Emergenti Il nuovo match della crescita

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Emergenti Il nuovo match della crescita
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CORRIER ECONOMIA
LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012
Come investire
e risparmiare
PATRIMONI & FINANZA
Nuovi Mondi
Bric Dove guardano i portafogli che consentono a tutti di portare i propri risparmi nei Paesi ad alto tasso di sviluppo
Emergenti Il nuovo match della crescita
Performance a tre cifre dal 2008 ad oggi per i gestori primi della classe sui listini delle nuove
economie. Mentre il reddito fisso, governativo e non, sfida per solidità e spread quelli occidentali
Borsa
V
ai dove c’è la crescita. È semplicemente questo il comandamento
che spinge gli investitori a scommettere sui mercati azionari dei paesi
emergenti. E a fare dei listini delle nazioni in rapido sviluppo una valida alternativa agli esangui mercati azionari europei o al super-anabolizzato (a causa di
politiche monetarie e fiscali molto
espansive) mercato azionario di Wall
Street.
Non a caso chi ha puntato sulle performance delle nuove economie, anche in
anni che non sono stati facili per le borse emergenti, come quelli che vanno dal
2008 ad oggi, ha realizzato profitti impensabili sulle due sponde dell’Atlantico.
Il fondo Aberdeen Global Emerging
Markets Smaller Companies della società di investimento britannica Aberdeen
am, per esempio, ha realizzato a tre anni
un risultato del 146,4%, e una performance di quasi il 20% da gennaio del
2012 a oggi. Hanno raddoppiato il capitale sul periodo di un triennio anche Vontobel Fund Emerging Markets Equity,
del gruppo bancario elvetico Vontobel,
e JPMorgan Emerging Markets Opportunities, dell’americana JPMorgan AM.
Due gestioni che danno buone soddisfazioni anche sul breve termine, con risultati compresi fra il 9 e il 14% rispettivamente in questa prima metà d’anno.
Bond
N
on è un viaggio che si può affrontare in solitudine quello verso i mercati dei Paesi emergenti: i costi e le complessità non sono sostenibili
per un piccolo investitore. Ma non è nemmeno un tour a cui si può rinunciare. Paradossalmente oggi potremmo dire che una famiglia europea può decidere di non uscire mai dai confini di casa per le vacanze, mentre dovrebbe sentirsi in un certo senso obbligata a
riflettere su quanta parte dei propri risparmi mandare in viaggio d’affari verso la Cina, il Brasile o i Paesi del Nord Africa
n alcuni casi le
investimento sulle bore dell’Estremo Oriente (il Vietnam, per esempio) che ogobbligazioni dei
se delle economie più
gi premono per una ribalta finanziaria e industriale
paesi emergenti
sviluppate. «Per ovvi motiimpensabile fino a pochi anni fa. In questa pagina,
possono essere più
vi l’investimento in econodunque, ecco un simbolico match tra i listini di
convenienti dei titoli aziomie emergenti presenta riBorsa — rappresentati dai fondi azionari — e
schi specifici, che tuttavia in
nari di queste stesse econole emissioni obbligazionarie dei Paesi
genere sono già prezzati in termie. Una valutazione che apemergenti — sempre impersonate dai
mini di valutazioni dei titoli aziopare suffragata dai risultati di
prodotti del risparmio gestito — con
nari, che trattano a sconto rispetto
gestione. Tanto che un fondo coqualche riflessione e qualche nualle borse occidentali», precisa
me il Pioneer Funds Emerging
mero sulle prospettive e sulle
Mauro Ratto, responsabile degli inMarkets Bond H di Pioneer Investopportunità di investimento
vestimenti sui paesi emergenti di Pionements (gruppo Unicredit) ha realizche la crisi dell’Occidente
er Investments.
zato a tre anni una performance del
ha sottolineato e ampli101,1%, e del 10,6% da gennaio ad oggi.
ficato a dismisura
Le prospettive
Risultati in linea con quelli delle miglioMa quali sono, in questa fase difficile
ri gestioni azionarie specializzate sui liper tutte le borse mondiali, i listini che
stini emergenti.
presentano le migliori prospettive a me«In termini di costruzione del portadio termine, e che possono rappresentafoglio esistono tuttavia differenze sore un’alternativa ragionevolmente sicustanziali tra un investimento in bond e
ra all’investimento in area euro?
uno in titoli azionari dei paesi emergen«È sempre meno importante parlare
ti. Ma per quanto riguarda i corporate
di aree favorite, perché contano le singobond delle società esotiche i fondamen-
I
Azioni
Matteo
Bosco
(Aberdeen
am): vedo
rosa ma
non
bisogna
sottovalutare il rischio
e la
volatilità di
questi
mercati,
che restano
elevati
I punti di forza
«Ciò che rende particolarmente interessante l’investimento azionario nei paesi emergenti è la forza finanziaria di
queste economie e la flessibilità che dimostrano nell’offrire nuovi stimoli al tessuto produttivo quando le circostanze lo
richiedono», commenta Matteo Bosco,
country head di Aberdeen Italia.
