COMUNE DI BRIOSCO

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COMUNE DI BRIOSCO
Capitolato Speciale d’Appalto
COMUNE DI BRIOSCO
PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA
Capitolato Speciale d’Appalto
AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E DEI LAVORI DI
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI CAPRIANO DI BRIOSCO, E PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE
DEI SERVIZI CIMITERIALI DEI CIMITERI COMUNALI (BRIOSCO E CAPRIANO DI BRIOSCO).
(CUP I13G12000040007, CIG 5355443B5C)
Sommario
PARTE PRIMA
ART. 1 - INTRODUZIONE
ART. 2 - OGGETTO DELLA CONCESSIONE
SEZIONE I – PROGETTAZIONE - LAVORI
ART. 3 - LINEE GUIDA DELLA PROGETTAZIONE
ART. 4 - DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO
ART. 5 - DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE AI LAVORI ESEGUITI A CORPO-PREZZI PER LAVORI NON
PREVISTI O ESEGUITI IN ECONOMIA
ART. 6 - SOCIETA’ DI PROGETTO
ART. 7 - TEMPO UTILE PER L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI
ART. 8 - VARIANTI PROGETTUALI AMMESSE
ART. 9 - VARIANTI IN CORSO D’OPERA
ART. 10 - DURATA DELLA CONCESSIONE
ART. 11- TERMINE PER LA CONSEGNA DELLE AREE
ART. 12 - CONSEGNA DEI LAVORI
ART. 13 - REALIZZAZIONE DEI LAVORI
ART. 14 - L’ORGANIZZAZIONE DEI CANTIERI
ART. 15 - LA DIREZIONE LAVORI
ART. 16 - VIGILANZA SUI LAVORI
ART. 17 - COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA DURANTE LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
ART. 18 - QUALITA’ DEI MATERIALI: VERIFICHE E CONTROLLI
ART. 19 - OSSERVANZA DI LEGGI, REGOLAMENTI E NORME
ART. 20 - ONERI E OBBLIGHI A CARICO DEL CONCESSIONARIO
ART. 21 - ADEMPIMENTI DEL CONCESSIONARIO
ART. 22 - RESPONSABILITA’ DEL CONCESSIONARIO
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ART. 23 - ONERI ED OBBLIGHI A CARICO DEL CONCEDENTE
ART. 24 - CESSIONE IN USO
ART. 25 - COLLAUDO
ART. 26 - PENALI PER LA PROGETTAZIONE E L’ESECUZIONE DEI LAVORI
ART. 27 - COPERTURA ASSICURATIVA DEI PROGETTISTI
ART. 28 - DOMICILIO DEL CONCESSIONARIO
ART. 29 – REVISIONE DEI PREZZI - DETERMINAZIONE ED APPROVAZIONE DEI NUOVI PREZZI NON
CONTEMPLATI NEL CONTRATTO
SEZIONE II – SERVIZI CIMITERIALI
ART. 30 – TARIFFE DELLE CONCESSIONI E DEI SERVIZI CIMITERIALI
ART. 31 - GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI
ART. 32 - CARATTERE DEL SERVIZIO
ART. 33 - RICEVIMENTO DELLE SALME E TENUTA DEI REGISTRI
ART. 34 - SERVIZIO TECNICO - AMMINISTRATIVO PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI CIMITERIALI
ART. 35 - OPERE CIMITERIALI: NORME GENERALI
ART. 36 - MANUTENZIONE ORDINARIA DEI CIMITERI
ART. 37 – CANONE CONCESSORIO
ART. 38 - VALORE DELLA CONCESSIONE
ART. 39 - PRESCRIZIONI DI SERVIZIO
ART. 40 - ATTREZZATURE DI SERVIZIO
ART. 41 - DISPOSIZIONI RELATIVE AL PERSONALE
ART. 42 - OSSERVANZA DEI CONTRATTI COLLETTIVI
ART. 43 - SICUREZZA
ART. 44 - RIFIUTI
ART. 45 - INFORTUNI E DANNI
ART. 46 - LOCALI ALL’INTERNO DEI CIMITERI
ART. 47 - VIGILANZA DELL’AMMINISTRAZIONE
ART. 48 - PENALI RELATIVE AI SERVIZI
SEZIONE III – DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI LA CONCESSIONE
ART. 49 – CAUZIONE PROVVISORIA
ART. 50 – CAUZIONI DEFINITIVE
ART. 51 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO - INADEMPIENZE
ART. 52 - CESSIONE DEL CONTRATTO
ART. 53 - CESSAZIONE ANTICIPATA
ART. 54 – ESPROPRIAZIONE ED OCCUPAZIONE DEI TERRENI
ART. 55 - TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
ART. 56 - TRATTAMENTO DEI DATI
ART. 57 - DISPOSIZIONI FINALI
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ART. 58 – CONTROVERSIE E CLAUSOLA COMPROMISSORIA
PARTE SECONDA
ART. 59 - NORME TECNICHE GENERALI
ART. 60 - MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE OPERE
ART. 61 - NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI E L’ESECUZIONE
ART. 62 - FORNITURE/NORMATIVA GENERALITA’ SUI MATERIALI
ART. 63 - MALTE
ART. 64 - INERTI
ART. 65 - LEGANTI
ART. 66 - CEMENTI E MATERIALI PER OPERE IN CA
ART. 67 - BLOCCHI IN LATERIZIO
ART. 68 - LEGNAMI D’OPERA
ART. 69 - ACCIAIO PER ARMATURE
ART. 70 - MANUFATTI DI CEMENTO E GRES
ART. 71 - MANUFATTI IN MATERIALE PLASTICO, IN P.V.C. ED IN POLIETILENE
ART. 72 - ISOLANTI E COIBENTI
ART. 73 - IMPERMEABILIZZAZIONI
ART. 74 - PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
ART. 75 - FABBRO: METALLI, PROFILATI, TRAFILATI, TUBI, LAMIERE ED INFERRIATE
ART. 76 - LATTONERIE: COPERTURA, GRONDAIE, CANALI, PLUVIALI, SCOSSALINE E CONVERSE
ART. 77 - VETRI E MATERIALI TRASLUCIDI
ART. 78 - VERNICI E PITTURE
ART. 79 - NORMATIVA - GENERALITA’
ART. 80 - OPERAZIONI PRELIMINARI, DEMOLIZIONI, SCAVI E REINTERRI
ART. 81 - OPERE DI FONDAZIONE E DRENAGGI
ART. 82 - PONTEGGI – STRUTTURE DI RINFORZO
ART. 83 - OPERE IN CEMENTO ARMATO E CASSERI
ART. 84 - OPERE IN ACCIAIO
ART. 85 - SOLAI
ART. 86 - MURATURE
ART. 87 - INTONACI
ART. 88 - IMPERMEABILIZZAZIONI
ART. 89 - ISOLANTI E COIBENTI
ART. 90 - SOTTOFONDI E MASSETTI
ART. 91 - OPERE DI TINTEGGIATURA - VERNICIATURA
ART. 92 - OPERE IN FERRO ED ALTRI MATERIALI
ART. 93 - OPERE IN PIETRA NATURALE
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ART. 94 - OPERE IN VETRO
ART. 95 - OPERE DI RETE
ART. 96 - IMPIANTI
ART. 97 - PRESCRIZIONI TECNICHE PARTICOLARI PER LE STRADE
ART. 98 - PAVIMENTAZIONI STRADALI
ART. 99 - PREFABBRICATI
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Capitolato Speciale d’Appalto
PARTE PRIMA
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Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 1 INTRODUZIONE
Il presente documento, ai sensi dell’articolo 43, comma 3 del d.P.R. 207/2010 costituisce allegato allo schema di
contratto per l'affidamento in CONCESSIONE DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E DEI LAVORI DI
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI CAPRIANO DI BRIOSCO, E PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE
DEI SERVIZI CIMITERIALI DEI CIMITERI COMUNALI (BRIOSCO E CAPRIANO DI BRIOSCO).
Il presente documento contiene gli elementi indicati all’art. 43 comma 3 del D.P.R. 207/10 e s.m.i. dove viene
definita la natura del Capitolato Speciale d’appalto, che si articolano nei seguenti punti:
a) nella prima parte tutti gli elementi necessari per una compiuta definizione tecnica ed economica dell’oggetto
dell'appalto, anche ad integrazione degli aspetti non pienamente deducibili dagli elaborati grafici del progetto
esecutivo;
b) nella seconda parte le modalità di esecuzione e le norme di misurazione di ogni lavorazione, i requisiti di
accettazione di materiali e componenti, le specifiche di prestazione e le modalità di prove nonché, ove
necessario, in relazione alle caratteristiche dell'intervento, l'ordine da tenersi nello svolgimento di specifiche
lavorazioni; nel caso in cui il progetto prevede l'impiego di componenti prefabbricati, ne vanno precisate le
caratteristiche principali, descrittive e prestazionali, la documentazione da presentare in ordine all'omologazione
e all'esito di prove di laboratorio nonché le modalità di approvazione da parte del direttore dei lavori, sentito il
progettista, per assicurarne la rispondenza alle scelte progettuali.
ART. 2 OGGETTO DELLA CONCESSIONE
La Concessione ha per oggetto la progettazione esecutiva, i lavori di ampliamento del cimitero di Capriano di
Briosco e la gestione dei servizi cimiteriali comunali, come più precisamente indicato di seguito.
