istruzioni del produttore
Transcript
istruzioni del produttore
TB-test IgG/IgA/IgM Test immunoenzimatici per la determinazione degli anticorpi IgA, IgG o IgM diretti contro i Micobatteri nel siero e in altri fluidi di origine umana . Per uso diagnostico in vitro. Indice: 1. Diagnosi sierologica di infezioni micobatteriche 2. Principio del metodo 3. Reagenti 4. Strumenti e materiali richiesti ma non forniti 5. Raccolta dei campioni e preparazione 6. Precauzioni 7. Preparazione dei reagenti 8. Procedimento 9. Calcolo dei risultati analitici 10. Interpretazione dei risultati 11. Bibliografia 1. Diagnosi sierologica delle infezioni micobatteriche Il complesso antigenico A60 è un antigene inter specifico riscontrato nel citosol di micobatteri tipici ed atipici. Esso reagisce con anticorpi creati durante infezioni micobatteriche (tubercolosi, lebbra, ecc.), e reagisce anche con gli anticorpi prodotti durante le infezioni da nocardia (8. 9. 10). Gli anticorpi anti-micobatterici sono assenti negli individui sani (4. 6. 8). Infezioni inapparenti o recesse causate da micobatteri sono tuttavia più frequenti di quanto si ritenga (8. 9. 11. 15). In particolare, si osservano con frequenza anticorpi IgM dopo contatti professionali (ad esempio nel personale ospedaliero e dei servizi sociali) oppure in condizioni sociali disagiate. Nel secondo caso la reazione IgM positiva si riscontra più facilmente nei neonati e nei bambini cresciuti in condizioni malsane. Un test IgM positivo rilevato nel siero e nel liquido cefalo-rachidiano (LCF) è estremamente utile per stabilire la diagnosi di meningite tubercolosa (9. 16), per la diagnosi sierologica di infezioni tubercolose primarie latenti polmonari o extrapolmonari (8), e nella prognosi di ricadute (3). Il lungo lavoro condotto per stabilire la validità clinica del test Tb-test IgG ha portato alle seguenti conclusioni: - Gli individui sani sono negativi, anche se hanno reazione intradermica positiva e se vivono in paesi gravemente endemici (4. 6. 8. 9. 11. 15. 16). -La prevalenza di infezioni subcliniche inapparenti è fortemente sottovalutata nei paesi del terzo mondo, ma anche nei paesi sviluppati in determinati gruppi sociali e professionali: persone a costante contatto con individui appartenenti al terzo o quarto mondo (ad esempio lavoratori di magazzini di generi alimentari, personale ospedaliero, carcerati), persone affette da malattie non tubercolari e pazienti ospedalizzati con infezione da HIV ed altri. Tutti questi gruppi rivelano una percentuale di A60 sieropositivi talvolta ben superiore a quella della popolazione generale che presenta una frequenza di casi positivi compresa tra 1,5 e 3% (11. 15). - In pazienti con infezione tubercolare, il test indica la presenza di anticorpi IgG se il paziente ha subito uno stimolo antigenico scatenante. Il test sarà positivo principalmente nei casi di pazienti con infezione in atto. Sarà inoltre positivo nei casi di vaccinazioni di richiamo in popolazioni sane. - Nei pazienti affetti da tubercolosi extrapolmonare il test sarà efficace a seconda dell’organo colpito. - Nel 10-20% dei pazienti, l’attività immunologica umorale è debole. I pazienti che mostrano tale anergia possono risultare negativi (1. 6. 9). - Le meningiti tubercolari causano la formazione di anticorpi nel liquido cefalo-rachidiano (LCF), rilevabili alla diluizione 1:10 (9. 16). La presenza di anticorpi IgG indica una buona reazione immunologica dei pazienti all’infezione. (1). L’anergia che 1di 7RM31/04 codice32106 Anda 111022 Ver.0301 interessa alcuni pazienti prima o all’inizio del trattamento riguarda sia l’immunità cellulare (PPD) sia la produzione di IgG (6). La produzione di anticorpi IgA è in gran misura indipendente dalla produzione di anticorpi IgG e può verificarsi mentre il paziente è in condizione anergica di IgG (16). Gli anticorpi IgA formano facilmente complessi con antigeni e sono all’origine di vari processi infiammatori in vari organi (2). Gli anticorpi IgA sono facilmente rilevabili nel siero di alcuni individui a rischio apparentemente sani, nello sputo di pazienti affetti da tubercolosi polmonare e nei fluidi biologici di pazienti affetti da infezioni extrapolmonari. In particolare, anticorpi specifici IgA sono rilevati nel 30% circa dei pazienti affetti da morbo di Crohn (13). È interessante notare che le persone in contatto con questi pazienti mostrano solo elevati anticorpi IgG (14) e che la presenza di anticorpi anti-A60 in quei pazienti è probabilmente dovuta ad infezioni micobatteriche secondarie, in quanto altri studi non riferiscono la loro presenza (24) e poiché in tali pazienti non sono mai stati rilevati acidi nucleici specifici di micobatteri. 