termini personali ed originali. 10 conosce gli argomenti proposti in modo non approfondito ,non commette gravi errori nell'esecuzione di compiti semplici ma non è in grado di applicare in modo autonomo le conoscenze acquisite. Il voto di condotta è stato attribuito sulla base dei seguenti indicatori: frequenza alle lezioni; comportamento con i compagni, con i docenti e con il personale; eventuali note individuali e collettive e conseguenti provvedimenti disciplinari. ATTIVITÀ DI RECUPERO Le attività di recupero sono state effettuate in itinere per tutte le discipline. 9 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA D’ESAME NUMERO COMPLESSIVO E TIPOLOGIE DELLE PROVE SCRITTE EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA: Materie: Storia, Francese, Economia e Gest. delle Az. Ristorative, Legislazione, Matematica. Numero delle prove: 1. Tempo di svolgimento della prova: 60 minuti. Tipologia delle prove: quesiti a risposta multipla. Numero dei quesiti per ciascuna disciplina: 6 Voto per ogni risposta non riguardante la lingua Francese: risposta corretta p. 0,5; risposta errata o non data: 0,00 punti Voto per ogni risposta riguardante la lingua Francese: domande con risposte aperte da p.0,00 a p. 1,00; domande con risposte a scelta multipla: 0,25 punti Voto massimo conseguibile per ogni serie di domande nelle singole discipline: p. 3 Voto massimo conseguibile in ciascuna prova: p. 15. Copia della simulazione della terza prova svolta dalla classe è allegata al presente Documento. 10 INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE Percorso di alternanza scuola lavoro Una tra i problemi che investe il mondo del lavoro è rappresentato dalle difficoltà di inserimento che i giovani uscenti dagli istituti professionali, incontrano nella realtà produttiva nazionale. La tendenza, per chi è alla ricerca del primo impiego, è quella di indirizzarsi professionalmente verso i settori più favorevoli in termini di sviluppo e di possibilità occupazionali. Sulla base di tali considerazioni e tenuto conto delle esigenze del mercato del lavoro nella nostra isola, l’esperto dei servizi della ristorazione puo’ trovare ampi spazi occupazionali. Il corso tende a promuovere, in riferimento ai nuovi specifici ruoli professionali, la relazione tra il mondo della scuola con quello delle aziende ristorative. Ciò avviene attraverso sessioni teoriche coinvolgendo esperti professionisti impegnati nel settore e direttamente sul campo per le sperimentazioni e le verifica tramite stage in strutture alberghiere e ristorative locali. Il nuovo Tecnico delle Industrie Ristorative Progetto presentato nella classe IV PREMESSA A partire dall’anno scolastico 2010/201, in conformità con il Regolamento di riordino degli istituti professionali D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87 (art. 8 comma 3) l’ex area di professionalizzazione di cui all’articolo 4 del Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 15 aprile 1994 è stata sostituita, nelle quarte e quinte classi, con 132 ore di attività in alternanza scuola lavoro, una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, volta ad assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Nell'ambito del sistema dei licei e del sistema dell'istruzione e della formazione professionale, l’alternanza, quale opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e formazione dei giovani, persegue le seguenti finalità: 1. attuare modalità di apprendimento flessibili sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; 2. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; 3. favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; 4. realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro che consenta la partecipazione attiva delle imprese, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa; 5. correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione da parte dell'istituzione scolastica o formativa, e sono definiti e programmati all'interno del piano dell'offerta formativa e proposti alle famiglie e agli studenti in tempi e con modalità idonei a garantirne la piena fruizione. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati, volti alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e degli obiettivi generali e specifici di apprendimento stabiliti a livello nazionale e regionale; sono articolati secondo criteri di gradualità e progressività che rispettino lo sviluppo personale, culturale e professionale degli studenti in relazione alla loro età, tenendo conto degli obiettivi formativi dei diversi percorsi del sistema dell'istruzione e della formazione professionale, nonché sulla base delle capacità di accoglienza dei soggetti precedentemente indicati; essi possono essere svolti, nell'ambito dell'orario complessivo annuale dei piani di studio, anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni; sono dimensionati, per i soggetti disabili, in modo da promuoverne l'autonomia anche ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro. 11 Il Ruolo del tutor Nei percorsi in alternanza, la funzione tutoriale è preordinata alla promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra l'istituzione scolastica o formativa, il mondo del lavoro e il territorio. La funzione tutoriale personalizzata per gli studenti in alternanza è svolta da un docente tutor interno che svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti che seguono percorsi in alternanza e verifica, con la collaborazione di un tutor esterno, il corretto svolgimento del percorso in alternanza. Il tutor formativo esterno, designato dai soggetti disponibili ad accogliere gli studenti, favorisce l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all'istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi. I percorsi si sviluppano soprattutto attraverso metodologie basate sulla: 1. didattica di laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi; 2. l’orientamento progressivo, l’analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento; 3. il lavoro cooperativo per progetti; 4. la personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l’uso delle tecnologie e del pensiero creativo; 5. la gestione di processi in contesti organizzati. Percorso formativo Il percorso in oggetto, articolato in due annualità, è destinato agli allievi del biennio post-qualifica dell’indirizzo di studi “Tecnico dei servizi ristorativi ed enogastronomici” e prevede un itinerario metodologico che contiene elementi specifici per l’acquisizione, da parte degli stessi, di competenze professionali. Il percorso, è stato progettato nell'ottica di formare una figura professionale capace di operare in un settore in continua espansione ed evoluzione e quindi di sfruttare le occasioni, i bisogni e le offerte di un mercato del lavoro in continua trasformazione che richiede livelli di specializzazione sempre maggiori associati a spiccate doti di flessibilità; a tal fine ci si propone di far acquisire ai discenti conoscenze, competenze, abilità, attitudini ed atteggiamenti che li rendano pronti all'inserimento nei vari ambiti d’attività professionale nel settore della ristorazione sia nella veste di lavoratori autonomi, sia in quella di lavoratori dipendenti di aziende del settore specializzate. Il percorso di alternanza, che si sviluppa contestualmente e parallelamente alle attività didattiche dell'area delle discipline comuni ed a quelle dell’area delle discipline d’indirizzo, prevede una durata di 132 ore articolate in due anni scolastici consecutivi. In entrambe le annualità è prevista la presenza di moduli teorico-pratici, di orientamento al lavoro, realizzati a scuola a cura di esperti esterni e/o interni, della durata complessiva di 2 ore, seguiti da 80 ore di stage aziendale da svolgere presso una o più aziende presenti sul territorio e operanti nel settore specifico. Al termine del biennio, lo studente che ha regolarmente frequentato con profitto almeno i tre quarti delle 132 ore complessivamente previste, consegue un certificato attestante le competenze acquisite. PROFILO PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Il continuo sviluppo professionale nel campo ristorativo-ricettivo impone una sempre maggiore specializzazione per poter affrontare in modo consapevole i vari problemi che riguardano la creazione, la commercializzazione e la vendita di prodotti ed eventi culturali a carattere enogastronomico. Il progetto ha come obiettivo quello di formare una figura professionale capace di porsi, in termini funzionali, nell’ambito di quei segmenti specifici che il ciclo operativo completo del settore ristorativo assorbe:il tecnico dovrà pertanto acquisire sia la capacità progettuale di saper operare sia autonomamente che in equipe nei vari contesti aziendali, abbia una cultura polivalente, che non sia limitata ad un contesto specifico, ma che abbracci un’ottica più vasta di contenuti affini ed extra - curriculari. Il tecnico così formato avrà possibilità di collocarsi, oltre che nella multiforme realtà produttiva dell’industria della ricettività alberghiera , anche nel campo del lavoro autonomo. Il progetto vuole evidenziare la centralità della cultura mediterranea nella società contemporanea analizzandola nelle sue relazioni con l’arte della tavola, la comunicazione, ed il knowhowindividuale. Dall’analisi dei bisogni a livello territoriale emerge la richiesta di una figura professionale individuata nel TECNICO del settore enogastronomico e ricettivo , un professionista capace di unire conoscenza tecnica, creatività e tradizione, sviluppando un knowhow non solo nell’utilizzo degli strumenti di base , per progettare eventi , ma anche nell’utilizzo delle nuove tecnologie e dei nuovi prodotti. Partendo da una solida conoscenza dei 12 prodotti del territorio i motivi decorativi, deve saper sviluppare da un lato un grande intuito sulle nuove tendenze e, dall’altro, una capacità di dialogo e mediazione con tutti i settori aziendali (dal responsabile del food and beverage manager , al cuoco , al personale di sala/bar, alla clientela) e con quelli esterni all’azienda ( enti locali, esperti di comunicazione, organizzatori di eventi). Con l’attuazione del progetto, pertanto, si vuole delineare la figura professionale di un tecnico che sia in grado di utilizzare la propria capacità produttiva, rapportandosi concretamente con tutte le fasi della produzione industriale e/o artigianale del prodotto. Una professionalità che accanto ad una solida preparazione culturale, sviluppa l’attitudine al lavoro di gruppo, nel segno della flessibilità. FINALITA' La finalità del progetto è quella di fornire all'allievo alla fine del percorso una professionalità specifica che, associata al titolo di studio, gli possa consentire una maggiore spendibilità nel mondo del lavoro e, quindi, maggiori opportunità di inserimento professionale e sociale, attraverso la formazione di una figura professionale che sia flessibile e attenta alle nuove esigenze del mondo del lavoro e del territorio sui quali opera, mediante lezioni teorico – pratiche di esperti, visite aziendali e stage. In tal senso s’intende delineare la figura professionale di un esperto nel quale risultino elementi fortemente caratterizzanti: l’unificazione tra sapere e saper fare; la disponibilità di un sapere astratto, capace di assumere al suo interno qualunque aspetto applicativo; la disponibilità di conoscenze definite in termini operativi, espresse in linguaggi capaci di istruire persone e/o macchinari . Per il perseguimento di tali finalità è indispensabile che il concetto di