CIMITERO COMUNALE DI CAPRIANO DI BRIOSCO:
elaborazione della progettazione esecutiva del progetto definitivo “AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI
CAPRIANO, PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI COLOMBARI, POSTI A TERRA E OSSARI”, approvato con
DGC n. 25 del 18.04.2013 e revisionato con DGC n. FF. DelFFFF, realizzazione delle opere, inclusa la
Direzione Lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori e il collaudo
delle opere.
CIMITERI COMUNALI DI BRIOSCO E CAPRIANO DI BRIOSCO:
gestione funzionale ed economica dei cimiteri comunali esistenti di Briosco e Capriano compresa la zona di
ampliamento del cimitero di Capriano che verrà realizzata dal concessionario, attraverso:
–
operazioni cimiteriali (inumazione, esumazione, tumulazione, estumulazione, ecc.);
–
manutenzione ordinaria, manutenzione aree a verde, pulizia;
–
servizio tecnico-amministrativo per il rilascio delle concessioni cimiteriali;
–
consegna all’amministrazione concedente, alla scadenza della concessione, delle strutture realizzate, dei
relativi impianti e di tutte le aree cimiteriali in gestione in buono stato di manutenzione che rimarranno in
proprietà dell’Amministrazione Comunale.
I lavori vengono realizzati in area censita al fg. 16, mapp.le 110, di proprietà della concedente Amministrazione
Comunale, sita in Briosco, località Capriano, avente accesso dalla Via Pascoli, come individuata nel relativo
progetto definitivo approvato con DGC n. 25 del 18.04.2013 e revisionato con DGC n. F. del FFF., e su area
di c.a 3,30 mq, parte del mapp.le 286, fg. 16 (vedi Tav. 2 del progetto definitivo).
L’ ammontare complessivo dei lavori per i lavori di ampliamento del cimitero di Capriano, per la realizzazione di
nuovi colombari, posti a terra e ossari del cimitero di Capriano, IVA esclusa, oneri della sicurezza inclusi, è pari a
Euro 455.335,13, di cui Euro 9.106,70 per oneri della sicurezza (IVA esclusa) non soggetti a ribasso, e Euro
446.228,43 importo dei lavori oneri della sicurezza e IVA esclusi (base d’asta).
Il valore stimato della presente concessione, calcolato, a norma dell’ art. 29 comma 1 del D. Lgs. 163/06,
sull'importo totale pagabile al netto dell'IVA attualizzando i ricavi attesi dal concessionario per tutto l’arco della
concessione è pari a € 1.961.479,77 (VAN 15 anni con ISTA FOI) per la cui composizione nei dettagli si rimanda
al piano economico finanziario allegato al progetto definitivo approvato dall’amministrazione comunale (tabella
“Conto Economico previsionale”).
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Di seguito viene riportato il “QUADRO ECONOMICO” complessivo dell’intervento.
CIMITERO DI CAPRIANO - AMPLIAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI COLOMBARI, POSTI A TERRA E OSSARI CUP I13G12000040007
QUADRO ECONOMICO
A) LAVORI IN APPALTO
a1) Importo lavori oneri della sicurezza compresi
a2) Oneri della sicurezza non soggetti a ribasso
a3) Importo lavori oneri della sicurezza esclusi (base d'asta)
Totale lavori in appalto, oneri della sicurezza inclusi: parziale A
B) SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE
€ 455.335,13
€ 9.106,70
€ 446.228,43
€ 455.335,13
b1) Maggiori lavori imprevisti
b2) Spese tecniche per indagine e relazione geologica, geotecnica, idrologica, idraulica, sismica - iva e contributi inclusi
b3) Spese tecniche per progettazione esecutiva - iva e contributi inclusi
b4) Spese tecniche per direzione lavori e contabilità - iva e contributi inclusi
b5) Spese tecniche per coordinatore sicurezza in fase progettuale ed esecutiva - iva e contributi inclusi
b6) Somme per oneri professionali - art. 92 del D.Lgs. 163/06 - Regolamento approvato con DCC 18/05
b7) Spese per collaudo finale e in corso d'opera (rimborso spese incluso) iva e contributi inclusi
b8) Polizza assicurativa art. 57 dPR 207/10 (verifica progetto preliminare e
definitivo)
b9) Spese per verifica progettazione esecutiva e validazione (ex art. 49 dPR
207/10)
b10) Spese per supporto al RUP
b11) Spese per servizi attinenti l'architettura e l'ingegneria iva inclusa
b12) Spese per predisposizione prime indicazioni sulla sicurezza e aggiornamento Piano sicurezza e coordinamento iva inclusa
b13) Spese per commissioni giudicatrici, svolgimento gara, pubblicazioni e
arrotondamenti
b14) Asseverazione PEF (ai fini della stipula del contratto)
b15) Somme a disposizione per oneri fiscali (I.V.A. 10%)
Totale somme a disposizione: parziale B
€ 22.484,86
€ 10.000,00
€ 45.533,51
€ 154.664,87
TOTALE COMPLESSIVO DA FINANZIARE
€ 610.000,00
€ 4.500,00
€ 13.000,00
€ 19.000,00
€ 10.300,00
€ 2.390,00
€ 5.000,00
€ 947,50
€ 3.600,00
€ 10.000,00
€ 4.017,50
€ 1.391,50
€ 2.500,00
I lavori prevedono, secondo quanto indicato dal DPR n. 207 del 2010, interventi delle categorie generali secondo
quanto indicato nella tabella seguente.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Tabella 1 AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI CAPRIANO, PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI COLOMBARI,
POSTI A TERRA E OSSARI (CUP I13G12000040007) - CATEGORIE GENERALI E SPECIFICHE
DELL'INTERVENTO
categoria lavorazione
classifica
importo
EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi
puntuali di edilizia occorrenti per svolgere una qualsiasi attività umana, diretta
o indiretta, completi delle necessarie strutture, impianti elettromeccanici,
elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di qualsiasi tipo nonché delle
eventuali opere connesse, complementari e accessorie.
Comprende in via esemplificativa le residenze, le carceri, le scuole, le
caserme, gli uffici, i teatri, gli stadi, gli edifici per le industrie, gli edifici per
parcheggi, le stazioni ferroviarie e metropolitane, gli edifici aeroportuali
nonché qualsiasi manufatto speciale in cemento armato, semplice o
precompresso, gettato in opera quali volte sottili, cupole, serbatoi pensili,
silos ed edifici di grande altezza con strutture di particolari caratteristiche e
complessità
OG 1
€ 455.335,13=
Le cifre che indicano gli importi presuntivi delle categorie potranno variare in più o in meno, per effetto di variazioni
nelle rispettive quantità, sia in via assoluta sia nelle reciproche proporzioni, anche a causa di soppressione di
alcune categorie previste e di esecuzione di altre non previste che il Concessionario, su approvazione del
Concedente, riterrà necessario o opportuno apportare al progetto, senza che il Concessionario possa trarne
argomento per chiedere compensi non contemplati nel presente Capitolato o prezzi diversi da quelli offerti, purché
l’importo complessivo dei lavori resti dentro i limiti e nell’osservanza consentiti dalle vigenti disposizioni di legge.
L’importo complessivo delle opere riportato nel quadro economico di € 446.228,43, IVA e oneri della sicurezza
esclusi, soggetto al ribasso (base d'asta), è pertanto da considerare quale limite superiore fisso ed invariabile per
l’esecuzione dei lavori e le forniture occorrenti alla completa esecuzione dell’opera progettata.
Sono implicitamente comprese nell’importo a base d’offerta e nei prezzi applicati tutte le lavorazioni e forniture occorrenti
per dare il lavoro finito a regola d’arte, perfettamente funzionanti, protette, mantenibili ed agibili, anche se non
dettagliatamente esplicitate nelle descrizioni dei prezzi e negli elaborati progettuali.
L’offerta equivale ad una dichiarazione esplicita che il concessionario accetta incondizionatamente tutte le
condizioni del presente capitolato, essendo nella piena conoscenza dell’importanza dell’opera, delle difficoltà della
sua esecuzione, delle condizioni di lavoro e di tutte le circostanze di fatto inerenti all’attuazione del progetto. In ogni
modo il concessionario dovrà allegare una esplicita dichiarazione di essersi recato nella località in cui devono
eseguirsi i lavori ed accettare incondizionatamente quanto sopra esposto.
Il contratto d’appalto sarà stipulato a corpo ai sensi dell’art. 53 – comma 4 - del D.LGS. n. 163/2006.
Essendo l’offerta del lavoro prevista a corpo, il prezzo convenuto non può essere modificato sulla base della verifica
della quantità o della qualità della prestazione, e non hanno alcuna efficacia negoziale le quantità e i prezzi unitari
indicati dal Concedente negli atti progettuali, essendo obbligo esclusivo del Concessionario il controllo e la verifica
preventiva della completezza e della congruità delle voci e delle quantità indicate dal Concedente, e la
formulazione dell’offerta sulla sola base delle proprie valutazioni qualitative e quantitative, assumendone i rischi.
I rapporti ed i vincoli negoziali di cui al presente articolo si riferiscono ai lavori posti a base di gara mentre per gli
oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere costituiscono vincolo negoziale l’importo degli stessi indicati a tale
scopo dal Concedente negli atti progettuali relativi agli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza.