2. Principio del metodo TB-test è un test immuno-enzimatico con dosaggio in fase solida (10). I campioni di siero umano diluito (IgG, IgA,IgM), sputo (IgG, IgA) o liquido cefalo-rachidiano (LCR; IgG, IgM) sono distribuiti nei pozzetti di micropiastre rivestiti da complessi micobatterici A60. La loro incubazione determina la formazione di complessi antigeni-anticorpi. I componenti del siero non legati vengono eliminati con il lavaggio. Si procede quindi all’incubazione dei pozzetti con anticorpi anti IgA, IgG o IgM umani marcati con perossidasi che si legano ai complessi adesi al fondo del pozzetto. Gli anticorpi non legati vengono eliminati con il lavaggio. Si dispensa quindi una soluzione di tetra-metil-benzidina (TMB) contenente perossido di idrogeno. Durante la reazione della perossidassi con la TMB si sviluppa colore la cui intensità è proporzionale alla presenza nel campione degli anticorpi specifici. Per i test IgA e IgG, la curva standard è costituita dal tracciato delle densità ottiche degli standard. La concentrazione del siero in esame analizzato allo stesso tempo degli standard è quindi rilevata dalla curva standard e trasformata in siero-unità relative, il che consente all’operatore di prendere in considerazione le inevitabili variazioni quotidiane che si verificano durante i test. Per i test IgM, un valore soglia è costituito dalla densità ottica ottenuta con un riferimento positivo. Il campione la cui densità ottica è equivalente o superiore a tale valore è considerato positivo. I controlli inclusi nei test IgG hanno lo scopo di verificare se il test è stato effettuato correttamente e non devono essere usati come standard. 3. Reagenti 1). 2 flaconi da 50 ml ciascuno di diluente del campione (siero o sputo). Conservanti: sodio azide e sodio mertiolato al di sotto dei limiti di tossicità per IgG e IgA, sodio mertiolato per IgM. In questo reagente può comparire un deposito nero, che non influisce sulla qualità del reagente stesso. 2). 1 flacone contenente 13 ml (tappo blu scuro) di antiimmunoglobuline umane marcate con perossidasi (antihumIg-POD) in tampone contenente uno stabilizzatore proteico. Conservante: metilisotiazolo e bromonitrodiossano per l’anti-humIgA-POD e timolo per l’anti-humIgG-POD e l’anti-humIgM-POD . In questa soluzione si può formare un precipitato, che non incide sulla qualità del reagente. 3). 1 flacone contenente 1,6 ml di una soluzione concentrata (10x) di TMB e DMSO. La soluzione è irritante per gli occhi, la pelle e il sistema respiratorio (Xi R 36/37/38: irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle; S 26: in caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare un medico; 36/37: usare indumenti protettivi e guanti adatti). 4). 1 flacone contenente 16 ml di diluente per TMB: tampone citrato contenente 0,02% di H2 O2 . 5). 1 flacone contenente 16 ml di acido solforico (H2SO4) (0.5N) (tappo rosso). 6). Standard IgG e IgA: ogni fiala contiene 1,9 ml di standard negativo (tappo giallo), 1 Unità/ml (tappo bianco), 2 Unità/ml (tappo viola), 4 Unità/ml (tappo rosa), 8 Unità/ml (tappo rosso vivo), 16 Unità/ml (tappo blu chiaro). Conservanti: sodio azide e sodio mertiolato. Pronto per l’uso. Standard IgM: ogni fiala contiene 1,9 ml di calibratore negativo (tappo grigio) o limite positivo (tappo marrone). Conservante: sodio mertiolato. Pronto per l’uso. 7). Controlli per IgG (solo nel kit codice 9236) 1 fiala contenente 0,25 ml di controllo debolmente positivo (225-375 U/ml) (tappo verde) e una contenente 0,25 ml di controllo altamente positivo (600-1100 U/ml) (tappo arancione) . Conservante: sodio azide al di sotto dei limiti di tossicità. Diluire come i campioni di siero (1:100). 8). 1 flacone contenente 50 ml di soluzione di lavaggio concentrata 20x . 9). 12 strisce da 8 pozzetti rivestiti di antigene A60 da Mycobacterium bovis (BCG). 4. Strumenti e materiali richiesti ma non forniti - pipette da 10, 100 e 1000µl, - un fotometro con possibilità di misurare assorbanze a 450 nm, - provette per diluizione di sieri, - acqua distillata o demineralizzata, - incubatore a 37°C. 5. Raccolta dei campioni e preparazione I campioni da analizzare devono essere siero, sputo, liquido cefalo-rachidiano (LCR) o altri fluidi biologici. Raccogliere i campioni utilizzando le tecniche normali. Evitare l’emolisi. Lasciar coagulare il sangue a temperatura ambiente in provetta sterile, quindi prelevare il siero. Lo sputo può essere utilizzato nei test IgA e IgG con diluizione 1:20. Il liquido cefalo-rachidiano (LCR) può essere usato nei test IgG e IgM con diluizione 1:10. Utilizzare solamente materiali monouso. Conservare i campioni in luogo fresco e congelarne una parte. Non sottoporre i campioni a cicli ripetuti di congelamento/scongelamento. 6. Precauzioni 1. Non pipettare mai a bocca. 2. Utilizzare guanti ed indumenti di protezione adatti. 3. Non utilizzare assieme reagenti di lotti diversi. 4. Non utilizzare i componenti dopo la data di scadenza. 5. Conservare i reagenti al buio ad una temperatura di +4 °C. Solamente l’acido solforico, la soluzione tamponata di lavaggio ed i pozzetti rivestiti possono essere conservati a temperatura ambiente. 6. Portare i reagenti a temperatura ambiente solo al momento dell’utilizzo. 7. Evitare la contaminazione microbica dei reagenti durante l’apertura e il prelevamento di aliquote dai flaconi. 