BOLLETTINO N. 941 Riunione n.1448 dalla fondazione del club

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BOLLETTINO N. 941 Riunione n.1448 dalla fondazione del club
ROTARY CLUB TORINO NORD EST
Service Above Self – He Profits Most Who Serves Best
DISTRETTO 2030 – ITALIA
Il Presidente
Paolo Rizzolio
BOLLETTINO N. 941
Riunione n.1448 dalla fondazione del club
Anno rotariano 2011-2012
20 marzo 2012
Il Reale Castello del Valentino presso Torino.
Incisione di ALESSANDRO ANGELI su disegno di MARCO NICOLOSINO, in XII Vedute dei dintorni di Torino. Parte II delle XII Vedute interne di
detta Città, Torino, Reycend, 1824.
Collezione Simeom D 373
Segreteria : Corso Galileo Ferraris, 2 – 10121 Torino Tel. 011/544420 Fax 011/531038
e-mail: [email protected]
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Martedì 20 marzo
Ore 20
Il Circolo
Dott. Matteo Bosco (Country Head):
“Aberdeen, una visione economica e
finanziaria globale ed indipendente.”
Soci presenti: Aggeri, Alloa, Besana, Bonetto, Bonino, Cardellino, Ceruti, Cocchi, Colombini,
Danielis, Devoti, Furlani Dionisio, Gamba, Gario, Goria, Maffei, Mazzarello, Piano, Porfido,
Remolif, Rey, Rizzolio, Salmè, Scevola, Vettori.
Ospiti del Club: il Dott. Matteo Bosco
Ospiti dei Soci: di Colombini il dott. Mattia Molari, di Porfido l’Ing. Stillaci con la gentile consorte
Visitatori Rotariani: del Rotary Club Torino Europea il Dott. Franco Testa con la consorte Dilva;
del Rotary Club Torino Crocetta il Dott. Ernesto Ramojno
Percentuale di presenza: 25 soci su 70: 35,71%
La bella ed interessante serata rotariana si è svolta nella grande sala Torino del ristorante il
Circolo.
Matteo Bosco, country head di Aberdeen Asset Management, ha tenuto una interessante
relazione sui rapporti economici attuali e futuri tra Europa/USA e Asia/paesi emergenti. Asia e
paesi emergenti sono oggi le principali aree di sostegno della crescita globale, nelle quali la
crescita del ceto medio favorisce quella dei consumi interni. Le previsioni al 2050, prospettano che
l'Asia rappresenterà circa il 50% del pil globale. Entro tale data, quelle che oggi consideriamo
economie emergenti saranno divenute le principali. India e Cina avranno una produttività ed un
consumo interno doppio rispettoa quello degli Stati Uniti e i 4 paesi più ricchi saranno asiatici. Per
sostenere tale crescita e tale sviluppo, le banche centrali dei mercati emergenti, e in particolare le
asiatiche, hanno rafforzato ed incrementato le riserve di valute estere, in modo tale da azzerare e
scongiurare quasi totalmente un rischio di default anche a lungo termine. La Cina ha risorse per
indirizzare una crescita stabile e progressiva, in Brasile il netto allentamento delle pressioni
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inflazionistiche e i flussi di investimento estero sono più che robusti e il Messico è nell'export più
competitivo della stessa Cina. Gli investitori asiatici hanno incrementato gli investimenti nella
regione, piuttosto che nei paesi sviluppati e i cinesi stanno progressivamente eliminando l'uso del
Dollaro negli scambi "interni". In virtù di questo prolifico e utile lavoro sinergico tra governo, istituti
di credito, investitori, i paesi emergenti hanno una crescita economica superiore a quelli delle
economie europee anche nella situazione di rallentamento in corso e sono determinati ad
affrontare quest'ultimo spingendo la crescita interna. L'occidente deve quindi, continua il relatore,
cambiare la maniera di affrontate la crisi; la liquidità immessa dalle banche centrali nei mercati è
un buon aiuto, ma governi, stati e istituzioni devono fare la loro parte per diminuire il proprio
indebitamento e rilanciare la competitività, altrimenti le economie europee saranno divorate
dall'inflazione. In questo scenario apparentemente pessimistico, tuttavia, continua Bosco, la
crescita dei consumi asiatici può rappresentare, se opportunamente affrontata, un'ottima
occasione di rilancio per l'Europa e gli Stati Uniti, da sfruttare al meglio per superare
brillantemente questa difficile e profonda crisi occidentale.
Resoconto a cura di Emanuele Cardellino
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