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SEZIONE I – PROGETTAZIONE - LAVORI
ART. 3 LINEE GUIDA DELLA PROGETTAZIONE
Il progetto definitivo “AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI CAPRIANO, PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI
COLOMBARI, POSTI A TERRA E OSSARI”, approvato con DGC n. 25 del 18.04.2013 e revisionato con DGC
nF.. del FFFF, che costituisce il riferimento per il successivo livello di progettazione, è fornito dal
Concedente.
Il progetto definisce da un punto di vista tecnico e architettonico i profili e le caratteristiche maggiormente
significative delle opere oggetto del presente capitolato speciale d’appalto.
I partecipanti alla gara per l'affidamento della concessione di costruzione e gestione potranno proporre varianti
migliorative al progetto definitivo, che costituiranno oggetto di valutazione da parte della commissione
giudicatrice, nel rispetto delle indicazioni del progetto stesso, come meglio specificato nella Relazione generale
del progetto definitivo in “Indicazioni per lo sviluppo del progetto esecutivo” e come previsto dall’art. 169 del dPR
207/2010.
In tal caso la progettazione esecutiva proposta dai partecipanti alla gara dovrà contenere e specificare in
maniera chiara:
a) l’indicazione dettagliata delle opere e dei lavori non previsti nel progetto definitivo fornito dall’Amministrazione
concedente ed in miglioria rispetto a quest’ultimo;
b) l’indicazione di eventuali modalità costruttive particolarmente avanzate e/o servizi di gestione caratterizzati da
forte innovazione.
Il progetto esecutivo sarà redatto a cura del concessionario.
Il progetto definitivo “AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI CAPRIANO, PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI
COLOMBARI, POSTI A TERRA E OSSARI”, approvato con DGC n. 25 del 18.04.2013 e revisionato con DGC
nF.. del FFFF,, contempla la realizzazione delle opere di seguito descritte per un importo dei lavori
complessivo di Euro 455.335,13= IVA esclusa, oneri della sicurezza inclusi.
Segue una descrizione sommaria del progetto definitivo.
Il progetto prevede la realizzazione di un ampliamento a sud del cimitero esistente, con direzione dell'asse
longitudinale principale nord-sud, con una rotazione di circa 26° rispetto la giacitura del cimitero esistente.
Considerata la diversa giacitura dei due sedimi, la natura di addizione del cimitero oggetto di ampliamento, si è
preferito sottolinearne l'autonomia, esasperando lo stacco, la separazione nel punto di congiunzione delle due
direzioni. In questo spazio “interstiziale” sono state localizzate le rampe che permetteranno di superare il
dislivello presente tra i due Cimiteri. La quota dei campi risulta più bassa di cm 80 rispetto al cimitero esistente.
Il progetto prevede la delimitazione dell'addizione mediante un muro perimetrale, un “recinto” che definisce con
chiarezza il nuovo cimitero rispetto all'esistente.
Gli elementi individuati come valori sono stati la presenza del paesaggio a media distanza (parco della Valletta)
e del paesaggio a lunga distanza con la presenza delle montagne del triangolo lariano. Il progetto tenta di
sottolinearne l'unicità attraverso la realizzazione dell'edificio, contenente colombari e cellette ossari, in posizione
parallela al lato lungo della nuova recinzione, in posizione dominante rispetto al paesaggio.
La copertura dell'edificio contenente i colombari e gli ossari è una copertura aerea, autonoma rispetto ai blocchi
contenente i loculi, questi sono raggruppati in due blocchi separati, uno da n. 48 posti colombari e n. 96 ossari
e uno da n. 24 colombari e n. 48 ossari.
La copertura è stata pensata come una sorta di “nastro” continuo che da tetto diventa muro e piano di
appoggio per un piccolo giardino delle Rimembranze, uno spazio di raccoglimento e meditazione. Questo
giardino è stato localizzato al centro dei blocchi contenenti i loculi, pensati come teche. Il giardino delle
Rimembranze è una pausa che permette al visitatore, protetto dal portico aggettante, di sostare in uno spazio
“controllato”, intimo.
Il piano del cimitero è leggermente in pendenza (2%) in modo che la modellazione del terreno sia contenuta, il
progetto infatti vuole essere un progetto “gentile” attento alla morfologia del terreno esistente.
Il progetto prevede la realizzazione del muro di contenimento e delimitazione del nuovo cimitero, delle rampe
che consentiranno il collegamento con il cimitero esistente.
Nella muratura posta a est saranno realizzati tre ingressi, due veicolari e uno pedonale. Un ingresso consentirà
di accedere direttamente al nuovo cimitero dalla strada posta a monte, nel progetto è prevista anche la
realizzazione della strada di accesso in pendenza che consentirà in futuro la realizzazione di un parcheggio.
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Capitolato Speciale d’Appalto
L'intervento realizzerà un nuovo corpo di colombari e ossari con una capienza di n. 72 loculi e n. 144 ossari.
Il progetto prevede inoltre la formazione e la predisposizione dei campi per la posa dei cassoni a terra, la
predisposizione dei sottoservizi e il drenaggio delle acque meteoriche.
Il nuovo corpo di fabbrica viene sviluppato su un unico livello, un podio che si appoggia al terreno leggermente
in pendenza da cui si generano i blocchi contenenti i loculi e le cellette ossari. I blocchi raggrupperanno sei
gruppi da tre loculi su quattro file sovrapposte per un totale di 72 posti (48+24 posti) e sei gruppi da tre ossari su
otto file sovrapposte per un totale di 144 posti (96+48).
I loculi saranno protetti da una copertura aggettante sia verso il cimitero sia verso la collina, i visitatori in questo
modo saranno protetti dagli elementi atmosferici.
La struttura dell'edificio verrà realizzata in cls, il solaio di copertura verrà realizzato con una carpenteria
metallica, con una soletta realizzata in lamiera grecata con getto collaborante in cls. I muri saranno parte in
mattoni parte in calcestruzzo con un trattamento delle superfici a vista da definire in fase esecutiva.
L'edificio sarà dotato di impianto di alimentazione delle lampade votive e di illuminazione con fari a soffitto.
STRUTTURE
Dal punto di vista strutturale si prevede la realizzazione di fondazioni continue in cls gettato in opera, su cui
scaricheranno oltre ai muri perimetrali, anch'essi in cls gettato in opera, una serie di pilastri disposti su due file
parallele.
La copertura sarà formata da una struttura in profili metallici (RSH 200) che scaricherà sui pilasti in cls, il solaio
sarà completato da una soletta collaborante formata da una lamiera grecata e un getto di cls.
Per i calcoli di dimensionamento ed i particolari costruttivi si rinvia alla relazione specialistica e alle tavole
strutturali a cura del Concessionario in fase di progettazione esecutiva.
LOCULI
I 72 nuovi loculi verranno realizzati con una serie di cassoni in cls prefabbricato autoportante, accatastati e
disposti su quattro file alla quota -0,60 circa rispetto la quota interna del cimitero.
I nuovi posti rispetteranno i requisiti generali previsti dall'allegato 2 del Regolamento in materia di attività funebri
e cimiteriali del 9 novembre 2004 n. 6, in particolare per quanto riguarda le misure di ingombro libero saranno
garantite una lunghezza di m 2,25 larghezza di m 0,75 e altezza m 0,70, i cassoni avranno pareti interne lisce ed
impermeabili e verranno posti in opera con una pendenza pari al 3% verso il fondo, tale da garantire in modo
fisso una capacità di trattenimento superiore al minimo richiesto di cinquanta litri.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di n. 128 cassoni doppi per tumulazioni a terra, da collocarsi nei
campi definiti, disposti su due livelli ciascuno, per un totale di 256 tombe a terra, da realizzarsi con appositi
manufatti in calcestruzzo prefabbricato, poggianti su una platea di fondazione, e di n.144 ossari/cinerari, da
collocarsi all’interno dell’idoneo spazio definito alle spalle dei colombari, e il rivestimento delle cellette degli
ossari/cinerari con lastre in pietra della stessa tipologia di quelle previste per i colombari, ed ancorate alla
struttura principale con un’orditura metallica.
Si prevede altresì la realizzazione della rete di raccolta delle acque meteoriche, quando non contaminate,
provenienti dalla rete di drenaggio posta sotto il piano di posa dei campi giardino, e dalla rete alimentata dai
pluviali delle coperture e dalle caditoie poste lungo i vialetti e i piazzali, in serbatoi di accumulo per il riutilizzo,
nell’ambito cimiteriale, per scopi irrigui; tali serbatoi sono connessi, con un troppo pieno, a pozzi perdenti per la
dispersione nel sottosuolo, e, tramite un sistema di pompaggio e distribuzione, ai punti di erogazione (come
meglio definito nella documentazione tecnica allegata).
Tutto quanto sopra sommariamente descritto è compiutamente illustrato nell’allegato progetto definitivo di
“AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI CAPRIANO, PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI COLOMBARI, POSTI A
TERRA E OSSARI”, approvato con DGC n. 25 del 18.04.2013 e revisionato con DGC nF.. del FFFF, che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente Capitolato speciale d’appalto.
