2009. - Grad Rovinj

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2009. - Grad Rovinj
GRAD ROVINJ – ROVIGNO
CITTÀ DI ROVINJ-ROVIGNO
SETTORE AMMINISTRATIVO PER IL BILANCIO, L’ECONOMIA E I FONDI EUROPEI
SETTORE PER L'ECONOMIA E I FONDI EUROPEI
INFORMAZIONE
SULL’ECONOMIA DELLA CITTÀ DI ROVINJ-ROVIGNO NEL 2009
CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PRINCIPALI SOGGETTI
ECONOMICI
Novembre 2010
INDICE
1) ANDAMENTI MACROECONOMICI DELL’ECONOMIA CROATA NEL 2009.…….3
1.1. Situazione internazionale……………………………………………………………3
1.2. Caratteristiche principali degli andamenti economici in Croazia nel 2009……..3
1.3. Prodotto nazionale lordo…………………………………………………………….4
1.4. Mercato del lavoro e stipendi……………………………………………………….5
2) RISULTATI FINANZIARI DEGLI IMPRENDITORI NEL 2009………………………..7
2.1. Numero di imprenditori e di lavoratori alle dipendenze degli
imprenditori della Croazia…………………………………………………………..8
2.2. Totale delle entrate e delle uscite degli imprenditori della Croazia……………..9
2.3. Graduatoria dei primi dieci imprenditori della Croazia per
entrate complessive nel 2009………………………………………………………9
2.4. Graduatoria dei primi dieci imprenditori per profitto nel 2009……………………9
2.5. Efficacia della gestione degli affari degli imprenditori della Croazia…………….9
3) PROFILO ECONOMICO DELLA REGIONE ISTRIANA……………………………..10
3.1. Gestione degli affari degli imprenditori nella Regione Istriana………………….11
3.2. I primi cinque imprenditori in base alle entrate complessive nel 2009………...12
3.3. I primi cinque imprenditori in base al profitto realizzato nel 2009……………...12
3.4. Investimenti in Istria…………………………………………………………………12
3.5. Esportazione/importazione…………………………………………………………12
3.6. Le dieci regioni migliori in Croazia…………………………………………………14
4) L’ECONOMIA DELLA CITTA’ DI ROVIGNO…………………………………………..15
4.1. Principali risultati finanziari degli imprenditori in Istria e a Rovigno…………….15
4.2. I maggiori imprenditori rovignesi……………………………………………………16
5) L’ECONOMIA COMPLESSIVA NELLA CITTA’ DI ROVIGNO……………………….22
– bilancio della situazione
5.1. Principali indicatori finanziari per la Città di Rovigno nel 2009…………………..23
6) CONCLUSIONE…………………………………………………………………………….24
2
1) ANDAMENTI MACROECONOMICI DELL’ECONOMIA CROATA NEL 2009
1.1. Situazione internazionale
Nel mondo il 2009 è stato contrassegnato dalla crisi finanziaria globale iniziata
negli Stati Uniti nel 2008. Sono diminuiti i tassi dell’aumento economico, ossia è stato
registrato un calo di produzione misurato con il prodotto nazionale lordo negli Stati Uniti
del 2,5%, in Giappone del 5,9% e nell’Unione Europea del 4,7%.
Per l’economia della Croazia è di particolare importanza il mercato dell’Unione
Europea, ossia dei nostri partner principali: Italia, Germania, Slovenia e Austria. Nel
2009 nel territorio dell’UE il prodotto nazionale lordo è calato del 4,7% rispetto al 2008.
Nell’anno della recessione, tutti gli stati membri dell’Unione Europea (eccetto la Polonia)
hanno avuto un calo del prodotto nazionale lordo. I nostri più importanti partner
commerciali esteri hanno avuto un tasso di crescita negativo del prodotto nazionale
lordo: l’Itala 4,7%, la Germania 5,0% e l’Austria 3,7%.
La diminuzione delle attività economiche dei nostri partner commerciali esteri ha
causato la riduzione della richiesta dei nostri prodotti e quindi la diminuzione
dell’esportazione, il che ha influito sul rallentamento della nostra crescita economica. E’
stato realizzato il calo del prodotto nazionale lordo del 5,8% (dopo dieci anni di tassi
relativamente alti di crescita) che in parte è stato causato da influenze esterne con la
riduzione della richiesta estera, ma anche per motivi interni, con la diminuzione della
richiesta interna a causa della riduzione del consumo personale e degli investimenti.
1.2. Caratteristiche principali degli andamenti economici in Croazia nel 2009
Dopo dieci anni di tassi relativamente alti della crescita economica, nel 2009 è
stato registrato un calo del prodotto nazionale lordo del 5,8%.
La fonte principale della crescita economica negli ultimi anni è stata la richiesta
nazionale basata sull’aumento del consumo personale e degli investimenti. Considerato
che nel 2009 sono stati notevolmente ridotti, ciò ha causato il calo del prodotto
nazionale lordo. Il calo del consumo personale dell’8,5% (60% del prodotto nazionale
lordo) ha influito maggiormente sul calo del prodotto nazionale lordo. La diminuzione
dell’occupazione, l’introduzione dell’imposta speciale sugli stipendi, ha influito
notevolmente sulla riduzione del consumo personale. E’ cambiata la struttura del
consumo personale con un evidente calo dell’acquisto di automobili e di altri beni di
consumo. Inoltre a causa degli introiti più bassi e il gravamento dei bilanci familiari con il
pagamento dei crediti si è arrivati al calo del potere d’acquisto della popolazione e alla
riduzione degli acquisti nei negozi al dettaglio del 15,3%.
La seconda componente principale dell’aumento del prodotto nazionale lordo
sono gli investimenti nel capitale fisso, che hanno influito sulla riduzione del prodotto
nazionale lordo nel 2009. E’ stato realizzato un calo degli investimenti dell’11,8%.
Allo stesso tempo il consumo statale è aumentato realmente dello 0,2%. Visto il
cambiamento della struttura del consumo, della notevole diminuzione dell’importazione
di automobili e delle attrezzature d’investimento è calata notevolmente l’importazione, e
precisamente del 20,7%, mentre in seguito alla diminuzione della richiesta estera è
diminuita del 16,2% anche l’esportazione.
3
Le condizioni economiche sfavorevoli sul mercato hanno ridotto l’occupazione,
dopo i precedenti otto anni nei quali cresceva, cosicche’ è stato registrato un alto tasso
di disoccupazione (14,9%).
Come negli anni scorsi anche nel 2009 è stato realizzato un doppio deficit del
debito interno ed estero. Con varie misure della banca centrale e del Ministero delle
finanze è stato frenato il debito interno ed estero, ma il doppio deficit è rimasto ed è
aumentato poiche’ il consumo nazionale è maggiore della produzione. Il debito estero è
aumentato a 44,5 miliardi di euro. Il calo economico è stato realizzato con la
diminuzione dell’occupazione, e con una relativa stabilità del corso e un basso tasso di
inflazione del 2,4%.
Possiamo constatare che il calo del prodotto nazionale lordo nel 2009 è la
conseguenza della diminuzione della richiesta interna, e solo in parte è la conseguenza
della diminuzione della richiesta estera causata della crisi finanziaria globale, prima di
tutto nell’Unione Europea dove realizziamo il 63% dello scambio commerciale estero.
1.3. Prodotto nazionale lordo
Il calo dell’intera attività economica, ossia il tasso di crescita negativo del PNL
nel 2009 è il riflesso della situazione e delle tendenze degli andamenti sul mercato
globale e dei problemi strutturali dell’economia croata.
Nel 2008 e 2009 la maggior parte era caratterizzata dall’avanzare della crisi
globale che è iniziata come crisi finanziaria negli Stati Uniti e si è trasferita al sistema
finanziario globale, dopo di che si è riversata sul settore reale. La mancanza di denaro,
in particolare tramite una considerevolmente più bassa attività creditizia, ha portato alla
diminuzione della richiesta, mentre il calo della richiesta ha influito sul calo della
produzione. Nel corso della crisi la riduzione della produzione ha influito sul calo
dell’occupazione e del reddito a disposizione, e ciò ha influito sul successivo calo della
richiesta. Quasi la stessa situazione è presente anche nell’economia croata, eccetto il
fatto che in Croazia non c’è stata la rottura del sistema finanziario nazionale, bensì sul
calo di tutte le richieste ha influito la diminuzione della richiesta estera, la riduzione del
capitale a disposizione sul mercato estero e il calo del consumo.
