del 04/09/2015

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del 04/09/2015
del 04/09/2015
4 settembre 2015
http://news-town.it/cronaca/9048-l-aquila,-apre-un-asilo-nido-comunale-su-3-affidamentoesterno-per-le-altre-strutture.html
L'AQUILA, APRE UN NIDO COMUNALE SU 3: AFFIDAMENTO ESTERNO
PER GLI ALTRI. CIALENTE: "NON CI SONO ALTERNATIVE". MA APLCV:
"NON È VERO, CONTRATTI MAESTRE RINNOVABILI"
A qualche ora dalla conferenza stampa indetta, stamane, dal sindaco Massimo Cialente e
dalle assessore comunali Emanuela Di Giovambattista e Betty Leone per annunciare che,
il 7 settembre, aprirà soltanto uno dei tre asili nido comunali vista l'impossibilità di
prorogare i contratti a maestre e insegnanti per le norme inserite nel Jobs Act, arriva
notizia che, al contrario, i contratti a tempo determinato potrebbero essere rinnovati.
A dirlo, il gruppo civico di 'Appello per L'Aquila che vogliamo': "Alle educatrici degli asili
nido può essere rinnovato il contratto a tempo determinato, nonostante abbiano maturato
contratti a tempo determinato superiori ai 36 mesi", si legge in una nota. "E' questo nella
sostanza il contenuto della circolare n. 3/2015 del 2 settembre scorso a firma della
Ministra alla Funzione pubblica Madia. Sembra quindi possa risolversi il problema della
chiusura di due asili comunali su tre con conseguente affidamento del servizio ai privati
deciso dall'amministrazione comunale".
La circolare ministeriale - spiega il gruppo civico consiliare - prevede che sarà dato il
tempo agli enti territoriali di stabilizzare i precari, potendo nel frattempo rinnovare contratti
a tempo determinato per "garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed
educativo", senza incorrere in sanzioni. "Di conseguenza chiediamo che il comune fin da
oggi, come sta già facendo quello di Roma, inizi a redigere la proroga dei contratti e studi
un piano di assunzione per stabilizzare entro il prossimo anno tutti i precari degli asili. Fa
specie il fatto che ancora stamattina in conferenza stampa il sindaco e due assessore non
fossero a conoscenza delle nuove disposizioni ministeriali e abbiamo ribadito il piano di
chiusura degli asili. Non capiamo se il perdurare di questa posizione sia dovuta alla non
conoscenza della nuova circolare. Quello che sappiamo è che altri comuni, con il
medesimo problema, già oggi stanno procedendo con la firma dei nuovi contratti. Non ci
sono più scuse per procedere diversamente".
Parrebbe insomma che possa concludersi felicemente una vicenda che ha scatenato
rabbia e polemiche. Una vicenda di respiro nazionale che sta avendo pesanti
ripercussioni, anche a L'Aquila. Circa 10mila educatrici e insegnanti di nidi e materne
comunali rischiano, infatti, di restare disoccupate, avendo superato i 36 mesi di servizio.
Cinquemila solo a Roma, dove in questi giorni hanno dato vita a una mobilitazione
permanente, con proteste e presidi anche notturni alle porte del Campidoglio.
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Una sentenza della Corte di giustizia europea del novembre 2014 aveva sancito, infatti,
che anche il personale scolastico, dopo 36 mesi di contratti, andasse stabilizzato e che
non si potessero reiterare oltre i contratti a tempo determinato. Ma se per gli insegnanti
statali, con il Jobs act e la Buona Scuola, si è fatta una deroga, quelli comunali ne sono
rimasti fuori. Assumere subito tutti i precari a tempo indeterminato, con il Patto di stabilità e
il blocco del turnover, per gli enti locali è spesso impossibile. Così, educatrici e insegnanti
di nidi e materne comunali rischiano di restare a casa per 'colpa' di una sentenza che, al
contrario, intendeva stabilizzare il personale scolastico.
A L'Aquila, potrebbe significare la chiusura di due asili nido comunali su tre. Anche se
l'intervento del ministro Madia parrebbe aver risolto la questione. Oppure no? "In
riferimento alla conferenza stampa tenuta stamani sugli asili nido - ha inteso spiegare
l'assessora Betty Leone, replicando ad Aplcv - precisiamo che l'Amministrazione comunale
è bene a conoscenza della circolare del ministro Madia. Il testo, tuttavia, presenta al
momento degli aspetti, sotto il profilo tecnico e normativo, che necessitano di
approfondimenti ai fini di verificarne l'effettiva applicabilità al nostro caso specifico".
Leone ha voluto rassicurare che l'amministrazione sta valutando, "con i dirigenti, se e
come si possa intraprendere questa strada. Nelle more di tale verifica, tuttavia, ci
riserviamo di attuare il piano illustrato stamani, in modo da dare una soluzione certa, in
ogni caso, al problema, che costituisce una nostra priorità, e poter arrivare, entro la fine
del 2015, alla riapertura di tutti gli asili nido comunali".