Le prestazioni oggetto del presente capitolato sono previste e descritte negli elaborati di progetto, regolate dalle
condizioni, prescrizioni e disposizioni comprese nel presente capitolato speciale d’appalto nonché da quanto previsto
nel Capitolato Generale d’Appalto delle Opere pubbliche ai sensi dell’art. 2 del D.M. 19 aprile 2000 n. 145
(Regolamento recante il capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici).
Le indicazioni del presente capitolato, i disegni ed elaborati del progetto definitivo con particolari costruttivi,
descrizioni e specifiche tecniche allegate, dei quali il Concessionario dichiara di aver preso completa ed esatta
conoscenza, forniscono la consistenza quantitativa e qualitativa e le caratteristiche delle prestazioni oggetto del
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Capitolato Speciale d’Appalto
contratto.
Gli interventi, secondo le indicazione del progetto definitivo e del presente capitolato prestazionale o d’appalto,
possono essere suddivisi nei seguenti gruppi di lavorazione omogenei.
Ampliamento del cimitero di Capriano, per la realizzazione di nuovi colombari, posti a terra e ossari
€. 29.243,50.=
Opere di scavo, reinterri, movimenti di terra
(opere di ampliamento, formazione colombari)
Scavo generale eseguito con mezzo meccanico compreso
l'eliminazione delle parti rimaste in un primo tempo inescavate e delle
rampe, eseguito a sezione aperta, compreso lo sgombero del materiale
proveniente dallo scavo, eseguita con escavatore compresa
sistemazione e stesa all'interno dell'area di cantiere per modellazione
terreno.
Scavo generale eseguito con mezzo meccanico compreso
l'eliminazione delle parti rimaste in un primo tempo inescavate e delle
rampe, eseguito a sezione aperta, compreso lo sgombero del materiale
proveniente dallo scavo, eseguita con mezzo meccanico compreso
carico, trasporto e scarico elle discariche autorizzate.
Scavo parziale di fondazione.
Scavo generale eseguito con mezzo meccanico compreso
trasporto e oneri di smaltimento alle discariche autorizzate per
formazione cassonetto stradale.
Sistemazione con fornitura e stesa di terreno di coltivo.
Formazione prato.
Fornitura e posa di piante.
Fornitura ghiaietto percorsi.
Rampe.
€. 19.410,07.=
Opere di scavo, reinterri, movimenti di terra
(formazione dei campi di tumulazione)
Scavo generale di sbancamento a sezione aperta fino alla
profondità di mt. 1,70 eseguito con mezzo meccanico, compreso il
trasporto alle pubbliche discariche del materiale non riutilizzabile (oneri di
discarica compresi).
Reinterro e copertura dei manufatti:- riempimento laterale con
ciottoloni per un'altezza di 85 cm c.a dal fondo; - per la restante parte con
materiale idoneo già presente in cantiere o con nuova fornitura fino a
completo intasamento; - ricopertura cassoni con idonea terra di scavo
(previa interposizione di tessuto non tessuto di cui al p.to 7)
Riempimento con ciottoni di cava per formazione trincea
drenante, h=1,00 mt, l=0,30 mt:- lungo il perimetro dei campi di
tumulazione.
Fornitura e posa di stuoia in tessuto non-tessuto: - perimetro
trincea drenante; - sopra i cassoni dei campi di tumulazione.
TOTALE OPERE SCAVO, REINTERRI, MOVIMENTI DI TERRA
€. 48.653,57.=
Opere edili e prefabbricati
€. 255.320,31.=
(opere di ampliamento, formazione colombari)
Nolo di ponteggio esterno a cavalletti completo in opera,
compreso trasporto, montaggio e smontaggio, misurato in proiezione di
facciata verticale, compresa messa a terra ed illuminazione notturna,
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Capitolato Speciale d’Appalto
compresi piani di lavoro e loro sottoponti, parapiedi, progetto e relazione
di calcolo ed eventuale para schegge.
Demolizioni.
Calcestruzzo in opera per sottofondazioni non armate a 150 kg di
cemento 32,5 R.
Calcestruzzi per opere di fondazione armate, confezionato con
due o più pezzature di inerte, gettato con ausilio di casseri questi e il ferro
contabilizzati a parte , Rck 250 kg/cmq
Fornitura, lavorazione e posa di tondo per cemento armato
compreso sfrido e legatura in barre ad aderenza migliorata Fe B 44k.
Casseri per getti in calcestruzzo, compreso disarmo, per opere di
fondazione.
Muro in mattoni pieni.
Muro nuova recinzione.
Calcestruzzi per opere di elevazione, confezionato con due o più
pezzature di inerte, gettato con ausilio di casseri questi e il ferro
contabilizzati a parte , Rck 250 kg/cmq.
Fornitura, lavorazione e posa di tondo per cemento armato
compreso sfrido e legatura in barre ad aderenza migliorata Fe B 44k.
Casseri per getti in calcestruzzo, compreso disarmo.
Vespaio aerato
Sottofondo in ghiaia grossa o ciottoli, compresa la sistemazione
del materiale spessore minimo cm 30.
Platea per loculi realizzata con getto in cls Rck 250
Fornitura e posa di loculi accatastati secondo normativa con
pendenza del 3% dimensioni 235x85x80 in cls realizzati in unico getto a
350 kg/cm2 – DPR 285
Fornitura e posa di cancello scorrevole.
Fornitura e posa di struttura portante solaio di copertura in
carpenteria metallica.
Fornitura e posa di parapetti metallici.
Fornitura e posa di lastre lucide spessore cm 2 per loculi
dimensioni 80x85 in marmo bianco.
Fornitura e posa di telai a sostegno delle lastre.
Formazione di massetti per posa pavimentazione in pietra, a 250
kg di cemento 32,5 per mc di impasto.
Pavimentazione a spolvero per rampe.
Pavimentazione in lastre di granito.
Rivestimenti e lastre di rivestimento verticale e struttura loculi.
Massetto formazione pendenza per coperture piane, sp. medio 5
cm, tirato a frattazzo, cemento cellulare 350 kg di cemento 32,5 R per mc
di impasto.
Manto impermeabile a due membrane 4+4 elastomeriche
applicate a fiamma previo trattamento del piano di posa con imprimitura a
base bituminosa, compresi sfridi e sovrapposizioni pari al 13%
Fornitura di tnt antiradice a protezione delle guaine
impermeabilizzanti
Solai in lamiera con getto collaborante
Controsoffitto in pannelli in lamiera forata
Scossaline e pluviali
Formazione di bocchettoni per scarico acque meteoriche
completi di elementi parafoglie
Ghiaietto a protezione della copertura
Drenaggi
Portale di collegamento con vecchio cimitero
Formazione massicciata stradale con mista stabilizzata
Posa di cordoli in pietra
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Capitolato Speciale d’Appalto
Pavimentazione in tout-venant e tappetino di usura
€. 131.848,18.=
Opere edili e prefabbricati
(formazione dei campi di tumulazione e degli ossari)
Fornitura e posa di calcestruzzo per sottofondazioni non armate,
Rck 25 N/mm.
Fornitura e posa di tubo drenante, da eseguirsi con tubi forati o
microforati, dim. interne 200 mm, complete di curve e raccordi, posato
su letto di sabbia.
Fornitura e posa di due cassoni sovrapposti completi di
coperchio, di tipo autoportante, armature con barre FeB44k, prodotti con
metodo vibrogettato, cemento 425R, con additivi impermeabilizzanti,
inclusa la sigillatura dei giunti.
Fornitura e posa di cordoni di gneiss della Valdossola, retti a
vista sez. 12x25 cm, posati su sottofondo di calcestruzzo, questo e lo
scavo compresi: perimetrazione campi di tumulazione.
Fornitura e posa di ossario singolo laterale dim. 84*36*45 cm in
cemento prefabbricato.
Fornitura e posa lastre in marmo, lucide, sp. 20 mm, dimensioni
40x85 cm: - rivestimento ossari.
Fornitura e posa orditura metallica zincata a caldo e verniciata: ancoraggio lastre ossari.
Fornitura e posa in opera di pozzo perdente in cemento
prefabbricato dimensioni diam. 200 cm x h 200 cm., compreso scavo e
reinterro, stuoia in tessuto non-tessuto, riempimento con ghiaia,
formazione soletta carrabile h 20 cm, coperchio e chiusino in ghisa
carrabile compreso.
Fornitura e posa in opera di vasca d'accumolo in cemento
prefabbricato 11 mc, copertura carrabile per automezzi con chiusino in
cls, compreso scavo e reinterro.
TOTALE OPERE EDILI E PREFABBRICATI
€. 387.168,49.=
Opere impiantistiche
€.
5.796,27.=
€.
5.166,80.=
(impianto elettrico)
Impianto elettrico – illuminazione, inclusa predisposizione
impianto per illuminazione votiva, compreso ogni lavoro/opera
necessaria per dare il lavoro finito a regola d'arte.
Opere impiantistiche
(impianto idraulico)
Fornitura e posa di pompa di spinta mod. "Scuba" 0.75 Kw o
similare monofase completa di presso flussostato da 1 posizionato in
nicchia con cassetta in vetroresina stagna, compesa fornitura e posa.
Fornitura e posa di quadro elettrico sottocontatore formato da
quadro elettrico 12 moduli in vetroresina e interruttore differenziale.