cultura generale si allarghi alla promozione del rafforzamento della dimensione culturale della professionalità propria delle scelte di indirizzo, già iniziato nel triennio di qualifica, trasversale anche agli insegnamenti umanistici e scientifici; lo sviluppo dell’attitudine all’uso operativo della conoscenza (sapere ricercare, analizzare, progettare, confrontare, decidere). PREREQUISITI L'allievo, per potere affrontare adeguatamente il percorso di alternanza, deve: saper seguire con attenzione le fasi di elaborazione di un piatto/banchetto ; saper realizzare una scheda tecnica del piatto nei suoi aspetti costitutivi ( calorie , porzioni, valori nutrizionali , costo pasto/piatto, aspetti gestionali dell’azienda ristorativa); conoscere, distinguere e classificare prodotti ed alimenti sulla base dei propri valori nutrizionali ; conoscere il lessico specifico delle tecniche operative della cucina/sala-bar, degli strumenti ,delle tecniche di cottura. OBIETTIVI FORMATIVI Alla fine del proprio percorso formativo l’allievo dovrà acquisire un bagaglio di conoscenze teoriche e sperimentali tali da consentirgli di: conoscere il Sistema generale e le articolazioni specifiche del settore ricettivo-ristorativo; saper individuare le tecniche di cottura / presentazione più idonee in rapporto alle caratteristiche degli alimenti e delle preparazioni; conoscere ed utilizzare il linguaggio tecnico e merceologico specifico; conoscere la legislazione specifica del settore ed eventuali agevolazioni normative; conoscere la legislazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sul piano affettivo ed emozionale il progetto mira a: accrescere la motivazione all’apprendimento attraverso un percorso formativo integrato studio / lavoro, in grado di fornire saperi utili per la soluzione dei problemi; conoscere le proprie attitudini ed i propri limiti; acquisire competenze relazionali, comunicative ed organizzative; conoscere ed interiorizzare i codici della comunicazione, sia con i clienti che con i diretti superiori. 13 STRUTTURA DEL PERCORSO Il monte ore annuo del percorso di Alternanza consta di 66 ore di cui 10 da affidare ad esperti interni o esterni all’istituzione scolastica durante l'anno scolastico per lo sviluppo dei diversi blocchi tematici e 56 per la realizzazione di stage aziendali, da svolgere presso aziende specializzate nel settore specifico. Il monte ore di ciascuna annualità sarà così articolato: Classe IV moduli Blocchi Tematici Monte ore IV-mod1 IVmod2 IV 1SICUREZZA ED IGIENE NEGLI AMBIENTI LAVORATIVI 2ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Organizzazione e gestione di eventi (banchetti , fiere , stand espositivi nell’ambito di manifestazioni culturali ) Marketing 13h 26h 13h tot 52 TOTALE 52 CONTENUTI FORMATIVI Blocco Tematico 1: SICUREZZA ED IGIENE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (13h) Il D.lg.vo. 81/2008, figure professionali coinvolte, obblighi del datore di lavoro e dei lavoratori ,Valutazione del rischio in ambiente di lavoro. Sicurezza delle macchine e degli impianti. Piano di sicurezza e coordinamento, piano di emergenza ed evacuazione. Profilo richiesto: Esperto con esperienza in sicurezza ed igiene del lavoro. Blocco Tematico2: ORGANIZZAZIONE DI EVENTI inerenti il settore ristorativo (26 h) Lavorare in gruppo La comunicazione efficace.Formazione alla responsabilizzazione: decisioni, impegni, risultati. Il sistema ristorazione: aspetti organizzativi nella creazione di eventi, strumenti di lavoro, tecniche operative ,Le figure professionali di riferimento,Ottimizzazione dell’evento. Blocco Tematico 3: marketing 13 H Le strategie di promozione e di vendita del prodotto o dell’evento culturale o turistico , la pubblicizzazione. I motori di ricerca ed i siti internet specifici del settore, promozione turistica ed imprenditorialità . Profilo richiesto: esperto con esperienza in ambito formativo / lavorativo RISORSE NECESSARIE SPAZI_ aule , laboratori - eventuali dispense e /o presentazioni predisposte dagli esperti e dai tutor aziendali - Materiale di consumo (carta per fotocopie,etc.) - PC o notebook- Lavagna luminosa- Proiettore- Videoproiettore- Sussidi audiovisivi STAGE AZIENDALE I periodi di stage aziendali, della durata di almeno 80 ore per ciascun anno di percorso, saranno svolti presso aziende operanti nel settore dell’Enogastronomia e ricettività alberghiera . saranno di selezionate aziende capaci di inserire gli allievi nell’attività produttiva e di seguirli nello svolgimento delle loro attività con personale professionalmente preparato. Ci si orienterà per uno svolgimento dello stage in giornate e settimane consecutive, in modo da rendere più continua ed uniforme l’esperienza lavorativa. INDICAZIONI METODOLOGICHE La metodologia da adottare scaturisce dalla necessità di raccordare il bagaglio culturale acquisito dagli allievi durante il corso di studi tradizionale con le finalità formative del percorso di alternanza. Le strategie da usare dovranno favorire una transizione graduale da modelli di relazione con l'ambiente propri dell’esperienza scolastica, a modelli legati alla realtà locale, quali emergono dalla quotidiana esperienza di lavoro in ambienti organizzati. Le varie componenti didattiche, per lo specifico percorso di tirocinio aziendale, tenderanno ad un totale recupero delle motivazioni e degli interessi, svilupperanno le capacità presenti e/o potenziali per raggiungere un’adeguata forma mentis professionale. La parte propedeutica e la parte sperimentale, in azienda, saranno affrontate parallelamente, in modo tale da fornire agli alunni quell'interscambio tra gli apprendimenti teorico –pratici e la realizzazione nell'ambito del tirocinio di fondamentale importanza per la corretta formazione 14 di una figura professionale completa. Le strategie metodologiche dovranno, pertanto, adeguarsi alle varie situazioni reali del modulo e terranno conto dell’evoluzione delle competenze degli allievi e dei risultati in itinere e finali. Si privilegerà l’impiego di tecnologie per l’informazione e la comunicazione e si procederà mediante comunicazioni frontali e lavori sia individuali sia di gruppo. Il coinvolgimento totale della realtà aziendale tenderà a far nascere e/o potenziare le capacità operative/produttive necessarie per la figura professionale in formazione. Il lavoro di gruppo ed individuale sarà confortato da chiarimenti frontali e da suggerimenti ed intermediazioni che eviteranno il disperdersi di energie dovuto alla nuova realtà professionalizzante. CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE La valutazione dei livelli di competenze raggiunti dagli allievi al termine del percorso di alternanza si articolerà come segue: gli esperti ed i tutor aziendali disporranno oltre che di un registro delle presenze, di una scheda di valutazione individuale ove vengono indicati i gradi di acquisizione delle competenze previste dal percorso e le ore di presenza. Il Consiglio di Classe in sede di valutazione finale, terrà conto, nella valutazione complessiva del profitto di ciascun allievo, degli esiti della sua partecipazione al percorso di alternanza, proponendo alla Commissione dell’Esame di Stato, elementi utili ai fini della trattazione, in sede di colloquio, di temi inerenti il percorso stesso. Al termine di ciascuna annualità del percorso si predisporranno questionari di soddisfazione, da sottoporre al tutor scolastico, agli esperti, ai tutor aziendali e agli allievi, sulle aspettative e sulle risultanze del percorso sviluppato. CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE . Parallelamente a quanto stabilito in sede di Consiglio di Classe, si adotteranno come criteri di verifica delle griglie valutative dalle quali si potrà seguire il progressivo grado di apprendimento raggiunto. Il “saper fare” degli allievi sarà verificato in base ai seguenti punti basilari: Saper affrontare e risolvere problemi concreti; Sviluppo di abilità pratiche; Capacità di transfert delle informazioni; Acquisizione di linguaggi specifici; Saper verificarle procedure seguite ,nell’ottica di un didattica dell’errore ; Saper ottimizzare i tempi , le risorse , le proprie scelte . Autonomia di lavoro. 15 INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Relazione finale NORMATIVA: I percorsi in alternanza sono regolamentati dall’articolo 4 della legge n. 3 del 28 marzo 2003, definito dalle norme generali con decreto legislativo 15 aprile 2005 n.77e dal DPR n 87 art. 8 comma 3 del 15 marzo 2010” Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali”. AMBITO DI APPLICAZIONE: I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese o con gli enti pubblici e privati, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituisce rapporto individuale di lavoro. Nel corrente anno scolastico la classe quinta, ha espletato il percorso in Alternanza Scuola Lavoro. Tale percorso, iniziato lo scorso anno attraverso periodi di formazione in aula nell’ambito del progetto “Il nuovo tecnico delle industrie ristorative” e periodi di esperienza in aziende, è stato espletato quest’anno fondamentalmente con la presenza degli studenti nelle aziende operanti nel settore dell’Enogastronomia e ricettività alberghiera del territorio. La finalità principale è stata quella di permettere all’alunno di incrementare ed integrare le proprie potenzialità professionali e le conoscenze linguistico- culturali acquisite in ambito scolastico nella realtà lavorativa e, di responsabilizzarlo nei confronti di un lavoro e di una scelta professionale. A tal riguardo, il nostro Istituto ha sottoscritto convenzioni e protocolli d’Intesa con enti e con le aziende operanti nel settore dell’Enogastronomia e ricettività alberghiera del territorio. L’attività di formazione in alternanza, durante il suo svolgimento, è stata monitorata e verificata da un docente tutor interno e da tutors esterni, indicati dall’impresa(ente, azienda ristorativa, ecc) Il tutor interno ha avuto il compito di: - Informazione, accoglienza e consulenza, nonché coordinazione del percorso e delle attività tra alunni ed esperti esterni. I tutors esterni hanno avuto il compito di: - Informazione anche in materia di norme relative all’igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, - Accoglienza e consulenza nella struttura ospitante nei confronti degli studenti. Il tutor interno ed esterni hanno condiviso inoltre i seguenti compiti: - Controllo della frequenza degli studenti e dell’attuazione del percorso formativo e nel raccordo tra esperienze in aula e quella lavorativa - Elaborazione di un report (schede o relazioni finali) sull’esperienza svolta da ciascun allievo. Dalle verifiche e dai risultati è emerso che gli allievi si sono sufficientemente distinti sia nelle ore di orientamento in aula per la partecipazione, sia in azienda, per comportamento e professionalità in tutto il percorso, nel rispetto dei regolamenti aziendali, nel rispetto delle norme in materia di igiene e salute nei luoghi del lavoro. 