DUVRI Allestimento stand - Fiera Internazionale della Sardegna
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DUVRI Allestimento stand - Fiera Internazionale della Sardegna
Viale Diaz 221 – 09126 CAGLIARI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI (DUVRI) ART. 26 D.LGS. 81/08 Progettazione ed esecuzione degli allestimenti stand fieristici, predisposizione sala riunioni e postazioni di segreteria - reception accoglienza nel padiglione I del quartiere fieristico di Cagliari, in occasione della 68° Fiera Campionaria Internazionale della Sardegna 2016. Codice CIG 66673929ED Il presente documento deve essere allegato al contratto di appalto Data elaborazione del documento: aprile 2016 1 PREMESSA Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni e prescrizioni in materia di sicurezza allo scopo di fornire a tutti coloro, che a qualunque titolo si trovano ad operare all’interno del quartiere fieristico, necessarie e sufficienti informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività, in ottemperanza all’art. 26 comma 1 lettera b, del D.Lgs. 81/2008. Secondo tale articolo, al comma 3: “Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non e' possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento e' allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture.(……….). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del D.Lgs. 163/2006, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto; 3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza di rischi particolari di cui all’allegato XI; 3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34 del D.Lgs. 163/2006, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali”. I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare: - Cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa in oggetto; - Coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare i rischi dovuti alla interferenze trai lavori delle diverse imprese coinvolte. Prima dell’affidamento dei lavori si provvederà a: - verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo, o attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato o dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale; - fornire in allegato al contratto il documento unico di valutazione dei rischi che sarà costituito dal presente documento preventivo, eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara. La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo. 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO D. Lgs. N. 81 del 9 aprile 2008 e successive modificazioni e integrazioni Decreto Interministeriale 22 luglio 2014 (c.d. Decreto Palchi) Codice Civile articoli 1559, 1655, 1656, 1677; 2222 e segg. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Scopo di questa procedura è descrivere e disciplinare le attività da svolgersi e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel caso di affidamento dei lavori in appalto o prestazione d’opera o somministrazione. Questa procedura si applica nel caso in cui vengano affidati dei lavori all’interno della azienda committente. La Fiera della Sardegna, in qualità di committente delle imprese appaltatrici, o dei prestatori d’opera che saranno incaricati di operare presso il committente, con il presente documento intende informare i predetti lavoratori in merito ai rischi da interferenze che si potrebbero generare tra le attività delle imprese appaltatrici o dei prestatori d’opera e le attività tipiche svolte presso il quartiere fieristico. Il presente documento, infatti, intende integrare i contenuti della valutazione dei rischi del quartiere fieristico, così come individuati dal DVR, con i rischi delle attività svolte dalla imprese appaltatrici o dai prestatori d’opera presso la Fiera, per quanto ragionevolmente prevedibile, ed individuare le misure di prevenzione e protezione per eliminarli o, quantomeno, ridurli. Le imprese appaltatrici ed i prestatori d’opera dovranno esaminare il DUVRI con la massima cura ed attenzione e inoltrare all’azienda committente le eventuali osservazioni o integrazioni. Tenuto conto della variabilità della tipologia e della molteplice operatività delle manifestazioni fieristiche, il presente documento non può e non deve essere considerato esaustivo ma dinamico e soggetto a integrazioni e modifiche. Nel rispetto dei principi di autonomia e responsabilità propri di ciascun Datore di lavoro e di ciascuna impresa appaltatrice e di ciascun prestatore d’opera, operante presso l’azienda committente, il presente documento non intende limitare in alcun modo o esaurire gli obblighi specifici e le responsabilità dei predetti soggetti così come previste dalla normativa in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. La valutazione dei rischi da interferenze è stata effettuata attribuendo a ciascun pericolo sia la probabilità di accadimento del danno (P), sia un giudizio circa la gravità del danno che da esso può derivare (G). A questo scopo, nel caso dei rischi per la sicurezza e in quello dei rischi per la salute per i quali non siano disponibili misure strumentali, non possono che essere utilizzate delle matrici di rischio con parametri attribuiti sulla base dell’esperienza quindi interpretati in modo soggettivo. In particolare, sono state elaborate le seguenti 2 scale semi-qualitative per riuscire a classificare i 2 parametri P e G di ciascun rischio. 3 SCALA DELL’ENTITA’ O GRAVITA’ DEL DANNO (G) VALORE 4 LIVELLO Gravissimo 3 Grave 2 Medio 1 Lieve DEFINIZIONI/CRITERI Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti reversibili Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili SCALA DELLA PROBABILITA’ DI ACCADIMENTO (P) VALORE 4 LIVELLO Molto probabile 3 Probabile 2 Poco probabile 1 Improbabile DEFINIZIONI/CRITERI Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori Si sono verificati spesso danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa attività o in situazioni operative simili (tenuto conto anche delle seguenti fonti: registro infortuni/malattie professionali, dati AUSL, dati ISPESL, etc.) La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito un danno La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate, non comuni Sono noti solo rari episodi già verificatisi La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi indipendenti, poco probabili Non sono noti episodi già verificatisi Una volta definiti la Gravità del danno = G e la probabilità di accadimento = P, l’indice di rischio = R è ricavato mediante la formula: R=PxG e si può individuare sul seguente diagramma dei rischi: 4 P 4 3 2 1 4 3 2 1 8 6 4 2 12 9 6 3 16 12 8 4 1 2 3 4 G INFORMAZIONI GENERALI FIGURE DI RIFERIMENTO (Al fi e di sta ilire la li ea di o a do e le perso e di riferi e to dell’appalto ve go o di seguito riportati i o i ativi dei respo sa ili del o itte te e dell’appaltatore) Azienda Committente: Azienda Speciale Fiera Internazionale della Sardegna Referente aziendale appalto o preposto Ing. Roberto Miliddi Datore di lavoro Ignazio Schirru - Presidente Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ing. Roberto Miliddi Medico del Lavoro Dott.ssa Stefania Dubois Recapiti operativi. Ufficio Tecnico/Sicurezza Responsabile: Collaboratore: Capo squadra manutenzione: Elettricista: Ing. Roberto Miliddi: Sig. Antonello Parodo: Sig. Antonio Nespolo: Sig. Carlo Cocco: 070 3496303 – 335 7920529 070 3496302 – 335 6568423 335 6568513 335 6568550 Ufficio Amministrativo Responsabile: Collaboratore: Dott. Stefano Andolfi Sig. Simone Casula 070 3496309 070 3496332 – 070 3496315 Ufficio Commerciale Responsabile: Collaboratore: Dott.ssa Alessandra Angius Sig.ra Marcella Bassu 070 3496312 070 3496313 Addetti antincendio aziendali Sig. Antonello Parodo Sig. Antonio Nespolo Sig. Remo Ghiani Sig. Carlo Cocco Sig. Nicola Bodano 335 6568423 335 6568513 331 6929585 335 6568550 335 6568429 I soggetti interessati al presente documento sono: a) Committente: Azienda Speciale Fiera Internazionale della Sardegna in liquidazione