verbale - Comune di Rosignano Marittimo

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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
29 Novembre 2016
RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE CATERINA GIOVANI
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito i consiglieri a prendere posto e il Segretario a procedere alla chiama dei
consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Si può procedere ai lavori del Consiglio comunale.
Ordine del giorno
1) Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri.
2) Nomina scrutatori.
3) Variazione al bilancio di previsione 2016/2018.
4) POR FESR 2014-2020 asse 6 urbano – Mobilità sostenibile – Riassetto della
mobilità urbana a favore dell’utilizzo di sistemi alternativi alle auto – Approvazione
progetto di fattibilità tecnica ed economica ed apposizione vincolo preordinato
all’esproprio.
5) Sostituzione di un membro della Commissione comunale per il paesaggio a
seguito delle dimissioni dell’arch. Silvia Minichino e atto ricognitorio sull’importo
del gettone di presenza, da corrispondere al Presidente ed ai componenti della
Commissione edilizia e Commissione paesaggio,
per la partecipazione alle sedute.
6) Regolamento urbanistico, allegato 1 scheda norma comparto 2-T3
“Realizzazione di un villaggio turistico e di un ostello per la gioventù in Vada”.
Approvazione dello schema di convenzione e del planivolumetrico. Proponenti soc.
Vada Village ed altri.
7) Mozione presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Mario Settino e Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Realizzazione area decoro con targa
intorno all’albero di ulivo deposto in memoria di Francesca Morvillo Falcone.
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8) Mozione presentata dalla consigliera Silvia Gesess (Gruppo Misto) ad oggetto:
Affidamento impianti sportivi.
9) Mozione presentata dai consiglieri Francesco Serretti, Elisa Becherini e Mario
Settino (Movimento 5 stelle) ad oggetto: Ripristino skatepark e pista skateboard.
10) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Sopralluogo al Castello Pasquini a Castiglioncello – Associazione Armunia.
11) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Cimitero Rosignano.
12) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Ex biblioteca comunale a Rosignano Solvay.
13) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Parcheggio campers nella pineta del Viale Trieste.
14) Mozione presentata dai consiglieri Niccolò Gherarducci, Prinetti Alice,
Bagnoli Nicolò, Lorenzo Taddeucci, Camilla marini (PD), Simone Marianelli
(Riformisti per Rosignano) ad oggetto: Stati generali della gioventù a Rosignano.
15) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Stato manutentivo scuole Lega e Pertini di Gabbro e Castelnuovo
Misericordia.
16) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Rosignano città laboratorio per la prevenzione oncologica.
17) Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Commissione pari opportunità.
18) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Trasparenza ed obbligo di pubblicazione concernenti i componenti degli
organi di indirizzo politico (articolo 14 del DLG 33 del 14 marzo 2013).
19) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Richiesta password di accesso al programma di contabilità utilizzato dal
Comune di Rosignano Marittimo.
20) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Applicazione della legge n. 113 anno 1992 “Obbligo per il Comune di
residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione
anagrafica” vista la legge 29 gennaio 1992 n. 113 “Obbligo per il Comune di
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residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione
anagrafica”.
21) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Modifica all’articolazione tariffaria vigente in materia di servizio idrico
integrato.
22) Mozione presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5 Stelle) ad
oggetto: Problematiche Nibbiaia Sassogrosso.
23) Interpellanze:
a) Interpellanza presentata dal consigliere Marco Nati (Forza Italia): Sopralluogo
presso la scuola Sandro Pertini di Castelnuovo della Misericordia in data 15
novembre 2016;
b) Interpellanza presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5
Stelle): Colonia Felina Polveroni.
24) Question time.
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Comunicazioni della Presidente, del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri
PRESIDENTE. Io avrei una brevissima comunicazione da farvi, solo ovviamente
per ricordarvi tutte le iniziative che sono state organizzate per la Giornata della Festa
della Toscana, in collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Scuola
Giovanni Fattori.
Le celebrazioni inizieranno domani mattina alle ore 10, con il Consiglio comunale
dei Ragazzi, dal tema “Toscana: terra di riforme, diritti tra passato e presente”.
Seguirà poi, alle ore 12,30 l’inaugurazione dell’aula digitale, con annessa una sala di
registrazione, sempre alle Scuole Fattori.
Nel pomeriggio sarà previsto inoltre un concerto presso Le Creste, eseguito dai
ragazzi delle classi II A e III A della scuola secondaria di primo grado Giovanni
Fattori. Seguirà, alla sera, la Serata dei Diritti presso la succursale Dante Alighieri
dalle ore 21 alle ore 23.
Inoltre, per domenica 4 dicembre è in programma una visita guidata, a cura della
Cooperativa Micro Storia, dal tema “Il granduca Pietro Leopoldo e la bonifica di
Vada”.
Ovviamente siete tutti invitati. È gradita assolutamente la partecipazione dei
consiglieri comunali.
Io lascio la parola, a questo punto, al Vicesindaco Donati, che aveva un paio di
comunicazioni da fare.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
La prima comunicazione riguarda le Assemblee di frazione. Come sicuramente
avrete saputo, è stato pubblicato il bando per l’aggiornamento delle Assemblee di
frazione, che è stato aperto dal 6. 10 al 31.10.
A fronte di questo, hanno presentato nuove candidature complessivamente 18
residenti, quindi 15 per la frazione di Castiglioncello di cui 9 ammessi, uno per la
frazione di Nibbiaia e due per la frazione di Rosignano Solvay. Queste le
presentazione. Sono stati ammessi 9 candidati rispetto ai 15 che avevamo presentato
domanda, anche perché alcuni che avevano fatto domanda, non erano residenti.
Con decreto n. 2081 è stata pubblicata la nuova composizione, le nuove liste dei
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componenti dell’Assemblea delle frazioni (sono pubblicate sul sito). Ad oggi, quindi,
abbiamo che l’Assemblea di frazione di Castiglioncello ha 12 componenti, 16
Gabbro, 7 Nibbiaia, 7 Rosignano Solvay e 11 a Vada. Ovviamente, sul sito del
Comune sono pubblicati sia il bando che il decreto con cui sono state approvate le
liste dei componenti.
L’altra comunicazione riguarda una deliberazione che ci è arrivata dalla Corte dei
Conti della Toscana. La Corte dei Conti in questi ultimi mesi ha effettuato un
controllo sui rendiconti dei Comuni della Toscana, soprattutto riguardo al 2014 e
riguardo a quello che è il passaggio che c’è stato con la riforma della contabilità.
Quindi, sostanzialmente, l’operazione di riaccertamento straordinario dei residui che
ha portato, poi, fondamentalmente ad avviare la nuova contabilità armonizzata,
secondo il decreto legislativo n. 118 del 2011.
Noi avevamo effettuato operazioni di riaccertamento straordinario dei residui con
deliberazione di Giunta n. 103 del 2015, con cui sostanzialmente avevamo avviato,
come vi ricorderete, essendo stato anche più volte oggetto di dibattito all’intero del
Consiglio, sia per quanto riguarda il rendiconto, sia per quanto riguarda la
discussione dei bilanci, il nuovo sistema di contabilità dell’ente.
La Corte dei Conti, con riguardo a questo esame che, ripeto, è stato fatto
congiuntamente a quello di altri Comuni, aveva in qualche modo rilevato la necessità
di andare a determinare un extradeficit di 1,320 milioni di euro per quanto riguarda il
nostro Comune, dovuto principalmente alla necessità di incrementare il fondo crediti
di dubbia esigibilità per quanto riguarda la tassazione relativa al ciclo dei rifiuti,
quindi TARSU, TARES e TARI.
Ovviamente, la Corte dei Conti rileva questo facendo un’analisi estremamente
formale e letterale della norma. Se vi ricordate, nel 2014, quando abbiamo introdotto
la TARI, il Consiglio comunale è successivamente intervenuto per spostare la
scadenza del saldo TARI il 15 febbraio dell’anno successivo. Quindi,
sostanzialmente, noi avevamo iscritto nel 2014 in bilancio la cifra della TARI, ma
l’effettiva maturazione del credito, quindi l’effettivo obbligo dei contribuenti di
pagare il saldo TARI è maturato nell’anno successivo.
Quindi, sostanzialmente, applicando alla lettera la normativa, la Corte ha rilevato
una discrasia fra l’importo iscritto a bilancio e l’importo che poi è stato
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materialmente incassato nell’anno, perché oggettivamente il credito scadeva l’anno
successivo. Applicando fondamentalmente la normativa, quindi, la Corte dei Conti ci
chiederebbe di incrementare il fondo crediti di dubbia esigibilità a 3.628.867 milioni
di euro, rispetto all’importo di 2,381 milioni che era stato costituito.
Sempre la Corte dei Conti ha rilevato la necessità di andare ad accantonare 53.735
euro, sempre come fondo crediti di dubbia esigibilità per quanto riguarda i crediti nei
confronti di REA S.p.a. per lo smaltimento dei rifiuti, quindi andando a incrementare
il fondo a 4,199 milioni. Ci richiederebbe di andare a incrementare il fondo, sempre
del fondo dei crediti di dubbia esigibilità, legato ai canoni di concessione ATO
Acqua di 19.571 euro, legati appunto all’incasso dei canoni per la concessione delle
reti ad ASA e 278 euro per la costituzione di un vincolo sul risultato contabile
dell’Amministrazione all’1.1.2015 legato all’avvenuta eliminazione dei residui
passivi, finanziati da contributi, che non è stato effettuato.
Riguardo a questo, dobbiamo dire che la Corte si è espressa ora, ma noi avevamo
sostanzialmente già operato in maniera autonoma ed estremamente prudenziale
rispetto a quello che ha rilevato la Corte, tanto è vero che per quanto riguarda il
discorso della TARI, noi avevamo già provveduto, con una delibera consiliare
dell’aprile 2016, quindi con l’approvazione del rendiconto di gestione 2015, a un
adeguamento del fondo crediti di dubbia esigibilità a 4.068 milioni, che ovviamente è
superiore rispetto a 3.628 milioni che ci richiede la Corte.
Noi quindi sostanzialmente avevamo già provveduto, per quanto riguarda la
TARI, proprio tenendo conto dell’elemento del 2014, avevamo provveduto ad
accantonare maggiori risorse rispetto a quelle che ci richiede la Corte.
Per quanto riguarda i crediti REA S.p.a., nel frattempo sono stati completamente
ripianati, quindi abbiamo recuperato integralmente dal REA S.p.a. il credito, per cui
non c’è necessità di andare ad accantonare questa maggiore somma. Lo stesso per
quanto riguarda il fondo crediti di dubbia eseguita sui canoni di concessione del
servizio idrico integrato. Anche qui noi, sostanzialmente, all’interno di quello che è il
fondo crediti di dubbia esigibilità, che è complessivamente pari a 11.871.000 euro,
che
avevamo
costituito
al
momento
del
riaccertamento
straordinario,
successivamente integrato anche con la delibera di approvazione del rendiconto 2014
e 2015, sostanzialmente, anche per questa fattispecie noi siamo ampiamente coperti,
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per cui, non abbiamo necessità di accantonare.
Da tutto questo sostanzialmente emerge, questo è un mero errore materiale, la
necessità di andare ad apporre un vincolo per 278 euro sull’avanzo libero, a fronte
dell’operazione di riaccertamento dei residui che è stata effettuata. Non era stato,
sostanzialmente, costituito un vincolo sull’avanzo, a fronte di residui che erano stati
eliminati, legati a contributi ricevuti. Quindi, semplicemente, l’operazione che noi
dobbiamo andare a fare è l’apposizione di un vincolo di 278 euro sull’avanzo libero.
Rispetto a quella che è la rilevazione della Corte dei Conti, che ovviamente
ringraziamo per la puntualità e l’accuratezza con cui esamina i bilanci, al di là di
quelli che sono i normali organi di controllo, come l’Amministrazione, è una
garanzia in più che la Corte dei conti rappresenta per la sua opera istituzionale, noi
sostanzialmente siamo perfettamente in linea con quanto ha rilevato la Corte dei
Conti, salvo, appunto, che per i 278 euro, che per un puro errore non erano stati
vincolati, sul risultato contabile, all’1.1.2015. L’unica operazione che dobbiamo fare,
quindi, è questa.
Sostanzialmente quindi siamo perfettamente in linea con quanto la Corte dei Conti
ha rilevato.
PRESIDENTE. Grazie, Vicesindaco Donati. Ci sono altre comunicazioni da parte
della Giunta o del Sindaco? No. Consiglieri?
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Nomina scrutatori
PRESIDENTE. Andiamo avanti con l’ordine del giorno, con la nomina degli
scrutatori e scrutatrici.
Propongo i nomi Croce, Del Seppia ed Angeli. Chi è favorevole è pregato di
alzare la mano. All’unanimità dei presenti il Consiglio approva.
Il Consiglio approva.
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Variazione al bilancio di previsione 2016/2018
PRESIDENTE. Procediamo quindi con la prima delibera con la Variazione al
bilancio di previsione 2016-2018.
Lascio la parola al Vicesindaco Donati. Prego.
DANIELE DONATI, Assessore. Grazie, Presidente.
Questa delibera è sostanzialmente l’ultima variazione di bilancio, di competenza
consiliare che noi effettuiamo in questo anno. Ricorderà, chi è un po’ più vecchio di
presenza in Consiglio, che in precedenza, entro il 30.11 doveva essere effettuato
l’assestamento di bilancio.
Oggi giorno, con la contabilità armonizzata, l’assestamento di bilancio avviene
entro il 31 luglio, però entro il 30 novembre deve essere effettuata la variazione di
bilancio.
Ovviamente, poi, ci sarà un’ulteriore variazione di bilancio che dovrà effettuata
con la Giunta, anche perché la nuova normativa consente alla Giunta, all’interno di
quelli che sono gli aggregati di bilancio, di poter effettuare delle variazioni, che
ovviamente non stravolgono il senso politico del bilancio stesso. Ci potranno essere
quindi ulteriori delibere di variazione di bilancio che ci porteranno poi ad avere il
bilancio “definitivo”.
Oggi proponiamo una variazione di bilancio, l’ultima variazione di bilancio,
dicevo, di competenza del Consiglio comunale. È una variazione che tiene conto
sostanzialmente di quelli che sono tutta una serie di elementi, se vogliamo
migliorativi rispetto a quelle che erano le previsioni di bilancio e che sono un po’ il
frutto dell’attività che come Amministrazione abbiamo portato avanti in questo anno.
Tra l’altro è stata discussa anche nell’ultima Commissione di giovedì scorso, in cui
abbiamo fatto anche un’illustrazione ai commissari delle variazioni. Per essere
estremamente sintetico, fondamentalmente noi andiamo a prevedere, nel bilancio
2016, minori spese correnti per quanto riguarda l’esercizio in corso, quindi 20.000
euro in meno di acqua, 11.000 euro di energia elettrica, 17.219 di spese telefoniche,
17.213 di riscaldamento, 12.382 di carburanti. Questo è frutto di un’attività di attenta
spending review, di attenta verifica della spesa corrente dell’ente che ha portato gli
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uffici impegnati ad una ricognizione complessiva di quelle che sono le spese, le
utenze e le necessità di funzionamento dell’ente stesso, portando come risultato
queste riduzioni di spese.
Di pari importo, abbiamo un maggiore accertamento di entrate tributarie, che sono
legate principalmente alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Se vi ricordate, una
delle linee che noi avevamo portato come linea di bilancio 2016, e che ovviamente
poi ribadiremo anche per il 2017, era quello di impegnare gli uffici del settore in una
forte azione di recupero dell’evasione e dell’elusione, che è un elemento ovviamente
di equità sociale, oltre che di possibilità di poter recuperare risorse per il
funzionamento dell’ente.
In questo anno, fondamentalmente, rispetto a quelle che erano le previsioni
iniziali (se vi ricordate avevamo iscritto in bilancio, all’inizio, 350.000 euro di
recupero dall’evasione e dall’elusione), siamo andati oltre rispetto a questa cifra ed
oggi noi portiamo in incremento, rispetto alle previsioni, i maggiori accertamenti di
entrata per lotta all’evasione: sono un recupero di evasione TARSU per 26.167 euro,
un recupero di evasione TARSU sotto altre forme per 4.325 euro, un recupero di
evasione ICI-IMU per circa 150.000 euro, un recupero di evasione TASI per 5.747
euro. Siamo quindi a circa 180.000 euro di maggiore accertamento sulle entrate
tributarie, proprio per questa lotta all’evasione e all’elusione.
In più, noi andiamo a portare nella variazione di bilancio altre riduzioni di spesa,
sempre di funzionamento, legate fondamentalmente a minori fitti passivi per 18.500
euro, a minori spese di pulizia e custodia per 24.000 euro e minori interessi passivi
per 12.200 euro. Quindi, sostanzialmente, una variazione di bilancio che punta ad
iscrivere in bilancio maggiori entrate e minori spese.
Quello che viene fuori fondamentalmente noi lo vorremmo andare ad accantonare
al fondo credito di dubbia esigibilità, quindi noi andremo a prevedere un maggiore
accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità per circa 500.000 euro (per la
precisione sono 499.689,42 euro), che vuol dire da una parte precostituire un
maggior presidio al fondo crediti di dubbia esigibilità, quindi anticiparci rispetto a
quelle che possono essere necessita di prudenzialità anche futura. Nell’immediato,
questo ci porta a poter avere uno spazio, sul saldo di parte corrente, perché
ovviamente l’accantonamento al fondo dei crediti di dubbia esigibilità non è
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fondamentalmente un’uscita corrente, ma è semplicemente un accantonamento
contabile, e questo ci crea uno spazio sul saldo di parte corrente, che ci consente di
liberare risorse sul Titolo II, quindi sulla parte in conto capitale. Questo ci consente
di poter utilizzare le risorse che noi avevamo impegnato, attraverso, in primo luogo,
gli oneri urbanizzazione, per interventi prevalentemente di manutenzione sugli
immobili (scuole ed altri interventi), che a questo punto possiamo liberare e ci
possono consentire di poter dare anche in questo ambito delle risposte in termini di
investimento, manutenzione e quant’altro era stato previsto con oneri di
urbanizzazione.
Preannuncio che in questa fase noi andremo ad aprire un capitolo che poi verrà
utilizzato non nella prossima variazione, ma in fase di chiusura dell’esercizio, anche
perché mentre noi avevamo predisposto questa variazione di bilancio, ci è arrivata la
comunicazione che la Regione ci ha riconosciuto ulteriori risorse per circa 150.000
euro sul TPL (sul trasporto pubblico locale). Queste risorse ovviamente non le
possiamo prevedere qui, perché, ripeto, ci sono arrivate dopo che nel frattempo era
stato effettuato l’iter per la variazione di bilancio. Prevediamo il capitolo, ma
verranno poi accertate in fase di chiusura dell’esercizio. Sostanzialmente queste
risorse ci consentono ulteriormente di ampliare il saldo di parte corrente per poter
impegnare ulteriori risorse sul Titolo II, con capitoli già finanziati ma che non
potevano essere spesi per il problema di saldo di cassa.
Sono capitoli prevalentemente legati a manutenzioni, quindi erano capitoli
finanziati con i proventi delle sanzioni, quindi legati a manutenzione stradale e
sicurezza stradale. Potranno essere liberati altri 150.000 euro e quindi ci sarà la
possibilità di poter spendere anche altre risorse, in questo ambito, a valere sul
bilancio 2016.
Sostanzialmente quindi, come dicevo all’inizio, questa variazione di bilancio è
molto semplice. Abbiamo minori spese e maggiori entrate. Accantoniamo la
differenza, sostanzialmente, al fondo crediti di dubbia esigibilità per precostituire una
maggiore riserva a valere sugli esercizi futuri, e garantirci un saldo di spesa corrente
che ci consente di poter liberare risorse sul Titolo II. Una manovra, quindi, che dà
atto di un lavoro serio e impegnativo, effettuato dagli uffici dell’ente, quindi dai vari
settori in tema di riduzione della spesa corrente (era anche questo uno degli elementi
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fondamentali di caratterizzazione del nostro bilancio), maggiori accertamenti per la
lotta all’evasione e all’elusione (e anche questo era un elemento di caratterizzazione
del bilancio); dall’altra parte, c’è una prudenzialità che noi manteniamo, e soprattutto
la possibilità di spendere fino in fondo, comunque fino ai limiti che vengono ampliati
con questa manovra, le spese di investimenti e di interventi prevalentemente di
manutenzione sul territorio, che risultano estremamente importanti, appunto, per le
necessità del nostro territorio. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Vicesindaco.
Apriamo quindi la discussione sulla delibera di cui al punto n. 3).
In Conferenza dei Capogruppo, vista la tematica, abbiamo concordato un tempo
massimo di intervento di dieci minuti.
Chi chiede di intervenire? Lo richieda nuovamente: chi chiede di intervenire?
Consigliera Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Per quanto riguarda la variazione al bilancio di
previsione per l’esercizio 2016, abbiamo preso atto che essa è dovuta in particolare
all’adeguamento degli stanziamenti di bilancio relativi all’accantonamento al fondo
crediti di dubbia esigibilità, come diceva l’assessore, per un totale di 1.936.717 euro.
In effetti, la variazione è volta a recepire le segnalazioni delle strutture dell’ente,
insieme al recepimento degli incrementi di entrata, e si caratterizza, come già detto,
in
particolare
per
l’adeguamento
degli
stanziamenti
di
bilancio
relativi
all’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.
La variazione consente, d’altra parte, il mantenimento degli equilibri di bilancio di
previsione 2016-2018, il rispetto dei vincoli di finanza pubblica, il rispetto delle
norme in materia di contenimento e vincolo della finanza pubblica, di mantenere gli
equilibri di cassa.
C’è poi l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento, con
ricorso al debito, con le risorse disponibili, e l’aggiornamento, nonché il prospetto
dimostrativo, del rispetto dei vincoli di indebitamento e il trend dell’indebitamento
2016-2018. Per il 2016, 12.907.486 euro, per il 2017, 11.568.736 euro, per il 2018,
9.108.980. Sono previste nel 2016-2018 accensioni di nuovi prestiti per
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finanziamento spese in conto capitale e gli interessi passivi, relativamente alle
operazioni di indebitamento garantite con fideiussione rilasciate dall’ente, che
ammontano a 141.708 euro, mentre il trend dell’indebitamento dell’ente 2016-2018
sarà di 9.108.980 euro.
Noi abbiamo dato una scorsa a tutto il bilancio. Secondo noi occorre seguire le
varie fasi di questo bilancio ponendovi la massima attenzione. Mi sembra un bilancio
piuttosto delicato, bisogna stare attenti.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Altri interventi? Lo richiedo nuovamente: ci sono altri interventi? No.
Pertanto, si dichiara conclusa la discussione.
Apriamo dunque gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di
intervenire? Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Ho fatto tardi, non ce l’ho fatta prima. Rispetto alla
delibera in oggetto, naturalmente noi confermiamo il giudizio che abbiamo dato in
sede di votazione più generale del bilancio. La delibera di oggi non va a modificare
le linee di quel bilancio.
Già in quella sede avevamo spiegato le motivazioni per cui non eravamo
favorevoli, e anzi, votavamo contro e le riconfermiamo complessivamente.
L’elemento che però, anche nel corso della discussione in Commissione è venuto
fuori lo voglio sottolineare un’altra volta perché è un elemento decisivo. Quando si
va a colpire la spesa e quindi a diminuire le voci nelle spese, quando però dobbiamo
sopperire alle carenze perché lo Stato centrale non versa più quanto gli anni scorsi,
ma anzi, chiede un prelievo, quindi le amministrazioni locali sono costrette ad
inserire (o ad aumentare) le imposte, evidentemente qui noi dobbiamo avanzare una
discussione.
Mi pare che sia stata abbozzata in sede di Commissione, ma credo sia importante
ribadirla qui. Il fatto che per esempio sul fondo di solidarietà comunale, questa
Amministrazione comunale, al di là dei documenti che nel corso degli anni abbiamo
fatto, deve trovare delle vie, anche alternative a quella di cui si è parlato insieme ad
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ANCI, per andare a tagliare il fondo di solidarietà comunale, tanto per essere chiari.
Per fare questo, quindi, io sollecito, come ho fatto in Commissione, l’assessore, ad
avanzare, prima che venga elaborato il bilancio, in Commissione, delle proposte e
una discussione su questo tema.
Sollecito ad andare ad analizzare anche con i dirigenti dell’ente quali sono gli
elementi che vanno a costituire il fondo di solidarietà e agire in maniera negativa su
quegli elementi per andare a diminuirlo il più possibile. Io credo che su questo il
Consiglio comunale complessivamente possa fare una battaglia comune. Il fondo di
solidarietà comunale, infatti, al di là del nome – vado a concludere – è un elemento,
invece, di ingiustizia, verso le Amministrazioni che riescono in una certa maniera a
tenere i conti in ordine.
Ribadendo quindi il voto contrario alla delibera odierna, avanziamo il sollecito
all’assessore affinché si possa, in Commissione, fare questo percorso.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Altri interventi per dichiarazione di voto? No.
Segretario, pertanto mettiamo in votazione il punto n. 3) all’ordine del giorno, la
variazione al bilancio di previsione 2016- 2018. Chi è favorevole è pregato di alzare
la mano. PD, Riformisti. Chi vota contro? Gesess, Gruppo Misto, Gherarducci, SUL,
Nati e Angeli, Forza Italia, Mancini, Serretti, Settino, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Votiamo adesso l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole è pregato di alzare la
mano. PD, Riformisti. Chi vota contro? Silvia Gesess, Gruppo Misto, Gherarducci,
SUL, Nati e Angeli, Forza Italia, Mancini, Serretti, Settino, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
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POR FESR 2014-2020 asse 6 urbano – Mobilità sostenibile – Riassetto della
mobilità urbana a favore dell’utilizzo di sistemi alternativi alle auto –
Approvazione progetto di fattibilità tecnica ed economica ed apposizione vincolo
preordinato all’esproprio
PRESIDENTE. Andiamo adesso al punto n. 4) all’ordine del giorno.
Lascio la parola questa volta all’assessore Piero Nocchi, con la delibera “Riassetto
della mobilità urbana a favore dell’utilizzo di sistemi alternativi alle auto –
Approvazione prospetto di fattibilità tecnica ed economica – Approvazione vincolo
preordinato all’esproprio”. Prego.
PIERO NOCCHI, Assessore. Buongiorno e grazie.
La delibera che stamani il Consiglio è chiamato a discutere è il progetto parte
integrante del PIU, cioè del Progetto di Innovazione Urbana per quanto riguarda il
Comune di Rosignano, che è stato presentato nel gennaio del 2016.
Come Comune Rosignano, come amministrazione, abbiamo risposto al bando
della Regione Toscana. Dentro questo percorso, siamo poi riusciti ad avere un
giudizio, una valutazione del progetto che è stato fatto, un giudizio positivo.
Questo è talmente vero che come tutti sappiamo, siamo rientrati nei primi otto
progetti, di conseguenza siamo rientrati nella possibilità di avere il finanziamento per
quanto riguarda la realizzazione del progetto stesso.
La Giunta regionale ha deliberato una prima valutazione nel giugno del 2016. Nel
luglio del 2016 ha poi stabilito, nella ripartizione delle risorse, quali risorse e in che
modo venivano destinate al progetto di Rosignano.
Come tutti noi sappiamo, sono stati destinati 4 milioni di euro di risorse che
coprono complessivamente, rispetto ai 9,5 milioni del progetto stesso... È una
percentuale più bassa, anche se devo riconoscere che, rispetto alle percentuali
assegnate ad altri Comuni, il Comune di Rosignano è in ottima posizione.
Sui 4 milioni, come c’è scritto nella delibera della Giunta regionale e come
prevedeva il progetto stesso, c’è una parte di cofinanziamento da parte del Comune
stesso. Il minimo di cofinanziamento previsto è un cofinanziamento di un milione.
Di conseguenza noi abbiamo poi deciso, come Amministrazione comunale,
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rispetto anche a un discorso di confronto aperto con la Regione Toscana, per una fase
di coprogettazione degli obiettivi che erano contenuti dentro il PIU di mettere, come
Amministrazione comunale, non un milione ma 2, portando perciò il budget del
bando a 6 milioni. Questo ci permette di raggiungere un punto molto più alto degli
obiettivi, dei progetti e della loro realizzazione.
Dentro questo percorso, c’è anche l’azione che riguarda la discussione di stamani,
quella della mobilità sostenibile, parte integrante del progetto stesso. Mobilità
sostenibile perché nella riqualificazione del tessuto urbano e nella riqualificazione di
immobili di proprietà comunale, che non possono essere riqualificati per nuova
funzionalità, per dare perciò una continuità e anche avere elementi di inclusione
sociale, per avere elementi anche di impulso per quanto riguarda il discorso stesso
delle attività economiche, la mobilità sostenibile è parte integrante, come sempre di
più sta venendo fuori dalle direttive anche europee.
Su questo è stato perciò presentato, come era già presente nel gennaio del 2016,
un progetto per quanto riguarda la realizzazione di percorsi e modi di cambiamento
della mobilità sul nostro territorio, tesa a favorire una modalità più dolce, una
mobilità dove lo spostamento debba avvenire sempre più attraverso un percorso
pedonale, un percorso di piste ciclabili e di trasporto pubblico, come anello di
congiunzione per far sì che l’utilizzo dell’auto sia sempre più scoraggiato. In questo
senso e in questo indirizzo, abbiamo presentato il progetto che questa mattina è in
discussione. Il progetto riguarda una mobilità che cerca di legare pezzi di interventi
già fatti sul nostro territorio, inquadrandoli dentro una prospettiva del domani,
guardando certamente al futuro e non certamente al passato.
Da qui, ci sono pezzi che rientrano dentro gli altri progetti, sia della
riqualificazione della piazza della Repubblica, sia di via della Repubblica, sia per
quanto riguarda anche il discorso della riqualificazione dell’ex Tamburello, davanti a
Le Creste, come dell’ex biblioteca in via del Popolo. Già questi obiettivi, questi
progetti, contengono anche pezzi di mobilità.
L’altro punto che è parte integrante del progetto che sta dentro ai 6 milioni è
l’accessibilità al sottopasso di via del Fante con la rampa pedonale ciclistica che si
realizzerà, per far sì che venga superata la barriera delle scale e del montacarichi (che
non ha mai funzionato), facendo sì che sul territorio del nostro Comune la mobilità si
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possa realizzare su due punti: uno è il sottopasso di via del Fante, con una rampa che
rende accessibile a tutti l’attraversamento della ferrovia stessa; l’altro punto di
accesso è il sottopasso con l’ascensore di via del Popolo, come tutti noi già
sappiamo, utilizzandolo.
Dentro questo percorso, perciò, come dicevo prima, il progetto di stamani.
L’indirizzo della Regione Toscana prevede che i progetti devono essere presentati e
immessi nel portale della Regione Toscana per una valutazione di conformità agli
obiettivi che la Regione Toscana ci ha dato, entro il 10 dicembre.