La conferenza stampa di stamane
"La situazione è difficile", ha riconosciuto stamane in conferenza stampa l'assessora
Emanuela Di Giovambattista. "Dopo il terremoto - ha spiegato - i nidi comunali si sono retti
grazie soprattutto alla presenza di operatori con contratti a tempo determinato, assunti con
le normative emergenziali. Questo è successo perché molte educatrici sono andate in
pensione e, causa blocco del turn over nella pubblica amministrazione, non è stato
possibile fare nuovi concorsi". Parliamo di un numero non esiguo di educatrici con contratti
a tempo determinato. "In questi anni - ha continuato la Di Giovambattista - siamo sempre
riusciti a prorogare i contratti del personale precario ma con il Jobs Act, che vieta proroghe
oltre i 36 mesi, è sorto un problema, che peraltro non riguarda solo le educatrici degli asili
nido ma tutti i precari del Comune. Abbiamo tentato in ogni modo di ottenere dal Governo
la possibilità di derogare al Jobs Act, lavorando in maniera sinergica per inserire un
emendamento al dl Enti Locali. Non abbiamo ottenuto la proroga, però. L'unica nostra
responsabilità è di averci voluto provare fino in fondo".
Dunque, il Comune dell'Aquila - il 7 settembre prossimo - potrà aprire un solo nido, l'asilo
del Viale, con la chiusura degli asili Primo Maggio e Ape Tau. "Avremmo potuto fare come
il Comune di Roma - ha sottolineato Di Giovambattista - offrendo un servizio part-time,
dalle 8 alle 14, ma, così, avremmo dato risposta alle esigenze di poche famiglie. Dunque,
si è deciso di aprire un solo nido, con orario pieno. Si tratta di una soluzione tampone che
ha mitigato il disagio: con il nido comunale del Viale, i sei nidi privati convenzionati con il
Comune e 'Casetta Fantasia' daremo risposta a 163 famiglie. Per ora, è l'unica soluzione
possibile". Una soluzione tampone, appunto.
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Come intende muoversi il Comune dell'Aquila per risolvere la questione? "Continueremo a
insistere con il Governo per ottenere la proroga al Jobs Act. Intanto, stiamo approntando
un bando per l'affidamento esterno della gestione dei nidi ad una cooperativa che dovrà
reintegrare, però, maestre e insegnanti che hanno lavorato in questi 6 anni rendendo il
nostro servizio pubblico una eccellenza a livello nazionale".
Non solo maestre e insegnanti: lo stesso problema si ripeterà, alla fine di settembre, con la
scadenza dei contratti degli altri precari impiegati dal Comune, in altri settori. "Si tratta di
56 contratti", ha chiarito l'assessora Betty Leone. "In questi anni, l'amministrazione ha
tentanto di 'resistere' all'orientamento imposto dai vari governi che si sono succeduti:
privatizzare i servizi pubblici per 'scalare' i costi dai bilanci dei Comuni italiani. Siamo
convinti, infatti, che l'amministrazione debba garantire i servizi pubblici essenziali anche
perché privatizzare, spesso, significa aumentare i costi diminuendo la qualità. Fino ad
oggi, dunque, abbiamo lavorato con le proroghe ma già l'anno passato non abbiamo avuto
alcun sostegno dal Governo e siamo stati costretti ad utilizzare i fondi stanziati con un
progetto speciale della Regione. Sono due anni che chiediamo proroghe e stabilizzazioni
per i profili non presenti nel concorsone Ripam - ha inteso ribadire Betty Leone - senza
risultati".
Non c'è alternativa all'esternalizzazione della gestione degli asili, insomma. Uno scenario
che preoccupa maestre e insegnanti: "Si cerca di far passare l'idea che un servizio
fondamentale, come quello degli asili nido comunali, sia soltanto un costo e che possa
quindi essere esternalizzato. Una parola questa che, anche alla luce dei recenti fatti di
cronaca di Roma, dovrebbe far inorridire qualsiasi amministratore pubblico", hanno
sottolineato nei giorni scorsi. Aggiungendo di non sentirsi affatto rassicurate dalle parole
del sindaco e degli assessori Leone e Di Giovambattista "che vogliono farci credere che
l'esternalizzazione sia l'unica strada percorribile. Esternalizzare significa infatti ridurre la
qualità del servizio, in quanto le gare di appalto dovranno tener conto, inevitabilmente,
dell'offerta economica più vantaggiosa, andando necessariamente ad incidere sui costi del
personale".
Le operatrici non sono neppure convinte della proposta, accennata anche stamane in
conferenza stampa, di costituirsi in cooperativa per gestire direttamente gli asili nido: "Non
avremmo i tempi tecnici per farlo e non saremmo in grado di competere con i colossi
nazionali che andrebbero a rispondere al bando", hanno ribadito. Alle maestre, però, si è
rivolto direttamente il sindaco Massimo Cialente spiegando che non ci sono altre
alternative perseguibili. "Se vogliamo mantenere la nostra impostazione nella gestione
degli asili nido e se vogliamo salvaguardare i livelli occupazionali, non ci sono altre strade
che l'affidamente ad una cooperativa: una sorta di partita di giro - ha chiarito Cialente - con
il Comune che assicurerebbe i finanziamenti previsti, 'girandoli' alla cooperativa e
aggirando, così, i limiti imposti dalle norme". E per gli altri precari? "Abbiamo un sacco di
soldi - ha ribadito il primo cittadino - grazie alla decisione di destinare l'1 del 5%
inizialmente previsto per le attività produttive al personale tecnico. Si tratta di circa 6milioni
di euro. Il problema, però, è che possiamo rivolgerci solo a professionisti iscritti ad albi o
collegi e, per alcune mansioni, gli albi semplicemente non ci sono. Tenteremo di risolvere
anche questo problema sui tavoli romani".