b) Ditte appaltatrici o Subappaltatrici, fornitori della Fiera: Società, Imprese, lavoratori autonomi che a qualunque titolo operano all’interno della Fiera c) Espositori, loro fornitori e ditte operanti per loro conto 5 Tipologia delle attività svolte nelle zone oggetto dei lavori Organizzazione fieristica, congressuale, spettacoli, manifestazioni e relativi allestimenti e disallestimenti, nonché operazioni di pulizie, manutenzione ordinaria e straordinaria del quartiere fieristico. Persone presenti nelle aree oggetto dei lavori Nel quartiere fieristico, nei periodi di allestimento e disallestimento, intervengono le seguenti maestranze: - Personale dipendente della Fiera; - Appaltatori della Fiera ed eventuali subappaltatori; - Fornitori della Fiera; - Espositori; - Fornitori degli espositori o ditte operanti per loro conto. Durante le manifestazioni nel quartiere fieristico possono essere presenti: - Personale dipendente della Fiera; - Appaltatori della Fiera ed eventuali subappaltatori; - Fornitori della Fiera; - Espositori; - Visitatori. Indicazioni per l’accesso L’accesso all’area della Fiera è limitato alle sole persone preventivamente autorizzate. Le modalità di accesso al quartiere fieristico sono definite nel Regolamento tecnico e nel Regolamento di Manifestazione predisposto prima di ogni manifestazione secondo le modalità contrattuali. La Fiera elabora un calendario delle manifestazioni e dei relativi periodi di allestimento e disallestimento; saranno però possibili specifiche deroghe per particolari esigenze e, pertanto, sarà possibile la presenza di Appaltatori anche al di fuori del calendario. Individuazione delle aree interessate Le aree interessate risultano essere, in linea generale, tutte le aree, interne ed esterne, del quartiere fieristico e delle aree adiacenti agli ingressi esterni del perimetro delimitato dalla recinzione. Sono definite, di volta in volta, le aree direttamente interessate dalla manifestazione in oggetto. Le aree e i padiglioni interessati dalle attività a cui il presente documento si riferisce sono: Padiglione Mediterraneo del Centro Congressi (ex pad. D) Padiglione I - Sala A (piano terra) Aree esterne al recinto fieristico, adiacenti agli ingressi principali verso l’esterno Piazzale interno al recinto fieristico nel quale insistono i padiglioni Misure generali adottate e di comportamento La Fiera promuove la cooperazione ed il coordinamento tra le parti interessate (imprese appaltatrici e/o prestatori d’opera) in tutte le fasi di lavoro fino al completamento dell’attività. Di seguito vengono elencate alcune delle misure generali e di comportamento che i lavoratori operanti a qualsiasi titolo presso l’Azienda committente sono tenuti a conoscere e a rispettare: - Prendere visione e rispettare il Regolamento tecnico elaborato dalla Fiera di Cagliari. - Segnalare immediatamente al committente eventuali incidenti, mancati incidenti, situazioni anomale e rischi non previsti ma individuati dalla stessa impresa appaltatrice e/o prestatore 6 - - - - - d’opera in sito, con obbligo di sospensione dei lavori fino a quando non saranno eliminate le cause. Provvedere alla informazione e formazione di tutto il personale e in modo specifico del personale addetto ai lavori; alla sorveglianza e alla organizzazione della sicurezza, con specifico riferimento a quanto previsto dal presente DUVRI. Provvedere affinché tutti i lavoratori siano sempre identificabili mediante tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Programmare ed attuare tutte le misure di prevenzione e di protezione, sia generali che specifiche, di propria competenza e responsabilità, sulla base della conoscenza del quartiere fieristico. Partecipare attivamente alla cooperazione con il Committente e le altre imprese appaltatrici e/o prestatori d’opera, eventualmente impegnati all’interno delle stesse aree di lavoro, per attuare le misure di prevenzione e protezione. Contribuire al coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione in caso di interferenze fra le proprie attività e quelle delle altre imprese eventualmente presenti. Dimostrare al committente, prima dell’avvio dei lavori, di avere provveduto alla formazione e alla informazione di cui sopra. Caratteristiche dei luoghi presso i quali è possibile depositare materiali Le aree di deposito devono essere idonee a contenere i materiali che si intende collocare; in particolare: - Eventuali ripiani devono avere una superficie adeguata e devono essere dotati di fermi e/o bordi rialzati che impediscano la fuoriuscita accidentale degli oggetti depositati a causa di rotolamenti o sollecitazioni esterne sugli oggetti stessi e/o sulla struttura portante. - Materiali di forma diversa devono essere immagazzinati con idonei sistemi per la loro stabilizzazione. - Essere chiaramente segnalati e delimitati. - Non invadere percorsi di transito, vie di esodo o uscite di emergenza. - Avere i piani di deposito (pavimenti, scaffalature, solai etc.) di portata idonea rispetto al peso dei carichi da depositare. - Le aree di deposito devono essere realizzate in modo tale che gli oggetti vi possano essere collocati in posizione stabile. - Depositi e lo stoccaggi di materiali combustibili o infiammabili devono essere sempre autorizzati dal personale responsabile della Fiera e vanno comunque limitati al minimo indispensabile. Zone ad accesso controllato soggette alla adozione di misure di prevenzione protezione particolari Sono soggette ad accesso controllato, da parte del personale della Fiera, tutti i locali tecnici e le coperture dei fabbricati. 7 (Parte da compilare a cura della ditta appaltatrice aggiudicataria del servizio) SOCIETA' / IMPRESA APPALTATRICE /FORNITRICE ______________________________ ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Indirizzo Tel. Fax . mail Datore di lavoro Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Medico competente Gestione delle emergenze Responsabile delle emergenze Coordinatore per le emergenze Addetto Squadra antincendio Addetto Squadra primo soccorso Referente dell’appalto presente sul luogo in cui il lavoro si svolge l’attività li itata e te alle tipologie di servizi che richiedo o, per l’espleta e to, la prese za di u refere te el luogo di lavoro 8 (Parte di competenza della Stazione Appaltante, da compilare dopo le verifiche di idoneità) VERIFICA IDONEITA’ TECNICO – PROFESSIONALE DITTA APPALTATRICE Certificato CCIAA Data iscrizione RI N° REA Protocollo: Data: Dichiarazione art. 47 D.P.R. 455/2000 (possesso dei requisiti professionali) D.U.R.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva) 9 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ IN APPALTO. L’appalto ha per oggetto la progettazione ed esecuzione messa in opera stand fieristici, predisposizione saletta riunioni, postazione segreteria, reception e accoglienza al lato nord della sala riunioni nella sala A del padiglione I piano terra del quartiere fieristico di Cagliari, per l’evento “68° Fiera Campionaria Internazionale della Sardegna” che si svolgerà dal 23 aprile al 2 maggio 2016, compresi allestimento, disallestimento, trasporto, nolo arredi e attrezzature. Caratteristiche minime allestimento stand perimetrali da allestire nella sala A del padiglione I piano terra (Assessorati e Agenzie Regionali). Ai lati perimetrali della Sala A del Padiglione I piano terra del quartiere fieristico saranno previsti 16 stand per gli Assessorati e Agenzie Regionali di dimensioni cm. 400x300 e uno dimensioni cm. 800x300. Le caratteristiche tecniche dell’allestimento, sono orientativamente le seguenti: - pareti tipo modulare h cm 250, (struttura alluminio, plance in PVC - forex bianco tipo “octanorm”) configurazione a tre lati chiusi e fascione frontale (frontalino) o bandierina segna stand con nominativo e logo Assessorato / Agenzia regionale (carattere standard prespaziato, monocolore e logo in quadricromia); - 1 scrivania tipo ufficio (legno o cristallo purché di tipologia omogenea per