Fronte presentazione goldberg

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Fronte presentazione goldberg
Gioele Gusberti
Dopo il diploma in violoncello moderno conseguito presso il Conservatorio di Musica “A.
Boito” di Parma, si è dedicato al recupero della prassi esecutiva antica. Allievo in primis di C.
Frigerio, ha studiato poi con A. Gervreau, quindi M. Valli, A. Palmeri, S. Vegetti. Risultato
idoneo in diverse audizioni (tra le altre nel 2005 presso l'orchestra giovanile della Fondazione
“Academia Montis Regalis” di Mondovì) ha collaborato in veste di primo violoncello con vari
direttori tra i quali F. Bonizzoni, T. Koopman, D. Gutknecht, E. Gatti, A. De Marchi, E.
Höbarth, L. Ghilemi, S. Ballestracci. È componente di vari Ensemble di musica antica, fra i
quali “Pian & Forte”, “Fons amoris”, “Bell'Accordo Ensemble”, “Accademia Montis Regalis”,
Accademia del Ricercare, Milano Classica, Stagione Armonica, Cenacolo Musicale, Ensemble
“Il Continuo” per il quale dal 2008 svolge il ruolo di direttore artistico.
Numerosi i Concerti, anche in veste solistica, in sedi e Festival di prestigio oltre a incisioni
discografiche pubblicate per Bongiovanni, Tactus, Velut Luna, Tawa International, Hyperion,
Brilliant, Amadeus. Tra queste spiccano l'incisione del “Trattenimento a Violoncello solo” di D.
Galli “Eight Duetts for Two Violoncellos” di G. B. Cirri pubblicato da L. C. Music Centaurus.
Attività correlata a quella di violoncellista è quella di studioso delle fonti musicali: sue
sono le pubblicazioni di vari libretti di registrazioni discografiche, nonché collaborazioni con
diverse case editrici quali Musedita (Como), Diastema (Treviso) e collabora con “Archi
Magazine” di Roma. Ha tenuto diversi seminari tra i quali “Domenico Galli e l'Arte dell'Ornamento”, e “Dall'Affetto di Corte all'Amore da Salotto – Affetti e Sentimenti nella Musica da
Camera fra '700&'800” presso l'Università del Sapere di Inzago (MI). È promotore e coordinatore delle Rassegne Musicali “Autunno Musicale” [V edizione, Pavia], “Suoni di Mezza Estate”
[III] Cremona.
Suona un violoncello di Christian Guidetti in Locarno
.
Donatella Busetto
Diplomata in pianoforte col massimo dei voti al Conservatorio "B. Marcello di Venezia, ha
studiato organo al Conservatorio J. Tomadini di Udine e ha conseguito il diploma in
clavicembalo presso il conservatorio "B. Marcello" di Venezia.. Ha seguito i Corsi di Musica
Antica della Fondazione Cini di Venezia sotto la guida dei Maestri Edward Smith, Scott Ross,
Bob Van Asperen. Nel 2001 ha vinto il secondo premio al Concorso di Composizioni per la
Scuola di Base organizzato dalla CLAPS di Pordenone.
E’ fondatore del gruppo vocale e strumentale Cenacolo Musicale,con il quale nel 2002 ha
inciso il Cd “Gaude, nunc gaude”-Musica sacra italiana tra ‘500 e ‘700 per l’etichetta Rainbow.
Ha realizzato svariati progetti ed allestimenti di spettacoli che, partendo da un’intenzione di
recupero di repertori particolari e superando il cliché del concerto, potessero strutturarsi
sulla base di un tessuto comprensivo di più aree espressive, dalla teatrale , alla coreutica, alla
visivo-multimediale. I principali progetti: Leçons de Ténèbres- Motetti per la liturgia della
Settimana Santa, Il barocco strumentale tra Venezia e Friuli, A Palazzo, Voi ch’ascoltate
(Petrarca), Il Ballo delle Ingrate, Le Dame di Ferrara, Shakespeare for a while, Crudo Mar di
Fiamme Orribili, Ich Habe Genug–Bach e il Sentimento della Morte.
