il testo della delibera
Transcript
il testo della delibera
PROVINCIA DI RIMINI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE L'anno duemiladieci (2010) addì nove (9) del mese di Giugno alle ore 14:25, presso la Sede della Provincia previo avviso del Presidente, si è riunita la Giunta Provinciale, nelle persone dei Sigg.: PRESENTE S S S N N S S N COMPONENTE 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) STEFANO VITALI CARLO BULLETTI MERIS SOLDATI VINCENZO MIRRA MARIO GALASSO STEFANIA SABBA JAMIL SADEGHOLVAAD FABIO GALLI Presidente Vice Presidente Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Assessore Presiede la seduta IL PRESIDENTE STEFANO VITALI Partecipa IL SEGRETARIO GENERALE CARMELO CILIA Constatato legale il numero dei convenuti, il Presidente dichiara aperta la seduta. OGGETTO N. 162 LINEE GUIDA TECNICO AMMINISTRATIVE PER L’AUTORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA. Delib. G.P. n. 162/2010 OGGETTO: Linee guida tecnico amministrative per l’autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica. LA GIUNTA PROVINCIALE VISTO il Decreto Legislativo n 387 del 29 12 2003 “Attuazione della Direttiva 2001/174/C.E. relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”, che all’ art. 12 stabilisce la convocazione di una Conferenza dei servizi (ai sensi della legge sopra richiamata) quale strumento per la valutazione e l’autorizzazione dei progetti di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; PRESO ATTO che a seguito del trasferimento alle Regioni a Statuto Ordinario ed agli Enti Locali delle funzioni e delle attività dello Stato in materia di Energia, in attuazione del d.lgs. 31/3/1998 n. 112, la Regione è l’ente competente, a partire dal 22 febbraio 2001, per il rilascio delle autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica con potenza uguale o inferiore a 300 MW termici, utilizzanti fonti convenzionali e fonti assimilate a fonti convenzionali (Legge 9/91 e D.P.R. 53/98); RICHIAMATA la legge regionale del 23 Dicembre 2004 n. 26, relativa alla “Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia”, che all’ art. 3 affida alle Province, oltre all'approvazione e l'attuazione del piano-programma per la promozione del risparmio energetico e dell'uso razionale dell'energia, la valorizzazione delle fonti rinnovabili (FER), l'ordinato sviluppo degli impianti e delle reti di interesse provinciale, anche attraverso l'adeguamento e la riqualificazione dei sistemi esistenti, la potestà autorizzativa per gli impianti non direttamente controllati da Stato e Regione; CONSIDERATO che sono di competenza della Provincia tutte le procedure di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia con potenze inferiori ai 50 MW termici alimentati da fonti convenzionali e rinnovabili. 2 Alla Regione sono riservate le competenze autorizzative per gli impianti con potenza termica superiore ai 50 MW di potenza mentre allo Stato sono riservate le competenze autorizzative per gli impianti superiori ai 300 MW termici di potenza; VISTO il Piano Energetico Regionale (PER) approvato nel novembre 2007 che fissa gli obiettivi e le azioni regionali per la riduzione dei consumi energetici e l’emissione di gas serra; CONSIDERATO che il PER definisce le Linee di Intervento specifiche che richiamiamo in funzione dell’applicabilità e dell’attinenza per il nostro territorio: • Risparmio energetico ed uso efficiente dell’ energia nel settore civile e nei sistemi urbani, in particolare attraverso il contenimento dei consumi energetici negli edifici • Riqualificazione e certificazione e di edifici pubblici • Miglioramento dell’ efficienza dell‘illuminazione pubblica • Potenziamento del teleriscaldamento urbano e della generazione distribuita • Attuazione del risparmio energetico nell’industria e nei settori produttivi • Razionalizzazione energetica nel settore trasporti • Migliore definizione del contributo del sistema agro-forestale per energia ed ambiente • Valorizzazione del sistema forestale secondo il Protocollo di Kyoto • Piano valorizzazione biomasse endogene • Piano programma di sviluppo fonti rinnovabili : Fotovoltaico, Solare Termico, Geotermia, Idroelettrico, Eolico • Implementazione di sistemi di ricerca e trasferimento tecnologico • Informazione orientamento e sensibilizzazione RIAFFERMATO che in riferimento a quanto sopra le politiche provinciali devono basarsi sulla conoscenza delle condizioni di offerta e di domanda di energia. E’ opportuno sviluppare periodicamente bilanci energetici provinciali applicando metodologie condivise e consolidate. Sul lato dell’offerta occorre concretamente perseguire l’uso delle fonti rinnovabili dell’energia, a partire dall’ incremento dell’energia prodotta con il fotovoltaico; incentivare la realizzazione di impianti integrati in particolare nelle aree produttive ed artigianali esistenti e nelle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate; proseguire l’azione di sperimentazione dell’eolico in mare e del micro eolico nel territorio montano e collinare; promuovere l’uso delle bio masse per la produzione di energia. Contemporaneamente è necessario agire sul contenimento dei consumi di energia, mettendo in efficienza gli impianti pubblici esistenti, migliorando il rendimento energetico. Lo sviluppo e la 3 differenziazione dell’uso delle fonti energetiche deve essere perseguito seguendo il principio di valorizzazione del territorio che prevede di ridurre il consumo del suolo, secondo i principi ispiratori del PTCP 2007; PRESO ATTO che, secondo i dati rilevati, in Provincia l’indice dei consumi energetici per Kmq nel 2009 era pari al doppio rispetto all’Italia e più alto di quello dell’Emilia Romagna (1357 contro 801), che in poco meno di 20 anni il consumo è incrementato del 18%, per cui il fabbisogno è passato da 850 GWh a 1600, con il settore del terziario a guidare la crescita seguito dall’industria e dall’uso domestico. La domanda si avvale prevalentemente del consumo di gas naturale, del gasolio e della benzina. Mentre in totale si sfiorano i due milioni di tonnellate equivalenti di produzione in atmosfera di CO2. Il bilancio energetico della provincia evidenzia una quasi totale dipendenza dall’esterno, per quanto riguarda sia le fonti energetiche primarie che la domanda di energia elettrica; RIBADITA la volontà di raggiungere un maggior grado di autosufficienza nell’approvvigionamento energetico, occorre, peraltro rispettare quanto previsto nel protocollo di Kyoto in merito alla natura delle fonti energetiche utilizzate. Le politiche da perseguire sono così individuabili: • promuovere il risparmio energetico a tutti livelli; • ridurre i consumi energetici nel sistema insediativo, sia nella parte pubblica che in quella privata; • incrementare l’energia da fonti alternative rinnovabili (fotovoltaico,solare, eolico, biomasse); RICHIAMATO il PTCP 2007 che fornisce con le proprie disposizioni un’ampia gamma di indirizzi e direttive alla pianificazione comunale che dovranno essere considerati al momento della redazione dei nuovi strumenti urbanistici. La Provincia intende a breve termine varare il proprio piano-programma per la promozione del risparmio energetico e dell'uso razionale dell'energia, pertanto il presente documento definisce le prime indicazioni in tema di Politiche Energetiche con l’obiettivo di avviare una proficuo confronto in primo luogo con i Comuni e con il mondo dell’economia e delle imprese e con quanti, a diverso titolo, si occupano di ambiente e salvaguardia del territorio, per arrivare all’adozione e all’approvazione del proprio Piano dell’Energia, che costituirà variante normativa al vigente PTCP 2007; RICORDATA la volontà di favorire impianti fotovoltaici integrati che siano coerenti con l’obiettivo di preservare il suolo da nuovi usi, in particolare per quanto concerne gli ambiti rurali e i terreni agricoli, assumendo la tutela ed il rispetto del paesaggio quale vincolo di prioritario interesse generale da salvaguardare. Per quanto concerne 4 gli impianti a terra non integrati, al fine di evitare l’insorgere di impianti di piccole dimensioni, non significativi dal punto di vista energetico, ma ambientalmente impattanti, si ritiene prioritario favorire impianti che costituiscano