Fornitura e posa di quadro elettrico di comando in vetroresina,
interruttore
generale,
salvamotore,
teleruttore,
segnalatore
acustuco/luminoso e galleggianti di livello.
Fornitura e posa di saracinesca meccanica per interruzione
flusso di carico acqua dalla linea acquedotto, completo di galleggiante.
Formazione di linea di alimentazione elettrica compreso fornitura
e posa di cavidotto in pvc corrugato d. 63, cavo elettrico FG7 3G6mmq.
e collegamenti.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Formazione di linea di alimentazione idrica al serbatoio e alle
fontanelle compreso scavo, rinfianchi, rinterri, fornitura e posa di
tubazione in pead d. 32, allacci alle fontanelle e alla linea di attacco.
Opere impiantistiche
€.
4.550,00.=
€.
4.000,00.=
(impianto video sorveglianza)
Fornitura e posa di un sistema Tvcc professionale composto da
un DVR completo di Hard-disk da 500 Gb, con 4 ingressi e porta
ethernet ed equipaggiato con n°2 telecamere Dome 37x da posizionare
una in prossimità del parcheggio esistente e l'altra in grado di controllare
il parcheggio di prossima realizzazione. Rack esterno per l'alloggiamento
delle apparecchiature. Compreso ogni lavoro/opera necessaria per dare
il lavoro finito a regola d'arte.
Allacciamento a linea telefonica dati con banda garantita e IP
statico. Compreso ogni lavoro/opera necessaria per dare il lavoro finito a
regola d'arte.
Opere impiantistiche
(automazione cancelli)
Fornitura e posa di sistema di automazione cancelli comprensivo
di:
-
motoriduttore per cancelli scorrevoli peso massimo 500 Kg;
4 ml cremagliera in ferro 30x12 con viteria;
n. 2 coppia di fotocellule di sicurezza;
coppia di colonnina in alluminio h 55 cm;
n. 2 costa meccanica a filo 1,5 ml;
selettore a chiave da esterno;
scheda di comando;
quadro esterno in poliestere per alloggiamento scheda di
comando, int. di protezione e timer per apertura automatica
completo di staffe di fissaggio e piastra di fondo;
interruttore automatico magnetotermico con differenziale di
protezione 2P C10 A 30 mA;
orologio giornaliero settimanale per apertura automatica con
orari al pubblico;
pulsante a fungo di colore rosso per apertura manuale, nel caso
in cui qualcuno rimanga chiuso all'interno del cimitero dopo
l'orario di chiusura;
sirena da esterno per segnalare l'imminente chiusura del
cancello;
mano d'opera operaio specializzato per realizzazione
dell'impianto a regola d'arte secondo le normative vigenti inclusa;
dichiarazione di conformità dell'opera eseguita. Opere edili
(fornitura e posa pozzetto/i di derivazione, di tubo corrugato a
doppia parete, ecc.), opere da fabbro incluse, compreso ogni
lavoro/opera necessaria per dare il lavoro finito a regola d'arte.
€. 19.513,07.=
TOTALE OPERE IMPIANTISTICHE
ELABORATI DEL PROGETTO DEFINITIVO
Il progetto definitivo posto a base di gara è costituito dai seguenti elaborati tecnico-amministrativi e di gestione:
a) relazioni generali;
b) relazioni tecniche e relazioni specialistiche;
c) elaborati grafici:
- Tav. 01 – Stato di Fatto - Rilievi
- Tav. 02 – Stato di progetto – Fotoinserimenti
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Capitolato Speciale d’Appalto
- Tav. 03 – Progetto: Pianta generale, Sezioni A, B, C
- Tav. 04 – Progetto: Pianta loculi/ossari, prospetti principali
- Tav. 05 – Progetto: Prospetto laterale, sez. B, C, D, sezione tipo campi giardino;
- Tav. 06 – Progetto: Particolari costruttivi
- Tav. 07 – Progetto: Planimetria generale impianti
- Tav. 08 – Progetto: Planimetria posizionamento impianto videosorveglianza
- Tav. 1 – Estratto mappa – plano altimetrico di rilievo
- Tav. 2 – Planimetria ad individuazione aree oggetto di frazionamento e di servitù di passo
d) studio di fattibilità ambientale;
e) elenco dei prezzi unitari;
f) computo metrico estimativo;
g) piano di sicurezza e coordinamento;
h) quadro economico;
i) schema di contratto;
l) capitolato speciale d’appalto;
m) piano economico finanziario.
In caso di differenze tra le quote riportate sulle tavole a scala minore e quelle di maggior dettaglio, valgono
queste ultime. In ogni caso tutte le quote riportate sugli elaborati dovranno essere verificate in fase di
progettazione esecutiva.
Gli elaborati grafici e descrittivi nonché i calcoli esecutivi dovranno essere sviluppati ad un livello di definizione
tale da evidenziare la qualità del progetto e la funzionalità delle opere progettate, così che non si abbiano
apprezzabili differenze tecniche e di costo.
Gli elaborati progettuali e le eventuali varianti migliorative dovranno essere ben visualizzate ed evidenziare la
qualità del progetto architettonico e la funzionalità delle opere progettate.
Il progetto dovrà ottenere l’approvazione da parte dei competenti organi ove necessario, nel caso di introduzione
di varianti significative rispetto al progetto definitivo approvato. A questo proposito si rimanda a quanto descritto
nella Relazione generale del progetto definitivo in merito alle autorizzazioni già ottenute.
Il Responsabile Unico del Procedimento provvederà alla validazione del progetto esecutivo rispetto alle
prescrizioni anzidette e in applicazione alla normativa in materia di lavori pubblici e alla legislazione tecnica di
settore, a seguito della verifica effettuati da organi esterni alla stazione appaltante. Lo stesso, col supporto
dell'organo di verifica, potrà impartire direttive e prescrivere eventuali modifiche o integrazioni finalizzate a
garantire le condizioni di cui sopra.
IMPORTO DEI LAVORI E FONTI E FORME DI FINANZIAMENTO
L'importo complessivo dei soli lavori in concessione ammonta presuntivamente a € 455.335,13.= IVA esclusa,
compreso oneri per la sicurezza calcolati in €. 9.106,70.=.
Le spese riguardanti la progettazione, la verifica e validazione del progetto, l’esecuzione dei lavori, la direzione
lavori, la contabilità dei lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione e le spese
per la redazione del collaudo così come le altre meglio definite nel quadro economico, sono tutte a carico del
concessionario.
L’intervento dovrà essere fruibile, secondo le priorità individuate nell’art. 7 del Capitolato Speciale.
Il progetto esecutivo di ampliamento per la realizzazione di nuovi colombari, posti a terra e ossari presso il
cimitero di Capriano dovrà essere redatto a cura del concessionario sulla base del progetto definitivo approvato
dal Concedente e nel rispetto delle linee guida indicate dallo stesso.
Come precisato negli elaborati componenti il progetto definitivo (cfr. relazione generale) sarà fondamentale
sviluppare il progetto esecutivo sulla base di approfondita relazione geologica – geotecnica, completa di prove
sismiche, conformi alla normativa vigente (rif. LR 12/05, DM 14.01.2008 (NTC 2008), Dgr 30/11/11 n. IX/2616).
Particolare attenzione dovrà essere posta nella distribuzione degli spazi verdi, nella fruibilità da parte dei
diversamente abili, nell’accessibilità durante le operazioni di sepoltura, nella realizzazione della connessione tra
cimitero esistente ed ampliamento, previo il trasferimento degli ossari attualmente presenti.
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Capitolato Speciale d’Appalto
PROGETTO ESECUTIVO
Ai sensi dell’art. 169 del DPR 207/10, dopo la stipulazione del contratto, il responsabile del procedimento, con
ordine di servizio, dispone che il concessionario dia immediato inizio alla redazione del progetto esecutivo, che
dovrà essere completata nei tempi sotto indicati. Qualora il progettista dell’esecutivo ne ravvisi la necessità,
l’affidatario, previa informazione al responsabile del procedimento perché possa eventualmente disporre la
presenza del direttore dei lavori, provvede all’effettuazione di studi o indagini di maggior dettaglio o verifica
rispetto a quelli utilizzati per la redazione del progetto definitivo, senza che ciò comporti compenso aggiuntivo
alcuno a favore dell’affidatario. ll progetto esecutivo non può prevedere alcuna variazione alla qualità e alle
quantità delle lavorazioni previste nel progetto definitivo, salvo quanto disposto dal comma 4 dell’art.169. Sono
altresì ammesse le variazioni qualitative e quantitative, contenute entro un importo non superiore al dieci per
cento per i lavori di recupero, ristrutturazione, manutenzione e restauro e al cinque per cento per tutti gli altri
lavori delle categorie di lavoro dell’appalto, che non incidano su eventuali prescrizioni degli enti competenti e che
non comportino un aumento dell’importo contrattuale. Nel caso in cui si verifichi una delle ipotesi di cui
all’articolo 132, comma 1, lettere a), b), c) e d), del codice, ovvero nel caso di riscontrati errori od omissioni del
progetto definitivo, diversi da quelli di cui all’articolo 119, comma 5, le variazioni da apportarsi al progetto
esecutivo sono valutate in base ai prezzi contrattuali e, se del caso, a mezzo di formazione di nuovi prezzi,
ricavati ai sensi dell’articolo 163 del dPR 207/10. La stazione appaltante procede all’accertamento delle cause,
condizioni e presupposti che hanno dato luogo alle variazioni nonché al concordamento dei nuovi prezzi
secondo quanto previsto dal capitolato speciale allegato al progetto definitivo. Il progetto esecutivo è approvato
dalla stazione appaltante, secondo le modalità stabilite nel contratto. Dalla data di approvazione decorre il
termine massimo di 45 (quarantacinque) giorni previsti dall’articolo 153, comma 2, del dPR 207, per la consegna
dei lavori. Il pagamento della prima rata di acconto del corrispettivo relativo alla redazione del progetto esecutivo
è effettuato in favore dell’affidatario entro trenta giorni dalla consegna dei lavori. Nel caso di ritardo nella
consegna del progetto esecutivo si applicano le penali previste nello schema di contratto allegato al progetto
definitivo e nel presente documento, salvo il diritto di risolvere il contratto. Qualora il progetto esecutivo redatto a
cura dell’affidatario non sia ritenuto meritevole di approvazione, il responsabile del procedimento avvia la
procedura di cui all’articolo 136 del codice. In ogni altro caso di mancata approvazione del progetto esecutivo, la
stazione appaltante recede dal contratto e all’affidatario è riconosciuto unicamente quanto previsto dall’articolo
157 in caso di accoglimento dell’istanza di recesso per ritardata consegna dei lavori. Il progetto esecutivo è
soggetto, prima dell’approvazione, a verifica secondo quanto previsto dalla parte II, titolo II, capo II, del dPR
207/10.