tutti gli stand) dimensioni minime cm 160x60 con cassettiera e serratura; - 4 sedie; - 1 cestino gettacarte; - 1 mobiletto posteriore dim. cm. 100h, composto da 1 modulo a giorno o con due ante a chiusura; - Appendiabiti a stelo; - impianto di alimentazione e illuminazione elettrica con 1 ciabatta e 2 faretti. La disposizione degli stand e della sala centrale è indicata nella planimetria allegata al presente capitolato per farne parte integrante e sostanziale. Il numero di stand stimati in 17, è puramente indicativo e non impegna l’Amministrazione a richiedere l’allestimento di tutti gli stand; questi potranno essere aumentati o ridotti in funzione delle esigenze valutate per l’evento, a insindacabile giudizio della Fiera e saranno compensati a consuntivo sulla base del prezzo unitario offerto dalla ditta aggiudicataria per il numero di stand effettivamente richiesti e allestiti, messi in opera. ALLESTIMENTO SEGRETERIA – DESK OPERATIVI RECEPTION E ISCRIZIONI FORUM P.A. (PIANO TERRA SALA A al piano terra del Padiglione I lato nord, Sala riunioni centrale): Realizzazione, al lato nord esterno della Sala riunioni centrale allestita al centro della sala A, della postazione di segreteria, comprensiva di: • desk operativi con 4 banchi tipo bilevel, per 8-10 pax disposti in modo da avere due punti operativi e di visibilità, al centro dei due ingressi della Sala A del padiglione I piano terrra; • n. 8-10 sedute; • impianto di alimentazione con 5 ciabatte di servizio; • impianto di illuminazione adeguata sui desk (se necessaria); • pannelli alfanumerici per gli accrediti; • cestino gettacarte; ALLESTIMENTO SPAZIO “CASA DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA” In occasione dell’evento presso il padiglione I piano terra – Sala A, dovrà essere realizzato lo stand istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna, costruito nello spazio centrale della sala. A) Area centrale (Pad I terra Sala A), di circa 200 mq (larghezza metri 12 circa). L'area rappresenta l'isola centrale del padiglione. B) Il progetto prevedere la realizzazione di una struttura centrale, con pareti in legno tamburato, colore bianco. Tale struttura avrà tre ingressi, di cui uno principale. All'interno sarà predisposta una sala convegni per circa 100 pax: pedana relatori, fondale con schermo per videoproiettore integrato 10 nella parete di allestimento di dimensioni almeno di mt 2,00 x 1,50. (Sedie e scrivanie per pubblico e relatori da non includere nell’offerta, saranno utilizzate quelle di proprietà della Fiera). C) dietro il fondale della sala sarà realizzato uno sgabuzzino chiudibile a chiave, con uno scaffale interno di servizio, appendiabiti e cestino. D) sempre all’interno della sala in uno dei due lati fronte pedana relatori, sarà posizionato un piccolo salottino per incontri riservati e/o istituzionali. E) ai lati dello spazio esterno saranno previsti quattro salottini relax, separati da fioriere a muretto, posizionati ai quattro angoli della struttura, in design moderno ed abbinati allo stile sobrio dello stand. Tali aree saranno di apertura alle postazioni di lavoro e serviranno anche per brevi incontri istituzionali. F) banconi per URP (Ufficio Relazioni per il Pubblico) saranno posizionati nei due lati lunghi, in due blocchi a fianco delle porte (4 in tutto), con lunghezza di circa 3 mt cadauno e mensole sottostanti per lo stivaggio del materiale. Tali postazioni saranno dotate di adeguate sedute per almeno 3 pax a blocco. G) all’ingresso di ogni porta saranno posizionate delle piccole reception con una adeguata seduta. Sempre all’ingresso della sala saranno posizionati 3 totem/piantane porta programmi intercambiabili quotidianamente (tipo bacheca eventi). Tutto lo stand sarà adeguatamente illuminato e dotato di ciabatte ed impianto elettrico per le postazioni URP, la sala, le reception. Altresì dovranno esser previsti a completamento estetico delle fioriere/dei muretti fioriera o dei cubi fioriera di dimensioni adeguate (compreso nolo allestimenti floreali e piante). SEGNALETICA IN ESTERNO Il progetto prevederà la realizzazione di una segnaletica che consenta ai partecipanti e visitatori della manifestazione fieristica di raggiungere agevolmente lo spazio istituzionale della Regione Sardegna. Nel piazzale e nei percorsi dagli ingressi di V.le Diaz e Piazza M. Polo saranno posizionati n. 8 totem (3 da ingresso V.le Diaz e 5 da ingresso di Piazza M. Polo) segnaletici tipo Tower dim. almeno cm. 60x180h, bifacciali, posizionati lungo i percorsi verso il padiglione I Sala A (reception segreteria); all'ingresso della Sala A del padiglione I, dovrà essere posizionato n. 1 totem semicurvo, dimensioni circa cm. 110x225h monofacciale posizionato nell'ingresso coperto del padiglione I Sala A a fianco delle porte. Nel percorso tra il padiglione I e il Multisala Mediterraneo (ex padiglione D), struttura congressuale che ospiterà il Forum P.A. nei giorni 28 e 29 aprile 2016, dovranno essere previsti n. 6 totem segnaletici posizionati lungo il percorso da padiglione I Sala A, al Multisala Mediterraneo, tipologia tower dim. almeno cm. 60x180h, bifacciali. SEGNALETICA IN INTERNO Presso la struttura congressuale Multisala Mediterraneo, dovrà essere prevista la segnaletica interna all’ingresso delle sale: n. 3 totem tower, uno ad ogni ingresso di ciascuna sala, stessa tipologia dei precedenti. Dovrà altresì prevedersi un pannello autoportante di tipo istituzionale all’ingresso del padiglione e vari impianti segnaletici per l’indicazione delle sale, degli spazi, delle postazioni e dei servizi. Nelle postazioni di Segreteria-info Point la segnaletica di servizio, alfanumerica etc. Formulare la migliore proposta progettuale con le caratteristiche minime sopra indicate con l’utilizzo di totem, pannelli, paline indicando il numero, posizionamento, dimensioni e tipologie costruttive materiali. 11 RISCHI SPECIFICI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ DI ALLESTIMENTO STAND MANIFESTAZIONI FIERISTICHE E CONGRESSUALI. Viene di seguito riportata, a titolo esemplificativo e non esaustivo, una sintesi informativa sui rischi relativi alla tipologia delle lavorazioni oggetto dell’appalto che potrebbero essere generati dalle attività di allestimento stand fieristici. In merito alla realizzazione di eventi fieristici si individuano due diversi ambiti in cui si articola l’attività: la realizzazione degli spazi complementari alla manifestazione fieristica e la realizzazione di ogni singolo stand espositivo, sia questo costituito da un preallestito, sia esso costruito con progettazione libera fuori da standard. Di tutto questo è necessario documentare, per la prevenzione incendi, la struttura e i rivestimenti di parete, i rivestimenti di pedane e pavimenti, i controsoffitti, i materiali ignifugati, etc. con i certificati di reazione al fuoco, la classe e il regolare montaggio di tutta la struttura allestita, nonché l’idoneità statica di ogni sua componente strutturale e del sistema complessivo dei carichi sospesi. L’appaltatore dovrà fornire alla committente la dichiarazione che il suddetto sistema è stato progettato e realizzato secondo quanto previsto dalla Circolare Ministero dell’Interno 1689 1/4/11 “Verifica della solidità e sicurezza dei carichi sospesi”. Tale documentazione dovrà essere prodotta non solo per la struttura terminata, ma anche per il transitorio di montaggio, a tutela di quanti intervengono nelle attività di montaggio. Per quanto riguarda la progettazione della sicurezza, poiché non si ritiene applicabile il Titolo IV del D.lgs. 81/08 (casi di esclusione indicati dal c.d. Decreto Palchi), si fa riferimento all’art. 26 dello stesso Decreto. La committente consegna il presente Documento Unico di Valutazione del Rischio Interferenziale (DUVRI) e l’appaltatrice, con la acquisizione del suddetto, si impegna a inoltrarlo informando i propri dipendenti e le aziende che collaborano con questi negli allestimenti, sui rischi del luogo di lavoro e sulle misure