PF Lisi - Federbio

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PF Lisi - Federbio
Sana 2012
Convegno FederBio
Bologna - 10 settembre 2012
I vini biologici e
i vini senza solforosa: un nuovo
segmento del mercato enologico
Dott. Enol. Pier Francesco Lisi
Giornalista - Comitato tecnico FederBio
Responsabile per il vino biologico
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P.F. Lisi
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Vino e agricoltura biologica:
mi interessa? Perché?
L'agricoltura biologica e i consumi biologici
sono in crescita
La sostenibilità ambientale è uno dei punti di
forza del vino di domani (ma anche di oggi!)
Il mercato del vino è sempre più segmentato
Non sottovalutare il fattore novità: effimero o
duraturo? Il caso del novello
Opportunità occupazionali
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Il paradosso del vino biologico
Il vino bio fino a ieri non esisteva ufficialmente.
Eppure esisteva nei fatti!
Le prove
* Il mercato
* Le carte dei vini
* Le guide e i concorsi
* Il Vinitaly (in catalogo dal 2005!)
* Siti web (www.vino-biologico.it, dal 2005)
* Le fiere (BioFach, Millesime Bio, Five
Pamplona)
* Le manifestazioni
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Premessa: l’attualità
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L’Italia è leader mondiale per la produzione
ed esportazione di vini “biologici” (finora!)
Aziende di alta qualità e grandi cantine,
anche cooperative, scelgono il biologico
Interesse crescente all'estero
Nella Unione Europea è nato il vino
biologico o da agricoltura biologica
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Italia e vini biologici: un'occasione mancata?
L'Italia è (stata) per anni leader mondiale
Numero troppo basso di cantine che vinificano in
bio
Nessuna aggregazione e organizzazione
Non c'è un Salone nazionale (come in Francia e
Spagna)
Poca ricerca
Serviva un disciplinare nazionale? Sicuramente
sì!
Inattività istituzionale
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La viticoltura biologica:
situazione produttiva
Mondo, Unione Europea,
Italia
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La viticultura bio nel mondo
Crescita costante (68mila ettari nel 2000;
218mila nel 2010)
Concentrata in Europa (90% della superficie)
Presenze significative in Stati Uniti, Argentina
e Cile
Paesi emergenti (es. Sud Africa, Australia,
Nuova Zelanda)
Percentuale media sul totale della viticultura:
3-5%
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La viticultura bio nel mondo: superfici
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La viticultura bio nel mondo: le quote
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I vigneti bio nel triennio 2008-2010
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La situazione italiana
Punti di forza
Punti di debolezza
Leader mondiale per anni
Condizioni meteo
Realtà storiche,
consolidate
Crescita qualitativa
Grande varietà dell'offerta
Esperienza produttiva
consolidata
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Perdita primato mondiale
Produzione bio nel vino
convenzionale
Aiuti per ettaro
Mancanza di organizzazione
Carenze qualitative
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La produzione italiana - 1
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52.812 ettari di vigneti bio (dati Sinab 2011):
34.077 ettari già in biologico, 18.735 ettari in
conversione.
Vigneti da vino = 51.343 ha
Rispetto a una superficie bio totale quasi stabile
intorno al milione di ettari, i vigneti bio sono
negli ultimi anni in crescita. Nel 2007 la
superficie era di 36.684 ettari, nel 2008 di 40.480
ettari, nel 2009 di 43.614 (+20%).
Difficile finora stimare la produzione del vino
da uve da agricoltura biologica.
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La produzione italiana - 2
La vite è per estensione la quinta coltura
biologica nel nostro paese, dopo cereali,
foraggere, prati e pascoli e olivo.
Distribuzione regionale
Ai primi cinque posti troviamo Sicilia (15.577
ettari), Puglia (8.004), Toscana (5.036),
Abruzzo (3.725) e Marche (3.303). Seguono poi
Umbria (2.864), Emilia Romagna (2.292),
Calabria (2.134), Veneto (2.075), e Lazio
(1.832).
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La produzione in Europa - 1
SPAGNA
Dopo aver perso il primato europeo delle
coltivazioni biologiche, l'Italia ha perso anche il
primato mondiale per i vigneti biologici.
Nel 2009, infatti, la Spagna ha raggiunto e
superato il nostro paese, con 53.959 ettari di
vigneti bio (il 9,43% della superficie bio totale).
Un balzo sorprendente rispetto al 2008 (30mila
ettari): un aumento di ben il 75%.
