Class of thought - George Deem

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Class of thought
- George Deem
LA GESTIONE DELLA
CLASSE
EFFICACIA DELLA CLASSE
COME LUOGO FORMATIVO
DIBATTITO IN AMBITO
PEDAGOGICO DIDATTICO
ANCORA APERTO
CONTESTO ORGANIZZATIVO
ADEGUATO A REALIZZARE
FINALITA’ FORMATIVE E
NECESSARIO COME PUNTO DI
RIFERIMENTO NELLA
COMPLESSITÀCOME LUOGO
PER L’INCLUSIONE, PER LA
SOCIALIZZAZIONE, PER LA
GARANZIA DEL DIRITTO ALLO
STUDIO.
CONTESTO ORGANIZZATIVO
NON PIU’ ADEGUATO A
REALIZZARE FINALITA’
FORMATIVE, NON
RISPONDENTE ALLE
MODALITA’ ATTUALI DI
ACCESSO AL SAPERE, NON
SUFFICIENTE A GESTIRE
ELEMENTI DI COMPLESSITA’.
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PAROLA CHIAVE = COMPLESSITA’
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RIFERIMENTI:
PAROLA CHIAVE
=
COMPLESSITÀ
PAROLA CHIAVE
=
SISTEMA
• CRISI DELL’EPISTEMOLOGIA CLASSICA DETERMINISTICA…
• PROSPETTIVA SISTEMICA
• PROSPETTIVA ECOLOGICA
• RELAZIONI CIRCOLARI
• INTERDISCIPLINARIETA’
• TRANSDISCIPLINARIETA’
• APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE E DIALOGICO
• CONCETTO DI SISTEMA
• CONCETTO DI CONTESTO
UN INSIEME DI PIU’ PARTI O ELEMENTI
INDIVIDUABILI SINGOLARMENTE CHE
STABILISCONO LEGAMI DI INTERDIPENDENZA
RECIPROCA E COSTITUISCONO UNA TOTALITÁ
DINAMICA
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PAROLA CHIAVE
=
CONTESTO
ciò che sta intorno,
ambiente in cui si verifica
una situazione
UN LUOGO FISICO?
UN «LUOGO»
INTERSOGGETTIVO?
STATICO? DINAMICO?
OGGETTIVO? SOGGETTIVO?
relazione complessa
intersoggettiva
tra
una TOTALITA’ e le sue parti
CONCETTI CHIAVE:
…..COMPLESSITA’……SISTEMA….CONTESTO….TOTALITA’…..
INTERRELAZIONE……
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CONTESTO CLASSE: contesto interpersonale, intersoggettivo come
insieme non solo di cose e di persone ma di «conversazione», di
«agiti comunicativi», elementi verbali e non verbali attraverso i quali
viene assegnato un significato, una semantica a messaggi,
comportamenti e azioni.
CONTESTO E OSSERVATORE: l’osservatore ha un contesto teorico di
riferimento rappresentato dal suo modo di collegare gli elementi del
campo che intende osservare.
Realtà osservata e osservatore hanno un rapporto ricorsivo.
Quale realtà si sta osservando?
Quali significati sono attribuiti ad eventi, fatti….?
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COMPLESSITA’ come
APPROCCIO ALLA CONOSCENZA
•  MULTIDIMENSIONALE
•  TRANSDISCIPLINARE
•  INTERDISCIPLINARE
•  PENSIERO DIALOGICO
•  GESTIONE DELLE AMBIGUITA’
• CONCETTI OPPOSTI COMPLEMENTARI ( da o/o a e/e )
• COSTRUZIONE DI CONTESTI come prodotto di relazioni intersoggettive,
di storie di relazione e di conversazione tra i soggetti che vi
appartengono, che generano significati in continua evoluzione.
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GESTIONE DELLA CLASSE NELLA COMPLESSITA’…….
Concetto molto ampio e globale, che va ben oltre l’idea di mantenimento
della disciplina.
La gestione della classe come sistema è un processo in cui intervengono
molteplici fattori, ognuno con la propria specificità, in reciproca
interrelazione.
RICERCA DI SENSO…..
• QUALI SFIDE?
• QUALI ATTORI?
• QUALI RISORSE?
• QUALI DISPOSITIVI PEDAGOGICI?
• QUALI MEDIATORI?
• QUALI RAPPRESENTAZIONI?
• QUALI SIGNIFICATI?
