Le passioni di Nico
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Le passioni di Nico
P e r f o r m a n c e INTERVISTA A NICO ROSBERG Le passioni di Nico Nico Rosberg difende, insieme a Michael Schumacher, i colori della Mercedes-Benz in Formula Uno e quest’anno ha conquistato la sua prima prestigiosa affermazione nel Gran Premio di Cina. Un pilota che esprime tutto il suo orgoglio, le sue speranze e le sue ambizioni, ma soprattutto un uomo che vive con passione anche fuori dall’abitacolo della monoposto. di philip reichardt 72 f o t o g r a f i e j u l i a n b r oa d 73 P e r f o r m a n c e obiettivo: diventare, un giorno, campione del mondo di F1 alla guida di una Freccia d’Argento. Quali sono queste invenzioni particolari? Non posso dirlo, è top secret … conosce il mondo della Formula Uno? Già prima dell’inizio della stagione, avevi annunciato che avresti vinto almeno una gara del Campionato. Sono in molti a ritenere che, quest’anno, sulla vittoria Che cosa ti rendeva così sicuro? di ogni Gran Premio abbia inciso in maniera determinante Ho sempre creduto nel lavoro del team e nella macchina la strategia di gestione degli pneumatici messa in atto che mi stava preparando. E i fatti in Cina mi hanno da ogni team. Che cosa ne pensi? dato ragione. Ancora oggi, nonostante i problemi che Diciamo che il Campionato 2012 è stato particolarmente stiamo avendo in Campionato, confido al 100% nelle avvincente anche per l’imprevedibilità dimostrata a ogni capacità tecniche della squadra. gara dalle gomme. Poiché non si tratta di pneumatici che si possono portare sempre al limite, bisogna capire Trent’anni fa, tuo padre Keke vinse il titolo mondiale come gestirli circuito per circuito e in base alle condizioni riportando una sola vittoria in tutta la stagione 1982, nel atmosferiche e di temperatura di volta in volta variabili. Gran Premio di Svizzera. Potrebbe succedere anche oggi? Dunque, non è certo una questione di facile e imme È possibile. E sarebbe anche più facile rispetto al passato, diata soluzione. La W03, per come è stata progettata, perché il sistema di assegnazione dei punti è completa patisce molto il degrado delle gomme, ma il team mente diverso. All’epoca di mio padre se ne davano non sta certo con le mani in mano … 9 al primo classificato e 6 al secondo; oggi sono rispet HIT PAR ADE tazioni. Almeno nel mondo dell’automobilismo spor- I Numeri 1 di Nico tivo. Keke Rosberg, padre di Nico, pilota finlandese (nato però in Svezia), è stato campione del mondo di Formula Uno nel 1982, mentre Nico (all’anagrafe Eric Nicolas) ha già disputato oltre 120 Gran Premi, prima con la Williams (la stessa scuderia con cui il padre vinse il Mondiale) e dal 2010 con la Mercedes. Il suo miglior risultato l’ha ottenuto il 15 aprile scorso, quando, sul circuito di Shanghai, è salito sul gradino più alto del podio, dopo essersi aggiudicato nelle prove del sabato la poleposition. Una data storica: erano ben 57 anni che la Mercedes non vinceva in Formula Uno, da quel favoloso 1955 in cui le ‘Frecce Un film che non ti stanchi mai di vedere? Rocky Il più grande pilota di tutti i tempi? Juan Manuel Fangio La persona che più ammiri, fuori dall’ambito dello sport? Nelson Mandela d’Argento’ dominarono tutta la stagione, con Fangio trionfatore di quattro GP sui sette in programma e il compagno di scuderia Moss vittorioso nel Gran Premio di Gran Bretagna. Abbiamo incontrato Nico Rosberg durante una sua partecipazione a una convention organizzata ad Hannover sulla mobilità ‘verde’, dove ci ha concesso quest’intervista esclusiva. A Shanghai hai conquistato la prima pole-position di tutta la tua carriera e poi hai vinto il tuo primo Gran Premio. Che cosa hai provato? Sono stati due giorni assolutamente fantastici. Li consi dero come il primo passo verso quello che resta il mio 74 Il più grande atleta di tutti i tempi? Michael Phelps Un’auto da cui non