Articoli di stampa dal 6 all”11

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Articoli di stampa dal 6 all”11
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 6 ottobre 2011
Moody’s non pesa su Intesa e Unicredit, focus su ricapitalizzazioni
( Milano Finanza ), 6 ottobre
Moody's ha rivisto al ribasso il giudizio di alcune Banche italiane, a seguito del declassamento
dell'Italia e quindi del minore supporto sistemico di cui godranno in futuro.
L'agenzia ha allineato i rating di Unicredit a quello del rischio sovrano dell'Italia.
Il giudizio a lungo termine sui depositi e sul debito senior è stato rivisto al ribasso al livello A2
negativo e il rating individuale a C- stabile.
Il rating di breve periodo prime-1 è stato invece confermato.
L'agenzia internazionale ha ridotto inoltre il rating a lungo termine assegnato a Intesa Sanpaolo
ad A2 ( da Aa3 ). Il rating a breve termine P-1 e il Bank Financial Strength Rating C+ della Banca
sono stati confermati. L'outlook è negativo.
Sotto la scure di Moody's è finita anche la controllata Banca Imi il cui rating a lungo termine passa
ad A2 ( da Aa3 ) e l'outlook a negativo.
Il rating a breve termine P-1 and il Bank Financial Strength Rating C- della Banca sono stati invece
confermati.
L'agenzia ha infine annunciato una serie di declassamenti sui bond emessi da diversi Istituti
nazionali, che a loro volta hanno subito un downgrade.
In particolare, i bond di Intesa Sanpaolo scendono a Aa1, da Aaa; stesso taglio per quelli di
Banca Carige, Monte dei Paschi di Siena, Banca delle Marche e Cassa di Depositi mentre
quelli del Banco Popolare Società Cooperativa scendono a Aa2.
Tutti sono sotto esame per possibili ulteriori tagli, mentre le emissioni di Banca Popolare di
Milano, Credito Emiliano, Unione di Banche Italiane e Unicredit restano a livello Aaa ma sotto
revisione per un possibile downgrade.
È la scarsa flessibilità finanziaria del Governo italiano uno dei fattori chiave del taglio operato da
Moody's al rating sul debito e sui depositi di alcuni istituti nazionali.
Moody's ritiene comunque che le Banche italiane riceveranno sostegno, in caso di necessità.
Anche in Europa sta prendendo corpo l'ipotesi di un piano da finalizzarsi in due settimane per
ricapitalizzare il sistema bancario dopo aver tenuto conto di un "hair cut" per l'esposizione ai bond
governativi periferici. Al momento sembra che le principali reticenze siano francesi.
" Una ricapitalizzazione potrebbe tuttavia non essere sufficiente dato il continuo deterioramento
dell'economia spagnola e di quella italiana ", hanno commentato gli analisti di Espirito Santo
Investment Bank, precisando inoltre che il rafforzamento delle Banche dovrebbe avvenire con
iniezioni di capitale sociale piuttosto che tramite l'emissione di azioni privilegiate.
Fondamentale sarà capire il livello di hair cut simulato per determinare le necessità di capitale a
livello continentale: le stime vanno da 100 miliardi a 200 miliardi di euro.
L'hair cut potrebbe essere basato sui prezzi di mercato o su assunzioni più stringenti.
Nel primo caso per gli analisti di Intermonte la carenza di capitale più rilevante sarebbe per Intesa
Sanpaolo "che stimiamo potrebbe dover riportare una perdita simulata di oltre 3 miliardi di euro,
circa 100 punti base di impatto sul Core Tier1, che potrebbe ancora consentirle di non dover
ricorrere a un aumento capitale", valutano gli analisti della Sim.
Nel caso di Unicredit la perdita sarebbe più contenuta, circa 1,5 miliardi di euro, ma si
aggiungerebbe al deficit di capitale già esistente che la Sim ha quantificato in 5 miliardi ( arrivando
a 6/7 Miliardi ).
In conclusione, " riteniamo positiva l'ipotesi di rafforzare il sistema bancario europeo, ma c'è il
rischio che questo possa richiedere ulteriori sostanziose ricapitalizzazioni a seconda degli hair cut
finali che verranno stimati ", conclude Intermonte.
A Piazza Affari comunque oggi Intesa Sanpaolo sale dell'1,71 % a 1,19 euro e Unicredit del 2,26
% a 0,813 euro.
Intesa Sanpaolo: 38 Mld collocamenti medio - lungo termine di
bond al 29 settembre ( Finanza.com ), 6 ottobre
Rimane forte la capacità di funding di Intesa Sanpaolo.
Lo conferma L'A. D. di Cà de Sass, Corrado Passera, nelle slides di presentazione presso la Banking &
Insurance CEO Conference di Bank of America Merrill Lynch a Londra.
I dati parlano di 38 miliardi di collocamenti a medio e lungo termine di obbligazioni del Gruppo effettuati al
29 settembre, corrispondenti al 95% delle scadenze del 2011.
Di questi, 15,3 miliardi presso investitori istituzionali.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 6 ottobre 2011
Bankitalia: Saccomanni nominato bocconiano dell'anno
( Adnkronos ),
Milano, 7 ottobre
Il Direttore Generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni, è stato nominato Alumnus Bocconi dell'anno
2011.
Il riconoscimento, istituito dalla Bocconi Alumni Association, viene assegnato al laureato o diplomato di una
delle scuole dell'Università Bocconi che si è distino per adesione ai valori bocconiani di professionalità,
intraprendenza, integrità, responsabilità e apertura al pluralismo.
" Un civil servant che ha sempre vissuto il proprio ruolo con dedizione e intelligenza, con passione e
competenza, nella tradizione bocconiana ", si legge nelle motivazioni del conferimento del titolo. Alla serata
di gala nella sede dell'Ateneo milanese, stanno partecipando, tra gli altri, Gaetano Miccichè, Alessandro
Profumo, Giorgio Squinzi ed Enrico Cucchiani.
Per Mario Monti, Presidente dell'Università Bocconi, " con la nomina di Fabrizio Saccomanni, l'Associazione
degli Alumni Bocconi riconosce i meriti di una personalità che, operando con impegno, talento e rigore nelle
istituzioni italiane ed europee, ha recato e reca un contributo importante al nostro Paese, alla costruzione
europea e al sistema finanziario internazionale ".
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 7 ottobre 2011
Bpm: Bankitalia, serve rinnovo integrale Organi Aziendali ( Asca ) Roma, 7
ottobre
La Banca d'Italia auspica “ il rinnovo integrale degli organi aziendali '' di Banca Popolare di Milano
'' mediante scelte di alto profilo e in netta discontinuità rispetto al passato ''.
'' Nell'attuale fase di predisposizione delle liste di candidati per l'elezione del Consiglio di
Sorveglianza, che nominerà a sua volta il Consiglio di Gestione - si legge in una lettera inviata
dall'Organo di Vigilanza alla BPM - la Banca d'Italia auspica il rinnovo integrale degli Organi
Aziendali, mediante scelte di alto profilo e in netta discontinuità rispetto al passato, quale
presupposto per una effettiva svolta nella gestione del Gruppo ''.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 8 ottobre 2011
Bpm, due le liste Sindacali ( Italia Oggi.online ), 8 ottobre
Sono due le liste sindacali presentate per il rinnovo degli organi dirigenti della Banca Popolare di
Milano.
L'Associazione Amici della Bpm, forte dell'appoggio di Fisac, UILCA e parte dei pensionati Bpm, ha
ufficializzato la lista dei suoi 11 candidati su 19 al nuovo Consiglio di Sorveglianza in vista
dell'Assemblea del 22 ottobre quando sarà sancito il passaggio di Piazza Meda a un sistema di
governance duale.
La lista prevede Filippo Annunziata, commercialista milanese, candidato alla Presidenza e
affiancato dai due Vice, Umberto Bocchino e Giuseppe Coppini.
Gli altri membri del Consiglio, proposti dagli Amici sono: Antongiorgio Benvenuto, Giovanni
Bianchini, Francesco Giarretta, Mario Mazzolini, Marialuisa Mosconi, Marcello Priori, Enzo Maria
Simonelli e Michele Zefferino.
Il Presidente degli Amici, Alessandro Dall'Asta, parlando con i cronisti all'uscita del Direttivo
dell'Associazione in cui le tre sigle hanno messo a punto la loro lista, ha detto che « il nome di
Filippo Annunziata è stato cercato da noi, in modo particolare dalla Fabi ( rappresentanza locale.
Ndr ), perché si doveva alzare la qualità del CdS.
“ Il suo curriculum vitae è molto interessante; se poi è anche vicino a Bankitalia, tanto meglio “, ha
detto ancora Dall'Asta, esprimendo rammarico per l'accantonamento del cv di Marcello Priori,
potenziale candidato, il cui nome era circolato nei gironi scorsi. « Annunziata è di un livello tale,
che credo tranquillizzi tutti », ha concluso Dall'Asta.
« Anche il socio investitore », Andrea Bonomi, con il Fondo Investindustrial.
Quanto all'ipotesi, circolata nelle ultime ore, di una possibile sterilizzazione della lista da parte di
Bankitalia, Dall'Asta ha replicato: « Non ne vedo il motivo. Da Bankitalia non so altro; oggi stiamo
rispondendo a Consob » Tornando alle liste, gli Amici della Bpm dovranno vedersela con le
proposte avanzate da Fabi, Fiba, Falcri e da una parte dei pensionati.
Questo schieramento appoggerà infatti Marcello Messori ( che siede nel CdA della Sator di Matteo
Arpe ), designato come Presidente, oltre ai Consiglieri Carlo Dell'Aringa, Mauro Paoloni, Massimo
Tezzon, Carmine De Robbio, Giovanna Nicodano, Massimo De Felice, Andrea Perrone, Raoul
Pisani, Enrico Castoldi e Serenella Rossano.