• QUALI PROBLEMATICHE?
• QUALE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE?
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GESTIONE DELLA CLASSE COME SISTEMA COMPLESSO…..
……IN RELAZIONE ALLA FUNZIONE FORMATIVA DELLA SCUOLA….
La modalità di gestione della classe influisce sull’intero processo
formativo e sui meccanismi che attivano la motivazione, l’autostima,
senso di efficacia personale.
processi sociali, psicologici, emozionali che si attivano
nelle interazioni
docente-studenti e studenti-studenti.
Fattori: dinamiche automatiche e inconsce, aspettative, meccanismi difensivi,
qualità della della dimensione di controllo, espressiva-emozionale, di
comunicazione del docente, del suo essere responsabile e congruente
(presenza attiva e autentica).
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il
GESTIONE DELLA CLASSE COME SISTEMA COMPLESSO…..
……IN RELAZIONE ALLA FUNZIONE FORMATIVA DELLA SCUOLA….
NUOVO SGUARDO
DA ADEMPIMENTO
A PENSIERO
QUALI COSE SI DEVONO FARE?
programmi e ordinamenti ministeriali
COME ?
scelte metodologiche (rappresentazione del compito) sulla base delle proprie
competenze, conoscenze, rappresentazioni mentali
COSA?
realizzazione del compito, cosa si traduce in realtà
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PROMOZIONE DELLA SALUTE E PROCESSI FORMATIVI:
QUALE RELAZIONE?
Un nuovo sguardo sulla salute….
Un nuovo sguardo sulla funzione formativa della scuola…..
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Accezione di scuola come……
ambiente intenzionalmente organizzato per l’apprendimento
e per la costruzione di contesti relazionali significativi e
funzionali ai processi formativi.
Teoria della
complessità
…..
Contributi multidisciplinari delle
scienze umane: costruttivismo,
dimensioni sistemiche delle
interazioni sociali e delle influenze
culturali…….
Prospettiva ecologica
(Bronfenbrenne, Gardner,
Bateson)……..
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UN NUOVO SGUARDO SUL CONCETTO DI SALUTE
Il concetto di salute si configura come
benessere generale psico-fisico
della persona
un processo che si sviluppa nel corso del continuum della vita.
Occorre orientare le persone ad affrontare sfide e avversità,
potenziandone le risorse personali.
Non è un compito esclusivamente individuale né esclusivamente
sanitario.
Coinvolge il settore sociale, politico, comunitario, in forma coordinata.
Coinvolge anche la scuola.
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La metafora di Antonovsky
La vita è come un fiume più o meno pericoloso, nel quale tutte le persone
si muovono costantemente, in punti diversi. Si tratta di potenziare le
risorse personali per saper “nuotare” .
(immagine tratta da M.Bertini “Psicologia della salute” v.bibliografia)
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COSA EMERGE SUL PIANO SCOLASTICO?
attenzione alla persona e al suo benessere
ovvero
Avere opportunità di…
•  Iniziative informative e preventive
•  Acquisire un ruolo attivo nel proprio progetto di formazione personale e
culturale
•  Sviluppo e valorizzazione del proprio sé
•  Contare sul sostegno del gruppo docente e dei pari
• Affrontare le difficoltà come occasione di riflessione personale, di
crescita, di trasformazione.
RIF.
CIC (centri informazione e ascolto) e programmi di ed. alla salute
Progetti di orientamento alle competenze di vita programmate autonomamente dalle singole scuole e/o
supportate da Enti pubblici, come la Regione e le Asl (es. il programma “Life Skills Training”).
Nuovo concetto di Orientamento
Coordinamento territoriale tra istituzioni
Collaborazioni in rete
Counseling scolastico
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FOCUS SU NUOVI BISOGNI E CRITICITA’
• modelli di relazione e di comunicazione
• ruolo attivo del soggetto che apprende
• possibilità di aprire spazi di coinvolgimento diretto dello
studente nella costruzione del proprio percorso formativo….
•  sviluppo di competenze chiave di cittadinanza europea
Imparare ad apprendere: è la conoscenza del proprio
essere che sviluppa l’orientamento al proprio progetto di
vita in forma permanente.
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006)
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RIFLESSIONE….
Tendere verso un’ottica sistemica di cambiamento
coerentemente con l’essere un sistema scolastico inclusivo.
Processo di estrema attualità, intorno alle pratiche
pedagogiche relative agli alunni BES.