Il progetto definitivo, posto a base di gara, ha già ottenuto i pareri favorevoli di ASL e ARPA; è stato richiesto
inoltre parere alla Provincia di Monza e Brianza per autorizzazione di passo carraio per la realizzazione di nuovo
accesso all’ampliamento del cimitero.
L’aggiudicatario dovrà predisporre il progetto esecutivo nel pieno rispetto del progetto definitivo posto a base di
gara e delle prescrizioni di cui all'articolo successivo entro 30 (trenta) giorni dalla stipula del contratto.
Il termine per la consegna è prorogabile fino ad un massimo di altri 30 (trenta) giorni in caso di richiesta di
chiarimenti o integrazioni da parte di Enti/Organi/Amministrazioni preposti all’espressione di pareri, nulla osta,
autorizzazioni, visti. Il progetto esecutivo dovrà ottenere entro il medesimo termine tutti gli atti di assenso,
autorizzazione, nulla osta, visto di ogni altro Ente, organo o autorità amministrativa competenti per legge. Le
richieste di pareri, nulla osta, autorizzazioni, visti, devono essere richiesti a cura dell’aggiudicatario.
PROGETTO ESECUTIVO – documenti
Il progetto esecutivo dovrà essere redatto in conformità al codice dei contratti ed al regolamento di attuazione, e
sarà costituito almeno dai seguenti elaborati che dovranno essere redatti con le modalità previste dal
regolamento di attuazione (art. 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41,42, 43 del dPR 207/10):
- relazione generale;
- relazioni specialistiche (art. 35 del dPR 207/10);
- relazione geologica, geotecnica e sismica con relative indagini (art. 26 e 35 del dPR 207/10);
- elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture, impianti, ripristino e miglioramento ambientale, tra
cui (elenco non esaustivo):
PROGETTO ARCHITETTONICO
• planimetria d'insieme in adeguata scala con le indicazioni della posizione, sagome e distacchi delle costruzioni
confinanti;
• planimetria in scala non inferiore a 1:100, corredata da due o più sezioni atte ad illustrare tutti i profili
significativi dell'intervento, anche in relazione al terreno, ed alle costruzioni circostanti, prima e dopo la
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Capitolato Speciale d’Appalto
realizzazione, nella quale risultino precisati la superficie coperta di tutti i corpi di fabbrica. Tutte le quote
altimetriche relative sia al piano di campagna originario sia alla sistemazione del terreno dopo la realizzazione
dell'intervento da riferirsi ad un caposaldo fisso;
• planimetria in scala non inferiore a 1:100, corredata da due o più sezioni, che riporta le demolizioni (progettosovrapposizioni-stato di fatto);
• sezioni significative in scala non inferiore a 1:100, riportante i movimenti di terra, con in evidenza gli sterri e i
riporti rispetto alle quote di terreno originario, che evidenzino altresì la relazione con il cimitero esistente, e con
tutte le aree limitrofe (terreni, aree per la viabilità, ecc.);
• planimetria generale in scala non inferiore a 1:100, di tracciamento;
• pianta, pianta copertura, prospetti e sezioni dell’edificio loculi e di tutte le opere fuori terra, in scala 1:50,
completi di riferimento alle altezze e ai distacchi di opere circostanti, alle quote del terreno e alle sue eventuali
modifiche. I disegni dei prospetti comprendono anche quelli schematici del cimitero adiacente esistente;
• pianta e sezioni di campi di tumulazione, in scala 1:50, completi di riferimento alle altezze e ai distacchi da
opere circostanti, alle quote del terreno e alle sue eventuali modifiche, alla posizione dei sottoservizi impiantistici;
• planimetria generale in scala non inferiore a 1:50, con indicazione di tutti i materiali di finitura, di
pavimentazione esterna, di sistemazione del verde e piantumazione;
• particolari costruttivi in scala adeguata (1:1, 1:5, 1:10, 1:20) relativi a tutte le opere in progetto;
PROGETTO STRUTTURALE
• elaborati grafici in scala 1:50 atti ad illustrare il progetto strutturale nei suoi aspetti fondamentali, in particolare
per quanto riguarda le fondazioni, strutture in elevazioni, solai, coperture;
• particolari costruttivi in scala adeguata (1:1, 1:5, 1:10, 1:20);
PROGETTO IMPIANTI
• schemi funzionali e dimensionamento dei singoli impianti, sia interni che esterni, schemi dei quadri, relazioni
tecniche, verifica scariche atmosferiche;
• planimetrie e sezioni in scala 1:50, in cui sono riportati i tracciati principali delle reti impiantistiche esterne ed
interne e la localizzazione dei quadri di comando e quadri e pozzetti di derivazione e collegamento dei diversi
apparati;
- calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti;
- piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti;
- fascicolo dell’opera;
- piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e
quadro di incidenza della manodopera;
- computo metrico estimativo e quadro economico;
- cronoprogramma;
- elenco dei prezzi unitari ed eventuali analisi;
- capitolato speciale d’appalto integrativo di quello posto a base di gara, redatto ex art. 43 del dPR 207/10;
Al comune andrà consegnato il progetto, in duplice copia cartacea e su supporto elettronico; a lavori eseguiti
andrà trasmessa duplice copia cartacea e su supporto informatico relativa agli ex built.
Andrà altresì presentato, prima dell’effettivo inizio dei lavori, il Piano per la gestione delle Terre e Rocce da scavo
come previsto dalla normativa vigente.
Gli interventi oggetto del presente contratto saranno attuati in conformità del cronoprogramma costruttivo
predisposto dal concessionario all’interno del progetto esecutivo ed approvato dal concedente.
I lavori di costruzione potranno avere inizio con la consegna dei lavori (ex art. 153 dPR 207/2010) solo dopo la
chiusura dell’attività di verifica attraverso strutture tecniche esterne alla stazione appaltante (ex art. 47 del dPR
207/10) e la redazione del rapporto finale di validazione da parte del RUP e l’approvazione del progetto
esecutivo da parte del Concedente che avverrà con apposito atto deliberativo adottato dalla Giunta Comunale.
Il progetto esecutivo dovrà inoltre essere predisposto sulla base delle seguenti indicazioni.
L'elenco dei prezzi unitari dovrà contenere la descrizione dettagliata di ciascuna lavorazione o fornitura prevista.
I prezzi unitari dovranno contenere la descrizione completa di tutti gli oneri e i magisteri previsti per realizzare
ciascun lavoro a perfetta regola d'arte.
Il computo metrico estimativo dovrà essere dettagliato per ciascun articolo di lavoro e con precisi riferimenti
all'elenco dei prezzi unitari. In particolare, dovrà essere organizzato secondo l'elenco seguente:
a) opere di scavo, reinterri, movimenti di terra;
b) opere edili e prefabbricati;
17
Capitolato Speciale d’Appalto
c) opere impiantistiche.
La relazione generale dovrà contenere una descrizione particolareggiata delle singole opere oggetto della
concessione (opere edili e impianti).
Gli elaborati grafici dovranno comprendere piante, sezioni e dettagli costruttivi come indicato, con
rappresentazione grafica degli impianti, dei percorsi delle canalizzazioni, delle linee e delle tubazioni.
Nei calcoli statici delle strutture particolare attenzione dovrà essere rivolta alle azioni scambiate tra la struttura e il
terreno di fondazione, tenendo conto dei livelli dell’acqua di falda e della composizione dei terreni, nel rispetto
delle vigenti normative in materia.
Il progetto sarà verificato da strutture esterne alla stazione appaltante. Il Responsabile Unico del Procedimento
provvederà, prima dell’approvazione ed in contraddittorio con i progettisti, a verificare la conformità del progetto
esecutivo (validazione del progetto – art. 55 del dPR 207/2010) alle prescrizioni anzidette e in applicazione alla
normativa in materia di lavori pubblici e alla legislazione tecnica di settore. Lo stesso potrà impartire direttive e
prescrivere eventuali modifiche o integrazioni finalizzate a garantire le condizioni di cui sopra.