Dai vertici della banca non sono invece arrivati commenti alla lettera di Bankitalia, inoltrata ieri, in
cui “ si augura nomine «di alto profilo” e in “ netta discontinuità rispetto al passato “.
In Piazza Affari, nel frattempo, Bpm ha dimostrato di non soffrire il clima di incertezza e ha chiuso
con un rialzo del 4,30 %, a 1,745 euro.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 10 ottobre 2011
Bpm: Lista Messori, Arpe disponibile a entrare in Consiglio Gestione
( Asca ), 10 ottobre
La lista promossa da Marcello Messori, quale candidato alla Presidenza del Consiglio di
Sorveglianza della Banca Popolare di Milano ( Bpm ), è composta da dodici candidati che ''
renderanno pubbliche nei prossimi giorni le linee guida del Progetto di rilancio che intendono
sostenere e sviluppare tramite la partecipazione al Consiglio di Sorveglianza della Banca Popolare
di Milano.
I componenti della Lista ritengono che, per poter specificare tali obiettivi, sia necessario che gli
Organi di Governo della Banca si rendano garanti sino all'Assemblea di un processo di massima
trasparenza capace di consentire a tutte le liste di competere con regole esplicite e comuni “.
In merito si invita il Consiglio di Amministrazione a chiarire se il noto documento '' Promozioni politici
'', recentemente pubblicato da organi di stampa, sia autentico e se esso sia stato firmato da
membri dell'Associazione Amici della Bipiemme.
Qualora fosse accertato un ruolo attivo da parte della Associazione, garantendo criteri privilegiati
rispetto agli altri dipendenti, si configurerebbe un insanabile conflitto di interesse.
Marcello Messori segnala che non esiste alcun Accordo, né impegno da parte della Lista in ordine
alla nomina del Consiglio di Gestione.
Tale nomina spetterà, ovviamente, all'intero Consiglio di Sorveglianza e avverrà secondo le
modalità previste dallo Statuto.
Al fine di creare i presupposti giudicati necessari al rilancio gestionale della Banca, la Lista si è
impegnata a designare nell'Organo di Gestione personalità che siano espressione di eccellenza
manageriale e professionale.
A tale proposito, Marcello Messori ha chiesto a “ Matteo Arpe la sua disponibilità per un'eventuale
partecipazione al Consiglio di Gestione. Matteo Arpe ha manifestato la propria disponibilità di
principio, attestando che lui personalmente, Sator o sue controllate non detengono azioni della
Banca Popolare di Milano, né hanno assunto alcun impegno a qualsivoglia investimento ''.
Bpm: presentate liste per nomine CdS, per Equita non c’è discontinuità
con passato ( Finanza.com ), 10 ottobre
Rimane sotto i riflettori Bpm a Piazza Affari, dopo la presentazione delle cinque liste di candidati per
le nomine al Consiglio di Sorveglianza che saranno presentate nell’Assemblea del 22 ottobre.
Investindustrial ha presentato una lista autonoma da quella dei soci - dipendenti riuniti
nell’Associazione Amici della Bipiemme, per i posti riservati agli istituzionali.
Un’altra novità riguarda il fatto che la lista presentata dai soci - dipendenti iscritti ai sindacati Fabi Fiba, che si sono staccati dagli Amici, ha presentato candidati vicini a Matteo Arpe.
Le altre due liste sono state presentate dai soci - non dipendenti e da Assogestioni.
Venerdì scorso la Banca d’Italia aveva chiesto discontinuità totale fra i candidati e la gestione
precedente.
“ Questa condizione non è stata però completamente rispettata - commenta Equita nella nota
odierna - perché cinque dei candidati della lista Amici della Bipiemme fanno parte del Consiglio in
scadenza.
Questa decisione secondo noi lascia quindi aperta ogni possibilità di intervento da parte del
regulator: dato che Arpe è ancora della partita, secondo noi il titolo continuerà a scontare ipotesi
speculative fino all’Assemblea “, concludono gli esperti confermando la raccomandazione hold e
target price a 1,7 euro.
Bene il titolo sul Ftse Mib che segna un rialzo dell’1,03 % a quota 1,763.
BP Milano: perfezionato acquisto quota B.ca di Legnano da CIC
( Trend.online ), 10 ottobre di Alberto Susic
Di seguito al comunicato del 4 ottobre scorso, BPM precisa di aver perfezionato, in data odierna,
l'acquisto del 6,49 % di Banca di Legnano ceduto dal CIC.
L’importo dell'operazione è pari a Euro 100 milioni, ammontare che tiene conto delle recenti
valutazioni effettuate da esperti indipendenti per la stima del rapporto di cambio ai fini della
fusione di CR Alessandria in Banca di Legnano e del venir meno dei diritti già spettanti al CM/CIC
nel caso di operazioni straordinarie sulla Banca di Legnano.
Class e Intesa Sanpaolo vendono il 100% di MF Honyvem per 45
milioni di euro ( Finanza.com ), 10 ottobre
Class Editori e Intesa Sanpaolo hanno annunciato in una nota congiunta di aver firmato un contratto
vincolante per la cessione al Gruppo Cerved del 100 % di MF Honyvem, finora posseduto al 70 % dalla casa
editrice e al 30 % dalla Banca.
Mf Honyvem è la società di business information acquistata da Class quattro anni fa; nell’ottobre del 2009
Intesa Sanpaolo è entrata nel capitale rilevando il 30 %.
L’enterprise value è stato fissato a 45 milioni di euro.
Banca Sistema: nei primi 3 mesi di attività acquistati pro-soluto 70 Mln
euro di crediti ( Finanza.com ), 10 ottobre
Banca Sistema, realtà indipendente nata dall'integrazione di Banca Sintesi e SF Trust, nei primi 3 mesi di
attività ha acquistato pro - soluto circa 70 milioni di euro di crediti e prevede acquisti per altri 80 milioni di
euro entro la fine dell’anno.
Il finanziamento dei crediti avviene attraverso emissioni obbligazionarie, l’ultima in luglio per 45 milioni di
euro, linee di credito interbancarie e conti di deposito vincolato.
Oggi si è tenuto ad Alessandria il primo di una serie di incontri dedicati alle imprese su tutto il territorio
italiano.
Seguiranno nuove date a Pisa ( 17 ottobre ) e a Palermo ( 30 novembre ).
“ Il nostro obiettivo è proprio quello di affiancare l’impresa e offrire il giusto supporto finanziario che ne
permetta una crescita costante e duratura ”, ha affermato Giorgio Basevi, Presidente di Banca Sistema.
Crisi: Rosa ( ABI ), Banche straniere non si ritirano ma neanche investono ( Asca
) Roma, 10 ottobre
'' Le Banche straniere non si stanno ritirando dall'Italia ma neanche mostrano una volontà di investimento. Siamo in una
situazione di status quo ''.
Lo ha affermato il Vice Presidente dell'ABI, Guido Rosa, interpellato a margine di un convegno.
Le Banche straniere, ha aggiunto '' fanno operazioni in maniera molto selettiva e dove ci sono grandi ritorni ''.
Dal punto di vista fiscale, ha sottolineato Rosa, il sistema bancario italiano '' è quello che paga più tasse in Europa, sei,
sette punti in più ''.
Inoltre '' non è consentito dedurre le perdite sui crediti e questo è svantaggioso.
E' un nodo fondamentale che deve essere affrontato ''.
Banche: Constancio ( BCE ), collaterale disponibile per 4.000 Mld di euro
( Finanza.com ), 10 ottobre
Il collaterale utilizzabile dalle Banche nelle operazioni di finanziamento presso la Banca Centrale Europea è molto
elevato.
Le Banche dell'area euro hanno nei loro bilanci Asset utilizzabili come collaterale per un valore di 4.000 Miliardi di
euro.
Lo ha detto il Vice Presidente della Banca Centrale Europea, Vitor Constancio, parlando oggi a Milano a un convegno
sulla competitività delle Banche organizzato dal Centro Carefin dell'Università Bocconi.
Nel testo del suo intervento, pubblicato sul sito internet della BCE, Constancio ha rivolto un richiamo all'utilizzo del
Fondo EFSF per il sostegno delle emissioni di bond italiani e spagnoli piuttosto che per la ricapitalizzazione delle
Banche.
Crisi: Cremlino, Russia pronta ad aiutare l'Eurozona su debito ( Asca - AFP ) Mosca,
10 ottobre
La Russia è pronta ad aiutare i Paesi della zona euro, alle prese con la gestione del loro debito, se si accorderanno su un
piano chiaro si uscita dalla crisi.
Lo ha detto il consigliere economico del Cremlino, Arkadi Dvorkovitch.
'' Attendiamo di vedere quando i Paesi europei annunceranno una strategia chiara e concreta di uscita dalla crisi. Se nel
quadro di questa strategia sarà necessario un sostegno da parte della Russia e degli altri Paesi del Gruppo BRICS (
Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica ) allora noi siamo pronti a concordare un nostro intervento '' ha dichiarato
Dvorkovitch secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa russe.
ABI: covered bond, mercato stimabile in oltre 200 Mld ( Asca ) Roma, 10 ottobre
I covered bond reggono l'urto della crisi finanziaria e restano un canale aperto per i principali Gruppi bancari italiani.
Il mercato delle Obbligazioni Bancarie Garantite ( OBG ) rappresenta un canale di raccolta stabile per gli Istituti, che tra
gennaio e agosto 2011 hanno emesso titoli per circa 21 Miliardi, pur dovendo offrire rendimenti mediamente più alti
rispetto al passato, contribuendo a garantire un significativo afflusso di finanziamenti verso il settore privato.
A fronte di risultati importanti verso un pieno sviluppo del mercato delle obbligazioni bancarie garantite, l'auspicio
dell'industria bancaria italiana è che tali volumi crescano ancora con l'obiettivo di sfruttare compiutamente il potenziale
del mercato domestico, che è stimabile in oltre 200 Miliardi.
