03a04 Sommario + Editoriale - Federazione Ginnastica d`Italia
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03a04 Sommario + Editoriale - Federazione Ginnastica d`Italia
21a34 Artistica:- 27-01-2009 12:17 Pagina 32 32 Artistica Primo Piano L’ANALISI DELLA RINCORSA DEL VOLTEGGIO DURANTE LA “MEDITERRANEO GYM CUP” Dott. Andrea Massaro e Dott.ssa Marianna Broccatelli Dipartimento di Scienze della Salute - Università degli Studi di Roma “Foro Italico” È esperienza comune di tutti coloro che, come atleti o come allenatori, hanno praticato la ginnastica artistica, come la rincorsa dei salti al volteggio sia un momento critico e delicato per la riuscita del salto. La rincorsa che precede la battuta in pedana nel volteggio, infatti, può essere determinante per una corretta esecuzione di quest’ultimo e, pertanto, andrebbe studiata con estrema cura. Nonostante l’attenzione che atleti e tecnici, pongono normalmente nell’individuare una rincorsa ottimale per l’esecuzione dei salti, e nonostante si cerchi, attraverso allenamenti specifici di standardizzare il più possibile la fase di rincorsa, la quasi totalità degli atleti, ha sicuramente provato l’esperienza di “sbagliare” una rincorsa. Infatti, capita non di rado di trovarsi di fronte ad atleti che improvvisamente, e senza un motivo apparentemente chiaro, smarriscono le giuste misure della rincorsa, non riuscendo pertanto ad eseguire i propri salti con la dovuta precisione. Questo fenomeno è si verifica ad ogni livello, persino negli atleti top L’oro olimpico 2008 al Corpo Libero, level. Si ripensi a quanto la rumena Sandra Izbasa sui 25 metri avvenuto recentemente alla del Volteggio di Roma (Foto D. Ciaralli) ginnasta russa Ekaterina Kramarenko, che, nella finale a squadre dei mondiali 2007, dopo aver sbagliato la rincorsa, salì sulla pedana, toccando la tavola del volteggio con le mani senza però eseguire il suo salto. Era la penultima Russa a salire all’attrezzo, e la sua squadra stava lottando per un piazzamento sul podio. Il suo errore fu determinate e costò il bronzo alla Russia. La bibliografia scientifica internazionale, ad oggi, non riporta studi approfonditi sulla rincorsa del volteggio, né vi sono state ricerche accurate volte a far luce su un eventuale rapporto di relazione tra le caratteristiche della rincorsa (numero di passi, velocità, frequenza degli appoggi ecc.) e la riuscita del salto. Esistono diversi articoli che si occupano del volteggio, ma sono principalmente focalizzati sull’analisi biomeccanica del secondo volo oppure sulla fase di stacco. Lo scopo della nostra ricerca, è stato quello di iniziare a far luce sulla fase di rincorsa dei salti volteggio. Verificarne l’eventuale influenza sulla riuscita del salto, individuare possibili correlazioni e cercare di identificarne gli aspetti che possano essere allenati e che possano portare ad un miglioramento della prestazione. Si sarebbe voluto peraltro verificare se il fattore gara avesse o meno un ruolo su eventuali cambiamenti della rincorsa. Pertanto, si è deciso di sfruttare un’occasione unica, come la Mediterraneo Gym Cup, una gara internazionale di altissimo livello che si è svolta a Roma il 5 luglio 2008 e che ha visto la partecipazione delle rappresentative nazionali di Italia, Romania, Bra- 21a34 Artistica:- 27-01-2009 12:18 Pagina 33 33 sile e Bielorussia. Questa gara, nel calendario agonistico, rappresentava l’ultimo appuntamento in preparazione della competizione Olimpica di Pechino, pertanto, tutte le squadre partecipanti, si sono presentate sul podio allestito al Palalottomatica di Roma estremamente preparate e determinate. Le rilevazioni sono state effettuate