Per quanto riguarda i disegni, quelli della disciplina specifica prevalgono su quelli generali e quelli in scala maggiore
su quelli in scala minore. In caso di discordanze rilevate nell’ambito di uno stesso elaborato, prevarrà quella più
vantaggiosa per il Concedente.
Si intende che i documenti del progetto del Concedente siano verificati ed accettati dal concessionario e da esso
ritenuti sufficientemente esplicativi per la valutazione dell’offerta, senza alcuna limitazione, dell'oggetto della
concessione.
Si intende perciò compreso nella concessione di lavori anche quanto non espressamente indicato in tali documenti
ma comunque necessario per la realizzazione delle opere che saranno eseguite a perfetta regola d'arte, finite in
ogni parte e risulteranno atte allo scopo cui sono destinate, scopo del quale il Concessionario dichiara di essere a
perfetta conoscenza.
L'ubicazione, la forma, il numero e le principali dimensioni delle opere oggetto della concessione di lavori, risultano
dal progetto sopra indicato, integrato da specificazioni e/o precisazioni in fase esecutiva dal Concessionario.
Resta inteso che tutte le opere devono essere realizzate e consegnate al Committente complete in ogni parte
anche accessoria tale da garantire la perfetta e sicura utilizzazione e fruibilità dell’opera.
Art. 4 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO
Fanno parte del contratto d’appalto, ai sensi dell’art. 59 R.D. 23 maggio 1924, n. 827 e dell’art. 137 D.P.R.
207/2010, oltre al Capitolato generale, gli elaborati di progetto, l’offerta economica presentata in sede di gara e il
presente Capitolato Speciale d’appalto.
Fanno inoltre parte del contratto d’appalto, per le disposizioni ancora compatibili con la vigente normativa, i piani di
sicurezza previsti dall’art. 131 del D. Lgs. N. 163/2006, il cronoprogramma e le polizze di garanzia.
Il Concessionario è inoltre vincolato:
–
per quanto non disciplinato dal presente Capitolato speciale d’appalto, al Capitolato generale d’appalto per
le opere di competenza del Ministero dei lavori pubblici, approvato con decreto 19 aprile 2000, n. 145, che
non si allega, come consentito dall’art. 137 D.P.R. 207/2010;
–
alle leggi, decreti, regolamenti e circolari emanate e vigenti;
–
alle leggi, decreti, regolamenti e circolari emanate e vigenti nella Regione Lombardia;
–
alle norme UNI, UNI ISO, UNI ISO EN;
–
alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)
Art. 5 DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE AI LAVORI ESEGUITI A CORPO - PREZZI PER LAVORI NON
PREVISTI OD ESEGUITI IN ECONOMIA
L’importo dei lavori in concessione è a corpo e invariabile e comprende tutte le opere, i lavori e ogni altro onere anche
se non previsti dal presente capitolato speciale d’appalto, necessari a dare compiute a regola d’arte le opere in
concessione.
Tale importo si intende assolutamente comprensivo di ogni magistero, fornitura e rifinitura atta a dare l’opera
perfettamente funzionante, utilizzabile e collaudabile sia in sede di collaudo tecnico e amministrativo che in sede di
approvazione da parte degli Enti preposti (ASL, VV.FF., ALSI, BRIANZA ACQUE, PROVINCIA MONZA E BRIANZA
ecc.), ivi incluse tutte le lavorazioni anche se non descritte o specificate.
18
Capitolato Speciale d’Appalto
L’importo complessivo è al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).
Per l'eventuale esecuzione di categorie di lavori non previste e per le quali non sia stato convenuto l’importo corrispondente,
si procederà col concordare i nuovi prezzi con le norme dell’art. 163 del D.P.R. 207/2010.
L’accettazione del Concessionario dovrà essere preceduta da formale accettazione del nuovo importo lavori espressa
anche dal concedente. Sulla base delle suddette accettazioni, si procederà alla revisione del piano economico
finanziario.
Saranno altresì a carico del Concessionario tutti gli oneri derivanti dalle prescrizioni contenute nel Piano di Sicurezza
redatto in base al Dlgs. 81/2008.
ART. 6 SOCIETA’ DI PROGETTO
L’aggiudicatario ha la facoltà, dopo l’aggiudicazione, di costituire una Società di progetto ai sensi e per gli effetti
dell’art. 156 del D.lgs. 163/2006 in forma di società per azioni o a responsabilità limitata, anche consortile.
Il valore iniziale del capitale sociale della Società di progetto non dovrà essere inferiore all’importo dei lavori.
La Società di progetto così costituita diventerà la concessionaria, subentrando nel rapporto di concessione
all’aggiudicatario senza necessità di approvazione o autorizzazione. E’ ammessa la cessione a terzi delle quote
di partecipazione al capitale sociale della Società di progetto, previa comunicazione all’Amministrazione
concedente, fermo restando che i soci che hanno concorso a formare i requisiti per la qualificazione sono tenuti a
partecipare alla Società e a garantire, nei limiti di cui sopra, il buon adempimento degli obblighi del
concessionario sino alla data di emissione del certificato di collaudo. L’ingresso nel capitale sociale della Società
di progetto e lo smobilizzo di partecipazioni da parte di banche o altri soggetti finanziatori che non abbiano
concorso a formare i requisiti di qualificazione possono avvenire in qualsiasi momento.
ART. 7 TEMPO UTILE PER L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI
La realizzazione dell’opera avverrà in tre fasi di 365 giorni, per un totale di 1095 giorni naturali.
Nello sviluppo del cronoprogramma, si dovrà garantire, nel cimitero di Capriano, la realizzazione di posti a terra
e di colombari-ossari secondo le seguenti necessità:
entro i primi 3 (tre) mesi dall’inizio dei lavori, realizzazione della recinzione e dei posti a terra necessari per
tamponare l’emergenza, che devono essere resi agibili, e delle relative opere accessorie (sistemi di drenaggio delle acque meteoricheF);
a seguire, realizzazione (anche per lotti funzionali) dei colombari-ossari, degli altri posti a terra, del passaggio tra vecchio e nuovo cimitero, di tutte le reti impiantistiche.
Il Concessionario non può per nessuna ragione sospendere o rallentare l’esecuzione dei lavori.
Qualora cause di forza maggiore o altre simili circostanze speciali impedissero in via temporanea il procedere dei
lavori, la Direzione lavori potrà ordinare la sospensione dei lavori disponendone la ripresa quando siano cessate le
ragioni che determinarono la sospensione. In materia si applicano le disposizioni di cui all’art. 158 D.P.R. 207/2010 e
s.m.i..
Per ogni giorno di ritardo oltre il termine di ultimazione dei lavori è prevista la penalità pari all’1 per mille dell’importo
netto contrattuale, salvo il limite massimo previsto all’art. 145, comma 3, del D.P.R. 207/2010, come altresì specificato
nello schema di contratto (art. 21).
La riduzione del termine di ultimazione dei lavori, eventualmente proposto dai partecipanti alla gara, può
rappresentare uno dei parametri di valutazione delle offerte come stabilito nel bando di gara e sarà assunto come
vincolante all’atto della stipula del contratto.
Rappresenterà altresì uno dei parametri di valutazione delle offerte l’entità dei lavori da realizzarsi nelle tre fasi e
l’eventuale spostamento temporale della seconda e terza fase di esecuzione dei lavori stessi. Il termine massimo
per la conclusione dei lavori non potrà superare comunque l’ottavo anno compreso.
L'aggiudicatario dovrà eseguire i lavori per fasi, così come indicato nel cronoprogramma, in modo da rendere
minimo il disagio al funzionamento dell’intero Cimitero comunale.
L'amministrazione potrà, a suo insindacabile giudizio, concedere proroghe al termine di ultimazione lavori
previsto nel contratto qualora si siano verificati ritardi nei lavori per cause non imputabili al concessionario e
tempestivamente comunicate al concedente.
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Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 8 VARIANTI PROGETTUALI AMMESSE
Nella fase della progettazione esecutiva si ammetteranno varianti progettuali volte al miglioramento del progetto
definitivo solo ed esclusivamente in ottemperanza a tutte le prescrizioni previste negli elaborati a base di gara,
oltre che a quelle di legge (D. Lgs. 163/06, dPR 207/10 in particolare all’art. 169), come precisato nel precedente
art. 3.
ART. 9 VARIANTI IN CORSO D’OPERA
Tutte le varianti in corso d'opera che risultassero assolutamente necessarie, a causa di carenze del progetto
predisposto dal concessionario o per qualunque altra causa imputabile al concessionario stesso, dovranno
essere eseguite dal concessionario secondo le disposizioni impartite dal Responsabile Unico del Procedimento,
senza che lo stesso concessionario abbia diritto ad alcun riconoscimento economico, solo ed esclusivamente nei
casi e modalità definite dal D. Lgs. 163/06, come specificato nel contratto (art. 11).
ART. 10 DURATA DELLA CONCESSIONE
La durata massima della concessione, è stimata in anni 15 (quindici) nel piano economico finanziario elaborato
dal concedente, decorrente dal momento della stipula del contratto. La riduzione di tale durata, eventualmente
proposta dal concessionario in sede di gara, rappresenta uno dei parametri di valutazione delle offerte e sarà
assunto come vincolante all’atto della stipula del contratto stesso.
