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INFORMATIVA AI SIGNORI GENITORI
CONTRIBUTI VOLONTARI DELLE FAMIGLIE ALLE SCUOLE
In tante scuole d’Italia, previa delibera da parte del Consiglio d’’Istituto, è prassi chiedere ai genitori, all’atto
dell’iscrizione, il versamento di un contributo volontario distinto dalle tasse d’iscrizione previste per legge per
usufruire dei servizi d’istruzione.
Il versamento in questione è volontario e non obbligatorio e serve, quasi sempre, per far fronte agli impegni
per la realizzazione del POF.
Il contributo non riguarda lo svolgimento di attività curricolari, fermo restando l'obbligo di rimborsare alla
scuola alcune spese sostenute per conto delle famiglie stesse, come, ad esempio, quelle per la stipula
del contratto di assicurazione individuale per gli infortuni e la responsabilità civile degli alunni, o quelle
per i libretti delle assenze, pagelle, gite scolastiche ecc.
Le risorse raccolte con i contributi volontari delle famiglie vengono indirizzate esclusivamente ad interventi
finalizzati all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell'offerta culturale e
formativa (Legge 40/2007 art. 13).
La richiesta di tali contributi volontari (per i quali, si ripete, non sussiste per le famiglie alcun obbligo di
versamento), è dovuta al fatto che i fondi per il funzionamento assegnati dal MIUR non sono sufficienti per
assicurare alcune prestazioni assai importanti per l’ordinaria gestione ed amministrazione delle scuole.
Se come scuola seguissimo il criterio di dare seguito alla burocrazia ministeriale e ai perentori e soventi richiami
a non richiedere contributi volontari - benché la legge fiscale li preveda! -, le conseguenze, e solo per fare
qualche esempio, non potrebbero che essere le seguenti: una volta finiti i pochi fondi ministeriali, non
bisognerebbe comprare più niente, bisognerebbe eliminare la possibilità di fornire gratuitamente le fotocopie per
l’attività didattica - con ciò riducendo consistentemente la possibilità per i docenti di effettuare esercitazioni con
gli allievi -, non si potrebbe effettuare nessun acquisto di materiale didattico e/o di attrezzature per i laboratori,
non si potrebbe effettuare nessun corso di recupero o di potenziamento in orario extracurricolare, nessun corso
di teatro, nessun corso per il conseguimento della patente europea del computer ecc.
Alla scuola sono state drasticamente ridotte, negli ultimi anni, le risorse economiche per il funzionamento.
L’utilizzo dei contributi volontari delle famiglie (progettato, deliberato e soggetto a controllo del Consiglio di
Istituto, prima ancora che dei Revisori dei Conti) riguarda da anni l’offerta di indispensabili prestazioni, nella
gran parte dei casi accessibili solo grazie a quei contributi.
L’invocata rivoluzione digitale dell’amministrazione scolastica, che doveva attuare agevolazioni e risparmi, è
stata avviata senza l’assegnazione di un solo euro alle scuole, ed ha previsto un aumento degli adempimenti e
dei consumi ai quali le scuole stesse hanno dovuto fare fronte (si pensi alla vicenda delle iscrizioni on-line o
all’istituzione del registro elettronico, due esempi di dilatazione del carico di lavoro a costo zero o, come
eufemisticamente si usa dire: "senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”).
La nostra scuola, negli scorsi anni scolastici, è riuscita, grazie al contributo, ad attuare lo “scrutinio elettronico” e
a far stampare pagelle e registri direttamente dalla casa editrice Spaggiari; ad acquistare risme di carta per poter
fornire fotocopie per alunni e docenti, agevolando il loro lavoro e consentendo importanti esercitazioni aggiuntive;
a stipulare contratti per la manutenzione dei laboratori e della rete informatica; a stipulare contratti per l’utilizzo di
fotocopiatrici e stampanti o per l'acquisto di toner e cartucce; a pagare l’assicurazione; ad avvalersi delle
prestazioni professionali del RSPP o del medico competente; ad effettuare importanti attività extracurricolari
come, ad esempio, il progetto musicale “Giocare con le note” per la scuola primaria o quello teatrale per la
scuola secondaria; ad acquistare attrezzature per la sala ludico sportiva dei bambini della primaria; a consentire
di ottenere certificazioni linguistiche o la patente europea del computer ecc..