8. Sostituire la punta delle pipette dopo ogni operazione per evitare le contaminazioni incrociate. 9. Assicurarsi che tutti i pozzetti siano processati nelle stesse condizioni ed incubati per lo stesso periodo di tempo. 10. Una determinazione, una volta iniziata, deve essere completata senza interruzioni. 11. Incubare i pozzetti all’ombra o al buio. Evitare ogni contatto fisico con la soluzione madre di tetra-metil-benzidina (TMB). In caso di contatto lavare abbondantemente con acqua la superficie contaminata. 12. I prodotti di derivazione umana usati sono risultati negativi all’analisi per le seguenti infezioni: HIV I e II, Epatiti B e C. Tuttavia devono essere manipolati come se si trattasse di materiale infetto. Pulire eventuali punti contaminati con appropriati prodotti antivirali. 13. Il limite di tempo di utilizzo di un kit aperto è di sei mesi o improrogabilmente la data di scadenza indicata sul kit 2di 7RM31/04 codice32106 Anda 111022 Ver.0301 comunque la data che cade prima, a condizione che tutti i componenti siano stati chiusi in modo corretto, non siano stati contaminati e siano stati conservati in modo adeguato. 7. Preparazione dei reagenti a) Soluzione di lavaggio Aggiungere 19 volumi di acqua distillata ad un volume di soluzione concentra 20x e tamponata. b) Soluzione TMB di lavoro Aggiungere 9 volumi del diluente per TMB ad un volume di soluzione TMB concentrata 10x. Questa soluzione deve essere preparata al momento dell’uso e deve essere priva di colore ed omogenea. Preparazione della soluzione diluita TMB Numero di TMB pozzetti concentrata 0,10 ml 8 0,26 ml 24 0,35 ml 32 0,50 ml 48 0,75 ml 72 1,00 ml 96 TMB diluente 0,9 ml 2,34 ml 3,15 ml 4,50 ml 6,75 ml 9,00 ml 8. Procedimento 1. Portare i pozzetti rivestiti con A60 a temperatura ambiente. 2. Diluire 1:100 i sieri da sottoporre a test con il diluente del campione. Nel caso delle IgG diluire 1:100 anche i controlli positivi. Per gli altri tipi di campione: a) Per IgA e IgG lo sputo deve essere diluito 1:20 nello stesso diluente. b) Per IgG e IgM l’ LCR deve essere diluito 1:10 nello stesso diluente. c) Una diluizione 1:10 di liquido pleurico nello stesso diluente può essere usata per le IgG. d) Una diluizione 1:30 della saliva nello stesso diluente può essere usata per le IgA Il fattore di diluizione da usare per altri liquidi biologici va determinato con l’analisi di una serie di campioni di malati e di persone sane, utilizzando per esempio 1:10, 1:25, 1:50, 1:100, 1:150 come fattore di diluizione. Mescolare bene. In alcune regioni la presenza di anticorpi a basso livello è molto comune negli individui sani ed è necessaria una diluizione superiore per evitare falsi positivi. Questo si determina con un’analisi a varie diluizioni, ad esempio 1:100, 1:150, 1:200, 1:250, di un pannello di sieri negativi provenienti da quelle regioni. Per bambini , neonati e pazienti HIV+ può essere più opportuna una diluizione di 1:50 o 1:25. 3. Gli standard sono già diluiti e devono essere usati come sono. Nota: La determinazione delle IgA e delle IgG è semiquantitativa e basata sull’uso degli standard forniti. Si può ottenere una determinazione indicativa utilizzando solo gli standard a 2 e 16 unità per le IgG o 4 e 16 unità per le IgA. 4. Pipettare 100µl di campione diluito in un micropozzetto. Usare due pozzetti per campione ed identificare ciascun pozzetto. Procedere nello stesso modo per gli standard. 5. Incubare 1 ora a 37°C. 6. Diluire la soluzione concentrata e tamponata di lavaggio durante questo periodo di incubazione. 7. Lavare i pozzetti sotto un getto leggero di soluzione di lavaggio: riempire e svuotare i pozzetti 5 volte (3 volte con un lavatore per piastre automatico). Alla fine del processo di lavaggio i pozzetti devono essere completamente asciutti. Nota: voltare le piastre e batterle su un foglio di carta assorbente. NON strofinare l’interno dei pozzetti. 8. Distribuire 100 µl di anticorpi anti-immunoglobuline umane coniugati con perossidasi in ciascun pozzetto. Incubare per 30 minuti a 37°C. 9. Diluire la TMB un poco prima dello scadere dei 30 minuti. 10. Lavare i pozzetti sotto un getto leggero di soluzione di lavaggio: riempire e svuotare i pozzetti 5 volte (3 volte con un lavatore per piastre automatico). Alla fine del processo di lavaggio i pozzetti devono essere completamente asciutti Nota: voltare le piastre e batterle su un foglio di carta assorbente. NON strofinare l’interno dei pozzetti. 11. Distribuire rapidamente 100µl della soluzione diluita TMB in ciascun pozzetto. Incubare a 37°C per 15 minuti esatti. 12. Aggiungere rapidamente 100µl di H2SO4. 13. Leggere l’assorbanza a 450 nm. Il bianco del fotometro è tarato su aria (pozzetti vuoti e nuovi). Riepilogo del procedimento PASSAGGI CALIBRATORI CAMPIONI Standard pronti per l’uso 100µl Campioni e Controlli Diluiti 100µl INCUBARE 1 ORA A 37 °C Lavare 5 volte con Soluzione di Lavaggio Aggiungere anti-Ig umane marcate con 100µl 100µl perossidasi INCUBARE 30 MINUTI A 37 °C Lavare 5 volte con Soluzione di Lavaggio TMB diluita 100µl 100µl INCUBARE 15 MINUTI A 37°C H2SO4 100µl LETTURA A 450 nm 100µl 9. Calcolo dei risultati analitici A) Test IgA e IgG 1. Calcolare l’assorbanza media (D.O. a 450nm) per ogni campione e per ogni standard. 