di prevenzione e emergenza adottate dalla Committente. In particolare, gli espositori, che utilizzeranno uno stand a progettazione libera fuori standard o gli allestitori che si occuperanno delle operazioni di montaggio dello stand, qualora ravvisassero lavorazioni non previste nel presente DUVRI, dovranno segnalarlo e dovranno inviare il proprio estratto della Valutazione dei Rischi (DVR), con l’elenco dettagliato delle lavorazioni e delle attività, che verranno effettuate in occasione dell’allestimento del proprio stand nello specifico contesto. Questo consentirà di adeguare il presente documento e di trattare tutti i rischi interferenziali presenti con tutti gli espositori interessati. L'attività per la realizzazione degli spazi comuni nella manifestazione è articolata in diverse fasi: - ingresso nello spazio espositivo per l'esecuzione degli spazi comuni nella manifestazione; percorsi all’interno dello spazio espositivo; - delimitazione e recinzione degli spazi comuni nella manifestazione; - montaggio degli elementi costituenti gli spazi comuni nella manifestazione; - installazione dell'impiantistica, in particolare di illuminazione; - opere di finitura; - equipaggiamento dello spazio e consegna in sicurezza alla manifestazione. A fine manifestazione si effettuerà lo smontaggio e l’allontanamento della risulta e degli elementi da riutilizzare. L'attività, per ogni singolo stand espositivo, è articolata in diverse fasi: - ingresso nello spazio espositivo per raggiungimento dello spazio destinato al montaggio del singolo stand; - percorso all’interno dello spazio espositivo; 12 delimitazione e recinzione dello spazio espositivo in cui sarà montato lo stand; montaggio degli stand come da progetto, comprendente l’assemblaggio di elementi prefabbricati e il montaggio di americane quali carichi sospesi; - installazione della impiantistica, in particolare di illuminazione sulle americane a terra e successivo sollevamento e bloccaggio; - opere di finitura; - equipaggiamento dello stand e consegna in sicurezza alla manifestazione. A fine manifestazione si prevede lo smontaggio e l’allontanamento della risulta e degli elementi da riutilizzare. - Nel quartiere fieristico si opera in un contesto in cui si evidenzia il rischio di investimento lungo la tratta che collega l’ingresso al punto di installazione dello stand. Inoltre se l’esposizione è all’interno di locali chiusi (indoor) si evidenzia la necessità di usare solo motori elettrici per il trasporto, lo scarico e il sollevamento. Si presentano già in questa operazione necessità di coordinamento tra quanti realizzano stand confinanti con Committenti diversi e di coordinamento con quanti operano alla realizzazione degli spazi comuni. Un'attività tipo di montaggio di uno stand a scarico avvenuto: caratteristica è la stretta tempistica delle operazioni di allestimento. Si inizia con le attività di tracciamento. Nel caso debba essere realizzato un appendimento al di sopra dello stand (esempio struttura americana o con funzione decorativa o per reggere impiantistica) questa sarà realizzata a terra e poi sollevata. Poiché sarà un carico sospeso, su lavoratori che completano lo stand, questo deve essere certificato e deve essere garantita la sua sicurezza anche nel transitorio delle operazioni di montaggio. Si tratterà in ultimo di eseguire le predisposizioni impiantistiche di supporto alla esposizione nello stand, che vanno dall’impianto elettrico, alla fornitura di acqua e alla connessioni alla rete di scarico. La gran parte delle attività di allestimento stand espongono i lavoratori a rischi di tipo operativo, quali cadute dall’alto e in piano, cadute di materiale dall'alto, tagli e cesoiamenti, elettrocuzione, rischi di tipo fisico, quali rumore e vibrazioni, rischi di tipo chimico, quali utilizzo di vernici, rischi legati all’organizzazione del lavoro, quali movimentazione manuale dei carichi, posture, ritmi, stress e lavoro notturno. Si rilevano comunque fattori di rischio specifici, tra cui la carenza di formazione, la carenza di organizzazione, l'assuefazione al rischio e altro. Infine, si rilevano rischi trasversali e organizzativi. Tali rischi sono individuabili all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra il dipendente e l’organizzazione del lavoro e tra imprese diverse che operano all’allestimento dello stand o in altri stand vicini o alla realizzazione di spazi comuni della fiera, con interazioni di tipo ergonomico, ma anche psicologico e organizzativo. 13 RISCHI SPECIFICI DELL’AZIENDA COMMITTENTE Viene di seguito riportata, a titolo esemplificativo e non esaustivo, una sintesi informativa sui rischi presenti o che potrebbero essere generati da determinate attività presso l’Azienda committente. Tale elencazione deve considerarsi non esaustiva in quanto non contempla la specificità delle lavorazioni in relazione ai diversi fattori ambientali che possono concretamente verificarsi (presenza di altre imprese presso il committente, traffico veicolare, particolari condizioni metereologiche etc.). Rischio di incendio ed esplosione All’interno dei fabbricati della Fiera di Cagliari il rischio è per lo più legato a possibili comportamenti non ammessi, quali: - Fumare o usare fiamme libere. - Realizzare, durante le fasi di allestimento o disallestimento, impianti temporanei non rispondenti alle normative vigenti. - Accumulare rifiuti e/o scarti combustibili. - Utilizzare veicoli o attrezzature con motore a scoppio. Durante le manifestazioni il rischio è determinato dal particolare affollamento dei locali. Nelle aree esterne il rischio è legato per lo più alla presenza di sostanze infiammabili o combustibili. Rischio rumore Il rischio è dovuto soprattutto alla normale attività che si svolge nell’azienda committente (manifestazioni fieristiche, spettacoli, allestimenti/disallestimenti) ma anche alle attività di manutenzione che possono svolgersi mediante l’impiego di attrezzature di per sé rumorose. Rischio elettrocuzione Rischio di fulminazione con apparecchiature elettriche o impianti di proprietà dell’Ente, quadri elettrici a servizio delle attrezzature dei soggetti appaltanti, dei prestatori d’opera, degli espositori o degli allestitori; impianti per la fornitura di energia elettrica agli stand. Informazioni specifiche sul rischio elettrico. Generalità Gli impianti elettrici collocati nelle strutture temporanee come stand, mostre e fiere comportano un aumento del rischio elettrico; questo è dovuto alla provvisorietà degli impianti, al rischio d'incendio, alla presenza di pubblico ed alle condizioni ambientali che mutano in funzione del luogo d'installazione: per tale motivo la loro esecuzione richiede una maggiore ed attenta valutazione al fine di ridurre il rischio elettrico. Per realizzare gli "impianti elettrici temporanei" negli stand, nelle mostre e nelle fiere occorre fare riferimento alla sezione 711 variante 2, inserita nella parte 7 "Ambiente ed applicazioni particolari" della norma Cei 64/8. In tale sezione sono riportate le prescrizioni ed i provvedimenti da rispettare per la messa in opera degli impianti elettrici al fine di proteggere le persone dal rischio elettrico. Con il termine "impianti temporanei" vengono definiti gli impianti elettrici installati per un periodo di tempo "circoscritto", ad esempio, gli impianti installati all'inizio dello svolgimento di una manifestazione e poi smontati al termine della stessa. L'impianto elettrico posto negli stand, mostre e fiere, oltre l'applicazione della sezione 711, richiede l'applicazione di tutte le prescrizioni necessarie per la realizzazione degli impianti elettrici fissi, quali: il dimensionamento, la protezione delle condutture, il sezionamento ecc. Inoltre, essendo questi ambienti caratterizzati da una elevata affluenza di pubblico e da un elevato tempo di sfollamento delle persone in caso d'incendio (art. 751.03.2), rientrano spesso nell'ambito dei 14 luoghi di pubblico spettacolo e nei luoghi a maggior rischio