I dati a livello internazionale indicano che il tasso d’aumento globale è passato
dal 5,2% nel 2007 al 3,0% nel 2008, mentre nel 2009 è stato realizzato un calo dello
0,6%. In quattro delle cinque potenze economiche mondiali che costituiscono circa il
50% del PNL globale: USA (-2,4%), Giappone (-5,2%), Germania (-5,0%) e Francia (2,2%) sono stati registrati tassi negativi di crescita mentre solo in Cina si è mantenuto
un alto tasso di crescita economica dell’8,7% (solo lo 0,9% in meno dell’anno
precedente). I dati per l’Unione Europea, il partner economico più importante per la
Croazia, indicano che in tale territorio è stato registrato un importante calo delle attività
economiche (il tasso di crescita è passato dal 2,9% nel 2007 allo 0,7% nel 2008, e a 4,2% nel 2009). Il metodo di consumo del calcalo PNL per l’UE, gli USA e il Giappone
indica quasi le stesse caratteristiche di rallentamento dell’aumento del PNL: i tassi
maggiori di calo sono registrati nell’esportazione delle merci e dei servizi (UE e
Giappone) e negli investimenti nel capitale fisso (USA), e in minor misura (-1,7%, -0,6%
e -1,0%) sono registrati nel consumo personale. Il consumo statale in tutti e tre gli stati,
ossia raggruppamenti economici, è stata l’unica categoria di consumo dove, in seguito
all’attuazione del programma di prevenzione della crisi, ha registrato un aumento. Come
è calato il consumo si è manifestato il calo reale dell’importazione di merci e servizi che
in media ammontava al 14,3%.
4
La stessa struttura del PNL croato indica che il tasso maggiore di calo e la più
grande influenza sul calo del PNL lo ha avuto l’esportazione di merci e servizi, seguono
gli investimenti nel capitale fisso e il consumo personale. Da rilevare che il calo del
consumo personale in Croazia è stato più marcato e quindi con il tasso dell’8,5% il
consumo personale ha influito sul calo del PNL dagli investimenti. Esiste ancora una
differenza, ed è un notevolmente più basso tasso di crescita del consumo statale
(0,2%), il che indica che nelle condizioni di indebitamento abbastanza difficile e di un
alto livello del debito estero e la riduzione delle entrate correnti lo stato ha attuato in
minor misura la politica anticrisi di quanto effettuato dai paesi più sviluppati. La
spiegazione del calo dell’esportazione di merci e servizi è semplice: tale ribasso è stato
la conseguenza del già menzionato calo globale della richiesta e conseguentemente
della riduzione dello scambio globale di merci che in base ai dati dell’MMF nel 2009 è
diminuito dell’11,9%. In Croazia dalla complessiva diminuzione delle entrate (-3,8
miliardi di kune) dall’esportazione di merci e servizi più della metà (56,3%) si riferiva al
calo dell’esportazione di merci, mentre il ribasso dell’esportazione di servizi ha influito in
minor misura (43,7%). La maggior parte del calo dell’esportazione dei servizi si riferiva
alle entrate dal turismo che sono diminuite del 14,6% rispetto al 2008, ma sono state
diminuite anche le entrate dal trasporto e da altri servizi.
Il consumo personale, che è una categoria importante per l’andamento del PNL
(la sua partecipazione al PNL ammonta circa al 60%) è diminuito a livello annuale (8,5%) per la prima volta dopo il 1999. Su tale andamento ha influito prima di tutto
l’aumento reale degli stipendi al netto che era il più basso negli ultimi quindici anni (solo
0,2%), il calo del numero medio di lavoratori a livello annuale di circa cinquemila,
proventi minori sul mercato del capitale e rallentamento dell’indebitamento creditizio
della popolazione. Negli ultimi anni i crediti sono stati una categoria molto importante di
aumento del consumo personale, e con ciò anche dell’aumento del PNL, ma nel 2009
c’è stata una diminuzione dell’importo complessivo dei crediti rispetto all’anno
precedente. Per la prima volta dopo molto tempo l’importo dei pagamenti era più grande
dell’importo dei nuovi crediti concessi.
Nel 2008 la Croazia ha raggiunto circa il 63% della media del PNL pro capite
dell’Unione Europea, il che è appena di qualche percentuale in più che prima della
revisione dei dati. Nel 2009 tale livello è aumentato leggermente al 64% a differenza
della maggior parte dei paesi membri dell’UE. Questi dati indicano la necessità di
aumentare in modo dinamico il PNL al fine di raggiungere lo standard medio dell’UE.
1.4. Mercato del lavoro e stipendi
Anche se la crisi economica, con la conseguente crescita della disoccupazione,
si è riflessa sul mercato del lavoro, i primi segnali di indebolimento della tendenza
positiva erano già visibili nel 2008, in particolare nella seconda parte dell’anno. La
dinamica di calo della disoccupazione era sempre più debole, come pure la dinamica di
crescita del numero di lavoratori. Ciò è stato evidente soprattutto nel secondo trimestre
con l’aumento della disoccupazione che è stata più marcata degli andamenti medi
stagionali. Nella situazione di diminuzione della richiesta, la politica d’affari delle ditte
era indirizzata alla riduzione della produzione e delle spese di gestione, e quindi anche
delle spese del lavoro. Ciò si è prima manifestato non assumendo nuovi lavoratori, e più
tardi con il licenziamento dei lavoratori. I tassi d’aumento dell’occupazione e il calo della
disoccupazione si sono convertiti in tassi di indizi contrari nel febbraio 2009 e sono
5
diventati sempre più acuti verso la fine dell’anno. Così nel mese di dicembre il tasso di
crescita della disoccupazione ha raggiunto il 21,2%, un livello record nella nuova
statistica croata. Il canale principale di licenziamento dei lavoratori è stato lo scadere
dei contratti a tempo determinato; su tale base sono state licenziate 116.300 persone
durante il 2009, il che è di 23.800 in più dell’anno precedente. In questo modo la quota
di lavoratori a tempo determinato si è ridotta (dal 13,2% nel 2008 al 12% nel 2009),
visto che tale categoria di lavoratori è più soggetta al procedimento di licenziamento da
parte dei datori di lavoro (senza l’obbligo di versare la buonuscita). Da rilevare che per
quanto riguarda la quota di lavoratori a tempo determinato, la Croazia fa parte del
gruppo di paesi con una bassa percentuale in tal senso: la media dei paesi membri
dell’UE è del 14% circa, mentre dei paesi membri dell’UME è del 16% circa.
Oltre al licenziamento dei lavoratori con i contratti a tempo determinato, molti
lavoratori sono stati licenziati dopo essere stati proclamati d’essere in eccedenza a
causa della diminuzione della mole del lavoro: in totale 71.600 persone, il che è
addirittura di 36.600 in più dell’anno prima, e ciò ha portato ad un calo dell’attività
economica. L’occupazione stagionale è stata ai livelli medi: i lavori stagionali hanno
registrato 25.300 persone il che è qualcosa in più dell’anno precedente (4%). Ma in
seguito all’andamento sfavorevole dell’occupazione che non è collegato alla stagione,
l’occupazione stagionale ha iniziato ad influenzare il calo del numero complessivo di
disoccupati appena nel mese di aprile ed è durato solo tre mesi.
In conformità al calo delle attività economiche durante il 2009, è evidente come
sia aumentato notevolmente il numero di giovani disoccupati. Così dall’aumento
complessivo della media del numero di disoccupati il 47,5% si riferiva a giovani al di
sotto dei 30 anni.
Stipendio netto medio mensile a lavoratore nel 2009 (in kn):
- Croazia
4.634
- Istria
4.598
- Rovigno
5.710
6
2) RISULTATI FINANZIARI DEGLI IMPRENDITORI NEL 2009
Gli imprenditori della Croazia, contribuenti dell’imposta sul guadagno, senza le
banche e le società assicuratrici, nel 2009 hanno operato nelle condizioni più difficili
degli ultimi otto anni e hanno realizzato il profitto netto più basso. Sono stati realizzati
4,4 miliardi al netto di profitti (profitto meno perdite) il che è di 11,9 miliardi oppure del
73% in meno del 2008. Il profitto del periodo nell’importo di 26,4 miliardi di kune è stato
realizzato nel 2009 da 54.317 imprenditori, mentre le perdite del valore complessivo di
22 miliardi di kune sono state presentate da 37.003 imprenditori. Ciò è il risultato delle
entrate totali realizzate di 613,4 miliardi di kune e 603,9 miliardi di kune di uscite
complessive.
