Psicologia religiosa, psicologia pastorale e psicologia

Transcript

Psicologia religiosa, psicologia pastorale e psicologia
Sonderdrucke aus der Albert-Ludwigs-Universität Freiburg
HEINRICH POMPEY
Psicologia religiosa, psicologia pastorale
e psicologia morale
Originalbeitrag erschienen in:
Res medicae 39 (1974), S. 702-705
A
medicina e morale
Medicina e Morale rappresentano la denominazione di problematiche e di rapporti densi e
inquieti, comprensivi di un'ampiezza che scaturisce dalla medicina, percorre l'etica, raggiunge
il diritto, coinvolge ripercussioni sociologiche
e non esclude implicanze politiche.
La sezione quindi di Medicina e Morale è una
sezione di ipotesi di lavoro, di ricerca, di studio. Pone problemi: non sempre intende risolverli. La responsabilità delle affermazioni appartiene esclusivamente a chi le firma, mai alla
redazione della rivista. Le conclusioni possono
non essere necessariamente perentorie o non risultare immediatamente assimilabili da tutti e
al limite neppure condivise da Res Medicae.
Psicologia religiosa, psicologia pastorale
e psicologia morale
Una collocazione scientifico-teoretica
del Prof. HEINRLCII POMPEY
Negli ultimi decenni si sono formati, nella
zona di confine tra la psicologia e la teologia,
quali settori particolari della psicologia applicata, due o tre discipline: da un lato, la psicologia religiosa e, dall'altro lato, la psicologia pastorale; tra le due si colloca la psicologia morale, la quale tende però piuttosto verso la psicologia pastorale.
L'impiego confuso di queste tre definizioni
scientifiche nella formulazione dei compiti e
delle problematiche che riguardano la zona di
confine psicologico-teologica esige che vengano
stabiliti i termini e che le tre discipline siano
chiaramente delimitate. Le riflessioni seguenti
vogliono tentare di contribuire, con una breve
HEINRICH POMPEY, specialista in Psicologia, Ordinario
di Teologia Pastorale nella facoltà Teologica dell'Università di Warzburg (Germania Federale).
702
indicazione dei rispettivi compiti e del collocamento scientifico-teoretico, alla definizione funzionale di queste discipline.
Sul piano scientifico-teoretico il dialogo tra la
psicologia e la teologia è determinato dal suo
oggetto di ricerca, ossia dalla problematica di
confine psicologico-teologica. Per l'investigazione e la discussione di simili problemi vengono
usati metodi di ricerca sia della psicologia che
della teologia. Per questa zona di confine interfacoltativo non esiste un metodo specifico.
I. La sfera di competenza delle tre discipline
La zona di confine tra la psicologia e la teologia si suddivide in tre settori parziali: la psicologia religiosa, la psicologia pastorale e la psicologia morale. Per quanto riguarda l'oggetto da
indagare, essi non sono chiaramente delimitati,
cioè non possono essere definiti. L'oggetto a tutti più o meno esplicitamente comune sono pro-
blemi che concernono tanto la psicologia quanto
la teologia, nei quali le singole discipline parziali detengono baricentri tipici di ricerca.
compiti pastorali. Sotto questo aspetto, la psicologia pastorale costituisce pertanto un tipico
esempio di psicologia applicata.
Analogamente all'intero ambito di confine psicologico-teologico, esse non possiedono metodi
di ricerca particolari. La loro diversità sta nei
loro obiettivi e nella loro rispettiva intenzione di
lavoro, ossia nella loro differente finalità di ricerca e nella loro diversa posizione scientifica. I
problemi di confine psicologico-teologici vengono
trattati con intenzioni del tutto differenti. Tanto sul piano storico, quanto su quello dell'intenzione risultano concordanze e intersecazioni tanto rimarchevoli tra la psicologia pastorale e la
psicologia morale, che queste discipline, nonostante compiti talvolta un poco differenti e pun ti forai itipici delle loro istanze leggermente diversi, possono essere considerate discipline strettamente connesse.
Nella psicologia religiosa, la psicologia, quale
scienza empirica, si rivolge all'ambito religioso
Per indagare fenomeni religiosi. Nella psicologia
pastorale, la teologia pratica si rivolge, per risolvere i propri problemi pastorali, alla psicologia. Si tratta dunque di orientamenti chiara/nenie differenti delle intenzioni e ci troviamo perciò di fronte ad altre posizioni scientifiche. Sebbene nell'uso di metodi psicologici di sperimentazione esse non si differenzino, l'oggetto della
loro ricerca è tuttavia solo in parte un- altro
mentre le finalità sono sempre differenti.