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CHE FARE?
- Ricorrere ad aiuti esterni?
- Riflettere sulle proprie modalità di svolgere la funzione
docente?
o/o ……..
e/e…..?
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LA GESTIONE DELLA CLASSE…..
Processo che richiede compiti di
PROMOZIONE
ATTIVAZIONE
FACILITAZIONE
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CONTENIMENTO
PROMOZIONE
Predisporre ambienti come contesti di apprendimento
appositamente organizzati per…..
•  accogliere e coinvolgere
•  creare il gruppo classe
•  motivare, accendere il desiderio
•  metacomunicare
•  far comprendere il senso di quel che si fa...
J esplicitare finalità, obiettivi, regole, possibilità e limiti...
J discutere e costruire significati....
J imparare ad ascoltare e ad osservare...
J valorizzare le risorse del gruppo...
J sostenere, accompagnare...
J Organizzare lo spazio individuale e lo spazio collettivo
J monitorare e poi valutare i processi....
J la valutazione come atto formativo.....
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CONTENERE
Le problematicità in classe….
QUALI RISORSE?
Risorse personali
Competenze intraindividuali, empatia….capacità di
gestire situazioni non gravi senza far esplodere il
problema:
- Intenzionalità e autorevolezza
- Essere presenti, muoversi negli spazi in cui si svolgono
le attività, utilizzare la comunicazione non verbale,
mettere in evidenza le ricadute di comportamenti
problematici sull’intera attività….
- Ascoltare, porre attenzione ai bisogni, essere assertivi
-Concordare, riflettere insieme, sviluppare
consapevolezza...
- Pensare e agire in positivo
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CONTENERE…
QUALI RISORSE?
Risorse collegiali
Il Consiglio di Classe: rivisitarne e valorizzarne la
funzione. Non solo organismo amministrativo ma luogo di
confronto e di coordinamento, che si confronta, negozia
soluzioni e individua modelli condivisi: metodologia di
lavoro per realizzare esperienze di apprendimento
significativo, modalità di gestione delle situazioni critiche,
organizzazione di un lavoro di squadra.
Costruire alleanze
Con le famiglie, con le istituzioni del territorio
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CONTENERE…
QUALI RISORSE?
La normativa e i documenti scolastici
Ordinamenti, Indicazioni, Piani dell’Offerta Formativa,
Regolamenti….conferire dinamismo ai documenti, renderli
congruenti con la realtà del proprio contesto....Non solo
adempimenti ma linee guida, orientamenti....
In situazioni particolarmente gravi occorre mettere
comunque in atto i necessari interventi regolativi, le sanzioni
previste dal Regolamento di disciplina. Gli interventi
regolativi importanti non escludono, tuttavia, la possibilità di
comunicare in modo assertivo
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CONTENERE
Non esiste un vademecum per contenere e gestire le
situazioni problematiche.
Alcune strategie possono essere individuate come
efficaci:
- CHIARIRE quali sono i comportamenti consentiti.
- CONCORDARE regole pratiche di comportamento.
- DISCUTERE con i ragazzi il senso della convivenza
civile, democratica, responsabile, il valore dei confini,
del rispetto….
- NON DARE PER SCONTATO che i ragazzi abbiano
concetti chiari su alcuni comportamenti e sulle loro
conseguenze (es. GLI SCHERZI....)
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RIFLESSIONI….
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IL DOCENTE COME FACILITATORE…..
Accogliere…..Accettare……Comprendere…..
Interpretare….
Funzione docente:
Esprimere tensione verso la comprensione ed il rispetto, guardandosi tanto
dall’intrusività quanto dall’astrazione e con il senso critico dei propri limiti, nel
contesto della situazione pedagogica data e del sistema sociale in cui essa è
inserita. (cit. da C. Pontecorvo Manuale di Psicologia dell’Educazione )
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E’ possibile interrogarsi su allievi e studenti…?
• Che cosa pensano?
• Che cosa sognano?
• Che cosa desiderano/detestano?
• Come utilizzano le loro emozioni?
• Quali sono le loro storie di vita?
• Quali sono i loro bisogni?
Come far emergere la reale essenza dei ragazzi nella
quotidianità della vita scolastica? E’ possibile?
Le dinamiche di gruppo spesso confondono, più che favorire
la manifestazione della reale essenza dei ragazzi.