Devo dire che la scadenza era anticipata al mese di novembre. Poi i tempi erano
talmente stretti, perché si è dovuto lavorare per circa un mese, un mese e mezzo, che
la Regione Toscana ha riconosciuto questa possibilità di scivolamento verso il 10
dicembre per permettere a tutti i Comuni interessati al progetto PIU, di lavorare alla
costruzione di progetti di fattibilità che certamente devono essere poi valutati.
Dentro a questo percorso, noi abbiamo dato sviluppo a un’idea, a una traccia di
progetto che era contenuta nel progetto PIU di gennaio, attraverso uno studio e anche
attraverso una fase di ascolto dei cittadini, delle associazioni economiche, delle
associazioni di rappresentanza, anche sociali ed economiche. Con loro abbiamo
cercato di costruire un progetto che tenesse conto della situazione odierna, del modo
e della maniera per riuscire a trasformarlo in un percorso che guarda, come dicevo
prima, al domani, ma che guarda anche agli effetti, pur nella gradualità, che si
possono produrre quando si va a toccare una modalità, perché c’è sempre la necessità
di fare verifiche successivamente, per aggiustamenti o modifiche del progetto stesso.
Noi abbiamo perciò fatto un progetto, lo avete nelle vostre mani, che è stato
presentato nelle Commissione III e V, circa quindici giorni fa. È un progetto che
cerca di costruire un riassetto della mobilità urbana, proprio per favorire sistemi
alternativi.
Da qui viene fuori la creazione di un nuovo modo di accesso e di percorso del
nostro territorio, attraverso l’instaurazione di un senso unico sull’Aurelia, che parte,
come si vede dalle carte (c’è anche qui, se si può vedere la carta lo si può mettere)
dall’incrocio di via Oberdan-Chiesa, davanti alla stazione. Lì inizia il senso unico
con direzione di marcia Cecina-Livorno. Il senso unico termina davanti a piazza
Musselburgh, dove c’è la rampa sud del cavalcaferrovia. Perciò il tratto dell’Aurelia
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stazione-piazza Musselburgh, diventa a senso unico. È un chilometro di strada che ci
permette di fare degli interventi tesi proprio alla mobilità che prima richiamavo.
Il senso unico di marcia Cecina-Livorno porta alla realizzazione poi di aree
parcheggi che avranno una conformità diversa rispetto al tratto di strada dove
vengono inseriti, devo dire, con una riorganizzazione dei parcheggi stessi che porterà
ad avere un numero più alto di parcheggi sul tratto anche dell’Aurelia.
L’altro punto è che su questo versante viene immessa sul tracciato una pista
ciclabile a doppio senso, che si lega, unisce e chiude una prima parte del percorso
ciclistico che attualmente abbiamo. La pista ciclabile si collega con la pista ciclabile
che viene da Vada, quella lungo l’Aurelia, con la pista ciclabile che attraverso il
sottopasso di via Forlì si immette nel territorio del Comune verso Le Morelline,
perciò verso la zona artigianale e industriale. Dall’altra parte è previsto un
prolungamento della pista ciclabile che passerà da via Forlì su via Ernesto Solvay
che poi si legherà con l’anello di via della Repubblica per arrivare a Le Creste e al
sottopasso di via del Fante.
La pista ciclabile prosegue poi sull’Aurelia, fino all’incrocio di via Catalani. Da lì
percorre la parte interna, lato mare, per poi arrivare in piazza Musselburgh. Ci sarà
una riqualificazione della piazza stessa come centro di smistamento e incontro per
quanto riguarda una serie di mobilità diverse: trasporto pubblico, piste cicli, mobilità
anche elettrica o altre cose che possono essere immesse nella piazza stessa.
Da piazza Musselburgh partiranno i mezzi del trasporto pubblico locale che si
immetteranno su via Champigny per andare poi verso Cecina (in modo particolare
l’extraurbano), attraverso la costruzione di una rotatoria fra via Champigny e via
Musselburgh. Questo ci permette l’accesso in sicurezza per quanto riguarda il
trasporto pubblico, ma anche per la viabilità delle auto, data la presenza di una serie
di incroci, e dall’altro lato ci permette di chiudere il cerchio.
La pista ciclabile si inserisce dentro una rete di piste ciclabili che il Comune di
Rosignano ha già o ha in previsione. Più che altro è una pista ciclabile che avrà una
doppia valenza di servizio per quanto riguarda la mobilità urbana, perciò per lo
spostamento di residenti, di cittadini, di turisti che sul nostro territorio vengono.
Dall’altra parte questa pista è inserita dentro il progetto che viene portato avanti a
livello regionale e interregionale, fra Regione Toscana ed altre Regioni, in modo
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particolare Liguria ed Emilia, per far sì che si vada a costruire la Pista ciclabile del
Tirreno che permetta, attraverso un percorso, di favorire il suo utilizzo a un certo
segmento turistico, dal momento che la domanda di turismo attraverso l’utilizzo della
bicicletta sta diventando sempre più un’esigenza, e ormai un segmento sempre più
importante su questo versante.
La Pista ciclabile Tirrenica che attraverserà il nostro territorio collegherà a nord la
Liguria, verso i Paesi europei, e andando verso sud, arriverà fino a Roma, come
percorso in sicurezza di pista ciclabile.
La costituzione della rete sul nostro territorio, quindi, ci permette di avere questo
doppio ruolo: da un lato favorire lo spostamento in sicurezza delle famiglie, dei
nostri residenti, dei nostri concittadini; dall’altro, attrarre sul nostro territorio un
segmento turistico che può portare un impulso, un aiuto al turismo, al commercio
all’artigianato, perché poi questi turisti si fermano utilizzando tutti i servizi che
possono trovare su un territorio.
Questo è il progetto che sta dentro la discussione aperta del Piano urbano della
mobilità sostenibile che ha visto in questi mesi doppi incontri su tutto il territorio.
Nei prossimi giorni troverà il suo elemento di costruzione attraverso la prima bozza
che dovrà essere poi portata nuovamente al confronto con i cittadini e poi in
discussione anche nello stesso Consiglio comunale.
Il progetto che stamattina siamo chiamati ad approvare, quindi, si inserisce dentro
questo obiettivo: prevedere la realizzazione di una pista ciclabile, un miglioramento
dell’arredo urbano per quanto riguarda il tratto interessato che si lega dentro ad una
rete che, come dicevo prima, ci permette di chiudere e realizzare questi obiettivi.
Il progetto ha un importo per lavori di 550.000 euro. Una parte sono legati anche
agli oneri di sicurezza. C’è l’IVA, come tutti sappiamo, del 10 per cento (55.000
euro). Ci sono poi le parti che sono previste dalla legge n. 50 del 2016 (11.000 euro).
In più ci sono 44.000 euro di segnaletica e arredo urbano. C’è poi una spesa di
90.000, ma è un’indicazione, per quanto riguarda la chiusura strettamente legata al
progetto stesso, degli espropri delle aree interessate dal percorso del progetto che
richiamerò.
In totale, perciò, sono 750.000 euro che fanno parte integrante dei 6 milioni che,
come dicevo prima, verranno spesi per la realizzazione del PIU come
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riqualificazione del centro di Rosignano Solvay.
Dentro questo percorso, il progetto ricade su un’area strettamente dedicata alla
viabilità e ai servizi pubblici, perciò fa parte integrante dello strumento urbanistico,
nel senso che è conforme allo strumento urbanistico. C’erano però già elementi di
tensione in questi mesi e negli ultimi anni, perché Rosignano ha una caratteristica un
po’ anomala nel contesto più generale. Una parte dei marciapiedi lungo l’Aurelia,
anche se sono marciapiedi pubblici, realizzati dall’Amministrazione comunale, sono
stati realizzati su pezzi di aree private. Questo comporta delle complicazioni, perché
in questi ultimi mesi sono venute fuori discussioni fra gli stessi soggetti che hanno la
titolarità di queste aree.
Su questo percorso è stata aperta la procedura per opporre un vincolo preordinato
all’esproprio, cioè per portare sotto un unico soggetto la proprietà dei marciapiedi.
Come tutti sappiamo, infatti, i marciapiedi hanno un unico e solo obiettivo: quello di
far transitare i pedoni in sicurezza. Questo elemento del vincolo, quindi, ci permette
di gestire tutta l’area oggetto di riqualificazione, attraverso lo strumento di
applicazione di regole e di percorsi che ci sono ormai da tutte le parti, anche nel
nostro Comune. Il diverso eventuale utilizzo dei marciapiedi deve essere
regolamentato attraverso una valutazione e attraverso l’utilizzo di suolo pubblico che
poi ci permetta di garantire il percorso ai pedoni, di garantire che i marciapiedi siano
riservati a tutti i cittadini (e non riservati, come già accade oggi, lungo l’Aurelia, a
pezzi di soggetti privati). Questo porta ad una regolarità del percorso che doveva
essere a mio avviso forse fatto negli anni precedenti. Oggi siamo obbligati a farlo, sia
per quanto riguarda il progetto, ma anche per la situazione che si stava determinando
proprio nella gestione stessa dei marciapiedi.
L’apertura del percorso degli espropri, come già comunicato anche in risposta ad
una interpellanza, è avvenuta attraverso l’apertura di un processo che ha portato alla
pubblicazione, sui quotidiani, dell’intendimento da parte dell’Amministrazione
comunale di percorrere questa strada. I soggetti privati coinvolti erano in numero
superiore a 50-55.
Il tempo previsto per la presentazione delle osservazioni era di 30 giorni.
Abbiamo ricevuto sette osservazioni che trovate allegate alla delibera. Le sette
osservazioni portavano degli elementi o di chiarimento o di messa in discussione, e
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sono state poi valutate attraverso un lavoro che gli uffici hanno fatto. Al termine del
lavoro, sono state respinte perché non c’era nessuna motivazione che mettesse in
discussione il vincolo, l’obiettivo e anche un elemento che è previsto dalla
Costituzione, che l’interesse pubblico è superiore agli interessi privati o anche alla
necessità di utilizzo che può essere regolamentato in un’altra maniera.
Sono state fatte le controdeduzioni alle sette osservazioni pervenute da cittadini
(dentro le sette ci sono due diverse componenti). Questo ci permette di chiudere
almeno la prima fase, per poi andare alla seconda fase del percorso degli espropri, in
un rapporto diretto coi cittadini stessi, per arrivare alla quantificazione del valore
delle aree che devono essere espropriate. Di conseguenza, questa strada percorsa è
anche per creare meno disagi e danni ai cittadini stessi, riconoscendogli un valore e
un corrispettivo finanziario. Al termine di questo percorso, verrà ufficializzato che i
90.000 euro previsti come spesa saranno strettamente necessari.
Mi fermo, anche perché poi ci può essere il dibattito. Le osservazioni e le
controdeduzioni le trovate dentro la delibera, e questo fa parte del progetto che noi
andiamo a presentare alla Regione Toscana per avere il riconoscimento e passare alla
fase successiva, nel 2017, al progetto definitivo e all’inizio dei lavori.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Nocchi, per questa approfondita illustrazione.
Apriamo dunque il dibattito. Chi chiede di intervenire? Ricordo ovviamente che il
tempo massimo di intervento è quello da Regolamento, cinque minuti.
Ha alzato la mano la consigliera Maria Grazia Angeli. Prego.
Chiedo agli uffici se eventualmente possono sentire se può venire un tecnico,
perché noi dobbiamo stare qua tutto il giorno, quindi può diventare disagevole con
tre microfoni che non funzionano.
Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Vorrei chiedere cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospensione accolta.
(La seduta è sospesa)
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PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.
Chiedo al Segretario di fare l’appello.
Mentre il Segretario arriva, comunico che c’è stato, durante la pausa, un tecnico
dell’Amministrazione che ha verificato. Effettivamente c’è un problema sugli ultimi
tre microfoni. È un problema che non può essere risolto in giornata. Quindi, mi rendo
conto che sarà un po’ un disagio per l’ultima fila, però sono inconvenienti che
possono accadere. Richiede un intervento un po’ lungo e bisogna che la sala sia
sgombera. È proprio un problema di linea.
Segretario, procediamo all’appello. Grazie.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. La seduta è valida. Possiamo riprendere i lavori del Consiglio
comunale.
Ci eravamo sospesi a seguito di una richiesta della consigliera Angeli.
Do subito la parola a lei. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Grazie, Presidente.
Abbiamo concluso il nostro incontro di minoranze e possiamo riprendere la
seduta.
La ringrazio.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Angeli.
Apriamo, dunque, la discussione. Ricordo che i tempi di intervento sono massimo
cinque minuti, così come prevede il Regolamento di Consiglio.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Lucia Croce. Prego.
LUCIA CROCE. Grazie, Presidente.
Direi che il progetto con il quale l’Amministrazione si presenta dopo aver vinto
un prestigioso bando è un progetto importante che va a riqualificare l’intero territorio
di una frazione antica, una frazione storicamente vorrei dire vecchia da un punto di
vista anche urbanistico, che oggi sconta tante problematiche a partire dalla forte
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divisione che nel Paese è venuta a crearsi dopo la chiusura del passaggio a livello.
La frazione di Rosignano Solvay ha bisogno di una profonda riqualificazione,
perché ha delle potenzialità importanti. Innanzitutto c’è la questione turistica.
Quest’anno il lungomare di Rosignano è stato frequentato come non mai.
Evidentemente la riqualificazione profonda di quel tratto di costa ha fatto sì che il
turista, ma anche il residente, si trovasse assolutamente meglio su quel litorale che
magari da altre parti, per poter camminare, per i servizi che ci sono, per i locali che ci
sono, per il panorama che si gode da quel punto. Così come è necessaria una
profonda riqualificazione del commercio che a Rosignano Solvay sconta anni di
difficoltà.
La profonda crisi economica che ha investito tutto il mondo in particolar modo ha
riverberato drammaticamente sulle realtà industriali la propria portata e il proprio
peso. Certo, Rosignano non è nemmeno assimilabile, a mio modo di vedere, ad altre
realtà di crisi, dove la crisi è veramente squassante, però il commercio di Rosignano
ne risente, vuoi perché il commercio da anni vive un mondo un pochino limbico,
vuoi perché i circuiti virtuosi oramai sono quelli della grande distribuzione.
Personalmente ritengo che sia importante che si spendano 6 forse 7 milioni in un
chilometro. Forse non si era mai visto a Rosignano un investimento di questa natura.
A mia memoria non lo ricordo. Sono tutte opere importanti, tutte opere veramente
idonee a riqualificare il territorio. Noi abbiamo la nostra visione perché siamo
egocentrici. Ognuno di noi è un piccolo mondo che guarda gli altri, ma anche gli altri
piccoli mondi guardano noi. Allora, era necessario che ci fosse una concertazione
anche rispetto non solo alla riqualificazione, ma alle regole che ne devono conseguire
necessariamente, perché la via Aurelia è una strada importante che viene sempre
vissuta con un po’ di ricordo di quando era la via ancora più importante del territorio
e contestualmente con una via che è decaduta.
Pertanto, abbiamo una frequente infrazione delle regole e una frequente infrazione
vandalica che è molto forte e frequente. Tutto questo abbisogna di un punto fermo e
di un nuovo inizio. Il senso unico. Più volte si è provato da parte
dell’Amministrazione comunale a progettare un senso unico. Certamente un senso
unico che non sia inserito in un progetto ampio come questo avrebbe poco senso,
avrebbe poco senso.
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In questo quadro il senso unico si inserisce perché ha una forma di lungimiranza,
quella di creare un traffico meno caotico perché la via Aurelia, in particolar modo da
sud verso nord, è una pista di velocità. Possono venire tutti quelli che vogliono a
contare le motociclette che di domenica si rincorrono sulla via Aurelia e questo, oltre
ad essere deprimente, è più che altro pericoloso. Il senso unico ha un senso – scusate
l’alambicco – se c’è un progetto complessivo che va proiettare Rosignano verso una
città di maggiore vivibilità, di passeggiata, di negozi che si riqualificano, di negozi
che si ristrutturano, di commercianti che sempre più si specializzano, di volontà di
fare.
Io la frequento la via Aurelia. Ci sono dei ragazzi giovanissimi che hanno
impiantato la loro vita e la loro famiglia sul commercio. Non c’è quasi più la moglie
in negozio e il marito che lavora a scuola, a Solvay, in Ferrovia. Sono ragazzi
giovani, con figli, che hanno impiantato la loro vita e la loro scommessa di vita sul
commercio.
Per questo motivo credo che sia necessario che si vada a questa profonda
riqualificazione. È importante che l’Amministrazione abbia individuato questo tratto
per la progettazione del PIU. Come il Consiglio sa, io rivesto, modestamente, il ruolo
di Presidente del CCN che in questi mesi ha cercato di fare il possibile perché ci
fosse un’informazione diffusa e corretta.
Proprio per questo motivo, per rispetto agli associati del CCN, questa mattina io
sarò assente nel momento del voto. Sappia il Consiglio che il mio voto sarebbe stato
favorevole.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Lucia Croce.
Altri interventi? Lo chiedo nuovamente: altri interventi?
Consigliera Gesess, prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Sono stata una delle poche credo a essere abbastanza critica nei confronti del
progetto PIU WAYS fin dall’inizio. Ho dichiarato in questa sede, ma anche in altre
sedi pubbliche, che personalmente avrei scelto altre linee che erano previste nel
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bando della Regione Toscana. Ho delle grosse perplessità, come ho già avuto modo
di dire, anche sulla sostenibilità futura di tutto quello che andiamo a costruire con
questo Progetto di Innovazione Urbana. Sono tutte attività che, a mio parere, poi
spero di essere smentita dai fatti, non si autofinanzieranno. La domanda è: chi poi
sosterrà tutto quello che stiamo andando a fare?
Detto questo, ho anche una grossa perplessità rispetto al senso unico sulla via
Aurelia, e anche questa non è una sorpresa. Insomma, mi sono anche mossa, insieme
ad alcuni commercianti che mi hanno contattato, per una raccolta firme, come ben
sapete, perché si voleva capire; si voleva capire soprattutto se era possibile prevedere
quanto avrebbe cambiato la viabilità della frazione di Rosignano. C’è grossa
preoccupazione da parte dei cittadini della frazione, soprattutto di chi vive in
quell’area, anche rispetto a via Champigny. Quando non c’era chiarezza, e comunque
ancora del tutto forse per certi versi non c’è, sul fatto se sarebbe stato fatto un anello
o se via Champigny sarebbe comunque rimasta a doppio senso. C’era veramente
forte preoccupazione, soprattutto per i mesi estivi, quando già oggi diventa una sorta
di imbuto via Champigny Sur Marne.
C’è preoccupazione, ovviamente, come sempre accade di fronte a dei
cambiamenti. Ho sentito dire nelle assemblee pubbliche, anche nell’ultima, che
meglio di lasciare Rosignano così com’era è fare qualcosa. Si è detto: “Magari non
sarà forse il migliore dei progetti possibili, però è sicuramente meglio che lasciarla
com’era oggi”. Io non sposo questa filosofia, come non la sposo, per esempio, e mi
scuso se qui alcun attimo fuori dal tema, per la riforma costituzionale. Si sente dire la
stessa identica motivazione. Si dice “Non è la migliore, però questa abbiamo,
votiamola”. Questo non è il migliore dei progetti possibili, però questo abbiamo,
votiamolo per non lasciare Rosignano com’è. Non è la mia filosofia di vita, non è
quella che sposo. Sposo, invece, quella un po’ alla Serge Latouche del nostro
assessore Nocchi, che poi è quella anche dell’Unione europea, cioè quella di invitarci
tutti a una sorta di decrescita felice. Chi più di me può condividere? Io da anni seguo
il filosofo francese e mi fa piacere che lui si ispiri a Serge Latouche. Il problema è
che il saggio di Latouche sulla decrescita felice, a cui si ispira l’Unione europea, è un
attimino più complesso e non parla soltanto di piste ciclabili. Parla di una rivoluzione
sociale complessiva dove i tempi di vita cambiano. Allora, poi ci si può permettere di
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andare a piedi o di prendere la bicicletta. Con i tempi di vita, lo stile di vita che
abbiamo oggi, la decrescita felice, purtroppo, e lo dico convintamente, purtroppo,
non è possibile neanche a Rosignano, neanche nel nostro meraviglioso Comune di
Rosignano Marittimo.
Queste e altre mille motivazioni avrei da dire, però giustamente voglio lasciare il
tempo anche ai colleghi, ci mancherebbe altro, non la voglio far lunga, non voglio
essere prolissa. Comunque, questa e mille altre motivazioni mi spingono a votare
decisamente “no” alla delibera.
Una breve, brevissima, e poi chiudo, considerazione sulla questione degli
espropri. Si vanno a spendere all’incirca 90.000 euro, se saranno, forse, anche di più
non lo so, vediamo, perché la questione si vedrà solamente quando sarà conclusa, per
una cosa che, in realtà, avevamo già. È vero che sono di proprietà privata, ma è vero
anche che c’è l’uso pubblico, garantito uso pubblico.
Se l’uso pubblico viene inficiato dal fatto che alcuni nostri cittadini, alcuni
proprietari, hanno delle cattive abitudini sarebbe compito dell’Amministrazione far sì
che queste cattive abitudini vengano punite. Questo andava fatto negli anni. È inutile
dire ora che i cittadini sono incivili, i cittadini fanno cose che non vanno fatte. C’era
qualcuno che doveva vigilare, qualcuno non l’ha fatto e queste cattive abitudini si
sono protratte nel tempo.
Ripeto, per questo e molti altri motivi il mio voto sarà contrario.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Silvia Gesess.
Prego, consigliere Mario Settino.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Mi riallaccio un po’ a quello che diceva l’assessore Nocchi prima, cioè il fatto che
questo creerebbe una nuova dimensione della viabilità eccetera, eccetera, della
fruibilità, dell’accessibilità, dicendo sostanzialmente che alcune criticità che ci sono
stati in passato e che tuttora ci sono verranno risolte (vedi ascensori, vedi
collegamento orizzontale tra le due aree di Rosignano, mare e monti). Evidentemente
non basta questa promessa. Forse qualcosa c’è stato di critico e ci sarà ancora.
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Vengo a un altro punto, ovvero al fatto che si vuole creare un senso unico che
arriva a un certo punto e si ferma e l’altra strada dovrebbe restare ancora a doppio
senso. Immagino la percorrenza di questo doppio senso durante il periodo estivo. Già
pone delle criticità attualmente, vediamo cosa può succedere.
Questo porta a una scelta che suddivide, ancora una volta, il territorio di
Rosignano Solvay in due aree; due aree che avranno uno sviluppo completamente
diverso. Da una parte si fa questo tipo di percorso con senso unico e dall’altra si
vorrà poi costruire, se è possibile, un mega parcheggio nella pineta di
Castiglioncello.
Sono due cose legate, perché sono due progetti completamente disomogenei fra di
loro. Quindi, o si vuole creare una visione nuova del territorio di Rosignano,
partendo dalla costa, considerando anche le colline, per esempio, ma comunque
torniamo a Rosignano Solvay ovviamente legandolo a Castiglioncello…
Il traffico che si sposta da Rosignano verso Solvay troverà un asse a senso unico
fino a un certo punto, poi un doppio senso e comunque con una criticità enorme.
Dall’altra parte si vuole risolvere il problema di questa criticità con un mega
parcheggio interrato nel campo di calcio di Castiglioncello. C’è questa
contraddizione in essere.
Noi abbiamo fatto una proposta, anche se in embrione, ma l’abbiamo esposta e c’è
stato detto che era una cavolata, perché non si poteva pensare a fare i sensi unici a
Castiglioncello, cosa che invece sarebbe più opportuna forse. Invece, si fanno a
Solvay, dove in realtà queste problematiche ci sono. Mi ricollego a quello che diceva
la consigliera Gesess, laddove c’è un’infrazione ci sarà qualcuno che è preposto a
verificare le infrazioni e a intervenire? Allora, o non abbiamo più Vigili urbani a
Rosignano, ma non mi risulta, abbiamo un comando, c’è un edificio il cui primo
piano occupato dai Vigili urbani. Mi sembra di vederli, ne vedo qualcuno anche di
solito nella sala del Consiglio comunale. Evidentemente qualcuno dovrà dargli
l’indicazione per verificare chi fa le infrazioni e di comminare delle sanzioni. Magari
prima fa un avviso e poi si va alle sanzioni.
Poi c’è questo terrorismo di dire che ci passano le moto, ma con il senso unico le
moto passeranno ancora. È evidente che non è quella la soluzione, non è solo quella.
Bisogna pensare a uno sviluppo del territorio, uno sviluppo delle viabilità
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omogeneo su tutto il territorio, non diviso completamente a metà. Questo è un punto.
Vengo all’altro punto che volevo toccare. Volevo ricordare alla consigliera Croce
che, in realtà, lei è vero che ricopre un ruolo importantissimo come membro del
CCN, ricopre anche il ruolo giustamente importantissimo come tutti noi nel
Consiglio comunale, ma è anche Presidente di una Commissione, la Commissione 1,
la quale Commissione, comunque, ha un collegamento con la funzione del Presidente
del CCN.
Aveva preso l’impegno – riconosco la sua correttezza istituzionale – di dimettersi
dal ruolo di Presidente della Commissione I nel momento in cui fosse finito l’iter di
approvazione del bilancio. Questo iter è già passato e chiedo alla consigliera Croce
se forse non è il caso di ottemperare a questa sua disponibilità, che avrebbe
comunque creato un presupposto di liberare da questo non conflitto di interesse
economico chiaramente, ma un conflitto di interesse di funzione.
PRESIDENTE. Comunque, in questo momento, la consigliera Croce non è in
aula.
MARIO SETTINO. Mi scuso.
PRESIDENTE. Stiamo parlando di una persona che non è presente in aula.
MARIO SETTINO. Presidente, ho fatto un errore, però credo che la consigliera
Croce potrà prendere visione e comunque essere informata, perché questo è un
aspetto importante. Ricoprendo il ruolo di Presidente del CCN chiaramente ha avuto
una funzione anche nella gestazione di incontri che hanno visto proprio il tema in
oggetto della delibera in discussione. È evidente che questi due ruoli, secondo me,
hanno una certa criticità a essere ricoperti insieme.
Ripeto quello che volevo dire prima. Quando si pensa a uno sviluppo del territorio
si deve pensare a uno sviluppo omogeneo. Se si vuole cambiare, questo cambiamento
deve avere una linea comune, non può essere una linea in modo e una linea nell’altro,
perché altrimenti si creerà di nuovo, anzi si rafforzerà quello che c’è già in atto a
Rosignano, una divisione del territorio, un frazionamento tra lato mare e lato monte
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eccetera, eccetera. Questo continuerà, di fatto, perché se io arrivo con la macchina a
un certo punto con senso unico e ritrovo un doppio senso avrò le piste ciclabili.
Finisco. L’assessore diceva che si creerà questa pista ciclabile della costa.
Evidentemente arriva a Castiglioncello e finisce. Uno scende dalla bici e dopodiché
risale quando arriva a Solvay. Questo penso che vada valutato prima.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Settino.
Altri interventi? Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. In merito alla delibera indicata all’ordine del
giorno del Consiglio comunale con il numero 4), che riguarda la riqualificazione del
centro urbano di Rosignano Solvay, la frazione più estesa del Comune e con maggior
numero di abitanti, vorremmo esprimere alcune osservazioni dal momento che
l’intento dell’ente è la riqualificazione del centro urbano, perché, come si evince da
PIU WAYS, l’intento è di una riqualificazione del centro per una Rosignano più
inclusiva.
Se l’obiettivo principale è, dunque, ridefinire o meglio definire, perché non è mai
stato definito, il centro di Rosignano Solvay superando la ferrovia e valorizzando le
funzioni sociali, sportive, di animazione, di partecipazione, eccetera allo scopo di
valorizzare il territorio; se tra i momenti di riqualificazione c’è il riassetto della
mobilità urbana creando percorsi ciclabili per incoraggiare, si dice, la mobilità
alternativa alle auto, con percorsi tra il centro e il lungomare, partendo dalla zona
stazione sino al cavalcavia, allora occorre fare molta attenzione alle attività di zona
(chi sono, quante sono, quali servizi offrono al territorio, come si qualificano e come
hanno qualificato il territorio in questi anni con i servizi offerti a tutta la comunità).
In questo percorso si incontrano, dislocati sulla via Aurelia, negozi e attività
commerciali di vario genere (bar, alberghi, servizi, attività lavorative come officine
meccaniche, articoli per imbarcazioni, rivendita di auto e moto, computer, eccetera)
nonché rivendite varie.
In merito al progetto dell’ente, risulta che talune attività hanno presentato
osservazioni rispetto agli spazi di cui da sempre usufruivano sull’ex Aurelia e che
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dovrebbero lasciare per far spazio alle piste ciclabili volute dall’ente pubblico stesso
e pagare semmai un passo carrabile.
Queste attività di vario genere, che costituiscono in buona parte il tessuto
economico e commerciale della cittadina, non risultano ben disposte allo stato di
cose che verrebbe in tal modo a determinarsi, proprio perché tutto ciò inficia la loro
piena attività e soprattutto in tempi di così grave crisi economica.
Insomma, se per fare la pista ciclabile si devono danneggiare le attività
economiche, comprendiamo l’intento del Comune di dotare il territorio di piste
ciclabili, visto lo stanziamento di fondi regionali allo scopo, ma la pista ciclabile si
può fare anche in altri luoghi della frazione o di altre frazioni, senza portare danno
alle poche attività economiche di Rosignano Solvay che ben impiantate ormai da
anni, lavorando alacremente, senza alcun ausilio di chicchessia, sono riuscite a far
vivere l’ultimo tratto di via Aurelia nord da sempre buio e abbandonato a se stesso,
anche dopo la costruzione del cavalcavia.
Ricordo fin da bimbetta che non si andava mai in quel tratto di via Aurelia, perché
era molto buio, perché era molto spopolato, anche se le case più vecchie c’erano,
perché ci faceva anche un po’ di effetto quel tratto.
Grazie a tutto quello che è nato negli anni, oggi quel tratto non è più lo stesso, è
migliorato e di tanto. Pertanto, riteniamo che per valorizzare più e meglio la frazione
non serva tanto la pista ciclabile sull’Aurelia su cui puntare tutta la nostra attenzione,
che diverrà, peraltro, una zona fruita dai pedoni, ma diverrà anche più vuota di oggi e
se vogliamo anche quel poco passaggio di auto che talvolta si degnano di fermarsi a
prendere almeno un caffè nei nostri bar, con i progetti suddetti, non avremmo più
neanche quelli.
Migliorare il territorio va bene, ma massima attenzione per non creare problemi
alle attività già vessate nella loro economia. Le piste ciclabili, inoltre, possono essere
fatte in altri momenti e in altre zone della frazione, senza sconvolgere l’economia
dell’attività della via Aurelia nord a Rosignano Solvay.
C’è il lungomare, ci sono le pinete presenti sul territorio anche se occorre fare
attenzione e non far passare le biciclette su quelle piste ciclabili davanti ai cancelli
delle abitazioni, come è avvenuto in via Forlì, zona Solvay, dove i turisti estivi,
purtroppo, si sono fatti, a nostro discapito, delle matte risate quando la zona era già
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stata tristemente nota per la gaffe della costruzione del sottopasso di via Forlì.