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La produzione in Europa - 2
FRANCIA
Nel 2010 con 50.268 ettari ha segnato una
crescita di +28% rispetto al 2009 (39.000 ettari).
I vigneti bio hanno raggiunto la quota del 6%
sul totale della superficie vitata francese.
I viticoltori bio sono cresciuti del 30% in un
anno, arrivando a quasi 4.000 aziende.
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Il mercato del vino
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Il vino nel mondo
7,5 milioni di ettari coltivati (in calo dal 2003)
265 milioni di ettolitri prodotti
La top five dei produttori: Francia, Italia, Spagna,
Stati Uniti, Argentina
Consumo mondiale: 241 milioni di ettolitri (stime
OIV 2011)
Consumi in crescita in Cina, Sud Africa, Nuova
Zelanda, Stati Uniti, Brasile
Scambi mondiali: 103 milioni di ettolitri
Fonte: OIV, 2012 (dati riferiti al 2011)
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La viticoltura in Europa
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La viticoltura nel mondo
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La top five dei paesi produttori
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Evoluzione del consumo di vino
évolution en % 2007-2011
Nouvelle-Zélande
Afrique du Sud
Brésil
Argentine
Espagne
Royaume-Uni
Chine
Allemagne
Italie
Etats-Unis
France
Source: OIV
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7,4
13,7
0,6
-12,9
évolution en
% 2007-2011
-22,5
-6,6
22,4
-5,2
-13,7
2,3
-6,9
-30
-20
-10
0
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Tendenze del consumo
I grandi paesi produttori europei
continuano a segnare debolezza sul
fronte dei consumi
Nel 2011 c’è stato un recupero della Francia (+1
milione di ettolitri) che compensa il calo
2010/2009
Nel 2011 grande crescita di Cina (+1,1 milioni di
ettolitri sul 2010) e Stati Uniti (+0,9 milioni)
La Cina continua a crescere mentre gli Stati Uniti
sono destinati a diventare il primo mercato
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Consumi pro capite nel mondo
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Il mercato
del vino biologico
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Il vino bio nel mondo - 1
Spagna
Esplosione produttiva (superfici triplicate in due
anni)
Soprattutto grandi coop ed esportazione
Eccezioni di qualità: Jerez bio, Bodegas Torres
Scarsi consumi interni
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Il vino bio nel mondo - 2
Francia
Crescita produttiva (oltre 50mila ettari)
2012: 172 milioni di bottiglie (2009: 77 milioni)
Grandi realtà (champagne biodinamico)
Primo consumatore di vino nel mondo (per ora!)
Mercato bio in forte espansione
Mercato vino bio: 322 milioni di euro (circa il 10%
del mercato totale del bio)
80% delle vendite: diretta o circuito bio
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Il vino bio nel mondo - 3
Germania
Il primo mercato del vino italiano
La produzione tedesca copre il 15% della
domanda
Richiesta per vini internazionali (Cabernet
Sauvignon, Merlot, Chardonnay) ma anche per
Sangiovese e Nero d’Avola
Elevato interesse dei consumatori
Gusto, valore ambientale e prezzo
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Il vino bio nel mondo - 4
Il caso Danimarca
Consumo pro capite: 31,6 litri
Il valore del mercato del vino ha superato la
birra.
Vino importato: 197 milioni di litri.
Secondo paese nel mondo per spesa bio pro
capite (142 euro nel 2010).
Terzo consumatore europeo di vini bio (26,7
milioni di litri nel 2006).
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Il vino bio nel mondo - 5
Nuovi e vecchi consumatori:
Stati Uniti (primo mercato mondiale)
Canada (6° consumatore mondiale)
Cina (il futuro; mercato bio in crescita)
Paesi scandinavi (piccoli numeri ma
crescita esponenziale del bio)
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Vino biologico: un mercato a due vie
Mercato vino
Mercato biologico
Horeca
Enoteche e
commercio
specializzato
Grande distribuzione
Turismo del vino
Negozi specializzati
Distribuzione
specializzata
Mercatini
Gas
Agriturismo
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Il vantaggio delle “due vie”
Per molte aziende già oggi le “due vie” sono
un grande vantaggio competitivo.
Logiche e dinamiche diverse, con punti di
contatto
Le “due vie” possono e devono restare in
prospettiva una grande opportunità per il
mondo del vino bio
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Gli svantaggi delle “due vie”
Occorre fare i conti con una realtà complessa,
con logiche e dinamiche di mercato proprie.