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Tornando agli asili nido, a breve verrà dunque istruito il bando per l'affidamento esterno
della gestione delle strutture Primo Maggio e Ape Tau. Ci vorrà qualche mese, però. Nel
frattempo, i bambini saranno temporaneamente trasferiti in parte all'asilo nido comunale
del Viale e in parte in alcune delle strutture private convenzionate. Il metodo che si userà
per gli "smistamenti" sarà il seguente: i bambini che hanno già iniziato a frequentare il nido
saranno trasferiti all'asilo del Viale mentre i nuovi iscritti saranno "appoggiati", sempre in
via temporanea, presso le strutture private convenzionate. Una risposta parziale, come
detto, che soddisferà le esigenze di 163 famiglie. Le altre, dovranno pazientare.
Di Giovambattista ha inteso replicare anche alle polemiche sollevate, nei giorni scorsi, da
genitori, comitati e gruppi civici, sulla decisione di trasferire i bambini proprio all'asilo del
Viale, ospitato in un Musp. "Quando si amministra si deve usare il buon senso. La scelta
del Viale deriva dall'esigenza di accontentare il maggior numero di famiglie: lì, potremmo
ospitare 60 bambini; nella struttura Primo Maggio, invece, non avremmo potuto superare i
40. Si tratta, insomma, di una scelta funzionale. Non capisco le polemiche: a L'Aquila, tutti
gli asili privati più importanti, infatti, sono ospitati nei Musp".
Questa mattina intanto, poco prima dell'inizio della conferenza stampa di Palazzo Fibbioni,
un gruppo di mamme si è recata presso gli uffici di via Rocco Carabba per chiedere la
data del consueto incontro annuale tra mamme ed educatrici che si tiene ogni anno, prima
della riapertura dei nidi. "Ci è stato risposto - ha spiegato Rosita Castaldi, del Comitato di
Gestione - che ancora non è stato effettuato il sopralluogo al Musp del Viale e, quindi, per
l'incontro ci sarà da aspettare la prossima settimana". "Organizzare una riunione
illustrativa su come sarà effettuato l'inserimento dei nostri bambini ad inserimento iniziato ha aggiunto Claudia Pagliariccio - ci sembra l'ennesima presa in giro nei confronti di
genitori e bambini da parte di questa amministrazione. Ci aumentano le rette,
diminuiscono i servizi ed ora diventa problematico anche ottenere informazioni essenziali
a tempo debito".
La nota di 'Appello per L'Aquila che vogliamo'
"Alle educatrici degli asili nido può essere rinnovato il contratto a tempo determinato,
nonostante abbiano maturato contratti a tempo determinato superiori ai 36 mesi. E’ questo
nella sostanza il contenuto della circolare n. 3/2015 del 2 settembre scorso [leggi] a firma
della Ministra alla Funzione pubblica Madia con tanto di messaggio su twitter. Sembra
quindi possa risolversi il problema della chiusura di due asili comunali su tre con
conseguenza affidamento del servizio ai privati deciso dall’amministrazione comunale.
La circolare ministeriale prevede che sarà dato il tempo agli enti territoriali di stabilizzare i
precari, potendo nel frattempo rinnovare contratti a tempo determinato per «garantire la
costante erogazione del servizio scolastico ed educativo», senza incorrere in sanzioni.
Di conseguenza chiediamo che il comune fin da oggi, come sta già facendo quello di
Roma, inizi a redigere la proroga dei contratti e studi un piano di assunzione per
stabilizzare entro il prossimo anno tutti i precari degli asili.
Fa specie il fatto che ancora stamattina in conferenza stampa il sindaco e due assessore
abbiamo ribadito il piano di chiusura degli asili. Non capiamo se il perdurare di questa
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posizione sia dovuta alla non conoscenza della nuova circolare. Cosa che sarebbe in se
grave e paradossale per un’amministrazione che sta seguendo la vicenda. Ma ormai
siamo abituati a tutto.
Quello che sappiamo è che altri comuni, con il medesimo problema, già oggi stanno
procedendo con la firma dei nuovi contratti. Non ci sono più scuse per procedere
diversamente.
Si proceda dunque velocemente, è una vittoria per tutta la città, che non perde una delle
sue poche eccellenze, per le educatrici e, soprattutto, per i nostri bambini".
La replica di Betty Leone
"In riferimento alla conferenza stampa tenuta stamani sugli asili nido precisiamo che
l'Amministrazione comunale è bene a conoscenza della circolare del ministro Madia che,
del resto, è stata anche citata e ricordata dal sindaco Cialente durante l'incontro di stamani
con la stampa.
Il testo, tuttavia, presenta al momento degli aspetti, sotto il profilo tecnico e normativo, che
necessitano di approfondimenti ai fini di verificarne l'effettiva applicabilità al nostro caso
specifico.
Valuteremo pertanto, insieme con i nostri dirigenti, se e come possiamo intraprendere
questa strada.
Nelle more di tale verifica, tuttavia, ci riserviamo di attuare il piano illustrato stamani, in
modo da dare una soluzione certa, in ogni caso, al problema, che costituisce una nostra
priorità, e poter arrivare, entro la fine del 2015, alla riapertura di tutti gli asili nido
comunali".
