Competitive Authoritarianism - Dipartimento di Scienze sociali e
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Competitive Authoritarianism - Dipartimento di Scienze sociali e
Competitive Authoritarianism Hybrid regimes after the Cold War S. Levitsky, L. A. Way (2010) Andrea Cassani Graduate School in Social & Political Sciences Università degli Studi di Milano [email protected] Dittature MONARCHIE Politicamente chiusi PERSONALI MILITARI CIVILI A PARTITO UNICO Autoritarismi elettorali EGEMONICI COMPETITIVI Obiettivi 1. Cosa sono? Definizione; caratteristiche. 2. Chi sono? Paesi; regioni; etc. 3. Da dove vengono? Origini e cause del fenomeno. 4. Dove vanno? Spiegare le diverse traiettorie. Autocrazia competitiva Regime ibrido caratterizzato dalla presenza di istituzioni formalmente democratiche, riconosciute da maggior parte degli attori politici come il principale mezzo per la conquista del potere, le cui regole tuttavia sono sistematicamente violate dai governanti al fine di assicurarsi un significativo vantaggio sull’opposizione. La competizione esiste, ma è sleale. Competitivi perché: Esecutivo e legislativo selezionati via elezioni periodiche, a suffr. univ., e multipartitiche. Autorità esecutivo non limitata da poteri tutelari non-elettivi. Canali legali per la partecipazione dell’opposizione. Opposizione libera di agire “alla luce del sole”. Autoritari perché: Violano almeno uno dei tre principi democratici: Elezioni libere e corrette; Tutela libertà civili; Parità del “terreno di gioco” Accesso risorse pubbl. Accesso media Accesso legge Chi sono? America Latina (6) Rep. Dominicana , Guyana , Haiti , Mexico , Perù , Nicaragua Europa Orientale (6) Albania , Croazia , Macedonia , Romania , Serbia , Slovacchia Ex Unione Sovietica (6) Armenia , Bielorussia , Georgia , Moldova , Russia , Ucraina Africa (14) Benin , Botswana , Cameroon , Gabon , Ghana , Kenya , Madagascar , Malawi , Mali , Mozambico , Senegal , Tanzania , Zambia , Zimbabwe Asia (3) Cambogia , Malaysia , Taiwan Origini e diffusione (1) L’autoritarismo competitivo è un prodotto del mondo contemporaneo. 0 10 20 30 Fine Guerra Fredda 1970 1975 1980 1985 year 1990 1995 Origini e diffusione (2) Fallimento alternative all’ideologia liberal-democratica. Fine necessità USA di sostenere dittature militari in chiave anti-sovietica. Fine appoggio URSS a dittature di stampo leninista. Assenza di altre superpotenze non-democratiche. Politiche occidentali di promozione esterna della democrazia. Sviluppo rete transnazionale di organizzazioni (gov. e non-gov.) per difesa diritti umani. Traiettorie (1) 1990-2008 Sono regimi intrinsecamente instabili? Hanno una maggiore predisposizione alla democratizzazione? Democratizzazione Autoritarismo instabile Autoritarismo stabile Benin Croazia Rep. Dominicana Ghana Guyana Macedonia Mali Messico Nicaragua Perù Romania Serbia Slovacchia Taiwan Ucraina Albania Bielorussia Georgia Haiti Kenya Madagascar Malawi Moldova Senegal Zambia Armenia Botswana Cambogia Cameroon Gabon Malaysia Mozambico Russia Tanzania Zimbabwe Traiettorie (2) Autoritarismo stabile Il dittatore rimane al potere o lo cede al suo successore designato senza che il passaggio di consegne corrisponda a una crisi di regime. Autoritarismo instabile Il dittatore fatica a contrastare l’opposizione e in alcuni casi crolla, ma l’insediamento di un nuovo governo non corrisponde alla democratizzazione del regime. Democratizzazione Sconfitta elettorale del dittatore e insediamento di un nuovo esecutivo che governa senza ricorrere agli abusi del suo predecessore. Da cosa dipendono? 1. Legami con Occidente (linkage) Collegamenti economici, politici, diplomatici, militari, sociali, etc. 2. Vulnerabilità a pressioni Occidente (leverage) Importanza strategica, forza economica, influenza di un “cavaliere nero”. 3. Capacità di governo (organizational power) Capacità coercitiva dello stato, controllo economia, forza del partito di governo (radicamento e coesione interna). Linkage Laddove i collegamenti con l’Occidente sono intensi, aumentano le probabilità di democratizzazione di un AC. ↑ risonanza internazionale abusi domestici ↑ rischio interventi sanzionatori ↑ n. attori domestici che hanno interesse a evitare l’isolamento internazionale ↑ prestigio internazionale delle opposizioni interne prodemocratiche Organizational power Laddove i legami con l’Occidente sono deboli, aumenta la rilevanza dei fattori domestici. Maggiore è la capacità di governo, maggiori sono le probabilità che il regime di un AC sia stabile. ↓ rischio defezioni intra-elite ↑ capacità di mobilitazione sociale ↑ efficacia azioni repressive ↑ disponibilità risorse pubbliche da sfruttare a proprio vantaggio Leverage Laddove la capacità di governo è ridotta, la stabilità dipende primariamente da fattori contingenti. Maggiore la vulnerabilità di un paese alle pressioni prodemocratiche esterne, maggiore l’instabilità del governo di un’AC e il rischio di una sua sconfitta elettorale. In assenza di stretti legami con l’Occidente, tuttavia, l’esito più probabile è l’instaurarsi di un nuovo governo tanto autoritario e fragile