aree specifiche dedicate, in regime di accordo tra Comuni diversi ricadenti in aree tra loro omogenee, individuando primariamente l’ambito della Valmarecchia e della Valconca, quali aree in cui avviare eventuali sperimentazioni; RICHIAMATO, in ogni caso, quanto previsto dall’art. 1, comma 423 della Legge Finanziaria 2007 – per cui è attività connessa a quella agricola, l’attività di produzione di energia da fonti rinnovabili, svolta ai sensi dell’art. 2135 del codice civile, e secondo i limti fissati dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n.32/E del 6 luglio 2009; RITENUTO, comunque, di sollecitare i Comuni a presentare progetti sinergici, anche al fine di garantire economie di scala, per impattare e compromettere il territorio il meno possibile. I Comuni pertanto sono chiamati a predisporre i siti più idonei, redigere specifici studi di fattibilità economico-finanziaria ed ambientale al fine di promuovere le energie rinnovabili. Nell’esame delle domande presentate dovrà sempre essere valutato l’interesse generale che favorisca iniziative che premino azioni volte al recupero di aree o edifici pubblici o privati ad uso pubblico di particolare interesse; la realizzazione di servizi a favore dei cittadini; la valorizzazione o la riqualificazione di aree urbane. I progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili di più vasta portata debbono intendersi quindi quali iniziative di tipo industriale e produttivo assimilabili a progetti di ampliamento o costituzione di nuovi insediamenti produttivi, meglio se di area vasta, in linea con le norme proprie delle APEA. Ciò dovrà essere applicato prioritariamente fino al recepimento da parte dei Comuni delle direttive previste dal PTCP 2007, sia in tema di produzione di energia che di risparmio energetico. Per l’area della costa si ribadisce la scelta di favorire l’uso degli impianti che utilizzino le superfici coperte già esistenti o che ricadano all’interno di aree produttive già esistenti, o di ambiti già ambientalmente compromesse in cui specifici progetti costituiscano occasione di valorizzazione economico-sociale complessiva a vantaggio del territorio. In particolare si richiama la necessità di creare specifiche azione in relazione alle fasce infrastrutturali (A14, variante SS16 e similari) di recente o prossima realizzazione; RIBADITO che la Provincia ritiene opportuno proseguire nell’impegno di varare un programma di iniziative immediate, proficue e attuabili nel medio termine per conseguire gli obiettivi sopra richiamati, e quindi intende coordinando la propria attività : 5 • puntare ad un minor consumo energetico negli edifici pubblici di competenza della Provincia varando uno programma di riduzione dei consumi negli edifici scolastici di competenza dell’Ente, con azioni di monitoraggio e sostituzione progressiva degli impianti meno efficienti; implementazione di azioni di sperimentazione dell’uso in loco delle fonti rinnovabili; • promuovere sul territorio azioni di coordinamento tra i Comuni per avviare forme di collaborazione sul tema del risparmio energetico, possibilmente coordinando le NTA oggi diverse e spesso causa di frammentazione degli interventi; • favorire la creazione di una filiera agro-bosco-energetica avviando i progetti di sperimentazione già presentati dalla Provincia agli Enti competenti, trasformandoli in azioni pilota da riproporre in altre situazione ove possibile. Questi impianti saranno alimenti da biomassa di origine vegetale prodotta per la quasi totalità all’interno dei confini territoriali della provincia di Rimini; • favorire accordi di filiera agro-energia con gli agricoltori al fine di garantire l’approvvigionamento della biomassa e un congruo vantaggio economico per l’economia agricola riminese; • favorire intese tra quanti intendono installare impianti energetici ed il mondo agricolo, con impianti di piccole dimensioni, anche in accordo con le associazioni del mondo agricolo sempre che l’iniziativa si configuri come sostegno e valorizzazione dell’imprenditoria agricola, evitando ulteriori perdite di quote nel settore; • rendere operativo