Alla base di tutte e tre le discipline parziali
si trova dunque, quale "differentia specifica",
una diversa intenzione di lavoro per ciascuna, che
non viene sempre distinta chiaramente.
I. 1. La psicologia religiosa è primariamente
una disciplina parziale della psicologia applicata,
ossia della psicologia etnica o della teologia comparata. Quale disciplina parziale della teologia
essa è coordinata alla storia della religione, alla
filosofia della religione, alla fenomenologia della
religione e alla sociologia della religione. Essa
si occupa del fenomeno psichico « religione » e
della molteplicità dei fenomeni religiosi singoli.
Il suo metodo di ricerca è fenomenologico-comparativo, speculativo-descrittivo e, anzitutto, anche sperimentale. Il suo oggetto di ricerca sono
le religioni in generale, le loro manifestazioni specifiche, ma anche le caratteristiche socio-psicologiche di tutte le comunità religiose e le particolarità e i modi di comportamento specificamente religiosi di 'singoli individui. Tanto la sua posizione scientifica quanto i suoi criteri di comparazone sono oggettivi, neutrali.
La psicologia pastorale è anzitutto una
disciplina parziale dell'antropologia pastorale e
quindi delle scienze pastorali ( = teologia pratica). Essa fornisce alla pastorale risultati e metodi della ricerca psicologica, come quelli psicologico-diagnostici, psicologico-profilattici e in parte anche psicologico-terapeutici e adotta metodi
psicologici per l'investigazione dell'ambito dei
I. 2.
I. 3. Per quel che riguarda il metodo, il contenuto e la finalità, la psicologia morale è strettamente affine e il più delle volte connessa alla
psicologia pastorale. Riguardo al suo oggetto di
ricerca essa può tuttavia anche intersecarsi con
la psicologia religiosa. Procedendo dalla psicologia dinamica e delle facoltà, essa si occupa delle
singole forze e funzioni psichiche, quali il pensare, il percepire, il sentire, il volere, il desiderare e della rilevanza di queste facoltà psichiche
per il comportamento morale. La psicologia morale si sforza sia di spiegare sia di comprendere
l'imputazione, cioè la capacità di intendere e di
volere, la determinazione e l'indeterminazione,
ossia la problematica delle scelte di coscienza e
della libertà spirituale della volontà. Essa procede in modo ricettivo, utilizzando per le sue
riflessioni risultati della ricerca psicologica, oppure valendosi essa stessa del metodo sperimentale. Tuttavia il suo oggetto di ricerca non è limitato soltanto a singole forze 'futii.ibni psiChiche, ma essa deve tener altrettanto conto, nei
suoi criteri etici e nella valutazione dell'azione
morale, dell'aspetto socio-psichico del comportamento umano.
I. 4. Il coordinamento della psicologia pastorale e della psicologia morale: Dovendo domandare, nell'indagine sui valori e sulle norme etici, sempre anche della formazione morale dell'
atteggiamento e del comportamento e quindi
anche del concreto agire morale, vengono toccati, insieme ai problemi psicologico-morali, pure problemi pastorali generali. Un analogo orientamento pratico-pastorale hanno le affermazioni
sulla imputazione e sulla determinazione. Da ciò
deriva necessariamente una stretta collaborazio-
703
Sotto l'aspetto psicologico-pastorale una simile valutazione individuale del comportamento
morale è sempre rilevante, poiché tocca da vicino la pratica della confessione.
E' inoltre necessario, che la psicologia morale
tenga continuamente conto anche di questo modo di vedere: poiché l'etica non contiene mai.
in se stessa il proprio scopo e la propria finalità, ma si riferisce sempre concretamente all'uomo, essa dev'essere realizzabile.
ne tra la psicologia pastorale e la psicologia morale.