A questo punto inviterei ad una riflessione su questi atti, su tutto ciò che abbiamo
detto su questo argomento. Se il progetto vuole essere inclusivo, non può permettersi
di escludere le attività presenti da sempre a Rosignano, collocandole in seconda fila
per dare spazio alla pista ciclabile.
Se le parole hanno un senso, tutto ciò non riqualificherebbe la via Aurelia e non
renderebbe certo il progetto inclusivo, come si vuole appellare, e danneggerebbe
irrimediabilmente quella poca economia già zoppicante di Rosignano Solvay.
PRESIDENTE. Grazie, Maria Grazia.
Altri interventi? Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie.
Io penso che la questione sia abbastanza complicata, nel senso che da parte nostra
noi abbiamo sempre sostenuto che l’Aurelia, così com’era, non andava e abbiamo
sempre auspicato un cambiamento, non scartando l’ipotesi né del senso unico né, e lo
dico in maniera chiara, dell’area pedonale, perché il problema del commercio non è il
parcheggio davanti al negozio, perché sennò a Cecina sarebbero tutti chiusi.
Se il problema del commercio nei luoghi è il parcheggio davanti al negozio, a
Cecina, nella zona della chiesa e del corso, i negozi starebbero chiusi. Oltretutto a
Cecina tutti i parcheggi limitrofi a quella zona lì sono a pagamento. Quindi, la
questione dei parcheggi, ma anche della viabilità, la ritengo di secondo livello.
Se si vuol parlare di commercio, bisognerebbe interrogarci sul perché anche
storicamente il commercio a Rosignano non è di un certo tipo, ma è in difficoltà. Io
non credo che il senso unico possa mettere in difficoltà il florido commercio di
Rosignano Solvay. Quindi, mi concentrerei su altri elementi. Che ci sia bisogno di
una riqualificazione della zona della ferrovia mi pare evidente, perché ad oggi non ha
un senso complessivo, non dà il senso di un centro cittadino.
Poi bisognerebbe capire questo centro cittadino se si vuole lì o se si vuole all’H5,
tanto per buttare una polemica ulteriore sulla questione. Però, ad oggi, quella zona lì
non ha complessivamente un senso compiuto. È una zona che ha bisogno di una
riqualificazione.
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La riqualificazione in questo caso viene proposta da parte della Giunta. Rispetto
alla riforma costituzionale c’è una differenza sostanziale. La Costituzione attuale va
bene, più o meno. Sul PIU se ne discute, sul PUMS, perché poi questo è il PUMS, il
Piano della Mobilità Sostenibile. Sarebbe meglio discuterne.
Che l’Amministrazione comunale abbia un atteggiamento un po’ goffo nel come
si rapporta sia con il Consiglio comunale che con le associazioni e i cittadini mi
sembra un elemento evidente, però, in questo caso, qualche assemblea sulla
questione è stata fatta. Quando ci sono le assemblee, se c’è un calore popolare
contrario ad una proposta, è bene che le persone si facciano avanti. Quello che mi
sconvolge non è certo né il senso unico né gli espropri.
Gli espropri nascono dalla Costituzione giacobina del 1791, in cui i giacobini, che
erano abbastanza progressisti data la loro storia, posero in Costituzione la possibilità
da parte dello Stato di espropriare per utilità pubblica.
L’esproprio, se viene utilizzato nella giusta maniera, è un fatto positivo. Io sono
affinché il bene collettivo possa essere raggiunto anche attraverso gli espropri,
perché, fino a prova contraria, la nostra attuale Costituzione garantisce che il bene
collettivo è superiore al bene privato. Meno male! Sicuramente nessuno riuscirà mai
a cambiare questo elemento.
Se si dice, invece, che il coinvolgimento del Consiglio comunale e della
Commissione in maniera fattiva, non illustrativa, è stato relativo, su questo siamo
d’accordo. È evidente che la Commissione consiliare e i consiglieri comunali, in
particolare di opposizione, non sono stati messi in condizione di agire fattivamente
su questo progetto.
In questa Amministrazione è normale, non si scopre l’acqua calda. È almeno dal
2014 che funziona così. Io non mi stupisco rispetto a questa cosa. Non sono
d’accordo, per cui voterò in maniera negativa, però è una cosa che qui avviene
sistematicamente.
La Giunta fa le sue cose, le presenta, naturalmente qui funziona che la
maggioranza è d’accordo, va bene, ognuno la deve pensare come vuole, ma poi chi
non è d’accordo non ha la possibilità, a volte anche per capacità, di incidere in
maniera sostanziale.
Sugli espropri, visto che se n’è discusso anche pubblicamente sulla stampa per
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diversi giorni, naturalmente i privati hanno il diritto di agire nelle sedi che ritengono
opportune se non sono d’accordo, ci mancherebbe altro, ma degli espropri se ne deve
assumere l’onere la Giunta e la maggioranza.
Se la Giunta e la maggioranza ritengono che questo sia il Piano che può dare la
svolta alla via Aurelia e alla zona ferrovia di Rosignano e ritengono che gli espropri
possano portare a compimento…
PRESIDENTE. Consigliere Gherarducci, vada a concludere.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Sì.
...a compimento questo Piano, va bene. Se ne assumono tutte le responsabilità,
come hanno fatto.
Complessivamente bisogna giudicare il Piano com’è stato fatto. Se si vuole andare
nello specifico – l’illustrazione in Commissione l’ho già sentita –, se c’è la
possibilità di poter agire fattivamente anche nelle questioni, da parte nostra siamo,
come sempre, disponibili. Sennò, chi vota poi si assume le responsabilità delle cose.
Io non so sinceramente su questo cosa sia possibile fare.
D’altra parte, e concludo davvero, in politica ognuno ci deve mettere la faccia. I
risultati si raggiungono quando c’è un consenso popolare, soprattutto da parte delle
opposizioni, che ti aiuta nel portare…
Ad oggi mi sembra che se mi giro sono da solo. Per me conta il voto in Consiglio
comunale. Quindi, aspetteremo questo voto e gli altri che ci saranno per vedere la
maggioranza come intende comportarsi su questa questione.
Poi, se i tumulti popolari arriveranno, se condividerò, naturalmente noi saremo
pronti a rimpinguare questi tumulti.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Ha chiesto di intervenire il Sindaco.
SINDACO. Grazie, Presidente.
La delibera ovviamente è un pezzo del PIU. La delibera riguarda prevalentemente
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la parte degli espropri, però è chiaro che questa sta dentro un progetto complessivo.
Se posso dirla per come la penso, a me pare che soprattutto qualcuno si dispiaccia
perché l’Amministrazione ha portato a casa 4 milioni di euro, che non erano scontati,
anche perché quando ci sono procedure selettive chiare, trasparenti, con bandi a cui
sono chiamate a partecipare alcune aree, alcune zone, alcuni Comuni, registro che ci
sono anche alcuni Comuni a noi vicini che potevano presentare bandi e non l’hanno
fatto, perdendo un’occasione.
Noi lo abbiamo fatto e siamo risultati essere tra i primi otto progetti selezionati e
otto, guarda caso, erano i progetti che la Giunta regionale, attraverso una procedura
selettiva, ha individuato.
Non credo che soprattutto le opposizioni debbano spellarsi le mani rispetto a un
risultato ottenuto dalla Giunta, per carità, però io credo che abbia ragione la
consigliera Croce quando dice che da questo punto di vista c’è un’opportunità storica
di concentrare una massa di risorse su una zona contenuta che aveva criticità, che
rappresenta un degrado commerciale, sociale, culturale, urbano e che più e più volte,
anche in quest’Aula, è stata posta all’attenzione dell’Amministrazione per interventi
di riqualificazione.
Faccio presente che non è che noi siccome abbiamo i finanziamenti facciamo i
lavori. É il contrario. Noi avevamo un problema. Abbiamo partecipato a una
selezione, abbiamo ottenuto i finanziamenti e quindi si va a intervenire. Non è che
siccome ci ritroviamo alcuni milioni di euro tra le mani come Amministrazione non
sappiamo dove spenderli e si vanno a concentrare in una zona. No, perché la
procedura europea prevedeva che si andasse a intervenire in una zona che
rappresentava una criticità, e rappresenta una criticità, che manifesta un degrado e
una vivibilità scarsa e mette a disposizione delle risorse per una riqualificazione, una
rivitalizzazione, una rigenerazione.
Mi pare che sia quello a cui noi ci stiamo apprestando. Anche la questione del
senso unico, che non può essere la parte centrale delle nostre riflessioni, non avrebbe
senso. Io l’ho detto nell’assemblea di dicembre dello scorso anno. Andate a
riprendere le registrazioni dell’assemblea pubblica. Siccome ne abbiamo fatte tante
di assemblee pubbliche, tra quelle che abbiamo fatto, ne abbiamo fatta una in Piazza
del Mercato nel mese di dicembre per presentare alla cittadinanza l’idea-progetto che
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poi, guarda caso, ripeto, è rientrata negli otto progetti finanziati. Io dissi in quella
circostanza – non mi piace mai citarmi, però lo faccio – rispondendo anche a un
commerciante che non era contrario, ma aveva perplessità sul senso unico, che
sicuramente l’Amministrazione non sarebbe intervenuta con il solo senso unico sulla
via Aurelia, perché non avrebbe avuto senso, lo poteva fare in anni passati e non lo
ha fatto. Il senso unico sulla via Aurelia è dentro una modifica della mobilità, non di
Rosignano Solvay, ma del Comune, e anche qui mi spiace che alcune forze politiche,
che da questo punto di vista sollecitano a livello nazionale e territoriale,
quotidianamente, le Amministrazioni a fare anche percorsi innovativi sui metodi e
sulle tipologie di mobilità, di mobilità sostenibile in particolare, non apprezzino che
il Comune di Rosignano, l’ho detto anche nell’ultimo Consiglio comunale, si sia
dotato e si stia dotando di un Piano della Mobilità Sostenibile.
Ci sono delle Amministrazioni, che sono anche Amministrazioni tra le più
importanti, guidate dal 5 Stelle, che questo Piano non ce l’hanno. Noi fra poco ce
l’avremo.
Questo è un pezzo del PIU, perché, tra l’altro, i Progetti di Innovazione Urbana
prevedevano anche che da questo punto di vista ci fossero percorsi di innovazione
sulla mobilità sostenibile. Noi avevamo già iniziato il percorso e i due progetti si
agganciano. Si agganciano dal punto di vista della mobilità e si agganciano anche dal
punto di vista della rivitalizzazione di alcune strutture pubbliche che oggi sono un
problema per la cittadinanza e sono un problema anche per l’Amministrazione
comunale dal punto di vista della manutenzione.
Voi ricorderete la scelta della Giunta, sostenuta dal Consiglio comunale, di andare
ad alienare la struttura della ex biblioteca. C’erano forze politiche che già nella
passata legislatura ci dicevano che questa era una scelta sbagliata, però noi non ce la
facevamo a intervenire da soli per riqualificare e ristrutturare una struttura come
quella, che rappresenta un elemento di degrado per la cittadinanza e anche per il
commercio, perché dal punto di vista dell’immagine non credo che la situazione
attuale, al di là di creare alcune difficoltà, sia la soluzione ottimale.
Noi andiamo a intervenire su una zona, come quella di Piazza della Repubblica e
di via della Repubblica, che è rimasta tale dagli anni Ottanta quando la via della
Repubblica è stata pedonalizzata e da quando dal 2009 ad oggi il passaggio a livello
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è stato chiuso e quella piazza è diventata non si sa cosa, o meglio è diventata una
sorta di rotatoria di passaggio senza nessun senso di auto, di persone, che non
rappresenta un elemento di centralità. Anzi, rappresenta un elemento di problematica
per il commercio, per la vita sociale, per l’aggregazione dei nostri cittadini.
Si sta in qualche modo ragionando di andare a investire circa 2 milioni e mezzo di
risorse in quella zona che io ritengo sia una zona centrale con l’obiettivo di
valorizzarla, di riqualificarla, di ridare un senso a quella zona, tenendo presente che
ci c’è un villaggio scolastico, che c’è la previsione di andare a intervenire nella zona
sportiva del campo di atletica, che c’è la necessità di andare a creare quella piazza
che non esiste, per esempio, tra le due scuole, tra l’IPSIA o alberghiero che sia o
comunque l’istituto professionale e le scuole Ernesto Solvay e Dante Alighieri, che
oggi sono come sono. Da una parte c’è il ghiaino, da quell’altra c’è il ghiaino e in
mezzo c’è la striscia di asfalto degli anni Ottanta rimasta lì da quando l’allora
Sindaco Danesin decise di andare verso la pedonalizzazione.
Si va a dare una risposta, io credo, importante e che fa parte anche delle
discussioni e di un programma elettorale, accogliendo la richiesta di numerosi
ragazzi di Rosignano per andare a creare una sala della musica, che neanche in città
della Toscana c’è. Può essere un elemento di aggregazione dei nostri ragazzi, ma
anche di venuta di altri ragazzi da fuori. Se viene un ragazzo da fuori quel caffè che
prima citava la consigliera Angeli probabilmente lo beve a Rosignano. Molto
probabilmente, se c’è un negozio rivitalizzato sulla via Aurelia, ci va anche a fare la
spesa.
Vi invito a leggere questo progetto nella sua complessità, non analizzando
soltanto il senso unico, le piste ciclabili, che tra l’altro, mi sembra, siano un elemento
di civiltà di un territorio, di vivibilità di un territorio. Non dovrebbero essere viste
come un problema. Si tratta di piste ciclabili che, laddove è possibile, si fanno sulla
sede stradale, come nel caso ovviamente della via Aurelia, laddove non è possibile in
ogni parte del mondo passano davanti ai passi carrabili, agli ingressi dei cancelli
pedonali. Non mi sembra che in via Forlì si sia fatta una pista ciclabile contro il
mondo o al contrario di come la fanno da altre parti. Si è fatta una pista ciclabile che
sta dentro le regole del Codice della strada e sta dentro il fatto che ci si trovava in
una zona che aveva una sua particolarità e che io credo sia anche stata riqualificata.
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Questo lo ammettono anche i residenti, che inizialmente, giustamente, potevano
essere preoccupati di una diversa organizzazione degli spazi di fronte alle loro
abitazioni, ma che oggi è andata in qualche modo anche a riqualificare quel tratto che
prima era un parcheggio su un tratto non asfaltato senza senso.
Abbiamo fatto anche alcune piantumazioni ulteriori. Si è andati a ricreare anche
un contesto non di degrado, ma di superamento di un degrado esistente. Io credo che
questo Consiglio comunale, ma la cittadinanza nella sua complessità, avendo fatto
tanti incontri mi sembra molto più avanti anche di alcuni ragionamenti che stamattina
sono stati fatti qui dentro, perché anche coloro che possono avere dubbi apprezzano
lo sforzo che l’Amministrazione sta facendo.
Poi vediamo se si tramuterà nel raggiungimento di risultati che noi auspichiamo,
ma c’è il riconoscimento da parte della cittadinanza della bontà di questo progetto,
anche, ripeto, di coloro che possono essere contrari allo stesso senso unico.
C’è il riconoscimento di uno sforzo di andare in una certa direzione, che
coinvolge tutti, non coinvolge soltanto l’Amministrazione. Coinvolge i commercianti
che devono essere pronti e preparati culturalmente e dal punto di vista della loro
formazione anche a pensare come ristrutturare le proprie attività, come si può
investire su una zona che verrà riqualificata, ma investe anche la mentalità di tutti
noi, perché c’è la necessità di cambiare uno stile di vita e un modello di vita che non
è più quello di prendere l’auto tutte le volte che si esce dal cancello di casa, perché
dovremo anche pensare alla vivibilità dei territori. Ecco perché mi dispiaccio del
fatto che non ci sia comunque il riconoscimento di una tendenza e di uno sforzo.
Vengo alle ultime cose. Questo progetto è stato analizzato, discusso, confrontato,
dibattuto tutti i verbi e tutti gli aggettivi che volete, ma da un anno e mezzo a questa
parte. Noi siamo partiti a luglio-agosto dello scorso anno, quando è uscito il bando
della Regione Toscana, e abbiamo iniziato a incontrare i cittadini, le associazioni di
categoria, le associazioni dello sport, le associazioni culturali, le associazioni di
volontariato sociale, i CCN, le Pro Loco, le scuole. Abbiamo presentato il progetto
nelle scuole e c’è da parte delle future generazioni anche il riconoscimento della
bontà di alcune cose che sono inserite in questo progetto. Andate a parlare con le
insegnanti.
Non è stata una sorta di indottrinamento dell’Amministrazione. Anzi, ci hanno
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chiesto loro stesse di andare a scuola a spiegare questo progetto. Ci siamo andati ben
volentieri e abbiamo trovato anche suggerimenti, abbiamo trovato in qualche modo
la possibilità di migliorarlo ulteriormente.
Dallo scorso anno, fino a questi giorni e ai giorni scorsi, non abbiamo fatto altro
che parlare con le persone, parlare con le associazioni di categoria, con le
associazioni del territorio, con tutti, per cercare di migliorare ulteriormente un’idea
che era stata premiata con 4 milioni della Regione, che erano e sono 4 milioni
dell’Unione europea.
Sicuramente non si è tirato fuori dal cassetto dalla mattina alla sera o dalla sera
alla mattina il progetto, ma anche il confronto con la cittadinanza e le varie istanze
della cittadinanza hanno contribuito a migliorarlo. Questo è un progetto che, come
dicevo prima, è legato al Piano della Mobilità Sostenibile. Ne anticipa un pezzo, ma
lo ritroverete nel Piano della Mobilità Sostenibile.
Non ci sta, lo dico con assoluta franchezza, il ragionamento con il pezzo di via
Aurelia a Castiglioncello e con una diversa organizzazione della viabilità a
Castiglioncello. È un’altra cosa, perché se a Rosignano si può creare un anello tra la
via Aurelia e la via Champigny che io penso possa essere attuato, perché ci sono le
condizioni, perché c’è la possibilità di migliorare ulteriormente la viabilità, perché
c’è la possibilità di individuare con l’anello più posti auto in modo tale da non andare
a concentrare le zone centrali di posti auto, se tutto questo si può fare a Rosignano
Solvay, cercando di abbattere le separatezze, cercando di creare più connessione tra
le diverse zone, perché se si va a intervenire sul sottopasso di via Del Fante si va a
intervenire in un punto che diventerà centrale per il collegamento di una parte
all’altra e di avvicinamento anche di servizi da una parte all’altra, questo purtroppo
non lo possiamo fare su Castiglioncello, perché la via Aurelia e la via Lungomonte
rispetto al traffico anche del trasporto extraurbano non consentono, ad oggi, di poter
attuare in tempi brevi un anello come quello che potrebbe essere realizzato.
Dopodiché, ad oggi questa soluzione non è ancora stata individuata, ma io credo
che questa potrebbe essere una soluzione anche per Castiglioncello. Non mi
sconvolge, però non c’è una contraddizione anche sul discorso del parcheggio,
perché a me spiace informare che il parcheggio c’è già in pineta. C’è non solo dove
voi pensate, e cioè nel campo sportivo per un lungo periodo e serve da polmone
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importante attualmente, ma purtroppo oggi il parcheggio è anche in un’altra area
della pineta, che è quella dove, durante il periodo estivo, viene fatto il mercato e che
magari se si fa una realizzazione compatibile con l’ambiente, compatibile con la
storicità molto probabilmente si vanno anche a riqualificare alcuni tratti della Pineta
Marradi esistente, che vengono, anche durante l’inverno, utilizzati come parcheggio
magari in modo diverso, più a fruizione della mobilità pedonale, della mobilità
ciclistica. Non è in contraddizione. Anche perché – lo ridico, ma l’ho detto l’altra
volta – se si va a ipotizzare un promontorio diversamente organizzato per la mobilità,
con un promontorio dove si entra soltanto se si è residenti o soltanto in alcuni
momenti della giornata per il carico e lo scarico, non ci sono soluzioni alternative al
parcheggio interrato con quelle attenzioni che so essere importanti prima di tutto per
me, oltre che per i cittadini.
Non ci sono alternative su Castiglioncello per non penalizzare tutto quello che è
un sistema di commercio di stabilimenti balneari, di ristoranti della zona del
promontorio, degli alberghi e della zona della Castiglioncello centrale. Non ci sono.
Quel parcheggio, che non è, ripeto, in contraddizione con un nuovo Piano della
Mobilità Sostenibile e una nuova mentalità che noi dovremo in qualche modo cercare
di favorire, non è in contraddizione perché rappresenta una parte importante. Da
qualche parte comunque le macchine le dobbiamo mettere visto che ne abbiamo
20.000 soltanto come residenti a Rosignano e poi dobbiamo aggiungere tutte quelle
dei turisti stabili più quelli che vengono la sera e ritornano via la mattina o passano
soltanto la nottata da noi perché ci sono i locali eccetera eccetera.
Abbiamo una mole di macchine, di auto, di mezzi che necessariamente, se
vogliamo favorire anche uno sviluppo turistico diverso, più qualificato, più
innovativo, dobbiamo individuare. Non è sufficiente, dai calcoli che abbiamo noi, la
riqualificazione e un diverso assetto, per esempio, del parcheggio alle Spianate. Non
lo è. Quello è importante che ci sia, ma non è da solo sufficiente. Tutta questa cosa io
credo stia dentro a questo.
L’ultima cosa è sugli espropri, e chiudo. Scusatemi se sono stato leggermente
lungo, però non sono ancora intervenuto stamani. L’ultima cosa è sugli espropri.
Perché c’è il PIU e c’è un’occasione per andare a ridefinire quella zona? Io credo che
soltanto a Rosignano i marciapiedi pubblici siano di proprietà privata. Dove esiste?
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In quale parte di un mondo avanzato i marciapiedi pubblici, che sono ovviamente
marcia-piedi e quindi dove c’è un traffico pedonale e dove c’è anche un pedone che
deve essere incentivato a viaggiare in sicurezza e magari questo favorisce anche il
negozio perché se si favorisce la mobilità pedonale si favorisce anche il
commercio…
Qual è la ratio per cui i marciapiedi pubblici possono essere, in parte, di proprietà
privata? Per quale motivo? Non esiste. Le Amministrazioni precedenti hanno fatto
interventi anche di riqualificazione. Quindi, se volete, abbiamo anche riqualificato
proprietà private, ma in un’ottica di marciapiedi pubblici, cioè legati all’uso
pubblico.
Credo che questa situazione, che sicuramente è una situazione che ci arriva dal
passato, che ci arriva da situazioni che poi si sono stratificate dal punto di vista
burocratico, vada superata. Non è la sola situazione dell’Aurelia quella che noi
abbiamo su questa particolarità. Ce ne sono altre. Io credo che pian piano queste cose
le dovremo andare ad affrontare e ad aggredire.
Non c’è nessuna volontà di andare a penalizzare nessun proprietario privato o
nessuna attività commerciale che ha il pezzettino davanti, ma il suo pezzettino
davanti è un pezzettino che se viene utilizzato in maniera distorta rispetto a un uso
pubblico penalizza l’interesse generale.
Io credo che l’occasione del PIU sia un’occasione, ma questa situazione doveva
essere affrontata comunque e risolta comunque, come dovremo affrontare e risolvere
situazioni similari a questa.
Lo dico a coloro che da una parte hanno difeso i privati e da quell’altra ci vengono
a dire oggi che c’era anche lo strumento dell’usucapione, perché questo stamattina è
quello che ho sentito.
Delle due l’una. Noi abbiamo individuato la soluzione più favorevole al privato.
Si deve fare l’usucapione? Si può fare anche l’usucapione.
Molto probabilmente, come abbiamo ottenuto l’usucapione per tante altre aree del
nostro territorio, dove abbiamo vinto anche varie situazioni di carattere privatistico –
penso per esempio al passaggio pubblico al Godilonda –, che hanno visto
l’Amministrazione dalla parte della ragione, avremmo avuto ragione anche di
usucapire quelle aree, ma non sarebbe stata la soluzione più favorevole ai privati,
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perché sarebbe stata la soluzione meno favorevole, perché non c’è l’indennizzo
sull’usucapione.
Io credo che da questo punto di vista, andando a risolvere e a superare un
problema, abbiamo anche individuato la soluzione più favorevole per i cittadini, per
il privato o per il commerciante che ha il pezzettino che gli verrà espropriato e per il
quale viene giustamente, io ritengo, indennizzato.
Questa è la soluzione. Però, come dicevo all’inizio, invito a vedere questa
situazione non per singoli pezzettini, ma nella sua globalità.
PRESIDENTE. Grazie, Sindaco.
Do la parola alla consigliera Vivaldi. Prego.
GAIA VIVALDI. Grazie, Presidente.
Io penso che sia un momento importante per questa legislatura in fatto di
ridefinizione e progettazione del territorio perché parliamo in altre sedi di POC,
parliamo di un progetto grande che si chiama PIU e oggi, in realtà, stiamo ad
approvare un progetto di fattibilità tecnico-economica che riguarda la mobilità
sostenibile. Quindi, in parte è un pezzettino del PUMS che è strettamente collegato
ed è parte integrante del PIU.
Forse per qualcuno il problema è che non si sogna più il territorio, come a volte si
diceva, invece che progettarlo, ma che ormai le cose sono sulla carta, sono
quantificate e sono già in dirittura d’arrivo. Quindi, parlare di decrescita felice, come
diceva qualcuno prima, mi sembra totalmente fuori luogo. Qui non si rinuncia a
niente, non si fanno passi indietro, semmai si va in una direzione diversa. Questo
perché credo che in questo momento ci si chieda in che luogo vogliamo vivere.
Se andiamo sulle linee guida europee e si leggono i benefici del PUMS vediamo,
per esempio, che c’è scritto che rende più attraenti gli spazi, migliora la sicurezza
stradale, la salute dei cittadini, riduce l’inquinamento acustico e atmosferico.
Il PUMS è dato anche dall’esigenza di allinearsi e contribuire a queste politiche
europee per la lotta al cambiamento climatico. Oppure ci ricordiamo solo del
cambiamento climatico quando Di Caprio interviene alle Nazioni Unite? Ci
dobbiamo ricordare che tutte le nostre piccole azioni poi diventano grandi azioni
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quando le facciamo tutte insieme.
Io chiedo: chi potrebbe rifiutare tutto questo se gli venisse proposto, tutti questi
benefici se gli venissero proposti? Chi non vorrebbe un luogo dove i propri figli
possono giocare in sicurezza, con aria pulita, in cui si possono fare acquisti a piedi,
con tanto verde? È vero che non siamo una città con un super traffico, uno smog
altissimo, ma è anche vero che usiamo l’auto, come diceva qualcuno prima, anche
per fare 200 metri, non facciamo camminare i bambini sul ciglio della strada perché
giustamente abbiamo paura.
Per questo credo che ci voglia una visione strategica comune, ed è quella che
cerchiamo con questi progetti per arrivare a realizzare il futuro urbano che
desideriamo e che superi finalmente l’eterno dilemma del Paese diviso in due, che
superi quindi questa inerzia.
Quello che cerchiamo di superare è l’inerzia, il non stare fermi. Penso che i
commercianti, siccome stiamo parlando della via Aurelia più nello specifico, siano i
protagonisti o alcuni dei protagonisti, ma dei protagonisti molto importanti, perché
sono quelli che fanno funzionare, alla fine, questa parte di progetto; sono quelli che
devono migliorare un’offerta, dare degli elementi di attrazione e fare in modo che
diventi un luogo di frequentazione abituale.
Se ci credono loro, sicuramente il progetto avrà molta più possibilità di funzionare
bene e di funzionare prima, senza aspettare sempre che qualcuno faccia qualcosa al
posto nostro. Non si aiutano i commercianti con la raccolta di firme contro un
progetto che non conoscono, semmai lo si spiega e si portano a discutere con
l’Amministrazione o si porta la loro voce all’Amministrazione, perché, come avete
visto, i momenti di incontro sono stati tanti. Ovviamente chi partecipa è chi vuole
partecipare, chi è interessato e magari chi all’inizio non è interessato poi piano piano
viene invogliato comunque a discutere dei cambiamenti che lo interessano
personalmente.
Dobbiamo progettare il nostro futuro e non subirlo.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Vivaldi.
Si era iscritto il consigliere Toncelli.
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NICOLA TONCELLI. Grazie, Presidente.
Vorrei anch’io porre l’accento su una cosa e mi riallaccio a una considerazione
che ha fatto il Sindaco che, secondo me, è di fondamentale importanza ed è bene
porre proprio l’attenzione su questo punto. Non ci fossilizziamo solamente
sull’intervento di per se stesso che si va a realizzare in una zona abbastanza grande,
però, tutto sommato, limitata del nostro territorio comunale. Cerchiamo, invece, di
capire qual è poi la portata di questo intervento, perché noi stiamo parlando
esattamente di un concetto di rigenerazione urbanistica.
Stiamo cercando, con tutta una serie di interventi puntuali, di migliorare una zona
abbastanza ampia i quali interventi possono essere molto importanti. Se noi
guardiamo a livello europeo, per esempio, ormai da vent’anni, venticinque anni a
questa parte, capita spesso di vedere quello che è successo in diversi quartieri delle
periferie urbane più dimenticate, caratterizzate da una realtà sociale veramente
difficile, caratterizzate da un degrado dilagante che, sulla base di interventi mirati
che hanno ricostituito delle parti di ambiente, poi hanno dato stimolo ad una
riqualificazione generale, perché bene o male c’è stato un po’ questo spirito, ora
utilizzo un termine non propriamente giusto, di emulazione da parte anche di privati,
da parte di investitori economici che si sono riallacciati a questo germe e piano
piano, in poco tempo, sono riusciti a cambiare completamente l’immagine da un
punto di vista di decoro urbano, ma anche l’immagine sociale di interi quartieri, che
sono diventati, ad oggi, invece, centri culturali, centri di aggregazione, centri
commerciali.
Cerchiamo di allargare il campo della considerazione e cerchiamo di vedere quelle
che possono essere effettivamente le possibilità di sviluppo.
Siamo d’accordo, l’area in questo momento su cui si interviene è un’area del tutto
degradata, e non solo fisicamente. Da un punto di vista anche sociale c’è un degrado
allucinante. Ricordiamoci che ai tempi il centro di Rosignano Solvay era, bene o
male, conosciuto per le vasche che si facevano sui marciapiedi, quindi era un polo di
attrazione in cui c’erano dei bei negozi, in cui c’era, bene o male, vita per tutto l’arco
della giornata.
Oggi, se noi guardiamo, la vita sociale è rappresentata da quel paio d’ore in cui la
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gente esce per andare a comprare quel poco di spesa che serve per andare avanti e
niente più. Poi c’è il degrado più totale e soprattutto la solitudine più totale. Non c’è
un’anima che vive quello spazio a livello ricreativo.
Cerchiamo di cogliere le opportunità di miglioramento generale, opportunità di
lavoro, opportunità in generale per il cittadino di godibilità di uno spazio urbano.
Allarghiamo gli orizzonti, facciamo una valutazione più complessiva anche
basandoci su esperienze già fatte in altre parti d’Europa e cerchiamo di dare fiducia a
quello che potrebbe essere veramente l’inizio di un nuovo percorso. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Toncelli.
Altri interventi? Consigliere Daddi, prego.
GIANNI DADDI. Grazie, Presidente.