Se non ci fossero i fondamentali aiuti rappresentati dai versamenti volontari, non si potrebbero più offrire, ai
bambini e ai giovani adolescenti, altre e più ampie possibilità di arricchimento dell’offerta formativa, nonché dare
l’opportunità a tutti di operare in condizioni di lavoro più dignitose.
Lo scrivente dirigente scolastico si augura che l’esempio di tante famiglie che negli anni scorsi si sono assunte
l’onere economico di contribuire volontariamente possa essere da stimolo per quanti, pur avendone la possibilità
o il potere, non prestano la dovuta attenzione alla condizione in cui oggi versa la scuola pubblica.
Prima di salutare e ringraziare per l’attenzione prestata ritengo utile fornire alcune rapide informazioni.
DETRAZIONI FISCALI
Per le famiglie che si avvalgono delle detrazioni fiscali, si riporta in sintesi (le parti d’interesse sono quelle
evidenziate in neretto) la normativa in vigore (L. 40/2007 art. 13, commi 3 e 7).
Legge 2 aprile 2007, n. 40
"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela
dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese"
Art. 13.
Disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell'autonomia scolastica.
....
3. Al testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e
successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 15, comma 1, dopo la lettera i-septies) e' aggiunta la seguente: "i-octies) le erogazioni liberali a favore
degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro appartenenti al sistema nazionale di
istruzione di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni, finalizzate all'innovazione tecnologica,
all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa; la detrazione spetta a condizione che il versamento di tali
erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsti
dall'articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.";
b) all'articolo 100, comma 2, dopo la lettera o) e' aggiunta la seguente: "o-bis) le erogazioni liberali a favore degli istituti
scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro appartenenti al sistema nazionale di istruzione di
cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni, finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia
scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa, nel limite del 2 per cento del reddito d'impresa dichiarato e
comunque nella misura massima di 70.000 euro annui; la deduzione spetta a condizione che il versamento di tali
erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsti
dall'articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.";
...
7. I soggetti che hanno effettuato le donazioni di cui al comma 3 non possono far parte del consiglio di istituto e della
giunta esecutiva delle istituzioni scolastiche. Sono esclusi dal divieto coloro che hanno effettuato una donazione per un
valore non superiore a 2.000 euro in ciascun anno scolastico ...
Per riassumere: le famiglie - e le imprese - possono avvalersi delle detrazioni - o deduzioni - fiscali
previste soltanto se decidono di vincolare la destinazione delle loro erogazioni scegliendo tra una delle
finalizzazioni previste dal citato art. 13 (innovazione tecnologica, edilizia scolastica, ampliamento
dell'offerta formativa).
E, pertanto, se ci si vuole avvalere delle detrazioni (o deduzioni per le imprese), è necessario indicare nel
bollettino di versamento la causale “contributo volontario destinato a” una delle tre ipotesi sopra indicate:
innovazione, edilizia o ampliamento dell’offerta formativa.
Ricordo, infine, che con delibera n. 6 del 05/09/2013 del Commissario straordinario facente funzione del
Consiglio d’Istituto dell’I.C. “F. Guarini” - ancora in vigore e ribadita dal C.d'I. in carica nella seduta del
07/09/2015 - , si è indicata in € 50,00 la misura del contributo per gli alunni iscritti alla classe 1^ della scuola
secondaria e in € 40,00 quella per gli alunni iscritti alle classi successive (con riduzione degli importi al 50% in
caso di contemporanea iscrizione di più fratelli); in € 20,00 la misura del contributo per gli alunni iscritti alla
primaria (ridotti a € 10,00 per il secondo figlio iscritto e a € 7,00 in caso di iscrizione di un terzo figlio).
Nel ribadire - ancora una volta - che si tratta solo di indicazioni e che il contributo è volontario, ragion per
cui si può versare anche solo ciò che si vuole - ma si spera almeno in un apporto capace di coprire le spese
obbligatorie, come ad es. l’assicurazione il cui premio è oggi di € 8,00 -, comunico che il numero di c.c. postale
su cui effettuare il versamento è:
I.C. “F. Guarini” c.c.p. 1015655929
Nel ringraziare anticipatamente coloro che ci sosterranno, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Solofra 20/10/2015
Il Dirigente Scolastico
f.to Prof. Salvatore Morriale