Studio del genoma le scoperte - MarieClaire
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Studio del genoma le scoperte - MarieClaire 1 di 3 http://www.marieclaire.it/Attualita/Genoma-significato-e-studio-della-... Lo Sfumato: rivoluziona il tuo hairstyle. Ho conosciuto il mio vero IO 6 tendenze per il beachwear 2013. Dna surprise: facendomi sequenziare il genoma ho scoperto che avrò un kg in più a vita. Prix d'Excellence de la Beauté 2013. 101 idee: partecipa al casting. Videoblog: come vestirsi per... ENFANTS Shoppingboard Speciale shopping per i piu' piccoli Crea la shoppingboard del tuo stile STUDIO DEL GENOMA CONTROCORRENTE Mi piace 34 Tweet EVENTI YOOX.COM Consigli moda e make-up con Marie Claire! Scopri la Collezione Primavera-Estate 0 Mercoledì 5 Giugno 2013 Sono bionda, nervosa e una mela mi fa ingrassare più che LEGGI ANCHE una barretta di Mars. Ma andiamo con ordine. Un paio di mesi Africa's Goth Talent fa ho ricevuto una mail piuttosto criptica del mio vicedirettore. Mi Da grande (non) voglio fare la chiedeva, senza dettaglio alcuno, se fossi interessata a farmi principessa sequenziare il dna. Non avevo idea di cosa si stesse parlando, Dov'è la felicità? ma mi si è accesa in testa una notizia letta qualche anno prima, 5 maggio: tutte (!) le famiglie in festa in cui si diceva che l'ultimo trend tra le star di Hollywood era farsi Cara Presidente Boldrini, era ora! stampare a olio su tela la propria elica di cromosomi e ho accettato. «Sicura? Nel dna sono contenute le predisposizioni per le malattie». Troppo tardi: volevo quel quadro (Angelina, tu e io, sempre più simili). Così mi sono ritrovata in coda sulla tangenziale di Milano, diretta verso la chiacchierata via Olgettina, dove, a due passi dalle chiacchiere, ha sede il San Raffaele. Non nego che conoscere le predisposizioni a quello che potenzialmente potrebbe uccidermi mi abbia fatto venire qualche dubbio, ma sono bionda (naturale, ora ne ho le prove) e da bionda mi sono comportata fino alla fine. ÇPotrebbe sempre cadermi una tegola in testa, predisposizioni genomiche o menoÈ, mi sono ripetuta come un mantra, forte del fatto che secondo il santone indiano che la scorsa estate mi ha letto il piano astrale pare che possa stare tranquilla fino almeno a 83 anni. Poi, se devo essere sincera, avevo una paura più imminente da 10/06/2013 13:26 Studio del genoma le scoperte - MarieClaire 2 di 3 http://www.marieclaire.it/Attualita/Genoma-significato-e-studio-della-... Incontro Elia Stupka, uno di quei rari cervelli che, dopo essere fuggiti dall'Italia, hanno deciso di farci ritorno e oggi, a soli 35 anni, è a capo dell'Unità di Funzione del Genoma dell'Ospedale San Raffaele di Milano. La conversazione è informale e oltremodo ammaliante. Mi illustra alcune tra le millemila informazioni che con la sua équipe riesce a ricavare sequenziando il genoma, io mi stupisco di quanti passi avanti la scienza abbia fatto dai piselli di Mendel in poi (il mio ultimo contatto con la genetica, 15 anni fa). Mi spiega che stanno investendo molto nella ricerca, con l'obiettivo di arrivare alla medicina su misura. Oltre alla diagnosi di malattie rare e al calcolo di rischio genetico di alcune patologie, infatti, l'analisi del dna permette di personalizzare la terapia di un paziente, somministrandogli farmaci mirati. Annuisco, vagamente più preoccupata, ma con la presunzione che mi arriva dall'avere un nonno centenario chiedo se per caso esista la possibilità di non avere alcun tipo di predisposizione mortale. «Sarebbe il dna di Dio», risponde Stupka, gentile ed evidentemente abituato a domande di ogni tipo (sì, insomma: stupide). «E non è possibile che io ce l'abbia?», insisto. «No, temo di no», chiude lui. Il passo successivo è quello che mi ha tenuta