Emergenti Il nuovo match della crescita
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Emergenti Il nuovo match della crescita
18 CORRIER ECONOMIA LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012 Come investire e risparmiare PATRIMONI & FINANZA Nuovi Mondi Bric Dove guardano i portafogli che consentono a tutti di portare i propri risparmi nei Paesi ad alto tasso di sviluppo Emergenti Il nuovo match della crescita Performance a tre cifre dal 2008 ad oggi per i gestori primi della classe sui listini delle nuove economie. Mentre il reddito fisso, governativo e non, sfida per solidità e spread quelli occidentali Borsa V ai dove c’è la crescita. È semplicemente questo il comandamento che spinge gli investitori a scommettere sui mercati azionari dei paesi emergenti. E a fare dei listini delle nazioni in rapido sviluppo una valida alternativa agli esangui mercati azionari europei o al super-anabolizzato (a causa di politiche monetarie e fiscali molto espansive) mercato azionario di Wall Street. Non a caso chi ha puntato sulle performance delle nuove economie, anche in anni che non sono stati facili per le borse emergenti, come quelli che vanno dal 2008 ad oggi, ha realizzato profitti impensabili sulle due sponde dell’Atlantico. Il fondo Aberdeen Global Emerging Markets Smaller Companies della società di investimento britannica Aberdeen am, per esempio, ha realizzato a tre anni un risultato del 146,4%, e una performance di quasi il 20% da gennaio del 2012 a oggi. Hanno raddoppiato il capitale sul periodo di un triennio anche Vontobel Fund Emerging Markets Equity, del gruppo bancario elvetico Vontobel, e JPMorgan Emerging Markets Opportunities, dell’americana JPMorgan AM. Due gestioni che danno buone soddisfazioni anche sul breve termine, con risultati compresi fra il 9 e il 14% rispettivamente in questa prima metà d’anno. Bond N on è un viaggio che si può affrontare in solitudine quello verso i mercati dei Paesi emergenti: i costi e le complessità non sono sostenibili per un piccolo investitore. Ma non è nemmeno un tour a cui si può rinunciare. Paradossalmente oggi potremmo dire che una famiglia europea può decidere di non uscire mai dai confini di casa per le vacanze, mentre dovrebbe sentirsi in un certo senso obbligata a riflettere su quanta parte dei propri risparmi mandare in viaggio d’affari verso la Cina, il Brasile o i Paesi del Nord Africa n alcuni casi le investimento sulle bore dell’Estremo Oriente (il Vietnam, per esempio) che ogobbligazioni dei se delle economie più gi premono per una ribalta finanziaria e industriale paesi emergenti sviluppate. «Per ovvi motiimpensabile fino a pochi anni fa. In questa pagina, possono essere più vi l’investimento in econodunque, ecco un simbolico match tra i listini di convenienti dei titoli aziomie emergenti presenta riBorsa — rappresentati dai fondi azionari — e schi specifici, che tuttavia in nari di queste stesse econole emissioni obbligazionarie dei Paesi genere sono già prezzati in termie. Una valutazione che apemergenti — sempre impersonate dai mini di valutazioni dei titoli aziopare suffragata dai risultati di prodotti del risparmio gestito — con nari, che trattano a sconto rispetto gestione. Tanto che un fondo coqualche riflessione e qualche nualle borse occidentali», precisa me il Pioneer Funds Emerging mero sulle prospettive e sulle Mauro Ratto, responsabile degli inMarkets Bond H di Pioneer Investopportunità di investimento vestimenti sui paesi emergenti di Pionements (gruppo Unicredit) ha realizche la crisi dell’Occidente er Investments. zato a tre anni una performance del ha sottolineato e ampli101,1%, e del 10,6% da gennaio ad oggi. ficato a dismisura Le prospettive Risultati in linea con quelli delle miglioMa quali sono, in questa fase difficile ri gestioni azionarie specializzate sui liper tutte le borse mondiali, i listini che stini emergenti. presentano le migliori prospettive a me«In termini di costruzione del portadio termine, e che possono rappresentafoglio esistono tuttavia differenze sore un’alternativa ragionevolmente sicustanziali tra un investimento in bond e ra all’investimento in area euro? uno in titoli azionari dei paesi emergen«È sempre meno importante parlare ti. Ma per quanto riguarda i corporate di aree favorite, perché contano le singobond delle società esotiche i fondamen- I Azioni Matteo Bosco (Aberdeen am): vedo rosa ma non bisogna sottovalutare il rischio e la volatilità di questi mercati, che restano elevati I punti di forza «Ciò che rende particolarmente interessante l’investimento azionario nei paesi emergenti è la forza finanziaria