Finalmente un progetto che verrà applicato alla frazione di Rosignano Solvay, la
frazione che spesso è definita un quartiere dormitorio e dispiace sentire da parte di un
consigliere definire una parte così importante di questo paese con questa definizione.
Finalmente un progetto che potrebbe tirar fuori delle nuove idee, delle nuove attività
all’interno di questa frazione così importante per questo Comune.
Potrebbe essere anche lo spunto per nuove iniziative, per poter portar fuori anche
nuove attività. Quindi, mi piacerebbe non vedere più assimilato il nome di quartiere
dormitorio, ma quartiere che abbia una vita, che abbia finalmente l’inizio di un
qualcosa e che possa mettere fuori da questo progetto non solamente il fatto di
un’Aurelia con un senso unico o della creazione di piste ciclabili, quanto che vada
più a sensibilizzare il fattore sociale di questo tipo di investimento.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Daddi.
Altri interventi? Consigliere Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Novità e cambiamenti spaventano, novità e cambiamenti presentano di fronte a
noi incertezze. Niente come questo periodo che anche in Italia stiamo attraversando
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dimostra quanto le novità e i cambiamenti ingenerano timori e atteggiamenti
diversificati.
Questi atteggiamenti, che poi si caratterizzano per una contrarietà alle novità e ai
cambiamenti, si articolano in diverse situazioni, in diverse maniere. C’è chi è
contrario perché il meglio è sempre l’avvenire, perché ciò che si pone può essere
sempre posto in maniera diversa e c’è chi è contrario a prescindere.
Avevamo e abbiamo vari problemi che da sempre abbiamo dibattuto. Sul
territorio, quelli richiamati dall’ultimo intervento di Daddi e dagli altri che lo hanno
preceduto, denotavano grandi difficoltà di una frazione come Rosignano Solvay che
ha perso, negli anni, anche una propria identità di socializzazione.
È molto più facile incontrare persone e riconoscerle nei piccoli paesi, nelle piccole
frazioni di Rosignano piuttosto che in una società ormai spezzettata come quella di
Rosignano Solvay, dove, mancando anche un centro di aggregazione, la stessa
società non si conosce e non si riconosce più.
In questo si sono caratterizzati gli anni in cui abbiamo dibattuto di come poter a
Rosignano ricreare un elemento aggregante. Su questo si è concentrato anche, visto
che è stato citato, quanto veniva demandato alla famosa H5. Avviene poi
un’occasione, un’occasione importante dove le tante idee chiaramente che andavano
oltre lo spostamento e l’interramento dei binari della ferrovia, le tante idee che nel
corso di tanti momenti partecipativi sono state poste, proposte, analizzate su
Rosignano hanno trovato un punto di convergenza; un punto di convergenza che,
ovviamente, come tutti i punti di convergenza o come tutte le proposte, può essere
discutibile. Ha fatto scaturire un progetto, un’idea che metteva insieme sulla
situazione attuale il possibile su ciò che avevamo, perché da lì si partiva, da lì si parte
per quanto riguarda i PIU e da lì si parte per quanto riguarda i PUMS.
Si tratta di una serie di situazioni esistenti che dovevano guardare avanti. E ci
siamo concentrati proprio sulla frazione di Rosignano, che quelle caratteristiche e
quelle problematiche aveva. Allora, non è un atteggiamento goffo quello
dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini, è un atteggiamento attento, un
atteggiamento che ascolta. Se è goffo colui che si muove nell’incertezza di persone
che hanno visioni diverse, allora vorrei che tutti fossimo goffi nel momento in cui
ascoltiamo gli altri e ci facciamo un’idea, nel momento in cui ci confrontiamo con gli
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altri, nel momento in cui cerchiamo di dare quelle risposte che sono per lo più le
risposte che la maggior parte delle persone vorrebbero avere.
Non è un atteggiamento goffo e non è un atteggiamento che vuole danneggiare
nessuno. È un atteggiamento che guarda avanti. Un atteggiamento che guarda
indietro è quello di colui che pensa che ancora oggi si debba entrare in un negozio o
in una attività direttamente con l’automobile, perché altrimenti non possiamo vivere
la città, vivere e incontrare persone su un marciapiede o su una pista ciclabile. Se uno
entra dentro un negozio a fare la spesa, a comprare le sigarette o a prendere un caffè
direttamente con l’automobile accade come in un drive-in, dal finestrino
dell’automobile. Vede soltanto l’interlocutore, che è il cassiere, che gli porge il caffè.
Peccato che non ha incontrato il vicino di casa, non ha incontrato l’altro
commerciante, non ha incontrato il bambino che va a scuola, l’anziano che
probabilmente in quel momento ha anche bisogno di parlare con qualcuno. Siamo
nella nostra macchina, chiusi, buttiamo giù il finestrino, facciamo pochi metri.
Se tutto questo può servire a rilanciare una socialità, può rilanciare un paese in
maniera diversa, noi lo stiamo costruendo.
Certamente c’è qualcuno che vorrebbe un senso unico da una parte, uno dall’altro,
uno in un senso, uno un pochino più alto, uno un pochino più basso, è tutto legittimo,
ma le ragioni del particolare, le ragioni di una visione diversa non possono essere
ostative al raggiungimento di un obiettivo più grande, non possono essere quelle che
ci fanno guardare indietro, perché uno pensa che un’aiola debba essere tonda
piuttosto che quadrata o una panchina di metallo invece che di legno, una pista
ciclabile fatta da una parte piuttosto che da un’altra. È il senso che vogliamo
raggiungere.
Guardate che la riqualificazione urbana, che ha citato il consigliere Toncelli, è
vero che genera comportamenti virtuosi, lo sappiamo che genera comportamenti
virtuosi.
Quando diciamo che il cittadino è invogliato a mettere la cartaccia nel cestino se il
cestino è esistente e non lo deve cercare, è invogliato ad avere comportamenti
virtuosi se il paese ha una dinamica e una qualità della vita che glielo garantisce.
Guardate le classifiche che sono state pubblicate in questi giorni dei paesi che hanno
innalzato la loro qualità della vita e guardate quali sono le specifiche all’interno delle
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quali si è mosso il giudizio della qualità della vita.
Le opere che sono state fatte a Rosignano sul lungomare, per dirne una, o per
esempio al Centro Le Creste per dirne un’altra, hanno di fatto cambiato il rapporto di
alcuni cittadini con l’ambiente circostante, dei cittadini e degli imprenditori.
Il lungomare Monte alla Rena ha fatto sì che determinate attività commerciali,
vecchie da anni, vetuste, quasi inguardabili, piano piano, nel corso di due o tre anni,
rilanciassero la propria attività attraverso ristrutturazioni, attraverso cambi di
arredamento, attraverso interventi strutturali importanti. Oggi Rosignano ha un
lungomare che non aveva da anni.
Vado a concludere. Rosignano ha un lungomare che non aveva da anni, con
attività degne di essere attività di un paese turistico e non di un posto. Questo è
cambiato.
Guardate Le Creste come ha ingenerato il rapporto degli studenti con la stessa
cultura, con la stessa possibilità di fare cultura, laddove andremo a mettere anche
qualche cosa che amplierà il senso di cultura non solo sulla letteratura, ma anche
sulla musica. Lo voglio dire, sperando di non essere un gufo. Guardate la biblioteca,
il Centro culturale Le Creste per dire dei comportamenti virtuosi. Le pareti non sono
state ancora scritte. Ormai sono diversi anni. Ripeto, spero di non essere un gufo.
Guardate quanto tempo corre da quando si imbiancano i sottopassi a quando
qualcuno ci riscrive sopra. È un atteggiamento questo di rispetto, un atteggiamento
virtuoso che è importante.
Ecco perché ritengo fondamentale che questo aspetto sia quello che conduce tutti
noi a guardare più lontano e non a guardare il particolare, a cercare di cogliere gli
obiettivi che davvero puntano a una diversa qualità della vita e non a stare a cercare
di analizzare il singolo, la singola posizione che chiaramente, in un ambito generale,
può essere anche diversificata.
Fortunatamente ho ancora tre minuti nella dichiarazione di voto perché devo finire
l’intervento.
PRESIDENTE. Pensavo ora. Grazie, consigliere Agostini.
Consigliere Serretti, prego.
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FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Quello che ha detto prima il consigliere Settino non andava contro un’idea di piste
ciclabili, anzi ha esteso l’idea anche alla frazione di Castiglioncello, in un’ottica
che… Anche il Sindaco ha detto: “Non è detto che un domani potrebbe essere così”.
Non era una critica sul punto della pista ciclabile a Rosignano o comunque sul
progetto in generale. Era una visione da allargare a tutte le frazioni. Se è di visione
che parliamo noi non ci siamo mai nascosti che siamo favorevoli alle piste ciclabili,
che siamo favorevoli a una viabilità migliore e più sostenibile. Siamo i promotori.
Quindi, non ci spaventano le novità. Noi non siamo spaventati. Voglio rassicurare
tutti. Non siamo spaventati dal cambiamento e dalla novità, siamo più spaventati
dalla manutenzione delle cose che vengono fatte, nuove. Quello spaventa molto
perché abbiamo visto negli anni che le cose che vengono fatte nuove, con notevole
dispendio di soldi, poi vengono lasciate nel degrado, vengono fatte come cattedrali
nel deserto e poi piano piano abbandonate, vuoi per un motivo, vuoi per un altro.
(Interruzione fuori microfono) Uno? Quello che ora si sta andando a riqualificare. Mi
spieghi com’è accaduto che ora bisogna andare a riqualificare qualcosa? Se da una
parte si dice “Vado a riqualificare delle cose che sono andate…” (Interruzione fuori
microfono) Sì, si vanno a riqualificare delle cose che, purtroppo, negli anni, sono
andate scemando. Chiediamoci il perché. Chiediamoci questa cosa. Secondo me,
quello che viene fatto di nuovo andrebbe tenuto bene, perché se si sta parlando di una
comunicazione tra la via Aurelia e la zona del Centro Le creste noi non tanto tempo
fa siamo andati al sottopasso e abbiamo trovato un sottopasso poco illuminato – è
venuto anche l’assessore – con il montacarichi che non andava e di una sporcizia
incredibile.
Se si tengono le cose così poi i cittadini… Si possono fare i progetti più belli del
mondo, però se poi le cose sono tenute male, perché non c’è manutenzione, perché
non c’è attenzione, non c’è cura e non è una cosa fatta al momento, ma è un progetto
che va al di là, allora… (Interruzione fuori microfono) È il cittadino, ma è anche
l’Amministrazione che si deve curare di quello. Chi doveva pulire il sottopasso, il
cittadino? No, doveva pulire l’Amministrazione. Chi lo mantiene illuminato il
sottopasso, il cittadino? No, l’Amministrazione.
Il montacarichi non va. Quando siamo andati a fare la Commissione esterna sul
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PIU c’era l’ascensore in Piazza della Repubblica che non andava. Volevamo
prendere l’ascensore e non andava. Non è la prima volta, perché sono state fatte
mozioni, sono stati fatti… (Interruzione fuori microfono) Lo dico per fare un
esempio. Se davvero vogliamo infondere una mentalità di questo tipo non è solo
nell’intervento, ma è nel dopo. È il dopo l’intervento che è importante, perché
altrimenti rimane una… Si fa perché nel 2019 ci sono le elezioni e allora noi si
arriverà a inaugurare tutto questo ben di Dio e così magari si prende anche qualche
voto. E chi verrà dopo? Chi se ne frega!
Se poi dopo le associazioni non potranno garantire e mantenere la qualità di
quello che è stato creato cosa si fa? Questo non lo sappiamo, diciamoci la verità. Non
sappiamo dopo cosa succederà.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
Mi sembra che l’argomento su questo tema sia stato ampiamente discusso. Io
darei la parola brevemente all’assessore Nocchi per le conclusioni e la replica.
Possiamo andare avanti con il Consiglio? Dicevo, mi sembra che su questo tema il
Consiglio si sia espresso ampiamente.
Do la parola all’assessore Nocchi per la replica. Poi chiudiamo la discussione,
ovviamente.
PIERO NOCCHI, Assessore. Cercherò di argomentare una replica, anche perché
l’intervento del Sindaco e gli interventi dei consiglieri, a mio avviso, hanno cercato
di entrare nel merito di un progetto che, come tutti i progetti che cercano di
modificare, porta a discussioni, porta ad atteggiamenti di conservazione
dell’esistente, perché siamo abituati a utilizzare l’esistente come ci pare e non si
riesce a traguardare effettivamente quello che si cerca di costruire perché il domani
deve essere sempre costruito. Non ho capito la battuta della consigliera Gesess. Mi
scuso perché non c’è. Io sono sempre stato per una crescita equilibrata, sostenibile,
felice, ma una crescita, una crescita che valorizzi il sistema pubblico, il trasporto
pubblico e tutta una serie di elementi. Lo dico perché anche la qualità della vita di un
territorio è fatta di questi elementi, tutti elementi che sono inclusivi, tutti elementi
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che permettono di socializzare, tutti elementi che permettono di dare spazio a una
creatività che crea poi occasioni di lavoro.
Se si guarda bene, dentro questo progetto che noi presentiamo del PIU ci sono
vari punti che hanno uno stimolo in questo senso. È logico, dobbiamo tutti metterci
in gioco, tutti cercare di fare la propria parte, perché tutti insieme si crei una
condizione migliore per quanto riguarda Rosignano.
Io credo che questo elemento sia l’elemento che ci ha mosso, che ci ha stimolato,
che ci stimola anche a superare momenti di difficoltà, anche dentro una discussione a
volte molto accesa. È logico che tutto poi viene legato al particolare del senso unico
o delle piste ciclabili.
Fornisco anche un altro elemento e lo dico sul versante delle associazioni di
categoria che si sono espresse in maniera favorevole, lo dico perché poi nella fase di
ascolto… Parlo di Confesercenti, CNA, Confcommercio e altre associazioni, perché
questi sono gli elementi che ci sono. Se un territorio riesce ad avere un timbro di una
qualità sostenibile di un territorio accessibile, di un territorio che si muove su certi
versanti, sono valori aggiunti che danno valore aggiunto alle stesse attività
economiche.
Una pista ciclabile, che passa davanti al negozio, aumenta il valore del negozio.
Non lo dice Nocchi, sono le stime che certamente vengono fatte e gli studi che
vengono fatti. Credo che questo sia il nostro obiettivo, anche perché – lo dico per
respingere la preoccupazione del consigliere Serretti – i progetti che sono stati fatti e
che poi man mano che si andava avanti si sono presentati, l’ho detto anche nelle due
Commissioni, sono progetti che tengono conto dell’esistente, delle necessità, degli
obiettivi del futuro, ma tengono anche conto della continuità dell’utilizzo e della
gestione del progetto stesso.
Rispetto ai materiali, rispetto alla costruzione, rispetto a un percorso, certamente
dobbiamo far sì che la gestione, la manutenzione e via dicendo sia una cosa
sopportabile che permetta effettivamente di traguardare con sicurezza anche su
questo versante, sapendo, però, che poi nella vita la manutenzione, la
riqualificazione, il rimessaggio di certe cose fa parte della vita stessa, perché un bene
poi, per sua natura, come una persona, è portato al degrado, è portato a morire piano
piano.
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Questi sono gli elementi che ci hanno spinto e ci spingono a percorrere questa
strada dentro un quadro che è stato richiamato di un Piano Urbano della Mobilità che
si completerà. Da domani – abbiamo già aperto il confronto – si andrà a vedere in
che modo e in che maniera si chiude poi anche la mobilità sul territorio e di
conseguenza come si chiudono gli anelli.
Oggi noi siamo obbligati a discutere di un progetto che sta dentro un
finanziamento e che ha tutta una serie di criteri e margini, di vincoli e di cose da
rispettare. Da domani si parte, invece, da quello che è più competenza di un
territorio, cioè come si chiude la viabilità, la mobilità nella parte a mare di Rosignano
Solvay, che è in mano a noi. Qui non ha voce la Regione Toscana o l’Europa, ma
siamo noi che dobbiamo costruire questo versante, l’abbiamo già discusso; come
Rosignano Solvay diventa punto attrattivo e di conseguenza aggregante di tutta la
comunità del Comune di Rosignano; come si lega Rosignano Solvay con le frazioni
collinari, come si lega Rosignano Solvay con Castiglioncello, come si lega
Rosignano Solvay con Vada per far sì che ci sia effettivamente un dare e un avere da
parte di tutto il territorio.
Questi sono compiti che sono strettamente nostri e di conseguenza domani
saranno portati avanti anche su questo.
La chiusura dell’anello, di come si crea la mobilità, di come le piste ciclabili poi
entrano dentro a questo percorso, di come ci muoviamo sul territorio io credo
rappresenti un obiettivo alto sul quale, tutti insieme, possiamo vedere di farcela.
Ho parlato di un progetto di un chilometro. Dentro al chilometro ci si sposta per
un paio di cento metri. Non è che si sta parlando di spostamenti che una persona, in
modo particolare una persona che può avere anche delle difficoltà motorie, che può
avere difficoltà di un certo tipo, non può fare, perché 250-300 metri sono una
distanza che qualunque cittadino può affrontare, se gli viene concesso, su questo
versante.
Così sugli espropri. Guardate, lo dico perché l’ho detto in Commissione ed è stato
detto negli incontri: noi il progetto l’abbiamo costruito ascoltando anche quei
commercianti. Il problema è che l’ascolto deve essere reciproco, nel senso che io
ascolto te e quali sono i tuoi problemi e tu ascolta anche l’interesse generale. La
difesa corporativa esasperata di essere nella condizione di oggi credo che sia una
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cosa perdente per loro.
Una parte dei negozi dove hanno anche una certa difficoltà è stata tenuta in conto.
Se c’è un’abitazione, è stato tenuto in conto. Di conseguenza, non c’è, da parte
dell’Amministrazione, dentro il progetto, nessuna penalizzazione per nessuno. Anzi,
si dà a tutti l’occasione per un rilancio della propria attività, di una riqualificazione
del proprio essere, che ci permetta – tutti insieme – di raggiungere gli obiettivi.
Anche sulle osservazioni, siccome le avete lette le osservazioni, come le ho lette
io, è più la difesa di un mantenimento di una libertà che, a mio avviso, non poteva
essere. È logico. Dentro al progetto materiale (pista ciclabile, senso unico e via
dicendo) ci sarà anche – e questo dentro il PUMS lo metteremo – come e che in
maniera si regola la vita quotidiana, di conseguenza come i parcheggi dovranno
essere fatti, come si rispetta il codice della strada, come si rispettano tutte le
normative per far sì che, certamente, l’uno non pesti i piedi all’altro.
Credo che questo sia l’obiettivo. È un cambio culturale del nostro territorio. Noi,
con queste cose che facciamo, continuiamo su questo versante e domani, forse, per i
giovani qualcosa di migliore ci sarà.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Nocchi.
Ovviamente, dichiaro conclusa la discussione.
Apriamo gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di intervenire per
dichiarazione di voto? Consigliere Gherarducci, prego.
Vi chiedo cortesemente di rispettare i tempi. Tre minuti.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie. Proprio tre.
Penso – scusate – che per forza non si possa fare nemmeno l’aceto. (Interruzione
fuori microfono) Ci arrivo al punto. Stamani, la maggioranza e il Sindaco ringraziano
l’opposizione. Hanno fatto il loro comizio. Hanno ragione. La politica è una
questione, mi pare, abbastanza delicata. Quando si sbaglia a sparare, poi,
evidentemente, si fa come il cinghiale stamane sul Tirreno.
Bisogna stare attenti. Questo atteggiamento, mi pare, ha dato la possibilità e
l’opportunità alla maggioranza – buon per loro – di portare avanti le loro cose, di
fare, giustamente, un comizio. Ripeto: per forza non si fa nemmeno l’aceto.
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Intanto, voglio tranquillizzare: la campagna elettorale ci sarà fra un paio d’anni.
Chi è già in campagna elettorale si dà una calmata e poi, magari, fra due anni si
ripresenta. Così si fa tutti la campagna elettorale. Ripeto: la politica bisogna sia una
cosa seria.
L’atteggiamento goffo, mi dispiace che il Capogruppo Agostini abbia preso una
parola... È un atteggiamento un po’ lento, un atteggiamento che, a volte, dà adito
anche all’inserimento di polemiche, ma questo è un elemento che ritengo io. L’ho
detto. In questo caso, mi pare che le Assemblee siano state fatte, però un
atteggiamento sì fatto, a volte, dà l’opportunità di inserirsi in polemiche.
Da parte mia, ripeto e confermo che voterò contrario alla delibera più per punire
un atteggiamento che in Consiglio comunale, effettivamente, c’è stato. Io, per
esempio, non ho avuto modo di interagire fattivamente con questo progetto. Quindi,
lo do come stimolo ad un allargamento della partecipazione. Anche perché,
personalmente, sfido chiunque a dire che, per esempio, le Commissioni che ho tenuto
io non siano state costruttive. Sono sempre state costruttive, anche quando le
abbiamo fatte su argomenti in cui... Anzi, non sono mai d’accordo con la
maggioranza. Sicché non si sbaglia su questo.
Noi siamo comunque a disposizione per...
Sì, vado a concludere.
Siamo, comunque, a disposizione per discutere queste questioni.
Due elementi, e chiudo davvero. Il parcheggio. Io tutte le volte – raramente – che
vado in via Aurelia parcheggio lì alle Creste. O sono un bischero io o sono furbi tutti
gli altri che la vogliono mettere davanti all’uscio. Siccome io non mi ritengo – per
l’amor di dio – un bischero, penso che chi fa polemica per il parcheggio
sull’Aurelia... Sarebbe meglio toglierlo. Si toglie, così uno sa che se va sull’Aurelia
la parcheggia da un’altra parte e fa due passi. Sennò sembra che si debba mettere la
macchina... Si va a un bar e si mette la macchina. Dopo, per altri cento metri, si
riprende la macchina. Si può anche camminare nella vita. Nella vita esistono le
gambe per camminare.
Chiudo. Ho finito. Se l’assessore Nocchi è per la decrescita felice, buon per lui.
Noi siamo ancora legati agli antichi piani quinquennali, che un po’ più di prosperità
l’hanno regalata a questo mondo. Poi, ognuno va dove... (Interruzione fuori
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microfono) La Cina è la prima potenza al mondo. (Interruzione fuori microfono)
Questo bisognerebbe chiederlo ai cinesi...
PRESIDENTE. Vai a concludere, Niccolò. Siamo ampiamente fuori dai tempi.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Ho concluso.
Io voto contro. L’ho spiegato, e siamo a posto.
PRESIDENTE. Perfetto.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? Consigliere Settino, prego.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente.
Non sto a chiarire quello che ho detto nel mio intervento precedente, perché l’ha
già chiarito il consigliere Serretti. Il discorso era incentrato essenzialmente su una
disomogeneità di quelle che sono le scelte per quanto riguarda la riqualificazione
urbana delle varie zone del Comune di Rosignano Marittimo.
Volevo ricordare all’assessore Nocchi che aveva preso l’impegno a condividere
con la Commissione i risultati di quel questionario a cui i cittadini hanno risposto.
Questo sarebbe interessante. Perché? Perché, poi, quando si discute delle delibere o
delle proposte, chiaramente, un elemento importante è avere la documentazione tale
per cui uno si può fare delle idee oppure può fare anche delle proposte.
Mi auguro che questo venga fatto perché è importante avere... Era stato fatto un
questionario a cui avevano risposto 500 cittadini per quanto riguarda il PUMS.
(Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Evitiamo, per cortesia, di parlare fuori microfono.
MARIO SETTINO. Sto dicendo che, in prospettiva, sarebbe utile che ci fosse
questa condivisione in Commissione. Qui mi ricollego a quello che diceva testé il
consigliere Gherarducci. In realtà, la condivisione deve avvenire anche in
Commissione,
perché
anche
quello
è
un
luogo
preposto,
sicuramente,
all’elaborazione delle proposte, che i vari Gruppi possono portare anche in sede di
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Commissione. Io apprezzo molto quando facciamo alcune Commissioni, come
l’ultima che abbiamo fatto, in via Don Bosco, dove siamo entrati nel merito, anche
con una discussione ampia, con la possibilità di fare proposte. È chiaro che se, poi, si
arriva alla deliberazione senza avere la condivisione prima, tutta una serie di
informazioni e di elementi, si fa anche fatica, poi, a fare proposte, quindi si rischia, a
volte, questo sì, di fare delle critiche che possono essere prese come un partito preso,
ma a volte sono anche giuste perché non c’è stata la giusta condivisione.
Quando si parla di riqualificazione urbana si deve parlare del creare spazi e ambiti
in cui si ritorni a vivere a piedi, che si possa camminare, che si possa riprendere a
giocare nelle strade e nelle piazze.
Quindi, la nostra posizione è tutta al contrario rispetto al discorso di andare con la
macchina davanti al negozio a parcheggiare. Assolutamente no. Non ci pensiamo
nemmeno. Una visione che noi abbiamo è quella di creare – ripeto – una omogeneità
nelle scelte. Chiaramente, il Sindaco diceva che questa prospettiva, per quanto
riguarda alcune zone, non è possibile, ma, secondo noi, va, invece, valutata e va
anche presa in considerazione. Va considerata una possibilità diversa, anche in zone
dove apparentemente, oggi, questo non è possibile.
Io mi devo scusare con la consigliera Croce, visto che ora è presente, mi sembra,
in sala. Non avevo visto che era uscita prima. Ho fatto una richiesta che, volendo,
posso farle ora. Comunque, penso che l’abbia già ricevuta come comunicazione. Mi
scuso nel senso che, avendola vista assente, ho fatto un’affermazione prima.
Ripeto il nostro voto contrario, proprio per l’aspetto che dicevo prima.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Settino.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Agostini, per dichiarazione di voto.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
La delibera è essenzialmente sulla questione degli espropri. È un momento in cui
si va a normalizzare una certa situazione, una situazione anomala e, come ha detto il
Sindaco nel suo intervento, andrà anche a chiarire quelli che sono i rapporti tra
pubblico e privato, tra l’uso pubblico e l’uso privato, senza creare né privilegi né
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difformità di uso. Quello che abbiamo di fronte è quello che si stava caratterizzando
e che ha caratterizzato l’uso di determinati spazi nel corso del tempo.
Questa è anche un’occasione “per”. Aggiungo, ovviamente, nel momento in cui
dico che il nostro voto è favorevole, che è favorevole anche perché è un primo...
Stiamo parlando di questo. Stiamo parlando degli espropri, ma stiamo anche
ragionando di un qualcosa che dovrà andare avanti. Noi sappiamo di essere
favorevoli perché, nell’ambito delle discussioni, è già venuta fuori la questione legata
a un anello omogeneo di viabilità, alla possibilità che un senso unico continui anche
nella parte più a mare e che lì si vada, ovviamente, cosa non secondaria, a
riorganizzare – anche questo è stato richiamato dal Sindaco nel suo intervento – tutta
la viabilità.
Ecco perché questo elemento – così rispondo anche a un altro intervento – non è
divisorio, ma è inclusivo. Se noi abbiamo, comunque, una strada e una situazione
morfologica che ha separato per anni un paese, questi elementi sono elementi – che
ha richiamato anche il consigliere Settino nel suo ultimo intervento – di grande
socializzazione, la possibilità che le persone possano vivere in maniera diversa il
territorio, aggregarsi. Quindi, è un elemento di unità e non di separazione.
Se riusciremo ad armonizzare anche la viabilità veicolare insieme ai parcheggi, in
tutte e due le strade principali, le due direttrici di Rosignano, quindi rendendo
omogenea anche una circolazione, probabilmente uniremo non solo la parte est alla
parte ovest, ma l’Aurelia alla zona a mare, creando varie cerniere d’intervento.
Vado a dire l’ultima cosa. Credo che non sia giusto che in ogni situazione si
possano, poi, innalzare veli di sospetto. Mi riferisco alla richiesta di dimissioni di
Lucia Croce per il doppio incarico o per il suo ruolo di Presidente di Commissione. Il
velo del sospetto è una conseguenza della richiesta delle eventuali dimissioni. La
consigliera Croce è Presidente di Commissione perché il Gruppo l’ha designata
Presidente di una Commissione. Il suo ruolo di Presidente è un ruolo che decide il
Gruppo di maggioranza. Quindi, è il Gruppo di maggioranza che conferma
l’inopportunità di questa richiesta, che ritengo non debba nemmeno essere presa in
considerazione dalla consigliera Croce.
Se ci sono – come è sempre stato – motivi di incompatibilità, questi vengono
definiti, sono definiti, vengono evidenziati e portano, ovviamente, alle conseguenze
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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che sappiamo: dimissioni, astensioni e quant’altro. Non siamo in questo caso. Non
credo nemmeno che siamo in un caso di inopportunità politica del doppio incarico.
Ha fatto una dichiarazione, stamattina, la consigliera Croce, relativamente alla sua
partecipazione al voto. Non era necessario, ma ha ritenuto opportuno astenersi. Ho
condiviso questa sua dichiarazione. Non condivido il fatto che ci sia sempre,
ogniqualvolta avviene una cosa del genere, il motivo di chiedere le dimissioni di
qualcuno. Lo sport della richiesta di dimissioni. Io non credo proprio che si debbano
nemmeno ascoltare determinate richieste, perché – ripeto – il mandato di Presidente è
nelle mani del Gruppo consiliare, del PD, che conferma non solo la fiducia
nell’operato della Presidente Croce, ma, dovessero anche esserci delle situazioni per
cui la Commissione – cosa che non credo – dovesse essere investita della grande
responsabilità della scelta di contributi o di finanziamenti che dovessero arrivare
anche alle organizzazioni presenti sul territorio, quali pro loco, CCN e quant’altro, è
ovvio che, come avviene in altri casi, si asterrà dal voto e non parteciperà alla
discussione.
Ripeto: è sbagliato, metodologicamente e politicamente, e io non lo accetto, che
vengano richieste le dimissioni, perché questa cosa può inoculare il dubbio in chi
ascolta che ci siano dei momenti e degli atteggiamenti di scarsa correttezza o di
leggerezza, e questo non ci appartiene.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Non ci sono più interventi, neppure di dichiarazione di voto.
Pertanto, Segretario, procediamo a mettere in votazione il punto n. 4) all’ordine
del giorno.
Intanto, la consigliera Croce esce.
Chi è a favore è pregato di alzare la mano. PD. Chi vota contro? Gherarducci,
SUL, Angeli, Nati, Forza Italia, Mancini, Settino, Serretti, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Votiamo, adesso, l’immediata eseguibilità.
Per cortesia, rimanete in aula.
Chi è a favore è pregato di alzare la mano. PD. Chi vota contro? Gherarducci di
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SUL, Angeli, Nati, Forza Italia, Mancini, Settino, Serretti del Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
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Sostituzione di un membro della Commissione comunale per il paesaggio a
seguito delle dimissioni dell’arch. Silvia Minichino e atto ricognitorio
sull’importo del gettone di presenza, da corrispondere al Presidente ed ai
componenti della Commissione edilizia e Commissione paesaggio, per la
partecipazione alle sedute
PRESIDENTE. Do la parola, a questo punto, all’assessore Margherita Pia, con la
delibera al punto n. 5): “Sostituzione di un membro della Commissione comunale per
il paesaggio”.