16 ATTIVITA’ IN ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ANNI SCOLASTICI 2012/13 e 2013/14 Telethon-Caltagirone Shalimar Mineo palazzo Libertini Caltagirone Telethon -Mineo Telethon-Caltagirone plesso Fisicara Caltagirone palaz.re BurtoneCaltagiron museo ceramicaCaltagiron comune di Grammichele comune di Caltagirone villa Patti Caltagirone Stage gelateria-Boscarello Caltagirone S.Giovanni Bosco Caltagirone Stage LKL Travel Caltagirone Stage Raniolo-Caltagirone sede-Ipssar Mineo " Allestimento banchetto"sagra della muffoletta" Prep.e servizio sala per la cena sociale"Aspettando il 17 maggio Allestimento banchetto per rinfresco Banchetto e servizio Allestimento banchetto "sagra della cassatella" Allestimento banchetto e servizio sala Allestimento banchetto e servizio sala Allestimento banchetto e servizio sala Allestimento banchetto e servizio sala Alles.banc.serv.sala.convegno"scuola e territorio sulla stessa lunghezza Allestimento banchetto e servizio sala Allestimento banchetto e servizio sala Percorso teorico:"Il nuovo Tecnico delle industrie ristorative" ORE EFFETTUATE CLASSE 5^ A TSR alunno CAPIZZI LORENA COMPAGNINO GIUSEPPE GIOVANNI DE LUCA LORENZA MESSINA VALERIO NAZO DELIO IVAN PAGLIA FRANCESCA PAPPALARDO IVAN PLACENTI MARIO RUSSO ANTONIO SANTINI LUCA TICLI MARCO TORO ANTONELLO URSO ANDREA VERONICA ANDREA Tot.ore - a/s 2012-14 223 148 157 139 135h 30’ 225 139 202 132 176 148 134h 30’ 214 133 h 30’ 17 ATTIVITA’ DISCIPLINARI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A TSR ANNO SCOLASTICO 2013/14 MATERIA: ITALIANO Docente: S. Ventura Libro di testo in adozione: Moduli e modelli letterari ( terza edizione) Vol. 2 ( per il recupero del programma non svolto nell’anno precedente); Vol.3 Il Novecento a cura di Dendi-Re, C. Signorelli Scuola Tempi Ore settimanali 5 Obiettivi didattici Conoscenze: leggere e capire i testi di un autore inserendoli nel contesto della sua intera opera; comprendere la storicità dei testi letterari; formulare giudizi autonomi e motivati. Competenze: Saper produrre brevi testi chiari ed efficaci sugli argomenti svolti; lettura e comprensione di un testo; capacità di esprimersi in forma grammaticalmente corretta sia scritta che orale; capacità di cogliere nel passato spunti di attualizzazione. Abilità: di apprendere autonomamente; di analizzare schemi e mappe concettuali; di mettere in relazione gli elementi dati ; di valutare criticamente il proprio percorso di apprendimento. PROGRAMMA Modulo 1: La stagione del realismo Il Positivismo Naturalismo e Verismo G.Verga: contesto storico- biografico Il pensiero: un crescente pessimismo L’impersonalità dell’opera La svolta del bozzetto Nedda 18 I Malavoglia Il ciclo dei vinti e l’ideale dell’ostrica Da Vita dei campi: Rosso Malpelo Da Novelle rusticane: Libertà Dai malavoglia: La famiglia Toscano L’addio di ‘Ntoni Modulo 2: Il contesto storico culturale e la crisi del Positivismo Decadentismo: caratteri generali La poetica del simbolismo Giovanni Pascoli: profilo storico-biografico La poetica del fanciullino e il suo mondo simbolico Il tema del nido Pascoliano Da Myricae: X Agosto Novembre Lavandare Dai Canti di Castelvecchio: La mia sera Modulo 3: Gabriele D’Annunzio Profilo storico-biografico Il pensiero e la poetica La teoria del superomismo L’estetismo D’annunziano Il Piacere: caratteri generali Da Alcyone: La sera fiesolana Modulo 4 :Il romanzo psicologico Freud e la scoperta dell’inconscio: Es Io e Super-io Italo Svevo: profilo storico biografico Il tema dell’inettitudine Il pensiero e la poetica Salute e malattia nei due primi romanzi Una Vita e Senilità La Coscienza di Zeno: un libro nuovo per tempi nuovi Dalla Coscienza di Zeno: Il vizio del fumo Il ritratto di Augusta Luigi Pirandello: profilo storico-biografico Il relativismo pirandelliano: il sentimento della vita e le forme che ci ingabbiano La poetica dell’umorismo 19 Uno nessuno e centomila : contenuto dell’opera Il metateatro: Sei personaggi in cerca di autore Da Il fu Mattià Pascal: La lite fra suocera e zia Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato La Signora Frola e il signor Ponza suo genero Da L’Umorismo: Il sentimento del contrario Modulo 5: Lo smarrimento tra le due guerre L’Ermetismo: la poesia come ricerca di verità di purezza ed essenzialità Giuseppe Ungaretti: profilo storico-biografico La poetica: tra sperimentalismo e ritorno all’ordine La centralità della parola pura Le opere: Allegria, Sentimento del tempo e il Dolore Dall’Allegria: Veglia San Martino del Carso Fratelli Soldati Eugenio Montale: profilo storico-biografico Il male di vivere tema centrale dell’intera produzione montaliana La poetica degli oggetti: il correlativo oggettivo Le opere Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola Spesso il male di vivere ho incontrato Da Satura: Ho sceso, dandoti il braccio Dalle occasioni: non recidere forbice quel volto Umberto Saba: Profilo storico-biografico La poetica Stile e linguaggio Antinovecentismo Dal Canzoniere: Il ritratto della mia bambina Mio padre è stato per me l’assassino Goal 20 RELAZIONE FINALE PROFILO DELLA CLASSE La classe risulta composta da 14 alunni il cui livello di formazione in ingresso risultava omogeneo. Sono state rilevate, in alcuni elementi, discrete potenzialità, un sufficiente livello cognitivo ed una sufficiente capacità intellettiva; in altri si riscontrava, invece, una difficoltà di apprendimento ed una carenza dei prerequisiti necessari per lo svolgimento del programma. Un cospicuo numero di alunni ha dimostrato, nel corso dell’anno, un adeguato interesse ed una partecipazione costante verso la disciplina, approfondendo gli argomenti trattati durante l’anno scolastico, evidenziando discrete capacità di rielaborazione personale ; un secondo gruppo, meno numeroso, ha avuto bisogno di essere stimolato e richiamato all’attenzione in modo da rendere più viva e proficua sia la partecipazione che l’interesse Questo, in alcuni momenti, ha di fatto rallentato il normale andamento del percorso didattico tracciato all’inizio dell’anno, poiché, ad esempio, si è reso necessario riprendere più volte lo stesso argomento nonché semplificare al massimo i contenuti. A ciò si sono aggiunte delle interruzioni quali vacanze, l’alternanza scuola lavoro e disagi causati da problemi strutturali all’interno dell’edificio. Tenendo conto di questi elementi si è cercato di adattare il più possibile l’azione didattica alla classe cercando di ottenere il massimo che il tempo e le condizioni ambientali hanno permesso. Da un punto di vista disciplinare, il comportamento della classe, nonostante la vivacità di alcuni, è stato complessivamente, disciplinato e corretto. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA - METODOLOGIA - OBIETTIVI REALIZZATI In relazione a di quanto detto sopra, si è preferito operare delle scelte metodologiche nello svolgimento del programma tenendo presente la valenza culturale e formativa dei periodi trattati. E’ innegabile che la programmazione preliminare costituisca la falsariga sulla quale orientare la programmazione specifica della disciplina in oggetto e la quotidiana operatività. E’, tuttavia, questa quotidiano confronto con la realtà della scolaresca ciò che determina il successo o meno dell’azione educativa a partire dal livello di scolarizzazione, grado di motivazione, contributo della famiglia. L’andamento didattico ha subito dei rallentamenti causati dalla frequenza non sempre costante, causata a volte da motivi lavorativi, poiché le condizioni socio-economiche di diversi alunni sono precarie, ed anche da difficoltà oggettive dovute a carenze di base che hanno impedito la fruizione degli argomenti e delle attività in modo costante ed idoneo. Per l’insegnamento dell’Italiano si è puntato, principalmente, sullo sviluppo della capacità di esprimersi in modo chiaro, corretto ed appropriato ( in relazione, ovviamente, ai livelli di partenza di ciascun alunno), allo sviluppo del senso critico come capacità di formulare osservazioni ed opinioni, acquisizione della dimensione spaziotempo e del nesso causa – effetto inerente ai periodi storico-letterari trattati, nonché alla loro progressiva evoluzione socio – culturale e socio – economica. Si è utilizzato sia il metodo induttivo che deduttivo e si è alternata la lezione frontale con quella partecipata. Quando l’argomento trattato lo ha reso possibile sono stati effettuati parallelismi con materie complementari come la storia e spunti estemporanei derivati dall’attualità. 21 Complessivamente, dunque, in relazione ad una eterogenea motivazione allo studio, ai ritmi di apprendimento, ai livelli di partenza, si ritiene che la maggior parte della classe abbia maturato un metodo di studio regolare, affrontando un iter progressivo di crescita culturale ed intellettuale in modo maturo e responsabile; altri discenti invece, limitandosi ad uno studio mnemonico e ad un lavoro esclusivamente finalizzato ai momenti di verifica, dimostra una quasi sufficiente padronanza degli argomenti trattati ed un inadeguato utilizzo del mezzo linguistico nella ricezione e produzione orale e scritta. STRUMENTI E VERIFICHE Gli strumenti utilizzati sono stati principalmente il libro di testo, film, mappe presenti sul libro di testo e fotocopie fornite dall’insegnante. Per quanto riguarda la verifica e la valutazione, si è tenuto conto sia dei progressi che ogni singolo alunno ha compiuto in relazione alla sua condizione di partenza, sia dell’interesse dell’impegno e della partecipazione con cui ogni singolo alunno ha preso parte al lavoro scolastico. Data 14 /05/2014 22 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A TSR ANNO SCOLASTICO 2013/14 MATERIA: STORIA Docente: S. Ventura libro di testo in adozione: Le rotte della storia di M.Trombin – Il Novecento- Casa editrice Il Capitello Tempi Ore settimanali 3 Obiettivi didattici Conoscenze: leggere e capire i fatti storici in termini di causa ed effetto; comprendere i periodi storici più importanti del Novecento; formulare giudizi autonomi e motivati. Competenze: Saper produrre brevi testi chiari ed efficaci sugli argomenti svolti; lettura e comprensione di un testo;capacità di esprimersi in forma grammaticalmente corretta ;capacità di cogliere nel passato spunti di attualizzazione. Abilità: apprendere autonomamente; analizzare schemi e mappe concettuali; mettere in relazione gli elementi dati ; valutare criticamente il proprio percorso di apprendimento. PROGRAMMA Modulo 1: All’alba del novecento La società di massa Il dibattito politico e sociale L’età giolittiana La bella epoque Luci ed ombre dello sviluppo Il doppio volto di Giolitti L’Europa alla vigilia del primo conflitto mondiale Modulo 2: Il mondo in guerra; Il Novecento fra guerra,crisi e rivoluzione La prima guerra mondiale : cause ed inizio Gli anni del conflitto 23 L’Italia in guerra La grande guerra I trattati di pace La rivoluzione russa :rivoluzione di febbraio e la fine dello zarismo La rivoluzione d’ottobre La Nep e la nascita dell’URSS Modulo 3:Lo Stalinismo Da Lenin a Stalin La collettivizzazione agraria e l’eliminazione dei kulaki L’industrializzazione Verso il totalitarismo Modulo 4: Il dopoguerra in Italia. Dal Liberismo al Fascismo La crisi del dopoguerra in Italia La crisi dello Stato Liberale e l’avvento del Fascismo Il regime Fascista Gli anni dal 1922 al 1925 La dittatura La politica estera del Duce L’alleanza con la Germania Nazista Modulo 5: Totalitarismi e Democrazie La situazione economica della Germania del primo dopoguerra Le caratteristiche fondamentali del regime Nazista L’avvento al potere del Nazismo e la costruzione dello Stato dittatoriale Il terzo Reich: il totalitarismo La politica estera di Hitler La crisi del 1929: il Big crash Roosevelt e il New Deal Modulo 6: La seconda guerra mondiale Le aggressioni di Hitler e lo scoppio del conflitto Gli anni del conflitto La guerra parallela dell’Italia Lo sbarco degli alleati in Sicilia L’8 settembre 1943: l’armistizio La Repubblica di Salò e la divisione dell’Italia 24 La Resistenza e il CNL La fine della guerra in Europa La bomba atomica sul Giappone e la conclusione della guerra L’Italia Repubblicana: la nascita della Repubblica e la Costituzione Repubblicana RELAZIONE FINALE PROFILO DELLA CLASSE ED OBIETTIVI CONSEGUITI La classe formata da 14 alunni si presentava , ad inizio anno scolastico, molto disomogenea nella preparazione generale: ad un piccolo gruppo particolarmente attento e con una buona base di partenza si contrapponeva una parte della classe che presentava poco interesse per la disciplina ed un metodo di studio prettamente mnemonico. Durante l’anno si è rilevato però un certo miglioramento nei tempi di attenzione e nella capacità di articolare in modo corretto un discorso facendo anche collegamenti di tipo inferenziale; il livello, pertanto, si mantiene per alcuni alunni sostanzialmente vicino alla sufficienza, con uno studio in generale molto approssimativo; per altri alunni, dotati di buona capacità di memorizzazione e di riflessione autonoma sui rapporti di causa- effetto e sui nessi diacronici di collegamento con il presente, il livello raggiunge risultati più che discreti. Pertanto a consuntivo di anno scolastico si registra un raggiungimento differenziato di preparazione a seconda del coefficiente intellettivo e dell’impegno profuso durante l’anno scolastico. Il comportamento della classe, nonostante la vivacità di alcuni, è stato, complessivamente disciplinato e corretto. METODO DI INSEGNAMENTO Il metodo didattico è stato basato sulla trattazione inter-disciplinare di Italiano e Storia, con lezioni frontali e partecipate. E’ stato privilegiato il colloquio con gli alunni per coinvolgerli attivamente nel dialogo culturale. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Oltre al libro di testo si sono utilizzate mappe concettuali e fotocopie fornite dall’insegnante. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state svolte attraverso colloqui individuali ed interventi dal posto. Per quanto concerne la valutazione, si è tenuto conto dei progressi che ogni singolo alunno ha compiuto in relazione alla sua condizione di partenza. Pertanto la valutazione è stata adeguata alla potenzialità dei singoli. Data 14 /05/2014 25 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A TSR ANNO SCOLASTICO 2013/14 MATERIA: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Docente: Prof.ssa Cinzia Lombardo libro di testo in adozione: A. Machado “Sicurezza Alimentare” - Ed. Poseidonia Tempi Ore settimanali 3 Obiettivi didattici in termini di conoscenze, competenze, abilità Gli alunni hanno acquisito: La conoscenza delle principali cause di alterazioni degli alimenti e le possibili conseguenze sulla salute; La conoscenza delle principali differenze tra additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici; La conoscenza dei requisiti fondamentali che devono avere gli alimenti per essere considerati alimenti funzionali; La conoscenza delle caratteristiche che deve avere una dieta equilibrata durante le diverse fasi della vita così come in alcune situazioni fisiologiche particolari; La conoscenza delle principali caratteristiche della dieta mediterranea e i principi della dietoterapia applicata a varie condizioni fisiologiche; La conoscenza delle strategie alimentari che consentono di formulare diete atte alla prevenzione dei tumori, delle malattie del benessere e dei disturbi del comportamento alimentare. CONTENUTI DIDATTICI: (sotto forma di moduli, articolati in varie unità) I rischi e la sicurezza alimentare; Prevenzione e controllo per la sicurezza alimentare; Dietetica. 26 METODI DI INSEGNAMENTO: Lezione frontale quale momento centrale dell'insegnamento; Discussione aperta fra gli alunni e guidata dall'insegnante per prospettare soluzioni e ipotesi interpretative; MEZZI E STRUMENTI DI VERIFICA: Colloqui; Prove strutturate e semistrutturate; Relazioni. CRITERI PER LA VALUTAZIONE: Verifiche continue del processo di apprendimento effettuate alla fine di ogni blocco tematico: Valutazione sommative, alla conclusione di ogni quadrimestre per verificare le competenze complessive acquisite dal singolo alunno. Obiettivo principale della disciplina non è quello di creare un alunno che sa, ma un individuo che ha il desiderio di sapere, consapevole che nel divenire dei risultati scientifici è necessario un continuo aggiornamento delle proprie conoscenze. METODOLOGIA Il Piano di lavoro è stato suddiviso in Moduli che rispettano le connessioni logiche e sequenziali delle conoscenze organizzando gli obiettivi in un processo dinamico e coordinato. Sono state usate diverse strategie didattiche quali lezioni frontali. metodo del "problem solving", produzione di questionari e schemi, gruppi di studio e di ricerca, interventi individualizzati. Ogni argomento è stato affrontato in modo interdisciplinare e ogni conoscenza acquisita è stata applicata in pratica nell'elaborazione delle diverse liste alimentari e diete, così che gli alunni hanno potuto rilevarne le connessioni MODULO N. 1 LE DIETE NELLE DIVERSE CONDIZIONI FISIOLOGICHE O.D.G. n. 1 - Conoscere le caratteristiche dell'alimentazione nelle diverse condizioni fisiologiche: nella prima infanzia, nell'adolescenza. nell'adulto, nell'anziano, nella gravidanza, nell'allattamento, nell'atleta. Una particolare attenzione è stata rivolta alla dieta mediterranea come modello alimentare suggerito dagli esperti del settore per il mantenimento dello stato di salute. 27 U.D. 1 a - Conoscere le specifiche esigenze, energetiche e materiali, nelle diverse età e in differenti condizioni fisiologiche; - Saper applicare i principi della dieta mediterranea nell'elaborazione di liste alimentari idonee al soddisfacimento delle diverse esigenze energetiche e materiali; - Conoscere i caratteri salienti della "dieta mediterranea" e comprenderne la razionalità e l'equilibrio dei nutrienti; -Elaborare una lista alimentare ispirata alla dieta mediterranea. CONTENUTI - L'alimentazione nella prima infanzia, nell’adolescenza, , dell’adulto, dell'anziano, per la donna in gravidanza, nell'allattamento. L'alimentazione dell'atleta. La dieta mediterranea. Altri regimi alimentari: vegetarianesimo e vegetalianesimo, dieta macrobiotica ed eubiotica. MODULO N.2 L'ALIMENTAZIONE NELLE DIVERSE CONDIZIONI PATOLOGICHE O.D.G. n. 2 - Conoscere le principali indicazioni dietetiche relative all'alimentazione nelle principali condizioni patologiche nelle quali la componente nutrizionale può assumere importanza rilevante; U.D. 2 a - Conoscere il rapporto esistente tra certe abitudini alimentari e taluni tumori; - Conoscere le regole dietetiche "anti - cancro''. U.D. 2 b - Comprendere il concetto di ipertensione e collegarlo ad un abuso nel consumo di sodio; - Saper applicare le opportune misure preventive. U.D. 2 c - Conoscere i principali sintomi che caratterizzano il diabete mellito; -Comprenderne il meccanismo patogenetico nelle sue linee generali; -Conoscere le linee generali su cui deve poggiare il trattamento dietetico del diabete mellito. U.D. 2 d 28 - Comprendere il concetto di aterosclerosi e conoscerne i principali fattori di rischio; Approfondire quelli connessi con l'alimentazione; - Evidenziare il ruolo preventivo per eccellenza assegnato in campo alimentare all'olio d'oliva e al pesce azzurro. U.D.2 e - Saper distinguere il sovrappeso dall'obesità; - Comprendere l'importanza preventiva di una sana e corretta alimentazione; - Saper utilizzare tabelle e formule per valutare il peso ideale di un individuo; - Conoscere le indicazioni dietetiche fondamentali su cui poggiare un razionale regime dimagrante. - Essere consapevoli dei problemi psicologici legati all'alimentazione. CONTENUTI - Alimentazione e tumori; - Alimentazione e ipertensione; - Alimentazione e diabete mellito; - Alimentazione e aterosclerosi; - Alimentazione e obesità; - Le diete ipocaloriche. Bulimia e anoressia. MODULO N. 3 IGIENE DEGLI ALIMENTI O.D.G. n. 3 - Conoscere i rischi derivanti dalla contaminazione microbica degli alimenti e saper operare in condizioni igienicamente sicure. U.D. 3 a - Conoscere la forma e la struttura dei batteri; - Comprendere come la sporogenesi costituisca una forma di resistenza batterica; - Comprendere come l"ambiente influenzi la sopravvivenza e la velocità di riproduzione dei microrganismi; - Comprendere le modalità di trasmissione; - Comprendere come gli alimenti, oltre all'aria e all'acqua, costituiscano i principali veicoli di trasmissione indiretta; - Conoscere i più comuni vettori d'infezione. U.D. 3 b 29 - Avere una conoscenza globale dell'agente eziologico, della sintomatologia, del periodo d'incubazione e degli alimenti responsabili delle tossinfezioni da salmonelle; - Avere una globale conoscenza dell'agente eziologico, della sintomatologia e delle modalità di trasmissione delle tossinfezioni da stafilococco; - Conoscere l'agente eziologico, la sintomatologia, l'importanza della sporogenesi e gli alimenti responsabili. delle tossinfezioni da Clostridium botulinum; - Comprendere come cattive condizioni di immagazzinamento possano provocare nelle derrate alimentari sviluppo di Micotossine. CONTENUTI - La morfologia batterica. Sporogenesi. Velocità di riproduzione batterica.. Modalità di trasmissione: diretta e indiretta. Veicoli e vettori. Infezioni veicolate dagli alimenti e tossinfezioni alimentari. Tossinfezioni da salmonelle. Tossinfezioni da stafilococchi. Botulismo. Le Micotossine. Misure igienicoprofilattiche generali. Norme di igiene e prevenzione nei servizi di ristorazione collettiva. MODULO N. 4 ADDITIVI ALIMENTARI O.D.G. n. 4 - Conoscere la classificazione degli additivi e saper decodificare le sigle CEE. U.D. 4 a - Conoscere i principali additivi chimici ed il ruolo che assumono nei vari aspetti tecnici, legislativi e tossicologici; - Associare ai vari additivi un certo numero di alimenti; - Essere capaci di distinguere i nutrienti dagli additivi attraverso la lettura delle etichette. CONTENUTI - Conservazione con antibiotici, antiossidanti e altre sostanze; - Conservazione mediante irradiazioni. SISTEMI DI VERIFICA Per quanto riguarda la verifica, alla fine di ogni Unità Didattica è stata attuata una verifica formativa per comprendere il livello di apprendimento globale della classe, utilizzando conversazioni e dibattiti. Per le verifiche individuali, oltre alle classiche relazioni orali alla fine di ogni Modulo, ho prodotte prove strutturate a risposta aperta stimolando i giovani ad esprimere giudizi personali e note critiche. Con questo 30 sistema ogni alunno ha avuto la sua verifica su ogni argomento del programma. Gli eventuali assenti hanno rimediato con una relazione orale. Questo metodo di verifica si è rivelato molto proficuo per il processo insegnamento apprendimento in quanto ha permesso di superare problemi legati all'ansia, alla timidezza e, spesso, anche al tempo, ma soprattutto ha abituato il giovane alle relazioni scritte, seguendo una traccia che poteva essere parte del questionario che egli stesso aveva prodotto, esercizio che lo ha preparato allo svolgimento della seconda prova scritta. Altro tipo di verifica attuata è stato lo sviluppo di calcoli inerenti la disciplina, produzione di liste alimentari e di diete per condizioni fisiologiche e patologiche. Particolari attenzioni sono state rivolte al metodo di studio: spesso infatti è stata adottata la strategia dell'analisi del testo per costringere i ragazzi alla lettura, all'analisi dei termini scientifici, allo studio del loro significato, anche per stimolare l'uso del linguaggio specifico della disciplina. TEMPI Non è stato possibile mantenere i tempi previsti dalla programmazione preventiva