E’ fondatore dell’Associazione BAROCCO EUROPEO con la quale organizza annualmente
a Sacile i SEMINARI INTERNAZIONALI DI MUSICA BAROCCA con docenti: E.Smith,
Marcello Gatti, Enrico Gatti, C. Ansermet, J. Vazquez ,Gloria Giordano, Stefano Montanari,
Sara Mingardo, ecc. Biennalmente organizza la MOSTRA DEGLI STRUMENTI DI LIUTERIA, con LABORATORI DI COSTRUZIONE dedicati ai ragazzi delle Scuole, SEMINARI DI
ICONOGRAFIA MUSICALE e FILOSOFIA DELLA MUSICA tenuti da docenti Universitari,
dedicati agli allievi degli Istituti Superiori della Città e della Provincia di Pordenone.
Venezia, la Musica, Casanova
……..La musica si spegne in decrescendo; in compenso va crescendo
la sua gemella, e te ne accorgi nel tornare all’aperto: non di molto,
ma quanto basta perché tu ti senta rimborsato per il tono dimesso del coro.
Perché anche l’acqua è coro, è corale, in più di un senso.
E’ la stessa acqua che ha portato i crociati, i mercanti, le reliquie di
San Marco, i turchi, le galee, galeoni, galeotte, galeazze, navi da
carico, da guerra, da diporto; e, soprattutto, ha riflesso l’immagine di
chiunque abbia vissuto o anche solo soggiornato in questa città, di
chiunque sia andato a zonzo o a guado per queste strade, come tu
stai facendo adesso……
Fa pensare davvero alla carta da musica, ai fogli di una musica
eseguita in continuazione: le partiture si avvicendano come ondate di
marea, le barre del pentagramma sono i canali con gli innumerevoli
“legati” dei ponti, delle lunghe finestre o dei curvi fastigi delle chiese
di Codussi, per non parlare dei violini che hanno prestato il manico
alle gondole………
Iosif Brodskij - Fondamenta degli Incurabili
Un pretesto per disegnare un irrituale affresco della città più
famosa al mondo, tra suoni, sensazioni e suggestioni d’immagini, ripercorrendo storia, vestigia, personaggi che hanno vissuto Venezia e l’hanno
scolpita nel tempo e nel comune sentire. Donatella Busetto
Letture tratte da:
Josif Brodskij – Fondamenta degli Incurabili
Diego Valeri – Guida sentimentale diVenezia
Arthur Schnitzler - Il ritorno di Casanova
Sandro Buzzatti -Voce recitante
Vivaldi, B. Marcello, G.B.Platti
Cenacolo Musicale
Gioele Gusberti - Violoncello
Pierpaolo Ciurlia - Tiorba
Donatella Busetto - Organo
Sandro Buzzatti
Ultimo di quattro fratelli, senza alcuna progettualità da parte dei
genitori, nasce a Sedico (BL) il 14 ottobre 1948 a un centinaio di metri da
quel Cordevole che, dopo una galoppante discesa dalla valle Agordina, si
getta tumultuoso nella Piave, asse portante e cuore pulsante, nei secoli
scorsi, della vita delle genti bellunesi.
In quel territorio, agli albori del Millennio, i suoi antenati di Buda, sul
Danubio, erano giunti sospinti da carestie e da guerre (I Budàti, poi
Buzzatti): sfruttando la forza dell'acqua imbrigliata in giganteschi ingranaggi, costruirono mulini e fucine dove tempravano e tornivano il ferro.
Dalle spade, prima; delle ruote dei carri, degli aratri, delle seghe, più tardi,
fino al primo '900 quando cessò la fluitazione del legname e delle persone
su zattere, verso Venezia, la Dominante.
Non a caso, dunque, l'esercizio della scherma e l'allevamento dei cavalli
nonché lo studio della musica e del teatro, attività care alla tradizione
magiara, sono al centro di gran parte della sua formazione, in perenne
altalenare tra terra e cielo, tra realtà e utopia, tradizione e sperimentazione, il racconto e la poesia.
A Firenze affina gli studi classici; più tardi in lunghi anni di bracciantato e attività politica nella Toscana più profonda, intuisce i legami inscindibili tra natura e linguaggio, tuffandosi anima e corpo nei superstiti
giacimenti culturali delle più antiche stirpi italiote. Tornando nella
"piccola patria veneta" dopo una lunghissima ed esaltante serie di
fallimenti politici e sentimentali indossa con entusiasmo la Maschera di
Capitan Finimondo decidendo così, finalmente, di fare i conti con la
Realtà, cosa che continua a fare tuttora, sotto mentite spoglie, specie nelle
notti senza luna quando, uniche a brillare, sono le parole dei poeti che
contendono alle stelle la supervisione del mondo.
Il resto sono quisquilie.