Prego, assessore.
MARGHERITA PIA, Assessore. La delibera è molto semplice, così mi auguro.
Abbiamo avuto, nella Commissione del paesaggio, obbligatoria per legge, le
dimissioni dell’architetto Silvia Minichino per ragioni familiari. Molto banale:
l’architetto è diventata mamma da pochi mesi e, siccome abita a Firenze, ha
un’impossibilità materiale a essere presente alle Commissioni. Pur con grande
dispiacere, ha dato le dimissioni.
Pertanto, si tratta di scegliere e votare un nome che la sostituisca nella terna.
Ovviamente, il nome va scelto nell’elenco rimasto aperto quando, due anni fa,
votaste il provvedimento.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Margherita Pia.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Luca Agostini.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Visto che già in Commissione avevo anticipato che, metodologicamente,
avremmo avuto bisogno di una sospensione per poter fare un’ulteriore valutazione
relativa agli elenchi e ai curriculum, per poi condividerla fra i Gruppi un attimo
prima della fase elettiva, di nomina, e visto che precedentemente sono venuto a
sapere che la votazione si compone, di fatto, di tre votazioni, quindi è un po’
articolata, chiedo una sospensione per organizzare i lavori del Gruppo, per poter
assolvere anche all’impegno politico di comunicare la nostra scelta agli altri Gruppi
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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consiliari.
Grazie.
PRESIDENTE. Ovviamente, la sospensione è accolta.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Invito i consiglieri a riprendere posto e il Segretario a procedere
alla chiama dei consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Possiamo riprendere i lavori del Consiglio comunale.
Intanto, sta rientrando il consigliere Marco Nati.
Do la parola, brevemente, al consigliere Luca Agostini, che aveva richiesto la
sospensione.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Abbiamo individuato il nome, come avevo detto, e la metodologia per
l’individuazione del nome del componente della Commissione paesaggio. Lo
abbiamo comunicato, nell’ambito della stessa sospensione, alle opposizioni.
Grazie.
PRESIDENTE. Scusa, puoi ripetere? Luca, abbi pazienza. Mi sono distratta un
attimo. Abbi pazienza.
LUCA AGOSTINI. Ho detto che la sospensione ci è servita per l’individuazione
del nome da proporre al punto successivo della Commissione paesaggio, come
membro da eleggere per il Gruppo di maggioranza, e ho provveduto, nell’ambito
della stessa sospensione, a comunicare il nome alle opposizioni.
PRESIDENTE. Bene.
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Possiamo aprire, dunque, la discussione sul punto n. 5) all’ordine del giorno.
Ricordo che questa è una delibera leggermente più complessa, dal punto di vista
della votazione, rispetto alle altre, perché noi andremo a scegliere il nominativo della
persona che andrà a far parte e a sostituire, quindi, il membro all’interno della
Commissione.
Propongo, quindi, al Consiglio comunale, secondo l’articolo 50 del nostro
Regolamento, la votazione di questo nominativo per appello nominale. Fatto questo,
noi dovremo votare la delibera in senso intero.
Apriamo, però, prima la discussione. Chi vuole intervenire? Consigliera Vivaldi,
prego.
GAIA VIVALDI. Grazie, Presidente.
Volevo dire che, per evitare possibili conflitti...
Scusate. Volevo dire che, per evitare possibili conflitti di interesse, non
parteciperò alla votazione.
Grazie.
PRESIDENTE. Mettiamo a verbale, dunque, che la consigliera Gaia Vivaldi non
prenderà parte alla votazione.
Consigliere Toncelli, prego.
NICOLA TONCELLI. Per evitare qualsiasi tipo di conflitto d’interesse, anch’io
non partecipo alla votazione.
PRESIDENTE. A verbale anche che il consigliere Toncelli non parteciperà alla
votazione.
Ci sono altri interventi? Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie.
Noi vogliamo astenerci. Qualcuno. Visto che, però, se si va a chiamata nominale,
bisogna dare un nome, si può dire “astenuto”? Va bene.
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PRESIDENTE. Assolutamente sì.
Io ho proposto l’appello nominale perché lo abbiamo utilizzato già nel 2014,
quando abbiamo istituito la delibera, se vi ricordate. È la maniera più trasparente,
sinceramente. Quindi, io mi sento di riproporre al Consiglio comunale quanto fatto
due anni fa per questo motivo.
Per chiarezza, comunque, chi non volesse esprimere alcun nome, dice “mi
astengo”. Non ci sono assolutamente problemi.
Se non ci sono... Scusate, consiglieri.
Consiglieri, ci sono interventi? Altrimenti, metto in votazione la procedura di
votazione per appello nominale.
Ci sono interventi? No.
Allora, Segretario, mettiamo in votazione la procedura di votazione per appello
nominale sulla delibera punto n. 5). Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. PD.
Chi si astiene? Gherarducci di SUL, Nati, Angeli, Forza Italia, Mancini, Serretti,
Settino, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Segretario, a questo punto, direi che possiamo procedere con l’appello nominale.
Il Segretario generale vi chiamerà per nome e ognuno, ovviamente, dovrà dare un
nominativo. È chiaro a tutti? Bene. Procediamo.
MARIA CASTALLO, Segretario. Agostini.
LUCA AGOSTINI. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Mi astengo dal fornire i nominativi.
MARIA CASTALLO, Segretario. Bagnoli.
NICOLÒ BAGNOLI. Vittoria Ena.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
MARIA CASTALLO, Segretario. Becherini no.
Carafa.
TOMMASO CARAFA. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Croce.
LUCIA CROCE. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Daddi.
GIANNI DADDI. Ena vittoria.
MARIA CASTALLO, Segretario. Del Seppia.
ENZO DEL SEPPIA. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Astenuto.
MARIA CASTALLO, Segretario. Giannoni.
SERGIO GIANNONI. Architetto Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Giovani.
PRESIDENTE. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Mancini.
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SERENA MANCINI. Astenuta.
MARIA CASTALLO, Segretario. Marini.
CAMILLA MARINI. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Nati.
MARCO NATI. Nessun nominativo.
MARIA CASTALLO, Segretario. Pesci.
ANTONIO PESCI. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Prinetti.
ALICE PRINETTI. Vittoria Ena.
MARIA CASTALLO, Segretario. Serretti.
FRANCESCO SERRETTI. Astenuto.
MARIA CASTALLO, Segretario. Settino.
MARIO SETTINO. Astenuto.
MARIA CASTALLO, Segretario. Taddeucci. Assente.
Toncelli. (Interruzione fuori microfono)
Sindaco.
SINDACO. Vittoria Ena.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Riepilogo. Ovviamente, l’avrete capito dall’appello, viene
nominata con 12 voti favorevoli Vittoria Ena, e 6 astenuti.
Io direi di concludere la discussione. Ci sono interventi per dichiarazione di voto
alla delibera? Non ci sono interventi per dichiarazione di voto alla delibera.
Pertanto, Segretario, mettiamo in votazione la delibera punto n. 5). Chi è
favorevole è pregato di alzare la mano. PD. Chi vota contro? Chi vota contro?
Nessuno. Chi si astiene? Gherarducci di SUL, Angeli, Forza Italia, Nati, Forza Italia,
Mancini, Serretti, Settino, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Votiamo, adesso, l’immediata eseguibilità. Chiedo scusa al Consiglio, ma c’è
anche questa. Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. PD. Chi vota contro?
Nessuno. Chi si astiene? Gherarducci di SUL, Angeli, Nati, Forza Italia, Mancini,
Serretti, Settino, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva.
Consiglieri, sospendiamo per la pausa pranzo. Ci ritroviamo qui, mi raccomando,
in orario, intorno alle ore 15,20.
Grazie a tutti.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Invito i consiglieri a riprendere posto e il Segretario a procedere
alla chiama dei consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Bene, consiglieri. La seduta è valida. Possiamo, quindi, riprendere
i lavori del Consiglio comunale.
Così come avevamo concordato anche in Conferenza dei Capigruppo, chiedo al
Consiglio comunale di anticipare le due interpellanze poste in ordine del giorno. Chi
è a favore è pregato di alzare la mano.
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Il Consiglio approva all’unanimità.
Segretario, è entrata la consigliera Gaia Vivaldi.
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Interpellanze
PRESIDENTE. Passiamo alle interpellanze.
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Interpellanza presentata dal consigliere Marco Nati (Forza Italia): Sopralluogo
presso la scuola Sandro Pertini di Castelnuovo della Misericordia in data 15
novembre 2016
PRESIDENTE. A questo punto, do subito la parola al consigliere Marco Nati.
Prego.
MARCO NATI. In virtù del fatto che in data 15 novembre, alle ore 16,30, si è
tenuto un sopralluogo presso la scuola Sandro Pertini di Castelnuovo della
Misericordia, al quale ha preso parte l’assessore con delega alla manutenzione del
decoro urbano, infrastrutture, mobilità e trasporti, accompagnato da un tecnico di
codesta Amministrazione, con la presente sono a richiedere la motivazione per la
quale un consigliere comunale, membro della Commissione consiliare II, non abbia
potuto prendervi parte in quanto vietatogli l’accesso alla struttura sempre dal
suddetto assessore.
Chiedo, inoltre, la motivazione per cui, sempre il medesimo, ha negato la
partecipazione al suddetto sopralluogo al genitore di un alunno della scuola in
questione.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Nati.
La parola all’assessore Nocchi.
PIERO NOCCHI, Assessore. Come già fatto presente al consigliere Nati, il
sopralluogo era concordato tra gli uffici, la parte della direzione della scuola, il corpo
insegnanti e i rappresentanti dei genitori della scuola Pertini per una verifica degli
elementi di qualità della scuola stessa che, nei giorni precedenti, avevano sollevato
alcune domande e interrogazioni da parte dei genitori rispetto a dei fatti che erano
accaduti. Perciò, un sopralluogo di confronto nel merito, ripeto, già concordato, al
quale erano stati dati tutti gli elementi per far sì che ci fosse una risposta attraverso
gli organi di rappresentanza, come dicevo prima, dei genitori e degli insegnanti.
Quando siamo arrivati lì, davanti alla scuola c’era il consigliere Nati, al quale è
stato fatto presente che c’era già stata una richiesta di altri consiglieri e che l’incontro
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aveva, perciò, natura strettamente istituzionale, un incontro già fissato, con i nomi
dei presenti già consegnati alla direzione per quanto riguarda l’accesso alla scuola
stessa. Occorre un’autorizzazione per entrarci. Il consigliere Nati aveva già visitato la
scuola nel periodo antecedente, nel periodo dell’estate. Se, eventualmente, aveva
necessità di rifare un sopralluogo, poteva essere riconvocata la Commissione
attraverso un percorso istituzionale. Questo è stato l’elemento e su questo siamo
entrati proprio per svolgere un impegno di carattere – ripeto – istituzionale di
confronto rispetto alle cose che erano state sollevate.
Per quanto riguarda il genitore, devo precisare una imprecisione di cui il
consigliere Nati è a conoscenza, ma la sottolineo. Dopo un po’ che si stava facendo il
sopralluogo, l’incontro con i genitori e gli insegnanti, è arrivato il genitore dentro la
scuola. Al genitore è stato chiesto, da parte del corpo insegnanti e degli stessi
genitori, a quale titolo era entrato dentro la scuola, facendo presente – loro al
genitore – che i nomi dei presenti erano già stati consegnati e che, di conseguenza, in
quella fase non poteva, quel genitore, essere presente, perché non era stata
concordata la sua presenza dentro la delegazione della rappresentanza dei genitori.
Questo è stato fatto. Non è stato l’assessore, perché non aveva titolo l’assessore in
merito, ma è stato chi rappresentava la scuola, sia gli insegnanti sia gli stessi
rappresentanti dei genitori che erano lì avendo già concordato con la direzione la loro
presenza e il loro motivo. Saranno loro che lo riporteranno ai genitori stessi.
Questi sono stati i fatti. Come succede in questi casi, la presenza – ripeto – dei
consiglieri deve essere concordata prima, facendolo presente anche alla stessa
direzione, la quale ha il titolo per far entrare o non entrare dentro la scuola.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Nocchi.
Do la parola al consigliere Nati per la replica. Prego.
MARCO NATI. Auspico, ovviamente, a breve, di poter effettuare un sopralluogo.
Come dice l’assessore Nocchi, è vero che a maggio noi abbiamo fatto un sopralluogo
con la Presidente della Commissione II, Marini, però le condizioni, probabilmente
anche meteo, erano differenti.
Penso che sia opportuno, anche da parte nostra, poter verificare che è tutto okay,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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come dice l’assessore Nocchi.
Nessun problema. Il nostro intento era solo, ovviamente, quello di poter
verificare, visto che anche in Comuni qui vicini si sono verificate situazioni sugli
immobili scolastici preoccupanti. La nostra era una preoccupazione. Pertanto, non
eravamo sicuramente venuti a far altro che un controllo. Ovviamente, non ci è stato
permesso. Auspichiamo che, a breve, venga convocata la Commissione II dalla
Presidente Marini. Sennò, la richiederemo come consiglieri di minoranza.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Nati.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Interpellanza presentata dalla consigliera Serena Mancini (Movimento 5
Stelle): Colonia Felina Polveroni
PRESIDENTE. Abbiamo un’altra interpellanza ad oggetto “Colonia Felina
Polveroni”, ma vedo che, in questo momento, non è in aula la consigliera Serena
Mancini.
Pertanto, così come prescrive il nostro Regolamento all’articolo 44, comma 2, se
il consigliere proponente un’interpellanza o un’interrogazione non è presente al
momento in cui deve illustrare il testo, questo si intende ritirato ed avrà risposta
scritta.
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Regolamento urbanistico, allegato 1 scheda norma comparto 2-T3
“Realizzazione di un villaggio turistico e di un ostello per la gioventù in Vada”.
Approvazione dello schema di convenzione e del planivolumetrico. Proponenti
soc. Vada Village ed altri
PRESIDENTE. A questo punto, quindi, do la parola all’assessore Margherita Pia
per l’illustrazione della delibera ad oggetto “Regolamento urbanistico, allegato 1
scheda norma comparto 2-T3 ‘Realizzazione di un villaggio turistico e di un ostello
per la gioventù in Vada’. Approvazione dello schema di convenzione e del
planivolumetrico. Proponenti società Vada Village ed altri”.
Prego.
MARGHERITA PIA, Assessore. Grazie, Presidente.
I consiglieri si ricorderanno di avere già affrontato l’adozione della variante, che
oggi fa parte degli strumenti urbanistici, relativa al comparto che si chiama 2-T3, per
la realizzazione di un intervento turistico-ricettivo in Vada.
Voi sapete che, dopo la definizione della variante, per poter presentare il progetto
esecutivo, è necessaria la firma della convenzione, in quanto l’intervento suddetto,
nelle modalità della scheda comparto 2-T3, aveva previsto come modalità di
attuazione
l’intervento
diretto,
previa
autorizzazione
del
planivolumetrico
convenzionato. Pertanto, condizione necessaria e sufficiente per procedere nei lavori
è l’approvazione della convenzione, che deve essere sottoscritta dal proponente, dal
titolare e dall’Amministrazione comunale. In questo caso, ovviamente, dal dirigente
del settore.
Le convenzioni – permettetemi un minuto di ricordo, e mi scuso se tutti lo sanno –
possono essere di Giunta o di Consiglio. Le convenzioni sono di Giunta o di
Consiglio nel momento in cui c’è una distinzione nelle opere di urbanizzazione che
devono essere incamerate dall’Amministrazione comunale. Nel caso specifico, se
non ci sono opere da incamerare (strade, terreni, beni immobiliari o porzioni di beni
immobiliari), la convenzione può essere semplicemente approvata dalla Giunta. Nel
caso in cui ci siano delle opere pubbliche (strade, come vi dicevo, piazze o roba del
genere), la convenzione è automaticamente di Consiglio comunale.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
La motivazione per cui questa convenzione viene portata al Consiglio comunale
sta nella indicazione della scheda. La scheda diceva – lo ricordo – che dovrà essere
realizzata...
Si sta parlando della scheda 2-T3. Siamo a Vada e siamo nell’ambito...
Mi dispiace, bisogna cominciare a usare questo quando si spiega. Lo schermo, sto
dicendo. Sarebbe molto utile. No? Avete presente quando si fa la bretella dietro a
Vada e ci sono degli orti sulla sinistra? Ci sono delle lottizzazioni sulla destra della
bretella e sulla sinistra ci sono degli orti. In fondo, c’è la stazione ferroviaria. Ecco,
nel terreno dietro agli orti, che è adiacente a un’ipotesi di strada che dovrà essere
collegata con la stazione, sarà insediata l’opera di cui si sta parlando, che comprende
un villaggio turistico e il famoso ostello per 70 posti letto.
Stavo dicendo che la convenzione viene in Consiglio comunale perché era
obbligatoria, come opera di urbanizzazione primaria, la viabilità pubblica fronte
lotto, comprensiva di illuminazione, una pista ciclopedonale e un marciapiede di
collegamento con la stazione ferroviaria; come opera di urbanizzazione secondaria
era previsto il tratto di viabilità pubblica comprensiva dell’illuminazione, di
collegamento tra il lotto e la stazione ferroviaria.
Il progetto esecutivo sarà realizzato in due stralci e per ogni stralcio dovrà essere
eseguita l’urbanizzazione, ovviamente, di competenza particolare. Il tracciato della
strada, comunque, da dove c’è la strada attuale e la... Come si chiama? Vada...
(Interruzione fuori microfono) Viale della Resistenza. Non mi ricordavo. Scusate.
Guardavo lui, ma lui non mi stava guardando.
Viale della Resistenza e stazione. Lì ci sarà la strada che deve essere
assolutamente fatta tutta, in primis, solamente rifinita in fondo al secondo stralcio e,
solo allora, passata all’Amministrazione comunale in termini di proprietà.
Quindi, questa convenzione non fa altro che dire pedissequamente, per tutte le
pagine e tutti gli articoli, come si intendono le opere, come devono essere eseguite, il
cronoprogramma dei lavori e l’utilizzo dell’ostello. Ricordo che l’ostello – scusatemi
se vi rubo un minuto, ma lo ricordo anche a chi non c’era – è l’unico ostello della
costa, da qui alla Toscana meridionale. Il soggetto attuatore, naturalmente, conviene
con l’Amministrazione che un numero di posti letto dell’ostello pari al 20 per cento
dei 70 disponibili e con una tariffa inferiore al 25 per cento del prezzo fissato per
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RESOCONTO STENOGRAFICO
tutti dovrà essere tenuto a disposizione fino alle 48 ore precedenti, qualora ci fosse la
necessità per l’Amministrazione comunale di utilizzarlo. Quindi, una forma di
priorità che l’Amministrazione si è voluta tenere.
Dopo questo, c’è tutta una serie di attività, di cose da fare. Noi oggi... Voi oggi –
scusate questo “noi” – siete chiamati a dare l’okay a questa convenzione, in modo
tale che, immediatamente, possa essere consegnato il progetto esecutivo al protocollo
e agli uffici del Comune.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Pia.
Apriamo, dunque, il dibattito sul punto n. 6) all’ordine del giorno. Chi chiede di
intervenire?
Lo chiedo nuovamente: chi chiede di intervenire sulla delibera? Bene, non ci sono
interventi.
Pertanto, dichiaro conclusa la discussione.
Apriamo gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di intervenire?
Nessuno.
Se, per cortesia, mi chiamate il Segretario generale, mettiamo in votazione la
delibera.
Metto in votazione il punto n. 6) all’ordine del giorno. Chi è favorevole è pregato
di alzare la mano. PD. Chi vota contro? Serretti, Settino del Movimento 5 Stelle. Chi
si astiene? Silvia Gesess, Gruppo Misto, Gherarducci, SUL, Angeli e Nati. Anche
Nati? Angeli e Nati, Forza Italia.
Il Consiglio approva.
Votiamo, adesso, l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole è pregato di alzare la
mano. PD. Chi vota contro? Settino, Serretti del Movimento 5 Stelle. Chi si astiene?
Silvia Gesess, Gruppo Misto, Gherarducci, SUL, Angeli e Nati, Forza Italia.
Il Consiglio approva.
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Mozione presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Mario Settino e Francesco
Serretti (Movimento 5 Stelle) ad oggetto: Realizzazione area decoro con targa
intorno all’albero di ulivo deposto in memoria di Francesca Morvillo Falcone
PRESIDENTE. Andiamo avanti con una mozione, questa volta, del Movimento 5
Stelle, presentata dai consiglieri Elisa Becherini, Mario Settino e Francesco Serretti,
ad oggetto “Realizzazione area decoro con targa intorno all’albero di ulivo deposto
in memoria di Francesca Morvillo Falcone”.
Chi la relaziona? Consigliere Settino, prego.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente.
Faccio presente che abbiamo ricevuto una segnalazione, per quanto riguarda
l’oggetto della mozione, da una cittadina che fa parte dell’associazione dell’Agenda
rossa, la quale ci ha evidenziato questa criticità. Considerando anche il valore
simbolico fondamentale per quanto riguarda un percorso, anche a Rosignano, di
legalità, abbiamo reputato opportuno sottoporlo, chiaramente, al Consiglio comunale.
I sottoscritti consiglieri Elisa Becherini, Mario Settino e Francesco Serretti,
nell’ottica di valorizzare il ricordo di Francesca Morvillo Falcone, moglie del giudice
antimafia Giovanni Falcone, uccisa insieme a lui e a altri uomini della scorta da Cosa
Nostra nella strage di Capaci nel 1992, presentano la seguente mozione.
Premesso che, a seguito della confisca per reato di usura di un appartamento del
Comune di Rosignano Marittimo, ha dedicato una targa in memoria di Francesca
Morvillo Falcone apposta sotto un alberello di ulivo piantato nel 2012 in prossimità
di tale appartamento.
Considerato che tale luogo è stato anche oggetto di visita da parte di alunni delle
scuole limitrofe nell’ambito dei progetti della legalità per il suo alto valore
simbolico.
Tenuto conto che la sua esistenza risulta essere sconosciuta a gran parte della
cittadinanza per la locazione scarsamente visibile della targa piantata a terra, ai piedi
di un albero, e in diversi periodi dell’anno circondata e ricoperta dall’erba alta e, per
questo, ben poco rappresentativa dell’importante ruolo commemorativo ad essa
assegnato.
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Ricordando che a Francesca Morvillo Falcone è stata assegnata la medaglia d’oro
al valore civile con la seguente motivazione: “Giovane consigliere della Corte
d’Appello di Palermo, consorte del giudice Giovanni Falcone, pur consapevole dei
gravissimi pericoli cui era esposto il coniuge, gli rimaneva costantemente accanto
sopportando gli stessi disagi e privazioni, sempre incoraggiandolo e esortandolo nella
sua dura lotta intrapresa contro la mafia. Coinvolta, insieme al magistrato, in un vile
e feroce agguato, sacrificava la propria esistenza vissuta coniugando ai forti
sentimenti di affetto, stima e rispetto verso il marito la dedizione ai più alti ideali di
giustizia”.
Ricordando, inoltre, che il Sindaco Alessandro Franchi, alla cerimonia di confisca
dell’immobile sopraccitato, dichiarò nel suo discorso ufficiale quanto segue: “Qui, in
questo spazio, davanti all’immobile, abbiamo piantato un ulivo, simbolo di confisca
dei beni alle mafie, e apposto una targa in memoria di Francesca Morvillo Falcone,
deceduta insieme al marito Giovanni nella tragica strage di Capaci. Chiunque passerà
di qui si dovrà chiedere il motivo della presenza di questo albero, simbolo di pace”.
In considerazione di quanto esposto finora, chiediamo che il Sindaco e la Giunta
si adoperino per la realizzazione di un’area di decoro, illuminata anche di notte, che
circondi l’alberello di ulivo, in mattoncini di tufo e altro materiale ritenuto adatto allo
scopo, con spostamento della targa dalla allocazione attuale a un’allocazione ben più
visibile, che sia parte integrante dell’area di decoro stessa, per valorizzare la dignità e
il valore della vita e del lavoro svolto da Francesca Morvillo e l’adeguato ruolo
educativo a non dimenticarlo.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Settino.
Apriamo, dunque, il dibattito su questo atto. Chi chiede di intervenire.
Lo chiedo nuovamente: chi chiede di... L’assessore Nocchi? Prego.
PIERO NOCCHI, Assessore. Su questa mozione abbiamo fatto un sopralluogo. Si
può migliorare ancora di più, però l’illuminazione esiste. È situato in un punto di
area verde frequentata e dove attenzione c’è. È dentro un’area parcheggio che, anzi,
troverà la sua evoluzione rispetto alla riorganizzazione della mobilità dei parcheggi
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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stessi.
L’ulivo è tenuto, come pianta, in condizioni ottimali. La targa si vede. Si può
ancora migliorare con alcune indicazioni che, eventualmente... (Interruzione fuori
microfono) La targa... Mi dispiace, consigliere. Se vuole, si fa un sopralluogo
insieme. (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Evitiamo di fare il ping-pong, per cortesia. Evitiamo.
PIERO NOCCHI, Assessore. Si può dire che io preferisco una targa che sia più in
evidenza, ma è un altro elemento. La targa c’è, è ai piedi della pianta. Passando lì, sul
percorso pedonale dei marciapiedi, si vede.
Se, poi, il Consiglio dice che bisogna modificare la targa perché sia resa più
visibile... Però, attualmente, il luogo e la targa sono nelle condizioni di essere visti,
frequentati e conosciuti. Si possono fare anche altri cartelli di indicazione all’entrata
dei parcheggi. C’è un parco. Queste – ripeto – sono cose aggiuntive.
Rispetto ad altri fatti sottolineati, un’attenzione su questo punto, giustamente,
anche come dovere, c’è.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Ci sono altri interventi? Consigliera Silvia Gesess, prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Purtroppo, non ho avuto l’occasione di conoscere il magistrato Francesca
Morvillo quand’era in vita. Ho, però, avuto il piacere di conoscere la famiglia di
Francesca Morvillo. Fra l’altro, parte della famiglia vive qui nel nostro Comune. La
cugina sta a Rosignano Marittimo e lo zio ha una casa al mare giù a Rosignano
Solvay. Quindi, mi è stato detto molto di lei dalla famiglia. Mi è stata descritta come
una donna estremamente riservata. Quindi, probabilmente, il modo che abbiamo
avuto noi di ricordarla, un po’ sobrio e modesto, in realtà, la rappresenta bene.
Credo che, al di là della grandezza della targa o della potenza dell’illuminazione,
quello che davvero dovrebbe contare è ricordare il grande lavoro e il messaggio di
coraggio, di abnegazione perché l’Italia fosse un Paese più legale. È questo che di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Lisa Morvillo... Scusate. Lisa è la cugina. Di Francesca Morvillo noi dovremmo
evidenziare.
Detto questo, va da sé che voterò a favore se si può, comunque, migliorare la
visibilità di questo albero che, a mio avviso, dovrebbe essere anche da stimolo a una
riflessione per tutti. Quindi, voterò a favore.
Volevo soltanto dire una cosa. Si cita nella mozione del Movimento 5 Stelle
l’immobile confiscato alla mafia. Un bel segnale di rispetto nei confronti del lavoro
fatto da Morvillo e da Falcone sarebbe quello di rendere, finalmente, quell’immobile
alla cittadinanza e alla comunità. Qui, però, non è in oggetto. Magari più avanti sarà
mia premura presentare un documento per capire a che punto siamo in questo senso.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Gesess.
Altri interventi? Consigliere Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Nessun problema relativamente al contenuto della mozione, tutto incentrato sulla
necessità di mantenere decorosa un’area di ricordo. È anche difficile intervenire in
questo senso, perché sembra che non essere d’accordo sulla mozione voglia dire
quasi negare il contenuto delle premesse della mozione stessa. Assolutamente no.
Figuriamoci.
L’Amministrazione da sempre è attenta ai luoghi della memoria. La memoria, a
questo punto, è tutta la memoria, sia delle vittime del nazifascismo che la memoria
degli eventi bellici che hanno caratterizzato il passaggio della guerra, il ricordo di
personalità e la memoria legata a personalità del nostro territorio, le vittime della
mafia. Abbiamo fatto molto sul territorio per poter tramandare la memoria e per far sì
che i giovani potessero avere punti di riferimento e stimoli in questo senso.
In Piazza Pardubice abbiamo anche una magnolia piantata in ricordo di
Borsellino, che venne messa lì grazie al contributo del CCN, e così tante altre cose
che, direttamente o indirettamente, l’Amministrazione mantiene.
Qui il punto era il decoro di un ricordo, come spesso ci preoccupiamo di
ripristinare quei monumenti che, in maniera stolta, stupida, vandalica, vengono
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sfregiati spesso e volentieri, che si tratti, a volte, di monumenti legati alle vittime
della mafia, ma soprattutto, qui da noi, legati alle vittime della Resistenza, purtroppo.
Ogni volta l’Amministrazione, su sollecitazione dei cittadini, è attenta a ripristinare
monumenti, a ripristinare scritte, a ripristinare targhe, a ripristinare fotografie,
cartelloni. Sappiamo che abbiamo diffuso su tutto il territorio – ripeto – grandi,
grandi coriandoli di memoria su tutto, sulla cultura. Da questo punto di vista, nessun
problema.
Mi sembra, però, detto questo, che l’assessore abbia garantito che quell’area è
tenuta in maniera decorosa. Io devo semplicemente capire, a questo punto, che cosa
di preciso si vuole. Se l’area è decorosa, se quella è l’area in cui i bambini hanno
partecipato a una cerimonia per piantare un albero, mettere una targa e ricordare una
vittima importante delle molte stragi mafiose, e questa viene mantenuta in maniera –
ripeto – decorosa e dignitosa... Si parla di decoro e di dignità, la dignità di un ricordo
e la dignità della memoria.
Non capisco cosa di più si possa volere. Se, poi, la questione è semplicemente
chiedere che ci siano altre soluzioni perché la dignità della memoria venga
tramandata in altra maniera, discutiamone, valutiamo. Si deve intitolare tutto il
parcheggio, tutta l’area alle vittime della mafia, alla consigliera Morvillo, al
magistrato Morvillo, al magistrato Falcone? Non lo so. Si può fare qualsiasi cosa. Mi
sembra che, da questo punto di vista, questa Amministrazione abbia... Uno dei punti
che mai ha lasciato indietro è quello di garantire questa dignità e questo decoro. Dico
semplicemente questo.
Sono anche un po’ in difficoltà. Altrimenti, sembra realmente di non voler essere
d’accordo su una richiesta. Ripeto: è quasi a cavallo di un’interpellanza. C’è una
proposta, ma c’è una richiesta di decoro. Credo all’assessore. Se mi comunica che
non ci sono problemi... Questo è.
Però, se si vuole, assolutamente disponibile... (Interruzione fuori microfono)
Assolutamente disponibili a poter... Penso che lo stesso Sindaco sia disponibile a
valutare soluzioni che creino maggiore sensibilizzazione e visibilità.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Ci sono altri interventi? Aspetto se ci sono altri interventi o se ti faccio fare, poi,
la replica.
Ci sono altri interventi?