Nel 2009 è stata realizzata una diminuzione rispetto all’anno precedente del
numero di lavoratori dell’1,0%, delle entrate complessive del 10,6%, delle uscite
complessive dell’8,9%, la diminuzione dei profitti del 20,6% e l’aumento delle perdite del
29,8%, nonche’ la diminuzione del risultato finanziario consolidato – profitto netto
(profitto meno perdite) addirittura del 73,0%. E’ importante rilevare anche il fatto che nel
2009 gli imprenditori hanno investito nei beni di lunga durata 50,8 miliardi di kune, il che
è del 13,3% in meno dell’anno precedente. Nel 2009 per il proprio lavoro i lavoratori alle
dipendenze degli imprenditori hanno percepito uno stipendio medio mensile di 4.634
kune, che nominalmente è dello 0,6% in più rispetto al 2008 (in seguito all’aumento dei
prezzi del 2,4% è una diminuzione reale dell’1,8%).
Tabella 1 – Risultati finanziari degli imprenditori della Croazia nel 2009
(importi in milioni di kune)
Descrizione
Numero di lavoratori
Totale entrate
Totale uscite
Profitto prima della tassazione
Perdite prima della tassazione
Imposta sul guadagno
Profitto del periodo (profitto dopo la
tassazione)
Perdite del periodo (perdite dopo la
tassazione)
Risultato finanziario consolidato – guadagno
al netto
Investimenti nei nuovi beni di lunga durata
Stipendi medi mensili in kune
2008
898.155
685.723
662.638
40.315
17.231
6.771
33.292
2009
889.396
613.367
603.876
31.959
22.469
5.093
26.438
Indice 2009/2008
99,0
89,4
91,1
79,3
130,4
75,2
79,4
16.978
22.041
129,8
16.314
4.397
27,0
58.660
4.605
50.845
4.634
86,7
100,6
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
7
2.1. Numero di imprenditori e di lavoratori alle dipendenze degli imprenditori
della Croazia
Nel 2009 ha operato attivamente il maggior numero di imprenditori, contribuenti
dell’imposta sul profitto negli ultimi cinque anni, ossia 91.320 di loro che hanno assunto
complessivamente 889.396 lavoratori (in base alle ore di lavoro), il che è dell’1,0% in
meno di lavoratori che nel 2008. Il continuo aumento del numero di imprenditori negli
ultimi cinque anni indica la crescita dell’economia croata. In tale crescita è aumentato
anche il numero di imprenditori che hanno operato con profitto e il numero di
imprenditori che hanno operato con delle perdite. La caratteristica principale del periodo
preso in esame è il grande numero di imprenditori che operano con perdite, quasi ogni
terzo. Così anche nel 2009, 37.003 imprenditori oppure il 40,5% hanno avuto delle
perdite.
Tabella 2 – Numero di imprenditori e di lavoratori alle dipendenze degli imprenditori della
Croazia nel 2006-2009
Descrizione
2006
2007
2008
Numero complessivo di imprenditori
78.509
83.532
89.656
-numero di imprenditori che hanno operato con
54.132
54.037
58.333
profitto
-numero di imprenditori che hanno operato con
24.377
24.854
31.323
perdite
Numero di lavoratori
844.307
888.798
898.155
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
2009
91.320
54.317
37.003
889.396
2.2. Totale delle entrate e delle uscite degli imprenditori della Croazia
Nel 2009 le entrate complessive degli imprenditori della Croazia di 613,4 miliardi
di kune erano maggiori delle uscite totali che ammontavano a 603,9 miliardi di kune.
Rispetto al 2008 le entrate complessive sono diminuite (10,6%) più delle uscite
complessive (sono diminuite dell’8,9%), e quindi la gestione economica è peggiorata,
poiche’ su 100 kune realizzate di uscite totali sono state realizzate 101,57 kune di
entrate totali, il che è di 1,91 kune in meno dell’anno precedente, quando sono state
realizzate 103,48 kune. Operando nelle condizioni più difficili degli ultimi dieci anni gli
imprenditori hanno ridotto la mole delle proprie attività che accanto alla stabilità dei
prezzi ha ridotto notevolmente le entrate e le uscite.
Tabella 3. Totale delle entrate e delle uscite degli imprenditori della Croazia 2006-2009
(importi in milioni di kune)
Descrizione
2006
2007
2008
2009
Totale entrate
577.103
641.978
685.723
613.367
Totale uscite
550.941
610.103
662.638
603.876
Totale entrate in base alle uscite in %
104,75
105,22
103,48
101,57
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
8
2.3. Graduatoria dei primi dieci imprenditori della Croazia per entrate
complessive
nel 2009
Tabella 4
N.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Nome
INA s.p.a.
KONZUM s.p.a.
HEP s.p.a.
HT s.p.a.
ZAGREBAČKI HOLDING s.p.a.
T-MOBILE HRVATSKA s.p.a.
HEP-PRODUZIONE s.p.a.
HEP-OPERATORE DEL SISTEMA DI
DISTRIBUZIONE s.p.a.
VIPNET s.p.a.
OMV HRVATSKA s.p.a.
Località
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
Totale entrate (in kn)
19.735.301.802
12.662.943.455
12.195.368.169
5.450.332.040
4.529.798.649
4.447.101.299
3.924.693.471
3.653.149.367
ZAGABRIA
ZAGABRIA
3.611.547.857
3.119.968.312
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
2.4. Graduatoria dei primi dieci imprenditori per profitto nel 2009
Tabella 5
N.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Nome
HT - COMUNICAZIONI MOBILI s.p.a.
HT s.p.a.
VIPNET s.p.a.
ENI CROATIA B.V.
GRUPPO ADRIS s.p.a.
TDR s.p.a.
KONZUM s.p.a.
HRVATSKA ELEKTROPRIVREDA s.p.a.
ZAGREBAČKA PIVOVARA s.p.a.
KONČAR ENERG.TRASFORMATORI s.p.a.
Totale profitto dei primi dieci imprenditori
(in milioni di kune)
Località
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ROVIGNO
ROVIGNO
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
Profitto
1.163.275
896.079
612.089
587.266
506.324
471.642
341.667
299.557
196.406
193.623
5.267.928
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
2.5. Efficacia della gestione degli affari degli imprenditori della Croazia
Confrontando gli indicatori finanziari della gestione nel 2009 e nel 2008,
possiamo concludere che il 2009 è stato peggiore del 2008. E’ diminuita la produttività,
il rendimento dei beni e del capitale, in seguito alla diminuzione delle uscite dalle
entrate è diminuito anche il coefficiente di economicità ed è calata anche la produttività
del lavoro a lavoratore misurata per guadagno netto (profitto del periodo – dopo la
tassazione meno le perdite). I dati per il 2009 hanno confermato nuovamente che in
media il successo di tutti gli imprenditori della Croazia, senza le banche e le società
assicuratrici, è diminuito ed è il più basso negli ultimi dieci anni.
9
Tabella 6
Descrizione
1.Produttività del lavoro-totale entrate per lavoratore in
kn
2.Produttività del lavoro-profitto al netto per lavoratore in
kn
3.Economicità della gestione-coefficiente a due decimali
4.Produttività in %, ad 1 decimale
5.Rendimento dei beni complessivi in %, ad 1 decimale
6.Rendimento del proprio capitale in %, ad 1 decimale
2007
722.299
2008
763.479
2009
689.479
27.766
18.164
4.944
1,05
3,8
2,6
5,9
1,03
2,4
1,6
3,8
1,02
0,7
0,4
1,0
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
3) PROFILO ECONOMICO DELLA REGIONE ISTRIANA
L’economia istriana è molto varia. L’Istria è tradizionalmente la regione turistica
più visitata. Ha una sviluppata industria di lavorazione, l’edilizia, il commercio, la pesca
e l’allevamento di pesci, l’agricoltura e i trasporti. Per numero di soggetti economici e in
base agli indicatori finanziari di gestione primeggiano le seguenti attività: industria di
lavorazione, turismo e commercio. Nel settore dell’industria è sviluppata la cantieristica,
la produzione di materiale edile (calce, cemento, mattoni, sasso), di prodotti del
tabacco, di mobili, di macchinari e impianti elettrici, di pezzi di ricambio per l’industria
automobilistica, di vetro, di lavorazione del metallo, della plastica, del legno, del tessuto
e la produzione di alimenti. Negli ultimi anni particolare attenzione è stata data alla
rivitalizzazione dell’agricoltura, e quindi nella viticoltura, olivicoltura e nel sistema di
produzione ecologica di alimenti sono stati fatti dei notevoli passi avanti.
Negli scambi commerciali della Regione Istriana la maggior parte è detenuta
dall’industria di lavorazione – quasi il 90%, di cui la metà è costituita dalla cantieristica.
La tendenza positiva della gestione dell’economia della Regione Istriana è evidenziata
anche in base al risultato finanziario consolidato, che continua ad indicare una rapida
crescita delle entrate rispetto alle uscite.
