Un problema comune per Italia, Francia e Germania è l`allarme

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Un problema comune per Italia, Francia e Germania è l`allarme
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FONDAZIONE INSIEME onlus.
Da IO DONNA del 2/2/2008, pag. 77 <<QUANTO SI AMA LA FAMIGLIA>> di MILENA
GABANELLI, giornalista.
Per la lettura completa del pezzo si rimanda al settimanale citato.
Un problema comune per Italia, Francia e Germania è l’allarme
demografico: i paesi in cui i decessi superano le nascite hanno
poche possibilità di progredire ed avranno difficoltà a sostenere
le spese per la salute e le pensioni di un crescente numero di
anziani.
La famiglia è stata dichiarata una priorità in tutte e tre le
nazioni, che hanno adottato provvedimenti quasi analoghi per
aiutare le donne in attesa di un figlio.
Molto diverso, invece, è il trattamento riservato alle famiglie
dopo la nascita dei bambini.
In Germania, dal gennaio 2007, è previsto che le neo-mamme con
lavoro dipendente ricevano per 14 mesi il 67% dell’ultimo
stipendio netto, con un tetto massimo di 1.800 euro, a patto che
anche il padre decida di assentarsi dal lavoro per un periodo
minimo di due mesi.
Inoltra la madre ha diritto al mantenimento del posto di lavoro
per 3 anni dopo la nascita del bambino.
Sotto un reddito familiare di 30.000 euro l’anno, per i primi 6
mesi, si ha diritto ad un assegno mensile che va dai 300 ai 450
euro a figlio.
A prescindere dal reddito viene invece erogato un assegno di 154
euro mensili per ogni figlio di età inferiore ai 18 anni.
Gli asili scarseggiano, ma lo Stato sovvenziona in parte una
“tagesmutter”, cioè una tata part-time, che permette alle famiglie
di lasciare il proprio bambino in buone mani con tariffe molto
basse.
Ci sono infine buoni scuola e buoni vacanza, soprattutto per le
famiglie numerose o a basso reddito.
In Francia viene soddisfatto il 40 percento delle richieste di
asili nido e se non si trova posto nelle strutture pubbliche è
possibile dedurre dalle tasse una parte della retta pagata a un
asilo privato.
Come in Germania, quando l’anno scolastico finisce, ai genitori
vengono distribuiti dei buoni vacanza.
Gli assegni familiari arrivano fino a 2.000 euro annui per ogni
figlio r ci sono consistenti detrazioni fiscali: una coppia con
due figli e un reddito di 25.000 euro l’anno versa la fisco 52
euro e la sua aliquota è dell0 0,2%.
La stessa coppia in Italia paga un’Irpef di 1.700 euro con
un’aliquota de 7%.
Gli assegni familiari sono concessi solo a chei ha un reddito
molto basso e il massimo è 800 euro l’anno per figlio.
Gli asili nido coprono il 10% del fabbisogno, per cui una mamma
su cinque è costretta a rinunciare al lavoro per accudire i figli.
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Infine, ogni anno, a giugno, chi può rifila i bambini ai nonni,
gli altri utilizzano i centri estivi pubblici, spendendo intorno
ai 50 euro a settimana, non detraibili.
Il tasso di natalità sia in Italia che in Francia, nel 2004, era
meno 3%.
Dopo 4 anni in Francia è passato al 5%, in Italia al meno 2%.