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http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=123405&typeb=0&centrotrasfusionale-avezzano-entro-maggio-ai-donatori
CENTRO TRASFUSIONALE AVEZZANO, ENTRO MAGGIO AI DONATORI
Questa mattina (3 settembre, n.d.r.) il manager della ASL 1 Avezzano-L'Aquila-Sulmona,
Giancarlo Silveri ed il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, guidati da una delegazione di
medici, rappresentanti dell'Avis, del Vas e dei sindacati, hanno visitato il Centro
Trasfusionale dell'Ospedale SS. Filippo e Nicola di Avezzano per verificare le attuali
condizioni della struttura e affrontare nel concreto le problematiche che lo riguardano.
L'incontro, fortemente voluto dal sindaco Di Pangrazio, dopo aver raccolto le numerose
segnalazioni e preoccupazioni da parte dei medici del centro, è stato l'occasione per avere
chiarimenti sullo stato dell'arte dei locali adibiti ai prelievi e per fissare il crono programma
degli interventi da attuare nel breve periodo, affinché si scongiuri il calo delle donazioni.
«Di 13.000 donazioni nella provincia dell'Aquila, 6.500 sono quelle provenienti da
Avezzano - ha affermato il sindaco - questo è un dato determinante che ci da il diritto di
chiedere con forza la massima attenzione e assistenza. Gli eccessivi ritardi per
l'attivazione dell'unità mobile e gli operatori costretti a lavorare in condizioni di disagio ci
hanno spinto a esigere risposte immediate dai tecnici della ASL. Il direttore generale
Silveri ci ha assicurato che entro 20 giorni l'unità mobile verrà dotata di due container
destinati all'accettazione e ai donatori, così da poter essere operativa a tutti gli effetti
anche grazie all'ampliamento del laboratorio. Inoltre, verrà messa a disposizione una
stanza per le visite mediche dei donatori di cordone ombelicale nel reparto di chirurgia
vascolare. Per quanto riguarda i lavori nella struttura del Centro Trasfusionale è
assolutamente necessario che si acceleri l'iter dell'intervento - tuona Di Pangrazio - entro il
mese di maggio l'opera dovrà essere conclusa. I donatori marsicani e gli operatori sanitari
dovranno riavere il loro centro trasfusionale, migliorato, sicuro e che possa rendere
interamente il prezioso servizio che offre alla comunità».
Il direttore della ASL 1, Giancarlo Silveri ha aggiornato l'incontro a venerdì prossimo,
quando verrà consegnato al sindaco di Avezzano il crono programma dettagliato degli
interventi, realizzato in completa sinergia con tutte le parti. Gli operatori sanitari hanno
espresso soddisfazione per la riunione e si sono detti pronti a mantenere alta l'attenzione
sul centro trasfusionale di Avezzano, a difesa del servizio e dei donatori.
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http://www.pagineabruzzo.it/notizie/news/L'Aquila/72838/Fare_verde_no_all_inceneritore_
rifiuti_in_abruzzo.html
FARE VERDE: NO ALL'INCENERITORE RIFIUTI IN ABRUZZO
“Un documento irricevibile”, tale è per Fare Verde lo schema di Decreto preparato dal
Ministro dell'Ambiente Galletti e sottoposto all'esame delle Regioni e delle Province
autonome per avviare la realizzazione di 12 nuovi inceneritori di rifiuti sul territorio
nazionale, di cui uno in Abruzzo.
L'appuntamento per l'analisi tecnica del documento è fissato per il prossimo 9 settembre a
Roma e il Ministro Galletti ha già sollecitato un parere nella prima seduta utile della
Conferenza Stato-Regioni. Per questo Fare Verde, che aderisce alle giornate nazionali di
mobilitazione indette dalla rete Zero Waste Italy contro il piano inceneritori del Governo
Renzi, ha rivolto un accorato appello al presidente D'Alfonso e all'Assessore Mazzocca
per chiedere di esprimere un parere motivato e negativo in occasione dell'importante
appuntamento con il Governo centrale.
“L'art.35 dello Sblocca Italia oltre a sbloccare le trivelle di Ombrina, rischia di sbloccare
anche un inceneritore di rifiuti da 100.000 tonnellate annue in Abruzzo” afferma Massimo
De Maio, referente di Fare Verde in Abruzzo “il Ministro Galletti lo ha scritto a chiare lettere
nello schema di Decreto all'esame delle Regioni: l'Abruzzo non ha impianti di
incenerimento e il piano regionale rifiuti consentirebbe di realizzarlo, grazie a una
indicazione calata dall'alto dal Governo Renzi”.
L'appello di Fare Verde e della rete Zero Waste Italy contiene una serie di osservazioni
tecniche che smascherano, dati alla mano, il tentativo di sovrastimare la necessità di
costruire nuovi inceneritori.
“I calcoli del Governo sono palesemente errati”, sottolinea De Maio. “basti pensare che si
assume un tetto massimo del 65% per la Raccolta Differenziata quando anche nel non
proprio virtuoso Abruzzo c'è un Comune che ha raggiunto il 76% e in Provincia di Belluno
ce n'è uno che ha raggiunto l'87%”.
Fare Verde chiede alla Giunta D'Alfonso di contrastare gli orientamenti del Governo per
tutelare, oltre alla salute dei cittadini e all'integrità dei territori, risparmi e occupazione.