La Regione Istriana attua il sistema di costruzione dell’infrastruttura
imprenditoriale tramite i programmi di cofinanziamento, di incentivazione dei crediti, di
fondazione di istituzioni di supporto, di costruzione e attrezzamento delle zone d’affari,
di promozione e abilitazione. La Regione ha ricevuto riconoscimenti dall’Associazione
croata dei datori di lavoro per il 2000 e il 2002 per il maggior contributo dato
all’incentivazione dello sviluppo dell’imprenditoria.
L’Istria è una regione che si trova nella fase di ascesa del ciclo di sviluppo. La
posizione geografica strategica e un buon collegamento stradale tra l’Europa e il
Mediterraneo, la salvaguardia delle ricchezze naturali, la stabilità della politica regionale
e la collaborazione con molte regioni all’estero, fanno dell’Istria una destinazione
allettante per gli investimenti stranieri.
La Regione istriana ha emanato il Programma operativo regionale (ROP) – un
procedimento e un mezzo di pianificazione e programmazione per gestire con più
efficacia e successo lo sviluppo dell’Istria. Si tratta di uno strumento consueto di cui si
serve la Commissione europea per incentivare lo sviluppo regionale nei paesi che si
preparano ad entrare nell’Unione europea. Il promotore del ROP della Regione Istriana
è l’Agenzia di sviluppo istriana (IDA), ed è stato redatto in collaborazione con l’Istituto
per i rapporti internazionali (IMO) di Zagabria.
10
Gli obiettivi del ROP sono:
• creare un piano di sviluppo consistente ed estensivo della Regione Istriana
con cui identificare e definire la visione, gli obiettivi strategici, i settori
d’investimento prioritari, i provvedimenti e i progetti di sviluppo pronti per
l’attuazione (“pipeline”);
• rafforzare la partecipazione dei soci, la partecipazione del pubblico nello
sviluppo regionale e locale;
• rafforzare la capacità nella Regione di gestire lo sviluppo (identificare,
pianificare, valutare i progetti di sviluppo e finanziare) a livello regionale e locale.
Il ROP servirà alla Regione Istriana come strumento di sostegno che presenterà a
tutti coloro che elargiscono mezzi e agli investitori, inclusa la Commissione europea, il
Governo della Repubblica di Croazia e una serie di fonti bilaterali e multilaterali, nonché
investitori privati, un piano di sviluppo strategico ben strutturato. Un tale ROP avrà
anche il ruolo chiave nell’impiego efficace dei mezzi finanziari propri, dei mezzi regionali
e locali per lo sviluppo economico e sociale, per la tutela dell’ambiente e per altre
attività di sviluppo.
E’ in corso la stesura della Strategia di sviluppo regionale (ŽRS) che si basa sul
documento di pianificazione per lo sviluppo socio-economico sostenibile di ogni regione.
Conformemente alla Legge sullo sviluppo regionale della Repubblica di Croazia (GU
153/09) le strategie indicate sostituiranno i Programmi operativi regionali (ROP).
Inoltre, è stato emanato il Programma strategico dello sviluppo rurale della Regione
Istriana (2008-2013), che rappresenta un documento strategico di pianificazione e
programmazione per una migliore ed efficace gestione dello sviluppo dell’agricoltura,
della pesca e delle zone rurali.
3.1. Gestione degli affari degli imprenditori nella Regione Istriana
La crisi economica e finanziaria nel mondo e in Croazia non ha risparmiato
neanche l’Istria. Purtroppo, è impossibile che ciò non avvenga visto che l’attuale
mercato è globale e l’Istria è già parte di tale meccanismo globale. I resoconti finanziari
annui degli imprenditori istriani sono preoccupanti. Degli 8.768 imprenditori che nel
2009 hanno consegnato i propri resoconti, 4.686 hanno avuto delle perdite, 4.082
hanno ottenuto dei profitti, dunque il 53,4% degli imprenditori ha concluso l’anno con
perdite.
Purtroppo, è negativa anche la tendenza nell’occupazione. Il numero
complessivo di lavoratori nel 2009 ammontava a 46.112 persone, mentre nel 2008 tale
numero ammontava a 47.309. Dunque, nel 2009 ci sono stati 1.197 lavoratori in meno.
Le entrate complessive degli imprenditori nel 2009 ammontava a 29,58 mld di kn,
mentre nel 2008 a 32,55 mld. Kn. Nel 2009 le entrate complessive sono diminuite del
10% rispetto al 2008. Le uscite complessive nel 2009 ammontavano a 27,94 mld kn,
mentre nel 2008 a 30,58 mld kn.
I più numerosi erano i piccoli imprenditori (8.680) dei quali 4.007 con profitti. Gli
imprenditori medi ammontavano a 79, dei quali 59 con profitti, mentre i grandi
imprenditori erano 21,di cui 18 con profitti.
11
3.2. I primi cinque imprenditori in base alle entrate complessive nel 2009
Tabella 8
N.
Importi in migliaia di kune
Nome dell'imprenditore
1.
2.
3.
4.
5.
ULJANIK Cantiere navale s.p.a.
TDR s.p.a.
GRUPPO ADRIS s.p.a.
TE PLOMIN s.p.a.
BENETTON ISTRIA s.p.a.
Sede
dell'imprenditore
POLA
ROVIGNO
ROVIGNO
FIANONA
ALBONA
Totale entrate
2.479.197
1.813.451
791.956
723.756
665.171
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
3.3. I primi cinque imprenditori in base al profitto realizzato nel 2009
Tabella 9
N.
1.
2.
3.
4.
5.
Nome dell'imprenditore
GRUPPO ADRIS s.p.a.
TDR s.p.a.
BENETTON ISTRIA s.p.a.
ULJANIK PLOVIDBA s.p.a.
PLAVA LAGUNA s.p.a.
Sede
dell'imprenditore
ROVIGNO
ROVIGNO
ALBONA
POLA
PARENZO
Importi in migliaia di kune
Totale entrate
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
506.324
471.642
32.096
54.630
45.679
3.4. Investimenti in Istria:
- Gli investimenti maggiori in base al paese di provenienza: Stati Uniti, Germania,
Austria e Italia;
- I maggiori investitori esteri: Benetton, Rockwool International, RWE, Calucem,
Holcim, Cimos, Kempinski, Hempel, AGIP, Luxottica, Holding Pizzolo, Biasuzzi,
Horstmann, Europagroup, Heidelberg Zement, Bouygues, Metro, Lukšić grupacija,
3.5. Esportazione/importazione
Tabella 10 Scambi commerciali esteri della Regione Istriana nel 2009
2008
Esportazione (in migliaia
di kn)
Importazione (in migliaia
di kn)
2009
7.819.564
7.965.086
6.474.596
5.423.765
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
12
Forze:
- Struttura diversificata dell’economia
- Economia per l’esportazione (cantieristica, industria dei metalli, industria
automobilistica, lavorazione ed esportazione della pietra, servizi)
- Sviluppo dell’economia turistica e piani per il suo migliore posizionamento
- Sviluppo della produzione di prodotti agricoli di prima qualità (vino, olio di oliva) e
la loro distinzione in marchio
- Sviluppo dinamico della piccola e media imprenditoria
- Infrastruttura imprenditoriale sviluppata
- Disponibilità di spazio nelle zone imprenditoriali
- Aumento degli investimenti esteri
- Incentivazioni regionali per lo sviluppo della piccola e media imprenditoria e
dell’agricoltura (crediti, sovvenzioni, corsi, consigli)
- Sostegno istituzionale allo sviluppo dell’economia da parte della Regione,
presenza attiva delle istituzioni internazionali, esperti di qualità.
Limiti:
- Sviluppo regionale non equilibrato e presenza di località con difficoltà
evolutive (parte interna dell’Istria)
- Insufficiente impiego del sapere e delle innovazioni nei settori economici
chiave
- Mancanza di infrastrutture tecnologiche (poca collaborazione del settore
gestionale e delle istituzioni di sviluppo e ricerca)
- Dispersione, “minimizzazione” e mancato collegamento fra gli imprenditori (nella
piccola e media imprenditoria, specialmente nell’agricoltura, ecc.)
- Gestione non risolta delle aree agricole (più del 50% delle aree agricole oggi
non sono coltivate) con una grande presenza di piccoli possedimenti e proprietà
- Struttura istruttiva insufficiente – mancanza di esperti con nozioni gestionali e
specialistiche per le necessità dell’economia
- Insufficienti sostegni allo sviluppo economico e allo sviluppo complessivo della
Regione da parte dello stato.