Consigliere Agostini, in base all’intervento, una domanda. Consigliere Agostini...
(Interruzione fuori microfono) No, vedevo che guardavi da altre parti. Non capivo
se... Una domanda, in base anche all’intervento che hai fatto. È una richiesta di
chiarimento al consigliere oppure... Per capire la discussione.
Io do la parola, intanto, al consigliere Serretti. Prego.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Io, più che una replica, vorrei fare un intervento. Questa mozione è molto chiara,
come è chiaro il fatto che qui ho davanti una foto del cartello e dell’ulivo: c’è l’erba
alta, l’ulivo non... È di qualche giorno fa. Ieri o ieri l’altro. (Interruzione fuori
microfono) Guarda la data di preciso. C’è l’erba alta... (Interruzione fuori microfono)
Nella mozione si dice di rendere quest’area decorosa, in qualche modo. Secondo me
e anche secondo una cittadina dell’associazione Agende Rosse, che è stata lì e ci ha
fatto la segnalazione... Dopo questa segnalazione, siamo andati a vedere.
Effettivamente, abbiamo anche riscontrato che è poco illuminata la notte e che c’è un
cartello e un ulivo dove crescerà l’erba.
La nostra mozione è molto chiara, è molto semplice. Si chiede di mettere in
evidenza il cartello, perché, secondo noi, quel luogo è importante, è importante
quello che rappresenta quel luogo, è importante la persona che ha perso la vita e per
cosa ha perso la vita.
Io non voglio fare retorica. Sto solo dicendo che abbiamo presentato una mozione
su segnalazione di una cittadina. Siamo andati a vedere. Abbiamo visto che,
effettivamente, questo cartello, in realtà, non si nota. Quello che dispiace, anche a
me, è passare da un parco e non notare un cartello che, invece, dovrebbe essere
notato per l’importanza che riveste questa cosa. Questa è la nostra posizione. Per
questo abbiamo fatto una mozione. In questa mozione chiediamo che questo cartello
venga messo in risalto e venga illuminato bene la notte, perché non è illuminato bene
la notte. Non si vede. Quindi, una luce fissa che metta in risalto l’ulivo. Si potrebbe
fare anche una luce a led, a risparmio energetico, che metta in risalto l’ulivo da sotto.
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Ci sono mille modi per captare l’attenzione delle persone.
Magari una persona che non è di Rosignano passa di lì e dice: “Come mai è
illuminato in questo modo?”. Chiaramente, deve essere qualcosa di efficace, di
particolare. Magari va lì, si legge il cartello e vede che il cartello è dedicato al
magistrato Falcone, al giudice Falcone, Morvillo Falcone. (Interruzione fuori
microfono) No, era un giudice anche lei, Francesca Morvillo Falcone.
Questo si chiede. Spero di avere il parere positivo di tutti. Se così non è, ne
prendiamo atto.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie.
Io sono d’accordo, però se bisogna fare tutta la discussione della mozione su
“l’erba sì e l’erba no”… Mi pare che la proposta... Almeno, il Consiglio comunale
lavora anche un po’ rispetto a questo. La proposta o la provocazione del Capogruppo
Agostini, che diceva: “Intitoliamo il parcheggio alle vittime della mafia”... Io dico,
almeno si cerca anche di utilizzare l’appartamento... Però, poi, le persone delle
associazioni devono adoperarsi. Se, per esempio, prendono in gestione un immobile
per fare sensibilizzazione sugli atteggiamenti mafiosi, sui crimini della mafia, è
chiaro che devono collaborare e si devono gestire, in questo caso, un immobile e si
devono fare delle attività. Non si può dire che le debbono fare gli altri.
Su questo, visto che l’assessore Nocchi ha dato la disponibilità ad un sopralluogo,
accolgo... (Interruzione fuori microfono) Certo. Non c’è mica... Accolgo, per quanto
mi riguarda... Visto che si tratta di delibere votate dal Consiglio comunale, per
esempio, la Commissione VI ha il ruolo di verificare queste cose e dato che ho
chiesto la disponibilità all’assessore su un medesimo tema, che è quello degli
immobili da alienare e da valorizzare, non appena l’assessore Nocchi ci dà la
disponibilità a una Commissione, si fa la Commissione. Però, per quanto mi
riguarda, si fa anche un sopralluogo su un appartamento che da qualche anno non
viene utilizzato.
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Mi pare che lo spirito di chi ha fatto la mozione sia positivo e vada in questo
senso. Sennò, si rischia di fare la polemica sull’erba che cresce. È evidente che l’erba
viene tagliata, però se questo territorio ha le capacità per fare un lavoro ancora
migliore su una tematica importante come quella, penso che questo Consiglio
comunale ci possa lavorare.
Quindi, chiedo ufficialmente la disponibilità all’assessore, se riesce ad individuare
una data. Noi siamo disponibili a convocare la Commissione per discutere sia degli
immobili che di un sopralluogo sia sull’appartamento confiscato, secondo la legge,
dei beni mafiosi sia rispetto agli altri immobili.
Grazie.
PIERO NOCCHI, Assessore. Una precisazione...
PRESIDENTE. Assessore, però... Magari si chiede di poter... Prego. Ci
mancherebbe.
PIERO NOCCHI, Assessore. Siccome mi vengono chieste una dietro l’altra,
l’assessore è sempre disponibile ad accompagnare le Commissioni dove vogliono
andare. Il problema è che la convocazione delle Commissioni... Se le Commissioni
vengono convocate, dove devono andare non è competenza dell’assessore.
(Interruzione fuori microfono)
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Scusa, Piero. Io chiedo una data. Non ho detto...
(Interruzione fuori microfono) Allora la do io. Poi, se l’assessore non c’è... Scusate.
PRESIDENTE. Vi metterete d’accordo alla fine del Consiglio comunale.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Io la Commissione la posso fa anche senza
assessore. La data la chiedo per cortesia. Ti dico: dammela tu e noi si fa...
(Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Vi metterete d’accordo al termine del Consiglio comunale.
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(Interruzione fuori microfono)
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Sono delibere votate. Lo può fare anche la VI.
Sugli immobili si possono fare, sennò... (Interruzione fuori microfono) Certo, sì.
Sono delibere votate. Si fa. (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Possiamo continuare la discussione, consiglieri? (Interruzione
fuori microfono) Possiamo riprendere i lavori del Consiglio comunale?
Chi chiede di intervenire? Chi chiede di intervenire? Ci sono interventi?
Altrimenti, do la parola al consigliere Settino per la replica.
Consigliere Daddi, prego.
GIANNI DADDI. Per quanto riguarda la targa o il luogo o il cimelio che va a
ricordare questa persona, credo che non dipenda dalla dimensione di un cartello o
dalla luce che va a riflettere sopra questa cosa l’importanza degli atti che hanno fatto
queste persone in vita.
Quindi, banalizzare il fatto se c’è l’erba alta o bassa, credo... Il cippo tenuto con
decoro credo che sia più che sufficiente. Non credo che Morvillo o Falcone abbiano
bisogno di un’insegna più grande o più piccola per ricordare quello che hanno fatto
durante l’arco della loro vita.
Grazie.
PRESIDENTE. Altri interventi? Non ci sono altri interventi.
Pertanto, se vuole utilizzare i tre minuti a disposizione, consigliere Settino, per la
replica. Prego.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente.
Ringrazio tutti i colleghi consiglieri che sono intervenuti. Volevo semplicemente
richiamare l’essenza di questa mozione, che è quella di “mettere in luce”, che
sostanzialmente vuol dire creare proprio un’illuminazione perenne, di notte, che dia
visibilità non a una targa in quanto tale, perché una targa è un pezzo di marmo, di
legno o qualcos’altro, ma simbolicamente mettere in luce un valore importantissimo
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per la nostra storia italiana come esempio, come testimonianza di un vissuto che ha
avuto un tragico epilogo che, però, ci lascia un messaggio.
Bene ha fatto il Sindaco Franchi, a suo tempo, a dire quelle parole che abbiamo
citato prima, perché devono essere di monito a tutti, sia perché sono significative di
questa esperienza di vita sia perché le persone, tutte, devono avere presente questo
insegnamento.
Quindi, benissimo. Quello che si chiede, sostanzialmente, è questa luce che,
comunque, ha un valore fortemente simbolico. Se io in una piazza, illuminata
relativamente, creo un attimo di luce chiara, precisa, fissa, perenne creo visivamente
un’attenzione, e questa non è solo la luce, ma è fondamentale dal punto di vista
simbolico. Si vuole dare simbolicamente questa grande importanza a questo
insegnamento che ci è stato lasciato. Tutto qui.
Nessuno di noi si augurava di innescare polemiche portando questa mozione.
Anzi, si cercava di portare un’istanza che ci è arrivata – lo dicevamo prima – da una
segnalazione. Questo è importante perché vuol dire che la società civile, comunque, e
i cittadini hanno a cuore queste testimonianze che sono sul nostro territorio.
Giustamente, diceva prima il Capogruppo Agostini che ce ne sono tante. Bene.
Certo. La storia è fatta da piccoli esempi, da piccoli episodi che, però, diventano
grandi quando diventano di insegnamento per tutti. Sicuramente, la storia di
Francesca Morvillo Falcone è un grande insegnamento.
Come diceva prima la consigliera Gesess, è una donna semplice, una donna che è
rimasta all’ombra, ma che, attraverso il suo vissuto, le sue esperienze, anche
attraverso l’epilogo tragico, ha dato una testimonianza e un insegnamento.
Quindi, se si chiede di mettere una luce, se si chiede di tenere maggiormente in
decoro quest’angolo significa che ognuno di noi, quindi anche l’Amministrazione,
può dare ulteriore impulso al valore e al significato di questa presenza sul nostro
territorio, che chiaramente – ripeto – è fondamentale per mantenere viva questa
attenzione.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Settino.
Dichiaro, pertanto, chiusa la discussione.
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Apriamo gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di intervenire?
Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Grazie.
Visto che le persone parlano fuori microfono, bisognerebbe che imparassero. Non
vedo perché non si possa fare in una Commissione. La convochi la maggioranza. La
convochi la maggioranza. L’assessore cosa viene a dire? “Fate la Commissione e io
vengo”. È una cortesia chiedere la data. Se, poi, non bisogna essere più cortesi, basta
che lo diciate. Il comportamento delle persone, dinanzi alla cortesia, penso e spero
che sia cortese alla stessa maniera. Se deve essere scortese, chiarisco a tutti che la
scortesia può venire anche da questa parte del banco. Non c’è nessun problema. Non
c’è nessun problema.
La delibera con cui si istituisce la Commissione VI dice: “Tempi e modalità di
esecuzione delle deliberazioni approvate dal Consiglio comunale”. Siccome sugli
immobili vota il Consiglio comunale, quella Commissione ha tutto il diritto di andare
a vedere quelle delibere lì, e lo può fare per conto proprio. Se, poi, la Commissione
ha piacere e chiede di essere coadiuvata dall’assessore perché segua le questioni,
bisognerebbe anche che l’assessore fosse contento che la Commissione delle...
(Interruzione fuori microfono) Come? (Interruzione fuori microfono) L’immobile è
quello sequestrato alla mafia. L’immobile è quello sequestrato alla mafia, che sta
dentro la delibera votata durante la sessione di bilancio degli immobili da alienare e
da valorizzare. Siccome sta in quella delibera lì, si avrà il diritto di vedere, dopo anni
che sta in una delibera, perché non è stato fatto niente, oppure no? Sennò si toglie la
Commissione VI. Non è obbligatorio che ci sia. Non ho capito dove sta tutta questa
polemica.
Io ho chiesto solo una data per fare una Commissione. Poi, è solo il Presidente del
Consiglio che dice se si può fare oppure no. Non mi sembra di aver fatto, almeno
personalmente, ma nemmeno in passato, Commissioni che la Commissione VI non
poteva fare. Oltretutto, e lo ripeto, si sono sempre svolte nel massimo della
correttezza istituzionale, perché i membri della Giunta non sono mai stati chiamati
per far loro le scarpe, ma si sono sempre svolte nel massimo della tranquillità e di
approfondimento. Quindi, non capisco, tutte le volte che si chiede la disponibilità a
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una presenza: “Eh, ma te non la puoi convocare”. Si vede. Si vede. Quello si vede.
Spero che anche i Presidenti delle altre Commissioni, che spesso le convocano
d’urgenza, magari le convochino un po’ prima e si dia la possibilità a tutti di
partecipare meglio.
Ad ogni modo, colgo lo spirito positivo della mozione presentata dal Movimento
5 Stelle e voto in maniera favorevole, come spero che tutto il Consiglio possa fare.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Altri interventi per dichiarazione di voto? Consigliere Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
Premetto che la maggioranza non ha bisogno di avere suggerimenti su quali
Commissioni convocare e come, al di là che siano proposte interessanti e relative a
quelli che sono atti amministrativi. Quindi, anche questo suggerimento... Ci
pensiamo per conto nostro. Non abbiamo bisogno di sollecitazioni strumentalizzate e
di provocazioni.
Secondo: chiedo formalmente alla Presidente – questo per chiarezza – di farci una
sorta di interpretazione di quelle che sono le reali competenze della Commissione VI.
Non l’ho detto io. Non amo parlare fuori microfono. Lo ripeto qui. Ho detto che non
è una Commissione omnia la VI. (Interruzione fuori microfono) Appunto. Quindi
non è che uno si può arrogare il diritto di convocare quella Commissione su tutto lo
scibile umano o, comunque, su tutto lo scibile del Consiglio comunale di Rosignano.
Molto semplicemente. Finora la partecipazione della Giunta tutti noi la concordiamo
e nessuno fa dispetto a nessuno.
Per quanto riguarda il voto che il nostro Gruppo darà a questa mozione, è relativo
a quanto viene richiesto, non è relativo alla figura della persona, del magistrato
Morvillo. Non solo. Il problema è proprio questo. Non stiamo, stamani, discutendo se
fare una cosa nuova o non farla, e ci si divide sull’opportunità o meno che una
persona venga ricordata. Questa Amministrazione ha già posto in quel luogo degli
elementi e dei simboli per ricordare quel magistrato. E non è che quando lo abbiamo
ricordato non sapevamo chi fosse. È stato ricordato anche nella premessa della
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mozione che era ben consapevole il Sindaco Franchi di chi andava a ricordare.
Io dico semplicemente questo. Viene chiesto che ci sia una luce perenne, come a
volte accade per altri monumenti, eccetera? Boh! Io sollecito l’Amministrazione
semplicemente – e colgo l’occasione di questo intervento – a tenere decorosi tutti i
luoghi della memoria, ripeto, come sta facendo. Poi l’erba cresce e si taglia. È
difficile tagliarla prima che cresca. Ma detto questo, poi può capitare, può capitare un
momento, un periodo. Può capitare qualsiasi cosa.
Ecco perché dico che non stiamo discutendo sull’opportunità o meno di istituire
un monumento. Il monumento è lì. La memoria del magistrato Morvillo è lì ed è
ricordata. Quindi, non discutiamo di questo. Dobbiamo discutere una mozione su
come rendere più gradevole un monumento? Va bene. Allora, se è questo, è una
discussione che non ci appartiene. È una discussione che non mi appartiene,
sinceramente. Tutto il resto sì.
Quindi, per quanto mi riguarda, avendo avuto l’assicurazione e sollecitando io
stesso il fatto che i luoghi della memoria vengano tenuti in massima considerazione,
altrimenti sarebbe stato stupido anche istituirli, credo che il nostro voto debba essere
sulla cosa chiesta, quindi negativo, ma, ripeto, è un “no” al fatto che altrimenti
sembra che qui il discrimine della mozione sia diventato “sì” o “no” alla celebrazione
di un ricordo importante. Non è questo. Non travisiamo le cose. È semplicemente
sulla modalità.
Credo che l’Amministrazione le modalità con cui celebrare ricordi e memorie le
stabilisca per conto proprio. Si accettano certamente suggerimenti, ma che abbiano
un senso. Altrimenti, d’ora in avanti ciascuno anche su ciò che già esiste potrà dire la
sua dicendo “va fatto più grande”, “va fatto più bello”, “va fatto più luminoso”, “va
fatto…”. Va fatto di più se va fatto qualcosa di nuovo, okay. Se va fatto qualche cosa
di più, va beh, discutiamone. Ma in questo caso non ne vediamo assolutamente la
ragione.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? Consigliere Settino, prego.
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MARIO SETTINO. Grazie.
Io la dichiarazione di voto la voglio concludere con le parole che ha detto il
Sindaco Franchi, quando ha commemorato il fatto che ha piantato un albero e il fatto
che vi è stata posta una targa: “Qui, in questo spazio, davanti all’immobile, abbiamo
piantato un olivo, simbolo di confisca di beni alla mafia e apposta una targa in
memoria di Francesca Morvillo Falcone, deceduta insieme al marito Giovanni nella
tragica strage di Capaci. Chiunque passerà di qui si dovrà chiedere il motivo di
presenza di questo albero, simbolo di pace”.
Allora, se io passo di là e non la vedo, evidentemente non me lo chiedo. Non ci
aspettavamo sinceramente di arrivare a un discorso di acredine e di polemica su una
cosa del genere.
Ripeto il concetto. Se vogliamo le testimonianze sul territorio e vogliamo che
abbiano un valore simbolico e che ce l’abbiano per le future generazioni, per
chiunque passi di lì, qualsiasi, ma in questo caso è molto particolare, perché è un
segno veramente forte che possiamo lasciare e far vedere, questo collocare una luce
che lo renda visibile non ha solo un valore simbolico, ma anche evidentemente
chiaro sull’importanza di quella targa e di quell’olivo. Si chiede solo questo. Non si
chiede altro. Non è niente di sconvolgente e niente di stravolgente per nessuno. Se
questo non è, ne prendiamo atto.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Settino.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? No, non ci sono.
Segretario, pertanto, mettiamo in votazione l’atto.
Metto in votazione il punto n. 7) all’ordine del giorno, una mozione ad oggetto
“Realizzazione area decoro con targa intorno all’albero di ulivo deposto in memoria
di Francesca Morvillo Falcone”. Chi è a favore è pregato di alzare la mano. Silvia
Gesess (Gruppo Misto), Gherarducci (SUL), Angeli e Nati (Forza Italia), Mancini,
Settino e Serretti (Movimento 5 Stelle). Chi vota contro? PD. Chi si astiene?
Nessuno.
Il Consiglio respinge.
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Mozione presentata dalla consigliera Silvia Gesess (Gruppo Misto) ad
oggetto: Affidamento impianti sportivi
PRESIDENTE. Questa volta la parola passa a Silvia Gesess (Gruppo Misto), con
una mozione ad oggetto: “Affidamento impianti sportivi”.
Prego.
SILVIA GESESS. Grazie, Presidente.
Vado alla lettura, anche se mi rendo conto che potrebbe sembrare oramai superata
dagli eventi, questa mozione. Però, dato che poi nelle richieste, cioè nell’impegno,
c’è una cosa che non è superata dagli eventi, vado alla lettura: “Preso atto delle
polemiche sorte in merito alle palestre Testoni ed Ipsia, venutesi a trovare
improvvisamente senza gestori;
tenendo presente che, ad oggi, vige la legge regionale n. 21 del 2015 del
27/02/2015 in materia di sport ed affidamenti di impianti sportivi, che l’articolo 14
del Capo IV della medesima legge esprime la possibilità degli Enti locali di poter
gestire direttamente i propri impianti sportivi, che il medesimo articolo altresì indica
la possibilità che tali Enti affidino ad enti di promozione sportiva, associazioni
sportive dilettantistiche, società sportive nazionali e discipline sportive associate i
suddetti impianti, che all’articolo 15 del Capo IV si indica che gli Enti locali
disciplinano con proprio regolamento le modalità di affidamento, in continuità con i
criteri della legge regionale n. 21/2015, che il Comune ha avviato le procedure per la
manifestazione di interesse per le due strutture sopracitate;
si impegnano il Sindaco e la Giunta a verificare la possibilità di gestire
autonomamente le due palestre nel caso in cui nessun soggetto idoneo manifestasse
interesse e l’assessore di competenza della Commissione afferente ad elaborare una
bozza di Regolamento comunale per le modalità di affidamento degli impianti
sportivi, da sottoporre al Consiglio comunale”.
Ora va da sé, come è ovvio, sono al corrente del fatto che le due palestre sono
state affidate, che una parte della mozione va a decadere. Ci terrei, però,
particolarmente affinché si potesse addivenire ad un regolamento comunale, così
come ci chiede la legge regionale.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mi è giunta voce dalla Presidente della Commissione afferente che si sta
lavorando in effetti. Io non ne ero informata, quindi io mi aspetto a breve termine di
essere convocata. Spero di poter partecipare, perché avrei anche voglia di dare il mio
modesto contributo, visto che la materia mi appassiona e me ne sono un pochino
anche addentrata.
Io l’ho letta semplicemente perché ci tenevo a rimarcare una cosa che spesso
viene un po’ stralciata dalla nostra narrazione, che è l’opzione che alcune cose le
possa ancora gestire direttamente il Comune. Mi si è detto già in altre occasioni che
gli altri Comuni non lo fanno. Non mi sembra una motivazione. Che potrebbe avere
in teoria un costo eccessivo. Ma anche questo non è detto. Ci siamo detti un sacco di
volte che abbiamo tanti dipendenti.
Questo era semplicemente perché è una cosa a cui io tengo, perché credo che
possa essere un’opzione per tante soluzioni che non si trovano. Mi viene in mente –
la butto lì, anche se ora non è pertinente, ma ormai ho la bocca aperta – per esempio
Sala Nardini. Insomma, piuttosto che lasciar chiusa e inattiva, quindi togliere alla
comunità una struttura, ogni tanto si può anche prendere in considerazione l’ipotesi,
che oltretutto la normativa ci lascia, di gestirla direttamente. La butto lì.
A questo punto, però, è ovvio che ritiro la mozione, dato che so che a breve sarà
convocata una Commissione dalla Presidente Marini. Quindi, grazie.
PRESIDENTE. Mettiamo a verbale che il punto n. 8) all’ordine del giorno è stato
ufficialmente ritirato dalla proponente Gesess.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Mozione presentata dai consiglieri Francesco Serretti, Elisa Becherini e
Mario Settino (Movimento 5 stelle) ad oggetto: Ripristino skatepark e pista
skateboard
PRESIDENTE. Andiamo avanti, punto n. 9), una mozione dei 5 Stelle, Francesco
Serretti, Elisa Becherini, Mario Settino, mozione ad oggetto: “Ripristino skatepark e
pista skateboard”.
Chi la relaziona? Consigliere Serretti, prego.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
“Preso atto che, a quanto risulta nel 2010, è stato realizzato uno skatepark, ossia
un’area adeguatamente attrezzata per la pratica dello skateboard amatoriale, larga
sedici metri e lunga venticinque metri, rifinita con pavimentazione industriale
quarzata, recintata per l’interdizione di pedoni, cicli e motocicli, e che l’intera area
adibita all’uso degli skateboard era inoltre dotata di un idoneo impianto di
illuminazione, pista e attrezzature per le evoluzioni;
sottolineato che i costi per la realizzazione dell’intera struttura, a quanto si
apprende da articoli di stampa dell’epoca, risultano essere i seguenti: costo dei lavori
edili, affidati tramite gara alla ditta Luongo Antonio di Rosignano Solvay, 45.000
euro; spese per le attrezzature 40.000 euro; per un totale complessivo di 85.000 euro;
considerato che la struttura era molto frequentata da gruppi di ragazzi di
Rosignano Solvay, Vada e Castiglioncello, Cecina e addirittura di Castellina e
Quercianella per la mancanza di altre aree adeguatamente attrezzate nelle frazioni e
abitati limitrofi;
appreso che, poco dopo dalla sua realizzazione, l’intera pista è andata
letteralmente disgregandosi, a tal punto da suscitare la legittima domanda se i
materiali utilizzati fossero adeguatamente idonei per essere utilizzati all’aperto, visto
che un’analoga pista esistente da molti anni a Livorno non ha mai presentato tale
degrado;
ricordato l’impegno preso dalla precedente Amministrazione comunale,
confermato in varie occasioni dall’allora assessore Elena Ciaffone, di trovare in
tempi rapidi una soluzione per riaprire lo skatepark, chiuso perché oramai
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
pericolante, in risposta alle numerose richieste e solleciti fatti dagli stessi ragazzi e
dai cittadini per l’evidente importanza ormai assunta dal parco, quale sano punto di
aggregazione sociale dei molti giovani che vi si recavano per praticare tale attività;
tale impegno, va inoltre ricordato, fu ribadito in ben due riunioni, che si svolsero al
Centro Rodari alla presenza di almeno quaranta ragazzi, di età varie, con i rispettivi
genitori;
tenuto conto che promesse vane, a parte che lo skatepark non è, invece, mai stato
ripristinato, causando la perdita definitiva di tale importante punto aggregativo sul
nostro territorio e l’impossibilità per tutti i giovani di praticare l’attività di skateboard
in sicurezza e in luogo idoneo, e che skateboard, arrampicata e surf da onda sono
divenuti sport olimpici e come tali devono essere considerati;
considerato che, come per la scuola di surf, la cui pratica nei nostri territori è
rinomata a livello non solo nazionale, potrebbe nascere a Rosignano una scuola di
skateboard per i ragazzi più piccoli, aumentando il bacino di utenza di entrambe le
discipline per la loro natura intimamente collegata;
per quanto esposto finora, chiediamo che il Sindaco e la Giunta si impegnino
concretamente nel mantenere le numerose promesse fatte per il ripristino dello
skatepark e della pista di skate, da realizzarsi in materiali resistenti ed idonei alla sua
pratica; tale impegno dovrà necessariamente coinvolgere i ragazzi interessati, al fine
di acquisire importanti indicazioni sulla sua realizzazione, sui vari tipi di style (street,
halfpipe, bowl, pump’n’ride, eccetera) in modo che la pista sia modellata sulle
effettive esigenze che questa disciplina richiede”.
Ricordo che sono state raccolte spontaneamente 270 firme per questa mozione. Se
si possono consegnare o se magari vi si fanno vedere. Insomma, abbiamo 270 firme
raccolte da cittadini per lo skatepark.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Serretti.
Apriamo, dunque, la discussione su questa mozione. Chi chiede di intervenire?
Lo chiedo nuovamente: chi chiede di intervenire? Assessore Moretti, prego.
VERONICA MORETTI, Assessore. Abbastanza brevemente per dire che è stato
presentato il progetto PIU e non so se avete visto una parte del progetto, in
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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particolare la parte in fondo tra le due scuole sarà destinata ovviamente a una
struttura non come viene descritta… (Interruzione fuori microfono) No, no,
assolutamente. Non come una struttura… (Interruzione fuori microfono) Certo, è
un’altra cosa. Però, è una risposta. Ovviamente, non è sportiva agonistica, perché
chiaramente non è una rampa, ma una risposta più ludico-ricreativa per chi fa skate
viene data con una struttura polifunzionale, che può avere anche la funzione per chi
fa skate, in particolare chi lo fa in maniera meno strutturata, che lo fa appunto dal
punto di vista non agonistico, viene data con delle strutture polifunzionali che
vengono anche utilizzate per questo.
Una prima risposta viene data già in questo senso attraverso il progetto PIU, in cui
è stata inserita una struttura come questa anche per dare risposta ad alcune di queste
richieste.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Moretti.
Ci sono interventi? Lo richiedo nuovamente: ci sono interventi? Non ci sono
interventi.
Consigliere Settino, prego.
MARIO SETTINO. Grazie, Presidente.
Noi siamo portatori di questa istanza, ripeto, come diceva anche il consigliere
Serretti, perché ci sono numerosissime firme raccolte da questi cittadini, che di fatto
si son visti privati di un impianto sportivo dove praticavano un’attività sportiva.
Molto spesso in questo Consiglio comunale si affronta questo tema degli impianti,
della difficoltà che si ha anche a praticare lo sport o di quelle che erano delle
possibilità in passato e che non lo sono più, e questo è un esempio tipico.
Evidentemente, l’Amministrazione comunale precedente aveva assunto degli
impegni che non ha rispettato. Quindi, il fatto che questi cittadini si siano mossi,
mossi anche dall’esigenza di non poter di fatto praticare questo sport, fa sì che,
secondo noi, ci dovrebbe essere un’attenzione dell’Amministrazione comunale in
questa direzione.
È chiaro che la risposta che ci diceva l’assessore Moretti va in minima parte in
questa direzione, però qui si tratta di un’esigenza che è presente, dove l’attività
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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sportiva veniva praticata e non si può fare più, perché l’impianto costruito con una
certa somma, con un certo impegno economico velocemente è andato deteriorandosi.
Quindi, chiaramente questo è un primo aspetto.
Secondo aspetto. Questi cittadini che vogliono praticare questo sport non lo
potranno praticare a Rosignano. Ci si dice: sì, però, allora chiunque vuole fare uno
sport bisogna fare un impianto. Però, evidentemente se in pochissimi giorni 270
cittadini si sono mossi a chiederlo, evidentemente c’è un’esigenza. Quindi, sarebbe
sempre opportuno, a nostro avviso, che un’Amministrazione comunale come minimo
senta direttamente questi cittadini, come minimo prenda a cuore questa istanza e si
muova in questa direzione, magari ampliando quella che è l’ipotesi di intervento, per
andare incontro a questa esigenza. Altrimenti, qualsiasi richiesta fanno i cittadini
comunque si dice: sì, però, se volete far questo non si può fare, quest’altro nemmeno.
(Interruzione fuori microfono) Però, c’è una richiesta concreta. Non è un’invenzione.
Adesso le firme ve le portiamo. (Interruzione fuori microfono) Gliele portiamo
subito. (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Evitiamo magari di parlare… (Interruzione fuori microfono)
Evitiamo di parlare fuori microfono. Magari, consigliere Settino, se le dà poi a me,
così le passo poi al Segretario e le mettiamo a verbale.
MARIO SETTINO. Finisco l’intervento ribadendo questo concetto. Laddove i
cittadini fanno una richiesta, comunque sarebbe sempre opportuno ascoltare…
(Interruzione fuori microfono) Sindaco, posso finire? In questo momento sto…
(Interruzione fuori microfono) Io mi rifaccio al passato. È stata già fatta, è stato preso
un… L’assessore Ciaffone aveva dato una risposta. Lei mi dice che non riguarda
questa consiliatura, e va bene. Però, questa Amministrazione, sei anni fa, ha preso un
impegno. Non è stato rispettato. Nuovamente questi cittadini rifanno questa istanza,
come? Attraverso questa mozione e le firme che vi abbiamo portato. Quindi, vi
chiediamo – ecco la richiesta, e finisco – anche questa volta di prenderla in consegna,
ma questa volta di rispondere con fatti concreti e positivamente.
Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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PRESIDENTE. Grazie, consigliere Settino.
Ci sono altri interventi? Consigliere Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Grazie, Presidente.