nervosa per tutto il tempo: il prelievo. Usciamo dal suo ufficio e attraversiamo una sala in tutto e per tutto simile a quelle viste e straviste in CSI, con macchinari silenziosi, fialette che girano e lucine che lampeggiano. Se non fossi terrorizzata chiederei a qualcuno di fotografarmi là in mezzo. Raggiungiamo parte dell'équipe, a cui stringo la mano cercando di tenermi stretto il mio sangue, e mi ritrovo con una fialetta in mano. «Dovresti riempirla di saliva». «Di saliva?». «Sì, saliva: estrarremo da lì il tuo dna. Preferivi un prelievo del sangue?». «No, no!». «D'accordo, inizia pure». «Davanti a voi?», «Preferisci andare in bagno?». «Sì, vi prego». E così, felice di non dover rivelare l'infantile paura per gli aghi, mi mortifico sputando per cinque-minuti-cinque a un passo da uno scienziato in un bagno del San Raffaele. Per il responso c'è voluta pazienza. Non tanto per le tempistiche di laboratorio, che vanta tempi sempre più rapidi, ma perché a quanto pare il mio: «Davvero potete dirmi quali cibi non mi fanno ingrassare?» non rientra nelle categorie urgenti della ricerca (anche se conosco donne - io, per esempio, ma siamo milioni - pronte a sostenere il contrario). L'appuntamento è in una sala riunioni con più computer aperti sul tavolo che persone. Siamo almeno in dieci. Stupka, in videoconferenza da Singapore, e i componenti dell'équipe del centro, che pur non avendomi ancora vista di persona già sapevano che aspetto avessi. Femmina (la casella della Y è vuota), bionda naturale (guai a chi proverà ancora a insinuare il contrario), tratti somatici europei, pelle chiara, lentiggini, occhi verdi. Di nuovo: chi dice che sono marroni dovrà vedersela coi miei nuovi amici biologi, genetisti, matematici, medici, ingegneri, biotecnologi e bioinformatici. Poi, le sorprese. Ho dieci punti del genoma in comune con la donna di Neanderthal. Che è un cesso, diciamolo. Ma per fortuna pare che dieci non sia un numero particolarmente alto, c'è chi è messo peggio. E ancora: ho origini quasi interamente lombarde, alla faccia del Senatùr (per saperlo il mio genoma è stato confrontato con quelli già sequenziati nel resto del mondo), con qualche accenno di sangue francese (che la trisavola longobarda abbia avuto un amante gallico?). Nemmeno il tempo di ridere che arriva una notizia che mi sconcerta. Sono predisposta ad avere un Bmi (l’indice di massa corporea che serve a capire se si è nel proprio peso ideale) più alto dell’1% rispetto alla media. «Corrisponde a un sovrappeso di 600 grammi, più o meno, non è molto», si affrettano ad aggiungere. Non mi consolano: sono condannata a una vita in cui dover perdere un chilo. Un chilo. Per sempre. «Alcolici e fumo potrebbero far aumentare il tuo girovita di due centimetri», spiegano, «e per di più pare che tu abbia una predisposizione alla dipendenza da alcol e droghe, quindi...». Loro scherzano (credo), io mica tanto. Sono una potenziale tossica che dovrà passare la vita a contarsi le calorie nel piatto. «Ora arrivano le belle notizie, però...». A quanto pare ho una buona predisposizione a farmi i muscoli e con un’attività fisica anche solo moderata il mio corpo consuma più di quanto non faccia la media della popolazione. In compenso, non sono coordinata (me n’ero già accorta alla lezione-prova di Zumba) e ho la stessa (alta: siamo l’85%) probabilità della maggioranza della popolazione femminile di avere la cellulite. «Non è possibile: mia mamma non ce l’ha!». «L’avrai presa dal ramo paterno. Puoi mangiare grassi senza ingrassare, però». Quest’altalena di emozioni mi ucciderà. «In che senso?». «Hai un allele che non fa aumentare l’accumulo di grasso oltre una certa soglia di grasso ingerito». «Ma allora quei 600 grammi?». «Ingrassi per apporto calorico, non per il