il progetto di riforestazione lungo l’asse delle infrastrutture dell’A14 e della futura variante alla SS16, attuando le prescrizioni regionali in materia di compensazione di produzione di Co2 inserite nella VIA per l’A14; • varare uno specifico programma per le aree produttive per diminuire l’uso del combustibile fossile oggi utilizzato, sia attraverso l’uso della geotermia, che del fotovoltaico integrati o delle bio-masse. Si ricorda, infatti, che il territorio della provincia di Rimini è caratterizzato dalla presenza di numerosi capannoni industriali, capaci di sviluppare energia da fotovoltaico in quantità significativa rispetto al consumo di energia elettrica della provincia; • agire sul risparmio dei consumi nelle attività del terziario con particolare riferimento al settore del commercio, in quanto questo rappresenta uno dei settori di maggior consumo nel nostro territorio e con tendenza all’aumento della domanda di energia; • programmare la sostituzione degli impianti ed il ricorso al fotovoltaico quale progetto di lunga durata sul quale far ricadere incentivi anche di livello regionale e nazionale, quali strumenti di riqualificazione del settore turistico; 6 • agire sulle azioni di Mobilità sostenibile. In particolare si tratta di proseguire nella diffusione del bike sharing, nell’uso del metano per i mezzi del TPL, nella diffusione del Piedibus, nella ripresa del car sharing, ed in generale dalle azioni di mobility management; La Provincia intende partecipare alle diverse iniziative di promozione e valorizzazione delle buone pratiche da perseguire nel settore, sia in collaborazione con soggetti locali che con partner pubblici e privati di altre regioni o paesi dell’Unione europea; CONSIDERATO, inoltre, che nel rispetto delle competenze definito dalle norme come sopra richiamate, al fine di semplificare e di razionalizzare i procedimenti di autorizzazione dei nuovi impianti, nelle more dell’emanazione delle linee guida nazionali (art.12, comma 10, del dlgs. N. 387/2003 ed in considerazione del fatto che il procedimento unico si applica anche in assenza delle linee guida, ai sensi del comma 9 dell’art. 12) e del regolamento regionale, si ritiene opportuno, anche a fronte dell’incremento delle istanze di autorizzazione, definire le modalità organizzative e le procedure per l’esercizio delle funzioni amministrative attribuite alla Provincia, secondo le differenti fonti energetiche e per soglia dimensionale, tenuto conto del Piano Energetico Regionale approvato con delibera di Consiglio n. 141 del 2007; RICORDATO l’impegno assunto dall’Assessorato all’Energia e alle Politiche per lo Sviluppo Sostenibile di predisporre le Linee Guida del Piano energetico da approvare in Consiglio per avviare una proficua discussione con i soggetti interessati, pubblici e privati, al fine di adottare e successivamente approvare il Piano quale variante del PTCP 2007; VISTO l’allegato “A” , parte integrante e sostanziale della presente deliberazione che descrive nel dettaglio le linee guida tecnico amministrative. che si compongono di due parti: la prima concerne in generale la specificazione dell’iter autorizzativo, anche nel caso in cui vi siano relazioni del procedimento unico con le procedura di VIA, di AIA e valutazione di incidenza e nel caso in cui si renda necessario attivare procedure espropriative, nonché la disciplina della successiva fase dei controlli e delle sanzioni e definisce, nel dettaglio, le procedure di autorizzazione per singola tipologia di impianto FER e per soglia dimensionale. La seconda parte contiene l’indicazione dei criteri di valutazione degli impianti e dei criteri generali e specifici di valutazione dei progetti; dei criteri localizzativi e progettuali di carattere generale e definisce i rapporti con gli strumenti urbanistici e, infine, stabilisce i contenuti progettuali necessari; VISTO il parere favorevole di regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Servizio Progetti di Area Vasta e Mobilità di Sistema Dott. Alberto Rossini ai sensi dell’art.49 comma 1 TUEL; 7 DATO ATTO che la presente deliberazione non comporta