vorresti mai scendere? SLS Cabrio Una canzone che non invecchia mai? It’s a beautiful Day (U2) foto: PR; David Grey/Reuters; Ddp Images; Ddp Images/Ap; Chris Jackson/Get t y Images; Philipp Massey/Get t y Images; Action Press U n cognome, Rosberg, che non ha bisogno di presen- tivamente 25 e 18. Questa dipendenza in gara dagli pneumatici e dalla tecnologia è frustrante per un pilota? Ti ha stupito il clamore suscitato dalla tua vittoria in Cina? No. Al contrario, secondo me, è una forte motivazione Sapevo che la vittoria di una Freccia d’Argento dopo per chi guida a perfezionarsi e ad adattare il proprio stile oltre mezzo secolo avrebbe fatto scalpore. Queste auto a queste variabili. Il vero pilota è quello che non guida a hanno contribuito grandemente alla storia dell’auto tutta velocità e basta; il vero pilota è quello che guida mobilismo sportivo. usando la testa, creando strategie, osando dove gli altri rinunciano, ad esempio frenando in curva più tardi degli Dopo la vittoria a Shanghai, hai avuto anche l’occasione avversari. Allo stesso tempo, anche per il team è una di guidare sul circuito di Hockenheim la Freccia grande sfida mettere il pilota in grado di sfruttare al d’Argento su cui correva il mitico Juan Manuel Fangio. meglio ogni gara, nonostante le gomme o altri fattori. Che esperienza è stata? Indimenticabile. La W196 del 1955 è ancora un’auto da Cambiando argomento, tu sei un grande fan del triathlon. corsa straordinaria. Non ho risparmiato sull’acceleratore Che cosa ti affascina di questa disciplina? e sono arrivato sui rettilinei a 250 km/h. Si guida come Nuoto, ciclismo e corsa sono tre sport che mi piacciono un kart e non riesco assolutamente a immaginare come in modo particolare; messi poi tutti assieme concorrono Fangio, all’epoca, sia riuscito a spingerla al massimo ad allenare ogni singolo muscolo del corpo. Inoltre, per sulle strade di Monaco. Un altro mondo, quello di allora, vincere una gara di triathlon non è necessario essere con piloti dal coraggio straordinario. il migliore in ognuna delle tre discipline. È sufficiente ottenere risultati discreti in tutte. Per quanto riguarda la monoposto di questa stagione, quali elementi sono stati migliorati rispetto all’anno scorso? A quante gare di triathlon hai partecipato? Prima di tutto l’aerodinamica, ma anche la meccanica, Due, sulla distanza ‘olimpica’, che prevede 1500 metri su cui sono stati fatti notevoli passi avanti. Ci sono di nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa. Il mio un paio di invenzioni straordinarie sull’auto. I tecnici tempo migliore è stato di 2h:07’:23”, suddivisi rispetti del team non si stancano mai di proporre nuovi accorgi vamente in 24’:43”, 1h:02’:47” e 36’:58”, oltre ai tempi menti e modifiche. di ‘cambio’ da una disciplina all’altra. Peccato che 75 P e r f o r m a n c e per via del mio lavoro non riesca a partecipare più spesso ovviamente fisico, di una persona, per forgiarne positiva a queste competizioni, perché mi diverto tantissimo. mente personalità e carattere. In questo senso, nessuna università al mondo è capace di fare altrettanto. Perso Un pilota può trarre insegnamenti da atleti di altre discipline? nalmente, inoltre, nel mio lavoro ho a che fare quotidiana Certamente. Ad esempio, io sono un po’ ‘fissato’ sui mente con top manager, ingegneri e altri professionisti tempi di reazione e sul coordinamento e, poco prima altamente qualificati, con cui mi confronto e insieme ai che iniziassero gli Europei di calcio 2012, ho fatto visita quali sono chiamato talvolta a prendere decisioni. Tutto alla Nazionale tedesca. È stato molto istruttivo osservare questo, oltre a essere molto stimolante, inevitabilmente come i portieri allenino la loro coordinazione. Quando ti fa crescere e ti arricchisce come persona. hanno la visuale bloccata da qualche giocatore, i portieri hanno molto poco tempo per reagire di fronte a