“Abbiamo calcolato 960 posti di lavoro generati in tutta Italia dai 12 inceneritori che il duo
Renzi-Galletti vorrebbero costruire”, aggiunge De Maio, “e siamo stati ottimisti poiché
abbiamo calcolato, per ogni impianto, gli 80 occupati del più grande inceneritore d'Italia
che tratta fino a 800.000 tonnellate all'anno. Se si considera l'impianto da 100.000
tonnellate previsto in Abruzzo, scopriamo che si tratta di poche decine di occupati. Al
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contrario, una recente ricerca ha dimostrato che raddoppiando il riciclo e dimezzando
l'incenerimento, i nuovi posti di lavoro passerebbero da 960 a più di 10.000”.
Anche sul fronte dei costi, Fare Verde avanza critiche sostanziali: “con i 450 milioni
necessari per costruire un inceneritore da 400.000 tonnellate annue possiamo realizzare
100 innovative 'fabbriche dei materiali' che estraggono materie riciclabili da 1,5 milioni di
tonnellate di rifiuti indifferenziati residui senza produrre fumi e ceneri da trattare come rifiuti
speciali”.
L'alternativa per Fare Verde è l'economia 'circolare' approvata a larga maggioranza dal
parlamento Europeo lo scorso mese di luglio: estrarre risorse dai nostri scarti per ridurre la
dipendenza da materie prime importate a caro prezzo dall'estero e rendere più competitive
le imprese europee.
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http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=123441&typeb=0&il-gal-e-lariqualificazione-dell-area-della-riga-di-mezzo
IL GAL E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA DELLA RIGA DI MEZZO
Il GAL Gran Sasso Velino, nell'ambito del proprio piano di sviluppo locale, finanziato con
l'asse 4 del PSR Abruzzo, ha realizzato interventi per la riqualificazione della "Riga di
Mezzo", risorsa idrica del comprensorio aquilano particolarmente importante per la tutela
di biodiversità eccellenti quali il "Fagiolo di Paganica" che - sempre con risorse Leader sta ottenendo il riconoscimento di Presidio Slow food con altre 6 eccellenze dell'area Gal
che si aggiungono ai 3 presidi storici del Canestrato di Castel del Monte, della Lenticchia
di S. Stefano di Sessanio e della Mortadella di Campotosto.
In programma per sabato 5 settembre presso la sede degli Usi Civici di Tempera (L'Aquila)
una giornata di presentazione degli interventi realizzati al fine di valorizzare l'area
preservando la preziosa biodiversità agricola che la caratterizza.
Interverranno il Sindaco Massimo Cialente, il Presidente del GAL Bruno Petrei e il
Direttore Tecnico Manuela Cozzi, il Presidente degli Usi Civici di Tempera Ottorino
Ghizzoni e la responsabile del progetto Marina Paolucci.
L'evento prevede anche un itinerario sensoriale nel sentiero ripristinato e una
degustazione di prodotti con la collaborazione delle associazioni di produttori locali, del
Gruppo d'Acquisto Solidale GAS AQuisto Locale e della Cooperativa Il Focolare di
Celestino.
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http://www.cityrumors.it/notizie-laquila/cronaca-laquila/156983-avezzano-mobilitasostenibile-marsicana-contro-i-commercianti-sul-problema-del-traffico.html
AVEZZANO, MOBILITÀ SOSTENIBILE MARSICANA CONTRO I
COMMERCIANTI SUL PROBLEMA DEL TRAFFICO
L’Associazione Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana ONLUS manifesta il proprio
disappunto e sconcerto ‘di fronte alle continue e reiterate esternazioni dei rappresentanti
delle Associazioni di categoria dei commercianti che pretendono di scaricare sui cittadini e
sui pedoni le conseguenze della crisi economica generale e della inadeguatezza della rete
distributiva/commerciale cittadina’.
Lo fa attraverso una lettera indirizzata all’Assessore alla Viabilità del Comune di Avezzano
ed al Comandante della Polizia locale.
E’ veramente inaccettabile che portatori di interessi di parte (quali sono, per definizione, le
associazioni di categoria) pretendano di dettare l’agenda all’Amministrazione e di bloccare
sul nascere ogni timido tentativo di affrontare il problema del traffico cittadino.
Riteniamo utile sintetizzare alcuni dati che mostrano che le cose stanno ben diversamente
rispetto alle affermazioni di codesti rappresentanti e che occorre un deciso cambio di rotta:
1) con il Piano Urbano parcheggi del 1996 sono stati creati oltre 2.000 posti-auto in centro;
altri 400 posti-auto sono stati creati negli ultimi 3 anni (In Via Salto, Via Roma, Via
Annamaria Torlonia, Via Lolli, Via Mattei, Via Bagnoli); tutto ciò non ha risolto il problema
del traffico ma lo ha aggravato: più parcheggi portano più auto!
2) Il Comune è risultato soccombente in ben 3 occasioni negli ultimi anni davanti al
Tribunale Amministrativo Regionale e al Consiglio di Stato ed è stato reiteratamente
condannato a istituire l’area pedonale permanente;
3) Il P.R.G. impone la creazione di tre aree pedonali permanenti;
4) Il Comune nel giugno 2010 si è impegnato formalmente a creare un’isola pedonale
permanente alternativa a Corso della Libertà ben più ampia della minuscola “crocetta” di
Via Cataldi-Via Corradini-Corso della Libertà.
5) La delibera 333 del 3 ottobre 2012 imponeva al Comune di attuare la sperimentazione
della chiusura al traffico i sabati nell’orario 17-24: tale sperimentazione è durata solo 3
sabati, ed è quindi assolutamente insufficiente.
