Riferimenti dell`Ente Responsabile del procedimento

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Riferimenti dell`Ente Responsabile del procedimento
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica
Comune
Denominazione
COMUNE DI RIPACANDIDA
Codice fiscale/Partita IVA
01113300766
Comune
Ripacandida
CAP
85020
PEC
[email protected]
Legale rappresentante
VITO REMOLLINO
Responsabile del procedimento
Nominativo
ROCCO ANTONIO MUSTO
Email
[email protected]
Telefono
0972644132
Ruolo
RESPONSABILE UFFICIO TECNICO
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene
COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DONATO
Localizzazione
Riferimenti catastali
Localita'
Ripacandida
Indirizzo
VIALE MARGHERITA SANTUARIO DI SAN DONATO
Coordinate geografiche
LAT 40.913208 LON 15.730431
Comune
Ripacandida
Foglio
20
Particella/e
4-5
Descrizione del bene
Natura prevalente
Bene appartenente ad un complesso strutturale (se si, indicare la
denominazione del complesso nel campo successivo*)
Complesso strutturale
SANTUARIO, CONVENTO E GIARDINO STORICO
Periodo di realizzazione
Fine secolo 1100
Valutazione espressa dal MiBACT
Decreto emesso in data 12/09/2014 n° 134 (vedi allegato)
All'ingresso da nord-est dell'abitato, in viale Regina Margherita, vi è
l'antichissimo santuario di San Donato vescovo, protettore della
cittadina, con i suoi affreschi del 1500 e la sua storia millenaria. La
chiesa sorge probabilmente su una costruzione più antica, che il
pontefice Eugenio III elenca nella bolla del 1152 indirizzata al vescovo di
Rapolla Ruggero.
Monumento nazionale, definito anche la «piccola Assisi lucana»,
presenta una semplice facciata, impreziosita dal bel portale del XVII
secolo. L'interno a navata unica, è articolato in quattro piloni che
definiscono tre campate coperte da volte a crociera, a sesto rialzato.
Contesto
L'interessante ciclo pittorico rappresenta la Bibbia a partire dalla
Resurrezione. Questi affreschi sono noti come la «Bibbia di
Ripacandida». Sulle vele della prima campata, sono dipinti la Vita e
Passione di Cristo, sulla parete di destra è rappresentato l'Inferno, in
quella di sinistra è dipinto il Paradiso con il Cristo in trono circondato
dagli Angeli, nella seconda e terza campata, si sviluppano i temi tratti
dalla Genesi, che raffigurano Dio che separa la luce dalle tenebre, la
creazione della terra, della luce, delle piante e delle stagioni, la
creazione della donna, il peccato originale, il sacrificio di Caino e Abele.
Troviamo quindi tre interessanti cicli di affreschi: il ciclo della Genesi, il
ciclo Cristologico, il ciclo dei santi. Il ciclo cristologico dovuto ad
Antonello Palumbo di Chiaromonte sul Sinni, il ciclo della Genesi e
Santi, dovuto a Nicola da Novi, fa parte di questo ciclo il capolavoro San
Francesco che riceve le stimmate.
All'interno è conservato un organo, uno splendido altare barocco, ed un
dipinto raffigurante il Martirio di santa Giulia di Paolo De Matteis. Il
santuario, uno dei più famosi della Basilicata, è gemellato con la
basilica di San Francesco in Assisi e ha ricevuto in dono una reliquia del
corpo del santo patrono d'Italia. Nel dicembre 2010 il santuario ottiene
dall'UNESCO il riconoscimento di «Monumento messaggero di cultura
di pace» per i profondi valori spirituali che da secoli trasmette
Sintesi morfologica e tipologica
Monumento nazionale, definito anche la «piccola Assisi lucana»,
presenta una semplice facciata, impreziosita dal bel portale del XVII
secolo. L'interno a navata unica, è articolato in quattro piloni che
definiscono tre campate coperte da volte a crociera, a sesto rialzato.