una palla A parte l’influenza che può aver avuto tuo padre, che cosa calciata con potenza. Così vengono sottoposti a sessioni ti piace di più dell’essere un pilota? di training in cui si utilizza una specie di muro che viene Può sembrare banale, ma è il guidare in sé. ‘Danzare’ frapposto tra portiere e calciatore, per cui il portiere su un’auto spinta al limite è una sensazione straordinaria; solo all’ultimo secondo vede arrivare la palla, da una per questo amo moltissimo le prove di qualificazione, direzione inaspettata, e deve riuscire a pararla. Purtroppo quando si gira in circuito alla massima velocità. Senza creare per i piloti delle simulazioni di situazioni di gara contare poi le emozioni che regala una vittoria, come non è così facile come per i calciatori. Però con il mio quella che ho vissuto in Cina: il taglio del traguardo tra “Sono in attesa che venga il mio momento. Ci credo, accadrà presto” trainer abbiamo elaborato un programma di allenamento una folla festante, le congratulazioni dei tecnici trasmesse su questi fattori che fa ricorso a pratiche un po’ fanta via radio e quelle del ‘boss’ Ross Brawn che mi dice: siose ma efficaci, come ad esempio giocare a Memory “Good job!” … momenti incredibili, condivisi con tutto facendo flessioni sulle braccia o tenendoci in equilibrio il team che ha concorso al successo, una motivazione su un monociclo ... straordinaria per un pilota. Voglio presto rivivere tutto questo, voglio mille altre vittorie. BIOGRAFIA Dai kart alla F1 Nico Rosberg, classe 1985, ha già disputato più gare di Formula Uno rispetto a suo padre Keke (fermo a 114 partenze), che nel 1982, a 34 anni, diventò campione del mondo con la Williams. Il percorso di Nico come pilota è iniziato nel karting, dove ha esordito a 11 anni. Nel 2005, conquistò la serie GP2 per monoposto in circuito, mentre l’anno successivo debuttò nella ‘classe regina’, correndo per la Williams. Dal 2010, invece, è sotto contratto alla Mercedes. Nelle ultime tre stagioni, Rosberg ha concluso il Campionato di F1 sempre al settimo posto. Il pilota, nato a Wiesbaden, in Germania, oltre al tedesco parla fluentemente inglese, italiano e francese. w w w. m b - q r . c o m /02w La tua biografia è collegata a tre campioni mondiali di Formula Uno: tuo padre Keke, Mika Häkkinen e Michael Schumacher, attualmente tuo compagno di scuderia … Come si compone il parco auto privato di Nico Rosberg? Ho solo ‘Stelle’ Mercedes. Per la precisione due. Più A questi bisogna aggiungere Lewis Hamilton: abbiamo una motocicletta d’epoca, che però ancora non è in corso per due anni nel karting con lo stesso team. Tra grado di camminare, la devo rimettere in sesto. Ho tutti, naturalmente è mio padre ad aver maggiormente anche molte biciclette, due delle quali Mercedes-Benz. influito sulla mia scelta di diventare pilota ... per la cro naca, al momento ho già superato il numero di gare da Riesci a descrivere a parole cosa si prova fisicamente, al lui disputate in Formula Uno. Häkkinen è stato quasi volante di una monoposto di F1, nel passare da 0 a 200 km/h un modello a cui ispirarmi. Infine, collaborare ma anche in 3 secondi? confrontarsi con Michael, scambiarsi opinioni e Alcuni anni fa, accelerare in questo modo, in un lasso sensazioni sull’auto o sulla gara, è sempre estrema di tempo così breve, era una vera ‘botta’, si sentiva mente interessante e istruttivo. il contraccolpo, lo schiacciamento sul sedile, ma oggi non è più così. Solo la prima volta che sono salito su Hai 27 anni e già da sette corri in Formula Uno. Che ‘scuola’ una monoposto ho forse accusato il colpo: avevo 17 anni ha rappresentato per te? ed ero al volante di una Williams V10 con 920 CV; 76 In generale, ritengo che esercitare un’attività sportiva schiacciai a tavoletta sui rettilinei. Il modo in cui l’auto sia indispensabile per lo sviluppo psicologico, oltre che ‘partiva’ era indescrivibile. 77