6) E’ stata soppressa la Zona a Traffico Pedonale Privilegiato e ciò ha comportato
un’ulteriore grave disagio per i cittadini e i pedoni.
7) Dopo la sentenza del Consiglio di Stato è necessario assumere ogni provvedimento per
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sconfiggere il traffico parassitario che attanaglia il centro cittadino, e che non reca
beneficio a nessuno, tanto meno alle attività commerciali, in quanto è stato accertato dai
tecnici che si tratta di traffico di passaggio (di automobili dirette ai centri commerciali) o
comunque di un retrogrado passeggio in automobile.
8) Sono stati realizzati i varchi elettronici per attuare l’isola senza impiegare personale
spendendo soldi pubblici (anche se uno incidentato), non si può tornare indietro.
9) Il Sindaco Di Pangrazio, nell’ultima giornata della bicicletta a maggio u.s. promise e
sottoscrisse l’avvio dell’isola pedonale permanente con attivazione dei varchi a partire da
giugno 2015, siamo già in ritardo secondo le Sue promesse’, insiste il Comitato nella
lettera.
‘Il Comitato chiede al Comune un deciso cambio di marcia e lancia un appello affinché gli
interessi particolari di categoria non prevalgano sul diritto alla salute e ad una città vivibile
che è di tutti di cittadini (entrambi gravemente compromessi dallo smog e dai pericoli
derivanti dall’abnorme traffico veicolare).
I rappresentanti delle associazioni di categoria mentono sapendo di mentire quando
affermano che vogliono contemperare le loro esigenze con i diritti dei cittadini. In realtà
essi chiedono la luna, ossia grandiose opere di ristrutturazione e arredo urbano ben
sapendo che queste non potranno essere mai attuate nell’attuale situazione di crisi
finanziaria, al solo fine di mantenere lo status quo.
E’ evidente che la crisi di mercato non può essere creata da un’isola pedonale che di fatto
non c’è mai stata fin ora e che la chiusura di 100 metri di strada non può influire sul parere
di chi vuole venire ad acquistare in centro’, si legge ancora nella nota.
‘E’ altresì evidente che gli affitti dei locali commerciali in Centro sono troppo alti e che forse
a cambiare idea dovrebbero essere gli affittuari dei suddetti, abbassando per esempio
l’affitto mensile per andare in contro al commerciante che fa fatica ad arrivare a fine mese!
Inoltre la tesi secondo cui i negozi sarebbero in crisi a causa della mancanza di parcheggi
è una vera e propria bufala.
Chiunque giri nel centro di Avezzano si accorge che i parcheggi sono sovrabbondanti:
Avezzano è una città Dormitorio per Macchine, con un raggio 2 k, un tasso di
motorizzazione più alto persino di Roma! Quando sarebbe facilmente percorribile
interamente a piedi o in bici!
Inoltre nel centro non ci sono mobilifici o negozi di elettrodomestici, per cui l’automobile è
indispensabile sono per alcune persone che però sono stressate per la mancanza di
parcheggi e per la perdita di tempo dovuta a chi dell’uso della propria auto ne abusa!
E’ necessario riaffermare un paio di concetti semplici e chiari: le strade sono della
collettività e non di una sola categoria di cittadini!
Lo shopping nel 2015 deve avvenire a piedi oppure è destinato a scomparire.
Al Contrario di quanto sostiene il sign. Napoleone del fantomatico Comitato no isola (4
commercianti) gli altri comuni, in tempi di crisi REINVENTANO la città, aprendo le strade ai
pedoni e chiudendole al traffico automobilistico che le intasa, in modo da far aumentare il
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giro di affari economici degli esercenti e non il contrario (fonti ISTAT e Sole24ore).
La nostra associazione si chiede come mai ancora si stenti ad agire di fronte a barricate
composte da sole associazioni di categoria e fantomatici Comitati no isola (che tra l’altro
sono gli stessi rappresentanti delle associazioni di categoria: vedi gioco delle scatole
cinesi).
Essi rappresentano pressappoco lo 0% della popolazione rispetto ad un totale che
contribuisce all’economia e finanze del Comune.
Era idea dell’attuale Amministrazione lavorare per il bene della popolazione?
Dopo aver ricordato i doveri che l’Amministrazione deve adempire, chiediamo che venga
creato un discorso di trasparenza e pubblici rapporti con tutte le associazioni cittadine e
che questo avvenga nel più breve tempo possibile.
Chiediamo che la mini area pedonale della crocetta venga attuata tutti i giorni dell’anno il
prima possibile ! Non aspettiamo il commissario per non assumerci responsabilità verso i
cittadini.
Certi che non ci si ripensi e non si ripeta più l’assurda decisione di liberalizzare totalmente
il traffico veicolare nel periodo natalizio (che è in controtendenza con quanto viene deciso
in tutte le altre città civili) chiediamo quindi che l’area pedonale non venga pensata solo in
determinati giorni o festività perché così facendo non si da un cambiamento culturale nelle
esigenze di mobilità della popolazione che ci chiede la Comunità Europea.
I nostri associati, come molti cittadini intervistati in un sondaggio sul gradimento dell’isola
pedonale, sperano che si prendano rigorosi provvedimenti in favore di tutta la popolazione
e in particolare degli utenti deboli della strada. e si aspettavano un cambiamento nella
mentalità dei nostri amministratori che non deve più favoreggiare interessi lobbistici di
determinate categorie’, dichiara in conclusione Mobilità Sostenibile Marsicana.