L'interessante ciclo pittorico rappresenta la Bibbia a partire dalla
Resurrezione. Questi affreschi sono noti come la «Bibbia di
Ripacandida». Sulle vele della prima campata, sono dipinti la Vita e
Passione di Cristo, sulla parete di destra è rappresentato l'Inferno, in
quella di sinistra è dipinto il Paradiso con il Cristo in trono circondato
dagli Angeli, nella seconda e terza campata, si sviluppano i temi tratti
dalla Genesi, che raffigurano Dio che separa la luce dalle tenebre, la
creazione della terra, della luce, delle piante e delle stagioni, la
creazione della donna, il peccato originale, il sacrificio di Caino e Abele.
Troviamo quindi tre interessanti cicli di affreschi: il ciclo della Genesi, il
ciclo Cristologico, il ciclo dei santi. Il ciclo cristologico dovuto ad
Antonello Palumbo di Chiaromonte sul Sinni, il ciclo della Genesi e
Santi, dovuto a Nicola da Novi, fa parte di questo ciclo il capolavoro San
Francesco che riceve le stimmate.
Storia
La Chiesa di San Donato(Santuario), in assenza di documenti per la
datazione della chiesa attuale, sorta su una preesistente chiesa. Alcuni
studiosi ipotizzano che gli affreschi interni siano stati eseguiti a più
riprese ed abbia seguito di poco l?ultimazione della struttura muraria,
fanno risalire pertanto quest?ultima fra il XIII ed i primi anni del XVI
secolo.
Nel 1152 la chiesa appare citata da una Bolla del Papa Eugenio III,
insieme a quelle di San Zaccaria, di San Pietro e di San Giorgio; Anche
se in alcuni scritti lasciati da seguaci di San Francesco si narra di un
eremita vissuto in un eremo nei pressi di Ripacandida ?silva de Melfhia?
morto, in profumo di santità , il 14 novembre 1241, il quale apparso in
sogno ad una donna di Ripacandida le chiese di interferire affinché la
sua salma fosse traslata nella locale chiesa benedettina di Santo
Stefano. Traslazione che avvenne con una solenne processione alla
quale partecipò tutto il popolo di Ripacandida ed anche dei dintorni.
Annesso alla chiesa vi è un monastero del 1300 rimaneggiato nel corso
dei secoli, con chiostro circondato da un deambulatorio.
Bibliografia
A. PRANDI, Arte in Basilicata, in AA.VV., Basilicata, Milano 1964, pp.
G. GENTILE, Storia, Arte, Testimonianze in Basilicata, Potenza 1975,
pp. 30-32.
G. GENTILE, V. BELLUCCI, Il ciclo pittorico di Ripacandida, s.l.s.d.
A. RESTUCCI, Itinerari per la Basilicata, Vicenza 1981, pp. 195-198.
Destinazione d'uso
Luogo di culto
Periodo di fruizione
TUTTI I GIORNI
Modalita' di gestione
Diretta
Servizi attivi
- Editoria e vendita di cataloghi
- Sussidi e materiale informativo
- Riproduzioni
Servizi attivabili
- Accoglienza
- Informazione
- Guida e assistenza didattica
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli
interventi di conservazione
Risorse necessarie per opere murarie
800000
Risorse necessarie per attrezzature e
allestimenti
600000
Risorse necessarie per altro
200000
Eventuale descrizione risorse necessarie per
altro
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
Il complesso presenta una gestione mista tra il comune e la
congregazione delle suore, con la possibilità di incrementare l'offerta
dei servizi mediante l'impiego di altre professionalità esterne, quali
guide turistiche ed altro. Potenzialmente la struttura può essere
utilizzato a fini ricettivi, ipotizzando un percorso turistico religioso legato
anche al prestigioso ciclo pittorico presente nella Chiesa di San Donato.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta
L'Ente è disponibile anche ad altre forme di gestione indiretta.
Risorse aggiuntive
Sostenibilita' gestionale
NO
Sostenibilita' finanziaria
La realizzazione del percorso turistico-religioso e il sistema di
audioguide multimediale, costituiscono un forte attrattore turistico. Il
complesso consentirà una buona ricettività mediante l'utilizzo delle
stanze del convento, e dal ricavato dei fitti, permetterà la normale
gestione della struttura e la sua sostenibilità economica.
Vincoli su territorio
SOPRINTENDENZA
Conformita' urbanistica
Conforme
Conformita' ambientale
Conforme
Eventuali risorse aggiuntive
Stato della progettazione
Progettazione preliminare