Tra gli aspetti di scenario che hanno
contribuito con maggior forza alla crescita c’è poi il rapido sviluppo demografico
e la dipendenza sempre meno accentuata di questi paesi dall’andamento delle
economie più sviluppate. «Ecco perché,
con una grande varietà di mercati che si
trovano in fasi differenti di sviluppo e di
maturità economica vi sono eccellenti
opportunità di investimento nelle economie emergenti, a condizione che si riescano a individuare le società vincenti»,
aggiunge Bosco.
Naturalmente è necessario mettere in
conto anche gli aspetti legati al rischio,
che in genere è superiore a quello di un
le economie di ciascun paese», sottolinea Ratto. Convinto in ogni caso che i
Bric (Brasile, Russia, India e Cina) sia destinata a «sovraperformare» la media
dei listini emergenti. «Inoltre riteniamo
estremamente interessanti, al di là del
breve periodo, gli sviluppi possibili nell’area definita Ceemea, un acronimo
che indica la Central Eastern Europe,
Middle East and Africa», conclude Ratto. «A livello di singoli settori — rimarca invece Bosco — puntiamo sui finanziari e sul comparto dei beni di consumo, visto che entrambi si avvantaggiano di una domanda locale sempre più
forte e sempre meno legata alle esportazioni»
I migliori viaggi organizzati sui listini...
I fondi con i rendimenti più elevati a tre anni
MARCO SABELLA
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Emissioni
Mauro
Ratto
(Pioneer
im): i bond
governativi
emergenti
attirano il
fly to
quality,
cioè gli
investimenti di chi va
in cerca di
sicurezza
oltre la crisi
tali rivelano punti di forza inaspettati
— spiega Mauro Ratto, responsabile investimenti sugli emerging markets di
Pioneer Investments —. Considerando
l’orizzonte temporale di 2-3 anni dei
nostri portafogli obbligazionari, la visibilità dei flussi di cassa delle aziende in
relazione alla scadenza del debito e il
valore (book value) delle società in esame, mostrano che ci sono ancora significative opportunità di performance».
Paragone
Se il confronto tra la categoria delle
obbligazioni dei paesi emergenti viene
fatto non con le azioni, ma con le emissioni consorelle a reddito fisso dei paesi più sviluppati, il piatto della bilancia
è ancora più inclinato a favore dei
...e sul reddito fisso
I fondi con i rendimenti più elevati a tre anni
bond emergenti. «I mercati sviluppati
presentano squilibri sul piano dell’indebitamento molto superiori rispetto
alle nuove economie», sottolinea Matteo Bosco, country head del gruppo britannico di asset management Aberdeen am. Secondo Bosco, infatti, «a parità di rating, le emissioni dei paesi sviluppati presentano debolezze gravi dal
punto di vista di parametri come i rapporti di indebitamento e il tasso di copertura degli interessi.
«Una emissione con rating BB- lanciata da una società di un paese avanzato, è spesso di qualità inferiore dal punto di vista dei parametri di solvibilità e
ha un rendimento inferiore rispetto a
un titolo con stesso rating di un paese
emergente», conclude Bosco.
Pubblici
I gestori sono dunque molto attenti
alle emissioni societarie dei paesi emergenti, mentre i titoli obbligazionari governativi offrono opportunità più limitate. «Nel caso dei titoli del debito pubblico gli spread di rendimento non sono particolarmente generosi, perché riflettono la buona qualità complessiva
dei fondamentali macroeconomici degli emittenti», precisa Ratto.
Il che equivale a dire che i titoli governativi dei paesi emergenti subiscono, anche se in misura più limitata, lo
stesso effetto del flight to quality , la corsa verso la sicurezza, che spinge al rialzo le quotazioni (e di conseguenza al ribasso i rendimenti) delle obbligazioni
governative di alta qualità dei paesi sviluppati, come i bund tedeschi. E dove
c’è sicurezza c’è sempre anche un rendimento inferiore.
A favore delle emissioni a reddito fisso dei paesi emergenti, gioca infine
una variabile-jolly, di grande importanza, quella del cambio. «I rendimenti
delle valute sono da sempre una componente fondamentale, o comunque
molto rilevante, della performance
complessiva di un investimento emergente», sottolinea Ratto. «In generale ci
aspettiamo nel tempo un apprezzamento delle valute, a partire dallo yuan
cinese, anche se a tassi più modesti rispetto al recente passato. Avremo invece ancora buone possibilità di rialzo
dei cambi in riferimento alle valute dei
nuovi mercati di frontiera», conclude.
M. SAB.
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