in caso d'incendio, quindi alle prescrizioni precedenti dovranno essere sommate le prescrizioni contenute nella sezione 751 e 752 della norma Cei 64-8. Individuazione del campo di applicazione Per individuare in modo univoco gli ambienti in cui deve essere applicata la sezione 711, bisogna introdurre una serie di definizioni utili alla determinazione del campo di applicazione: - fiera: esposizione commerciale periodica in cui sono venduti o esposti prodotti; la fiera generalmente è collocata in un edificio o in una struttura temporanea; - mostra: esposizione di oggetti o prestazioni intese come avvenimento di spettacolo, (ad esempio: le manifestazioni di intrattenimento, le mostre mercato, eccetera); la mostra è collocata generalmente in un edificio o in una struttura temporanea; - stand: area o struttura temporanea utilizzata per l'esposizione, la commercializzazione, la vendita o il divertimento; sono associati agli i padiglioni posti all'interno di fiere o le tensostrutture utilizzate per gli eventi temporanei; - struttura temporanea: in questa voce sono individuate le strutture anche mobili o trasportabili, poste fuori o all'interno, e caratterizzate dal fatto di essere montate e poi smontate. In conclusione la sezione 711 si applica agli impianti elettrici collocati nelle: mostre, fiere, stand, esposizioni, manifestazioni all'aperto, mostre mercato, bancarelle, feste, parchi di divertimento, padiglioni espositivi, eccetera. Prescrizioni per impianti temporanei La valutazione del rischio introdotto dagli impianti elettrici temporanei dovrà essere valutata caso per caso al fine di determinare le soluzioni che meglio elevano il grado di sicurezza degli impianti; generalmente i rischi sono da attribuire a: - precarietà delle strutture per il continuo riutilizzo, con conseguente aumento dell'usura dei componenti elettrici come: cavi, condutture, quadri, interruttori, eccetera; - influenze esterne, ad esempio luoghi con presenza di umidità o di acqua ed alle maggiori sollecitazione a cui sono soggetti i componenti dell'impianto elettrico; - aumento del rischio d'incendio, dovuto all'installazione di apparecchi che possono generare calore come faretti, lampade ad incandescenza, eccetera; - elevata densità di persone, che comporta un maggior tempo per lo sfollamento in caso d'incendio. Le prescrizioni riportate nella sezione 711, mirano a rafforzare maggiormente la protezione contro i contatti diretti e indiretti, contro gli effetti termici e contro il rischio Protezione contro i contatti diretti Per la protezione contro i contatti diretti sono ammesse tutte le protezioni indicate all'articolo 412 della norma Cei 64-8, con esclusione della protezione tramite "ostacoli" o "mediante distanziamento delle parti attive". Protezione contro i contatti indiretti Per la protezione contro i contatti indiretti sono ammesse tutte le tipologie di protezione indicate all'articolo 413 con esclusione di: "mediante i luoghi non conduttori e mediante collegamento equipotenziale non connesso a terra". La protezione può essere realizzata con l'interruzione automatica dell'alimentazione tramite dispositivi differenziali. Protezione contro gli effetti termici Per la protezione contro gli effetti termici, l'impianto deve essere realizzato nel rispetto delle prescrizioni riportate: - nel capitolo 42 della norma Cei 64-8, protezione contro gli effetti termici; 15 - nella sezione 527 dove sono elencate le prescrizioni per la scelta e la messa in opera delle condutture allo scopo di ridurre al minimo la propagazione dell'incendio. I componenti elettrici installati devono essere conformi alle norme di prodotto o in mancanza di queste devono attenersi alle prove di comportamento alla resistenza al calore e al fuoco in base alla tabella riportata nella norma Cei 64-8 parte 422. Inoltre, i componenti elettrici che possono essere causa di innesco d'incendio del materiale posto nelle loro vicinanze devono essere installati: - all'interno o sopra strutture che abbiano una bassa conducibilità termica e che riescono a resistere a tali temperature; - interponendo degli schermi a bassa conducibilità termica tra il componente elettrico e il materiale combustibile; - ad una distanza sufficiente, tale da assicurare una adeguata dissipazione del calore in modo da evitare gli effetti termici dannosi; - in involucri che abbiano una barriera di grado di protezione maggiore uguale a IP4X o IPXXD. Protezioni contro il pericolo di incendio Gli apparecchi che generano calore come gli apparecchi d'illuminazione con lampade incandescenti, faretti, proiettori ed altri componenti che durante il loro funzionamento possono assumere elevate temperature superficiali, devono essere adeguatamente protetti, installati e posizionati in accordo alle relative norme di prodotto (salvo quanto indicato dal costruttore) al fine di evitare il pericolo d'incendio. Tali componenti, devono essere sistemati lontani da oggetti combustibili e collocati in modo da impedirne l'eventuale contatto. La norma Cei 64-8 alla art. 751.04.1.5 riporta le distanze minime tra faretto e materiale combustibile illuminato. Le lampade che in caso di rottura (lampade ad alogeni ed alogenuri) possono proiettare materiale incandescente, devono essere dotate di schermo di sicurezza ed installate secondo le prescrizioni del costruttore. I motori che sono comandati automaticamente o telecomandati e che non sono sotto continua sorveglianza, devono essere protetti contro il sovraccarico con dispositivi di protezione automatico a ripristino manuale. POTENZA LAMPADA IN WATT DISTANZA MINIMA IN METRI P ≤ 100 W D ≥ 0,50 m. 100 W ≤ P ≤ 300 W D ≥ 0,80 m. P ≥ 300 W D ≥ 1,0 m. Impianti di illuminazione Gli apparecchi d'illuminazione, devono essere installati fuori dalla portata di mano, cioè ad almeno 2,5 metri dal piano di calpestio, in caso contrario devono essere ben fissati, posizionati e protetti in modo da evitare eventuali ustioni o qualunque altro tipo di ferimento delle persone che vi hanno accesso. Le lampade e gli apparecchi illuminanti devono essere protetti da eventuali sollecitazioni meccaniche. Gli apparecchi d'illuminazione collocati all'esterno, dovranno essere installati nel rispetto dalla sezione 714 della norma Cei 64-8 V2 ed avere un grado di protezione almeno IP33 o maggiore se le condizioni ambientali lo richiedono. 16 Verifiche L'impianto elettrico temporaneo, ad ogni montaggio ed ad ogni cambiamento di luogo, e comunque prima della messa in funzione, deve essere verificato secondo quanto stabilito dalla norma Cei 64-8 parte 6 (verifiche iniziali). Rischio incidenti/traffico/investimenti Il rischio è non trascurabile nell’area esterna destinata al parcheggio, al transito, alla sosta ed alle operazioni di carico e scarico. Il rischio è però particolarmente elevato all’interno dei padiglioni per la circolazione dei mezzi di trasporto di ogni tipo (soprattutto carrelli elevatori) durante gli allestimenti e i disallestimenti. Rischio meccanico Per presenza nell’ambiente di lavoro di attrezzature taglienti, spigolose, parti sporgenti o per eventuale contatto e/o agganciamento con attrezzature in movimento. Rischio cadute o scivolamenti Causati dalla presenza di pavimentazioni potenzialmente scivolose, sdrucciolevoli o temporaneamente sconnesse. Rischio da radiazioni ottiche artificiali Il rischio è dovuto alle operazioni di saldatura eseguite durante interventi di manutenzione ovvero per particolari allestimenti Rischi per eventuale sopravvenienza di situazioni anomale o di emergenza L’azienda committente indicherà le misure (anche di comportamento) da tenere nella eventualità di: - segnalazione di emergenza interna; - situazioni anomale generate o che vengano individuate nel corso dei lavori 17 RISCHI DI INTERFERENZA E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (sono evidenziati i maggiori rischi interferenziali specifici per l’attività oggetto dell’appalto) Lavorazioni che possono dare origine a rischi di interferenza - Realizzazione/manutenzione di opere edili. - Posa in opera di infissi, controsoffitti, pareti mobili. - Realizzazione di impianti elettrici, impianti speciali, allacciamenti elettrici, manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici. - Manutenzione impianti di diffusione sonora. - Installazione ed assistenza di impianti audio/video, illuminotecnica e relative strutture. - Realizzazione di impianti idraulici ad uso fieristico, manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti idrici, termici e sanitari. - Conduzione e manutenzione di impianti tecnologici, di riscaldamento e condizionamento. - Manutenzione di ascensori. - Installazione e manutenzione di attrezzature antincendio. - Manutenzione e pulizia di coperture. - Realizzazione e manutenzione di aree verdi. - Installazione e manutenzione di barriere automatiche e cancelli automatici. - Installazione e manutenzione di impianti di sicurezza e videosorveglianza. - Manutenzione porte e portoni tagliafuoco. - Operazioni di facchinaggio. - Servizi di pulizie. - Allestimento /disallestimento stand. - Montaggio e smontaggio di tensostrutture e opere provvisionali. - Attività di sorveglianza, vigilanza, controllo padiglioni in particolare durante le manifestazioni, allestimenti e disallestimenti. - Gestione parcheggi. - Servizi di accoglienza, gestione ingressi e biglietterie. - Servizi di hostess e maschere. - Attività di ristorazione e catering. - Attività commerciali. 18 Individuazione dei rischi di interferenza tra fasi lavorative La tabella di seguito riportata: - Valuta i rischi di interferenza derivanti dalle attività sotto riportate. - Individua le misure di prevenzione e protezione minime da adottare per eliminare ovvero, ove ciò non fosse possibile, minimizzare i rischi. Rischi Entità (PxG) Rischio derivante dalla presenza di personale di altre ditte che opera in aree di lavoro attigue e transita negli spazi comuni 6 (2x3) Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi. Rischio di: - Scivolamenti - Caduta - inciampo 4 (2x2) Movimentazione materiali (carico/scarico merci) mediante carrelli elevatori o altri mezzi di sollevamento e trasporto. Rischio di: - caduta del materiale trasportato o sollevato; - contatto con altre macchine operatrici; - contatto con linee elettriche aeree Ribaltamento. 8 (2x4) Misure di prevenzione/protezione - Delimitare la propria area di lavoro; - Interrompere momentaneamente le lavorazioni qualora dovesse essere presente un lavoratore o altro soggetto terzo non autorizzato all’interno di detta area o nelle immediate vicinanze; - Attuare le procedure di coordinamento con il personale delle altre ditte; - Divieto di depositare materiali al di fuori delle aree assegnate, lungo i corridoi di esodo o davanti alle uscite di emergenza; - Segnalare in maniera idonea le aree in lavorazione o gli ostacoli che possono costituire pericolo; - In caso di sversamenti accidentali di oli o sostanze che possono rendere scivolosi i pavimenti provvedere tempestivamente alla rimozione e pulizia; - Durante le fasi di pulizia dei pavimenti, aree di transito e spazi utilizzati da altri addetti, accertarsi sempre che i pavimenti siano, per quanto possibile, non scivolosi; - Eventualmente delimitare le aree in lavorazione, per evitare scivolamenti o cadute a terzi ed esterni; - Formazione del personale; - Verificare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza degli apparecchi di sollevamento e dei dispositivi frenanti dei mezzi; - Verificare l’efficienza delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi; - Movimentare il carico solamente in aree libere, prive di ostacoli ed in cui non sono presenti altri operatori che possono essere soggetti a schiacciamenti in caso di caduta del carico; - Divieto di depositare materiali al di fuori delle aree assegnate, lungo i corridoi di esodo o davanti alle uscite di emergenza; - Verificare prima dello scarico dei materiali che gli spazi ad essi destinati siano liberi e facilmente accessibili; - Verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con la manovra; - Non superare la portata massima. 19 Transito di carrelli ed altri mezzi di trasporto. Rischio di: - Urti contro strutture fisse; - Collisioni con altri carrelli o altri mezzi; - Investimento di persone. 8 (2x4) Lavorazioni in altezza (con l’utilizzo di scale, ponteggi mobili, ponti su cavalletti, trabattelli, piattaforme aeree, etc.) o sulle coperture. Rischio di: - Caduta di materiali o utensili dall’alto; - Caduta di persone dall’alto. 4 (1x4) Utensili elettrici ed attrezzature varie (portatili e fisse). Rischio di colpi, tagli, punture, abrasioni dovuti alla proiezione di schegge o materiali 3 (1x3) - Formazione del personale; - Verificare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza dei mezzi di trasporto e dei dispositivi frenanti; - Verificare l’efficienza delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi; - Seguire le indicazioni fornite dalla segnaletica di circolazione; - Procedere a velocità moderata, e comunque adeguata alle condizioni del terreno, del traffico, della visibilità, alla possibile presenza di pedoni, etc. - All’interno dei padiglioni obbligo di procedere a passo d’uomo e con buona visibilità; - Rispettare gli incroci ed i passaggi pedonali. - E’ vietato passare nelle aree prossime alla lavorazione in quota eseguita con scale, ponteggi, trabattelli, piattaforme aeree, etc.; - Tali aree devono essere delimitate con barriere fisse o con nastri colorati; - Utilizzare elmetti protettivi e D.P.I. idonei; - Assicurasi che l’appoggio dell’attrezzatura sia piano; - Assicurarsi della stabilità dell’attrezzatura; - E’ vietata la permanenza contemporanea di più lavoratori su una scala; - Utilizzare scale a norma, dotate di dispositivi antiscivolo; - Dare alla scala il giusto angolo di inclinazione (il piede deve essere uguale a circa un quarto della lunghezza della scala); - Non spostare i ponti quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi; - In caso di lavori ad una altezza maggiore di due metri da terra si dovrà dotare il ponte di parapetti completi di tavola fermapiede su tutti e quattro i lati; - I ponti devono essere usati esclusivamente per l’altezza per cui sono costruiti, senza aggiunte di sovrastrutture; - Rispettare rigorosamente i limiti di portata; - Utilizzare obbligatoriamente nelle fasi di montaggio e smontaggio: elmetti protettivi, guanti antiscivolo, imbracature di sicurezza con dispositivo di trattenuta contro le cadute nel vuoto. - Corretta manutenzione delle attrezzature; - Effettuazione delle operazioni di manutenzione e pulizia sempre ad apparecchiature spente; - Controllare gli utensili prima dell’uso al fine di constatarne lo stato di manutenzione. Controllare in particolare posizionamento e serraggio dei dispositivi di protezione fissi, posizionamento e funzionamento dei dispositivi di protezione mobili, condizioni delle punte, delle lame o dei dischi; - Non utilizzare utensili difettosi o usurati; 20 Rischio incendio 6 (2x3) Rischio di elettrocuzione, scoppio, incendio per contatto accidentale con parti in tensione (per la presenza di attrezzature, utensili elettrici, cavi elettrici, quadri elettrici) 4 (1x4) Rischio di esposizione a sostanze chimiche pericolose durante le operazioni di pulizia, verniciatura, manutenzione, etc. (inalazione, ingestione, contatto con sostanze pericolose, irritazione e sensibilizzazione delle mucose oculari e respiratorie) 2 (1x2) - Transennare o segnalare l’area di lavoro; - Non indirizzare il getto di materiale eroso verso altre persone; - Mantenere la distanza di sicurezza dalle aree in cui sono in esecuzione altri lavori. - All’interno dei locali è vietato l’uso di fiamme libere; - All’interno dei locali è vietato fumare; - Limitare al minimo l’accumulo di materiali combustibili o infiammabili; - I materiali infiammabili devono essere conservati in contenitori chiusi; - Mantenere i pavimenti e le aree di lavorazione pulite