di queste economie e la flessibilità che dimostrano nell’offrire nuovi stimoli al tessuto produttivo quando le circostanze lo richiedono», commenta Matteo Bosco, country head di Aberdeen Italia. Tra gli aspetti di scenario che hanno contribuito con maggior forza alla crescita c’è poi il rapido sviluppo demografico e la dipendenza sempre meno accentuata di questi paesi dall’andamento delle economie più sviluppate. «Ecco perché, con una grande varietà di mercati che si trovano in fasi differenti di sviluppo e di maturità economica vi sono eccellenti opportunità di investimento nelle economie emergenti, a condizione che si riescano a individuare le società vincenti», aggiunge Bosco. Naturalmente è necessario mettere in conto anche gli aspetti legati al rischio, che in genere è superiore a quello di un le economie di ciascun paese», sottolinea Ratto. Convinto in ogni caso che i Bric (Brasile, Russia, India e Cina) sia destinata a «sovraperformare» la media dei listini emergenti. «Inoltre riteniamo estremamente interessanti, al di là del breve periodo, gli sviluppi possibili nell’area definita Ceemea, un acronimo che indica la Central Eastern Europe, Middle East and Africa», conclude Ratto. «A livello di singoli settori — rimarca invece Bosco — puntiamo sui finanziari e sul comparto dei beni di consumo, visto che entrambi si avvantaggiano di una domanda locale sempre più forte e sempre meno legata alle esportazioni» I migliori viaggi organizzati sui listini... I fondi con i rendimenti più elevati a tre anni MARCO SABELLA © RIPRODUZIONE RISERVATA Emissioni Mauro Ratto (Pioneer im): i bond governativi emergenti attirano il fly to quality, cioè gli investimenti di chi va in cerca di sicurezza oltre la crisi tali rivelano punti di forza inaspettati — spiega Mauro Ratto, responsabile investimenti sugli emerging markets di Pioneer Investments —. Considerando l’orizzonte temporale di 2-3 anni dei nostri portafogli obbligazionari, la visibilità dei flussi di cassa delle aziende in relazione alla scadenza del debito e il valore (book value) delle società in esame, mostrano che ci sono ancora significative opportunità di performance». Paragone Se il confronto tra la categoria delle obbligazioni dei paesi emergenti viene fatto non con le azioni, ma con le emissioni consorelle a reddito fisso dei paesi più sviluppati, il piatto della bilancia è ancora più inclinato a favore dei ...e sul reddito fisso I fondi con i rendimenti più elevati a tre anni bond emergenti. «I mercati sviluppati presentano squilibri sul piano dell’indebitamento molto superiori rispetto alle nuove economie», sottolinea Matteo Bosco, country head del gruppo britannico di asset management Aberdeen am. Secondo Bosco, infatti, «a parità di rating, le emissioni dei paesi sviluppati presentano debolezze gravi dal punto di vista di parametri come i rapporti di indebitamento e il tasso di copertura degli interessi. «Una emissione con rating BB- lanciata da una società di un paese avanzato, è spesso di qualità inferiore dal punto di vista dei parametri di solvibilità e ha un rendimento inferiore rispetto a un titolo con stesso rating di un paese emergente», conclude Bosco. Pubblici I gestori sono dunque molto attenti alle emissioni societarie dei paesi emergenti, mentre i titoli obbligazionari governativi offrono opportunità più limitate. «Nel caso dei titoli del debito pubblico gli spread di rendimento non sono particolarmente generosi, perché riflettono la buona qualità complessiva dei fondamentali macroeconomici degli emittenti», precisa Ratto. Il che equivale a dire che i titoli governativi dei paesi emergenti subiscono, anche se in misura più limitata, lo stesso effetto del flight to quality , la corsa verso la sicurezza, che spinge al rialzo le quotazioni (e di conseguenza al ribasso i rendimenti) delle obbligazioni governative di alta qualità dei paesi sviluppati, come i bund tedeschi. E dove c’è sicurezza c’è sempre anche un rendimento inferiore. A favore delle emissioni a reddito fisso dei paesi emergenti, gioca infine una variabile-jolly, di grande importanza, quella del cambio. «I rendimenti delle valute sono da sempre una componente fondamentale, o comunque molto rilevante, della performance complessiva di un investimento emergente», sottolinea Ratto. «In generale ci aspettiamo nel tempo un apprezzamento delle valute, a partire dallo yuan cinese, anche se a tassi più modesti rispetto al recente passato. Avremo invece ancora buone possibilità di rialzo dei cambi in riferimento alle valute dei nuovi mercati di frontiera», conclude. M. SAB. © RIPRODUZIONE RISERVATA