L'esperienza che, nella valutazione di questioni psicologico-morali, è possibile solo con
grande difficoltà e quasi sempre solo sul piano
teorico, scindere le questioni psicologico-pastorali e viceversa, deriva dal fatto che un regolamento
normativo, che sia praticabile, deve includere
ogni qual volta considerazioni pastorali. Questa
connessione è in parte motivata dal metodo di
lavoro della teologia morale cristiana, ancora oggi usato, quello cioè di dedurre dall'essere dell'
uomo il suo dover essere, in conformità al suo
assioma: agere seguite,- esse, senza tuttavia formulare una normativa assoluta, ma soltanto una
normativa relativa di quanto è concreto. Questo
significa che, secondo l'etica cristiana, l'azione
morale è da valutarsi sempre anche seguendo il
principio etico fondamentale dell'amore di Dio e
del prossimo.
Nella vita pratica, alla domanda circa l'imputazione individuale si congiunge contemporaneamente quella successiva, cioè quale sia il giusto
modo pastorale e quindi psicologico-pastorale
di trattare un simile penitente. Con appropriati
consigli pratici è possibile aiutare il penitente a
controllare la sua anomalità caratteriale. In nessun caso il curatore d'atitime dovrà, con consigli
sbagliati, far sì che il ;penitente si rassegni a
questa sua debolezza.
Analogamente a questo problema, quasi ogni
altra questione di ordine psicologico-morale e
psicologico-pastorale confermerà la stretta connessione tra la psicologia morale e quella pastorale. Esse sono scindibili soltanto sul piano teoretico.
Dato che i principi del dover essere, elaborati
dalla speculazione teoretica, debbono essere praticabili, ovvero realizzabili, gli interrogativi psicologico-morali risultano sempre coordinati a
quelli psicologico-pastorali.
Consideriamo ora il caso dell'imputazione: circa il caso del comportamento generale, si può
dimostrare, che un discorso non veritiero, ovvero
una deposizione viziata e distorta su dati di
fatto concreti, costituisce una colpa, ma che nel
caso individuale lo stesso comportamento non
dovrà essere giudicato necessariamente colpevole,
poiché può essere motivato da una grave situazione morale o fisica esterna oppure da una caratteristica o ereditaria o acquisita a causa di
certe condizioni socio-culturali, caratteristica che
determina la personalità di questo individuo.
Nell'articolazione a ventaglio delle tre discipline di base: la psicologia, la teologia e la scien.za comparata della religione, la psicologia religiosa, la psicologia pastorale e la psicologia morale hanno ognuna una collocazione differente,
per cui ne risulta un'ulteriore delimitazione delle
tre discipline parziali.
Nella cornice della psicologia, esse appaiono
discipline subordinate della psicologia applicata,
accanto alla psicologia giuridica, la psicologia pedagogica, la psicologia pubblicitaria, ecc.
PSICOLOGIA
Ps. dello sviluppo
Ps. pubblic.
Caratteriologia
Ps. giurid.
Ps. pedag .
Nella cornice della teologia, ossia dell'antropologia comparata della cultura, risulta, per la
psicologia religiosa, un'ulteriore collocazione
704
Ps. applic.
Ps. relig.
Ps. diagn.
Ps. past.
altre
Ps. mor.
scientifica. Essa è giudicata qui una disciplina
sorella della fenomenologia religiosa, della sociologia religiosa e della filosofia religiosa.
SCIENZA COMPARATA DELLE RELIGIONI
Filosofia della religione
Sociologia della rel.
Psicol. della rel.
La più marcata differenziazione tra la psicologia religiosa, la psicologia pastorale e la psicologia morale si ha nel campo della teologia, ovvero della visuale delle discipline teologiche.
Alla teologia fondamentale si possono coordinare la psicologia religiosa, alla morale la psicologia morale e alla pastorale la psicologia pastorale. Il frequente intersecarsi dei compiti della
teologia morale con quelli della teologia pratica
e altre
crea necessariamente una particolare vicinanza
della psicologia morale e della psicologia pastorale. Discipline sorelle della psicologia morale
sono, nel campo della teologia morale, p. es., la
sociologia morale, l'etica medica, ecc. Discipline affini alla psicologia pastorale sono, ner campo della teologia pratica: la medicina pastorale,
la sociologia pastorale o pastorale sociale, ecc.
TEOLOGIA
Storia della Chiesa Teol. fondam. Teol. mon Teol. past. Dir. can. e altre
Psicol. relig. Socio!. mor. Ps. mor. e altre Ps. past. Past. med. e altre
Traduzione italiana di Brigitte Deslex Aluff.
Da Wege zum Mensehen Geittingen Vancienhoeck e
Ruprecht, Anno 24', N. 10, ottobre 1972, pp. 385-388.
705