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http://news-town.it/cronaca/9050-l-aquila,-convento-s-basilio-bene-la-raccolta-fondi-permissioni-suore-celestine.html
L'AQUILA, CONVENTO S. BASILIO: SUCCESSO PER LA CENA DI
RACCOLTA FONDI PER MISSIONI SUORE CELESTINE
Grande successo di pubblico per la cena di solidarietà organizzata dal club Lions L'Aquila
host, in collaborazione con la scuola di cucina Scherza col cuoco, che si è tenuta nei giorni
scorsi all'interno del refettorio del monastero di San Basilio.
I fondi raccolti saranno donati alle missioni in Africa e nelle Filippine delle suore Celestine.
Prima dell'inizio della cena all'interno del monastero si è svolta la tavola rotonda "I Lions e
la solidarietà" con il nunzio apostolico a Belgrado, Orlando Antonini.
Hanno partecipato anche il vicesindaco dell'Aquila, Nicola Trifuoggi, il presidente del
Comitato Perdonanza, Alfredo Moroni, Angelo de Nicola, degli Amici di San Basilio, Alfredo
Altitonante, presidente del Lions club di Teramo, Franco Sami, governatore del distretto
Lions che si sta anche occupando di organizzare nel capoluogo abruzzese la festa
nazionale dell'amicizia per conto del club, il presidente della Fondazione Lions per la
Solidarietà, Enrico Corsi.
L'incontro è stato coordinato da Mario Zordan, presidente del Lions club L'Aquila host.
Al termine della tavola rotonda, nel chiostro del monastero di San Basilio, il coro della
Portella, fondato da Vincenzo Vivio e diretto da Luigi Caccia, ha tenuto un concerto di
canti abruzzesi, interpretando anche il brano Il volo dell'Aquila, composto da Mario Lanaro,
sul testo di Francesco Laurini.
Alla serata hanno partecipato anche i club Lions di Isernia e Sulmona, gemellati a quello
dell'Aquila nel nome di Celestino V e la zona Lionistica di Avezzano, invitata dal presidente
aquilano.
Nelle foto: con le suore di San Basilio il presidente del Lions club L'Aquila host, Mario
Zordan, i presidenti di Isernia, Sulmona, Avezzano e il vice New Century; al tavolo della
conferenza a partire da destra Altitonante, Corsi, Zordan, Monsignor Antonini e Sami; il
governatore Sami nella cena di beneficenza.
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4 settembre 2015
http://www.abruzzoindependent.it/news/Mountain-Edition-il-Summerland-arriva-a-Casteldi-Sangro/16367.htm
MOUNTAIN EDITION: IL SUMMERLAND ARRIVA A CASTEL DI SANGRO
MOUNTAIN EDITION: IL SUMMERLAND ARRIVA A CASTEL DI SANGRO. Ha fatto
registrare oltre 6 mila presenze in due giorni. Ha portato sulla Costa dei Trabocchi alcuni
dei nomi più importanti nel panorama internazionale della musica elettronica. Ha regalato
un weekend di divertimento, buona musica , sport e relax fino all’alba senza far registrare
alcun incidente grazie all’imponente servizio d’ordine messo in campo. Ma, soprattutto, ha
permesso a tantissime persone, italiane e straniere, di scoprire la bellezza della nostra
regionegrazie ad escursioni, eventi e sport acquatici organizzati nell’ambito dell’evento.
E’ il Summerland Festival che torna per la sua seconda tappa di questa prima edizione
2015. La prima in Italia e la prima, di conseguenza, in Abruzzo. L’appuntamento è il 5 e il 6
settembre a Castel di Sangro in uno spazio che è il doppio di quello che ha ospitato la
Beach Edition di Fossacesia. Nel cuore del Parco del Sangro saranno 100 mila i metri
quadrati dove il divertimento sarà assicurato 24 ore su 24 con la stessa formula che ha
garantito il successo del primo dei due appuntamenti e che, alla musica elettronica che ha
conquistato il mondo, accompagna nell’edizione italiana la voglia di spingere il turismo su
un territorio che è il polmone verde d’Europa e che regala alcuni degli scorci più belli del
nostro Paese.
La Mountain Edition del Summerland di Castel di Sangro porta dunque sui palchi dell’area
ad esso riservato moltissimi dj con nove nomi internazionali: Ralf, Steve Bug, Ryan
Crosson, Silvie Loto, Cassy, Radio Slave, Christian Mantini, Arturo Capone e Marco
Faraone!
La musica che spazierà dalla Deep House, alla Tech House, l’EDM e la commerciale terrà
tutti in pista dalle 16 alle 4 del mattino e sarà la cornice perfetta di una due giorni che
metterà a disposizione di tutti i partecipanti sport, musica e relax. Diciotto i campi da tennis
a disposizione, oltre a quelli da calcio, la possibilità di godersi il parco acquatico, praticare
pesca sportiva, fare equitazione, rafting o flybord, divertirsi con le moto d’acqua o
dedicarsi al trekking d’alta quota.