rimuovendo, al termine di ogni giornata, gli scarti di lavorazione prodotti; - E’ vietato portare bombole di gas combustibile all’interno dei padiglioni; - Gli utensili, prima dell’uso, devono essere controllati al fine di constatarne lo stato di manutenzione ed in particolare controllare: - Integrità dei cavi di alimentazione e delle spine; - Che il pulsante di azionamento e di arresto funzioni correttamente; - Che l’attrezzo da utilizzare non presenti difetti; - Che la tensione di rete sia quella di alimentazione riportata sulla targhetta dell’utensile; - I cavi di alimentazione devono essere disposti in modo tale da non poter subire danneggiamenti (tagli, abrasioni, contatti con solventi, etc.) e non devono intralciare il passaggio delle persone; - E’ vietato intervenire su componenti elettrici o sugli impianti della Fiera; - E’ vietato effettuare collegamenti elettrici di fortuna, toccare spine o prese o lavorare su impianti elettrici con le mani bagnate; - Riporre gli utensili in modo che non possano cadere o intralciare il passaggio o le lavorazioni; - Rispettare la distanza di sicurezza dalle linee elettriche aeree (min. 5 metri); - Prima dell’inizio dei lavori verificare la dislocazione dei dispositivi antincendio predisposti dalla Fiera. - Dopo le operazioni di pulizia e sanificazione il personale addetto dovrà riporre i prodotti utilizzati nelle aree apposite di stoccaggio, evitando pertanto di lasciare prodotti incustoditi in aree ove terzi possano venirne a contatto; - Utilizzare i prodotti secondo le istruzioni impartite; - I contenitori di prodotti chimici devono essere adeguatamente etichettati e devono essere tenuti ben chiusi; - Conservare le schede di sicurezza a portata di mano; 21 Rischio di inalazione fumi o polveri dovuti a: - Utilizzo di saldatrici; - Utilizzo di motori a scoppio all’interno dei locali; - Lavorazione di manufatti in legno o metallo. Rischio di esposizione a radiazioni (non ionizzanti) dovute ad operazioni di saldatura 2 (1x2) 2 (1x2) Rischio di esposizione a rumore per l’utilizzo di utensili ed attrezzature portatili e fisse 2 (1x2) - Lasciare sempre i prodotti nelle confezioni originali; - Non mescolare i prodotti; - Maneggiare sempre i prodotti avendo cura di non produrre schizzi; - All’interno dei padiglioni sono ammesse solo piccole operazioni di verniciatura (non a spruzzo); - Le operazioni come: miscelazione, preparazione, verniciatura, incollaggio, essiccazione, pulizia devono essere effettuate in aree ben ventilate; - Evitare inutili spargimenti di materiale; - Lo smaltimento dei rifiuti deve essere effettuato secondo le procedure e modalità stabilite, nelle aree messe a disposizione dal committente, evitare di posizionare i rifiuti nelle aree di transito, fuori dagli spazi, etc. - All’interno dei padiglioni sono ammesse solo piccole operazioni di saldatura, preventivamente autorizzate ed eseguite assicurando la migliore ventilazione dell’ambiente; - Gli automezzi con motore a scoppio non possono sostare con il motore acceso; in caso di necessità devono essere dotati di apposito tubo per lo scarico esterno dei fumi; - All’interno dei padiglioni sono ammesse solo piccole lavorazioni di manufatto in legno (o metallo) e solo se eseguite con attrezzature dotate di dispositivi per la aspirazione/raccolta di polveri, sfridi, trucioli. - All’interno dei padiglioni sono ammesse solo piccole operazioni di saldatura, preventivamente autorizzate; - Durante le operazioni di saldatura devono essere predisposte idonee schermature per impedire che altri lavoratori in transito possano subire danni alla vista. - Privilegiare i processi lavorativi e le attrezzature meno rumorosi; - Le sorgenti rumorose devono essere tenute il più possibile separate e distanti dagli altri lavoratori; - Le zone caratterizzate da elevati livelli di rumorosità devono essere segnalate; - Utilizzare DPI adeguati (cuffie/tappi) durante le lavorazioni in ambiente rumoroso. 22 DISPOSIZIONI GENERALI PER LE AZIENDE Si riportano di seguito alcune indicazioni per le aziende che prestano la loro opera all’interno del quartiere fieristico. Misure di prevenzione per le interferenze - Fornire ai lavoratori la necessaria informazione e formazione sui rischi da interferenze e sulle relative misure di prevenzione e protezione - Effettuare possibilmente le lavorazioni in aree distinte - Effettuare possibilmente le lavorazioni in tempi distinti - Pianificare e controllare gli interventi a rischio - Comunicare e segnalare ad altri lavoratori gli interventi in corso, con avvertimenti ed avvisi - Transennare l’area di lavoro - Segnalare il rischio o la lavorazione - Vietare ad altri lavoratori l’accesso all’area assegnata per l’intervento - Fornire ai lavoratori i DPI previsti e verificarne l’utilizzo - Fornire assistenza/affiancamento durante le lavorazioni che comportano rischi di interferenze - Segnalare e gestire tempestivamente situazioni fuori dall’ordinario - Identificare le attrezzature di proprietà e coordinare l’eventuale utilizzo comune di attrezzature, mezzi, etc. COSTI PER LA SICUREZZA Stima dei costi per la sicurezza Ai sensi dell’articolo 26 comma 5 del D.Lgs. 81/2008: “ Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della entrata in vigore del succitato decreto, e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati, a pena di di nullità ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile, i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto”. Tali costi, finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell’appalto, saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per: - Garantire la sicurezza del personale dell’appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati - Garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che durante lo svolgimento dei lavori potrebbero originarsi all’interno dei locali - Specifiche procedure contenute nel Piano della Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza. I costi della sicurezza sono stati valutati sulla base delle necessità emerse dalla presente valutazione dei rischi da interferenze. Questi dovranno essere tenuti distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a ribasso. IL DETTAGLIO DEI COSTI PER LA SICUREZZA DA RISCHI INTERFERENTI SONO INDICATI IN CALCE AL PRESENTE DOCUMENTO. 23 Informazioni sul piano d’emergenza del Quartiere Fieristico di Cagliari (Eventuali ulteriori informazioni possono essere richieste tramite tel. 070/3496302/303, fax n° 070/3496310) e-mail: [email protected] INTRODUZIONE Il Decreto Legislativo n. 81/2008, Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, (D.Lgs. 81 in seguito) prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro privato e pubblici mediante l’attuazione di direttive comunitarie. In particolare il D.Lgs. 81 si prefigge la valutazione, la riduzione ed il controllo dei rischi per la salute e per la sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro, mediante un’azione combinata di vari soggetti per ognuno dei quali prevede obblighi e sanzioni. Più specificatamente il D.Lgs. 81 prescrive l’adozione di tutte le misure necessarie per evitare l’insorgenza di un incendio e limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi (art. 46), anche mediante la preventiva designazione dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericoli gravi e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque di gestione dell’emergenza (art. 18 comma 1), i quali devono essere adeguatamente formati (art. 37). Fiera della Sardegna (Fiera in seguito) ha predisposto il Piano di Emergenza ed Evacuazione, in funzione della realtà molteplice e complessa che caratterizza il quartiere fieristico di Cagliari e le varie manifestazioni che ospita. Sulla base della considerazione che l’efficienza di un Piano d’Emergenza è fondato sulle risposte immediate e coordinate dei coinvolti nell’operazione e altresì che, per la natura stessa delle Manifestazioni, i visitatori non possono essere addestrati a tal