Dal mercato dei covered bond viene dunque un segnale positivo per l'economia italiana, come rilevato in occasione del
convegno ''Securitisation and Covered Bonds 2011'', organizzato dall'Associazione Bancaria Italiana in collaborazione
con l'Association for Financial Markets in Europe ( AFME ) e in programma oggi e domani a Milano.
Una occasione per focalizzare gli scenari e le tendenze nel mercato italiano e internazionale delle cartolarizzazioni e dei
covered bond, le riforme legali e regolamentari e come queste ultime stanno cambiando le dinamiche interne al mercato
dei capitali e le iniziative del mercato in tema di trasparenza per ripristinare la fiducia degli investitori.
Il mercato della cartolarizzazione evidenzia ancora difficoltà nella ripresa, sebbene le statistiche degli ultimi due anni
mostrino un timido ritorno delle emissioni internazionali collocate presso investitori.
Attualmente i volumi delle obbligazioni bancarie garantite emesse rendono l'Italia ancora distante dai livelli raggiunti
della maggior parte dei principali Paesi europei.
Va tuttavia ricordato che il completamento della legislazione secondaria nel 2007 è coinciso con l'inizio della crisi
finanziaria e il mercato ha avuto qualche problema nella partenza.
Solo dall'estate del 2009 il comparto ha finalmente cominciato a ripartire.
Nel corso del 2010 nove Gruppi bancari italiani hanno emesso obbligazioni bancarie garantite per circa 15 Miliardi.
Dexia: si dimette Presidente Divisione Belga ( AGI ) Bruxelles, 10 ottobre
Jean-Luc Dehaene, Presidente della Divisione belga di Dexia si è dimesso.
Dehaene, ex Primo Ministro Belga, resterà Presidente del Gruppo.
La Divisione Belga della Banca sarà nazionalizzata e verranno assicurati 90 Miliardi di euro in garanzie.
Dexia accetta Piano salvataggio, garanzie per 90 Mld euro
( Reuters ), 10
ottobre
Il Gruppo di servizi finanziari Franco Belga Dexia ha accettato che venga nazionalizzata la sua Divisione
bancaria in Belgio e ha ottenuto garanzie statali per 90 miliardi di euro all'interno di un Piano di salvataggio
che potrebbe spingere altri Governi della zona euro a rafforzare il loro settore bancario.
Il Ministro delle Finanze francese Francois Baroin ha comunque detto stamani di non pensare che altre
Banche avranno bisogno di essere salvate, " certamente non quelle francesi ".
Il Belgio acquisterà per 4 miliardi di euro Dexia Bank Belgium, una Banca con 6.000 Dipendenti e depositi
per 80 miliardi di euro provenienti da 4 milioni di clienti.
Dexia ha anche ottenuto garanzie statali fino a 90 miliardi di euro per mettere in sicurezza i propri
finanziamenti nei prossimi dieci anni.
Il Belgio fornirà il 60,5 % di queste garanzie, la Francia il 36,5 % e il Lussemburgo il 3 %.
Il titolo, sospeso da giovedì scorso, dovrebbe riprendere a essere trattato in Borsa oggi.
L'annuncio odierno di Dexia è arrivato dopo un CdA durato circa 14 ore a partire da ieri pomeriggio in
seguito all'Accordo di Francia, Belgio e Lussemburgo di avviare un Piano di salvataggio.
Nel Piano di smantellamento della Banca, rientra anche la vendita della sua Divisione lussemburghese.
Un Gruppo di investimento del Qatar, che farebbe capo ad alcuni membri della famiglia reale, sarebbe
interessato ad acquisire BIL ( Banque Internationale Luxembourg ), secondo quanto rivelato dal Ministro
delle Finanze del Lussemburgo Luc Frieden.
Il Gruppo del Qatar in questione è lo stesso che ha comprato la Divisione di Private Banking della KBC.
Anche il Governo lussemburghese punta ad acquisire una quota di minoranza nella Divisione
Lussemburghese di Dexia, ma l'entità dell'investimento non è ancora stata decisa.
Frieden ha inoltre aggiunto che Royal Bank of Canada ( RBC ) intende usare il proprio diritto di opzione per
acquisire la quota che BIL ha nella Joint Venture RBC Dexia Investor Services.
Con lo spettro, alle spalle, del controverso smantellamento del Gruppo finanziario Fortis, voluto nell'ottobre
del 2008 da Olanda, Belgio e BNP Paribas, i Governi sono corsi oggi a salvare Dexia, che - prima Banca
vittima della crisi del debito in corso nella zona euro - non è riuscita ad accedere al mercato istituzionale per
finanziarsi e nella sola settimana scorsa ha perso in Borsa il 42 % del suo valore.
Il previsto aggravio sui conti pubblici per il salvataggio dell'Istituto ha spinto Moody's ad avvertire il Belgio,
venerdì sera, di un possibile downgrade del rating sul debito sovrano Aa1.
Il Paese aveva l'anno scorso un rapporto debito - Pil del 96,2 %, inferiore solo a Grecia e Italia tra i Paesi
della zona euro.
Il Ministro Didier Reynders ha detto che l'operazione non dovrebbe spingere l'indicatore sopra il 100 %.
Il Ministro francese Baroin ha dichiarato oggi in Tv che " le garanzie non hanno impatto sul debito e non ne
hanno sul rating " della Francia.
" Una garanzia non entra in azione a meno che non sia utilizzata e noi stiamo scommettendo sul fatto che
questa operazione funzionerà ".
Oggi l'A. D. del Gruppo Pierre Mariani, durante una conferenza con gli analisti finanziari, ha spiegato che,
dopo lo smantellamento del Gruppo, la Banca avrà ancora un'esposizione di 2,4 Miliardi di euro verso il
debito greco, ma che non ci sarà bisogno di un aumento di capitale.
Sul fronte delle cessioni, Mariani non ha commentato su Denizbank e RBC Dexia, ma ha detto che la Banca
ha intenzione di mantenere la Divisione di Asset Management e che non è prevista la cessione di Dexia
Sabadell in Spagna, di Dexia Crediop in Italia e di DKD in Germania, considerato il loro portafoglio di titoli di
stato.
Un analista di Moody's ha confermato che il Piano di salvataggio messo a punto per Dexia al momento non
ha alcun impatto sul rating della Francia, che mantiene un outlook stabile.
S&P’s ha confermato il rating AAA sul debito sovrano della Francia, con outlook stabile, e quello del Belgio
AA+, con prospettive negative, dopo l'annuncio del Piano di salvataggio della Banca Franco Belga Dexia.
Secondo Mariani, inoltre, la decisione di un'agenzia di rating di tagliare il giudizio su Dexia si è rivelata una
profezia " auto - realizzante ", nel senso che ha accelerato le difficoltà di Dexia ad avere accesso ai
finanziamenti a breve termine.
L'A. D. ha aggiunto che sul fronte della liquidità la situazione si è fatta più " tesa " dopo la sospensione dalla
quotazione del titolo.
Grecia attiva Fondo salvataggio per Proton Bank, Banche UE giù
( Finanza.com ), 10 ottobre
La Grecia attiva il Fondo di Salvataggio per Proton Bank e il comparto bancario europeo perde colpi ( - 0,90
% lo Stoxx ).
La Banca Centrale Greca ha infatti attivato il Fondo di Salvataggio per soccorrere questa Banca sotto
inchiesta per riciclaggio, nazionalizzando di fatto questo piccolo Istituto di credito.
Si tratta del primo Istituto di credito ellenico salvato dal Fondo EFSF, avviato da Atene e dai suoi creditori
per aiutare le Banche e ricapitalizzarsi, non potendo ricorrere ai finanziamenti dei mercati.
Secondo gli esperti questo salvataggio riguarda più i problemi interni di Proton che la crisi del debito del
Paese.
Ma l'indice delle Banche Greche cede oltre 10 % sui timori che altri Istituti possano seguire la strada di
Proton.
Gli investitori sono preoccupati anche per il rischio di un maggiore haircut sui bond governativi della nazione.
Secondo il Financial Times Francia e Germania nell'incontro del fine settimana avrebbero anche parlato di
ulteriori svalutazioni sui bond greci, per arrivare fino al 60 % del nominale.
Gli impatti per le aziende italiane sarebbero comunque limitati: post tasse 100 milioni di euro per Unicredit,
120 milioni di euro per Intesa Sanpaolo, 70 milioni per Generali.
I rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia ( FMI, UE e BCE ), da una settimana ad Atene,
continuano a fare pressioni per avere ulteriori garanzie da parte del Governo di Atene sulla fedele messa in
atto del Programma Economico a medio termine concordato un anno fa.
Durante gli incontri di ieri fra il Ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, e i rappresentanti della Troika,
come riferiscono i giornali, le due parti hanno raggiunto un primo accordo che riguarda il periodo 2011 2012.
Per il periodo 2013 - 2014, parte anch'esso del Piano Economico, è previsto per oggi un nuovo incontro fra il
Ministro e la Troika.
In più, per raggiungere l'obiettivo della riduzione del deficit al di sotto del 3 % per il 2014, la Troika ha chiesto
misure aggiuntive che potranno raggiungere i 6 miliardi di euro.
Sul tavolo delle trattative restano anche le richieste riguardo la liberalizzazione delle professioni chiuse,
l'adozione di una nuova legge fiscale, i nuovi interventi sul sistema previdenziale e pensionistico, la fusione o
l'abolizione degli Enti Statali inutili, la riduzione dei Dipendenti Pubblici di almeno 100.000 unità per i
prossimi tre anni, oltre ai 30.000 che andranno via grazie alla cosiddetta sospensione temporanea dal
lavoro.
La Troika, infine, insiste sull'abolizione del Contratto Collettivo di Lavoro, richiesta definita dalla GSEE, il
maggior Sindacato del settore privato, come " un'estrema dimostrazione di sfrontatezza " da parte dei
creditori della Grecia.