2. Tracciare su una carta semilogaritmica il risultato di ogni standard, tranne che per lo standard negativo, sull’asse verticale (ordinate=Y), in relazione al numero di unità corrispondenti sull’asse orizzontale (ascisse=x) Questa curva standard dovrebbe essere una linea retta tra le 2 e le 16 unità per IgG, ma non necessariamente per IgA. L’estrapolazione dei dati oltre 16 unità non è consigliata a causa della perdita di precisione delle misure a densità elevate. I sieri con D.O. superiore a quella ottenuta con 16 unità dovranno essere ulteriormente diluiti e analizzati nuovamente sulla base dei nuovi fattori di diluizione. 3. Utilizzando l’assorbanza media per ciascun campione, determinare la corrispondente concentrazione di anticorpi espressa in unità/ml come segue: dalla curva standard, trovare il valore di assorbanza sull’asse Y e tracciare una linea orizzontale fino alla curva standard. Al punto di intersezione, tracciare una linea verticale fino all’asse X e leggere la relativa concentrazione in Ig specifiche del campione. Moltiplicare per il fattore di diluizione applicato (normalmente 100) per ottenere le unità ELISA. 4. Controlli: il controllo debolmente positivo per IgG dovrebbe dare risultati tra 225 e 375 U, il controllo fortemente positivo per IgG dovrebbe dare risultati tra 600 e 1100 U. B) Test IgM 1. Calcolare l’assorbanza media (D.O. a 450nm) per ogni campione e per ogni standard. 2. Valori normalizzati: Per ridurre le variazioni quotidiane e per comparare i dati ottenuti in giornate differenti, dividere l’assorbanza dei campioni analizzati per l’assorbanza dello standard positivo ottenuto durante l’analisi. superiori a 1,0 sono considerati positivi per IgM. Il test è positivo a condizione che siano escluse interferenze da condizioni patologiche. C. Valori Normali I valori degli standard devono trovarsi entro i limiti di D.O. sotto riportati: Standard Std 1 U Std 2 U Std 4 U Std 8 U Std 16 U Std negativo Std limite pos 3di 7RM31/04 codice32106 Anda 111022 Ver.0301 IgG 0,25-0,45 0,40-0,80 0,60-1,10 0,9-1,45 1,35-1,90 0,05-0,20 IgM -------------------------0,10-0,35 0,40-0,75 Il controllo positivo basso per le IgG deve dare risultati compresi tra 225 e 375 U. Il controllo positivo alto per le IgG deve dare risultati compresi tra 600 e 1100 U. D) Limiti del metodo I risultati ottenuti con questo test devono essere valutati congiuntamente ad osservazioni cliniche ed ai risultati di altre analisi. 1. La concentrazione di anticorpi circolanti deve essere utilizzata come complemento di altre informazioni disponibili al medico (sintomi, risultati di altre analisi, osservazione clinica). - Ad esempio, l’assenza di anticorpi IgG o IgA in pazienti che mostrano altri sintomi tipici di infezione TB non devono essere considerati falsi negativi, ma invece un caso di anergia che indica che l’infezione è in uno stadio avanzato e/o che il paziente necessita di aiuto esterno per superare la sua malattia. Analogamente, la presenza di anticorpi IgM in individui apparentemente sani indica l’inizio di un’infezione. Queste persone andrebbero pertanto osservate per determinare se l’infezione è benigna e transitoria oppure se si svilupperà in malattia. Infine, un livello alto di anticorpi IgG e di IgA in individuo apparentemente sano indica il suo costante contatto con fonti di infezione e la necessità di essere tenuto in osservazione. 2. Campioni emolizzati o lipemici possono portare a risultati alterati. Eurospital TB-test Curva standard per IgA D.O. del campione a 450nm / D.O. dello std positivo a 450nm Il valore normalizzato dello standard positivo è 1. Tutti i campioni la cui assorbanza normalizzata è inferiore a 0,8 sono considerati negativi, in quanto indicano livelli di anticorpi inferiori a quelli attesi per confermare l’infezione. Tutti i campioni con valori normalizzati compresi tra 0,8 e 1,0 sono considerati dubbi e tutti i campioni con valori normalizzati IgA 0,15-0,35 0,25-0,60 0,45-1,00 0,8-1,40 1,45-1,95 0,05-0,20 Eurospital TB-test Curva standard per IgG Autore Specificità % Sensibilità % Commento Controlli = 48 (IgG) et 71 (IgG) coltura negativa, 76 (IgM) 98 (IgM) 100 (IgG e/o 68 (IgG e/o nessuna casistica IgM)) IgM) di TB. Cut-off positivo: IgG = 0.50 D.O., IgM = 0.43 D.O. Caminero Fluido pleurico, 100 50-55 et al (20) Controlli = Pazienti con versamento pleurico di altra causa. Cut-off positivo IgG: fluido pleurico = 150 U., siero = 235 U. Wang et al 85,4 Controlli = altri 81,4-61,9 (21) pazienti, incl. TB inattivi, e non-pazienti. Cut-off positivo IgG = 300 U. Sensibilità più elevata con TB polmonare che in altri tipi di TB. Charpin al (3) Yu et (22) E) Specificità 1. Le micobatteriosi differerenti da quelle causate da M. tuberculosis (tubercolosi tipica) e M. bovis possono portare a risultati positivi con TB-test (2. 