quanto il precedente. In sintesi Democrazia + Linkage Aut. Stabile + Aut. Instabile – Org. Power – + Leverage – Aut. Stabile Evidenza empirica Romania Il crollo del regime di Ceausescu (’89) lascia il potere al FSN guidato da Iliescu, poi PSDR. Iliescu governa dal ‘90 al ’04 (intervallo ‘96-’00). Il suo governo si caratterizza per la profonda politicizzazione dei media pubblici e le severe pressioni su quelli privati. ’90-’95 commercio con USA e UE raddoppia; ’93 accordo di Associazione UE ; ingresso CdE; Il PSDR, principale partito di governo, è considerato “erede” dell’ex PC. Democrazia Messico Il PRI ha detenuto il potere ininterrottamente dal ’29 al ’00. L’egemonia si interrompe nel ’82 per una serie di sconfitte a livello locale. Negli anni ’80 e ’90, il PRI mantiene il controllo del governo centrale grazie al continuo abuso delle risorse statali. USA principale partner economico (80% commercio ; NAFTA); All’inizio degli anni ’90 il Messico è l’11° economia mondiale; Esercito e PRI hanno le medesimo origini rivoluzionarie. Democrazia Bielorussia Kebich, primo capo del governo post-sovietico, perde il potere nel ’94, in seguito alla sconfitta elettorale a opera di Lukashenka, poi riconfermato in tutte le successive consultazioni. Durante il suo governo gli aspetti autoritari del regime si inaspriscono. UE non ha mai aperto negoziati per una futura integrazione del paese; 30% PIL deriva da rivendita petrolio, gas, e armi russe; Lukashenka governa senza un partito; Mantenimento economia centralizzata: settore privato = 20% PIL. Autocrazia stabile Zimbabwe Nel 1980 Mugabe, leader della fazione armata del partito ZANU, pone fine al dominio bianco sull’ex colonia Rodesia. Eredita e mantiene un sistema multipartitico aumentando progressivamente i tratti superpresidenziali e il ricorso alla repressione dell’opposizione. Storicamente isolato a liv. internaz. per il regime di quasiapartheid dell’ex colonia; Progressivo deterioramento economia: tra ’03-’08 PIL perde 40%; Eredita un apparato statale efficiente; L’elite politica e militare è composta da ex-guerriglieri. Autocrazia stabile Taiwan Il KMT governa fino agli anni ’70 in un sistema a partito unico, ma l’egemonia si prolunga fino agli anni ’90. La progressiva concessione di spazi politici all’opposizione determina nel ’00 la sua prima sconfitta elettorale. 6° partner commerciale USA per importanza Quella taiwanese è la 2° lobby straniera più influente presso il Congresso USA È la 3° economia del continente per grandezza 20% popolazione adulta è iscritta al KMT Democrazia Dem. Aut. St. Aut. Inst. Europa Orientale Condizioni domestiche relativamente sfavorevoli: economia centralizzata, frammentazione etnica, guerra civile. La fine della Guerra Fredda ha corrisposto a una crescita esponenziale dei collegamenti con l’UE. La prospettiva dell’integrazione nel mercato unico ha permesso all’UE di esercitare una forte condizionalità politica. Paese Linkage Org. power Leverage R. predetto R. effettivo Albania + – + D AI Croazia + +∼ + D D Macedonia + – + D D Romania + –/+ + D D Serbia + + + D D Slovacchia + +∼ + D D America Latina Stretti legami economici, diplomatici, tecnocratici, e sociali con gli USA. Duratura egemonia USA nel continente. Fine della Guerra Fredda ha corrisposto al ritiro del sostegno USA alle dittature di destra del continente in chiave anti-comunista. Paese Linkage Org. power Leverage R. predetto R. effettivo R. Dominicana + –/+ + D D Guyana + + + D D –/+ – + AI AI Messico + + – D D Nicaragua + + + D D –/+ – + AI D Haiti Perù Ex-URSS Ridotte pressioni esterne pro-democratiche, a causa degli scarsi collegamenti con l’Occidente. L’importanza strategica di diversi paesi della regione ha limitato l’ingerenza occidentale negli affari interni. Nella maggior parte dei casi, il crollo URSS ha coinciso con il crollo delle strutture statali delle ex repubbliche sovietiche. Paese Linkage Org. power Leverage –/+ + + AS AS Bielorussia – –/+ – AS AI Georgia – – + AI AI Moldova –/+ – + AI AI Russia – – – AS AS Ucraina – – + AI D Armenia R. predetto R. effettivo Africa sub-Sahariana Mancanza di condizioni domestiche favorevoli: sottosviluppo, debole società civile. Alto livello di dipendenza economica dagli aiuti, spesso sottoposti a condizionalità politica. Fine della Guerra Fredda coincide con perdita di importanza strategica del continente. Paese Benin Botswana Cameroon Gabon Ghana Kenya Madagascar Malawi Mali Mozambico Senegal Tanzania Zambia Zimbabwe Linkage – – – – – – – – – – – – – – Org. power – + –/+ + –/+ –/+ – – – +∼ –/+ +∼ –/+ + Leverage + + –/+ –/+ + + + + + + + + + + R. predetto AI AS AS AS AI AI AI AI AI AS AI AS AI AS R. effettivo D AS AS AS D AI AI AI D AS AI AS AI AS Asia Non condivisione di un ambiente internazionale comune: legami con l’Occidente e vulnerabilità alle sue pressioni cambiano da caso a caso. Nella maggior parte dei casi, il passaggio a forme di autoritarismo competitivo è avvenuto nel segno della continuità rispetto al passato. Paese Linkage Org. power Leverage – +∼ + AS AS Malesia –/+ + –/+ AS AS Taiwan + + – D D Cambogia R. predetto R. effettivo