È una modalità un po’ singolare, devo dire, quella che da un po’ di tempo stanno
utilizzando i colleghi consiglieri del Movimento 5 Stelle. E non è nemmeno la prima
volta. È già avvenuto per il pump-track di Rosignano Marittimo, ora avviene per lo
skateboard. Forse saranno anche amanti delle parole inglesi, non lo so. Comunque,
ogni volta dicono che ci sono cittadini che hanno intenzione di fare qualche, ma è
normale. Penso che i cittadini ovunque abbiano intenzione di fare qualche cosa, ed è
un bene. Dicono che c’è questa esigenza, e non la nego. Dicono che ci sono firme
raccolte, però arrivano al momento in cui le dimostrano, le consegnano, e
chiaramente fino a un attimo prima della consegna non c’è nessuna interlocuzione
con quella che è l’Amministrazione.
A me interessa sicuramente che le esigenze dei cittadini vengano ascoltate e alle
esigenze venga anche data risposta. L’arte del governare, del gestire un territorio è
anche l’arte di fare le scelte. Poi le scelte possono piacere e possono non piacere,
ovviamente. Altrimenti, ci sarebbe un unico partito, perché tutti la penseremmo nel
solito modo. La questione sta proprio qui.
Nel momento in cui un’Amministrazione è comunque consapevole di alcune
esigenze, al di là di queste firme raccolte oggi, è consapevole che ci sono degli
impianti che sono stati chiusi o degli impianti che ora non funzionano più e si è
attivato un percorso, anche con parte di quel mondo, e dico parte di quel mondo
perché poi c’è sempre un altro mondo. Ogni volta che si parla con qualcuno c’è
sempre un altro mondo, ci sono sempre altre persone quando si parla con le
categorie, altre persone quando si parla con i portatori di interessi, ci sono poi altri
portatori di interessi. È una cosa normale, questa, in politica. Però, si sono avviati sul
territorio, grazie a tutto quello che abbiamo ricordato anche stamani, momenti di
incontro con i cittadini, con le scuole, con le Istituzioni, con le associazioni di
categoria, attraverso le quali l’Amministrazione normalmente cerca di trarre quelle
che sono le esigenze, quelli che sono i bisogni. Ovviamente, non tutte le esigenze e
non tutti i bisogni possono essere accolti, non tutte le esigenze e non tutti i bisogni
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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possono essere soddisfatti. Di questo sono consapevolissimo. E può darsi che
qualcuno rimanga anche deluso. Questo fa parte poi delle scelte che uno fa dopo se
un’Amministrazione ha più o meno deluso nel suo governare.
Questo, però, è il modus attraverso il quale un’Amministrazione cerca di capire un
territorio e cerca di dare risposte. Nessun problema a riconoscere che ci sono
cittadini che chiedono questo. Probabilmente, se si utilizza questo metodo, ci saranno
sempre centinaia di cittadini che ogni volta raccolgono firme per chiedere cose. È un
modo anche questo per poter chiedere le cose. Si può andare agli incontri con
l’assessore, si possono fare incontri, assemblee pubbliche, comitati. Nella storia sono
avvenute tutte queste modalità. Quando nasce un disagio o quando nasce
un’esigenza, sorge un comitato, sorge un gruppo di associazioni, si raggruppano i
cittadini e si rappresentano in varie forme e in vari modi nei confronti
dell’Amministrazione. Io dico semplicemente che poi si individuano come risposte
tutta una serie di priorità.
A me sembra che, seppur non rispondendo direttamente a quella che era
l’originaria richiesta della riattivazione della vecchia pista di skate, l’assessore abbia
comunque detto che un’interlocuzione relativa alle attività giovanili anche inerenti a
questo tipo di attività sportiva c’è stata. Guarda caso, in una progettazione
complessiva di un’area abbiamo cercato di individuare delle risposte anche per
questo. Lo so che non è la stessa cosa. Però, questo denota comunque un’attenzione
al problema, denota una situazione che, ripeto, fa vedere che l’Amministrazione ha le
sue modalità di rapporto con i cittadini e alle quali cerca di dare risposte.
Ecco perché si può sempre fare l’altra cosa, si può sempre decidere una cosa e
subito accanto farne un’altra che qualcuno ti propone come migliore, più efficace,
diversa. Assolutamente sì. Probabilmente ciascuno di noi farebbe meglio anche le
cose rifacendole due volte o ragionando di cose fatte da altri.
Io credo che, così come nel caso del pump-track, quando ci siamo espressi per
Rosignano Marittimo, ci siano situazioni all’interno delle quali l’Amministrazione
deve analizzare il complesso delle esigenze, individuare le priorità e fare le scelte.
Questo è il modo. Ovvio, gli assessori, così come per l’altra volta, prenderanno in
considerazione questa richiesta, entreranno poi chiaramente, come in tutte le altre
cose, nel pacchetto delle esigenze da finanziare. Detto questo, ripeto, in parte
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comunque che ci sia una direzione per rispondere a quella che era l’esigenza di
ragazzi che, a pieno titolo e a pieno diritto, vogliono utilizzare lo skate come attività
sportiva mi sembra che sia stata intrapresa.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Ci sono altri interventi? Consigliera Angeli, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Chiedo cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospensione accolta.
(La seduta è sospesa)
PRESIDENTE. Invito i consiglieri a riprendere posto e il Segretario a procedere
alla chiama dei consiglieri.
MARIA CASTALLO, Segretario, fa la chiama.
PRESIDENTE. Possiamo riprendere i lavori del Consiglio comunale.
Era stata richiesta una sospensione dalla consigliera Angeli, quindi do brevemente
la parola alla consigliera Angeli. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Presidente, siamo pronti per continuare i lavori
del Consiglio comunale.
Grazie.
PRESIDENTE. Benissimo.
Allora, riprendiamo i lavori del Consiglio comunale. Spero che questa pausa sia
stata proficua anche per la discussione di questo atto.
Ci sono interventi? Do la parola prima alla consigliera Gesess. Così almeno ti
faccio fare alla fine la replica. Prego.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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SILVIA GESESS. Grazie, Presidente. Grazie anche per il gesto di cavalleria.
Mi viene in mente la discussione che facemmo, lo scorso Consiglio comunale,
sulla pista di pump-track (scusate se sbaglio la pronuncia, sapete che sono abbastanza
inabile alla lingua inglese). Mi ricordo che fu detto chiaramente dall’assessore
Montagnani che c’era la sua disponibilità a parlarne e mi sembra abbia dimostrato
ampiamente l’assessore Montagnani di essere sempre più o meno disponibile a
confrontarsi con i cittadini che la chiamano in causa. Ora, le firme sono state
consegnate oggi, immagino che di qui a qualche giorno l’assessore andrà a un
confronto con questa che credo sia un’associazione o, comunque, un gruppo di
giovani (non lo so). (Interruzione fuori microfono) Giovani, meno giovani. Io, per
esempio, da giovane ho provato a fare skate e anche lì ero abbastanza inabile, quindi
per me è materia astrusa. Però, è un bellissimo sport, massimo rispetto a chi lo
pratica.
Detto questo, io credo che la questione che ha coinvolto un po’ tutti, anche in
Consiglio spesso e volentieri, come, ad esempio, quella del rugby, ci debba un
pochino dare una lezione. Non è facile, credo, dare in maniera rapida una risposta a
tutte le esigenze dei cittadini. Ci siamo detti varie volte che le risorse non sono più
quelle di un tempo, che ci sono i costi di manutenzione per ogni struttura sportiva
che si va ad aprire, che la situazione è cambiata. Io lo ricordo, perché ho sempre
vissuto qui gli anni in cui si chiedeva e veniva dato. Uno chiedeva e veniva dato:
l’Amministrazione aveva grandi possibilità di venire incontro a svariate richieste di
gruppi di cittadini. I tempi son cambiati, credo vada fatta una razionalizzazione, e
l’avevamo detto anche l’altra volta. Lo stesso assessore Montagnani sta facendo il
lavoro con l’Agenzia dello sport. Io credo che pertenga all’Agenzia stessa andare a
sviluppare, a migliorare, a razionalizzare le risorse e le strutture sportive. C’è questa
bozza anche in gestazione di Regolamento comunale per la gestione, ci diceva
giustamente la Presidente della Commissione.
Io, quindi, voglio sperare che si stia lavorando per fare un discorso più ampio,
dove magari, se c’è la possibilità, troverà spazio anche questo gruppo di cittadini,
con l’esigenza, più che lecita, di poter fare lo sport che amano. Mi dicevano anche –
io non lo sapevo, e qui confesso la mia ignoranza – che è diventato sport olimpico,
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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quindi uno sport che potrebbe anche poi – non si sa mai – portare qui delle
competizioni e dare lustro, come già in passato altri sport hanno fatto, al nostro
territorio.
Il mio intervento, quindi, perché? Per dire semplicemente che per me è
impossibile votare a favore della mozione così come è stata presentata dal
Movimento 5 Stelle ma, semmai, come già feci l’altra volta e lo rifaccio oggi,
auspico una o più Commissioni dove si faccia un po’ il punto generale sulle strutture
sportive, sui lavori dell’Agenzia dello sport e anche sulle risorse che in previsione
magari si potrebbero attrarre sia a livello europeo che a livello regionale riguardo alle
tematiche sportive.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Gesess.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Montagnani.
LICIA MONTAGNANI, Assessore. Grazie, Presidente.
Rinnovo la mia perplessità, e mi spiace, perché questo è un modo un pochino
insolito di porgere le cose. Io ribadisco che non ho ricevuto nessuna richiesta di
incontro da nessuna associazione e da nessun atleta. Questo non vuol dire che non mi
interessi prendermi cura di questa situazione. Anzi, come diceva l’assessore Moretti,
la percezione che questo è comunque un problema per alcuni ragazzi c’è. Tant’è vero
che nella parte più dello sport, del percorso sportivo è stato inserito un qualcosa che
potesse consentire ai ragazzini di fare skateboard.
Il discorso che, invece, viene portato in evidenza, che approfondiremo più avanti,
è un discorso più complesso, perché parla anche di manutenzioni. E facendo
riferimento anche a quello che viene rimproverato su storia del passato, perché
succedono queste cose? Perché le cose non gestite diventano vittime di atti vandalici
estremi, e a me risulta che quella pista lo sia stato. Io in quel tempo non c’ero, quindi
non ne posso parlare più di tanto approfonditamente. Però, per le informazioni che io
ho appreso, mi hanno detto che era una pista che, proprio perché a un certo punto
abbandonata dai ragazzi che all’inizio la usavano perché diventati adulti, poi è finita
in mani non buone.
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Fra le tante cose, io avevo già avviato, pur non avendo mai ricevuto nessuna
richiesta da voi, un percorso esplorativo anche con l’Associazione Pattinaggio Vada,
perché potrebbe essere un’ipotesi plausibile che l’Amministrazione vi dica: ve ne
volete incaricare voi? Cioè, noi vi possiamo affidare una gestione e voi pensate a
costruire quello che vi serve e a farne la manutenzione e averne cura. Perché no,
potrebbe essere anche un percorso fattibile.
Per cui, io ribadisco la mia non conoscenza, ad oggi, di questo problema, e questo
secondo me è abbastanza importante, perché un conto è ricevere delle firme, con
tutto il rispetto per le firme, ma anche di persone di 70-80 anni che non credo
pratichino lo skateboard, un conto è che io abbia ricevuto la richiesta da chi
veramente lo fa e ne ha necessità.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Ci sono altri interventi? Se non ci sono interventi, io darei la parola al consigliere
Serretti per la replica. Prego, consigliere Serretti.
FRANCESCO SERRETTI. Grazie, Presidente.
Noi assolutamente non vogliamo una risposta immediata, e questo nell’impegno
della mozione è chiaro. Noi non chiediamo domani una rampa da skate. Non è scritto
da nessuna parte.
Sulla mozione è scritto “che il Sindaco e la Giunta si impegnino concretamente
nel mantenere le numerose promesse fatte per il ripristino dello skatepark”.
(Interruzione fuori microfono) Come? (Interruzione fuori microfono) Appunto.
Infatti, qui si sta parlando di promesse fatte da chi è venuto prima di voi,
chiaramente. (Interruzione fuori microfono) Sì, sì, c’era anche lei. È la Ciaffone, e io
credo si stia parlando di tre o quattro anni fa. Non so. Non è che si sta parlando di
vent’anni fa. (Interruzione fuori microfono) No. Io gli riporto cosa ci hanno detto i
cittadini, che hanno fatto delle richieste e l’assessore gli aveva dato… (Interruzione
fuori microfono) Okay. Ma io devo impegnare lei. Impegno il Sindaco e la Giunta,
perché è lei che mi deve dare delle risposte. Se poi non me le dà, è un altro discorso.
Ci può anche dire di no, e basta.
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Il discorso, però, è un altro, secondo me. Cosa volevo dire? Che non voglio una
risposta immediata; vorrei un impegno da parte dell’Amministrazione, un impegno
concreto. Questo vorrei. Vorrei un’attenzione da parte dell’Amministrazione a
questo. Chiaramente, sono state consegnate ora all’assessore le firme, e non lo
sapeva, ma la mozione non è che l’avete vista ora. La mozione c’era, chiaramente, e
uno ha potuto visionarla e farsi un’idea. Ora sapete anche che ci sono 270 firme, che
potevano essere – mi hanno detto – 2.000, perché comunque c’era un grande
interesse su questo, e questo è quello che ci hanno detto i cittadini che hanno raccolto
le firme.
Quindi, secondo me, abbiamo una grande occasione perché, se c’è una possibilità
anche per tanti ragazzi per farli uscire di casa, specialmente oggi, è quella di fargli
interessare allo sport. E quando sono loro per primi, e non – badate bene –
un’Amministrazione che si preoccupa “come avete fatto?”, quando sono loro a
venire alla politica e a chiedere loro, a raccogliere le firme, come è stato fatto per il
pump-track e come è stato fatto in questo caso, secondo me è qualcosa su cui
l’Amministrazione comunale deve porre attenzione, per come la vedo io.
Ripeto, non vogliamo una risposta immediata. Si può emendare l’atto, si può
mandare in Commissione, si può far prendere degli impegni all’assessore, che può
incontrare questi ragazzi, si può fare mille cose. Questa serve per l’attenzione a
questa mozione e a questa richiesta che viene fatta dello skatepark. È questo. Una
richiesta che è stata disattesa da anni e anni, sempre e comunque da quando lo
skatepark non c’è più, e sono istanze che noi riportiamo. Quindi, questa è la nostra
richiesta.
Se vogliamo fare un emendamento, se la vogliamo mandare in Commissione,
siamo disponibilissimi a qualsiasi cosa.
Grazie.
PRESIDENTE. Mi sembra che il consigliere Serretti abbia fatto, nei minuti a
disposizione per la replica, una serie di proposte. Ovviamente, da quelli che sono
stati, però, gli interventi che lo hanno preceduto mi sembra che siamo un pochino
lontani rispetto alle proposte che ha fatto ora, a fine discussione, il consigliere
Serretti.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Ecco, chiedo al Consiglio comunale se ci sono consiglieri che vogliono
intervenire, perché comunque il proponente ha fatto ulteriori proposte; altrimenti,
ovviamente, chiudo la discussione perché eravamo già nelle repliche.
Non mi sembra che ci siano ulteriori interventi, pertanto io dichiaro conclusa la…
(Interruzione fuori microfono) Voleva intervenire la Presidente? Prego, consigliera
Marini.
CAMILLA MARINI. Molto brevemente.
Nel momento in cui parleremo degli impianti sportivi, non credo che ci siano
problemi anche a parlare di eventuali possibilità di nuovi impianti. Anche perché
credo che, in un’ottica di un comune composto da tante frazioni, sia utile anche
parlare delle possibilità che hanno anche le frazioni collinari, dove comunque ci sono
anche lì ragazzi che praticano lo skate. Ecco, è un modo anche per ritornare sulla
discussione della pista del pump-track, dove comunque nella mozione era già scritto
anche il posto.
Credo che la discussione debba un attimo essere rimessa nell’ottica di una
Commissione per renderla un po’ più ampia e anche un po’ più utile davvero alla
cittadinanza tutta.
PRESIDENTE. Quindi, la Presidente della Commissione si rende disponibile,
comunque, anche a trattare – mi sembra di aver capito – questa tematica in maniera
più complessiva, in un discorso un po’ più complessivo all’interno della
Commissione.
A questo punto dichiaro veramente conclusa la discussione.
Apriamo gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di intervenire?
(Interruzione fuori microfono) No, non è detto. Comunque, siamo in dichiarazione di
voto. Chi chiede di intervenire? Chi chiede di intervenire? Nessuno. Consigliere
Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Sì, anche perché aspettavo – grazie, Presidente – di capire se
l’atto veniva ritirato. Mi sembrava, dopo l’intervento della Presidente della II
Commissione, che si potesse auspicare questo.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Torno a dire quello che ho detto la scorsa volta sul pump-track. Ci sono situazioni
complessive. L’ha richiamato la Presidente della II Commissione. È un territorio
variegato, fatto di numerosi centri urbani, oltre le sette frazioni e quindi anche
numerosi centri di interesse per varie attività sportive, varie attività.
È chiaro che l’unico soggetto che può avere una visione complessiva e assumersi
la responsabilità delle scelte di dove fare o non fare le cose è l’Amministrazione
comunale. È l’unico soggetto che è in grado anche di supportare richieste di comitati
cittadini argomentando il perché del sì o del no a determinate situazioni.
È chiaro questo, perché non è che se domani nascono 270 firme per tutti i centri
urbani che abbiamo si fanno – di centri urbani ce n’è più di sette, anche se le frazioni
sono sette – non so quante piste di skateboard, e così per tutte le altre cose. Chi lo
può decidere in modo che il cittadino capisca la ragione di una scelta?
L’Amministrazione comunale. È normale che sia singolare il modo con cui vengono
presentate. Molto semplicemente, quindi, l’impegno politico e anche istituzionale a
discutere di questo, come dissi a suo tempo discutendo anche del pump-track,
ovviamente, se poi è veicolato attraverso incontri con l’Amministrazione, diventa
anche qualcosa che assume dei connotati diversi, perché è chiaro che nell’ambito di
una discussione in Commissione ci potrà essere anche il supporto di un assessore
che, parlando con i diretti interessati, di contro, parla anche con gli uffici e ci fa
capire, nell’ambito di una programmazione complessiva, se o meno la visione per
una localizzazione o un’altra è opportuna. È normale. Credo che si faccia davvero un
lavoro più efficace.
Capisco i consiglieri del Movimento 5 Stelle che ogni volta patrocinano slanci dei
cittadini, patrocinano con slancio attività dei cittadini. Io credo che i cittadini abbiano
modo di parlare con chiunque.
Non mi risulta che il Sindaco e gli assessori abbiano mai chiuso le porte a
nessuno. Non mi risulta questo. Sarei il primo ad avere da ridire se avvenisse una
cosa del genere. Ripeto, è un aspetto alquanto singolare.
Sono contento che le firme le abbiano raccolte i cittadini per conto proprio, perché
altre volte, quando le raccoglie qualcun altro, non sempre si ottengono grandi
risultati.
Grazie.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Settino.
MARIO SETTINO. Mi viene da fare un’altra battuta. C’è qualcuno che istiga altri
amministratori a raccogliere le adesioni al “sì” dicendo di offrire cene a base di
pesce. Chi ha eventualmente commesso un errore sulle firme è stato sospeso.
Torniamo al nostro argomento. L’avete detto e rispondo anch’io. Mi è consentito,
penso. Ve la spiegherò dopo.
Veniamo al discorso. Mi viene un po’ da sorridere perché se dei cittadini che anni
fa presentarono un’istanza hanno avuto un impegno da parte di un assessore e non
hanno visto riconosciuto questo impegno, non hanno visto mantenuta una promessa,
è evidente che non vanno di nuovo contro quel muro.
Dicono: “Proviamo a vedere se riusciamo a trovare una spinta diversa affinché
questa nostra istanza sia fatta presente”. A me va benissimo se anche questa istanza
fosse rappresentata dalla maggioranza, perché evidentemente avremo preso atto che
comunque ci sono dei cittadini che manifestano una necessità e un bisogno
riconosciuto, accettato, tanto che – lo ripeto – la precedente Amministrazione,
attraverso un suo assessore, aveva preso un impegno, non mantenuto.
Queste firme sono state raccolte dai cittadini e ce le hanno date anche oggi. Noi le
abbiamo portate oggi per questo. Però, nulla vieta… Il concetto è estremamente
semplice: c’è un’istanza, l’Amministrazione ne è venuta a conoscenza oggi.
Benissimo. Non poteva averla ieri perché le firme non ce le aveva e ora ci sono.
Quindi, nulla vieta, caro assessore, che lei si faccia promotrice di un incontro con
questi cittadini. Penso che abbia idea di farlo e mi fa piacere molto… (Interruzione
fuori microfono) Stavo finendo l’intervento. Non era una domanda. Casomai mi
risponde dopo, se le danno la possibilità di farlo.
Mi auguro che ciò avvenga perché questo vuol dire che comunque la funzione del
consigliere comunale è arrivata a compimento, cioè ha portato un’istanza, è arrivata
alle Istituzioni e le Istituzioni si muovono.
Poi, la risposta, chiaramente, sono d’accordo anch’io con il capogruppo Agostini
che la deve dare l’Amministrazione, non certamente l’opposizione. Non è che noi
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
siamo assessori o Sindaci, noi siamo l’opposizione.
Chiaramente l’Amministrazione, attraverso gli assessori, attraverso le risorse,
deciderà o meno, a seconda anche di quelli che sono gli indirizzi e le scelte che farà,
di andare incontro o meno a un’esigenza. Noi abbiamo fatto solamente la nostra
funzione di opposizione di portatrice di istanze in modo corretto, in modo
democratico, in modo assolutamente trasparente. Io credo che più di così non
possiamo fare.
Vi ringrazio se darete l’assenso alla mozione.
PRESIDENTE. Scusami, l’ho sentito fuori microfono, però se lo dite al microfono
è meglio. Vi è stato richiesto a più riprese se ritirate l’atto o meno. Potete dire
ufficialmente quello che avete detto a me?
MARIO SETTINO. Noi l’atto non lo ritiriamo per il semplice fatto che l’istanza
permane e quindi chiediamo che comunque ci siano le modalità di approvare o meno,
ma comunque di andare avanti nella discussione, nell’ipotesi di costruire questo
parco.
Grazie.
PRESIDENTE. Va bene. Volevo soltanto che fosse detto al microfono in modo
che poi rimane a verbale. Quindi, l’atto non viene comunque ritirato.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto a questo punto? Prego,
consigliere Gherarducci.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Va bene. Faccio la dichiarazione di voto.
Mi dispiace che il Movimento 5 Stelle non voglia ritirare l’atto. Lo dico perché
comunque rimane una delibera su una questione bocciata dal Consiglio comunale,
perché mi pare che la maggioranza non abbia intenzione, nonostante la disponibilità
della Presidente Marini, che si è pure ricordata delle frazioni collinari. Io sarei andato
a valorizzare la disponibilità del Presidente della II Commissione.
Ad ogni modo non ho capito poi tutta la polemica sulle firme. La via plebiscitaria
o populistica al potere non è che l’ha inventata il Movimento 5 Stelle.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Per stare su un elemento come il referendum costituzionale, Napoleone faceva i
plebisciti per rafforzare il suo potere. Non è che l’ha inventato il Movimento 5 Stelle
di raccogliere le firme sulle questioni. Il PCI raccoglieva – visto che ci sono persone
che si sentono eredi della tradizione del PCI, del Partito Comunista Italiano – le
firme per rafforzare la propria posizione all’interno delle Istituzioni laddove non era
maggioranza. Non vedo dove stia la polemica se gruppi di cittadini interloquiscono
con una forza politica o con un’altra. Se interloquiscono con le forze politiche che
sono in maggioranza, va bene; se lo fanno con forze politiche che sono
all’opposizione, si dice “ma c’è anche l’assessore”. Certo che c’è anche l’assessore,
ma – meno male – c’è anche l’opposizione.
Dico “meno male” perché vuol dire che siamo sempre in una democrazia, dove
c’è il confronto democratico tra le persone e tra le forze politiche. Sennò, se tutti
andassero dal Sindaco e dall’assessore, a parte che non avrebbero mani per
rispondere, perché se tutti vanno lì, il Sindaco e l’assessore o fanno le pubbliche
relazioni o fanno il loro mestiere. Meno male che tutti non si pensa alla stessa
maniera.
Mi sembra, questo, un concetto ovvio, ma credo che tutto il Consiglio comunale
condivida questo principio democratico, perché è la base della democrazia italiana.
Mi sembra che la polemica su questa questione sia davvero sterile. Si vede che
oggi probabilmente abbiamo mangiato un po’ pesante e ha dato noia un po’ alla
discussione, perché stamani sinceramente non mi sembrava ci fosse questo clima qui.
Evidentemente il pranzo ha fatto scattare tutta una serie di reazioni chimiche
all’interno dei corpi umani e qualcuno si sente di dover fare polemica o andare a
cercare il nemico dove non è.
Ad ogni modo io sosterrò alla mozione del Movimento 5 Stelle, non perché la
condivido in pieno, ma perché credo che comunque abbia fatto un iter corretto e
all’interno della Commissione, come tutti gli atti dovrebbero passare in maniera
preliminare, si possa trovare una soluzione positiva per tutti i cittadini.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? No.
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Pertanto, Segretario, mettiamo in votazione la mozione al punto n. 9), ad oggetto
“Ripristino skatepark e pista skateboard”. Chi è a favore è pregato di alzare la mano.
Chi a favore è pregato di alzare la mano. Gherarducci di SUL, Angeli e Nati, Forza
Italia, Mancini, Settino, Serretti del Movimento 5 Stelle. Chi vota contro? PD. Chi si
astiene? Silvia Gesess del Gruppo Misto.
Il Consiglio respinge.
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Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Sopralluogo al Castello Pasquini a Castiglioncello – Associazione
Armunia
PRESIDENTE. Andiamo avanti con l’ordine del giorno. Questa volta do la parola
Maria Grazia Angeli per una mozione ad oggetto “Sopralluogo al Castello Pasquini a
Castiglioncello - Associazione Armunia”.
Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Considerato che il 9 agosto scorso, perché
questa mozione è stata presentata nel Consiglio comunale del 27 settembre…
(Interruzione fuori microfono)
Considerato che il 9 agosto scorso in piena estate è stata convocata la
Commissione istituzionale V al Castello Pasquini di Castiglioncello e all’ordine del
giorno della Commissione in questione era stato posto come ordine del giorno il
sopralluogo al Castello, abbiamo dunque avuto modo di poter vedere con i nostri
occhi sia all’interno che all’esterno, semmai non li avessimo conosciuti, i problemi
del Castello in questione.
In effetti, dalla parte esterna, lato Aurelia, dopo il cancello di accesso principale
alla struttura, veniamo accolti lungo il viale da una gobba abnorme nell’asfalto, quasi
quella di un cammello, che divide praticamente in due il viale di accesso. Vi è, in
effetti, un largo tratto di cemento rialzato e sconnesso, pericoloso per i visitatori e
che non rappresenta certo il miglior biglietto da visita della struttura in questione.
Anche il verde intorno, che vorrebbe fare bella mostra di sé, è poco curato rispetto
ad alcuni anni fa. Giunti poi al Castello ci accoglie il vecchio Grifone immusonito e
stanco di farsi vedere nelle condizioni in cui si trova: arrugginito e cadente e sempre
piazzato al suo posto a far bella mostra di sé e della sua potenza, ma occorre dire che
per quanto voglia fare apparire tutta la sua forza risente degli anni, ma soprattutto
dell’incuria.
Dopo l’illustrazione dell’assessore sulle condizioni strutturali del Castello e della
necessità di rimessa a punto dello stesso e dei fondi pubblici necessari per gli
investimenti opportuni, anche regionali, abbiamo proceduto a visitarlo per conoscere
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
meglio i suoi problemi, che abbiamo potuto constatare non essere di poco conto,
mentre l’associazione culturale Armunia, ospite al Castello, nell’occasione verrebbe
trasferita armi e bagagli al Castello di Rosignano Marittimo. Dunque, un vero
cambiamento per l’associazione culturale.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a riferire se relativamente ai
lavori al Castello Pasquini vi è stato un inizio lavori, quando o se mai inizieranno, se
non lo sono stati e se verranno impegnati fondi regionali e per quale importo preciso
e quale sarà la data di inizio e termine degli stessi. Impegna, altresì, il Sindaco e la
Giunta a riferire la data in cui l’associazione Armunia traslocherà da Castiglioncello
a Rosignano Marittimo; quali saranno i locali adibiti ad Armunia e se tale trasloco
sarà a tempo determinato o definitivo.
Impegna, infine, il Sindaco e la Giunta a far conoscere di più Armunia ed i suoi
spettacoli anche di diverso genere coinvolgendo la popolazione e a tal proposito a
riflettere approfonditamente se la sede più idonea per l’associazione culturale in
questione non sia definitivamente a Castiglioncello.
PRESIDENTE. Maria Grazia, scusami, è lievemente diverso dall’atto notificato.
Ti porto quello notificato.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Il Grifone stanco c’è in effetti. Il Grifone c’è e
fa pena. Io ho conosciuto quel Grifone in tempi lontani, quando veramente
rappresentava qualcosa. (Interruzione fuori microfono) Sì, era più giovane anche il
Grifone forse. (Interruzione fuori microfono) Sì, anche il Capogruppo naturalmente,
però a quel Grifone, che era veramente una figura importante, rappresentativa e
significativa non è mai stato rivolto uno sguardo, uno sguardo di attenzione. Ecco
che il Grifone, essendo di ferro battuto, le intemperie lo hanno ridotto – la vecchiaia in quella maniera.
A questo punto, però, se qualcuno gli rivolgeva lo sguardo forse non si sarebbe
ridotto del tutto male.
Vi leggo l’impegno di questa versione: “Impegna il Presidente della Commissione
afferente a convocare con urgenza una Commissione in modo da approfondire
l’argomento in oggetto; impegna infine il Sindaco e la Giunta a far conoscere di più
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Armunia ed i suoi spettacoli anche di diverso genere coinvolgendo la popolazione e a
tal proposito a riflettere approfonditamente se la sede più idonea per l’associazione
culturale non sia definitivamente Castiglioncello”.
È stata tagliata rispetto a quello che è stato detto nella prima stesura. Dopodiché,
dice le stesse cose. In definitiva l’impegno è lo stesso.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Maria Grazia, per la presentazione.
Apriamo il dibattito su questa mozione. Chi chiede di intervenire? L’assessore
Montagnani voleva intervenire.
LICIA MONTAGNANI, Assessore. Grazie, Presidente.