3. 4. 5). Questo è il caso di organismi dei gruppi M. avium (tubercolosi atipica), M. paratuberculosis e M. leprae. È il caso inoltre di altri micobatteri, come M. xenopi, M. chelonae o M. kansasii, che raramente causano malattie. Questi micobatteri atipici causano talvolta infezioni secondarie in pazienti immunodepressi (cancro, HIV, ecc.) oppure infezioni inapparenti nelle persone sane (19). 2. Sono riportate reazioni crociate da malattia non tubercolare causata da Nocardia, come pure sono frequenti ed inapparenti infezioni secondarie causate da micobatteri durante Leishmaniosi (8. 9. 10). 3. È possibile l’interferenza con malattie non tubercolari polmonari (4. 8. 9. 10), causate da infezioni secondarie da una delle specie di micobatteri indicate sopra che sono spesso benigne e transitorie. 4. I trattamenti immuno-depressivi alterano presumibilmente la risposta immune all’infezione (1) e danno risultati negativi per IgG o/e IgA, nei pazienti tubercolosi. 5. Tutti i campioni siero positivi a IgM dovrebbero essere sottoposti ad un test di conferma dopo il loro assorbimento su proteina G, per eliminare la possibile interferenza dovuta a fattore reumatoide oppure ad alti livelli di IgG. 6. La specificità di TB-test dipende dalla popolazione studiata e dai gruppi di controllo prescelti in ogni prova clinica. Alcuni esempi sono presentati nella tabella seguente. F) Sensibilità La sensibilità dei kit TB-test dipende dai valori di cut-off utilizzati. Questi valori di cut-off devono essere determinati separatamente in ciascuna popolazione, in quanto variano con il livello di esposizione al bacillo TB e agli altri micobatteri ambientali (8. 22). Analogamente, i valori predittivi positivo e negativo variano con la prevalenza di TB nella popolazione (8). Alcuni esempi sono riportati nella tabella seguente. 4di 7RM31/04 codice32106 Anda 111022 Ver.0301 al 95 (sani) 88 (non –TB) 84 Gevaudan et al (8) 86,7 98,6 Munshi et al (23) 92 100 Gupta et al 90 (18) 91,6 Kaustova (19) Varia a seconda del gruppo studiato 80-91,5 I valori cambiano con il cut-off scelto, 4 falsi negativi diventarono positivi dopo il trattamento anti TB. Cut-off positivo IgG: 200 U Controlli = personale ospedaliero, servizio pneumologico, in contatto con TB. Cut-off positivo IgG = 200 U. Controlli = soggetti sani, cut-off positivo IgG=225U. TB extrapolmonare Utilizzate IgG + IgA, Controlli = popolazione sana e pazienti diversi daTB. 63.3% dei tecnici che manipolano il bacillo erano positivi. Cut-off positivo: IgG = 250 U., IgA = 150 U. Malattie non-tubercolari, differenti gruppi di pazienti esaminati, la maggioranza di falsi positivi riscontrata effettivamente infetta da Micobatteri atipici. La maggioranza di positivi alle IgM è diventata negativa dopo 1 o 2 mesi, indicando infezione inapparente. Cut-off positivo: IgG = 125 U., IgA =200U, IgM=1,0 D.O. 10. Interpretazione dei risultati A) Cut off I dati sierologici sono una valutazione dello stato umorale immune di un paziente o di una popolazione. Non sostituiscono la rilevazione di antigeni, ma sono comparabili al test della tubercolina, che valuta lo stato immune cellulare di un paziente o di una popolazione. La differenza consiste nella lunga durata della reattività cutanea dopo l’esposizione, che non si riscontra nell’immunità umorale. In questo caso la produzione di anticorpi sembra dipendere dal carico di antigeni. Una seconda differenza è la possibilità di analizzare tre diversi classi di gamma-globuline. Come nel caso di reazione cutanea i clinici devono adattare il cut-off della misurazione sierologica al livello di endemia osservato nella regione o all’interno della popolazione analizzata. In generale sono risultati applicabili i seguenti cut-off: IgM Assorbanza Negativo < Rifer. Pos. – 20% Rif. Pos. – 20% <Borderline < Rif. Pos. Positivo > Riferimento. Pos IgA Valori normalizzati < 0.8 0.8 – 1.0 > 1.0 IgG Siero – Unità Siero – Unità Negativo <200 < 125 Borderline neg. 201 – 300 125 – 225 pos. 301 – 350 Positivo > 350 > 225 I valori sopra indicati, si riferiscono ad adulti normali. Per i bambini e le persone infette da HIV, i valori di cut off positivo sono ridotti a 120 unità per IgG e 200 unità per IgA. I valori di cut-off possono essere adeguati alle condizioni locali. In particolare, devono essere aumentati nelle regioni ad alta incidenza di micobatteri (MTb o altri). In generale il valore di cut-off di una regione può essere calcolato sulla base di test su 20-50 persone sane non-infettate. Per gli altri tipi di campioni, i valori di cut off devono essere adattati in quanto gli anticorpi sono rari nella maggior parte degli altri liquidi biologici. Si raccomanda allora di determinare i propri valori di reiferimento, testando 20-50 persone affette da malattie non batteriche. La ricerca degli anticorpi IgG dovrebbe essere completata con la ricerca di anticorpi IgM (1). Per uso