Lo sforzo per comunicare i contenuti del vino bio
è più complesso.
Superare la diffidenza del consumatore e i
preconcetti (es. alcuni opinion maker del
vino!).
Occorre anche tenere conto del “rapporto” con
altre realtà (vini biodinamici, vini naturali)
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Comunicare il vino biologico
L’incertezza normativa di questi anni non aiuta
Far conoscere tutti gli aspetti di questi vini
Partire dalle qualità organolettiche
Un mito: il consumatore bio non ama il vino!
Conoscenza diretta: l’esperienza dei corsi
Biodegustando. Corsi di conoscenza e
degustazione dei vini biologici
Nel Lazio: promossi da un gruppo di produttori!
www.biodegustando.it
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Una risorsa: il turismo del vino
Per i viticoltori bio una grande opportunità!
Si incontrano due grandi filoni: il turismo
enogastronomico e il rapporto diretto
agricoltore bio-consumatore
Il biologico ha “inventato” i mercati
contadini, il km 0, le porte aperte, la
vendita diretta, il rapporto “cittàcampagna”
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Turismo del vino e turismo estero
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Verso un turismo del vino bio?
Vantaggi:
Contatto diretto con il consumatore
Recupero valore aggiunto
Flusso di cassa!
Diversificazione (corsi, degustazioni, beaty &
fitness, cultura ecc.)
– Soddisfazione dell’operatore
–
–
–
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Turismo del vino: alcuni numeri
Attrae gli italiani (circa 5 milioni; fonte
Censis/Città del Vino)
Attrae gli stranieri (terza motivazione per
visitare l’Italia)
Giro d'affari di 2,5 miliardi di euro
Proiezione di crescita dell'8% in termini di
presenze e del 10% in termini di fatturato
Quota sensibile del fatturato aziendale
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Le prospettive
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Le prospettive
Autoctono VS internazionale
Vino e ambiente
Vino e salute
Vini senza solfiti
… e poi?
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Autoctono VS Internazionale
Il vino biologico deve essere fatto solo di
autoctoni?
I rischi dell’integralismo
Il Syrah: autoctono o internazionale?
Il paradosso del kiwi
Il vino è fatto dal vitigno e dalla “terra”
Quello che non serve sono vini bio piatti,
anonimi, omologati, senza anima
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Vino & Ambiente
Un fattore di caratterizzazione e di concorrenza che interessa
sempre di più il mondo del vino: non solo “green washing”
Per il vino biologico deve restare un punto di forza, a partire
dall'impatto della coltivazione sull'ambiente!
Aspetti innovativi: impronta del carbonio, biomasse, uso e valorizzazione dei
sottoprodotti, bioarchitettura e bioedilizia, riduzione consumi energetici e
idrici, tappi, contenitori ecc.
Inserire le buone pratiche ambientali in un quadro di ottimizzazione dei
costi produttivi: la bottiglia dello Champagne!
Punti di debolezza: spesso si tratta di problematiche che richiedono
grandi investimenti. Approccio di distretto o collettivo.
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Vino e ambiente
Un e-book del Vino Biologico
Un e-book del Vino
Biologico
Oltre mille download
in sei mesi
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Vino & Salute
Alcol: la tendenza in prospettiva è per vini quotidiani a contenuto più
ridotto.
Come sposare questo aspetto con il biologico?
Pesticidi: nel vino convenzionale ci sono!
Senza terrorismo, è un fattore da giocare per i vini biologici. È un aspetto
poco avvertito e conosciuto dai consumatori e dagli stessi addetti ai lavori.
Solfiti: la riduzione nel nuovo vino bio non è quella attesa.
Altri fattori nocivi (ocratossine, etilcarbammato, ammine biogene
ecc.): un settore su cui il vino bio dovrebbe fare da battistrada
Resveratrolo e antiossidanti: il bio è meglio!
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Vini senza solfiti
Una “nicchia nella nicchia” sempre più
interessante.
Non sono esclusiva del bio (vini naturali ma
anche cantine tradizionali).
Non si improvvisano!
Molti dei fastidi legati al vino sono in realtà legati
a ipersensibilità o allergia ai solfiti.
L'esperienza del Lazio: il progetto FederBio con
l'Università della Tuscia; Biancodarco, il primo
Frascati superiore senza solfiti.
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… e poi?
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Convegno FederBio
Bologna - 10 settembre 2012
I vini biologici e
i vini senza solforosa: un nuovo
segmento del mercato enologico
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