evenienza, la Fiera ha predisposto un adeguato servizio per far fronte alle situazioni di emergenza. In caso d’emergenza quindi le persone presenti dovranno seguire tassativamente le istruzioni impartite dal personale addetto alla sorveglianza e sicurezza e, se richiesto, dovranno abbandonare ordinatamente le aree di lavoro o espositive dopo aver disattivato gli impianti di propria competenza. Questo fascicolo ha lo scopo di portare a conoscenza di quanti si trovino ad operare nel quartiere, le norme comportamentali da seguire nel caso si presentino eventi predefiniti come “Situazioni d’emergenza”. Sono state considerate “Situazioni d’emergenza” gli eventi particolari che richiedono, per la gravità che può derivarne per le persone e per le cose, un efficace piano di pronto intervento, predisposto a priori, per poterli affrontare in condizioni precedentemente controllate e sperimentate. Nella predisposizione del Piano d’emergenza si è tenuto conto di quei fattori che influenzano con la loro presenza o con il loro stato al momento dell’evento, l’attuazione del piano stesso. EVENTI CLASSIFICATI COME “SITUAZIONI DI EMERGENZA” Gli eventi considerati “Situazioni di emergenza” sono: 1. Incendio grave (o “avanzato”) (*); 2. Incendio lieve (o “principio” di incendio) (*); 3. Crollo o cedimento strutturale (*); 4. Esplosione (*); 5. Emergenza sanitaria; 6. Black out (*) Le emergenze contrassegnate con (*) possono evolversi in evacuazioni parziali o generali. 24 SCOPO DEL PIANO Il piano di evacuazione intende regolare i comportamenti e le prime manovre da effettuare, durante una emergenza, permettendo di ottenere nel più breve tempo possibile i seguenti obiettivi principali: 1) Salvaguardia ed evacuazione delle persone; 2) Compartimentazione e confinamento dell’incendio; 3) Messa in sicurezza degli impianti; 4) Protezione delle strutture e delle attrezzature; 5) Risoluzione completa dell’emergenza. Per raggiungere tali fini gli obiettivi principali del piano di emergenza sono quelli di far sí che: • che chiunque si trovi in una situazione d’emergenza o potenzialmente tale, si attivi e si comporti in base a procedure fisse di riferimento, avvisando innanzitutto gli Uffici della Fiera allo scopo preposti componendo i numeri: 070 3496302/303 – 070 3496301 – 335 7920529 – 335 6568423 – 335 6568513 – 335 6568551 che a loro volta attiveranno i soccorsi necessari secondo il tipo di evento; • che l’emergenza venga affrontata con azioni sinergiche e comportamenti ordinati, in situazioni dove chi interviene conosca a priori il proprio compito e sappia come integrarsi e cooperare con gli altri soccorritori; • tutti sappiano a chi devono far riferimento per chiedere istruzioni, da chi ricevere ordini, chi informare sugli sviluppi della situazione, con chi e come comunicare; • gli uffici di riferimento siano sempre a conoscenza della situazione per attivare di volta in volta i necessari rinforzi anche esterni. INFORMAZIONE Per un’evoluzione favorevole dell’evento “emergenza” occorre che ciascuno esegua quelle poche fondamentali operazioni, nella giusta sequenza, soprattutto coordinandole con le operazioni che stanno eseguendo gli altri. A tale scopo, durante il normale svolgimento dell’attività Fieristiche (premontaggio, montaggio degli allestimenti, periodo di mostra, smontaggio) gli espositori si devono attenere strettamente alle norme di sicurezze indicate nel Regolamento Tecnico ed orientarsi all’interno del padiglione in cui lavorano individuando, tramite le planimetrie del Piano di Evacuazione esposte, le uscite di sicurezza e i mezzi antincendio del salone in cui operano. In egual modo sono tenuti ad informarsi su come raggiungere, in caso di necessità, il punto di riunione. COLLABORAZIONE CON GLI ADDETTI ALLA SICUREZZA E SOCCORSO IN CASO DI EMERGENZA Il modo migliore per collaborare con gli addetti alla sicurezza è di non interferire col loro operato e solo su loro eventuale richiesta di mettere a disposizione la propria capacità ed esperienza lavorativa, la conoscenza dei luoghi, delle macchine e delle altre attrezzature in esposizione. 25 COMPORTAMENTI GENERALI DA ADOTTARE IN CASO DI EMERGENZA 1 2 3 Mantenere la calma. Evitare di trasmettere il panico ad altre persone. Prestare assistenza a chi si trova in difficoltà se si ha la garanzia di riuscire nell’intento. 4 Attenersi scrupolosamente a quanto previsto nel presente piano e agli ordini impartiti dagli addetti alla sicurezza. 5 Non rientrare nell’edificio fino a quando non vengono ripristinate le condizioni di sicurezza. CHIAMATA DI SOCCORSO Una richiesta di soccorso deve contenere questi dati: CHI COME 1 2 3 4 5 Chiunque identifichi un emergenza Comporre i numeri indicati in precedenza Indicare il luogo dell’incidente : Padiglione, salone o piano ..... Descrivere il tipo di incidente (incendio – crollo …..). Indicare l’entità dell’incidente (danni ad edifici – persone). Indicare se ci sono feriti e se noto il loro numero. Dati di chi chiama (cognome – nome – eventuale numero di telefono). MODALITÀ DI EVACUAZIONE Tutte le persone presenti nell’edificio ad eccezione degli addetti al servizio d’emergenza. QUANDO: L’ordine di evacuazione viene impartito dal Responsabile della Fiera. I visitatori ed il personale possono abbandonare l’edificio, anche in assenza di specifico ordine, quando ritengono di essere in pericolo. Sono tenuti a rispettare le procedure contenute nel presente piano. COME: a. Mantenendo la calma; b. Seguendo le vie di evacuazione predisposte, segnalate e evidenziate nelle planimetrie esposte; c. Evitando assolutamente di utilizzare gli ascensori e percorsi diversi da quelli indicati; d. Raggiungendo le zone di raduno esterne all’edificio segnalate nelle planimetrie esposte. Il personale non deve assolutamente allontanarsi dalle zone di raduno. CHI: 26 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA PER L’APPALTO. Sono quantificabili come costi della sicurezza da interferenze le misure di prevenzione, in quanto compatibili, relative ai rischi standard individuati nel presente documento, in particolare, i costi relativi a: - Informazione specifica dei lavoratori per attività entro il Quartiere Fieristico; - DPI per attività interferenti; - Sbarramenti e transennature per segnalazioni attività in corso; - Segnaletica specifica. Si propongono quindi: - incontri di coordinamento per una durata complessiva di 6 ore con la presenza del Responsabile per la sicurezza e del Direttore dell’esecuzione del Contratto della committente con i responsabili tecnici della ditta appaltatrice; - informazione dei lavoratori sui contenuti del piano di sicurezza e gestione delle emergenze al fine della loro applicazione, della durata complessiva di 4 ore, una volta nel corso del contratto. DESCRIZIONE Quantità Cartellonistica e segnaletica di sicurezza in materiale plastico adatto per uso interno / esterno Per la delimitazione delle zone: Costo Unitario [€] Totale [€] 25 5,00 125,00 20 2,60 52,00 25 27,00 675,00 1 incontro x 3 ore 37,00 111,00 2 ore x 6 addetti 18,00 216,00 Totale complessivo costi della sicurezza per l’appalto ………………………………€. (non soggetto a ribasso d’asta) 1.179,00 Nastro segnalatore bianco/rosso Kit 4 paletti per la segnaletica e delimitazione Incontro di coordinamento fra i responsabili dell’impresa e il R.S.P.P. del Committente: iniziale per esame misure di prevenzione e indicazioni di direttive per la loro attuazione Attività in-formazione relativa alla conoscenza dei luoghi, dei percorsi, delle aree, delle attività proprie delle strutture, delle attività di altri soggetti appaltatori, dei servizi e delle utenze. Attività di in-formazione relativa ai piani di emergenza, di evacuazione. Rudimenti dei principali fattori di rischio (specifici del quartiere fieristico). Individuazione delle vie di fuga. Studio della segnaletica di pericolo e di emergenza. Attività di in–formazione sui rischi ambientali e specifici presenti nel quartiere fieristico e illustrati nel presente documento. 27