diagnostico, l’analisi sia di IgG che di IgA aumenta in modo considerevole la specificità e la sensibilità (›90%) dei risultati (18). Per ottenere la conclusione diagnostica più precisa, i dati sierologici devono sempre essere integrati con test clinici, microbiologici, radiografie e test cutaneo (1). B) Popolazione sana Nella popolazione adulta sana, il test IgM può risultare positivo senza conseguenze nei seguenti casi: a. Si può osservare una risposta positiva IgM da 7 a 10 giorni dopo un test cutaneo. b. La presenza di Fattore Reumatoide può provocare un risultato positivo. c. La vaccinazione BCG può indurre la sintesi di anticorpi, specialmente di classe IgM (12). d. I contatti con un focolaio micobatterico possono essere rivelati da una sintesi di anticorpi IgM di breve durata . e. Una infezione inapparente, asintomatica, con micobatteri atipici causa la produzione di anticorpi. Gli individui negativi ai raggi X e con assenza di sintomi possono avere i seguenti risultati serologici: IgM – IgG – IgA- : test cutaneo positivo: contatto precedente. Nessuna infezione, non si prescrive alcun intervento. IgM + IgG – IgA - : test cutaneo positivo o negativo. Questo risultato denota un’infezione contratta recentemente. Può essere utile intraprendere una cura. IgM – IgG + IgA +/- : test cutaneo positivo: contatto precedente con buona risposta immunologica. Non si prescrive alcun intervento. IgM + IgG + IgA +/- : contatto precedente e riesposizione recente. Sorvegliare. C) Forme di Tubercolosi È stabilito che le infezioni micobatteriche raggiungono lo stato di malattia attiva quando le difese immunitarie dell’ospite sono ridotte (9). La malattia compare più facilmente in presenza di più fattori che favoriscono l’evoluzione dell’infezione (cancro, HIV, malnutrizione, tabagismo, alcoolismo, condizioni di vita malsane, ecc.). Questa premessa di debolezza immunologica è ulteriormente amplificata dalla areattivita immunologica indotta dagli stessi micobatteri invasori i quali, in circostanze a loro favorevoli, sono in grado 5di 7RM31/04 codice32106 Anda 111022 Ver.0301 di inibire l’immunità umorale e cellulare del paziente. L’areattività immunologica è generalmente eliminata dopo due settimane di chemioterapia efficace. Ciononostante, può durare più a lungo se il trattamento non è appropriato oppure se viene effettuato ad uno stadio più avanzato dell’infezione (6). a) Tubercolosi Reattiva (R): la malattia evolve positivamente in quanto l’immunità cellulomediata è ben efficente(1) Clinicamente si presenta con forme localizzate. b) Tubercolosi Areattiva (A): si verifica in presenza di un’immuno depressione preesistente, talvolta amplificata dal bacillo. La malattia è caratterizzata da più localizzazioni non circoscritte. Ci sono cavità, distruzione parenchimale e presenza abbondante di micobatteri. Nei casi più gravi sono assenti IDR ed anticorpi. c) Situazioni intermedie (RI, AI): si osservano inoltre Tubercolosi Intermedia Reattiva (IR) e Tubercolosi Intermedia Areattiva (IA). Mantoux 5 IU Mantoux 10 IU Multitest IMC Sierologia IgM Sierologia IgG Microbiologia Risposta alla terapia R A IR IA + + + +/+ +/+ + +/+/+/+ +/+/+ +/+ +/- +/+ - R = TB Reattiva A = malattia inattiva (areattiva/anergica) IR = TB stadio Intermedio Reattivo IA = TB stadio Intermedio Areattivo Interpretazione dei risultati M-G- e Mantoux+ : infezione superata senza segni clinici in atto (R) M-G+ e Mantoux+: TB in fase terminale o malattia in atto (R,IR) M+G+ e Mantoux+: malattia in atto (IR,IA) M+G- e Mantoux+: malattia in atto ( IA) M+G- e Mantoux-: malattia in atto (A o IA) M-G- e Mantoux-: malattia non TBC o forma di TBC areattiva (A) M+G+ e Mantoux-: malattia in atto (IR,IA) M-G+ e Mantoux-: malattia in atto (IR) D) HIV Gli individui affetti da HIV sono spesso affetti da funzioni immunologiche ridotte. In questi casi la reazione intradermica Mantoux deve essere considerata positiva quando il diametro dell’indurimento raggiunge i 5 mm. Gli unici anticorpi antimicobatterici che si può ritenere di rilevare sono di classe IgM. Gli anticorpi IgG sono prodotti in piccole quantità e si devono ricercare in sieri con diluizione molto bassa. La positività degli IgM nel paziente HIV è sufficiente per avviare una profilassi, anche se i risultati della tubercolina sono negativi (1). E) Anticorpi IgA Gli anticorpi IgA hanno un potenziale infiammatorio molto potente. Le IgA polimeriche e i complessi immuni IgA attivano il complemento e possono scatenare meccanismi infiammatori in vari organi (2). L’aumentata produzione di anticorpi specifici IgA è associata in via sperimentale all’aumento di suscettibilità alle infezioni (7). Durante un’infezione (sintomatica o meno), la produzione di anticorpi IgA avviene normalmente dopo la produzione iniziale di anticorpi IgM. La produzione di anticorpi IgA non viene ridotta in maniera drastica dalla anergia che può ridurre la produzione di IgG e la iperreattività osservata all’esordio dell’infezione in alcuni pazienti. Apparentemente gli anticorpi IgA fanno parte della risposta immunologica TH2 che colpisce alcuni pazienti: in casi estremi alcuni pazienti anergici privi di reazione cutanea e con IgG basse possono abbondantemente produrre anticorpi IgA (16.18). Contrariamente, gli individui che rispondono in maniera corretta ad uno stimolo di risposta immunologica micobatterica possono mostrare livelli alti di anticorpi IgG senza gli IgA (14. 