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CDCA - Le Schede
Miniera Marlin a San Marcos
Tipo di Conflitto
A soli tre anni dall’implementazione del progetto minerario Marlin, della compagnia Montana
Exploradora de Guatemala, vengono rilevati gravi impatti sull’ambiente e sulla popolazioni residenti
nella regione di San Marcos, nell’altipiano occidentale del Guatemala, territorio prevalentemente di
etnia Maya.
Guatemala
Immagini
Assi Tematici:
Acqua Biodiversità Miniere Foreste
DOVE
America Latina -> Guatemala
Dipartimento San Marcos - Località Sipakapa - San Miguel Ixtahuacán
Descrizione del Conflitto
Sintesi
A soli tre anni dall’implementazione del progetto minerario Marlin, appartenente alla compagnia
Montana Exploradora de Guatemala, vengono rilevati vari e gravi impatti sull’ambiente e sulla
popolazioni residenti nella regione di San Marcos, nell’altipiano occidentale del Guatemala, territorio
prevalentemente di etnia Maya. Le comunità colpite intraprendono perciò azioni di opposizione alla
continuazione del progetto, chiedendo il rispetto dei propri territori e dei propri diritti individuali e
collettivi.
Cause del Conflitto
Il progetto minerario Marlin dell’impresa Montana Exploradora de Guatemala - concessionaria della
multinazionale canadese Glamis Gold ora acquisita da Goldcorp - prevede l’estrazione di circa 6,4
tonnellate di oro l’anno nei comuni di Sipakapa e San Miguel Ixaguacan, nel dipartimento di San Marcos
in Guatemala.
Il progetto ha una durata prevista di 10 anni. Le attività estrattive sono iniziate nell’ottobre del 2005.
La miniera d’oro occupa ora un territorio di varie centinaia di Km² sottratto in parte alla foresta e in
parte alle terre coltivate dai Maya.
Impatti
La regione dove si sviluppa il progetto Marlin è costituita dalla parte alta della conca del fiume Cuilco
e svolge una funzione vitale per l’ecosistema e per il sistema economico della zona;
la costruzione della miniera ha causato lo sfollamento di comunità rurali residenti nella zona data in
concessione alla compagnia;
le attività estrattive hanno causato deforestazione e inquinamento del terreno e dei corsi d’acqua.
Inoltre, hanno generato grandi quantità di polveri sottili e problemi di smaltimento dei detriti di
estrazione;
la miniera utilizza 250mila litri di acqua al giorno e ciò ha causato il prosciugamento dei pozzi ed una
minor disponibilità di acqua per l’approvvigionamento idrico e l’irrigazione;
le indagini scientifiche hanno rivelato la grave contaminazione del fiume Tzalà a causa del cianuro di
sodio utilizzato per estrarre oro dalla roccia;
si è riscontrata una maggior incidenza di disturbi fisici come problemi respiratori, intestinali e cutanei;
le esplosioni provenienti dalla miniera Marlin e l’ininterrotto passaggio di 40 camion al giorno, hanno
causato danni a numerose abitazioni, soprattutto nei villaggi di Ajel e San José Nueva Esperanza, situati
vicino alla miniera.
http://www.cdca.it/spip.php?article111
30/01/2008
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BREVE CRONOLOGIA DEL CONFLITTO
2005: viene realizzata una Consultazione Comunitaria nei diversi villaggi di Sipakapa per discutere del
progetto minerario Marlin. La maggioranza della popolazione esprime parere negativo rispetto alla
realizzazione del progetto. Tuttavia l’impresa, con il permesso del Ministero dell’Energia e delle
Miniere - MEM - inizia un processo di acquisizione delle terre vicine all’area della miniera, attraverso
pressioni ed manipolazioni dei membri delle comunità.
Ottobre 2005: nonostante l’opposizione di gran parte della popolazione, ad ottobre la miniera Marlin
entra in funzionamento.
Dicembre 2006: i proprietari delle tante case danneggiate dalle esplosioni causate dalla miniera, si
riuniscono per reclamare i danni all’impresa Montana. L’ingegnere dell’impresa nega le accuse
sostenendo che i danni alle abitazioni sono dovute a difetti di costruzione.
10 Gennaio 2007: 28 membri delle comunità chiedono un incontro con la compagnia per discutere delle
problematiche che colpiscono gli abitanti della zona, includendo la scarsa compensazione economica
che hanno ricevuto per aver ceduto le loro terre alla Montana Exploradora. Uno dei membri, Fernando
Basilio Pérez, dopo la fine della riunione viene ferito e altri membri delle comunità vengono minacciati
con armi da fuoco dal servizio di sicurezza dell’impresa.
Gennaio 2007: a seguito dell’incidente centinaia di membri delle comunità si riuniscono in una forte
protesta, bloccando per 13 giorni le varie vie di accesso alla miniera. Come risposta al blocco l’impresa
ottiene dalle Forze di Polizia l’emissione di 7 ordini di cattura per altrettanti membri delle comunità, con
l’accusa di minacce e lesioni ai membri del servizio di sicurezza della compagnia.
ATTORI COINVOLTI
Movimenti, Organizzazioni Sociali
Madre Selva – Collettivo ecologista
Comunità degli abitanti di Sipakapa e San Miguel Ixaguacan
Comunità di Ajel e San José Nueva Esperanza
Multinazionali/Imprese
Montana Exploradora
Enti Statali/Governi Locali
Governo del Guatemala
MEM
Altri
ADISMI - Associazione per lo Sviluppo Integrale di San Miguel
FONTI E DOCUMENTAZIONE
Fotoreportage sul progetto Marlin
Testi disponibili nel CDCA
¡Quiten las manos de nuestros recursos naturales!. Friends of the earth. 2003
Minería. Impactos sociales y ambientales. World Rainforest Movement. 2004
Los recursos naturales no se venden. Boletin resistencia de los pueblos. 2007
Represa aqui, represa allà, que esos planes paren ya. Boletin resistencia de los pueblos. 2007
Nuestro intercambio de experiencias. Boletin resistencia de los pueblos. 2006
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http://www.cdca.it/spip.php?article111
30/01/2008