Rassegna stampa 15/10/2015
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Rassegna stampa 15/10/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA Si gira in Toscana Nazione Viareggio 15/10/2015 p. 7 Un `corto' da lacrime e applausi Repubblica Firenze 15/10/2015 p. XI "Ovunque proteggi" premiato a Minturno Corriere Fiorentino 15/10/2015 p. 13 L'alluvione vista da lei Martina Del Chicca 1 2 Loredana Ficicchia 3 Festival Cinematografici Nazione Pistoia 15/10/2015 p. 26 «C'è voglia di cinema» Prima edizione di successo 5 Iniziative ed eventi Nazione Empoli 15/10/2015 Indice Rassegna Stampa p. 19 A cena con i Taviani Gran finale con i maestri di 'Padre padrone' 6 Pagina I PREM IATO Massimo Bondielli (con il trofeo in mano) insieme a Marco Piagentini e Daniela Rombi. Lui è il regista dei `corto' dal titolo «Ovunque proteggi» io il corto c- 1ak..,_ íi sulla strage premi ato di MARTINA DEL CHICCA F UNA storia che nessuno vorrebbe dover raccontare, quella che comincia il 29 giugno 2009. Perché per raccontarla, qualcuno deve averla attraversata, con il suo carico di dolore. Ma è una storia, quella della strage della stazione di Viareggio, che deve essere raccontata affinché non si perda tra le aree buie di questo Paese. Le stesse aree che hanno avvolto tante storie italiane. Per farlo ci vuole tanto coraggio, quanta delicatezza. E c'è tutto questo nel cortometraggio `Ovunque Proteggi' diretto da Massimo Bondielli - proiettato di fronte alla Casina dei Ricordi la notte del sesto anniversario dalla tragedia - nel quale ti trovi a tentare di sostenere lo sguardo di Marco Piagentini e la testimonianza di Daniela Rombi. Entrambi genitori, che hanno dovuto assistere impotenti alla più grande ingiustizia del mondo: perdere i propri figli. Entrambi vittime di un'incidente ferroviario per il quale da sei anni si cercano di capire cause e responsabili- Si gira in Toscana 1ac tine D u lausi festival internazionale tà? e testimoni di una battaglia senza tempo: garantire verità e giustizia alle vittime delle strage di Viareggio, e delle stragi italiane. E proprio la narrazione «Ovunque Proteggi» ha vinto il premio miglior corto documentario nell'ambito della IV edizione della rassegna «Visio Per aver raccontato una storia con poche ma significative immagini dì una tragedia che attende giustizia ni corte film festival», per la quale erano stati selezionati 500 cortometraggi, per 53 finalisti arrivati da 17 paesi del mondo. «Per aver saputo raccontare - si legge nelle motivazioni della giuria - una storia italiana con poche ma significative immagini di una tragedia che ancora oggi cerca la sua giustizia, con rispetto e dignità, ma senza dimenticare limpor tanza della verità e l'impegno affinché orrori simili non si ripetano più». DURANTE la cerimonia di premiazio ne, lo scorso sabato a Minturno, in provincia di Latina, c'erano anche Marco e Daniela. «Davanti ad una platea di oltre 150 persone abbiamo potuto raccontare di Viareggio - spiegano -. Sono stati due giorni densi e stancanti, ma siamo tornati carichi di energie per aver portato un messaggio bello e forte. Il nostro cammino continua: batteremo ogni strada per ottenere quello che chiediamo da tempo: No alla prescrizione per Viareggio». Ed è incredibile la sensibilità con cui l'autore, Massimo Bondielli, si è avvicinato a questa città e al suo dolore più grande. La volontà con cui, ora, segue il cammino dei familiari delle vittime: «La nostra partecipazione al dolore è diventata sempre più attiva, profonda - ha spiegato il regista, con il coautore Luigi Martella -. Raccontare questa a storia è diventato, per noi, anche un dovere che sentiamo verso i familiari delle vittime e verso noi stessi». Pagina 1 "Ovunque proteggi", il cortometraggio di Massimo Bondielli sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, ha vinto il premio del miglior corto documentario nella quarta edizione del Film Festival 'Visioni corte" di Minturno (Latina). Lo annuncia l'associazioneIl mondo che vorrei", che riunisce i familiari delle trentaduevittime del disastro ferroviario, oggi guidata da Marco Piagentini, che nell'incidente ha perso la moglie e due dei tre figli ed è lui stesso rimasto gravemente ustionato. "Ovunque proteggi" film, che prende il titolo da una famosa canzone di Vinicio Capossela, ricostruisce attraverso le testimonianze dei sopravvissuti l'orrore della strage. Attraverso i mesi estivi è stato proposto in numerosi festival italiani riscuotendo premi e interesse. Si gira in Toscana Pagina 2 Al em iema Dopo l'inondazione del `66, quaranta artiste donarono a Firenze una loro opera Un film racconta la loro