Nelle attività dell’industria della lavorazione, la più forte è la cantieristica, orientata
verso l’esportazione, che si personifica nel Cantiere “Scoglio Olivi – Uljanik” di Pola che
da più di 150 anni costruisce le navi tecnologicamente più sofisticate di portata superiore
a 275.000 tonnellate e rappresenta permanentemente circa il 50% dell’esportazione
dell’economia istriana; segue la produzione di prodotti del tabacco (Fabbrica tabacchi di
Rovigno), la produzione di pezzi di ricambio per l’industria automobilistica (P.P.Cimos ,
Pinguente), la produzione di materiale edile (Holcim – Koromačno, Istra cement – Pola,
Istarska tvornica hidratiziranog vapna / fabbrica istriana di calce idrata – Ponte Arsia,
Istarska ciglana / Laterizi istriani - Ceretto), l’industria chimica (Hempel –Umago, Bifix –
Buie), la lavorazione di masse plastiche (Sipro – Umago, Istraplastika – Pisino), la
produzione di vetro (Schott Boral – Pola), l’industria della lavorazione del legno (Hain Istra
– Buie, Drvoplast – Pinguente, Pin – Pisino), l’industria dei metalli (Feroplast – Pinguente,
Big Toys – Sottopedena, Histria Tube – Sottopedena), l’industria tessile (Pazin textiles–
Pisino Pola textile - Pola, ARENA – Pola, Alida - Verteneglio), l’industria alimentare
(Puris – Pisino, Agrolaguna – Parenzo, Mirna – Rovigno, Brionka – Pola), ecc.
L’Istria dispone di circa 250.000 posti letto negli alberghi, insediamenti turistici,
campeggi e in case private e partecipa con circa il 30% alle capacità ricettive della
13
Repubblica di Croazia. Nel 2009 l’Istria ha realizzato 2.822 milioni di presenze di turisti
(24,75% di turisti in Croazia) e più di 19,055 milioni di pernottamenti, e partecipa con il
33,8% circa al numero complessivo dei pernottamenti della Repubblica di Croazia e con
ciò si è aggiudicata l’epiteto di regione turistica più sviluppata. In confronto al 2008, ha
registrato un aumento del 2,4% dei pernottamenti e l’1,3% negli arrivi. Ai pernottamenti
complessivi a livello della Repubblica di Croazia, Rovigno partecipa con il 4,68% e con
il 3,52% agli arrivi complessivi, mentre a livello di Regione Istria con il 13,82% dei
pernottamenti e il 13,63% degli arrivi.
Le ditte alberghiere più importanti sono: Riviera Holding e Plava Laguna di
Parenzo, Istraturist di Umago, Maistra di Rovigno, Arenaturist di Pola, Laguna di
Cittanova e Rabac di Porto Albona.
Grazie alla propria trasformazione e ai notevoli investimenti finanziari per elevare
la categoria degli impianti ricettivi, negli ultimi anni è stato fatto un grande passo avanti
nel riposizionamento del turismo istriano. È stato abbandonato il concetto di turismo di
massa e si stanno promovendo sempre di più forme selettive di turismo onde migliorare
la qualità del prodotto turistico complessivo dell’Istria ed aumentare la concorrenza sul
mercato turistico mondiale. Nell’offerta turistica è sempre maggiore la presenza del
turismo nautico, rurale, congressuale, escursionistico, culturale, sportivo-ricreativo, si
allestiscono piste pedonali e ciclistiche, strade del vino con una ricca offerta
gastronomica rappresentata da prodotti agricoli istriani autoctoni (prosciutto, formaggio,
ricotta, tartufi, olio di oliva), dai frutti di mare e dai vini istriani di alta qualità quali la
malvasia, il teran, il borgogna, hrvatica, moscato, merlot, pinot ed altri.
3.6. Le dieci regioni migliori in Croazia
Tabella 11
Regioni
1
2
3
4
5
Città di
Zagabria
Regione
Istriana
R.Litoraneomontana
R.Spalatinodalmata
R.di Zagabria
Nuovo valore
1
creato in
in .000 €
Produttività in
2
.000 €
5.682,024
33.690
26.606,017
2.167,361
2.183,323
168.655
500.201
34.113
1.859,307
237.235
788.757
14.663
491.597
22.650
2.090,538
162.969
235.112
21.704
431.558
24.405
2,00,579
151.039
189.326
17.683
330.333
27.590
1.869.606
94.566
200.771
11.973
232.151
19.443
1.113.490
61.036
157.441
11.940
193.000
16.759
1.320.628
54.488
314.983
11.516
Entrate
in .000 €
Profitto
in.000 €
Esportazione
in .000 €
Lavoratori
3
7
R.di Osjek-della
Baranja
R.di Varaždin
8
R.di Zara
155.210
25.369
649.957
40.178
203.945
6.118
9
R.Međimurje
144.745
18.311
574.675
41.108
127.943
7.905
10
R.di Karlovac
123.690
30.723
406.696
55.283
115.088
4.026
...
21
R.della Lika e
Segna
4.561
12.294
11.395
905
0
371
6
Fonte: „I migliori 500 – 2009“ - Lider, Poslovna.hr
1
Somma del profitto loro e degli stipendi lordi.
Nuovo valore creato diviso con il numero medio di lavoratori in base alle ore di lavoro.
3
Numero medio.
2
14
La Regione Istriana occupa il secondo posto per quanto riguarda il nuovo valore
creato, e il primo posto per produttività. Tali dati valgono di più se si prende in
considerazione che il numero medio di lavoratori nelle ditte istriane ammonta a “soli”
14.663 lavoratori.
L’attività economica degli imprenditori istriani è sparsa in sette città, e
precisamente: Pola, Rovigno, Parenzo, Umago, Pisino, Pinguente e Albona. A Pola
hanno sede 2.259 imprenditori, che nel 2008 hanno realizzato 8,8 miliardi di kune di
entrate e 97.387 milioni di profitti al netto. A Rovigno hanno sede 890 imprenditori, le
cui entrate complessive ammontavano a 4,6 miliardi di kune e 951.893 milioni di kune di
profitti al netto.
A Parenzo ci sono 1.117 imprenditori con 2,9 miliardi di kune di entrate e 65.700
milioni di kune di profitti.
Nel 2009 ad Umago c’erano 926 imprenditori, con un’entrata di 1,8 miliardi di
kune e 13.943 milioni di kune di profitti al netto.
A Pisino hanno operato 261 imprenditori, che hanno realizzato 1,8 miliardi di
kune e 11,3 milioni di kune di profitti al netto.
A Pinguente ci sono 234 imprenditori, con entrate complessive di 1,4 miliardi di
kune e profitti al netto di 10.391 milioni di kune.
Albona conta 131 imprenditori, che nel 2009 hanno realizzato 1,8 miliardi di
entrate e 79.883 milioni di kune di profitti al netto.
4) L’ECONOMIA DELLA CITTA’ DI ROVIGNO
4.1. Principali risultati finanziari degli imprenditori in Istria e a Rovigno
Tabella 12:
ISTRIA
2008
Numero di imprenditori
Numero di lavoratori
Totale entrate
(in .000 KN)
Profitto dopo la
tassazione (in .000 KN)
Perdite dopo la
tassazione (in .000 KN)
Profitto al netto (in
.000 KN)
2009
ROVIGNO
Indice
'09/'08
2008
2009
Indice
'09/'08
8.509
48.508
8.768
46.112
103,1
95,1
860
4.616
890
4.211
103,5
91,2
32.553.792
29.579.748
90,9
4.839.662
4.569.949
94,4
2.285.103
2.147.411
93,9
1.012.249
1.057.040
104,4
855.897
116,4
59.179
105.147
177,7
1.291.515
84,5
978.214
951.893
97,3
735.084
1.529.019
Fonte: Fina – Analisi dei risultati finanziari degli imprenditori della Repubblica di Croazia nel 2009
Numero degli imprenditori nel 2009 – 890, di cui 324 con profitti e 566 con perdite
881 – piccoli imprenditori – 1.538 lavoratori – 318 con profitti e 563 con perdite –
stipendio medio mensile – 5.710 kune (aumento rispetto al 2008)
5 – imprenditori medi – 675 lavoratori – 3 con profitti e 2 con perdite – stipendio medio –
5.332 kn (diminuzione rispetto al 2008)
4 – grandi imprenditori – 1.998 lavoratori – 3 con profitti e 1 con perdite – stipendi medio
– 7.021 kn (aumento rispetto al 2008)
15
Nel 2009 tutti gli imprenditori hanno ridotto la forza lavoro, soprattutto i grandi
imprenditori (quasi dell'8%).
