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Seminario
Impatto della crisi economica su università e ricerca in Europa
Roma, 25-26 ottobre 2011
Jean-Hervé Cohen
Ufficio nazionale del SNES-FSU (Sindacato Nazionale della Scuola Secondaria Superiore -Federazione
Sindacale Unitaria)
Responsabile dell'istruzione universitaria - post maturità (Higher Education)
Francia
I. La crisi in Europa
Gli Stati europei sfornano un piano di rigore dietro l’altro sempre più drastico.
Questi piani, in un contesto già di recessione, prosciugheranno le economie degli Stati in questione e non
permetteranno loro di raggiungere gli obiettivi prefissati per il riassorbimento del deficit.
Il governo francese ha rivisto al ribasso gli obiettivi di crescita (+ 1,75% nel 2011 e 2012 anziché quelli del
2% e 2.25% previsti inizialmente) e annuncia nuovi tagli per accelerare la riduzione del deficit del 7,1% del
PIL a fine 2010, al 5,7% a fine 2011, poi al 4,5% a fine 2012 e al 3% a fine 2013, secondo la
programmazione della finanza pubblica trasmessa a Bruxelles. L'effetto negativo che queste misure avranno
sulla crescita rende quindi poco credibile tale programmazione.
II. Il piano di austerità in Francia
Il piano dei tagli, annunciato il 24 agosto da F. Fillon, ammonta ad un totale di 12 miliardi di euro su 2 anni.
Lo sforzo richiesto è molto iniquo. La tassazione dei redditi più elevati riguarderà solo 10.000 persone e
frutterà soltanto 200 milioni di euro. In compenso, sarà il ceto medio ad essere maggiormente colpito : rialzo
dei prezzi del tabacco, dei super alcolici e delle bevande con zuccheri aggiunti, incremento delle tasse
sociali (della pressione fiscale a carico delle imprese), tassa sull'assistenza sanitaria.
In questo contesto, il governo giustifica il proseguimento dei tagli al pubblico impiego. Un funzionario su due
che va in pensione non viene sostituito. Nell'istruzione, dal 2007, ogni anno si contano migliaia di posti
tagliati, mentre il numero degli studenti è stabile, anzi in rialzo.
III. La formazione post diploma dei licei
Dopo la maturità, oltre ai percorsi propriamente universitari, che comunque raccolgono la maggioranza dei
diplomati, i licei organizzano corsi post diploma di livello universitario che vanno da uno a tre anni . I più
importanti sono :
• le Sezioni dei Tecnici Superiori (STS), che rilasciano un diploma professionale in 2 anni : il brevetto
di tecnico superiore (BTS), riconosciuto nei contratti collettivi di lavoro.
• Le Classi preparatorie al DCG (Diploma di contabilità e di gestione), che rilasciano un diploma
nazionale in 3 anni, il diploma di contabilità e di gestione (DCG), a livello di Laurea Triennale
(Bachelor)
• Le Classi preparatorie alle "grandi scuole" (grandes écoles) (CPGE) che permettono di entrare nelle
scuole di ingegneria, di management oppure nelle Scuole Normali Superiori (ENS). Le grandi scuole
rilasciano un diploma a livello di Laurea Magistrale, le scuole normali superiori offrono una
formazione di alta qualità per professori o ricercatori.
Questi corsi di formazione raccolgono l'iscrizione di più del 30% dei nuovi diplomati e contano in tutto
300.000 studenti. I corsi di formazione per il Brevetto di Tecnico Superiore (BTS) richiamano maggiormente i
diplomati negli istituti tecnici, i corsi di preparazione alle grandi scuole (CPGE) attraggono maggiormente
tutti gli altri diplomati. Questi corsi di formazione sono selettivi, vale a dire che l’ammissione è subordinata
alla valutazione del fascicolo dell’alunno relativo all’andamento dell’ultimo anno delle superiori.
Su tutto il territorio, 2258 licei possiedono delle STS (Sezioni di Tecnici Superiori) e 442 CPGE (corsi di
Preparazione alle Grandi Scuole), tenendo conto che la Francia conta 79 università. Quindi questi corsi di
formazione sono localizzati sia nelle grandi città, che in quelle medie e nelle periferie.
Numero di studenti iscritti alla Laurea Triennale (bachelor) in Francia
Sezioni di Tecnici Superiori 242.247
Diploma di contabilità e di gestione + Corsi di Preparazione alle Grandi Scuole 85.519
Università 863.762
Estrazione sociale degli studenti (in percentuale)
Università
STS
CPGE
Agiata
30,7
16,1
50,8
Media
13
14,7
12,8
Disagiata
22,8
38,3
15,8
I docenti di questi corsi sono equivalenti ai professori universitari di seconda fascia (titolari dell’abilitazione
all’insegnamento universitario) che hanno uno stato giuridico da funzionario pubblico; sono spesso titolari di
una Laurea Magistrale, di un Dottorato o di un diploma di abilitazione professionale. La loro funzione
prevede solo l’insegnamento.
IV. Una politica disastrosa dell’Insegnamento Universitario
Purtroppo la politica del taglio dei posti provocherà la chiusura di numerose classi o anche intralci nel loro
funzionamento. Saranno i corsi che accolgono studenti di estrazione modesta, quelli che soffriranno
maggiormente dei tagli previsti dalla finanziaria.
I sindacati si sono mobilitati contro la riapertura della scuola (elementare, secondaria media e superiore,
universitaria) in tali condizioni catastrofiche. La giornata di sciopero e le manifestazioni del 27 settembre
hanno richiamato 150.000 persone ma i sindacati hanno difficoltà ad aggregarsi per dare una forte risposta
sindacale. La categoria è disincantata, persuasa che questo governo non cederà su niente, e aspetta tempi
migliori dopo le elezioni presidenziali del 2012.
Il SNES- FSU (Sindacato Nazionale dell’Istruzione Secondaria – Federazione Sindacale Unitaria) pensa
invece che bisogna continuare a lottare e durante la campagna elettorale interpellerà tutti i candidati affinché
definiscano il loro progetto per l’istruzione. Il nostro prossimo congresso si terrà nel marzo 2012, e ci offrirà
quindi l’opportunità di precisare le nostre rivendicazioni in modo da contrastare le riforme disastrose
realizzate dall’ attuale governo.
Il Sindacato Nazionale dell’Istruzione secondaria – Federazione Sindacale Unitaria (SNES-FSU) ritiene
anche che, a livello europeo, si possano utilizzare tutte le leve istituzionali per farsi sentire. In questo
contesto, il ruolo del Comitato Sindacale Europeo dell’Istruzione (CSEE) è essenziale.