La complessità delle situazioni (per qualità e quantità) rende
difficile l’attenzione a tutte le individualità.
E’ un compito faticoso…una sfida....
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SITUAZIONI PROBLEMATICHE
(da T.Gordon – Insegnanti efficaci)
LO STUDENTE INDISCIPLINATO/DISCIPLINATO…
(cosa vuol dire?)
Lo studente è indisciplinato quando….
Lo studente è disciplinato quando…..
COMPORTAMENTO = RISPOSTA A UN BISOGNO
QUALI BISOGNI? Le persone hanno bisogni diversi e diversi
modi di esprimere i propri bisogni.
COME APPROCCIARE?
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ATTENZIONE AI VISSUTI
Quando diciamo che il lavoro parte dal vissuto cosa intendiamo?
Quale biografia?
Quale spazio si apre alla narrazione di sé?
Riflessioni…
Una nostra esperienza di vita…..
Il nostro modo di essere docenti dipende dalla nostra esperienza di
studenti?
Dare ai ragazzi la possibilità di parlare di sé, confrontandosi con gli altri,
è un’esperienza di crescita, di apertura verso l’altro mentre si riflette su
stessi, di acquisizione di consapevolezza personale e sociale.
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COMPETENZE COMUNICATIVE
Secondo Rogers, gli elementi che caratterizzano e permettono, quindi, di
esprimere una comunicazione chiara ed efficace nella gestione della
relazione formativa, attenta e aperta ad accogliere l’altro, sono:
AUTENTICITA’
ACCETTAZIONE POSITIVA E INCONDIZIONATA
EMPATIA
CONGRUENZA
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ACCETTAZIONE POSITIVA E INCONDIZIONATA
Riflessione:
La valutazione fa parte del ruolo docente…
Giudicare o valutare?
Sono consapevole degli effetti del giudizio?
Il giudizio può mortificare, umiliare, generare reazioni difensive, legate alla
paura del giudizio stesso….
Il giudizio non promuove crescita personale.
Un comportamento che non approvo, un modo di essere che non condivido,
non mi fa sentire in diritto di giudicare la persona che mi sta davanti.
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EMPATIA
capacità di ascoltare l’altro cercando di vedere le cose dal suo punto di
vista, senza giudizio, senza identificazione. Capacità di decentrarsi.
Riflessione:
- Quando ascoltiamo i nostri alunni prestiamo davvero attenzione ai loro
stati d’animo? Tendiamo, inconsciamente, a spostare il problema dello
studente all’insegnante, sovrapponendone significati e valori… Il
bisogno di ascolto del ragazzo rimane disatteso…..
CONGRUENZA
La capacità di essere in contatto con se stessi, con il proprio mondo interiore
permette di essere autentici e ciò fa percepire le persone come Soaffidabili,
cosa provi…
cosa
desideri…
rassicuranti, come figure su cui poter fare affidamento.
ho sentimenti e
bisogni simili
tuoi……
So cosaaiprovi…
cosa desideri…
ho sentimenti e
bisogni simili
ai tuoi……
Riflessione
Come posso ascoltare un’altra persona se non sono in grado
di ascoltare me stesso?
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METTERE IN ATTO RELAZIONI D’AIUTO
Per Rogers, la relazione d’aiuto è quella relazione che promuove
sviluppo, crescita, trasformazione, capacità di affrontare le sfide della
vita con i propri talenti.
La relazione d’aiuto non è necessariamente la relazione terapeutica
….....rappresenta un modello utile per esemplificare in modo efficace le
relazioni genitore-figlio, docente-studente nella dimensione duale, così
come nella dimensione individuo-piccolo gruppo (es. docente-classe).
INTENZIONALITÀ: DISCUTERE, RIFLETTERE….
AUTOREVOLEZZA: ASSERTIVITÀ, PRECISAZIONE DEI CONFINI, POCHE
REGOLE MA CHIARE…. ACCOMPAGNARE I BISOGNI DI AUTONOMIA E
DI INDIVIDUAZIONE ….
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PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE NELLA GESTIONE DELLA RELAZIONE
FORMATIVA….
ASSERTIVITÀ: essere in grado di affermare il proprio pensiero in modo chiaro e
propositivo, senza attaccare né mortificare, senza entrare in polemica.
Princìpi di base:
- Capacità di identificare il problema ed esprimerne la conseguenza che
preoccupa (es. arrivare in ritardo interrompe la lezione).
