Frédéric PERONI - Fidal Lombardia
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Frédéric PERONI - Fidal Lombardia
Frédéric PERONI Curriculum Vitae e Linee Programmatiche Candidato in quota atleti alla carica di Consigliere Nazionale FIDAL Classe 1963 Gioventù vissuta tra Canada, Inghilterra, Francia e Svizzera. Quattro lingue parlate correntemente: italiano, inglese, francese, tedesco Profilo professionale Medico Specialista in Medicina dello Sport. Direttore Sanitario Ambulatorio Medicina dello Sport, Istituto Padre Monti, Saronno. Responsabile Dipartimento Medicina dello Sport, Klinik Gut, St Moritz, Svizzera. Collaborazioni con diverse squadre nazionali e squadre di club in Italia e all’estero. Responsabile medico di una Health Management Company svizzera specializzata nell’organizzazione e relativa gestione di seminari volti all’ottimizzazione della performance del top management per conto di multinazionali europee e nordamericane. Profilo sportivo attuale Atleta tesserato da 32 anni per la Pro Sesto Atletica Campione Europeo Masters 2012 400 ostacoli MM45 Primatista Italiano Masters 400 ostacoli MM45 Considerazioni sul ruolo dei Consiglieri Nazionali in Quota Atleti Il Consigliere Nazionale in quota atleti ha il dovere di portare a conoscenza del Presidente FIDAL e degli altri componenti del Consiglio Federale le esigenze, richieste, proposte e gli eventuali disagi di tutti gli atleti tesserati in modo da permettere lo svolgimento della loro attività con la massima soddisfazione. L’obbiettivo deve essere quello di un rinnovamento del nostro sport nel rispetto delle tradizioni e dei regolamenti della IAAF, istituzione che nel 2012 ha compiuto 100 anni. Il rinnovamento è necessario perché negli ultimi decenni il nostro sport si è trovato a far fronte a cambiamenti socio-economici radicali. Il rinnovamento è necessario perché tutti gli atleti, qualsiasi sia il loro livello, si confrontano con difficoltà e realtà assolutamente diverse rispetto a quelle incontrate da coloro che gareggiavano qualche decennio fa. Il rinnovamento è necessario e deve essere declinato secondo le specificità dei tre gruppi di atleti di seguito identificati, ognuno con le sue diverse sfide e difficoltà nel raggiungere il risultato sportivo desiderato. Gli atleti di interesse nazionale devono fare i conti con l’estrema globalizzazione del nostro sport associata alla crisi economica attuale che ha reso molto più difficile il raggiungimento di risultati di vertice. Una maggiore professionalizzazione degli atleti e del sostegno tecnico loro offerto oltre alla razionalizzazione delle risorse economiche può comunque permettere il raggiungimento di livelli di eccellenza. Gli atleti seniores di secondo livello e le categorie giovanili sono l’anima della Federazione e la base dalla quale attingere gli atleti di vertice. Questo gruppo di atleti si è ridotto significativamente in termini numerici per l’apparizione negli ultimi decenni di nuovi sport e per la crisi economica. L’estremo culto dell’immagine e del successo imposto dalla nostra società contemporanea ha inoltre favorito l’abbandono precoce della pratica agonistica dell’atletica non appena i miglioramenti o le vittorie vengono a mancare. Particolare attenzione, non solo a parole, dovrà essere rivolta al settore giovanile contrastando la spasmodica ricerca del risultato in questa fascia di età che porta troppo spesso a vana gloria nella categoria seniores con conseguente frequente allontanamento precoce dall’atletica agonistica. Oltre al compito di favorire la crescita degli atleti la FIDAL ha anche un compito sociale nel cercare di incentivare un sano stile di vita con conseguente riduzione della spesa sanitaria. Questo obbiettivo non può essere raggiunto se la maggior parte degli atleti abbandona l’attività precocemente, spesso prima di entrare nella categoria seniores. È perciò fondamentale l’elaborazione di un calendario gare consono a questo gruppo di atleti che permetta a ognuno di rincorrere il proprio sogno sportivo mantenendo sempre vivo e costante l’entusiasmo e il desiderio di rimanere tesserati. Gli atleti masters rappresentano un movimento che solo qualche decennio fa non era affatto prevedibile e al quale adesso bisogna necessariamente offrire risposte concrete. I masters sono la componente atleti più numerosa in seno alla FIDAL. Essi sono per la FIDAL un patrimonio economico e di esperienza. Inoltre, e non è poco, partecipano attivamente al processo di riduzione della spesa sanitaria nazionale. L’attività masters non era contemplata nello statuto di fondazione della IAAF nel 1912 ma non lo è neanche oggi in modo strutturato all’interno della FIDAL degli anni 2000. Deve essere identificato tra i Consiglieri Nazionali un gruppo di persone competenti ed interessate al mondo masters. Per i masters, nello specifico, il rinnovamento significa creare le premesse per uno svolgimento agevole della loro attività sviluppando una serie di riflessioni del tutto nuove perché del tutto nuovo è il movimento masters. Considerazioni finali Ritengo che i Consiglieri Nazionali in quota atleti debbano essere considerati come componenti “tecnici” in seno al Consiglio Nazionale FIDAL. È auspicabile che essi siano oltre che atleti in attività, persone con un curriculum professionale che consenta loro di fornire al nuovo Consiglio Federale la maggiore competenza possibile per affrontare le varie problematiche incontrate da tutti gli atleti tesserati nella pratica del nostro sport in questo terzo millennio. Milano, 19 novembre 2012 Frédéric Peroni (in fede)