16. 18). La presenza di anticorpi IgA nel siero di popolazione sana è stato correlato con un contatto costante con focolai di infezione. Gli anticorpi IgA sono osservati con livelli bassi ma significativi di anticorpi IgG (11) e questi anticorpi possono evidenziare un processo infiammatorio (19) in organi diversi dai polmoni in individui apparentemente sani (2). La presenza di anticorpi IgA in siero, sputo o altri fluidi biologici di pazienti affetti da tubercolosi indicano che la risposta immunologica di questi pazienti è stata, parzialmente o totalmente mal indirizzata. In rare occasioni è l’unico anticorpo specifico che può essere rilevato. La sua ricerca è pertanto necessaria nel caso in cui l’anergia immunitaria ha depresso la sintesi di anticorpi IgM e IgG (14. 16. 18) Nei pazienti affetti da infezioni extrapolmonari, la presenza di anticorpi IgA rilevata nei fluidi corporali (fluido pleurico, fluido pericardico ecc.) alla diluizione 1:20 è un segno importante di infezione micobatterica. Il rilevamento di IgA in questi fluidi è, nei casi difficili, una preziosa indicazione diagnostica che completa il rilevamento di anticorpi IgM e IgG nel siero. F) Interpretazione dei risultati 1. I casi sierologicamente positivi nella popolazione sana sono attribuiti a semplici contatti. La sieropositività ad IgM denota un contatto recente, è molto frequente ma transitoria. Essa è ad esempio riscontrata nei bambini e neonati che vivono in condizioni di vita malsane (5), tra allievi infermieri che studiano la manipolazione delle colture oppure tra i soldati. La positività IgM scompare normalmente dopo 1 o 2 mesi, a condizione che il soggetto non sia più in contatto con il focolaio di infezione. La vaccinazione BCG causa una produzione transitoria di IgM. La sieropositività IgA è scarsa e si trova ad esempio nel personale di volo che si reca abitualmente nei paesi del Terzo Mondo (1). La sieropositività IgG è ancora più scarsa nei soggetti sani e denota una frequente esposizione a focolai di infezione (poliziotti, personale ospedaliero, micobatteriologi, personale di supermercati ecc.) (15). 2. I soli veri casi di “Falsi positivi” si osservano nelle infezioni da membri dei generi Nocardia e Corynebacterium, i due gruppi più vicini a Mycobacterium. Le malattie provocate sono facilmente distinguibili dalle micobatteriosi sulla base dei sintomi clinici. 3. La sierologia positiva è osservata con frequenza in alcune malattie ben definite (fibrosi cistica, Leishmaniosi, pneumopatia cancerosa, sarcoidosi, AIDS). Questa sieropositività denota una colonizzazione micobatterica. L’infezione è spesso inapparente, ma il paziente dovrebbe essere seguito nel caso di evoluzione della malattia. 4. In alcuni pazienti la positività sierologica può indicare un’infezione oppure un’infezione secondaria, inapparente o meno, da micobatteri diversi da M.Tuberculosis. 5. La presenza di anticorpi IgM indica l’inizio di una infezione primaria. Il test IgM è particolarmente utile per la diagnosi precoce di meningiti tubercolari. Gli anticorpi IgM sono superiori agli IgG nel rilevamento di colonie di micobatteri nei pazienti affetti da AIDS. 6. Gli anticorpi IgG compaiono quando un’infezione è ben sviluppata. Essi indicano che il paziente produce una buona risposta immunologica contro l’infezione. 7. Le misurazioni di IgM più IgG sono valutate congiuntamente per rilevare casi di infezione cronica (3). 8. Gli anticorpi IgG sono analizzati di routine sia nelle infezioni croniche che per valutare gli effetti della terapia. I pazienti immunologicamente deboli sviluppano una condizione anergica, portata avanti, almeno in parte, dallo stesso bacillo (17). Una terapia efficace, osservata attraverso il miglioramento di manifestazioni cliniche e negativizzazioni di colture, è spesso accompagnata da un aumento del titolo di IgG, accompagnato da una diminuzione del titolo durante la terapia, a condizione che la terapia non venga iniziata 6di 7RM31/04 codice32106 Anda 111022 Ver.0301 troppo tardi. Nel caso la terapia si rivelasse inefficace, o nel caso di paziente recidivo, il titolo di IgG aumenta nuovamente. 9. La persistenza di livelli bassi di anticorpi dopo la terapia dovrebbe indicare la presenza di sacche antigeniche non eliminate. 10. Il rilevamento di anticorpi IgA è estremente utile nei casi difficili di anergia, come in assenza di reazione tubercolinica e nella mancanza di sintesi di anticorpi IgG. 11. Il rilevamento di anticorpi IgA nei fluidi corporali diversi da siero o sputo rafforzano la diagnosi di infezione micobatterica nei casi di: - sospette meningiti - pleuriti e pericarditi - tubercolosi renale - AIDS 11. Bibliografia 1. G. Anzalone. Cenni di immunologia della tuberculosi. Collana Scientifica Eurospital, Technological Research, 1993. 