storia. Sarà presentato in anteprima all'Odeon il 20 e poi distribuito in Usa di Loredana Ficicchia C'è ancora fango e non si smette di piangere per libri e dipinti ingoiati dalle acque, quando Carlo Ludovico Ragghianti lancia un appello affinché gli artisti di tutto il mondo regalino alla città una loro opera. Lo storico e critico d'arte lucchese ha in mente di risarcire la Firenze ferita dall'alluvione, fondando un Museo Inter nazionale di Arte Contemporanea, una sorta di Moderni Uffizi. Rispondono in 200, forse più, di questi 40 sono donne. Diventeranno Le donne dell'alluvione. Di Daphne Casorati, Paola Levi Montalcini, Titina Maselli, Antonietta Raphaël Mafai e le altre, racconterà il documentario proposto da «Advancing Women Artists Foundation» i1 20 ottobre al cineteatro Odeon (ore 18,30). Il documentario, realizzato dai produttori di Invisible Women, film vincitore di un Emmy Award, è la punta d'iceberg di un progetto composito già allo scoperto con un libro (When the World Answered: Florence, Women Artists and the 1966 Flood) pubblicato nel 2014 dalla casa editrice fiorentina The Florentine press. Le due autrici, Jane Fortune e Linda Falcone rispettivamente fondatrice/presidente e direttrice di «Advancing Women Artists Foundation» hanno lavorato per 4 anni, alla ricerca delle artiste donatrici viventi e tra i depositi di Palazzo Vecchio e di altri musei civici, a caccia di paesaggi, ritratti e sculture allora generosamente spediti a tempo di record. Una storia raccontata in prima mondiale a Firenze, ma già acquisita dalla Pbs (televisione pubblica degli Stati Uniti) che la manderà in onda dal 12 novembre in 18o stazioni televisive pubbliche americane. Con la telecamera che fruga nei luoghi del disastro, ci sono le voci di chi ne ha memoria. Parla il regista Fran- Si gira in Toscana Paola Troisi aveva 16 anni quando inviò qui un suo dipinto Incontrarla è stato emozionante Abbiamo raccolto pure i ricordi di Stefania Guidi Ci sono lavori da restaurare, cene faremo carico se il Comune si impegna afarne una mostra in occasione del 50° anniversario nel 2016 co Zeffirelli, il cui documentario Per Firenze con la voce di Richard Burton, è stato fondamentale per attivare il sostegno internazionale, parlano alcune «Flood Ladies», tra cui Antonia Bargellini, l'amata figlia del «sindaco dell'alluvione», e Ni cholas Swietlan Kraczyna. Portano la sua firma le immagini pluripremiate della storica inondazione, un tesoro per le tante organizzazioni operose a sostegno del capoluogo toscano. «È stato elettrizzante riuscire a intervistare l'artista Paola Troisi racconta Linda Falcone aveva 16 anni quando mandò a Firenze un suo dipinto. Si è emozionata davanti alle nostre telecamere. Abbiamo raccolto i ricordi anche della scultrice Stefania Guidi. Alcune di queste opere donate alla città in seguito all'appello di Ragghianti che riuscì comunque a mettere su una mostra già pochi mesi dopo l'alluvione (Gli artisti per Firenze , 1967), precisa Linda Falcone le abbiamo restaurate insieme al Comune di Firenze ed esposte nel nuovo Museo del'9oo». Cinque opere dimenticate di tre artiste celebri: Carla Accar di, esponente dell'arte astratta in Italia, la pittrice lituana Antonietta Raphaël Mafai, capostipite della scuola romana, con tre opere e il grande trittico Camion dell'artista pop, Titina Maselli. Alle cinquina di opere che finalmente hanno trovato casa, la Fondazione vuole aggiungerne altre 27. Fra queste ci sono dipinti interessanti come quelli di Costanza Mennyey, compagna del pittore Giuseppe Capogrossi e di Bice Lazzari, pittrice veneziana che in quel periodo viveva a Firenze con la famiglia «Sono da restaurare spiega Linda Falcone e ce ne faremo carico solo se il Comune si impegna a farle riemergere dai depositi e a far ne una mostra in occasione del 50° anniversario dell'alluvione, nel 2016. Al momento non hanno risposto alla nostra offerta». Il ricavato della proiezione martedì prossimo, servirà a finanziare la prossima tappa del progetto. Prendendo gli spettatori per mano lungo l'itinerario che dai luoghi dell'alluvione porta al laboratorio di restauro della Biblioteca Nazionale, ai tetti del quartiere di Santa Croce, un tempo devastati, per ar rivare nelle sale del Museo del Novecento, dove sono esposte le cinque opere salvate dall'Awa. La prima mondiale, organizzata da «Advancing Women Artists Foundation» , The Florentine e Odeon Cine Hall, con il patrocinio del consolato Americano a Firenze, è un evento benefico aperto al pubblico. I biglietti (costo 1o euro) possono essere acquistati online (www.boxol.it/odeon-firenze/IT) oppure al cinema la serata della prima. La Advancing Women Artists Foundation (AWA), associazione no profit, operativa a Firenze dal 2006, è stata fondata dalla filantropa ed autrice statunitense Jane Fortune, con lo scopo di individuare, restaurare ed esporre opere d'arte, pitture e sculture realizzate da donne ar tiste, nei musei fiorentini. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 3 Gallery Linda Falcone e Jane Fortune, le due autrici del documentario che vedremo il 20 Ottobre all'Odeon Stefania Guidi, la scultrice toscana che vedremo nel documentario «Le donne dell'alluvione» Franco Zeffirelli intervistato nella sua casa sul suo documentario «Per Firenze» Protagoniste Un momento di lavoro della restauratrice Rossella Lari alle prese col recupero di «Camion» di Titina Maselli. A sinistra l'alluvione a Ponte Santa Trinita Si gira in Toscana Pagina 4 PI U ' ID I MILLE SPETTATORI NE LLE SALE PISTO I ESI « « CLI ?ri m a « a ,/,.e /_✓,,; J CON 1500 presenze di pubblico e 25 ospiti, tra registi, attori e critici, chiude la prima edizione di Presente Italiano, il festival dedicato al cinema nostrano, che si è tenuto dal 4 all' 11 ottobre a Pistoia. La manifestazione cinematografica ha presentato 22 film divisi in varie sezioni, 2 workshop e 6 incontri divisi in 6 location della città. Tra le sezioni del festival una dedicata al cinema italiano del passato dal titolo `Omaggio al cinema nascosto' in cui sono stati presentati presentanti 9 film degli anni 60/70. Ad aggiudicarsi il concorso Saverio Costanzo per il film «Hungry Hearts». «DIAMO appuntamento al prossimo anno - dice Michele Galardini, direttore artistico del festival -, sono molto soddisfatto per la prima edizione che riuscito a portare a Pistoia film e ospiti importanti che si sono messi a disposizione del pubblico che li ha potuti incontrare da vicino aumentando così l'esperienza della sala». La manifestazione che ha aperto con una prima nazionale de «Gli uomini di questa terra io non li conosco. Vita e teatro di Franco Scaldati» di Franco Maresco si è ha chiusa Festival Cinematografici « c er T!a» uccesso ï •1/ G Á OSPITI Un momento della rassegna con il regista Maresco (Di Cecio) partner e il pubblico in generale, dai ragazzi delle scuole superiori «Ho visto persone assistere a più proiezioni nella solita serata » il festival al Piccolo Teatro Mauro Bolognini domenica 11 ottobre, con una serata dedicata al regista pistoiese a cui il teatro è intitolato con la proiezione del controverso film «La giornata balorda» (1960), nella sua versione integrale priva dei tagli operati all'epoca dalla censura. «AL D i là dei numeri - ha detto Galardini - mi piace sottolineare come la città, le associazioni, i fino agli appassionati che hanno seguito fino a tre film in una sola giornata, abbiano partecipato atti- vamente alla costruzione del festival, dimostrando che c'è voglia di cinema di qualità». « PR ESEN TE italiano», ideato e diretto da Michele Galardini, è promosso da PromoCinelna con la collaborazione di Gabriele Rizza e il sostegno del Comune di Pistoia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia, dell'Associazione Teatrale Pistoiese, del Centro Mauro Bolognini e il supporto di Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana. Pagina 5 ce n a con i Tavi an i I maestr í Gran fi nale d i' Padre padrone ' NON CAPITA tutti i giorni di poter cenare con due grandi maestri del cinema italiano. La rassegna «Nel segno dei Taviani», in corso di svolgimento al teatro Gat di Castelnuovo d'Elsa , darà proprio l'opportunità di sedersi a tavola con Paolo e Vittorio Taviani. L'evento si svolgerà sabato 24 ottobre nella splendida cornice di villa Meleto alle porte di Castelfiorentino . Per partecipare è necessario prenotarsi entro e non oltre martedì 20 ottobre lasciando il proprio nominativo all'edicola di via Masini a Castelfiorentino. Dopo la cena la serata proseguirà al teatro Gat dove alle 21,30 si svolgerà la cerimonia di consegna del Giglio d'oro (settima edizione), premio promosso dal circolo del cinema Angelo Azzurro e dal comune di Castelfiorentino. A seguire sarà proiettato il film «Cesare deve morire», vincitore dell'Orso d'Oro al Festival di Berlino 2012. Intanto la rassegna cinematografica va avanti: stasera, alle 21.15, è in visione «Padre padrone» ( nella foto) con Saverio Marconi, Omero Antonutti, Gavino Ledda, Marcella Michelangioli, Nanni Moretti. La pellicola è stata insignita della Palma d'Oro al 30° Festival di Cannes. Uscito in Italia nel 1977, rappresenta il film spartiacque nella carriera dei Taviani e il loro maggior successo a livello mondiale. I.P. Iniziative ed eventi Pagina 6