perchè, oltre ad essere stati necessari tempi più lunghi per l'apprendimento, hanno penalizzato l'attività didattica l'eccessivo numero di assenze fatte da gran parte degli alunni; impedimenti strutturali, oltre alle tante attività extra scolastiche attuate che, se da un lato hanno arricchito l'aspetto professionale dello studente, hanno privato comunque la disciplina della giusta continuità. Il programma svolto al 15/05 infatti si ferma al Modulo n4, tuttavia nelle rimanenti ore di lezione si prevede di poter arricchire i contenuti almeno come integrazione interdisciplinare . Data 14 /05/2014 31 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A TSR ANNO SCOLASTICO 2013/14 MATERIA: RISTORAZIONE Docente: Joseph Puma libro di testo in adozione: Food ed Beverage ) Vol. 2 Tempi Ore settimanali 3 Obiettivi didattici a. Conoscenze: Conoscere la figura del food ed beverage manager e le sue competenze tecniche e organizzative da spendere nel mondo della ristorazione. b. Competenze: Saper comunicare e organizzare i vari eventi. c. Abilità: di apprendere autonomamente; saper comunicare con tutti i suoi collaboratori; contattare i fornitori scelti da lui. CONTENUTI MOD.I: l’offerta grastronomica. - Il food ed beverage menager - I prodotti del settore food - Igiene e antinfortunistica - Contaminazione alimentare - I prodotti del settore beverage Mod. II: La qualita’ dei prodotti alimentari - La carne - Il pesce - I formaggi - Il vino - Lo champagne 32 MOD. III: il menu nelle diverse occasioni - La costruzione del menu - Rispettare la codificazione delle pietanze - Il menu dal punto di vista fisico il menu dal punto di vista operativo MOD IV: il direttore di ristorante - La costruzione del menu - Rispettare la codificazione delle pietanze - Il menu dal punto di vista fisico il menu dal punto di vista operativo RELAZIONE FINALE CONDOTTA DELLA CLASSE Il comportamento della classe, nonostante la vivacità di alcuni, è stato, complessivamente, disciplinato e corretto. Durante l’anno scolastico, un gruppetto di alunni, ha mostrato buona concentrazione in classe e si è impegnata nello svolgimento dei compiti assegnati per casa. Si è cercato di adattare il più possibile l’azione didattica alla classe cercando di ottenere il massimo che il tempo e le condizioni ambientali hanno permesso. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA - METODOLOGIA - OBIETTIVI REALIZZATI In relazione a di quanto detto sopra, si è preferito operare delle scelte metodologiche nello svolgimento del programma tenendo presente la valenza culturale e formativa dei periodi trattati. E’ innegabile che la programmazione preliminare costituisca la falsariga sulla quale orientare la programmazione specifica della disciplina in oggetto e la quotidiana operatività. E’, tuttavia, questa quotidiano confronto con la realtà della scolaresca ciò che determina il successo o meno dell’azione educativa a partire dal livello di scolarizzazione, grado di motivazione, contributo della famiglia STRUMENTI E VERIFICHE Gli strumenti utilizzati sono stati principalmente il libro di testo, laboratorio di cucina. Si è tenuto anche conto degli interventi dal posto e dall’impegno mostrato durante lo studio in classe. Pertanto la valutazione è stata adeguata alla potenzialità dei singoli. Data 14 /05/2014 33 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A TSR ANNO SCOLASTICO 2013/14 MATERIA: ECONOMIA E GESTIONE DELL’AZIENDA RISTORATIVA Insegnante: Grosso Carolina Testo in adozione: Maria Gabriella Di Maio, ”Gestire l’impresa ristorativa”- Simone editore. Tempi Ore settimanali 4 Obiettivi didattici Conoscenze - Conoscere e analizzare il sistema gestionale aziendale e la gestione dell’impresa ristorativa sotto l’aspetto finanziario. - Conoscere le operazioni di gestione e il loro riflesso sul risultato economico. - Conoscere le caratteristiche della contabilità dei costi. - Conoscere la competenza economica dei costi e dei ricavi per determinare il risultato economico conseguito. - Conoscere la struttura del Bilancio d’Esercizio di un’ impresa ristorativa. - Conoscere le diverse tecniche di analisi finanziaria, economica e patrimoniale. - Conoscere e analizzare l’attività economica e il marketing management. - Conoscere la gestione delle risorse umane come strumento di strategia aziendale. - Conoscere e analizzare gli strumenti di programmazione e di controllo aziendali. Competenze E’ in grado di: - Comprendere il linguaggio giuridico e applicare la normativa vigente nei contesti di riferimento. - Classificare e configurare i costi di un’azienda, analizzare il loro rapporto con i ricavi, calcolare il costo del servizio e individuare il prezzo di vendita. - Individuare le forme di finanziamento in funzione dell’attività di gestione. - Interpretare i dati contabili e amministrativi dell’impresa turistico/ristorativa. - Redigere la contabilità di settore. - Interpretare i dati del bilancio d’esercizio. Interpretare il risultato economico d’esercizio. - Classificare i vari tipi di imposta. - Comprendere l’importanza del personale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. - Riconoscere diritti e doveri relativi al rapporto di lavoro e utilizzare i principali contratti di lavoro del settore turistico/ristorativo. 34 - Utilizzare le tecniche di marketing. - Individuare fasi e procedure per redigere un Business plan. - Comprendere le dinamiche del controllo di gestione. PROGRAMMA Modulo 1 : La gestione delle imprese ristorative I costi e i ricavi delle aziende ristorative. La redditività aziendale. Modulo 2 : I finanziamenti aziendali Le fonti di finanziamento. Forme di finanziamento non tradizionali. Modulo 3 : La gestione e le rilevazioni contabili Le rilevazioni contabili. Il bilancio d’esercizio. Le analisi di bilancio e gli equilibri aziendali. Le imposte. Modulo 4 : Le risorse umane La gestione delle risorse umane. L’amministrazione del pesonale. Modulo 5 : Il Marketing La funzione del marketing. Il marketing operativo. Il piano di marketing. Modulo 6 : La pianificazione e il controllo aziendale Pianificazione e programmazione. Il budget e il controllo di gestione. METODOLOGIA E’ stato favorito un approccio graduale e sistematico che tenesse conto anche di quanto appreso in altri ambiti disciplinari. Lezione frontale, lavoro di gruppo e ricerca guidata, discussione collettiva. STRUMENTI E MEZZI Libro di testo, fotocopie, personal computer. VERIFICA E VALUTAZIONE Si è avuto cura di articolare le prove secondo modalità diverse ( prove aperte, semistrutturate e strutturate) scelte in base agli obiettivi che si sono misurati e sono state finalizzate per avere una pluralità di elementi per la valutazione. Speciale attenzione è stata rivolta alla predisposizione delle griglie di correzione per tutti i tipi di prova al fine di contenere il più possibile la soggettività dei giudizi. Si sono effettuate prove scritte e orali. RELAZIONE FINALE La classe, formata da alunni che hanno seguito in modo regolare il corso di studio, ha dimostrato nella quasi totalità di aver maturato in tutte le sue parti la disciplina. Il programma è stato svolto regolarmente come previsto nella programmazione iniziale. La quasi totalità degli alunni ha dimostrato particolare interesse e vivacità rilevabile costantemente dagli spunti critici dei loro interventi. Scopo dello studio della materia è stato quello di dare agli allievi una formazione sia culturale che professionale ai problemi di ordine tecnico-economico attinente alla realtà economica in cui viviamo, nonché di mettere in luce sia l’aspetto economico che tecnico dei problemi che sono stati affrontati durante il corso. Per quanto riguarda la metodologia si è privilegiata la lezione frontale; 35 inoltre, quando necessario, il testo in adozione è stato letto e analizzato in classe collettivamente. Per facilitare l’apprendimento si è cercato di ricondurre le teorie e le nozioni fondamentali, quando necessario, alle pratiche immediate. Le esercitazioni continue e frequenti degli argomenti trattati hanno costituito parte fondamentale del lavoro didattico, essendo l’applicazione pratica delle teorie determinante per la comprensione complessiva della materia. Le interrogazioni sono state fatte con frequenza, con la partecipazione di tutta la scolaresca. Le prove scritte sono consistite in argomenti abbondantemente trattati e ripetuti; la loro correzione è stata fatta dedicando largo spazio a tutti gli errori commessi individualmente. Nella valutazione, sia delle prove scritte che di quelle orali, si è cercato di adottare un criterio quanto più oggettivo, in particolare si è cercato di mettere in evidenza gli errori derivanti da una non corretta applicazione delle regole studiate, dando poco rilievo a semplici errori di calcolo. La classe ha partecipato attivamente alle lezioni mostrando un discreto interesse nei confronti della materia. Il livello di preparazione raggiunto è stato per alcuni sufficiente, per altri discreto. Complessivamente la classe ha dato il massimo per la socializzazione e l’impegno nello studio. Mineo 14/05/14 36 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A TSR ANNO SCOLASTICO 2013/14 MATERIA: LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE Docente: Prof.ssa Cuddé Giuseppina Testo in adozione: France Restauration Actualités, di Ania / Piavoux - Edizioni, Trevisini. Tempi Ore settimanali: 3 Obiettivi didattici Conoscenze Conoscenza delle strutture e dei meccanismi linguistici che operano ai diversi livelli pragmatico testuale, semantico-lessicale e morfo-sintattico. Conoscenza degli aspetti più significativi della civiltà francese e micro lingua legata al francese della ristorazione. Competenze Comprensione in maniera analitica di testi sia orali che scritti relativi al settore specifico dell’indirizzo. Sostiene semplici conversazioni adeguate al contesto ed alla situazione di comunicazione su argomenti generali e specifici. Produzione di testi scritti finalizzati ad usi diversi. PROGRAMMA • La France physique • Les DROM et les COM et les symboles de la République française • Les trois repas par jour (le petit déjeuner, le déjeuner, le dîner / souper) • Le bistrot, au restaurant • La carte de menu (dialogue dans un restaurant) • Comment dire ( connaissances d'expressions pour commander, domander une explication, un conseil, demander l'addition) • Liste des fromages français • Les différents types de restauration • Les techniques de conservation des aliments • Hygiène et sécurité des locaux et des équipements • Les méthodes de cuisson METODOLOGIA • • Lezione dialogata Metodo induttivo 37 • • • Metodo deduttivo Scoperta guidata Lavoro di gruppo STRUMENTI E MEZZI • • • • • • Libro di testo Dizionario bilingue Fotocopie Dispense Mappe concettuali STRUMENTI DI VERIFICA: • • • • • Test Questionari Relazioni Interrogazioni Discussioni in classe VERIFICA E VALUTAZIONE • • Verifiche scritte Verifiche orali RELAZIONE FINALE Questo corso alberghiero ha sempre faticato a comprendere il valore delle materie culturali di base e a spendersi nello studio per guadagnare in conoscenza e competenza. Questa è la ragione per cui da una classe numerosa si è arrivati in quinta con meno della metà degli allievi. La richiesta della scuola nel passaggio dalla classe terza alla classe quarta e quinta, è diventata più esigente sia come comprensione della complessità dei contenuti sia come necessità di nessi fra le diverse discipline. Per questo, nonostante la selezione avvenuta negli ultimi anni, accanto a studenti che nel tempo hanno acquisito discreto