utilizzando una serie di barre del sistema Optojump di Microgate. Tale sistema di rilevamento ottico, permette la misurazione dei tempi di contatto e di volo, con una precisione di 1/1000s durante l’esecuzione di una serie di salti o di una corsa. E’ costituito da una o più coppie di barre strumentate (dimensioni 100x4x3 cm), di cui una contenente la parte di controllo e ricezione, l’altra la parte di trasmissione. Considerando che per effettuare correttamente la rilevazione è necessario che tra le barre non vi sia alcun oggetto che ostruisca il segnale, si è deciso di adoperare un sistema composto da 21 metri di barre. Figura 1: Il sistema di rilevazione montato al Palalottomatica La prima barra è stata posizionata all’inizio della striscia di rincorsa in maniera tale che, sia il tappetino per l’appoggio delle mani al suolo che la pedana, fossero posizionate esternamente al sistema di rilevazione e non creassero quindi problemi invalidando la ricerca. Questa valutazione si è poi rivelata corretta al punto che nessuna ginnasta ha posizionato la pedana o il tappetino per la rondata in modo da creare intralcio al sistema di rilevazione e, al contempo, si è riusciti ad analizzare tutti gli appoggi compreso il presalto. Alla ricerca hanno preso parte sedici ginnaste, poiché, sebbene le atlete delle rappresentative in gara fossero di più, alcuni salti purtroppo non sono stati registrati dalle apparecchiature in maniera impeccabile pertanto, per ottenere dei dati assolutamente ineccepibili dal punto di vista qualitativo, si è scelto di prendere in considerazione solo quelli delle seguenti ginnaste: Tabella 1: Rappresentative e ginnaste partecipanti Italia Brasile Romania Bielorussia Ferrari Barbosa Izbasa Maracchkouskaya Benolli Dos Santos Druncea Parolari Souza Grigore Bergamelli Acatrinei Dragoi Bradaschia Silva Macrì Le caratteristiche antropometriche delle ginnaste partecipanti erano le seguenti: Tabella 2: Caratteristiche antropometriche ginnaste partecipanti Minimo Massimo Media Deviazione std. Età 15,00 25,00 18,06 2,71 Peso 36,00 55,00 44,59 6,06 Altezza 143,00 165,00 154,09 7,37 BMI 16,13 20,34 18,69 1,24 Tutti i salti effettuati dalle ginnaste appartenevano al gruppo strutturale dei salti con partenza dalla rondata al suolo e questo ha permesso di confrontare facilmente tutte le esecuzioni. Per ciascun volteggio di gara è stata analizzata la rincorsa, calcolando, per ogni passo della stessa, i seguenti parametri: tempo di contatto (TC),tempo di volo (FT), lunghezza del passo (SL), altezza del passo (SH), velocità (RV) e accelerazione (RA). Tutti questi parametri sono stati calcolati tanto per la fase di lancio della rincorsa, quanto per l’ultimo passo di corsa e per il presalto. È stata quindi presa in considerazione la nota A, che indica la difficoltà del salto, e la nota B, che invece descrive la qualità con cui è stato eseguito il salto. Non si è riusciti ad effettuare una comparazione tra i salti che le ginnaste hanno effettuato durante gli allenamenti sul campo di gara ed il salto della competizione poiché, la quasi totalità delle ginnaste, ha effettuato durante i giorni precedenti solamente salti di base. Pertanto non è stato possibile intraprendere un paragone tra lo stesso salto eseguito in gara ed in allenamento. Una volta raccolti tutti i dati, si è passati ad analizzarli statisticamente attraverso lo studio della correlazione tra tutte le variabili cinematiche della rincorsa sopra descritte e i punteggi assegnati dalla giuria. Sono state individuate due correlazioni significative, entrambe riguardanti i tempi di contatto. Specificamente, si è individuata una correlazione significativa