Sei le macroaree previste con tre laghi e un fiume per un panorama spettacolare. Per i più
sportivi a soli 150 metri dalla location dell’evento sarà aperto il Parco Avventura, mentre
all’interno dell’area del Summerland a disposizione ci sarà una vera e propria area relax
con il parco acquatico dove stare comodamente sotto l’ombrellone, fare yoga o godersi il
centro benessere. Una delle piscine è riscaldata ad una temperatura costante di 26 gradi
per rendere il soggiorno ancor più confortevole.
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4 settembre 2015
Dove dormire e mangiare? Anche per la Mountain Edition del Summerland Italy
l’organizzazione dell’evento patrocinato dal Comune di Castel di Sangro mette a
disposizione un’Area Hospitality per 1000 tende da due persone, 500 camere di hotel e 30
bungalow da 4 fino a 8 posti. Nell’area ci saranno gli stand con prodotti tutti a marchio
Abruzzo e negli info point sarà possibile conoscere quali sono i ristoranti convenzionati.
Tutte le info per prezzi e prenotazioni sono a disposizione su www.summerlandfestival.it .
Il costo del biglietto per il solo ingresso valido due giorni è di 25 euro. Per un solo giorno
20!
Il Summerland Festival ha conquistato già Paesi quali Olanda, Colombia, Spagna e Nuova
Zelanda portando moltissimi giovani a riscoprire la bellezza del divertimento e il contatto
con la natura incontaminata del nostro meraviglioso continente. Ti aspettiamo a Castel di
Sangro per una due giorni che cambierà il tuo modo di vivere il divertimento!!!
L’evento gode del patrocinio del Comune di Pescara e di quello di Castel di Sangro.
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4 settembre 2015
http://www.terremarsicane.it/settimana-europea-dello-sport-ad-avezzano/
SETTIMANA EUROPEA DELLO SPORT AD AVEZZANO
Sabato 5 settembre, alle ore 12, nella sala consiliare del Comune di Avezzano, si terrà la
conferenza stampa di presentazione della Settimana Europea dello sport. Per l’occasione
verrà illustrato il programma della manifestazione che si terrà dal 7 al 13 settembre
prossimi ad Avezzano. Saranno presenti gli assessori comunali allo sport e all’agricoltura
Fabrizio Amatilli e Francesco Paciotti. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di
promuovere le attività sportive tra i giovani e nel contempo di valorizzare i prodotti agricoli
locali per l’educazione all’alimentazione, all’ambiente e al vivere sano. Quindi, oltre alle
attività sportive saranno programmate anche una serie di iniziative di promozione e di
sviluppo dei prodotti agricoli tipici del Fucino.
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4 settembre 2015
http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=35678&Itemid=2
DOPPIO APPUNTAMENTO “SETTEMBRINO” CON L’ASSOCIAZIONE
INSIEME SEMPLICEMENTE
L’Associazione culturale “insieme semplicemente” e la Parrocchia di S. Francesco di Paola
di Sulmona comunicano che Venerdi’ 11 settembre alle ore 19.30, presso il campo di
calcetto della parrocchia, si terrà la ormai consueta festa delle pannocchie giunta alla 10°
edizione.
Domenica 13 settembre, invece, si rinnoverà l’appuntamento del gemellaggio con il
Comune di Bugnara con la 5^ edizione della passeggiata da S. Francesco di Paola di
Sulmona a S. Francesco di Paola Bugnara . La manifestazione prevede la possibilità di
raggiungere la meta sia a piedi che in bici secondo partenze programmate da piazza San
Francesco di Paola di Sulmona dalle ore 8.15.
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http://www.mytermoli.com/sotto-costa/63-turismo-molise/25189-la-transiberiana-ditalia-fail-pieno-di-turisti-sulmona-carpinone-conquista-tutti
LA TRANSIBERIANA D'ITALIA FA IL PIENO DI TURISTI.
SULMONA - CARPINONE CONQUISTA TUTTI
Si è chiuso con una nutrita serie di appuntamenti che hanno tutti fatto registrare il sold out,
con circa 1500 viaggiatori in appena due settimane, il mese di agosto con il treno storico
sulla ferrovia Sulmona-Carpinone, la "Transiberiana d'Italia".Le corse turistiche a bordo
delle vetture d'epoca, organizzate dai volontari dell'Associazione LeRotaie in
collaborazione con la Fondazione FS Italiane, torneranno con la prima data che inaugura
la stagione autunnale: domenica 20 settembre, da Sulmona ad Isernia andata e ritorno,
percorrendo eccezionalmente l'intero tracciato ferroviario.
Sarà una corsa che si inserisce all'interno del Settembre Isernino, calendario di eventi del
capoluogo pentro che per l'occasione prevederà nella sosta di Isernia la visita alla città
sotterranea dell'antica colonia latina di Aesernia e al Museo Nazionale del Paleolitico, con
varie soste lungo il viaggio nelle stazioni di montagna all'interno del Parco Nazionale della
Majella.
Tutte le informazioni su questa data e sulle prossime sono disponibili sul sito web
www.lerotaie.com.
Intanto, domenica 13 settembre alle ore 9:20 su Rai3, andrà in onda la sesta puntata di
Fuori Binario, documentario realizzato da Giuseppe SANSONNA che illustra il viaggio
attraverso un'Italia fuori dai soliti itinerari, lungo linee ferroviarie minori o secondarie che
esplorano i territori e i suoi abitanti. Nella puntata sarà protagonista proprio la
Transiberiana d'Italia, tra Abruzzo e Molise, con riprese e testimonianze esclusive di una
delle linee ferroviarie più belle d'Italia e d'Europa.
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