- Attività più presenti nella città di Rovigno e numero degli imprenditori
- Commercio all'ingrosso e al dettaglio; Riparazione di veicoli a motore – 195
imprenditori, 86 con profitti e 109 con perdite;
- Offerta di alloggio e di ristorazione – 73 imprenditori, 28 con profitti, 45 con
perdite;
- Attività immobiliare – 253 imprenditori, 44 con profitti e 209 con perdite;
- Edilizia – 122 imprenditori, 41 con profitti e 81 con perdite;
- Attività specializzate, scientifiche e tecniche – 80 imprenditori, 41 con profitti e
39 con perdite.
Dai dati su elencati si può concludere che la crisi globale ha avuto una grande
influenza sulla gestione degli affari degli imprenditori nella nostra città, visto che il
63,60% degli imprenditori ha lavorato registrando perdite.
4.2. I maggiori imprenditori rovignesi
4.2.1. GRUPPO ADRIS s.p.a., TDR s.r.l., MAISTRA s.p.a., ISTRAGRAFIKA
s.p.a., ABILIA s.r.l.
Indirizzo della sede: Vladimir Nazor 1
Telefono: (052) 801 122
www.adris.hr, www.tdr.hr, www.maistra.hr, www.abilia.hr, www.istragrafika.com
Nel 2009 la gestione del Gruppo Adris è stata caratterizzata da una forte
influenza della crisi economica globale e dai cambiamenti di legge, causati dal processo
di adesione della Croazia all’Unione Europea. Nonostante la situazione sfavorevole,
presso la maggior parte dei membri del Gruppo Adris è presente la tendenza del
costante miglioramento dell’attività, poiche’ concorrono anche sui mercati internazionali
e nell’ambito di una forte concorrenza – sul mercato nazionale e regionale sono
presenti quasi tutte le più importanti compagnie turistiche e del tabacco.
Indipendentemente dall’eccezionale intenso adattamento delle spese effettuato nel
2008 e continuato nel 2009, non è stato possibile recuperare le conseguenze negative
della crisi e delle nuove condizioni di gestione ma solo alleggerirle.
Durante tutto il 2009 si è lavorato ai preparativi per l’inizio della costruzione di
una fabbrica in Iran, dove si pianifica avviare la produzione dei marchi Ronhill e
Respect e la produzione del marchio congiunto del principale produttore di sigarette
croato e iraniano. La capacità pianificata della fabbrica in Iran è la produzione di 6,5
miliardi di sigarette all’anno. Oltre all’Iran, con tale investimento la Fabbrica tabacchi
pianifica allargare la sua gestione anche ai paesi limitrofi.
Durante il 2009 l’azienda Maistra ha introdotto sul mercato il suo primo albergo a
cinque stelle – Monte Mulini. E’ stata portata a termine la costruzione dell’albergo allsuit (dependance dell’albergo Istra) sull’isola di Sant’Andrea. Inoltre, alla fine dell’anno
si è concluso il processo di annessione della società Rovinjturist s.p.a. alla società
Maistra s.p.a. All’inizio di ottobre 2009 c’è stata la fusione delle aziende per
16
l’allevamento e la lavorazione del pesce (Cenmar s.p.a., Marimirna s.p.a., Marikultura
Istra s.r.l., Bisage-Nit s.r.l.) nella ditta Cromaris s.p.a. Ciò renderà possibile la creazione
di un marchio riconoscibile nel segmento dei cibi sani e accelererà il processo di
crescita e di sviluppo dell’azienda.
La caratteristica principale dell’attività inerente il tabacco del Gruppo Adris è il
calo del consumo di sigarette a causa dell’aumento del prezzo al dettaglio – come
conseguenza dell’aumento delle imposte sui mercati chiave e il calo del potere
d’acquisto della popolazione. E’ stato registrato un calo del consumo e della vendita di
sigarette nella regione, in media del 5%, e su alcuni mercato anche del 10%.
Tabella 8: Risultati finanziari di gestione dell'azienda "GRUPPO ADRIS" s.p.a. in kn.,
senza lipe
Dati sui beni e sulle fonti dei
2008
mezzi
Valore dell’intera proprietà
5.076.780.514
Beni non materiali
6.875.512
Beni materiali
117.909.512
Riserve
103.053
Richieste
35.633.114
Capitale e riserve
4.618.298.590
Obblighi a lungo termine
203.842
Obblighi a breve termine
453.027.140
Obblighi verso i fornitori
22.831.550
Resoconto dei profitti o delle perdite
742.209.735
Totale entrate
397.485.966
Totale uscite
Profitto prima della tassazione
Profitto del periodo
Guadagno diradato per azione
344.723.769
328.866.700
20,30
2009
5.559.906.924
6.110.527
120.316.478
535.918.614
5.011.538.641
138.770
505.980.261
16.748.637
Indice
'09/'08
109,52
88,87
102,04
1.503,99
108,51
68,08
111,69
73,36
791.955.905
106,7
274.888.678
69,16
517.067.227
506.324.212
31,34
149,99
153,96
154,38
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
Risultati finanziari di gestione dell'azienda TDR s.r.l.
in kn., senza lipe
Dati sui beni e sulle fonti dei
Indice
2008
2009
mezzi
'09/'08
Valore dell’intera proprietà
2.814.270.873
2.816.102.564
100,07
Beni non materiali
11.846.896
7.505.327
63,35
Beni materiali
1.087.775.577
1.019.251.662
93,7
Riserve
315.566.438
296.398.974
93,93
Richieste
872.042.748
476.597.255
54,65
Capitale e riserve
1.534.958.880
1.506.600.977
98,15
Obblighi a lungo termine
Obblighi a breve termine
1.203.405.454
1.265.533.301
123,66
Obblighi verso i fornitori
74.762.133
145.443.406
194,54
Resoconto dei profitti o delle perdite
1.900.482.896
1.813.451.019
95,42
Totale entrate
Tabella 9:
Totale uscite
1.195.511.156
1.226.444.746
102,59
17
Profitto prima della tassazione
Profitto del periodo
704.971.740
562.303.391
587.006.273
471.642.096
83,27
83,88
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
Risultati finanziari di gestione dell'azienda MAISTRA s.p.a. kn, senza lipe
Dati sui beni e sulle fonti dei
Indice
2008
2009
mezzi
'09/'08
Valore dell’intera proprietà
1.825.764.509
1.840.186.806
100,79
Beni non materiali
6.358.550
10.275.029
161,59
Beni materiali
1.660.721.151
1.659.486.491
99,93
Riserve
28.649.190
27.651.996
96,52
Richieste
31.233.509
35.260.787
112,89
Capitale e riserve
909.070.307
863.426.645
94,98
Obblighi a lungo termine
Obblighi a breve termine
911.850.150
922.363.408
101,15
Obblighi verso i fornitori
13.359.585
15.594.849
116,73
Resoconto dei profitti o delle perdite
492.665.691
98,56
499.856.896
Totale entrate
Tabella 10:
Totale uscite
Profitto prima della tassazione
Perdite prima della tassazione
Profitto del periodo
Perdite del periodo
482.221.092
542.120.914
112,42
17.635.804
17.635.804
-
(49.455.223)
49.455.223
(45.643.662)
45.643.662
-
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
Tabella 11:
senza lipe
Risultati finanziari di gestione dell'azienda ISTRAGRAFIKA s.p.a.
Dati sui beni e sulle fonti dei
mezzi
Valore dell’intera proprietà
Beni non materiali
Beni materiali
Riserve
Richieste
Capitale e riserve
Obblighi a lungo termine
Obblighi a breve termine
Obblighi verso i fornitori
Resoconto dei profitti o delle perdite
Totale entrate
Totale uscite
Profitti prima della tassazione
Profitto (perdita)
in kn,
111.699.634
1.168.998
51.521.408
12.781.440
44.023.698
82.551.806
21.354.587
15.880.356
117.408.887
954.139
44.517.596
10.489.673
58.790.481
88.857.995
22.585.133
18.269.752
Indice
'09/'08
105,11
81,62
86,41
82,07
133,54
107,64
105,76
115,05
146.060.132
134.839.977
92,32
131.791.916
126.937.254
96,32
14.268.216
11.405.061
7.902.723
6.306.189
55,39
55,29
2008
2009
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
18
Risultati finanziari di gestione dell'azienda ABILIA s.r.l.in kn, senza lipe
Dati sui beni e sulle fonti dei
Indice
2008
2009
mezzi
'09/'08
Tabella 12:
Valore dell’intera proprietà
Beni non materiali
Beni materiali
Riserve
Richieste
Capitale e riserve
Obblighi a lungo termine
Obblighi a breve termine
Obblighi verso i fornitori
Resoconto dei profitti o delle perdite
Totale entrate
193.382.514
278.032
84.306.146
61.106.565
47.134.928
28.855.737
161.938.884
1.622.113
123.202.962
264.081
88.325.903
25.333.823
8.902.858
18.793.530
103.348.671
985.460
63,71
94,98
104,77
41,46
18,89
65,13
63,82
60,75
61.844.166
53.843.140
87,06
52.577.793
63.602.887
120,97
9.266.373
7.534.521
-
9.759.747
10.062.207
-
Totale uscite
Profitti prima della tassazione
Perdite prima della tassazione
Proifitto (perdita)
Perdite del periodo
-
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
4.2.2. EUROTRADE s.r.l.
Indirizzo della sede: Zona imprenditoriale „Gripoli Spinè“ – Spine sn
Telefono: (052) 803 699, (01) 6531 230, www.eurotrade.hr
L'Eurotrade s.r.l. di Rovigno è stata fondata nel dicembre del 1989, e opera nel
settore dell'importazione e distribuzione dei prodotti informatici dei principali produttori
mondiali.