impegno di spesa ne diminuzione di entrata pertanto non necessita del parere di regolarità contabile ai sensi dell’art. 49, comma 1, del TUEL; A VOTI unanimi e palesi DELIBERA 1. di approvare le linee tecnico amministrative, meglio dettagliate nell’allegato “A” parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che si compongono di due parti: la prima concerne in generale la specificazione dell’iter autorizzativo, anche nel caso in cui vi siano relazioni del procedimento unico con le procedura di VIA, di AIA e valutazione di incidenza e nel caso in cui si renda necessario attivare procedure espropriative, nonché la disciplina della successiva fase dei controlli e delle sanzioni e definisce, nel dettaglio, le procedure di autorizzazione per singola tipologia di impianto FER e per soglia dimensionale. La seconda parte contiene l’indicazione dei criteri di valutazione degli impianti e dei criteri generali e specifici di valutazione dei progetti; dei criteri localizzativi e progettuali di carattere generale e definisce i rapporti con gli strumenti urbanistici e, infine, stabilisce i contenuti progettuali necessari; 2. di stabilire che è demandato al Dirigente del Servizio Progetti di Area Vasta e Mobilità di sistema la partecipazione alla Conferenza dei servizi per il rilascio dell’autorizzazione quale rappresentante unico dell’Amministrazione della Provincia; 3. di stabilire inoltre, ai sensi della Legge Regionale n. 26 del 23/12/04 art. 16 punto e: - che l’ammontare delle spese istruttorie poste a carico del proponente è pari allo 0,02% dell’investimento, salvo eventuale aggiornamento da applicarsi nel momento in cui la Regione avrà fissato parametri diversi; - che l’importo su cui calcolare lo 0,02% è il valore del preventivo dell’impianto da realizzare; Il versamento della somma suddetta potrà essere effettuato tramite: - bonifico bancario sul c/c n. T20020002002, intestato a Provincia di RIMINI presso la BANCA CARIM SpA Agenzia C.so d’Augusto 62 Rimini IBAN IT06C0628524202T20020002002 con la seguente 8 - - - - causale: “Attività istruttoria per il rilascio/proroga/rinnovo/modifica dell’autorizzazione unica ex d.lgs. n. 387/2003 e L.R. n. 26/2004” e degli estremi della domanda; versamento su c/c postale n. 518472 intestato PROVINCIALE DI RIMINI - serv. Tesoreria, 47922 Rimini, con indicazione della seguente causale “Attività istruttoria per il rilascio / proroga / rinnovo / modifica dell’autorizzazione unica ex d.lgs. n. 387/2003 e L.R. n. 26/2004” e degli estremi della domanda; che la quietanza di pagamento dovrà essere inviata a cura del proponente all’Ufficio Energia della Provincia di Rimini, allegando anche la comunicazione del valore del preventivo per l’impianto autorizzato.; che vanno inoltre presentati: • 1 marca da bollo da € 14,62 nella domanda originale da inviare alla Provincia di Rimini • 1 marca da bollo da € 14,62 ogni 4 pagine dell’autorizzazione finale; che gli oneri istruttori sono ridotti del 50% per la richiesta di proroga per la costruzione dell’impianto e del 70 % per il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio. Non sono dovuti gli oneri istruttori qualora il proponente sia un Ente pubblico, una Società interamente pubblica o un Consorzio pubblico. Gli importi debbono essere versati prima dell’esame dell’istanza pertanto il diniego dell’autorizzazione o la rinuncia del richiedente al prosieguo della procedura autorizzatoria non danno diritto al rimborso delle somme originariamente versate. I criteri e le procedure definiti nella guida tecnico-amministrativa si applicano per tutte le istante acquisite al protocollo e non ancora esaminate o approvate: 4. di inviare il presente atto ai Comuni della Provincia di Rimini; 5. di rendere con separata ed unanime votazione il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del T.U.E.L. . 9 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue. IL SEGRETARIO GENERALE CARMELO CILIA IL PRESIDENTE STEFANO VITALI La presente delibera è resa immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Dlgs. n. 267 del 18.08.2000. IL SEGRETARIO GENERALE CARMELO CILIA 10