Boom delle sofferenze bancarie ( Trend.online ), 10 ottobre di Pierpaolo Molinengo
Le sofferenze bancarie delle imprese italiane sono aumentate di oltre 21 miliardi di €.
Tra il 31 luglio del 2010 e lo stesso giorno di quest’anno, la percentuale di crescita ha superato il 40 % ( precisamente il
+ 40,2 % ).
In termini assoluti ( al 31 luglio 2011 ), l’ammontare complessivo delle somme non restituite alle Banche italiane ha
superato i 74,5 Mld di euro.
La denuncia viene dalla CGIA di Mestre, che ha messo in luce le difficoltà degli imprenditori italiani ad onorare i
prestiti contratti con il sistema creditizio.
A livello territoriale, la situazione più grave si è registrata nel Lazio.
Nell’ultimo anno l’aumento delle insolvenze è stato del + 70 %.
Male anche la Sicilia ( + 62,5 % ) ed il Molise ( + 60,8 % ).
Marche ( + 21,9 % ), Sardegna ( + 21,6 % ) e Valle d’Aosta ( + 19,7 % ) sono state le realtà dove l’incremento delle
sofferenze bancarie è stato più contenuto.
Quali le cause di questa situazione ?
“ La crescita delle sofferenze bancarie - dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - è la
manifestazione più evidente dello stato di crisi delle nostre imprese.
La cronica mancanza di liquidità e la prolungata fase di crisi economica che stiamo vivendo, sono tra le cause più
importanti che hanno fatto esplodere l’insolvibilità.
Inoltre, in questi ultimi 3 anni di difficoltà economica, si sono ulteriormente allungati i tempi di pagamento nei rapporti
commerciali tra le imprese e tra le imprese e la Pubblica Amministrazione.
Questa situazione ha gravemente indebolito la disponibilità finanziaria soprattutto delle piccole realtà aziendali, che da
sempre subiscono l’abuso della posizione dominate dei loro committenti.
Infine - conclude Bortolussi - nel momento in cui un’azienda viene dichiarata insolvente, scatta la segnalazione alla
Centrale dei Rischi presso la Banca d’Italia che rende pubblica all’interno del circuito bancario detta posizione,
compromettendo quasi irreversibilmente i rapporti in essere con gli altri Istituiti di credito.
Per fronteggiare questa situazione, molte realtà imprenditoriali dichiarate insolventi, soprattutto nel Mezzogiorno,
stanno ricorrendo a forme di finanziamento illegale per rimanere a galla, con il pericolo di finire irrimediabilmente nella
rete tesa dalle organizzazioni criminali ”.
Al via merger Banco Pastor - Banco Popular, ma aleggia scetticismo.
( Milano Finanza ), 10 ottobre
Prende forma la fusione tra il Banco Pastor e Banco Popular.
I soci rilevanti del Banco Pastor, titolari di oltre il 50 % del capitale, hanno infatti già dato il loro
benestare all'operazione.
Nel corso del fine settimana Fundacion Pedro Barrie de la Maza, Pontegadea e Financiere Tesalia, titolare
del 52,28 % di Banco Pastor, hanno raggiunto un'intesa per aderire alla proposta avanzata dal Banco
Popular, quinta Banca del Paese.
Il Banco Pastor è stato uno dei cinque Istituti di credito iberici a fallire gli Stress Test condotti a livello
europeo lo scorso mese di luglio.
Venerdì scorso il Banco Popular ha avanzato un'offerta per il Banco Pastor da 1,362 Mld di euro e implica,
secondo le stime di Exane Bnp Paribas che mantiene un rating underperform e un target price a 3,15 euro
sul Banco Popular, una valutazione di 30 volte il P7E 2011 e 0,8 volte il PTE.
L’Offerta prevede lo scambio di 1,115 nuove azioni per ciascuna azione esistente del Banco Pastor e 30,9
azioni per ogni bond convertibile.
E implica un premio di circa il 30 % rispetto al prezzo segnato dal titolo prima che le azioni venissero
sospese dalle negoziazioni alla Borsa di Madrid in attesa dell'annuncio ufficiale da parte dei due Istituti.
Al momento della sospensione, Banco Pastor guadagnava il 4,8 % a 3,03 euro per una capitalizzazione di
mercato di 826,7 milioni di euro, meno di un quinto rispetto a quella di Banco Popular ( 4,99 Mld di euro).
Un premio che per Exane è sicuramente allettante per gli azionisti del Banco Pastor, non certo per quelli del
Banco Popular.
" Riteniamo che l'operazione sia molto negativa per gli azionisti del Banco Popular. Facciamo infatti fatica a
comprendere la logica del deal ”, si legge nella nota della Banca francese.
Anche se non si conoscono ancora le potenziali sinergie, " secondo noi l’acquisizione di Pastor non risolve
nessuno dei problemi del Banco Popular. Anzi, l'affare indebolisce il suo bilancio e la capacità strutturale di
generare utili, distruggendo valore per gli azionisti ".
L'operazione proposta, rincara la dose Exane, mostrerà semplicemente l’esposizione al settore immobiliare:
la potenziale esposizione della nuova entità agli Asset problematici sarà pari a 3,5 volte il patrimonio netto
tangibile.
Il Banco Popular vedrà peggiorare la sua posizione di finanziamento e di redditività e, nonostante le
potenziali sinergie, è improbabile che otterrà rendimenti superiori al costo del capitale, considerando la
potenziale perdita di business, i costi di ristrutturazione e le probabili esigenze di capitale.
L'Operazione, vincolata a un'adesione pari al 75 % del capitale di Banco Pastor, creerà comunque uno dei
maggiori operatori bancari spagnoli con 160 Mld di euro di Asset totali, 121,8 Mld di euro di prestiti erogati e
98,5 Mld di depositi, comunque ancora dietro Santander, BBVA e Caixabank.
" Potrebbe essere un deal interessante in termini di opportunità geografica dal momento che il Banco
Popolar è particolarmente debole nel Nord Ovest del Paese ", notano gli analisti di JP Morgan.
" Tuttavia questa bassa sovrapposizione potrebbe ridurre le potenziali sinergie a livello di taglio dei costi di
entrambi gli Istituti " sui cui titoli il broker mantiene un rating underweight.
Alla Borsa di Madrid, mentre il Banco Pastor schizza del 22,7 % a 3,73 euro, il Banco Popular scende
dell'1,23 % a 3,52 euro.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 11 ottobre 2011
Barroso: domani presentazione proposta per risoluzione crisi
( Finanza.com ), 11
ottobre
Il Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, presenterà domani una proposta di risoluzione della
crisi del debito in Europa che contempla anche una modalità di ricapitalizzazione delle Banche.
Lo riporta il Wall Street Journal nella sua versione online, riferendo le parole dello stesso Barroso al termine di un
incontro con il Primo Ministro Olandese Mark Rutte.
La proposta rappresenterebbe un'ipotesi di lavoro in vista del vertice europeo del prossimo 23 ottobre.
EFSF: attesa per il voto della Slovacchia ( Finanza.com ), 11 ottobre
Restano in territorio negativo le Borse europee, in attesa dell’esito del voto della Slovacchia sull’ampliamento dei poteri
del Fondo Salva Stati Europeo.
Il Paese è l’ultimo dei 17 chiamato a pronunciarsi sull’EFSF, e non è detto che il sì arrivi oggi: uno dei quattro partiti di
governo di centro-destra ha infatti minacciato di votare contro.
Sarà quindi necessario ottenere il sostegno dei partiti all’opposizione.
Il Primo Ministro Slovacco, Iveta Radicova, dopo aver minacciato nei giorni scorsi le dimissioni in caso di mancata
approvazione della misura europea, potrebbe ora chiedere il voto di fiducia. Il Parlamento Polacco ha comunque la
possibilità di ripetere più volte la votazione: anche nel caso di una eventuale bocciatura oggi, l’approvazione definitiva
potrebbe comunque arrivare in un secondo momento.
BCE: allarme Trichet, la crisi ha dimensioni sistemiche ( Asca ) Roma, 11 ottobre
La crisi finanziaria ha '' raggiunto dimensioni sistemiche ''.
L'allarme arriva dal Presidente della BCE Jean-Claude Trichet, parlando all'Europarlameto in veste di Presidente del
Comitato Europeo per il rischio sistemico, poco prima che la Troika ( BCE, FMI e Commissione Europea )
comunicasse la fine della missione ad Atene con un documento che certifica il peggioramento della situazione dei conti
pubblici e dell'economia greca.
Comunque la nuova tranche di aiuti da 8 Mld al Governo Ellenico potrà essere erogata verosimilmente a inizio
novembre.
In uno dei suoi ultimi interventi da Presidente della BCE, Trichet ha tratteggiato un quadro preoccupante della crisi ''
che è globale ma ha il suo epicentro in Europa ''.
Nelle ultime tre settimane la situazione è '' peggiorata '' e l'elevata interconnessione dei mercati finanziari ha ''
aumentato i rischi di contagio '', ha indicato il numero uno dell'Eurotower e per superare la crisi è '' necessario che tutte
le Autorità agiscano all'unisono per favorire la stabilità finanziaria ''.
Trichet non è preoccupato per lo slittamento del vertice europeo.
'' Ciò che conta sono decisioni efficaci '' sulla crisi del debito e sulla ricapitalizzazione delle Banche.
Trichet comunque si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
'' Da tempo ammonisco i governi, ho lanciato molti moniti ma molti Governi mi hanno criticato dicendo che la
situazione non era così grave.
La BCE non si è mai autocompiaciuta. Non abbiamo mai dormito sugli allori ''.
Nell'intervento del banchiere torna spesso il dossier delle Banche.
'' La ricapitalizzazione delle Banche è necessaria - ha ammonito Trichet - per proteggere l'economia reale ''.
Anche davanti all'Europarlamento, il Presidente della BCE non snocciola numeri sul fabbisogno di capitale degli Istituti
di credito, a differenza del FMI che ha stimato circa 200 miliardi di euro per gli aumenti di capitale delle Banche
dell'area euro.