Si evita l’attacco personale che può generare reazioni ostili.
Si evidenzia l’effetto di una condotta non adeguata.
Il docente esprime implicitamente il proprio diritto di svolgere la lezione e il
diritto degli altri studenti di non subire interruzioni.
- L’intervento assertivo come orientamento verso comportamenti adeguati:
offre spazio e ascolto alle ragioni dello studente, cerca di comprenderne
motivazioni e sentimenti
il docente
esprime le proprie preoccupazioni e l’intenzione di affrontare il problema
Nella comunicazione assertiva è importante anche il linguaggio del corpo: lo
sguardo, l’espressione, la postura accompagnano l’espressione verbale.
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COMUNICAZIONE EMPATICA: essere in grado di ascoltare e accogliere il punto di
vista dello studente; il dialogo apre a nuove altre possibili visioni del problema;
Consapevolezza e senso di responsabilità personale sono attivate.
L’ascolto attivo e la riformulazione consentono il confronto su una data situazione
senza entrare in conflitto, di esplicitare la visione del problema e di chiarificarla.
PROBLEM SOLVING: comporta l’individuazione del cuore della questione, la
ricerca di possibili soluzioni e una forma di accordo finale, in base al quale lo
studente si impegna ad adottare una delle possibili soluzioni di miglioramento
individuate emerse.
L’adozione di queste strategie è finalizzata a sviluppare le potenzialità e le risorse
degli studenti in modo positivo, il loro senso di responsabilità.
NÉ VINCITORI NÉ VINTI: il conflitto può essere interpretato e gestito in modo
divergente, superando le logiche di polarizzazione (vincitori vs vinti). Conflitto
come situazione sfidante alla cui risoluzione partecipano tutte le parti in causa.
La MEDIAZIONE è una strategia di gestione del conflitto, che permette di entrare
nel vivo della questione, di accogliere i bisogni in contrapposizione e individuare
soluzioni che portino un beneficio alle parti in conflitto.
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BIBLIOGRAFIA
•  Bertini M.– Psicologia della salute – Raffaello Cortina Ed. 2012
•  Bocchi G.,Ceruti (a cura di) A.A.V.V. – La sfida della complessità – Mondadori 2007
•  Cristianini D.- Il profilo professionale e le buone pratiche del docente nella scuola attuale – Atti seminario «comitato per
la valutazione dei docenti» 14.03.2016 – Milano
•  Demetrio D., Il gioco della vita, Guerini e Associati, Milano 1997.
•  Demetrio D., Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé, Raffaello Cortina, 1995.
•  Emmer E., Evertson C., Didattica e gestione della classe – Pearson 2013
•  Farello P.,Bianchi F., Laboratorio dell’autobiografia. Ricordi e progetto di sé, Erickson, Trento 2001.
•  Fontana D.– Manuale di psicologia per gli insegnanti – Erikson 1981
•  Gordon T.– Insegnanti efficaci – Giunti 1991
•  Maggiolini A. – Counseling a scuola - Franco Angeli 2002
•  Marcoli A.– Passaggi di vita – Mondadori 2009
•  Morin E.– I sette saperi necessari all’ educazione del futuro – Raffaello Cortina Ed., 2001
•  Pennac D. – Diario di scuola – Feltrinelli, 2008
•  Pontecorvo C.– Manuale di Psicologia dell’Educazione – Il Mulino, 1999
•  Recalcati M.– L’ora di lezione –Einaudi, 2014
•  Tussi L., Il disagio insegnante nella scuola italiana contemporanea. Un’analisi critico-pedagogica dei vissuti
professionali e formativi del docente, Aracne Edizioni, 2009
Altre fonti :
•  Programma “Life Skills Training” – www.lifeskills.it
•  Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del ciclo primario dell’istruzione 2012 – MIUR
•  Linee guida per la certificazione delle competenze 1° ciclo – all. a C.M.3/2015 – RAPPORTO DI MONITORAGGIO
NOVEMBRE 2015
Immagini artistiche: Deem George – ART SCHOOL – Thames and Hudson, 1993
Trailers da Youtube: Il piccolo Nicolas e I suoi genitori – Regia di Laurent Tirard, Francia 2009
La classe (entre les murs) – Regia di Laurent Cantet, Francia 2008
Battistoni legge Pennac (Diario di scuola)
“Come pesci sugli alberi” Convegno Erikson, Alba 2015-Intervista a Mika
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