metodo di studio, capacità espositive e di rielaborazione, ve ne sono alcuni che hanno raggiunto a fatica un livello sufficiente. Nella seconda parte dell’anno si è innestato un cambiamento: gli studenti, metà della classe, che già avevano raggiunto una discreta preparazione hanno cercato di consolidarla, altri che presentavano una preparazione più precaria hanno cercato di colmare il gap di conoscenze, spesso più con un metodo di studio fondato su uno sforzo di memorizzazione piuttosto che sulla ricerca di uno sviluppo logico. Nel complesso le maggiori difficoltà si registrano negli elaborati scritti e nella capacità argomentativa. Questo ha reso il lavoro dei docenti più lento e insieme più difficoltoso in termini di omogeneità della proposta didattica. Mineo, il 14/05/14 38 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A ANNO SCOLASTICO 2013/2014 MATERIA: “EDUCAZIONE FISICA” Docente: Mattina Elvira Materiali e mezzi didattici utilizzati: libro di testo in adozione Praticamente Sport, fotocopie, piccoli attrezzi. Tempi Ore settimanali 2 Obiettivi didattici a. Conoscenze: conoscenza della terminologia disciplinare ; conoscere gli effetti dell’attività motoria e dello sport a livello psico-fisico; conoscenza di argomenti teorici strettamente legati alla disciplina. b. Competenze: saper utilizzare il gesto sportivo in modo adeguato rispetto alla situazione contingente e al regolamento tecnico; prendere consapevolezza della propria corporeità in libere espressioni ed in situazioni dinamiche. c. Abilità: miglioramento delle capacità condizionali (resistenza, forza, velocità, mobilità articolare); consolidamento degli schemi motori di base al fine del miglioramento delle capacità coordinative; sano confronto agonistico. Autonomia di gruppi di lavoro e capacità di lavoro individuale. Compiere gesti complessi adeguati nelle diverse situazioni spazio-temporali. CONTENUTI parte pratica Esercizi di potenziamento generale eseguiti individualmente, in coppia, in piccoli gruppi, nelle varie stazioni. Esercizi di mobilità articolare: allungamento dei principali gruppi muscolari attraverso lo stretching. Esercizi di destrezza e coordinazione generale a corpo libero. Educazione al ritmo attraverso esercizi a corpo libero. Attività di avviamento motorio gestite in autonomia. Sport di squadra: pallavolo, calcetto, tennistavolo, studio ed allenamento dei fondamentali individuali e di squadra, i regolamenti e l’arbitraggio. 39 Parte teorica Conoscenza dell’apparato locomotore. Capacità condizionali e coordinative. Primo soccorso: respirazione artificiale e massaggio cardiaco. RELAZIONE FINALE ANALISI DELLA CLASSE : la classe VA è composta da 16 studenti, solo uno non frequentante. Il contesto socio-economico da cui provengono questi studenti risulta piuttosto uniforme la maggior parte degli studenti proviene da un ambiente agricolo (Palagonia, Ramacca, Castel di Judica e Scordia). ATTIVITÀ: è stata fortemente condizionata dalla mancanza di una palestra e di relativi attrezzi sportivi . Solo nel corso del 2° quadrimestre, è stato possibile utilizzare il campetto sportivo, appartenente alla scuola media comunale, rendendo l’attività didattica favorevole ad un sano sviluppo psico-fisico. METODOLOGIA: la metodologia utilizzata è stata prevalentemente globale con approfondimenti degli argomenti trattati negli anni precedenti. VERIFICA: l’osservazione sistematica ha rappresentato il principale strumento di verifica del processo di apprendimento nonché della partecipazione e dell’impegno nelle attività proposte. Sono state inoltre utilizzate prove di verifica di attività pratiche e teoriche. VALUTAZIONE: gli studenti sono stati sottoposti a valutazione di tipo sommativo - formativa considerando i risultati conseguiti da ogni singolo allievo rispetto ai livelli di partenza e nel contesto della classe . RISULTATI: per ciò che riguarda il profitto , la maggior parte degli alunni della classe si sono attestati su un livello sufficiente-discreto fatta eccezione per alcuni studenti che, più impegnati e interessati al dialogo formativo, hanno potuto conseguire un risultato migliore. In merito all’aspetto disciplinare, la classe nel suo complesso ha mostrato una certa vivacità che in qualche occasione lasciava trasparire un’ insofferenza al rispetto delle regole scolastiche e anche una scarsa presa di coscienza della necessità di un maggiore impegno in vista dell’esame di stato. Data 14 /05/2014 40 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A ANNO SCOLASTICO 2013/2014 MATERIA: LEGISLAZIONE Docente: Di Bartolo Mario libro di testo in adozione: Tecnico dei servizi della ristorazione – La legislazione (V Edizione) Volume unico a cura di Pietro Orabona e Roberta Orsini – Simone Scuola Tempi Ore settimanali 3 Obiettivi didattici Conoscenze: conoscere il concetto di impresa ristorativa e le tipologie di ristorazione; conoscere il concetto di contratto e alcune tipologie di contratto che si applicano nell'attività ristorativa; conoscere la struttura del rapporto di lavoro ed i diritti ed obblighi da esso scaturenti in capo al lavoratore e al datore di lavoro; conoscere la normativa igienico-sanitaria nel settore della ristorazione. Competenze: saper individuare alcuni tra i principali contratti dell'impresa commerciale e i loro principali caratteri; leggere e comprendere un testo normativo; esporre i concetti utilizzando una corretta terminologia giuridica di base. Abilità : valutare ed individuare gli idonei strumenti contrattuali da poter utilizzare nell'esercizio dell'attività ristorativa. CONTENUTI L’IMPRESA RISTORATIVA La definizione di impresa ristorativa La classificazione degli esercizi di ristorazione La ristorazione commerciale La ristorazione collettiva: il catering e il banqueting IL CONTRATTO Nozione Elementi del contratto: essenziali ed accidentali Invalidità ed inefficacia 41 La nullità L’annullabilità La risoluzione I SINGOLI CONTRATTI La compravendita La somministrazione L’appalto La locazione Il franchising Il leasing Il factoring Il catering Il banqueting IL RAPPORTO DI LAVORO Lavoro subordinato e lavoro autonomo I soggetti del rapporto di lavoro subordinato I diritti e i doveri del lavoratore dipendente I diritti e i doveri del datore di lavoro LA DISCIPLINA DELLA SICUREZZA AZIENDALE Il sistema normativo di protezione dei lavoratori in azienda Il D.Lgs. 2008 n.81 (T:U: della sicurezza sul lavoro) La misure generali di tutela previste dal D.Lgs.2008 n.81 I soggetti responsabili della sicurezza dei lavoratori Gli obblighi e i diritti dei lavoratori LA NORMATIVA IGIENICO-SANITARIA NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE L’igiene dell’ambiente di lavoro in generale L’igiene dei locali di produzione e delle attrezzature nella ristorazione L’igiene del mezzo di trasporto e delle derrate al momento della consegna L’igiene dei prodotti alimentari: il sistema di autocontrollo (HACCP) Il controllo ufficiale sui prodotti alimentari L’igiene del personale addetto alla produzione, vendita e trasporto degli alimenti. RELAZIONE FINALE La classe quinta sez. A ha mostrato interesse per la disciplina ma la partecipazione al dialogo educativo ha avuto un netto miglioramento solo nel secondo quadrimestre e nel complesso è progressivamente cresciuta l’attenzione alle varie proposte di lavoro. Gli alunni frequentanti hanno conseguito, nel complesso, un livello culturale sufficiente, in alcuni casi discreto, ed in qualche caso buono. La condotta in classe è stata, nel complesso, discreta o buona. Con il corso si è cercato di innalzare il livello culturale degli aspiranti tecnici del settore fornendo ai medesimi nuovi strumenti di lettura e di interpretazione dell’ampia e composita legislazione. 42 Nello svolgimento dell’attività didattica e nel conseguimento dei relativi obiettivi in termini di conoscenze, competenze ed abilità, si è dato maggior peso alla qualità delle informazioni per favorire l’acquisizione di conoscenze utili a sviluppare nei discenti la capacità di rappresentare la realtà, di progettare e di trovare nuove soluzioni ai problemi oggetto di studio Così anche in relazione agli obiettivi educativi, individuati in un perfezionamento del metodo di studio, di lavoro e nello sviluppo di capacità progettuali autonome, si è cercato lungo il percorso dell’attività d'insegnamento di far acquisire agli alunni quelle capacità che potessero consentire loro di individuare e di collocare sul piano giuridico le operazioni svolte nei vari ambiti della realtà lavorativa in modo da poter affrontare e risolvere autonomamente i problemi nel lavoro quotidiano. Per quanto riguarda i contenuti i temi trattati hanno riguardato le imprese della ristorazione, i contratti con particolare riferimento ai contratti di rilevanza professionale. Si è trattato ancora del rapporto di lavoro, della normativa sulla sicurezza, e della normativa igienico-sanitaria nel settore della ristorazione. L’esiguo numero di lezioni svolte ha limitato la quantità di argomenti trattati senza tuttavia ostacolare il processo di insegnamento-apprendimento. Con riferimento agli strumenti si sono utilizzate le fonti normative e i dizionari giuridici in stretto collegamento con le singole lezioni; si è inoltre fatto uso costante delle mappe concettuali inerenti ai temi in svolgimento. La verifica per ogni unità didattica si è realizzata attraverso interrogazioni orali, esercitazioni scritte e questionari. La valutazione ha tenuto conto dell’interesse per la materia, dell’impegno profuso durante le lezioni mediante la partecipazione attiva al dialogo educativo, e dei miglioramenti ottenuti nel corso dell’anno scolastico. Data 14 /05/2014 43 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A ANNO SCOLASTICO 2013/2014 MATERIA: LINGUA E CIVILTÀ INGLESE Insegnante: Prof.ssa Capizzi Santa Testo in adozione: New Main Course English, di Cristofoli/Garbero/Jordan - Edizioni, Il Capitello. Tempi Ore settimanali: 3 Obiettivi didattici Conoscenze o Conoscenza delle strutture e dei meccanismi linguistici che operano ai diversi livelli pragmatico testuale, semantico-lessicale e morfo-sintattico. o Conoscenza degli aspetti più significativi della civiltà francese e micro lingua legata al francese della ristorazione. Competenze o Comprensione in maniera analitica di testi sia orali che scritti relativi al settore specifico dell’indirizzo. o Sostiene semplici conversazioni adeguate al contesto ed alla situazione di comunicazione su argomenti generali e specifici. Produzione di testi scritti finalizzati ad usi diversi. CONTENUTI * Food Safety Precautions, * HACCP, * Geneticcally Modiefied organisms, * Menus and Catering, * Menu Knowledge, * Specialised Tray Service, * Function Catering, * Staff and Custumers, * A positive experience, * Staff Chracteristics, 44 * Staff Organisation, * Staff Training, * Staff Leadership, * Organise the staff' work, * Care customer relations. Metodologia Lezione dialogata Metodo induttivo Metodo deduttivo Scoperta guidata Lavoro di gruppo Strumenti e mezzi Libro di testo Dizionario bilingue Fotocopie Dispense Mappe concettuali Strumenti di verifica: Test Questionari Relazioni Interrogazioni Discussioni in classe Verifica e valutazione Verifiche scritte Verifiche orali RELAZIONE FINALE La maggior parte degli allievi ha estrazione rurale e/o la famiglia esercita professioni inerenti al settore agrario, e sono attivi nei settori della produzione o dei servizi. Nel complesso la classe è unita, e nel corso dell’intero anno scolastico ha avuto, in generale, un comportamento corretto