Per le necessità di rafforzamento patrimoniale potrebbe essere utile l'EFSF e al riguardo Trichet ha ripetuto quanto sia
mai urgente che i Governi diano attuazione alla nascita del Fondo Salva Stati.
Al tempo stesso il Presidente dell'Eurotower ha confermato che non sarebbe opportuno che la BCE finanziasse il Fondo.
'' E' responsabilità dei Governi che hanno tutte le capacità per farlo ''.
Sul salvataggio della Grecia intanto è corsa contro il tempo.
Il documento della Troika è la base per decidere sulla nuova tranche di aiuti che presumibilmente arriverà al vertice
europeo straordinario del 23 ottobre.
Atene può reggere fino a metà novembre.
Il pacchetto di aiuti da 8 Miliardi servirà a pagare stipendi e pensioni.
Le conclusioni della Troika sono piuttosto allarmanti.
La recessione sarà molto più pesante di quanto previsto solo a giugno e gli obiettivi sui conti pubblici 2011 sono '' fuori
portata '' anche per i ritardi nell'attuazione delle misure concordate e per '' per il 2013 - 2014 saranno necessarie nuove
misure di aggiustamento ''.
Per la Troika gli interventi sui conti pubblici dovrebbero essere concentrati sulla spesa e comunque da concordare
intorno alla metà dell'anno prossimo.
Banche: Autorità Europea, servono circa 100 Mld ( AGI ) Francoforte, 11 ottobre
L'EBA, l'Autorità Bancaria Europea, chiede alle Banche di rafforzare significativamente la loro capitalizzazione e fa
sapere che servono circa 100 miliardi di euro.
Lo rivelano fonti vicine all'Autorità UE, secondo le quali l'EBA vuole che il Core Tier 1 sia elevato a un minimo del 7
%, sulla base di uno scenario che prevede una recessione economica.
Chi non avrà dimostrato di poter raggiungere un simile livello dovrà procedere a un rafforzamento della
capitalizzazione.
Grecia: Berlino, sesta tranche di aiuti ancora in forse
( AGI ) Berlino, 11
ottobre
Un portavoce del ministero delle Finanze tedesco fa sapere che la sesta tranche di aiuti alla Grecia
resta una decisione ancora aperta, dopo la relazione della troika. "Apprezziamo il fatto che il lavoro
della troika ad Atene è stato completato - dice il portavoce - il suo comunicato mostra però luci e
ombre. Intendiamo aspettare di vedere il rapporto, lo analizzeremo e poi decideremo sulla sesta
tranche" .
Grecia: ok della Troika alla tranche di aiuti da 8 Mld ( Finanza.com ), 11 ottobre
La Troika composta da Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea ha dato
il via libera alla sesta tranche di aiuti a favore della Grecia.
La tranche, del valore di 8 Miliardi di euro, sarà resa disponibile nella prima settimana di novembre.
La concessione degli aiuti era stata più volte posticipata a causa del mancato rispetto dei parametri di
crescita economica e di contenimento del deficit concordati tra Grecia e Autorità internazionali.
Banche francesi, fondi pubblici ultima risorsa ( Milano Finanza ), 11 ottobre
Le Banche francesi potrebbero ricevere fondi pubblici per ricapitalizzarsi come " ultima risorsa ".
Lo sostiene il Ministro francese degli Esteri, Alain Juppè nel corso di un'audizione parlamentare, secondo il
quale la ricapitalizzazione delle Banche dovrà avvenire " attraverso la mobilitazione delle loro entrate, il
ricorso a capitali privati e, se necessario e come ultima risorsa, a capitali pubblici ".
La Banca franco - belga Dexia ha però già aperto la strada anche se l'EBA spera in futuro di non trovarsi con
altre Banche nella stessa situazione: " spero che risolviamo i problemi di liquidità in anticipo in modo da non
dover più intervenire ", ha auspicato oggi il Presidente dell'Autorità Bancaria Europea, Andrea Enria.
Lunedì scorso Francia, Belgio e Lussemburgo hanno deciso lo smantellamento di Dexia, la prima Banca
vittima della crisi del debito sovrano europeo.
Il Belgio tirerà fuori 4 miliardi di euro per nazionalizzare l'attività bancaria Retail, mentre i tre Governi europei
forniranno garanzie per 90 miliardi di euro per digerire le attività tossiche del Gruppo.
Intanto il Presidente francese, Nicolas Sarzoky, ha annunciato che la Francia intende creare una nuova
Banca per gestire la finanza degli Enti Locali, sulla scia dello smantellamento del colosso finanziario.
La nuova entità finanziaria sarà formata dalla Caisse des Depots, un Fondo di investimento pubblico e dal
braccio bancario delle Poste.
Oggi comunque, mentre il Presidente della BCE si è augurato che le decisioni prese da Francia, Belgio e
Lussemburgo per il salvataggio di Dexia vengano attuate " immediatamente ", il Ministro delle Finanze
francese, Francois Baroin, si è subito affrettato ad assicurare che le garanzie finanziarie che la Francia ha
messo sul tavolo per la Banca franco-belga non metteranno a rischio il rating tripla A del Paese e non ne
incrementeranno il debito.
Tutti si tengono alla larga dal fallimento di Dexia: " non ha niente a che vedere con la situazione delle
Banche francesi, anche se aggiunge confusione alla situazione attuale.
Il suo modello non era più vivibile ", ha commentato Philippe Brassac, il segretario generale della
Federazione Nazionale del Credit Agricole.
Per Brassac, infatti, Dexia non era né una Banca di deposito, dipendeva troppo dei mercati per le sue
risorse, né una Banca Commerciale, non poteva cedere massicciamente i crediti che aveva accordato al
mercato.
Questo modello quindi non poteva resistere a una crisi anche temporanea dei mercati di rifinanziamento.
Ma questo modello, ha aggiunto Brassac, " non è il modello delle grandi Banche francesi che, inoltre, hanno
continuato a realizzare utili importanti, al contrario di Dexia ".
In realtà, per il segretario generale della Federazione Nazionale del Credit Agricole, il tema della
ricapitalizzazione delle Banche ha soprattutto permesso di spostare il proiettore " dagli Stati, che non hanno
abbastanza risorse, alle Banche che hanno fatto solo il loro dovere finanziandoli ".
Alla Borsa di Parigi il Credit Agricole si apprezza solo dello 0,18 % a 5,39 euro, Société Generale fa meglio
con un progresso del 3,81 % a 21,54 euro e Bnp Paribas sale dell'1,6 % a 33,01 euro.
Dexia: Sarkozy, Francia creerà nuova Banca per Enti Locali
( AGI )
Aubisson, 11 ottobre
Il Presidente francese, Nicolas Sarzoky annuncia che la Francia intende creare una nuova Banca per gestire
la finanza degli Enti Locali, sulla scia dello smantellamento del colosso finanziario franco - belga Dexia.
La nuova entità finanziaria sarà formata dalla Caisse des Depots, un Fondo di investimento pubblico e dal
braccio bancario delle Poste.
" Abbiamo deciso di creare - dice Sarkozy - una Banca per le Autorità locali, in modo da garantirne il
finanziamento ".
Dexia: Trichet, attuare immediatamente decisioni prese
( Adnkronos )
Bruxelles, 11 ottobre
Le decisioni prese da Francia, Belgio e Lussemburgo per il salvataggio della Banca Dexia " devono essere
attuate immediatamente ".
Lo ha detto il Presidente della BCE, Jean-Claude Trichet, in un'audizione davanti alla Commissione Affari
Economici e Monetari del Parlamento Europeo, sottolineando come " le decisioni siano giuste, ma è molto,
molto importante che nei due o tre Paesi in questione siano applicate ".
Il Qatar aiuta Dexia ( Italia Oggi.online ), 11 ottobre
L'intervento congiunto di Francia, Belgio e Lussemburgo ha salvato, per ora, la Banca Dexia dal default,
causato dalla forte esposizione ai titoli dei Paesi periferici, ma il costo sarà particolarmente alto, anche se le
Autorità garantiscono che i clienti della Banca non perderanno un franco da questo riassetto.
Il CdA della Banca franco-belga ha già approvato il Piano di salvataggio proposto dai Governi di Belgio,
Francia e Lussemburgo.
Il ramo belga della Banca sarà acquisito per 4 Mld. di euro dal Governo del Belgio, peraltro assistito
nell'operazione da UBS; il portafoglio di prestiti a favore degli Enti Locali francesi passerà sotto il controllo
delle società pubbliche francesi Caisse des Depots et Consignations e Banque postale, mentre le attività in
Lussemburgo saranno cedute a una cordata di investitori che comprende il Governo del Lussemburgo, ha
indicato Dexia in una nota.
In essa non si fa invece riferimento a DenizBank, ramo turco in grande crescita a cui sembrano interessati
alcuni Istituti di credito internazionali.
I Governi dei tre Paesi congeleranno 90 Mld. euro a garanzia dei finanziamenti destinati a Dexia.
Il Belgio contribuirà per il 60,5 % della somma totale, la Francia per il 36,5 % e il Lussemburgo per il 3 %.
« Lo sblocco delle garanzie finanziarie e la realizzazione delle tre fasi di cui si compone il Piano renderanno
più sicuri i depositi e daranno al Gruppo Dexia un maggiore margine di manovra in termini di liquidità », ha
detto il Primo Ministro francese, Francois Fillon. Dexia, sottoposta nelle ultime due settimane ad una forte
pressione a causa della sua esposizione alla Grecia e della sua crescente difficoltà ad accedere al mercato
interbancario, ha già ricevuto nel 2008 aiuti statali per 6,4 Mld euro.
Nel corso di una conferenza stampa, l'A. D., Pierre Mariani, ha spiegato che non è stata imposta alcuna
scadenza a Dexia per la cessione di DenizBank.
Il via libera al salvataggio di Dexia è stato accolto positivamente dalla Commissione UE, che ha parlato di
« effetto stabilizzante » sull'Istituto e sull'intero sistema finanziario.
