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Megamind Regia Distribuzione Età Durata Audio Anno Tom McGrath Dreamworks da 5 anni 91 min. - colore Italiano/inglese 2011 Sinossi Megamind, quando ancora era un frugoletto blu, è stato lanciato dai suoi genitori (al fine di salvarlo dall’imminente distruzione del pianeta) in un baccello spaziale diretto sulla Terra, ed è atterrato tra le sbarre di un carcere, dove è stato cresciuto secondo i precetti del luogo. Tutt’altra sorte è toccata a Metro Man che è planato tra le braccia di amorevoli genitori americani di estrazione alto-borghese, che hanno reso la sua fanciullezza colma di amore e valori umani rivolti al Bene. Diventati adulti, i due sono acerrimi rivali, votati rispettivamente uno alla difesa del bene e l’altro alla conquista del male. Metro Man, è amato e riverito dagli abitanti di Metro City che difende strenuamente dalle grinfie del supercattivo Megamind, che è invece oggetto di biasimo da parte del mondo intero. Fatta eccezione per il fedele lacchè Minion, un simpatico robot-gorilla che sostiene con grande fervore e arguzia le imprese malevole del suo padrone. Megamind, un giorno a seguito dell’ennesimo rapimento di Roxanne, mette fuori gioco il rivale, riducendolo a un cumulo di ossa, e conquistando le tanto agognate ‘chiavi’ della città. Ma Megamind non è contento perché tutto sembra aver perso valore, interesse. Nella sua vita grigia subentra dunque una nuova idea: creare un nuovo eroe che possa nuovamente fronteggiarlo e ravvivare di nuove imprese la sua esistenza. Il prescelto per il ruolo di nuovo eroe, è il cameraman al servizio della cronista Roxanne, che impossessatosi dei nuovi super-poteri conferitigli da Megamind, vuole distruggere la città. Megamind, però riesce a togliere i poteri a Titan e ottiene l’affetto e il rispetto di tutti i cittadini. Analisi della struttura La Dreamworks Pictures ha ormai abituato il suo pubblico ad avere come protagonisti dei film di animazione dei personaggi molto particolari, pieni di difetti e ben lontani da quelle virtù che caratterizzano “l’eroe” dell’immaginario collettivo. Il regista Tom MacGrath, con questo film, regala un gioiellino adatto sia ai più piccoli che ai più grandi, in cui risate e discorsi esistenziali riescono a coabitare. La pellicola è un mix di elementi diversi che, orchestrati con abilità dal regista con l’ausilio degli sceneggiatori Alan Schoolcraft e Brent Simons, creano un eccellente connubio fra commedia e dramma. Nonostante le numerose citazioni dal mondo dei fumetti, il film ha elementi originali e imprevedibili, sorprese e gag basate su un modo di vedere la realtà diverso e alternativo. Il conflitto tra Bene e Male resta a volte una questione di percezione di sé, quasi un fatto intimo nel rapporto del super-uomo col Scheda scaricabile su www.scuoladecs.ti.ch/vdq ©CDC 2014 super-se stesso. Megamind è un’avventura in cui l’oscillare della bilancia tra Bene e Male avviene non già nel campo della comunità nel cui contesto gli eroi agiscono, bensì sul piano del rapporto dell’eroe con se stesso, con la propria natura, le proprie origini e la propria storia. Il film tende a spiazzare le attese dello spettatore scegliendo per protagonista l’eroe negativo, al quale affida il ruolo di Io narrante, rafforzando il suo punto di vista ed elaborando le sue ragioni. In questo racconto non c’è la crisi di coscienza del cattivo, quanto la scoperta da parte dello stesso Megamind, di non essere mai stato un malvagio. Nell’idea degli autori questo percorso di crescita, costruito su misura sulla megalomania del protagonista, che indossa costantemente costumi sopra le righe ed è incapace di pronunciare bene le parole, sembra voler dimostrare che spesso ci si complica la vita per scelte sbagliate o perché si ha paura del prossimo; il tutto con la complicità di media ingombranti che pretendono la nascita di nuovi eroi e ovviamente di nuovi nemici da combattere. Il film presenta un processo di simbiosi assoluta e positiva tra l’eroe Metroman e la comunità di Metrocity, che protegge e da cui prende addirittura il nome. Solo che qui gli autori, a fronte del rapporto d’identità e complicità tra la comunità e il suo eroe, mettono in campo un rapporto di estraneità ed esclusione tra la popolazione e l’antieroe Megamind ed elaborano un altro elemento fondamentale nell’iconografia super-eroistica: il tema dell’identità nascosta. Proprio perché destinati a vivere in se stessi il rapporto col loro ruolo, sia Metroman che Megamind non hanno certo bisogno di maschere, anzi mostrano al pubblica il loro volto e la loro identità. Il tema del mascheramento subentra laddove entrano in gioco i sentimenti: Metroman finisce con l’eclissarsi del tutto fingendosi morto per sfuggire alla morsa affettiva assoluta della comunità. L’eterna lotta tra il bene e il male è raccontata in chiave decisamente rock: Megamind e Metroman, sembrano, infatti, incarnare due stelle della musica, in spietata competizione per assicurarsi la maggior fetta di ascolti e di fan. Sono proprio quei siparietti musicali affidati alle note dei Guns n’ Roses, e Elvis Presley a scandire il ritmo di ogni battaglia e a renderla meno banale agli occhi del pubblico. Megamind è un elogio al cinema supereroico, nonché una geniale presa in giro dell’universo di Superman (Metro City come Metropolis, Metroman come Superman, Megamind come Lex Luthor), con però una marcia in più. La storia di Megamind e Metro Man, le personificazioni di bene e male presi nella routine della lotta da fumetto, è rotta dall’evento, possibile solo in una parodia, della morte del bene. L’unica figura realmente negativa e condannabile di tutto il film, non è il malvagio animato dalla sete di conquista, quanto il pigro che cerca la scorciatoia, colui che vuole arrivare a livello degli eroi senza averne le vere caratteristiche morali ed etiche. I punti migliori sono i momenti post-morte di Metro Man, con Megamind impegnato in una doppia identità a conquistare Roxanne oppure quando gioca con una macchina, annoiato per la mancanza di antagonista; la scena della torre scagliata sull’asfalto è davvero degna di nota e piena di movimenti tecnici apprezzabilissimi. Inoltre, quando i personaggi animati di questo film, talmente credibili, parlano e discutono, sembra di avere davanti attori in carne ed ossa e non delle elaborazioni di un computer ultrasofisticato. Proposte didattiche • • • • • • • • • • • • Chi è Megamind? Analizza il personaggio di Metroman Quali relazioni hanno questi due supereroi tra loro e con la comunità? Chi è Roxanne? Quale ruolo ha all’interno del film? Descrivi Minion Perché è legato a Megamind? Quale funzione ha il personaggio di Hal/Titan? Perché Megamind gli toglie il potere? Quali caratteristiche ha il film Megamind rispetto ad altri film simili? Qual è il messaggio del film? Com’è descritto il conflitto tra Bene e Male? Megamind Scheda scaricabile su www.scuoladecs.ti.ch/vdq ©CDC 2014