nei confronti dei docenti. Anche le relazioni interclasse hanno evidenziato atteggiamenti educati e corretti. Gli esiti del processo di apprendimento hanno espresso un rendimento parzialmente diversificato. Alcuni allievi hanno sempre espresso un impegno costante con risultati discreti e con performance omogenee nelle varie materie. Altri studenti, a fronte di impegno non costante, hanno avuto risultati complessivamente sufficienti o più che sufficienti, mentre un numero limitato di allievi invece ha prodotto risultati non sempre idonei per modesta motivazione allo studio e/o per modesto lavoro domestico. Mineo, il 14/05/14 45 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A ANNO SCOLASTICO 2013/2014 MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA Docente: Prof.ssa Marchese Margherita Materiali e mezzi didattici utilizzati: Libro di testo: L. Solinas, “Tutti i colori della vita”, SEI, Torino 2003. Magistero di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e di Francesco. Bibbia, brani antologici, articoli di giornale, film e DVD. Tempi Ore settimanali 1 Obiettivi didattici Obiettivi realizzati in termini di competenze e capacità - Avere un’informazione generale sui termini e sui concetti chiave dell’etica - Conoscere le varie scelte etiche con obiettività e chiarezza. - Orientarsi con senso critico tra le varie proposte etiche contemporanee - Confrontarsi con obiettività e senza pregiudizi con la posizione dell’etica cattolica e con quella laica - Conoscere la formulazione dei dieci Comandamenti - Conoscere i contenuti dei singoli comandamenti - Riflettere sull’importanza del Decalogo come punto di riferimento della vita indivisuale e sociale - Scoprire i diversi significati che l’esperienza religiosa può assumere nella vita del singolo e della collettività - Conoscere nei tratti essenziali il messaggio e la persona di Gesù Cristo annunciato dalle Scritture e testimoniato dalla Chiesa - Conoscere l’esperienza cristiana nella storia del nostro paese e dell’Europa - Essere in grado di elencare una serie di valori giudicati importanti per la propria vita - Capire l’importanza di avere una scala di valori su cui confrontare la propria vita 46 Contenuti L’IRC partecipa al raggiungimento delle finalità della scuola in modo originale e specifico, favorendo la crescita dell’alunno nella dimensione della sua sensibilità e cultura religiosa, attraverso la riflessione sui contenuti della religione cattolica, e sul più ampio fenomeno dell’esperienza religiosa dell’uomo, utilizzando metodologie e strumenti della scuola. È specifico dell’insegnamento della religione cattolica insegnare in modo rigoroso un sapere religioso che attiene anche al mondo dei valori e dei significati, e aiutare gli alunni a comprendere come la dimensione religiosa e culturale, proprie della vita e della storia umana, siano intimamente connesse e complementari, capaci per loro natura di contribuire allo sviluppo della libertà, della responsabilità, della solidarietà e della convivenza democratica. Modulo 1: LA COSCIENZA, LA LEGGE, LA LIBERTÀ CONTENUTI: La Parabola del Padre Misericordioso Il Decalogo e le Beatitudini Cosa pensano i giovani dell’etica L’incarnazione del Verbo ci libera dal peccato Il senso della festività natalizia Modulo 2: L’ETICA DEL CRISTIANESIMO: I DIECI COMANDAMENTI CONTENUTI: “Non avrai altro Dio all’infuori di me”. Gli idoli dell’età contemporanea “Non nominare il nome di Dio invano”. La Bestemmia Il fenomeno delle Sette e dell’esoterismo “Ricordati di santificare le feste”. I giovani e lo “sballo” La Giornata della Memoria per le vittime della Shoah Visione del DVD: “Il bambino con il pigiama a righe” sull’Olocausto Modulo 3: VALORI DA VIVERE E TESTIMONIARE CONTENUTI: Le malattie genetiche e l’importanza della ricerca scientifica. Iniziative Telethon “Onora il padre e la madre”: generazione senza padri e madri? La comunicazione tra genitori e figli. L’amore per la famiglia La Pasqua come testimonianza dell’amore di Dio per l’umanità Le dimissioni del Pontefice Benedetto XVI: il significato di un gesto inaspettato L’elezione del card. J.M. Bergoglio a Pontefice. Il senso di chiamarsi Francesco Visione del DVD: “La passione di Cristo” di M. Gibson 47 Modulo 4: LE PROBLEMATICHE ATTUALI DELL’ETICA CONTENUTI: “Non uccidere”. La vita come valore da tutelare e difendere Vita e concepimento Fecondazione assistita Il suicidio come rinuncia al significato della vita Eutanasia La convivenza pacifica tra i popoli. L’esperienza del C.A.R.A. di Mineo Pena di morte, ovvero Omicidio di stato! Quadro del profitto della classe Gli alunni possiedono sufficienti capacità logico – argomentative ed hanno acquisito una buona conoscenza degli argomenti trattai. In modo particolare alcuni hanno dimostrato più che buone capacità critiche e di rielaborazione dei contenuti. Fattori che hanno ostacolato il processo di insegnamento-apprendimento - Frequenza scolastica saltuaria; - Richieste di ore da dedicare ad altre iniziative della scuola - Modesto bagaglio culturale - Scarso impegno nella conoscenza delle principali problematiche contemporanee Criteri metodologici e strategie didattiche per conseguimento degli obiettivi La Didattica dell’IRC è volta con attenzione a quattro criteri metodologici fondamentali: la correlazione, la fedeltà al contenuto fondamentale, il dialogo inter-religioso e inter-culturale, l’elaborazione di una sintesi concettuale. In base al principio della correlazione in obbedienza alla natura e finalità della scuola, ogni contenuto disciplinare dell’IRC è stato trattato in rapporto alle esigenze di educazione, istruzione e formazione degli alunni, per favorire in essi l’apprendimento, la rielaborazione personale, la crescita umana e culturale. I linguaggi del’IRC sono stati quelli della tradizione religiosa e culturale cristiana, adeguatamente integrati con i nuovi linguaggi della comunicazione e le sue tecnologie, con cui oggi sempre più spesso vengono elaborate e trasmesse proposte culturali anche di significato esistenziale e religioso. Il metodo di insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo per mezzo del quale si è voluto stimolare e coinvolgere gli studenti ad un apprendimento attivo e significativo. Si è cercato, inoltre, di non trasmettere i contenuti in maniera nozionistica, ma di far conoscere le argomentazioni attraverso una riflessione critica, in modo che gli alunni imparassero a pensare la religione non esclusivamente come semplice fatto di fede, 48 ma come oggetto di studio, come occasione e stimolo per la crescita di una personalità capace di scelte responsabili e consapevoli. Criteri di valutazione e verifica I nuovi programmi di religione mettono in luce che l’IRC propone un approccio scolastico al fatto religioso cristiano, pertanto in questo contesto valutare i risultati dell’IRC ha significato osservare e verificare il grado di apprendimento dei concetti, degli atteggiamenti, dei contenuti programmati negli obiettivi didattici ed educativi. In concreto ha significato verificare a livello cognitivo il possesso degli strumenti minimi necessari per comprendere il fatto religioso nella storia, e a livello socio – affettivo la disponibilità al dialogo e al confronto con gli altri, superando pregiudizi e luoghi comuni. Tra le proposte di verifica è stata scelta quella della spiegazione e commento personale di un testo in classe nonché l’esposizione dell’argomento trattato in forma critica e personale. Data 14 /05/2014 49 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V A ANNO SCOLASTICO 2013/2014 MATERIA: MATEMATICA Docente: Prof. Giancarlo Pennisi libro di testo in adozione: Approccio alla Matematica. Vol. G- Autori: L. Tonolini, F. Tonolini, G. Tonolini, A. manenti Calvi. Edizioni: Minerva Italica Tempi Ore settimanali 3 Obiettivi didattici Conoscenze: Si è riusciti ad ottenere una conoscenza essenziale ma non approfondita dei contenuti, molto spesso con imprecisione dovute essenzialmente ad una situazione di base molto compromessa. Competenze: Le competenze acquisite, assai limitate, sono relative alla individuazione di strategie appropriate per la soluzione di problemi, utilizzare tecniche e procedure di calcolo algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. Contenuti Il piano cartesiano L'equazione di una retta Il coefficiente angolare significato geometrico L'equazione della retta in forma esplicita Condizione di parallelismo e perpendicolarità I fasci di rette La retta passante per due punti L'intersezione di due rette Distanza di un punto da una retta Le equazioni di secondo grado Le soluzioni di una equazione completa ed incompleta Il discriminante Il prodotto delle radici La somma delle radici La regola di Cartesio Le disequazioni di secondo grado Le disequazioni razionali intere Le disequazioni razionali fratte I sistemi di disequazioni Trigonometria Funzioni goniometriche Circonferenza goniometrica 50 Definizione di seno, coseno, tangente, cotangente , secante e cosecante Angoli associati Funzioni reali di variabile reale Concetto di funzione Grafico di una funzione Il campo di esistenza di una funzione Funzioni monotone, periodiche, pari e dispari Limiti di una funzione Limite finito per una funzione in un punto Limite infinito per una funzione in un punto Limite destro e limite sinistro di una funzione Le forme indeterminate Studio di semplici funzioni Percorso di apprendimento: LIVELLI Conoscenze Padronanza dei quadri concettuali Competenze Basso Medio basso x x x Medio Medio alto Alto ****************************** ATTIVITÀ INTEGRATIVE E DI RECUPERO: Metodologie e strategie didattiche: Interventi di sostegno e approfondimento Interventi di recupero (dopo I° Quadrimestre) Pausa didattica e ripresa di tutti gli argomenti trattati nel primo quadrimestre o Lezione dialogata o Metodo induttivo o Metodo deduttivo Strumenti di lavoro: o Fotocopie o Dispense Strumenti di verifica: o Test o Interrogazioni o Discussioni in classe Strumenti di valutazione: Verifiche orali X Verifiche scritte X Verifiche pratiche Criteri di valutazione: In considerazione degli obiettivi che gli allievi devono raggiungere, si è ritenuto individuare comuni livelli di apprendimento, qui di seguito esplicitati, ai quali viene fatto corrispondere una valutazione espressa in decimi. 51 Livello ottimo (> 8): rientra in questa fascia l’allievo che possiede una conoscenza completa, coordinata ed assimilata, ha compreso i concetti e li esprime con ottimo grado di sicurezza, sa applicare in modo autonomo principi e procedure in situazioni nuove. Livello buono (7): rientra in questa fascia l’alunno che ha una conoscenza completa, ha ben compreso i concetti e li esprime con buona sicurezza, sa applicare principi, regole e procedure autonomamente ma conserva incertezze. Livello sufficiente (6): appartiene a questa fascia il discente che ha una conoscenza sostanziale degli argomenti principali, compreso nella loro generalità i concetti, sa applicare regole e procedure se guidato ma è insicuro nell’espressione. Livello insuff. (4< <6): si ritrova in questa fascia l’allievo che ha una conoscenza frammentaria e superficiale, ha compreso solo in minima parte i concetti, non sa applicare regole o procedure anche se guidato. Livello grav. insuff.