Sul fronte lussemburghese, il Ministro delle Finanze del Granducato, Luc Frieden, ha rivelato che le trattative
per la cessione della Divisione locale vedono la partecipazione di una società vicina alla famiglia reale del
Qatar.
Il mercato, tuttavia, diffida ancora del titolo, che ieri è arrivato a perdere il 26 % per poi chiudere a 0,805
euro, - 4,73 %.
Soc. Gen., l'opportunità di crescita in Europa è l'M&A (
Milano Finanza ), 11
ottobre
In un outlook economico pessimista, il forte aumento del rischio sovrano in Europa e il notevole impatto che
esso ha avuto sui mercati finanziari hanno fatto nascere dei dubbi riguardo alle previsioni sulla crescita
economica.
In questo contesto nuovo, la questione che è sorta ancora una volta è: cosa succederà dopo ?
Ci sarà un forte rallentamento, o peggio, una recessione vera e propria ?
E' necessario, a detta di Société Generale, in questo contesto, una crescita " esterna ".
Le società europee devono affrontare attualmente una sfida fondamentale, ovvero la ricerca di un'ulteriore
crescita nei prossimi anni, che sia in grado di controbilanciare le deboli prospettive economiche in Europa,
che rimane pur sempre il cuore delle loro operazioni.
Ora più che mai, quindi, le aziende europee hanno la necessità di fare delle acquisizioni.
Dopo un recupero nel 2010 nel numero e nel volume delle transazioni di fusioni e di acquisizioni, le attività di
M&A sono diminuite molto durante l'estate scorsa.
Tuttavia, tenendo in considerazione l'entità della crescita esterna, che è necessaria, e una situazione attuale
di bilanci molto solidi, il livello delle transazioni potrebbe salire nel futuro prossimo, secondo gli esperti.
Per ognuno dei 18 settori analizzati, gli analisti di Société Generale hanno indicato, in base a un approccio
settoriale non - specializzato, un tool box di M&A, ossia un elenco di imprese europee che hanno la più alta
probabilità di effettuare acquisizioni, così come una lista di potenziali target di M&A.
Tra i nomi elencati delle 40 società obiettivo compaiono, nel settore del lusso, Burberry, in quello dei
tecnologici, TomTom e Alcatel Lucent, e nel settore delle telecomunicazioni, Belgacom, Mobistar, KPN e
Portugal Telecom.
Ma non c'è nessuna società italiana.
In Olanda scatta il divieto di bonus ( Italia Oggi.online ), 11 ottobre
L'Olanda vuole mettere un freno alla politica dei mega bonus ai banchieri.
Quelli, perlomeno, che lavorano negli Istituti salvati con i soldi pubblici.
Un progetto di legge che va in questa direzione è già stato preparato.
Se l'iniziativa andasse in porto, la decisione sarebbe retroattiva nel caso in cui le Banche avessero ancora
bisogno di essere sostenute prima dell'adozione della nuova normativa.
Per i banchieri non è una sorpresa.
I premi annunciati dalla direzione di Ing per il 2011 sarebbero stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
L'Istituto di credito ha rimborsato finora soltanto metà della somma avuta dal Governo: in tutto 10 miliardi di
euro concessi a fine 2008.
E pensare che il Direttore Generale Jan Hommen avrebbe voluto concedersi, alla faccia dei contribuenti
olandesi, 1,25 milioni di euro di bonus per l'anno in corso, oltre al suo salario annuale da 1,35 milioni.
Alla fine, per questioni di immagine, ha preferito rinunciare.
I deputati di sinistra hanno parlato di bancarotta morale.
Ma c'è anche chi ha deciso di dare il buon esempio.
Gerrit Zalm, ex Ministro delle Finanze e Direttore Generale di ABN Amro - Fortis, Banca nazionalizzata
durante la crisi, aveva preteso dai suoi quadri che restituissero i 67 milioni di euro distribuiti sotto forma di
premi nel 2008.
Tutt'altra musica per il numero uno di Ing, che si è concesso un aumento del 46 % nel 2009 e del 2 % l'anno
scorso.
Bankitalia: nel 2010 conti correnti meno cari, salgono commissioni ( Asca ) Roma, 11
ottobre
Nel 2010 frena il costo dei conti correnti.
La rilevazione di Bankitalia ha riguardato 11.114 clienti distribuiti su 636 sportelli di 175 Banche oltre a
Bancoposta.
La spesa media annua sostenuta dagli utenti per la gestione del conto corrente è scesa a 110,2 euro ( 113,6
nel 2009 ), una flessione favorita da minori costi sul dossier titoli, liquidazione interessi ma anche dalla
minore operatività dei clienti.
Comunque anche a parità di operazioni la spesa media si ridurrebbe comunque a 111,1 euro.
Tra le spese fisse, che rappresentano circa il 59 % del costo totale del conto corrente, sono aumentate
quelle per il Canone base + 4,4 % su base annuale, del canone Bancomat + 13,5 %, sono invece diminuite
le spese per le comunicazioni ( - 58,3 % ), per l'invio dell'estratto conto ( - 22,7 % ) e altre spese ( - 22,2 %
), invariato il canone per la Carta di credito.
Nel complesso le spese fisse sono scese del 5,7 %.
Tutt'altra musica per le spese variabili salite in media del 5,6 %.
Su una spesa complessiva del conto pari a 110,2 euro, le spesa variabili sono salite a 26,3 euro con un
aumento di 1,4 euro.
'' La crescita è attribuibile per intero all'aumento delle commissioni, essendo diminuito il livello medio di
operatività '', scrive Bankitalia, sui bonifici e l'aumento delle spese di scrittura.
In linea generale, si paga di più sui conti aperti da più tempo forse a causa di una clientela meno attenta e
di una Banca che probabilmente considera il cliente oramai fidelizzato.
I conti correnti bancari aperti da meno di due anni sono più convenienti rispetto a quelli in essere da dieci
anni che non hanno approfittato delle offerte lanciate dagli Istituti di credito.
Nasce un Fondo sovrano Sino - Russo da 10 Miliardi di dollari, Putin e Jibao
firmano l’Accordo ( Finanza.com ), 11 ottobre
China Investment Corporation, il principale Fondo Sovrano Cinese, investirà un miliardo di dollari nel nuovo Fondo
Sovrano sino-russo da 10 miliardi di dollari che sarà gestito da Russian Direct Investment Fund, il quale a sua volta vi
contribuirà per 1 miliardo di dollari.
Lo riporta, oltre ai siti web russi e cinesi, il sito del Financial Times, che indica come l’Accordo sia stato firmato durante
un meeting tra il Premier Cinese Wen Jibao e il Primo Ministro Vladimir Putin, alla sua prima visita in Cina.
Secondo il sito del quotidiano inglese, il Fondo Russo spera di raccogliere altri 2 miliardi dai Fondi Cinesi, e sarà
destinato a investimenti in Russia, Kazakhstan, Bielorussia e Cina.
Il primo investimento sarà annunciato probabilmente entro sei mesi.
Confindustria: De Benedetti, ha un costo spropositato di 500 Mln l'anno
( Asca ) Roma, 11 ottobre
Confindustria '' dovrebbe innanzitutto snellirsi moltissimo '' perchè la Confederazione degli imprenditori
guidati da Emma Marcegaglia '' ha un costo assolutamente spropositato a livello consolidato nazionale.
Confindustria oggi costa più o meno 500 Milioni all'anno, ed è una cifra che non corrisponde a un ritorno
sufficiente ''.
Questa l'opinione di Carlo De Benedetti, Presidente del gruppo L'Espresso che da Milano punta il dito sulle ''
duplicazioni assolutamente inutili '' della Confederazione di Viale dell'Astronomia.
Secondo De Benedetti, che ha donato 3 milioni di euro all'Università Bocconi di Milano per l'istituzione di una
nuova cattedra in imprenditorialità, Confindustria '' dovrebbe essere sempre più un centro studi, un centro di
indirizzi di politiche sull'innovazione, sulla ricerca e sull'Università, vale a dire politiche rivolte al futuro del
Paese non attraverso infrastrutture, ma attraverso le persone ''.
Ecco perchè secondo De Benedetti, '' la promozione delle persone e l'indicazione delle priorità di un Paese
sono le vere missioni di una vera Confindustria ''.
E in vista del rinnovo della Presidenza di Confindustria, secondo De Benedetti, al posto di Emma
Marcegaglia '' serve un nome capace di interpretare questa missione ''.
Fondi a sostegno dei disabili ( Italia Oggi.online ), 11 ottobre
È di 5,350 milioni di euro l'ammontare delle risorse destinate a due avvisi pubblicati dal Dipartimento delle
Pari Opportunità per interventi rivolti all'affermazione delle Pari Opportunità per le persone disabili.
Il primo avviso, cui sono riservati 350 mila euro, prevede l'assegnazione di contributi, a favore di studiosi
laureati con disabilità, inseriti in percorsi di ricerca ufficiali, a titolo di rimborso spese sostenute per
l'acquisizione di attrezzature specialistiche o materiale didattico differenziato ( scadenza 14 ottobre 2011 ).
Il secondo avviso, pari a 5 milioni di euro, intende finanziare progetti diretti a valorizzare e accrescere le
capacità delle persone con disabilità attraverso la fruizione e la pratica delle discipline sportive e artistiche o
mediante proposte a forte valenza culturale ( scadenza 28 ottobre 2011 ).
Intesa Sanpaolo: Lodesani nuovo Direttore Regionale per il Nord
Est ( Asca ) Roma, 11 ottobre
Omar Eliano Lodesani è il nuovo Direttore Regionale per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto
Adige di Intesa Sanpaolo.
Omar Eliano Lodesani, reggiano, 55 anni, è attualmente responsabile della Direzione CIS ( Commonwealth of
Independent States ) e South Mediterranean della Divisione Banche Estere di Intesa Sanpaolo.