Alla fine del 2009 l'azienda aveva alle sue dipendenze 151 lavoratori.
L'Eurotrade s.r.l. opera nella Repubblica di Croazia ma anche nei paesi limitrofi.
Il soggetto è di proprietà privata, mentre il capitale è di origine nazionale.
Tabella 13:Risultati
finanziari di gestione dell'azienda EUROTRADE s.r.l in kn.,senza lipe
Dati sui beni e sulle fonti dei
Indice
2008
2009
mezzi
'09/'08
Valore dell’intera proprietà
123.779.537
116.650.694
94,24
Beni non materiali
Beni materiali
26.384.615
23.000.745
87,17
Riserve
39.549.886
31.831.450
80,48
Richieste
44.631.235
46.662.684
104,55
Capitale e riserve
30.273.960
37.690.571
124,50
Obblighi a lungo termine
57.571.070
46.587.378
80,92
Obblighi a breve termine
28.120.890
24.341.971
86,56
Obblighi verso i fornitori
26.242.599
21.256.819
81,00
19
Resoconto dei profitti o delle perdite
Totale entrate
255.459.870
264.614.503
103,58
Totale uscite
Profitto prima della tassazione
Profitto del periodo
251.765.050
254.926.000
101,26
3.694.820
3.047.868
9.688.503
7.737.582
262,22
253,87
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
4.2.3. VALALTA s.r.l.
Indirizzo della sede: Strada Valalta-Leme sn
Telefono: (052) 811 568, (052) 804 800, www.valalta.hr
Il soggetto è stato registrato nel 1981, e la sua attività principale è la ristorazione,
il turismo, il commercio, la produzione e l'energia eolica. Nell'azienda Valalta s.r.l.
lavorano in media 327 lavoratori. L'azienda è di proprietà privata, e il capitale è di
origine nazionale.
Risultati finanziari di gestione dell'azienda VALALTA s.r.l.in kn, senza lipe
Dati sui beni e sulle fonti dei
Indice
2008
2009
mezzi
'09/'08
Valore dell'intera proprietà
237.204.524
237.125.122
99,97
Beni non materiali
55.458
36,00
154.040
Beni materiali
86.805.884
87.427.908
100,72
Riserve
18.917.644
114,38
16.538.874
Richieste
26.317.910
33.026.308
125,49
Capitale e riserve
158.119.245
168.093.268
106,31
Obblighi a lungo termine
52.843.235
42.061.533
79,60
Obblighi a breve termine
24.545.805
25.274.082
102,97
Obblighi verso i fornitori
13.256.739
10.458.597
78,89
Resoconto dei profitti o delle perdite
229.471.080
197.271.017
85,97
Totale entrate
Tabella 14:
Totale uscite
Profitti prima della tassazione
Profitti del periodo
198.133.956
169.037.758
85,31
31.337.124
24.946.250
28.233.259
22.443.763
90,10
89,97
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
20
4.2.4. MIRNA s.p.a.
Indirizzo della sede: Giordano Paliaga 8
Telefono: (052) 800 114, www.mirna-rovinj.hr
Il soggetto è stato registrato nel 1990, e la sua attività principale è la pesca
marittima e oceanica. Attualmente è in fallimento. Nell'azienda Mirna s.p.a. lavorano in
media 170 lavoratori. E' di proprietà privata, mentre il capitale è di origine nazionale.
Risultati finanziari di gestione dell'azienda MIRNA s.p.a.in kn, senza lipe
Dati sui beni e sulle fonti dei
Indice
2008
2009
mezzi
'09/'08
Tabella 15:
Valore dell'intera proprietà
Beni non materiali
Beni materiali
Riserve
Richieste
Capitale e riserve
Obblighi a lungo termine
Obblighi a breve termine
Obblighi verso i fornitori
Resoconto dei profitti o delle perdite
222.402.504
209.394.831
1.204.038
8.904.069
128.347.075
30.026.972
19.985.418
3.083.708
173.402.872
66.032
164.256.648
1.154.122
5.208.985
107.908.925
31.304.608
20.746.013
4.044.327
77,97
78,44
95,85
58,50
84,08
104,25
103,81
131,15
Totale entrate
45.466.047
13.666.720
30,06
Totale uscite
Perdite prima della tassazione
Perdite del periodo
45.655.962
18.103.685
39,65
189.915
189.915
4.436.965
4.436.965
2.336,29
2.336,29
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
4.2.5. ROVINJTURIST s.p.a.
Indirizzo della sede: Monsena sn
Telefono: (052) 805 500, www.rovinjturist.hr
Rovinjturist s.p.a., è una società registrata per l’attività alberghiera, turismo,
commercio e servizi. E' sotto il controllo della società Adria Resorts s.r.l., ditta figlia del
Gruppo Adris s.p.a.
Nell'azienda Rovinjturist s.p.a. lavorano in media 83 lavoratori.
Tabella 16:
senza lipe
Risultati finanziari di gestione dell'azienda ROVINJTURIST s.p.a. in kn,
Dati sui beni e sulle fonti dei
mezzi
Valore dell'intera proprietà
Beni non materiali
Beni materiali
Riserve
2008
2009
Indice
'09/'08
84.788.639
43.575
82.530.050
99.117
86.548.195
29.615
81.561.605
115.959
102,08
67,96
98,83
116,99
21
Richieste
Capitale e riserve
Obblighi a lungo termine
Obblighi a breve termine
Obblighi verso i fornitori
Resoconto dei profitti o delle perdite
1.156.987
61.025.384
15.337.048
8.426.207
391.999
3.322.743
62.097.252
11.733.865
10.257.895
345.559
287,19
101,76
76,51
121,74
88,15
Totale entrate
29.713.973
29.774.951
100,21
Totale uscite
Profitti prima della tassazione
Profitti del periodo
28.652.202
28.418.054
99,18
1.061.771
839.805
1.356.897
1.071.867
127,80
127,63
Fonte: FINA – registro dei resoconti finanziari annui
5) L’ECONOMIA COMPLESSIVA NELLA CITTA’ DI ROVIGNO – bilancio della
situazione
Tabella 17:
Economia della Città di Rovigno – bilancio della situazione
(importi in migliaia di kune)
Posizione
Situazione al
31 XII 2008
(netto in kn)
Situazione al
31 XII 2009
(netto in kn)
Indice
'08/'09
A) BENI DI LUNGA DURATA
1. Beni non materiali
2. Beni materiali
- Terreni
- Impianti edilizi
- installazioni e attrezzature
3. Beni finanziari
4. Richieste
5. Beni tributari rinviati
B) BENI DI BREVE DURATA
1. Riserve
2. Richieste
3. Beni finanziari
7.757.443.
32.243
4.207.513
485.147
2.023.896
683.504
3.484.661
3.571
29.456
5.438.217
823.899
1.332.377
3.186.943
7.781.340
38.763
4.164.713
542.696
2.172.869
644.788
3.515.705
2.730
59.428
5.879.748
761.668
1.417.785
3.587.779
100,3
120,2
99,0
111,9
107,4
94,3
100,9
76,5
201,8
108,1
92,4
106,4
112,6
CAPITALE E RISERVE
8.697.196
9.015.505
103,7
TOTALE ENTRATE
TOTALE USCITE
PROFITTI PRIMA DELLA
TASSAZIONE
PERDITE PRIMA DELLA
TASSAZIONE
IMPOSTA SUL GUADAGNO
PROFITTI DOPO LA TASSAZIONE
PERDITE DOPO LA TASSAZIONE
4.839.662
3.703.979
4.569.949
3.476.527
94,4
93,9
1.194.705
1.202.064
100,6
59.022
182.613
1.012.249
59.179
108.642
141.529
1.057.040
105.147
184,1
77,5
104,4
177,7
Fonte: Quadro cumulativo dei resoconti finanziari annui per esigenze statistiche per il 2009
22
Dalla tabella si evince che le entrate complessive sono diminuite del 6% rispetto
all'anno prima, il profitto del periodo è aumentato del 4,4%. Il cambiamento negativo
maggiore sono state le perdite dopo la tassazione, che nel 2009 sono aumentate del
77,7 %.