2. W. Bogers, R.K. Stad, L. Van Es, M. Daha. Immunoglobulin A : interaction with complement, phagocytic cells and endothelial cells. Complement Inflamm. 8: 347-358, 1991. 3. D. Charpin, H. Herault, M.J. Gevaudan, M. Saadjan, Ph. De Micco, A.Arnaud, D. Vervloet, J. Charpin. Value of ELISA using A60 antigen in the diagnostic of active pulmonary tuberculosis. Amer Rev. Respir. Dis. 142: 380-384, 1990. 4. C. Cocito. Properties of the mycobacterial antigen complex A60 and its application to the diagnosis and prognosis of tuberculosis. Chest 100: 1687-1693, 1991. 5. C. Delacourt, J. Gobin, J.L. Gaillard, J. de Blic, M. Veron, P. Scheinmann. Value of ELISA using Antigen 60 for the diagnosis of tuberculosis in children. Chest 104: 393-398, 1993. 6. G. Fadda, R. Grillo, F. Ginesu, L. Santoru, S. Zanetti, G. Dettori. Seradiagnosis and follow-up of patients with pulmonary tuberculosis by enzyme-linked immunosorbent assay. Eur. J. Epidemiol. 8:81-87, 1992. 7. P. Ferreira, R. Soares, M. Arala-Chaves. Susceptibility to infection with Mycobacterium avium is paradoxically correlated with increased synthesis of specific antibacterial antibodies. Intern. Immun. 3:445-452, 1991. 8. M.J. Gevaudan, C. Bollet, D. Charpin, M.N. Mallet, Ph. De Micco. Seralogical response of tuberculosis patients to Antigen 60 of BCG. Eur. J. Epidemiol. 8:666-676, 1992. 9. R. Maes. Clinical usefulness of serological measurements obtained by Antigen 60 in mycobacterial infections: development of a new concept. Klin. Wochenschr. 69:696709, 1991. 10. R. Maes, JP Homasson, M. Kubin and M. Bayer. Development of an Enzyme immunoassay for the serodiagnostic of tuberculosis and mycobacteria. Med. Microbiol. Immunol. 178: 323-335, 1989. 11. L. Pandiani, R. Maes. Significato delle misurazioni sierologiche ottenute nelle infezioni microbatteriche. Biologica Clinica 23(4):15-27, 1993. 12. S. Rota, U. Beyazova, T. Karsligil, C. Cevherogl. Humoral immune response against Antigen 60 in BCG-vaccinated infants. Eur. J. Epidemiol. 10:713-718, 1994. 13. P. Vannuffel, C . Dietrich, B. Naerhuyzen, P. Gilot, M. Coene, R. Fiasse, C. Cocito. Occurrence, in Crohn’s disease, of antibodies directed against a species-specific recombinant polypeptide of Mycobacterium paratuberculosis. Clin. Diag. Lab. Immunol. 1:241-243, 1994. 14. L. Wayne et al. Immunoglobulin A (IgA) and IgG serum antibodies to mycobacterial antigens in Crohn’s disease patients and their relatives. Clin. Microbiol. 30:2013-2018, 1992. 15. C. Wirrmann. Public health application of a serological test for tuberculosis. Study of the incidence of inapparent infections among the employees of an Alsatian supermarket. Eur J. Epidemiol. 6:304-308, 1990. 16. Y.L. Zou, J. D. Zhang, M.H. Chen, Q.G. Shi, J. Prignot, C. Cocito. Serological analysis of pulmonary and extrapulmonary tuberculosis with enzyme-Linked immunosorbent assays for anti-A60 immunoglobulins. Clin. Infec. Dis. 19:1084-91, 1994. 17. H.H. Maes, J.E. Causse, R.F. Maes. Mycobacterial infections: are the observed enigmas and paradoxes explained by immunosuppression and immunodeficiency? Medical Hypotheses 46:163-171, 1996. 18. S. Gupta, S. Kumari, J.N. Banwalikar, S.K. Gupta. Diagnostic utility of the estimation of mycobacterial Antigen 60 specific immunoglobulins IgM, IgA and IgG in the sera of cases of adult human tuberculosis. Tubercle Lung Dis. 76:418-424, 1995. 19. J. Kaustova. Serological IgG, IgM and IgA diagnosis and prognosis of mycobacterial diseases in routine practice. Eur. J. Med. Res. (1995/96) 1:393-403, 1996. 20. J.A. Caminero, F.R. de Castro, T. Carrillo, P. Cabrera. Antimycobacterial antibodies in tuberculous pleural effusions: reliability of Antigen 60. Chest 99:1315, 1991. 21. H-C. Wang, J-Y. Lu, L. Liang, H-L. Liu. Chin. Evaluation of the potential role of enzyme-linked immunosorbent assay in serodiagnosis of tuberculosis. Med J. (Taipei) 52:9-14, 1993. 22. C-J. Yu, P-C. Yang, R-P. Hsieh, K-T. Luh. J. Formosan. Evaluation of the A-60 IgG ELISA serodiagnostic test for tuberculosis in Taiwan. Med. Assoc. 91:614-619, 1992. 23. M.M. Munshi, S. Chiddarwar, A. Patel, S. Grover. Serodiagnosis of extrapulmonary tuberculosis by ELISA. Indian J. Pathol. Microbiol. 36(4):356- 360, 1993. 24. J.J. McFadden, C. Houdayer. No evidence for antibodies to mycobacterial A60 antigen in Crohn’s disease sera by enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA). J. Med Microbiol. 25:295-298, 1988. TB-test IgA 96 test, codice 9233 TB-test IgG 96 test, codice 9236 TB-test IgM 96 test, codice 9238 Redatto in data 12 febbraio 2004 Distribuito da (Distributed by): Eurospital SpA Via Flavia 122 34147 Trieste, Italia, Fabbricante (Manufactured by): Anda biologicals 37, rue de la Course 67067 Strasbourg, France 7di 7RM31/04 codice32106 Anda 111022 Ver.0301