(<4): si inserisce in questa fascia l’alunno che ha una conoscenza pressoché nulla, non ha compreso i concetti, non sa riconoscere regole e procedure, o non partecipa in alcun modo alle attività didattiche RELAZIONE FINALE La classe composta da quindici alunni, di cui tre ragazze, è costituita per la maggior parte da pendolari provenienti da paesi vicini, assai eterogenea per estrazione sociale la classe ha avuto all’inizio dell’anno scolastico un comportamento sereno talvolta vivace; l’intervento mirato dei docenti ha consentito una sostanziale rettifica comportamentale consentendo una normalizzazione della disciplina. Della classe fanno parte alcuni allievi più maturi di età, alcuni di essi si sono integrati sufficientemente bene pervenendo alla fine a risultati quasi positivi. Alcuni allievi hanno avuto, nei confronti della materia, un approccio non certamente esaltante, la scarsa preparazione di base non ha consentito loro di raggiungere risultati soddisfacenti. Il metodo didattico che si è perseguito si è avvalso di lezioni teoriche supportate da esercitazioni in classe tese ad instaurare un dialogo continuo con la classe, al fine di controllare la ricezione nonchè l’assimilazione delle informazioni trasmesse. L’attività didattica impegnata per la maggior parte, a riprendere argomenti trattati negli anni precedenti, è stata non sufficientemente approfondita negli argomenti inerenti il programma del quinto anno con particolare riferimento allo studio delle funzioni. La quasi totale mancanza di preparazione di base non ha consentito il completamento del programma. Gli strumenti di cui si è serviti sono stati appunti forniti dal docente, che analizzati sotto la stessa guida, sono stati da supporto per la padronanza della simbologia. E’ stata curata in modo particolare l’esposizione di definizione e di regole nonché la dimostrazione di alcuni argomenti trattati ,gli esercizi svolti in classe o assegnati a casa sono stati occasione di approfondimento , di stimolo e di verifica. Il giudizio complessivo della classe è appena sufficiente. Data 14 /05/2014 52 DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2014 ESAMI DI STATO ALUNNO: RUSSO ANTONIO CLASSE: V° SEZIONE A ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 All’inizio dell’anno scolastico, il Consiglio di Classe, in base alle osservazioni effettuate non ha ravvisato l’esigenza di fissare per l’alunno una programmazione didattica individualizzata e differenziata, in quanto l’alunno ha dimostrato di possedere capacità e potenzialità di apprendimento tali da poter essere integrato nella dinamica del lavoro di classe, per cui la valutazione e la programmazione sono stati stabiliti in conformità con gli obiettivi didattici e formativi minimi previsti dai programmi ministeriali. VERIFICA DEGLI OBIETTIVI OBIETTIVI EDUCATIVI LIVELLO RAGGIUNTO Rispettare le norme scolastiche, promuovendo l’indispensabile senso di responsabilità ed una maggiore costanza per gli impegni presi in ambito scolastico sia in ambito extrascolastico. Livello raggiunto Stabilire rapporti interpersonali corretti, con i docenti, i compagni e tutto il personale della scuola, in generale. Livello raggiunto Partecipare attivamente al dialogo educativo/didattico, attraverso riflessioni personali e ponendo domande. Livello raggiunto Collaborare con gli altri nelle attività di gruppo, scolastiche ed extrascolastiche. Livello raggiunto Potenziare e migliorare l’utilizzo dei linguaggi specifici delle singole discipline. Livello raggiunto 53 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI LIVELLO RAGGIUNTO Potenziamento sia dei tempi di attenzione e Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto sia della capacità di memorizzare. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”, riconoscendo le incontrate le adottate e strategie difficoltà per superarle. Interventi che permettono all'alunno di far parte integrante lavorando della realtà scolastica, ognuno secondo le proprie possibilità insieme agli altri. Saper riflettere su una situazione problematica e produrre nuove modalità di risposta per la soluzione, favorendo cosi lo studio problematico piuttosto che mnemonico e nozionistico. Potenziare le abilità logico – matematiche. Potenziare la capacità di rispettare, utilizzare e manipolare attrezzature e strumenti specifici nei laboratori 54 Area: Affettivo – relazionale e dell’autonomia LIVELLO RAGGIUNTO Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto Rispettare gli altri, le loro opinioni e le Livello raggiunto loro esigenze. Livello raggiunto Livello raggiunto Accrescere il senso di responsabilità. Istaurare rapporti interpersonali con i compagni. Sviluppare e migliorare la capacità di autocontrollo. Rispettare le regole del gruppo classe. Farsi rispettare assumendo atteggiamenti adeguati e leali. Area dei linguaggi verbali e non verbali: ITALIANO E STORIA LIVELLO RAGGIUNTO - Conoscere i contenuti disciplinari e saperli gestire in modo personale. Livello raggiunto - Saper esporre in modo chiaro, corretto e argomentato le proprie tesi Livello raggiunto - Saper analizzare un testo secondo livelli di Livello raggiunto Livello raggiunto base. - Uso e produzione linguistica, scritta ed orale. - Motivazione ed interesse per la lettura. Livello raggiunto - Conseguimento della capacità di lettura Livello raggiunto analitica e sintetica. 55 - Rinforzare la capacità di mettere in ordine Livello raggiunto Livello raggiunto cronologico fatti ed eventi e saperli comunicare usando gli indicatori temporali adeguati. - Sviluppare la capacità di operare confronti fra realtà storiche diverse. Area dei linguaggi verbali e non verbali: INGLESE E FRANCESE LIVELLO RAGGIUNTO Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto patrimonio Livello raggiunto Comprendere e produrre semplici messaggi Livello raggiunto Leggere e comprendere i testi utilizzati a scuola. Produrre autonomamente testi scritti di vario tipo (descrittivi, narrativi, argomentativi); fare relazioni. Essere in grado di esporre oralmente i contenuti acquisiti. Acquisire i linguaggi specifici delle varie discipline. Arricchire e potenziare il lessicale. scritti e orali in lingua inglese e francese. 56 Area logico matematica: MATEMATICA LIVELLO RAGGIUNTO Consolidare e potenziare le abilità di base. Livello raggiunto Operare in modo adeguato con le quattro Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto operazioni. Saper risolvere problemi di natura tecnico – scientifica. Saper dare la definizione con linguaggio specifico e simbologia adeguata degli argomenti trattati. Acquisire i contenuti della disciplina miranti al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Area: scientifico – tecnica: ALIMENTAZIONE LIVELLO RAGGIUNTO - Sapersi esprimere attraverso il linguaggio Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto adatto alla disciplina. - Comprendere l’importanza dell’applicazione delle norme igieniche in ambito professionale al fine di garantire la qualità alimentare e la sicurezza alimentare - Conoscere le contaminazioni alimentari, in particolare quelle di natura chimica e biologica. - Conoscere i requisiti igienico-sanitari che devono possedere i locali delle aziende ristorative, l’organizzazione delle fasi lavorative e il sistema di autocontrollo HACCP. 57 - Conoscere i punti fondamentali della Livello raggiunto Livello raggiunto sicurezza alimentare e il significato di frode alimentare. - Conoscere i diversi metodi di conservazione degli alimenti Area scientifico – tecnica: TECNICA DEI SERVIZI RISTORATIVI - LIVELLO RAGGIUNTO Saper realizzare con continuità, beni e/o servizi di utilizzando elevato nel valore modo più Livello raggiunto Livello raggiunto Livello raggiunto qualitativo, economico possibile le risorse disponibili. - Conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale addetto ad un reparto, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro e favorire la comunicazione e l’interscambio funzionale tra i vari membri. - Saper adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati, delle caratteristiche fondamentali che assume la domanda dell’utenza, delle nuove possibilità che offrono la dietetica e l’industria agroalimentare. Area: scientifico – tecnica: - DIRITTO LIVELLO RAGGIUNTO Comprendere e saper applicare le tecniche di gestione economica e finanziaria delle aziende turistiche ed alberghiere; 58 Livello raggiunto - Comprendere le differenti leggi che regolano la vita delle imprese turistiche ed alberghiere; Livello raggiunto - Comprendere e utilizzare le tecniche di marketing e di comunicazione; Livello raggiunto - Comprendere le principali esigenze operative delle imprese e saper utilizzare. Livello raggiunto - I principali pacchetti applicativi per la gestione del front e del back office. Livello raggiunto Area: scientifico – tecnica: GESTIONE AZIENDALE - ECONOMIA E LIVELLO RAGGIUNTO Livello raggiunto di Livello raggiunto Conoscere i principali strumenti di analisi Livello raggiunto teorie Livello raggiunto Conoscere i fondamenti e le strategie del Livello raggiunto Livello raggiunto Conoscere gli elementi principali della contabilità e del bilancio d’esercizio come strumento di conoscenza dell’impresa. - Conoscere le fonti e le forme finanziamento. - della capacità di profitto. - Conoscere le diverse sull’organizzazione aziendale. - marketing e le principali forme di comunicazione. - Conoscere gli strumenti di programmazione e di controllo. 59 Area: senso percettiva e motoria LIVELLO RAGGIUNTO Potenziare la capacità di autocontrollo. Livello raggiunto Migliorare motorio Livello raggiunto Partecipare ai giochi di squadra per favorire Livello raggiunto Livello raggiunto il coordinamento generale. l’integrazione con il gruppo classe. Conoscenze delle regole di sport di squadra: calcio, pallavolo, basket, ecc. Metodologia L’ alunno segue la programmazione curriculare con tempi naturalmente più dilatati. Le attività vengono svolte all’ interno della classe. Verranno eseguiti lavoro di gruppo ai fini dell’integrazione e della socializzazione. Strumenti e Tecnologie educative Libri di testo, schede riepilogative, appunti, fotocopie e riassunti. Spazi utilizzati, laboratori, palestre, aule attrezzate Aula scolastica Strumenti e tempi di verifica e valutazione Le verifiche saranno effettuate in itinere, sia orali che scritte e consentiranno di controllare Il processo di apprendimento cosi da poter intervenire modellando la programmazione In base alle esigenze dell’alunno. La valutazione sarà effettuata dall’insegnante curriculare In collaborazione con l’insegnate di sostegno. Relazione Finale La presenza dell’insegnante di sostegno, per 6 ore settimanali, ha riguardato le materie appartenenti all’area tecnica, in particolare: economia e gestione aziendale, alimentazione e ristorazione ed integrando, le suddette ore con interventi in materie come italiano e matematica. L’alunno ha seguito le lezioni con discreta attenzione anche se spesso tende a distrarsi per tale motivo necessita di essere continuamente richiamato. Il suo interesse per le singole discipline è altalenante, mostra difficoltà di apprendimento per le materie scientifiche e tecniche, va meglio con le materie umanistiche e per le attività pratiche. Dal punto di vista disciplinare, il ragazzo ha sempre tenuto un comportamento corretto ed educato sia con i compagni che con i singoli docenti. L’attività dell’insegnante di sostegno ha riguardato in particolare, strategie di comprensione testi, semplificazione degli argomenti trattati mediante l’uso di riassunti, schemi e spiegazioni dei termini più complessi. Inoltre, la concreta partecipazione di tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe hanno permesso al ragazzo di raggiungere gli obiettivi didattici stabiliti all’inizio dell’anno scolastico. Data 14 /05/2014 60