Tabella 18:
nel 2009
Esportazione e importazione della Regione Istriana e della Città di Rovigno
ESPORTAZIONE
IMPORTAZIONE
(in migliaia di kune)
Copertura
dell'esportazione con
l'importazione
(in %)
Regione Istriana (in .000 Kn)
81.043.893
92.687.312
Città di Rovigno (in .000 Kn)
989.342
652.831
Partec.Rovigno in Istria (in %)
1,22
0,70
Fonte: Risultati finanziari di gestione degli imprenditori per il 2009
87,44
151,55
-
5.1. Principali indicatori finanziari per la Città di Rovigno nel 2009
A) Indicatori di liquidità e di stabilità finanziaria
- Coefficiente di liquidità attuale
- Coefficiente di liquidità accelerata
- Coefficiente di liquidità corrente
- Coefficiente di stabilità finanziaria
0,03
1,46
1,67
0,77
B) Indicatori di indebitamento
- Coefficiente di indebitamento
- Coefficiente di finanziamento proprio
- Coefficiente di finanziamento
- Fattore di indebitamento (numero di anni)
0,33
0,66
0,51
5,19
C) Indicatori degli andamenti e dei giorni di
riscossione delle richieste di breve durata
- Coefficienti di andamento dell'intero patrimonio
- Coefficiente di andamento dei beni di breve durata
0,33
0,78
D) Indicatori di successo della gestione
- Economicità dell'intera gestione, (in %)
- Economicità della gestione regolare, (in %)
- Rendimento netto, (in %)
- Rendimento dell'intera proprietà al netto, (in %)
- Rendimento del capitale proprio, (in %)
E) Indicatori a lavoratore
- Totale entrate a lavoratore (in kn)
- Totale uscite a lavoratore (in kn)
- Guadagno al netto del periodo a lavoratore (in kn)
- Beni a lavoratore (in kn)
Fonte: Indicatori finanziari per tutti gli imprenditori per il 2009
131,45
115,68
20,83
6,96
10,56
1.085.240,87
825.582,35
226.049,22
3.245.894,44
23
6) CONCLUSIONE
La crisi economica globale ha fortemente influito sugli andamenti economici nella
Repubblica di Croazia:
- PNL, 5,8% più basso rispetto al 2008,
- la produzione industriale è diminuita del 9,2% (rispetto al 2008),
- l’esportazione delle merci è calata del 20% (rispetto al 2008),
- la disoccupazione è aumentata del 20%, ossia 51.090 persone (rispetto al 2008,
- il debito estero ha raggiunto il 98,5% del PNL, e ammonta a 44,6 mld di euro
oppure 4,3 mld di euro in più rispetto al 2008,
- continua ad aumentare la non liquidità che minaccia l’esistenza delle ditte sane.
La crisi non ha risparmiato nemmeno la nostra penisola. Nel 2009 gli imprenditori
della Regione Istriana hanno lavorato nelle peggiori condizioni degli ultimi dieci anni, il
che si è riflesso sulla loro attività. Dei 91.320 imprenditori, 37.003 di loro hanno lavorato
con perdite, il che ammonta al 40,5%.
Il tasso di disoccupazione nel 2009 è stato del 9,4%, mentre nel 2008
ammontava al 6,5%, che in numeri reali corrisponde a 2.571 disoccupati in più.
Le entrate complessive sono diminuite del 10,6%, il profitto del periodo è
diminuito del 20%, mentre le perdite sono aumentate del 30%.
Purtroppo, anche la nostra città ha risentito della crisi, soprattutto i piccoli
imprenditori, 37% dei quali hanno lavorato con perdite.
Per fortuna nel settore del turismo si sono registrati dei lievi aumenti, l’1% in più di
arrivi e il 2% in più di pernottamenti, rispetto al 2008.
La concorrenza è l’obiettivo economico più importante di ogni economia nazionale
e/o regionale ovvero del soggetto economico.
Tenendo conto della sua forza e delle sue possibilità, la Regione Istriana si è
orientata verso uno sviluppo multisettoriale con particolare accento verso le industrie
pulite, il turismo e l’agricoltura autoctona. In relazione a tale scelta, il conseguimento
della concorrenza sottintende innanzitutto l’ulteriore promozione dello sviluppo della
piccola e media imprenditoria e la creazione dei presupposti per gli investimenti
nell’economia, la costante applicazione di tecnologie moderne, innovazioni e sapere –
in particolare informatiche e comunicative, per la ristrutturazione e il riposizionamento
dell’economia turistica in modo da renderla globalmente riconoscibile e per prolungare
la stagione turistica estiva ad un periodo più lungo, l’organizzazione dell’agricoltura e
della pesca nel settore che produce prodotti:
- di alta qualità,
- autoctoni,
- riconoscibili,
- e prodotti con il marchio
La scelta coerente di nuove industrie “pulite” e l’integrazione della salvaguardia
dell’ambiente, nelle industrie esistenti – il tutto allo scopo di superare i possibili conflitti
con l’orientamento verso il turismo e la produzione di alimenti “sani”.
Per l’ulteriore sviluppo economico della Regione è molto importante il fatto che
dispone dei programmi e progetti di sviluppo coordinati (o in fase di preparazione) nei
settori chiave che sono: l’imprenditoria (programmi per l’infrastruttura imprenditoriale,
zone imprenditoriali, incubatori, ecc.), l’economia turistica (piano master ed altri
programmi), l’agricoltura ed altri segmenti come l’elevamento dell’istruzione
universitaria, i programmi di collaborazione internazionale, ecc.
24
L’attività che maggiormente influisce sui risultati dell’economia rovignese è
ulteriormente quella dell’eccezionalmente proficua TDR (Fabbrica tabacchi) ossia
Gruppo Adris che porta la nostra città ai primi posti in tutti gli indicatori economici.
Anche il turismo ha dimostrato definitivamente il suo potere economico e non soltanto
attraverso il prisma degli alberghi e del numero degli ospiti, ma si potrebbe dire che il
suo maggior contributo all’economia è l’aspetto moltiplicativo, perché da solo contiene e
riproduce l’attività gestionale. Proprio per questo aspetto moltiplicativo, il ruolo del
turismo ha assunto una posizione strategica nell’economia non soltanto istriana, ma
anche nell’economia di tutta la Croazia. È ancora evidente il carattere stagionale del
turismo che agisce sfavorevolmente sulle attività economiche complessive. Perciò una
delle direzioni chiave nello sviluppo deve essere incentrata sulla ricerca delle modalità
per prolungare la stagione turistica.
Nei prossimi 10 anni la destinazione Rovigno desidera svilupparsi in
destinazione upscale che in maniera sostenibile prolungherà la stagione ed aumenterà
il consumo.
Pertanto è stato emanato il Piano master di sviluppo del turismo di Rovigno, che
è il risultato dell’iniziativa congiunta della Città di Rovinj-Rovigno, della Comunità
turistica e dell’economia turistica della destinazione Rovigno, come pure di tutti gli altri
soggetti turistici con l’obiettivo di applicare le attività definite affinché Rovigno sfrutti il
suo potenziale e continui a sviluppare il turismo in maniera sostenibile e creare valori
per la comunità.
Questo documento elabora dettagliatamente l’analisi e la diagnosi della
situazione, elabora gli obiettivi strategici e le linee guida di sviluppo della destinazione
tramite quattro settori chiave – il posizionamento della destinazione, il posizionamento a
stagione e a gruppo mirato, la definizione dei mercati di emissione e la definizione dei
prodotti turistici a stagione e a gruppo mirato.
Per questo motivo una delle direttrici chiave dello sviluppo della Città di Rovigno
dev’essere quello di trovare la soluzione per prolungare la stagione, non trascurando le
necessità delle altre aziende e degli imprenditori, in modo tale da offrire loro condizioni
quanto migliori per svolgere la propria attività con successo ed elevare così ad un livello
più alto lo standard di vita nella nostra città, visto che loro (ossia la maggior parte di
loro) sono collegati direttamente al turismo.
25