tipo di alimento». «Quindi mi conviene mangiare un Mars piuttosto che due mele?». «Sì, se vogliamo semplificare molto». Top. L'analisi prosegue (tra possibili allergie agli acari della polvere e rara capacità di digerire il lattosio) fino alle predisposizioni caratteriali. «Sei un po’ più nervosa della media, pare». Non commento. «E molto poco coscienziosa». «Questo non è vero!», mi infervoro, dando immediata dimostrazione della voce precedente: «Sono Vergine ascendente Vergine: la coscienziosità fatta donna». «Si tratta di predisposizioni. Poi l’ambiente in cui si cresce influenza ogni aspetto di cui abbiamo parlato». Mi cheto. Sono predisposta a evitare scontri e non mi va di rinnegare uno dei pochi tratti caratteriali a mio favore. Ancora, sono testarda ma parecchio ottimista ed empatica, con buona predisposizione alla maternità. «È probabile che l’ipnosi con te non funzioni, ma sei molto ricettiva all’effetto placebo ». Già: per dormire uso un Lexotan scaduto nel 1997. Nel backstage della campagna di ghd eclipse Tutti i video > MarieClaire.it Mi piace MarieClaire.it piace a 25.819 persone. Plug-in sociale di Facebook Intervista a Yatuu 120 persone lo consigliano. Le parole per dirlo 48 persone lo consigliano. Il curioso caso dell'amico maschio 74 persone lo consigliano. L' Apericena 311 persone lo consigliano. Tweet Segui @MarieClaire_it Marie Claire Italia 8 Giu @MarieClaire_it #kenzo #beach #party #bari instagram.com/p/aT5gcSh308/ Marie Claire Italia @MarieClaire_it 6 Giu Breaking News: Gucci lancia una collezione makeup marieclaire.it/Bellezza/GucciR #gucci #trucchi #makeup #trucco Espandi Marie Claire Italia @MarieClaire_it 6 Giu Il diavolo veste Prada: 5 curiosità sul sequel "La vendetta veste Prada" marieclaire.it/Attualita/Il-dR #ildiavolovesteprada #LaurenWeisberger Espandi Enrico Dal Buono @enricodalbuono 6 Giu 1000 modi per non dirti ti amo, Le penitenze di Don Giovanni - MarieClaire marieclaire.it/Attualita/Il-bR #marieclaireitalia via @MarieClaire_it Ritwittato da Marie Claire Italia «Quando arriviamo alle malattie?», chiedo poi, pronta al giro di telefonate per fissare le dovute visite di controllo con altrettanti specialisti. «Non te ne preoccupare: sei giovane, ogni cosa a suo tempo», mi rispondono (e chissà se hanno parlato anche loro col santone indiano). Sto per ringraziare e spegnere il mio registratore, quando mi fermano. «Ci sarebbe un’altra cosa. Nel tuo cavo orale abbiamo trovato 308 specie di batteri». «Se dovessi scrivere questo rischierei di non essere mai più baciata». «Non sono molti. Se ne possono contare miliardi. Ma è strano che ci siano tre microorganismi che si trovano sui fondali marini. Prendi integratori alimentari? ». «No, ma mangio molto sushi». «Allora sono le alghe: mistero risolto». Insomma: non è (ancora) un olio su tela, ma la mappa del mio dna fa bella mostra nell’ingresso di casa. Proprio a fianco di una riproduzione del Dio indiano Ganesh. Che non si sa mai. Dna e longevità, alle donne lo scettro: ecco perché vivono più a lungo degli uomini. Giada Borioli 10/06/2013 13:26 Studio del genoma le scoperte - MarieClaire 3 di 3 http://www.marieclaire.it/Attualita/Genoma-significato-e-studio-della-... Plug-in sociale di Facebook colori genoma scoperto Obiettivo crisi Tutti a casa! A studiare E che ci serve se non ci basta? Finché modem non ci separi Militanti e sorridenti One Billion Rising a Milano Montagne russe Il test dell'asessualità Asessuali unitevi! La parola allo studio quando arriviamo alle malattie ricetta primi milano quinoa scoperte sicura controcorrente genoma video studio primavera l'analisi prosegue giada borioli studio genoma scoperte Archivio Attualita ©2013 H.M.C. ITALIA SRL - P. 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