'' La nomina di Omar Eliano Lodesani - ha commentato Marco Morelli, Direttore Generale Vicario di Intesa
Sanpaolo, a cui Lodesani riporterà nel suo nuovo ruolo - va a rafforzare il management della Banca in una
delle aree territoriali più importanti per il Gruppo, con l'obiettivo di sviluppare la capacità di servizio alle
famiglie e alle imprese del Triveneto ''.
Lodesani, spiega l'Istituto, coordinerà il lavoro delle quattro Banche presenti nel territorio di competenza:
Cassa di Risparmio del Veneto, alla cui guida è stato nominato pochi giorni fa il padovano Massimo Tussardi,
Cassa di Risparmio di Venezia, guidata da Franco Gallia, Banca di Trento e Bolzano, guidata da Nicola
Calabrò, e Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, guidata da Maurizio Marson.
Accordo Class Editori e Intesa Sanpaolo ( Tendenza & Mercati ), 11 ottobre
Class Editori e Intesa Sanpaolo hanno firmato un contratto vincolante per la cessione al Gruppo Cerved del
100 % di MF Honyvem, finora posseduto al 70 % dalla casa editrice e al 30 % dalla Banca.
Mf Honyvem è la società di business information di Brescia che da quando, quattro anni fa, è stata acquisita
dalla casa editrice, e successivamente nell’ottobre del 2009 ha visto Intesa Sanpaolo fare il suo ingresso nel
capitale rilevando da Class Editori il 30 % della società, ha accresciuto significativamente la sua quota di
mercato.
L’Accordo si estende potenzialmente all’attività commerciale e televisiva, essendo il Gruppo Cerved socio del
canale televisivo Class Cnbc fin dalla fondazione, e alla comunicazione istituzionale sul territorio.
L’enterprise value è stato fissato a 45 milioni di euro.
La partecipazione del 70 % di Mf Honyvem in Class Editori ha un prezzo di carico di 9,379 milioni di euro.
Il 30 % in Intesa Sanpaolo è in carico a 7 milioni di euro.
Intesa Sanpaolo: CdS convoca Assemblea Speciale azionisti
risparmio ( Trend.online ), 11 ottobre di Alberto Susic
Il Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, riunitosi in data odierna sotto la Presidenza di Andrea Beltratti,
ha deliberato di convocare l’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio per i giorni 30 novembre 2011 in
prima convocazione, 1° dicembre 2011 in seconda convocazione e 2 dicembre 2011 in terza convocazione, in
merito alla nomina del Rappresentante comune per gli esercizi 2012/2014.
ATF Bank ( Unicredit ): Moody’s taglia il rating a “Ba3”
( Finanza.com ), 11 ottobre
L’agenzia di rating Moody's ha annunciato di aver tagliato il giudizio di lungo termine di ATF Bank, la
controllata kazaka del Gruppo UniCredit, da “Ba2” a “Ba3”.
L’outlook sul rating è negativo.
B.co Popolare: fissata per il 26 novembre Assemblea dei soci
(
Trend.online ), 11 ottobre di Alberto Susic
Il Consiglio di Gestione del Banco Popolare ha deliberato, a norma dell’art. 22 dello Statuto sociale,
la convocazione dell’Assemblea Straordinaria e Ordinaria dei Soci per il giorno venerdì 25
novembre 2011, in prima convocazione, e per il giorno sabato 26 novembre 2011 alle ore 9 in
Verona, presso il Quartiere Fieristico dell’Ente Autonomo Fiere di Verona, in seconda
convocazione, mediante avviso in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
L’Ordine del Giorno prevede: per la parte Straordinaria:
− la modifica, la soppressione e l’introduzione di articoli dello Statuto sociale Dipendenti:
− dall’adozione del sistema di amministrazione e controllo tradizionale;
− dall’integrazione delle Banche controllate nel Banco Popolare;
− dalla strutturazione del Banco Popolare in Divisioni territoriali;
− dall’opportunità di favorire la partecipazione dei soci in Assemblea;
− da adeguamenti alla normativa vigente.
Per la parte ordinaria:
- l’elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2011-2012-2013, tra cui il
Presidente e i Vice Presidenti;
- l’elezione dei componenti e del Presidente del Collegio Sindacale per gli esercizi 2011-2012-2013;
- la determinazione delle politiche di remunerazione a favore dei Consiglieri di Amministrazione e
dei Sindaci;
- la determinazione dei compensi dei componenti del Consiglio di Amministrazione;
- la determinazione dei compensi dei Sindaci.
Fisco: Corte Conti, riforma ha problemi copertura e colpisce deboli
( Asca )
Roma, 11 ottobre
La riforma fiscale ha problemi di copertura e colpisce i ceti sociali più deboli.
Il Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino non usa giri di parole per '' bocciare '' la manovra
fiscale varata dal Governo, sottolineando che gli esiti della riforma sono '' incerti '' perchè oggi i suoi obiettivi
devono '' coesistere con più ristretti spazi di manovra ''.
In un'audizione alla Commissione Finanze della Camera, Giampaolino spiega infatti che la delega fiscale
avrebbe mezzi di copertura '' incerti, limitati e talora superati dagli eventi '', in considerazione anche del fatto
che molti strumenti sono già stati utilizzati nelle ultime manovre.
Il Presidente della magistratura contabile evidenzia che l'iniziativa del Governo risponde a rinnovate
esigenze ed a crescenti preoccupazioni.
Le prime riflettono la '' diffusa insoddisfazione per un sistema tributario in cui la contraddizione fra un
elevato rendimento in termini di gettito e un forte tasso di evasione alimenta laceranti conflitti distributivi ''.
Le preoccupazioni riguardano invece le '' forti incertezze che dominano la situazione economica e che
rischiano di aggravare gli squilibri di finanza pubblica e il perdurare di asfittici ritmi di crescita
dell'economia ai crescenti vincoli derivanti dall'impennata del debito pubblico ''.
Per Giampaolino, inoltre, '' i risparmi di un riordino della spesa sociale potrebbero risultare in larga parte
controbilanciati dalle risorse che sarà necessario mettere in campo per assicurare servizi adeguati a una
prevedibile impennata del fenomeno della non autosufficienza ''.
Secondo il Presidente della Magistratura contabile '' si è in presenza di erogazioni monetarie che fanno parte
di una 'politica nascosta' di contrasto alla povertà “.
Per quanto riguarda la proposta di eliminazione dell'Irap Giampaolino sottolinea che è di '' ardua
realizzazione '' ed è in contrasto con il federalismo fiscale, che '' attribuisce alle regioni, nell'ambito della loro
autonomia impositiva, la potestà di ridurre l'aliquota Irap ''.
Secondo il Presidente dei Magistrati contabili '' non si specifica '' che l'eliminazione dell'Imposta Regionale
sulle Attività Produttive '' avverrà attraverso l'individuazione di ulteriori tributi ma si prevede invece la
sostituzione con trasferimenti ''.
Un altro aspetto che necessita chiarimenti sul '' confine e il raccordo '' rispetto all'impianto del federalismo,
secondo la magistratura contabile, riguarda la previsione normativa che prefigura l'introduzione
dell'imposta sui servizi '' limitandosi a dettare il principio della concentrazione e della razionalizzazione in
un'unica obbligazione fiscale e in un'unica modalità di prelievo di una sommatoria di tributi ma senza
indicare il presupposto di imposta ''.
Le modifiche adottate dal federalismo, inoltre - ricorda Giampaolino - '' hanno attribuito parte del gettito di
tali tributi alle Amministrazioni Territoriali ''.
In merito alla possibilità di un condono Giampaolino spiega che '' è una scelta molto politica, specie per
l'aspetto che riguarda le conseguenze sul comportamento dei contribuenti ''.
Fisco: Cgia Mestre, senza riforma 800 € di tasse in più all'anno ( Asca ) Roma,
11 ottobre
Se la riforma fiscale, come sostiene la Corte dei Conti, non verrà realizzata per la mancanza della copertura
economica, dal 2014 il taglio delle agevolazioni e delle esenzioni fiscali costerà, secondo le stime elaborate
dalla CGIA di Mestre, quasi 800 euro a famiglia ( per la precisione 794 euro ) all'anno.
L'Associazione arriva a tale cifra tenendo presente che, nelle due recenti manovre correttive approvate dal
Parlamento, è stata prevista, entro il 30 settembre 2012, l'adozione di provvedimenti di riforma fiscale ed
assistenziale in modo da ridurre l'indebitamento netto.
I tagli dovranno essere pari ad almeno 4 miliardi di euro per l'anno 2012, 16 miliardi di euro per il 2013 e a 20
miliardi di euro a decorrere dal 2014.
Nel caso di mancata attuazione della riforma, spiega la CGIA di Mestre, si provvederà lo stesso a reperire
questi importi attraverso la riduzione delle agevolazioni fiscali o, in alternativa ( anche parziale ), con la
rimodulazione delle aliquote delle imposte indirette e delle accise.
Pertanto, se le considerazioni a cui è giunta oggi la Corte dei Conti saranno confermate, scatteranno i tagli
alle agevolazioni ed esenzioni fiscali.
'' Se l'entità degli interventi previsti dalle due manovre correttive appena approvate non saranno modificate
- commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - le famiglie italiane, già stressate dalla crisi
economica, rischieranno di non reggere il colpo, con evidenti riflessi negativi sulle capacità di acquisto.
Infatti, se dal 2008 al 2010 la riduzione della spesa mensile media è stata solo dell'1,3 %, con questa
sforbiciata alle agevolazioni c'è il pericolo che la capacità di spesa subisca una drastica contrazione ''.
Paradisi fiscali: tre europee in top 10 ( Wall Street Italia ) New York, 11 ottobre
La Svizzera è in testa alla classifica dei paradisi fiscali, con tre Paesi europei che figurano nella top 10 stilata
dall'organizzazione "Tax Justice Network".
Usa e Germania conquistano rispettivamente il quinto e nono posto.