tra il tempo di contatto dell’ultimo passo di rincorsa e il punteggio ottenuto dal salto e tra il tempo di contatto del presalto e il punteggio finale. Questo sta a significare che, tanto più breve è stato il tempo di 21a34 Artistica:- 27-01-2009 12:18 Pagina 34 34 Artistica Primo Piano contatto del piede al suolo nell’ultimo passo di rincorsa e nel presalto, tanto più alto è stato il punteggio ottenuto dalla ginnasta. Tutte le altre variabili studiate non hanno avuto alcuna significatività statistica. Tabella 3: Velocità media della rincorsa espressa in metri al secondo Ginnasta V Media Tot Grigore 7,61 Benolli 6,61 Dos Santos 6,43 Parolari 6,34 Izbasa 6,31 Marachkouskaya 6,23 Macrì 6,20 Bradaschia 5,97 Barbosa 5,75 Ferrari 5,74 Souza 5,71 Silva 5,57 Bergamelli 5,43 Druncea 5,34 Dragoi 3,50 Acatrinei 1,99 6 ,0 5 5 ,8 7 7 ,0 0 4 ,9 5 6 ,0 0 Brasile Velocità m/s 5 ,0 0 Italia 4 ,0 0 3 ,0 0 Romania 2 ,0 0 1 ,0 0 0 ,0 0 Velocità medie rincorse Grafico: 1 Velocità media per rappresentativa Questi risultati sono nuovi nell’ambito della bibliografia internazionale e puntano l’attenzione su un aspetto più qualitativo della rincorsa. In accordo con la letteratura infatti, la velocità della rincorsa non sembra influire sulla qualità del salto, poiché la rincorsa del volteggio non può essere considerata alla stregua di una corsa sprint. Il fattore tecnico infatti, soprattutto nei salti che vengono dalla rondata con la posa delle mani al suolo, diventa troppo importante, e la rincorsa stessa, tende a diventare un primo elemento tecnico. Il dato suggerito da questa ricerca, indica invece che forse è necessario porre attenzione all’aspetto qualitativo della corsa, cercando di allenare gli atleti ad avere appoggi dinamici e reattivi, piuttosto che stimolare ad una velocità lineare estrema. Figura 2: La squadra brasiliana in compagnia di alcuni ricercatori. Da sx: Dott. Cosme Franklin Buzzacchera, Dott. Alessandro Tito, Dott. Gianpietro Emerenziani, Dott.ssa Marianna Broccatelli, Dott. Andrea Massaro e le ginnaste:Dos Santos, Barbosa, da Silva, Santos, Franco, Souza. Le prossime ricerche dovranno indagare se questo dato sia valido sia per gli atleti maschi, sia per ginnasti e ginnaste di livelli di qualificazione inferiori. Infatti, i dati emersi da questa ricerca pilota, devono essere rigorosamente riferiti al campione che ha effettuato il test, ovvero ginnaste di altissimo livello impegnate in una competizione sul podio a pochi giorni dall’Olimpiade. Per confermare od eventualmente smentire tali dati, e le relative indicazioni che ne nascono, occorreranno studi approfonditi su campioni più numerosi e differenti, tanto per genere, quanto per livello di classificazione. Sarà interessante verificare per esempio, se il parametro della velocità orizzontale sia un fattore non correlabile al punteggio, anche con ginnasti e ginnaste molto giovani che eseguono salti di tecnicamente abbastanza facili. Infine, è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno permesso che questa ricerca si svolgesse: il Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, Prof. Riccardo Agabio, il dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli studi di Roma “Foro Italico” ed in particolare il Prof. Carlo Baldari e la Prof.ssa Laura Guidetti; tutti i ricercatori che, a vario titolo, hanno collaborato alla realizzazione pratica della ricerca; il Prof. Roberto Pentrella; il Presidente della società organizzatrice, Prof. Pierluigi Miranda; il Prof. Mauro Di Rienzo per la collaborazione tecnica; la Prof.ssa Donatella Sacchi; il DTNAF Dott. Enrico Casella; tutti i tecnici delle rappresentative in gara e tutte le atlete.