DISTRIBUZIONE E TRATTAMENTO DEL BUNKER A BORDO
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DISTRIBUZIONE E TRATTAMENTO DEL BUNKER A BORDO
DISTRIBUZIONE E TRATTAMENTO DEL BUNKER A BORDO I depositi per il bunker sono generalmente in numero pari metà a destra (dritta – starboard ) e metà a sinistra ( port ) e consistono in doppi fondi e casse di varia capacità, forma e posizione. Per il travaso del bunker da un deposito all’altro sono previste una pompa per la nafta leggera e due pompe per la nafta pesante. Le pompe sono quasi sempre del tipo ad ingranaggi e corredate di filtri. Ogni deposito è provvisto di un tubo di sfogo che consente il libero efflusso dell’aria e di eventuali gas accumulati. La parte alta di ogni deposito di combustibile è collegata ad un tubo di rigurgito (overflow pipe) che sfocia in una cassa di rigurgito (overflow tank) ricavata nel doppio fondo. SCHEMA GENERALE DELL'IMPIANTO DI TRATTAMENTO DELLA NAFTA PESANTE Il trattamento della nafta pesante di alimento dei motori principali di propulsione a grandi linee è quello rappresentato nella figura. ®© Figura 7.35 - Schema semplificato dell'impianto di trattamento della nafta pesante. 1 doppiofondo; 2 aspirazione della pompa di travaso; 3 serpentina di riscaldamento; 4 filtro; 5 pompa di travaso; 6 cassa di sedimentazione; 7 scarico di fondo; 8 sfiato; 9 depuratore centrifugo; 10 cassa giornaliera; 11 misuratore di portata; 12 cassa di mescolamento; 13 pompa booster; 14 viscosimetro; 15 omogeneizzatore; 16 pompe di iniezione; 17 linea di ritorno. Travaso dai depositi Sull'aspirazione della pompa di travaso (a ingranaggi o a viti) un filtro e speciali riscaldatori a vapore garantiscono che la nafta pesante abbia una viscosità che la renda pompabile. Cassa di decantazione Serve per fare avvenire per semplice decantazione una prima separazione dell'acqua presente nel combustibile, la quale si separa sul fondo assieme a vari sedimenti solidi. Depurazione centrifuga Dalla cassa di sedimentazione una seconda pompa di travaso invia poi la nafta a un separatore centrifugo che ha il compito di rimuovere la maggior parte dell’acqua e dei sedimenti. La nafta è portata a maggior temperatura attraverso un riscaldatore. Cassa di servizio Dopo la depurazione centrifuga la nafta è inviata in una cassa, detta di servizio o giornaliera, La cassa di servizio è mantenuta a una temperatura superiore a quella di decantazione, in media intorno ai 75 °C, ed e anch'essa a fondo inclinato, con linea di spurgo e relativa valvola. Giodevico Cassa di mescolamento Dalla cassa di servizio, la nafta attraversa poi un misuratore di portata e riempie per gravità una cassa detta di mescolamento o di ricircolo e provvista anch'essa di serpentina di riscaldamento, Alla cassa di mescolamento confluiscono i ritorni di nafta eccedente dai motori. Pompe booster Portano la nafta alla pressione di 6- 12 bar e la inviano alla sezione di riscaldamento finale. Sezione di riscaldamento finale Il riscaldatore finale della nafta pesante la porta a 110-130 °C, con punte fino a oltre 150 °C, per ridurre la viscosità per una efficace polverizzazione. Sezione di filtrazione finale Dopo l'ultima sezione di riscaldamento la nafta subisce uno stadio di filtrazione spinta tramite filtri con finezza spesso minore di 5 µm. FILTRAZIONE DEL COMBUSTIBILE La filtrazione del combustibile avviene per tappe successive, con filtri sempre più fini. La figura riporta lo schema di un filtro in fino: la nafta entra da (1) e attraversa lo strato filtrante (2) dall'esterno verso l'interno, poi si raccoglie al centro ed esce da (3). DEPURAZIONE CENTRIFUGA DEL COMBUSTIBILE Questo trattamento rimuove tutte le particelle solide fino a 3- 5 µm di diametro (pericolose per le pompe di iniezione e i polverizzatori) ed abbassa il contenuto di acqua sotto lo 0,2%. Il depuratore centrifugo mette il combustibile in fortissima rotazione (da 6000 a oltre 8U00 gin al minuto), per cui separa le gocce d'acqua e le particelle solide in sospensione non in base alle loro dimensioni come nei filtri, ma grazie al loro maggior peso specifico. . Filtro in fino Giodevico Depuratore centrifugo