Indubbiamente il Castello Pasquini ha evidentemente bisogno di essere restaurato
e a questo proposito mi pare sia già noto che nel prossimo anno, non appena saranno
ultimati i lavori che sono qui al Castello di Rosignano Marittimo, e Armunia potrà
spostarsi nei nuovi locali, verrà cantierato il Castello Pasquini. Quella che ci si
accinge a fare è un’operazione importante perché al Castello Pasquini rimarrà la
sede, che peraltro ha sempre avuto, di luogo di eccellenza della cultura. In sostanza,
non cambierà praticamente niente anche ove non ci fosse più la sede di Armunia,
perché la rifunzionalizzazione e il restauro non vogliono dire che il progetto di
Armunia morirà. Il progetto di Armunia continuerà, perché avrà una sede prestigiosa
qui al Castello di Rosignano Marittimo e nell’occasione magari dei festival di alcuni
eventi specifici alcuni spettacoli si potranno continuare a svolgere al Castello
Pasquini, che peraltro sarà restaurato, compreso il nostro Grifone intristito e
invecchiato, e rimesso in condizione di essere quello che è, ovvero un luogo
importante, pubblico, deputato allo sviluppo della cultura (mostre, spettacoli,
convegni) com’è oggi, potenziando il discorso della possibilità di fare matrimoni
anche come attrattiva turistica e commerciale, quindi come fonte di sostenibilità,
studiando dei percorsi che diano sostenibilità alle ingenti spese che servono a tenere
in piedi una struttura come il Castello Pasquini. Non ci sarà un depauperamento della
cultura, anzi direi che la cultura sarà ulteriormente amplificata. Di Armunia ne
abbiamo parlato a lungo. Non c’è nessun intendimento di concludere il percorso di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Armunia. Anzi, c’è quello proprio di potenziarlo e, come suggerisce la consigliera
Angeli, di fare in modo che venga un pochino più conosciuto da tutta la cittadinanza.
Personalmente, per esempio, sono sempre andata a vedere gli spettacoli di
Armunia. Forse tutti noi dovremmo lavorare di più affinché la gente superi dei
preconcetti che indubbiamente esistono e ci sono, perché di Armunia molte volte e
degli spettacoli di Armunia si parla male senza essere andati a vederli e questa è una
cosa molto grave, molto faziosa e ingiusta. C’è una forma di arte, che è una forma di
arte e di spettacolo sicuramente pioneristica, sicuramente un pochino più vincolata a
un pubblico sicuramente più stretto, forse… Più colto non è la parola giusta, però un
pubblico di nicchia. Però, è anche vero che rispetto alle potenzialità espresse a livello
nazionale e internazionale di Armunia direi che questo è il luogo dove Armunia è
meno apprezzata e questo per me è totalmente ingiusto.
Ricordo che comunque i progetti di Armunia, a livello di spettacolo, non sono
finanziati dall’Amministrazione. Sono finanziati direttamente dalla Regione e dal
Ministero. Quest’anno addirittura hanno avuto un piccolo incremento nel
finanziamento perché ne è stato riconosciuto il valore. Per cui, è chiaro che è
interesse dell’Amministrazione, ma secondo me dovrebbe essere interesse di tutto il
territorio quello di diffondere un valore aggiunto che può piacere o non piacere, però
Armunia rappresenta per il nostro territorio perché indubbiamente si tratta di un
valore aggiunto.
Il discorso poi del Castello Pasquini è un discorso condiviso, tant’è vero che nel
prossimo anno verranno affrontati i lavori per la ristrutturazione del Castello.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Montagnani.
Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri…
Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Mi pare che il Grifone è morto. Grazia, mettiti
l’anima in pace.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Il Grifone non può essere morto, perché è
sempre lì.
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Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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NICCOLÒ GHERARDUCCI. È moribondo. Fra un po’ viene giù.
MARIA
GRAZIELLA
ANGELI.
Rappresentava
qualcosa
per
noi
a
Castiglioncello.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Aspetta, Grazia. Tanto ormai al Grifone si dà il
colpo di grazia.
Al di là della morte o meno del Grifone, che poi è relativa, d’altra parte è un ciclo,
insomma. Si parte in un modo, poi gli anni passano per tutti e chi ha di più deve
lasciare il posto a chi ha di meno. È la ruota della vita e tocca a tutti. Sbaglia solo chi
non se ne fa una ragione, perché funziona così, per fortuna dico io. Le persone
intelligenti cercano di tramandare ciò che sanno per far rivivere ciò che dicono
attraverso le generazioni più giovani.
Però, al di là di questa riflessione che parte dal Grifone, la questione credo sia ben
più complessa.
L’assessore Montagnani ha toccato un punto, però, non ha spiegato la questione.
Noi vogliamo sapere, vogliamo discutere cosa si fa al Castello Pasquini. La
ristrutturazione esterna è un conto, ma considerato che probabilmente ci sarà anche
una ristrutturazione interna è evidente che prima di fare tutti i procedimenti per
decidere quale sarà la ristrutturazione interna bisogna più o meno sapere cosa che si
vuol fare… (Interruzione fuori microfono) Quindi, mostre… (Interruzione fuori
microfono) Va bene. Non lo metto in dubbio, però… (Interruzione fuori microfono)
Io sto per aprirci un ostello, sicché figuriamoci se ho dei problemi rispetto alle
friggitorie. Anzi, sono quello che sul commercio sta più al pezzo di tutti. Invece,
sarei quello per le nazionalizzazioni, sicché figuriamoci. La contraddizione è di
quegli altri semmai.
Se faccio la domanda è perché non è chiaro cosa ci si vuole andare a fare al
Castello Pasquini. Io credo – è il parere modesto oltretutto di una forza di minoranza,
che è arrivata molto dopo la maggioranza, che quindi esprime un punto di vista
sicuramente più elevato – che sarebbe opportuno, per quello che dicevo prima,
convocare…
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Apro una parentesi. Scusate, poi magari dico delle bischerate e almeno sapete che
ho detto delle bischerate senza sentire la registrazione. Considerato che ad Agorà ho
letto che il dottor Volterrani ha detto che per il prestito ci siamo, mi pare di aver
capito così, poi non ho visto smentite sulla stampa, sarebbe opportuno che la
Commissione afferente, che se non sbaglio dovrebbe essere la II, sennò poi dicono
che fa tutto la Garanzia e Controllo… No, per l’amor di Dio. Ci mancherebbe altro.
La Garanzia e Controllo… (Interruzione fuori microfono) Su Armunia. Almunia sarà
della I o della II. Decidiamo.
Sarebbe comunque opportuno che fosse convocata, in merito a questa questione,
sia l’Associazione che la Fondazione Armunia per capire a che punto siamo della
situazione finanziaria, perché mi pare più corretto, considerato anche che la
Fondazione ha un Consiglio di indirizzo formato da consiglieri comunali di
Rosignano, capire qualcosa di questi soldi e di questo mutuo. È bene che ne sia
informato prima il Consiglio comunale e poi la stampa attraverso le trasmissioni al
porto… (Interruzione fuori microfono) Non sono fuori tema. (Interruzione fuori
microfono) Come, collega Marini? (Interruzione fuori microfono) Non sono fuori
tema, perché abbiamo l’esigenza… Il Grifone è moribondo. Però, prima di ridare
nuova vita al Grifone moribondo bisogna capire cosa ci si fa. Si vuole sapere.
L’assessore è gentile e me lo può dire pure qui, ma è meglio che l’assessore lo dica
all’interno di una Commissione.
Per questo stavo chiedendo al Presidente della Commissione se poteva convocarla
in maniera tale che la VI Commissione non viene convocata, qualcuno è contento
perché la VI non viene convocata. La convoca la II Commissione.
Nel frattempo, considerato che la Fondazione Armunia fa parte, diciamo così,
dell’universo di Armunia e della cultura, c’è stata la news di Volterrani – non sono
fuori tema – rispetto al prestito. Dicevo, se la Presidente convoca una Commissione
su questo tema sarebbe interessante affrontare per conoscere anche questa questione,
che non è marginale. Io lo so che qualcuno ne ha tanti, ma sono 600.000-700.000
euro. Chi ne ha meno magari ci fa più caso. Io due parole le direi. Per l’amor di Dio,
poi ognuno si fruga e si fa pari… Però, non ci vedo niente di male. (Interruzione
fuori microfono) Appunto.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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PRESIDENTE. Possiamo evitare di fare il ping-pong fuori microfono, per favore?
Gherarducci, vai a concludere, perché è terminato il tempo.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Sì, io ho concluso.
Do atto alla consigliera Angeli che ha costruito una mozione che va... E ringrazio
l’assessore che fa polemica con me, ma ha sbagliato. Oggi si sbagliano le persone
con cui fare polemica. Evidentemente, ho solo chiesto all’assessore di venire a
riferire di una cosa all’interno della II Commissione.
Dico, chiudendo, che fa solo bene all’Amministrazione comunale chiarire questa
questione. Se lo dico, evidentemente, qualcuno non ha molto chiaro questo concetto.
L’assessore sicuramente ha chiaro il concetto di cosa ci deve venire, ma qualcuno
all’interno del Comune di Rosignano non ce l’ha. Quindi, fare chiarezza fa bene a
tutti.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Altri interventi? Non ci sono altri interventi.
Quindi, Maria Grazia, se vuoi utilizzare i tre minuti di replica, prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Credo anch’io che una Commissione da
convocare sia importante nell’occasione, perché con la Commissione possiamo
sciorinare tutti quelli che sono gli aspetti che ci interessano e che, anche nella
mozione, velocemente, abbiamo messo in evidenza.
Durante il sopralluogo al Castello Pasquini, abbiamo potuto sapere certamente più
di quanto si vociferava intorno, sia per i lavori al Castello stesso sia per
l’associazione culturale Armunia residente nel Castello in questione. Nell’occasione,
taluni del personale addetti all’associazione, direi un personale piuttosto forbito in
merito, sia quello maschile che femminile, ci hanno illustrato vari punti.
Il Castello – lo sapete tutti, lo abbiamo già detto – non è nelle condizioni migliori,
perché è usurato dal tempo e dall’incuria e ha bisogno senz’altro di cure e di
attenzione. Noi attendiamo l’inizio dei lavori di questo Castello.
Ritorniamo all’associazione culturale che verrebbe trasferita, nell’occasione, al
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RESOCONTO STENOGRAFICO
Castello di Rosignano Marittimo e che, in fatto di finanze, sappiamo tutti che non se
la passa bene. Però occorre, secondo noi, che i suoi spettacoli siano anche di diverso
genere da quelli attuali e siano conosciuti di più dal territorio e dai suoi abitanti,
coinvolgendo tutta la popolazione. Armunia rimane un punto fermo al Castello
Pasquini. Per ora la vediamo lì. Poi, per un periodo, potrà essere a Rosignano
Marittimo e ritornare, comunque, al Castello Pasquini, che è la sua sede idonea,
secondo noi. Se rimanesse a Rosignano Marittimo sarebbe completamente lontana e
avulsa dal territorio. Però, occorre anche che si faccia conoscere dalla gente.
Noi abbiamo una popolazione che, in quanto a scuola, non è molto avanti, a dir la
verità. Voi lo sapete come funzionano i dati sull’istruzione scolastica, quindi sul
sapere della nostra gente. Se ci fosse un’associazione, come quella di Armunia, che
in qualche maniera prendesse in carico la cultura e la espandesse sul territorio a tutta
la nostra gente... Perché va frequentata da tutta la nostra gente. Per fare questo,
occorre che sappia attrarre con spettacoli anche di vario genere, non sempre
spettacoli importanti, spettacoli del sapere piuttosto elevati. La nostra gente ha
bisogno di mangiare cultura, e meglio di Armunia, che è l’associazione culturale, non
gliela può fornire, almeno al momento, nessun altro.
Ritengo che Armunia debba fare un passo avanti e debba diventare veramente non
ospite del territorio, ma una rappresentanza vera del territorio.
Per quanto riguarda i suoi bilanci, li conosciamo tutti, li abbiamo seguiti tutti e
abbiamo avuto modo, anche ultimamente, di trattarli in Commissione. Occorre che il
debito venga ristrutturato e che l’associazione possa intraprendere una nuova strada
più proficua sia culturalmente, come dicevo, che economicamente, come faceva a
suo tempo il teatro Solvay, in definitiva.
Noi pensiamo che Armunia potrebbe diventare una cosa veramente importante e
considerata da tutti. Se fino a un certo tempo, fino a oggi, non è stata considerata
quanto doveva essere considerata è perché non ha saputo offrire al territorio... Magari
non è stata gestita nella maniera giusta. Non ha saputo offrire al territorio quello di
cui il territorio ha bisogno. Il territorio ha bisogno di cultura, di spettacoli culturali
che possano, però, coinvolgerlo. Il sapere si costruisce anche con cose semplici. Poi
si può arrivare a quelle più complesse. Il territorio ne ha bisogno, perché il 24,78 per
cento...
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PRESIDENTE. Vai a concludere, Maria Grazia.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. ...non ha la licenza elementare, e siamo sempre
lì. Non siamo andati avanti. Armunia potrebbe aiutare in questo senso e potrebbe
essere lo strumento culturale per eccellenza.
PRESIDENTE. Grazie.
La discussione è dichiarata conclusa.
Apriamo gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di intervenire per
dichiarazione di voto? Lo chiedo nuovamente: chi chiede di intervenire? Consigliere
Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Credo che si sia perso un po’ l’oggetto della mozione. Il tutto
è partito – non faccio battute sul Grifone – dalle condizioni del Castello Pasquini e
poi si è spostato sulle politiche di Armunia. Di tutto e di più. (Interruzione fuori
microfono) Sì, però, quando si parlava della convocazione di una Commissione, si
parlava chiaramente di quella per valutare tutta una serie di situazioni strutturali.
Comunque, mi sembra anche che, visto che è stata citata, la VI Commissione
abbia fatto un incontro su Armunia, se non sbaglio, alla quale erano presenti il dottor
Volterrani, il dottor Brogi, il dottor Masi, credo anche la dottoressa Angela
Fumarola, se non sbaglio. Io non c’ero. Quindi, sono state affrontate le questioni
relative alla Commissione VI, relative proprio al futuro di Armunia e, comunque, a
tutta una serie di situazioni.
Questo per dire che mi sembra che nessuno neghi momenti di confronto. Non
credo che questa mozione sia da sostenere e da votare, proprio perché, ripeto...
L’assessore ha fatto il suo intervento relativamente alle cose che riguardavano
strutturalmente Castello Pasquini. La richiesta mi sembra che sia abbastanza chiara.
(Interruzione fuori microfono) Non ho capito. (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Possiamo far terminare, per cortesia, il consigliere Agostini?
(Interruzione fuori microfono) Maria Grazia... (Interruzione fuori microfono) Maria
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Grazia, non sei stata interrotta. (Interruzione fuori microfono) Maria Grazia,
quando... (Interruzione fuori microfono) Maria Grazia, quando sei intervenuta non
sei stata interrotta. Permettiamo anche agli altri di fare il proprio intervento.
Prego, consigliere Agostini. (Interruzione fuori microfono) Ci mancherebbe. Tutti
siamo qui apposta per quello.
Prego, consigliere Agostini.
LUCA AGOSTINI. Grazie.
Ho detto semplicemente che sulla questione relativa anche a un futuro strutturale
del Castello Pasquini, quello che poteva dire, al momento, l’assessore lo ha detto.
Credo che alcune scelte siano in corso, quindi non vedo dove sia il problema.
Mi sembra che ci siano alcuni interventi di cui sarà oggetto il Castello Pasquini e
di cui si sanno le cose. Altri ancora non si sanno, perché probabilmente scelte e
finanziamenti devono ancora avvenire. Non credo che la mozione abbia senso di
essere votata da parte nostra.
Ripeto: io sono diventato, dopo il mio cammino di Santiago, anche parecchio
“sopportativo”. Mi sembra che, da questo punto di vista, si ritorni innumerevoli volte
sulle stesse questioni senza che si riconosca che sulle questioni su cui si ritorna,
comunque, c’è sempre risposta, attenzione, Commissioni che si riuniscono e non
manca mai un’interlocuzione e un confronto sia tra i consiglieri che fanno parte della
maggioranza e dell’opposizione del Consiglio comunale sia con gli assessori che, di
volta in volta, sono chiamati, quando relativamente al bilancio, quando relativamente
agli interventi strutturali, quando relativamente alle politiche culturali, quando
relativamente a qualsiasi altra cosa, a parlare, a interloquire e a intervenire. Questo è
quanto.
Mi sembra che – ripeto – non ci sia, al momento, nient’altro da dire. Le
Commissioni sono anche recenti. Quella su Armunia è stata fatta recentemente. Non
credo che ci siano, al momento, aggiornamenti, se non quelli che, comunque, sono
stati ricompresi all’interno dell’intervento dell’assessore Montagnani.
Questa mozione, ovviamente, non avrà il nostro voto favorevole. Anche se il mio
intervento è stato sottotitolato e commentato dal vivo, credo che non cambi l’esito di
quello che volevo dire.
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Agostini.
Puoi intervenire per dichiarazione di voto.
Ci sono interventi per dichiarazione di voto? Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Quando abbiamo fatto la Commissione era il
mese di agosto, mi pare il 10, o giù di lì, quindi un periodo molto caldo. Era piena
estate. Noi abbiamo partecipato a quella Commissione convinti di poter sapere di più
di quello che sapevamo. Qualcosa, naturalmente, l’abbiamo ottenuta e abbiamo visto
dal vivo il Castello, le sue componenti, abbiamo sentito il personale (quello
presente). Quindi, siamo stati piuttosto soddisfatti di questa Commissione.
Però, sono passati mesi e non vediamo più niente. Io l’ho fatta addirittura a
settembre questa mozione, pensando che, dopo l’estate, potesse iniziare qualcosa,
quindi rinnovare qualche cosa, sia per la struttura sia per quanto riguarda la parte
culturale. Sono stata molto convinta dalla parte culturale, dico la verità. Non ho
assistito a spettacoli, naturalmente, ma da quello che mi è stato spiegato ho capito
che funziona, potrebbe funzionare anche meglio, potrebbe avere con sé la
popolazione del territorio. Quindi, ho pensato che era una cosa da considerare e da
mettere in primo piano.
A questo punto, però, non vedendo più nulla, io ho fatto una mozione e ho chiesto
delucidazioni per sapere che cosa succede e che cosa è successo nel frattempo. Lei,
ora, mi ha risposto, assessore, su quello che succederà. Però, l’inutilità della
mozione, come in qualche maniera ha voluto dire il consigliere Agostini... Questo
non va bene. Consigliere Agostini, noi siamo qui per discutere, per portare avanti le
istanze della gente, non perché tu ci bocci e tu ci dia il voto. Questo non ci interessa
nemmeno, in definitiva. Una mozione bocciata in più o in meno cosa vuoi che sia?
PRESIDENTE. Andiamo a terminare questa dichiarazione di voto.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Quindi, è inutile che tu ci dia il voto tutte le
volte, perché lo diamo anche noi, poi, il voto all’Amministrazione...
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PRESIDENTE. Maria Grazia, sta diventando un intervento personale contro un
consigliere, questo.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. ...il voto, parola per parola.
Ora gli insegnanti ci sono venuti a noia.
PRESIDENTE. Okay.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Sinceramente non capisco questo clima di
polemica. Lo dico sinceramente. È da quando siamo rientrati che ci deve essere
tensione. Per me, non ci sono problemi. Se tensione deve essere, si fa tensione tutta
la sera, ma qui non è stato detto niente.
Se deve diventare un luogo di sfogo, come dice Benigni a Troisi: “Sfogamela la
sorella.” Non esageriamo più di tanto. Sulla mozione della Morvillo è stato detto:
“Facciamo una Commissione”, e si sono fatti dieci minuti di polemica su una
Commissione.
Sulla Angeli, sulla Commissione su Armunia, non è mica stato gridato allo
scandalo. È stato detto: “Ragazzi, c’è qualcuno che non ha capito”. Non è che la
mozione deve essere votata per forza. Non lo pretendo, naturalmente. Basta dire:
“Effettivamente, facciamo una Commissione in più”. Facciamo una Commissione in
più, che è meglio. Sennò per tutto deve essere polemica, perché deve essere fatto
tutto perbene. Quello che si fa, va bene di sicuro. Nemmeno Mussolini diceva:
“Quello che faccio io va bene di sicuro”. Mettiamoci un minimo in discussione.
Sinceramente, questo atteggiamento oggi è incomprensibile. Spengiamo il
riscaldamento. Può darsi che a qualcuno il caldo dia noia. Io sono uno di quelli a cui
potrebbe anche dar noia, ma diamoci una regolata.
La mozione, a parte il Grifone che si è sentito male, dice paro-paro una cosa
semplice: facciamo una mozione in più. Non siamo d’accordo o, almeno, qualcuno
non è d’accordo con parte o con tutte le premesse? È legittimo. Prendiamone lo
spirito. Facciamo una Commissione... Io non l’ho detto in maniera provocatoria di
Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo
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convocare la Commissione II. Se dico la VI, poi, il Capogruppo dice: “Ma la VI non
si occupa di tutto”. Per l’amor di dio! Convochiamo la II, però convochiamola.
Verso fine settembre, ottobre, come ha ricordato il Capogruppo Agostini, è stata
fatta una Commissione su Armunia, a cui era presente il Sindaco. L’assessore
Montagnani lo saprà di sicuro. Diverse cose sono state chiarite. Evidentemente, per
altre sono rimaste delle lacune. Se nella stessa Commissione si analizza tutto si può
creare anche della tensione che, invece, è bene...
Io ne farei un’altra. Poi, la maggioranza, ragazzi, siete voi. Fatela voi. Io questa
mozione la voto favorevolmente per il Grifone, però chiedo... È un auspicio.
Ognuno, poi, deve fare come vuole. Io non voglio obbligare e non posso obbligare
nessuno. Spero che il clima possa essere più rilassato, perché non è stato gridato allo
scandalo per niente. Sennò potrebbe apparire anche in maniera sbagliata.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Gherarducci.
Altri interventi per dichiarazione di voto? No.
Segretario, mettiamo in votazione la mozione n. 10) ad oggetto “Sopralluogo al
Castello Pasquini a Castiglioncello – Associazione Armunia”. Chi è favorevole è
pregato di alzare la mano. Gherarducci, SUL, Maria Grazia Angeli, Forza Italia,
Serena Mancini, Movimento 5 Stelle. Chi vota contro? PD. Chi si astiene? Silvia
Gesess, Gruppo Misto.
Consiglieri, noi ci eravamo dati un orario, però io sono disponibile, se vogliamo
fare un ultimo atto... (Interruzione fuori microfono) Se vogliamo fare un ultimo atto,
l’atto della consigliera Angeli, e poi chiudiamo il Consiglio comunale.
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Mozione presentata dalla consigliera Maria Graziella Angeli (Forza Italia) ad
oggetto: Cimitero Rosignano
PRESIDENTE. Passiamo alla mozione concernente il cimitero di Rosignano.
Prego, consigliera Angeli.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Si finisce in gloria.
La cura dei cimiteri rispecchia il rispetto che i vivi hanno dei morti. Preso atto che
il cimitero di Rosignano Marittimo è il più grande del Comune, occupa più spazio e
ha, quindi, necessità di attenzione e cure (senza tralasciare, naturalmente, quelli delle
frazioni), sollecitati dai cittadini, non possiamo che condividere le loro richieste.
In realtà, risposte a tutto questo non è dato di vedere. Sul cimitero in questione e
gli altri nelle frazioni comunali, la cura e la necessità del luogo sono praticamente
tralasciate. Certamente, brillano per incuria, sporcizia, trasandatezza, abbandono. La
giustificazione, di regola, che sentiamo è che non ci sono soldi, il Patto di stabilità e
compagnia bella.
A Rosignano Marittimo, mentre l’entrata principale fa a malapena la sua parte,
quella secondaria è sporca e circondata da erbacce. Più in là, canneti che sorpassano
muri di cinta...
Fai piano, Gherarducci.
Muri di cinta, piante ad alto fusto che inondano le pietre delle tombe di eterna
sporcizia, trasandatezza, abbandono, viabilità interna sconnessa, asfalto saltato,
buche per i viali più terrosi che altro, polvere e ghiaia ovunque lungo i
camminamenti e mai un lavoro di riguardo per mantenere il luogo nel miglior stato
possibile.
Siccome è stata fatta a settembre, naturalmente, durante la festa dei morti abbiamo
visto qualche minima pulizia. Poca, però l’abbiamo vista. L’erba, poi, la fa da
padrona spesso e volentieri, mentre quando piove si va a mezza gamba tra gli
avvallamenti del terreno. Con la stagione estiva e il caldo il problema ha dimostrato
tutta la sua evidenza. Sollecitati anche dai cittadini, ci siamo chiesti spesso i motivi
per cui l’Amministrazione comunale non si decide a mettere a posto i cimiteri per
una questione di rispetto per i defunti e i loro familiari. Ultimamente, ci siamo dovuti
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rispondere che in Comune per la cultura e la spettacolazione i fondi non mancano e
neanche per la pista ciclabile, nella parte a monte di Rosignano, o per l’illuminazione
a led, che ha reso più buia via Filidei, con ben 55 punti luce per ogni lato della strada.
Non parliamo, poi, dei cimiteri dislocati nelle frazioni, da Vada a Castiglioncello
a quelle collinari, dove sono, essenzialmente, i familiari che si danno da fare per ogni
manchevolezza.
Per cui, il Consiglio comunale impegna l’Amministrazione comunale a curare i
cimiteri e a metterli in sicurezza, a partire dalla viabilità interna agli stessi, nonché la
pulizia.
PRESIDENTE. Grazie, Maria Grazia.
Apriamo la discussione sul punto n. 11). Chi chiede di intervenire? Consigliere
Agostini, prego.
LUCA AGOSTINI. Premetto che alcune questioni specifiche dovevano essere qui
riportate dall’assessore Nocchi, che non è presente, relativamente a quanto viene
fatto nei cimiteri e a quanto è in programma.
Io mi limito a dire una cosa. A parte alcuni toni un po’ polemici su un paio di
punti, ma che fanno parte, ormai, del carattere delle mozioni della consigliera, quindi
un po’ di colore non fa nemmeno male, a volte... (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Sta diventando un ping-pong personale, che chiarirete quando
uscirete da questa stanza.
LUCA AGOSTINI. Scusi, Presidente. Forse conviene alla consigliera non
insistere a disturbarmi, prima che cambi idea su quello che voglio fare relativamente
a questa mozione. Non è un problema cambiare idea. Quindi, se avesse la grazia –
non di nome, ma di comportamento – di portare rispetto, visto che è più volte che
interrompe, anche nella mozione precedente, io gradirei molto. Il suo atteggiamento
di disturbo che ha assunto nell’ultima mezz’ora mi disturba alquanto. (Interruzione
fuori microfono)
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PRESIDENTE. Maria Grazia, basta ora. Basta, Maria Grazia. Basta.
Consigliere Agostini, termini l’intervento.
LUCA AGOSTINI. Ho molti minuti, se vogliamo, a disposizione. Io odio la
polemica gratuita. Se dico che questa mozione ha dei punti di colore e delle
espressioni tipiche della consigliera, non se la deve prendere. È questo. Non voglio
mica fare l’esegesi delle sue mozioni. Dobbiamo portare la documentazione per
capire quali sono le espressioni colorite della consigliera Angeli? Per favore.
Sto semplicemente dicendo che, siccome c’è un rispetto dei luoghi che
condividiamo, siamo d’accordo nell’approvare questa mozione, al momento. Poi
vediamo cosa succede negli altri interventi. Diciamo che potremmo condividere la
mozione e votarla. Credo che potrebbero finire qui i vari interventi in Consiglio
comunale, onde evitare che i toni tenuti nella premessa di questa mozione facciano
cambiare giudizio al Gruppo di maggioranza relativamente all’approvazione di
questa mozione.
PRESIDENTE. Ci sono altri interventi? Consigliere Gherarducci, prego.
NICCOLÒ GHERARDUCCI. Siccome io ho rispetto delle mozioni degli altri, sto
zitto. Poi spero che qualcuno mi aiuti a capire.
Grazie.
PRESIDENTE. Ci sono altri interventi? Ci sono altri interventi?
Aspetta, Maria Grazia, sento se ci sono altri interventi. Altrimenti, ti faccio fare la
replica.
Credo che, dopo diverse ore qui in Consiglio comunale, la stanchezza si faccia un
pochino sentire. Magari siamo portati, a volte, anche a essere un pochino più in
tensione.
Non ci sono interventi. Quindi, Maria Grazia, se vuoi utilizzare i tempi per la
replica. Tre minuti di replica. Prego.
MARIA GRAZIELLA ANGELI. Sulla mozione lo faccio. Dopo quell’altro.
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La mozione presentata è stata più volte sollecitata dai residenti, in quanto si
trovano a disagio nell’andare a visitare i propri defunti per le condizioni del cimitero
e la mancanza di cura e di attenzione verso gli stessi, per quanto il personale presente
alla manutenzione sia già molto impegnato. Il fatto è che per i propri defunti che nel
cimitero risiedono nessuno vuol vedere incuria, ma la manutenzione per tutto ciò che
riguarda l’Amministrazione comunale.
Vorrei anche fare un esempio. Nel periodo dei morti sono andata, naturalmente, al
cimitero e c’era la messa, la funzione dei morti. Quindi, mi sono soffermata. A dire
la verità, la gente si guardava un po’ intorno e quelli che erano vicino a me l’hanno
anche detto. A me è dispiaciuto tanto, tant’è che ho detto: “C’è stato un tempaccio,
ha tirato tanto vento, questo è un luogo aperto. Sarà accaduto anche per quello”.
Quindi, non ho detto niente di poco buono. Però io quel cimitero lo vedo spesso e so
che non è tenuto molto bene. Con il poco personale che c’è, naturalmente, non posso
nemmeno pretendere tante cose.
In loco, la viabilità idonea è, ormai, ridotta a ben poco, soprattutto in alcune zone
del cimitero: terra, avvallamenti, sporcizia, erba ovunque. La polvere è di casa,
mentre i viali a ghiaia non sono certo in migliore stato. Per non parlare, poi, dei
canneti che sorpassano i muri di cinta della struttura da talune parti di confine.
Occorre che l’Amministrazione comunale si decida a mettere a punto al più presto
la manutenzione dei cimiteri, e non solo per la festa dei defunti di lì a poco (ancora
non era arrivata la festa dei defunti). Per le frazioni del Comune, poi, non va meglio.
Se i cimiteri non fossero mantenuti dai congiunti dei defunti locali, che vi si recano
praticamente tutti i giorni, i luoghi diverrebbero impresentabili. Già non sono, come
il cimitero di Rosignano, più nuovi come il nostro. Ci sono delle zone più nuove. Per
cui, quelli delle frazioni sono molto più abbandonati, dico la verità.
Occorre, dunque, più attenzione nei luoghi di sepoltura. Se i defunti potessero
parlare in proposito, oggi ne avrebbero da dire molto – l’ho detto in quel periodo, in
quei mesi – in merito agli amministratori locali e vorrebbero essere tenuti meglio,
senz’altro.
PRESIDENTE. Grazie, Maria Grazia, per la replica.
Ovviamente, si dichiara conclusa la discussione su questo atto.
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Apriamo gli interventi per dichiarazione di voto. Chi chiede di intervenire?
Nessuno.
Segretario, pertanto, mettiamo in votazione il punto n. 11) all’ordine del giorno.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. PD, Gherarducci, SUL, suppongo
Angeli a favore, Forza Italia e Serena Mancini, Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Serena, penso di poter dichiarare il ritiro di quell’atto, così rimane... (Interruzione
fuori microfono) Va bene. Perfetto.
Chiudiamo qua i lavori del Consiglio comunale.
Io, ovviamente, vi ringrazio per essere stati qua, come sempre, fino a quest’ora.
Buona serata a tutti.
La seduta è tolta.