Il Regno Unito è tredicesimo ma potrebbe essere classificato molto più in alto se Londra non fosse stata separata dalle
sue isole satelliti, come Jersey ( settima ) e Guernsy.
La seconda edizione dell' "indice di opacità finanziaria" è stato presentato dall'ONG in occasione di una conferenza
stampa internazionale sul G/20.
Senza pretendere di essere " perfetta ", la classifica si rifà a 15 indicatori che permettono di valutare i flussi di finanze
illegali e determinare quale sistema facilita più la corruzione.
Le informazioni sono state raccolte e rielaborate dal FMI, dal GAFI ( Gruppo di Azione Finanziaria, un organismo
intergovernativo ) e talvolta dagli stessi Paesi.
Una delle maggiori sorprese è vedere Stati Uniti e Germania così in alto in classifica.
Solo isole Cayman ( seconde ), Lussemburgo ( terzo ) e Hong Kong ( quarto posto ) fanno "peggio" di Washington.
Il punteggio non è molto migliore per Berlino, che si piazza al nono posto.
Criticata dall'OCSE per gli scarsi risultati nella lotta contro il riciclaggio di denaro sporco, la Germania ha risposto
votando una legge che cerca di rimediare in questo senso e la cui entrata in vigore è avvenuta lo scorso maggio, in
concomitanza con la fase finale di preparazione della classifica.
I primi 20 paradisi fiscali: 1- Svizzera 11- Isole Vergini britanniche 2- Isole Caiman 12- Bermuda 3- Lussemburgo 13Regno Unito 4- Hong Kong 14- Panama 5- Stati Uniti 15- Belgio 6- Singapore 16- Isole Marshall 7- Jersey (isola satellite
UK) 17- Austria 8- Giappone 18- Emirati Arabi Uniti 9- Allemagne 19- Bahamas 10- Barhein 20- Cipro
Lavoro: Cgil scrive a Sacconi, ci convochi su Apprendistato ( Asca ) Roma,
11 ottobre
La Cgil chiede al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi una convocazione sull'Apprendistato.
Il segretario confederale del sindacato, Fulvio Fammoni, si legge in una nota, ha scritto al Ministro ''
sollecitando il rispetto dell'Intesa dell'11 luglio e la convocazione delle Parti per affrontare i temi indicati ''.
Nella lettera della Cgil si legge che '' in sede di conclusione del confronto con le Parti Sociali e le Regioni
sull'Apprendistato, lo scorso 11 luglio; si convenne con l'intero schieramento delle Parti Sociali lì
rappresentato, e con la rappresentanza del Coordinamento delle Regioni, di dare vita a tre tavoli per
affrontare i seguenti argomenti, come riportati dal testo sottoscritto in quella data: tirocini formativi e di
orientamento; stato della spesa FSE; avviso comune per la revisione dell'istituto delle collaborazioni a
progetto.
Ma dopo quell'impegno - spiega Fammoni - e in contrasto col metodo e con l'urgenza prevista il Governo è
intervenuto autonomamente sul primo punto con l'articolo 11 della legge 148/11 di conversione del Decreto
Legge 138, e nulla sappiamo sulle intenzioni relative agli altri due argomenti.
Basta rileggere le dichiarazioni e le prese di posizione a seguito di quella intesa per riscontrare che tutti,
compreso il Ministro, sollevavano la necessità di intervenire per superare e normare forme di cannibalismo e
concorrenza improprie di quelle tipologie contrattuali verso il Contratto di Apprendistato che ne hanno
drasticamente ridotto l'utilizzo - conclude Fammoni -. Non risolvere immediatamente questi problemi
significherebbe voler depotenziare il successo e l'utilizzo prioritario del nuovo Apprendistato, una
responsabilità che graverebbe sul Governo interamente ''.
Poste: Sciopero Cisl-Uil-Confsal-Ugl fino al 30 ottobre
( Asca ) Roma, 11
ottobre
I Sindacati SLP-CISL, UILposte, CONFSAL Comunicazioni e UGL Comunicazioni hanno proclamato uno
sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive per tutti i Lavoratori di Poste Italiane dal giorno 3 ottobre
al giorno 30 ottobre 2011''.
Lo comunica l'azienda.
Eurolat, a giudizio Cragnotti e Geronzi ( Italia Oggi.online ), 11 ottobre
Estorsione ai danni dell'ex patron di Parmalat, Calisto Tanzi e bancarotta.
Per questo sono stati rinviati a giudizio dal Gup del Tribunale di Roma, Tommaso Picazio, l'ex Presidente
della Banca di Roma, Cesare Geronzi e l'ex Amministratore Delegato della Cirio, Sergio Cragnotti.
Il processo è stato disposto anche per l'ex componente del CdA del Gruppo agroalimentare, Riccardo
Bianchini Riccardi.
Il Gup Picazio ha prosciolto dalle accuse, l'ex Presidente e A. D. di Eurolat, Alfredo Gaetani.
L'affare Eurolat fu fatto, nel '98, in danno di Calisto Tanzi.
È questa l'impostazione che la Procura di Roma ha visto riconosciuta con il rinvio a giudizio. Secondo
l'accusa, Geronzi, Cragnotti e Bianchini Riccardi avrebbero esercitato pressioni indebite su Cragnotti perché
acquistasse Eurolat a un prezzo fuori mercato, entro un certo termine, pena il ritiro dei finanziamenti al
Gruppo Parmalat da parte della Banca di Roma.
Il reato di estorsione aggravata, la cui prescrizione è fissata dalla legge in 20 anni, si riferisce al fatto,
secondo i Pm, che Geronzi, « che agiva come parte sostanziale della trattativa, pur apparendo formalmente
solo come «garante della riservatezza» ( pattuendo una commissione di 4,5 miliardi di lire che percepiva in 3
miliardi di lire ), Cragnotti, quale A. D. di Cirio, e Bianchini Riccardi », quale componente del CdA di Cirio
SpA, « si procuravano l'ingiusto profitto derivante dalla corresponsione dalla Parmalat spa di almeno 200
miliardi di lire oltre al valore effettivo della Eurolat SpA, che venivano utilizzati per il pagamento dei crediti
che la Banca di Roma vantava nei confronti delle società del Gruppo Cirio ».
L'ingiusto profitto è stato ottenuto « mediante minaccia » consistita nel prospettare a Tanzi che, se la
Parmalat SpA non avesse acquistato Eurolat, Geronzi avrebbe « determinato la revoca di tutti gli affidamenti
bancari concessi dalla Banca di Roma alle società del Gruppo Parmalat pari a complessivi 400 miliardi di lire
circa e quelli concessi personalmente a Calisto Tanzi ».
Fondi Pensione, investimenti in sicurezza
( Italia Oggi.online ), 11 ottobre di
Benedetta Pacelli
Le Casse di Previdenza provano ad autoregolamentare la gestione del loro patrimonio mobiliare e
immobiliare.
Dopo la doccia fredda della manovra finanziaria che ha assegnato alla Covip, la Commissione di vigilanza
dei Fondi Pensione, il compito di controllare le loro scelte degli investimenti, l'Associazione degli Enti di
Previdenza privati, propone agli associati una serie di norme per uniformare le strategie e ridurre i
rischi di investimenti.
Da questi principi nasce il Codice di autoregolamentazione in tema di gestione e controllo del rischio del
patrimonio mobiliare e immobiliare, presentato ufficialmente ieri, ma su cui l'Adepp stava lavorando da
tempo che rappresenta il primo tassello per aprire un tavolo di confronto con quei Ministeri vigilanti
che saranno chiamati a varare i Decreti Attuativi per definire il perimetro di intervento della Covip.
Sei i principi guida della proposta ispirata sostanzialmente a logiche di Asset & Liability Management,
il metodo, cioè, di misurazione del rischio di tasso d'interesse e del rischio di liquidità.
Nei principi guida viene sottolineata, infatti, l'ottimizzazione di un adeguato indicatore di sostenibilità
e garanzia di lungo periodo, che, come l'Adepp aveva sottolineato più volte nel recente passato, dovrà
essere necessariamente differenziato rispetto ai diversi Enti.
Ma non solo, perché tra i principi cardine si sottolinea che i processi di investimento individuino i
soggetti coinvolti, i relativi poteri e soprattutto le responsabilità nonché i flussi procedurali.
Cosa in parte già presente, ma che ora dovrà essere adottata secondo una modalità sistematica e
vincolante.
Gli Enti dovranno, poi, investire il proprio patrimonio perseguendo l'obiettivo di minimizzare i fattori di
rischio che dovrà esser valutato ex-ante e ex-post, secondo « idonei indicatori di criteri di misurazione
standard ».
In particolare, relativamente agli investimenti di natura mobiliare, gli Enti calcoleranno gli indicatori
che ritengono maggiormente appropriati per la misurazione del rischio associato ai propri investimenti.
Le Casse dovranno, poi, definire « i limiti di garanzia qualitativi e/o quantitativi agli investimenti nelle
singole asset class » e predisporre una reportistica che individui criteri comuni di quantificazione dei
valori e dei rendimenti sia immobiliari sia mobiliari. Tale reportistica verrà « univocamente utilizzata
per le comunicazioni alle diverse Autorità di Vigilanza ».
Che come tiene a precisare il Presidente dell'Adepp Andrea Camporese dovranno lavorare senza
sovrapporre i compiti: « Sarà fondamentale evitare duplicazioni tra le numerose fonti di controllo che
insistono oggi sulle Casse private.
Si tratta di un'occasione importante per fare chiarezza, l'aspettativa dei Presidenti è forte quanto la
loro disponibilità alla discussione.
Fino a oggi, grazie a scelte attente e consapevoli », chiude Camporese, « Siamo riusciti a non mettere
mai a rischio i patrimoni gestiti dalle Casse ma la crisi del mercato ci impone di fare un passo in avanti
nel segno della garanzia e della prudenza a favore dei nostri iscritti ».