E’ data facoltà al concessionario di prolungare per un massimo di anni 5 la durata della concessione prevista nel
PEF, con motivata giustificazione, per una durata complessiva della Concessione di anni 20..Tale prolungamento
dovrà essere previsto nel PEF e sarà oggetto, in sede di valutazione delle offerte, di penalizzazione
proporzionale al numero di anni aggiuntivi.
ART. 11 TERMINE PER LA CONSEGNA DELLE AREE
Il termine per la consegna delle aree oggetto della concessione e dei lavori al soggetto affidatario è fissato
contestualmente alla firma del contratto. Si precisa che sull’area oggetto di intervento (fg.16, mappale 110) insiste
una servitù di passo, approvata con DCC n.7 del 09.04.2013, e che con DCC n. 8 del 09.04.2013 si è disposta
l’acquisizione della porzione di area di c.a 3,30 mq, parte del mapp.le 286, fg. 16 (rif. tav. 2).
ART. 12 CONSEGNA DEI LAVORI
Dalla data di approvazione del progetto esecutivo decorrono i termini massimi di 45 (quaratacinque) giorni
previsti dall’articolo 153, comma 2, per la consegna dei lavori.
Il direttore di lavori comunica all’esecutore il giorno e il luogo in cui deve presentarsi per ricevere la consegna dei
lavori come disciplinato dall’art. 153 del dPR 207/10.
La consegna dei lavori deve risultare da verbale redatto in contradditorio con l’esecutore; il verbale è predisposto
ai sensi dell’articolo 154 e dalla data di tale verbale decorre il termine utile per il compimento dei lavori. Qualora
l’esecutore non si presenti nel giorno stabilito, il direttore dei lavori fissa una nuova data. La decorrenza del
termine contrattuale resta comunque quello della data di prima convocazione. Qualora sia inutilmente trascorso il
termine assegnato dal direttore dei lavori, la stazione appaltante ha facoltà di risolvere il contratto e di incamerare
la cauzione.
LA DISCIPLINA DELL’ ESECUZIONE DEI LAVORI
ART. 13 REALIZZAZIONE DEI LAVORI
Il concessionario potrà affidare a terzi i lavori oggetto della concessione che non intenda realizzare direttamente
o tramite le imprese controllate, indicate in sede di gara, previa autorizzazione del Concedente, ai sensi della
vigente normativa. L'elenco delle imprese controllate deve essere aggiornato tenendo conto delle modifiche che
intervengono nei rapporti tra le imprese. Il concessionario e le imprese da esso controllate devono essere in
possesso dei requisiti di qualificazione previsti dalla legge per gli esecutori di lavori pubblici, nei limiti dei lavori
oggetto della concessione eseguiti direttamente. Le imprese controllate devono eseguire i lavori oggetto della
concessione secondo quanto disposto dalle norme del D.lgs. 163/2006 e s.m.i..
I lavori non realizzati direttamente o tramite imprese controllate devono essere affidati a terzi nel rispetto delle
procedure ad evidenza pubblica e nel rispetto della vigente legislazione in materia di appalti di lavori pubblici.
Ai fini del presente articolo si intendono terzi anche le imprese collegate che, pertanto, potranno essere affidatarie
di lavori solo a seguito di procedura pubblica di scelta del contraente, alla pari delle altre imprese del mercato.
Le situazioni di controllo e di collegamento vengono determinate secondo quanto previsto dall'art. 2359 del
codice civile.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Prima dell'inizio dei lavori, il concessionario è tenuto a presentare all'Amministrazione concedente idonea
documentazione comprovante la situazione di controllo dichiarata in sede di partecipazione.
Il tempo necessario per l'espletamento delle procedure ad evidenza pubblica e per la stipula dei relativi contratti
d'appalto non potrà in alcun modo inficiare i termini del presente Capitolato Speciale d’Appalto.
Qualora il concessionario sia un consorzio di cui all’art. 34, comma 1, lettere b) e c), del D.lgs. 163/2006 e s.m.i., i
lavori da eseguirsi direttamente saranno affidati alle consorziate indicate in sede di gara, senza che ciò configuri
subappalto o cessione di contratto.
L’appalto a terzi, anche temporaneo o parziale, dei lavori di cui al presente Capitolato Speciale, può avvenire
solo se preventivamente autorizzato da parte della stazione appaltante nei modi e tempi stabiliti per legge e
secondo la disciplina dell’art. 142 e dell’art. 149 del Codice Nel caso di accertamento da parte dell’Ufficio
Tecnico Comunale di imprese non riconosciute sui cantieri di lavoro sarà facoltà dell’Amministrazione Comunale
di risolvere unilateralmente il contratto.
Prima dell’inizio dei lavori, ai sensi dell’art. 43, comma 10 del dPR 207/10, il concessionario dovrà presentare un
programma esecutivo dettagliato nel quale sono riportate, per ogni lavorazione, le previsioni circa il periodo di
esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo, dell'avanzamento dei lavori.
ART. 14 L’ORGANIZZAZIONE DEI CANTIERI
I lavori devono essere eseguiti a perfetta regola d’arte in conformità alla progettazione esecutiva approvata
dall’Amministrazione Comunale ed alle eventuali relative varianti, secondo i termini del relativo programma
temporale dei lavori.
Il Concessionario è responsabile di eventuali danni arrecati a beni e persone a causa della realizzazione delle
opere oggetto del presente Capitolato Speciale Prestazionale, lasciando l’Amministrazione Comunale indenne
da qualsivoglia pretesa, azione e richiesta.
ART. 15 LA DIREZIONE LAVORI
I lavori saranno eseguiti sotto la direzione di un tecnico abilitato (Direttore dei Lavori) ai sensi dell’art. 148 del
d.P.R. 207/2010 individuato e remunerato dal Concessionario.
Il Responsabile Unico del Procedimento (RUP), anche mediante uno o più tecnici nominati e retribuiti dal
Concedente, vigila sullo stato di avanzamento dei lavori, curando che l’attività di progettazione e costruzione
effettuata dal Concessionario sia conforme a quanto indicato nella documentazione di gara, nell’offerta, nel
Contratto, nel presente Capitolato speciale prestazionale o d’appalto e nella documentazione allegata ai progetti
approvati dal Concedente. A questo scopo il RUP e i tecnici incaricati avranno accesso a tutte le aree, a tutto il
cantiere e a tutte le opere realizzate.
Il Concessionario deve assicurare al RUP e agli eventuali tecnici incaricati tutta l’assistenza necessaria,
fornendo a tal fine i chiarimenti e i documenti richiesti.
Una volta effettuato il collaudo, come disciplinato dal contratto e dal codice e dal regolamento di attuazione,
l’Amministrazione può svolgere, per il tramite di propri incaricati, attività di vigilanza e controllo sulla correttezza
della gestione del Cimitero e sulla sua conformità a quanto indicato nella documentazione di gara, nell’offerta,
nel contratto, nel presente capitolato speciale d’appalto e nella documentazione allegata ai progetti approvati
dall’Amministrazione stessa.
ART. 16 VIGILANZA SUI LAVORI
Per lo svolgimento della funzione di vigilanza sui lavori, il Responsabile Unico del Procedimento potrà avvalersi
dell'ausilio di altri soggetti dallo stesso incaricati, i cui nominativi saranno comunicati al concessionario al
momento della consegna dell'area. Il Responsabile Unico del Procedimento ha la facoltà di richiedere al
concessionario che vengano effettuate tutte le prove necessarie ai fini della determinazione della qualità e delle
proprietà chimiche, fisiche e meccaniche dei materiali posti in opera.
L'amministrazione si riserva quindi ogni più ampia facoltà d'indagine e di sanzione, ivi compresa la demolizione in
qualsiasi momento, anche posteriore all'esecuzione delle opere e fino al collaudo definitivo, delle opere male
eseguite.
ART. 17 COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA DURANTE LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
Il coordinamento della sicurezza durante la fase della progettazione e la fase dell’esecuzione dei lavori dovrà
essere eseguito da tecnico abilitato (coordinatore della sicurezza).
Il coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell'opera, di seguito denominato
coordinatore per l'esecuzione dei lavori, sarà un soggetto individuato e incaricato dal concessionario, non può
21
Capitolato Speciale d’Appalto
essere il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio
di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato ai sensi dell’art. 89 comma 1, lettera f del D.Lgs. n.81/2008.
ART. 18 QUALITA’ DEI MATERIALI: VERIFICHE E CONTROLLI
I materiali e i componenti da impiegare nelle opere da eseguire devono essere della migliore qualità, possedere
le caratteristiche stabilite dalle leggi e dai regolamenti per l'accettazione e l'impiego nelle opere pubbliche e
comunque ben rispondenti per qualità, tipo e dimensioni all'uso cui sono destinate. In particolare devono
rispettare le norme UNI, UNI ISO EN, CNR, CEI e le altre disposizioni tecniche comunitarie vigenti.
ART. 19 OSSERVANZA DI LEGGI, REGOLAMENTI E NORME
Nella progettazione, nella costruzione e nella gestione delle nuove strutture cimiteriali dovranno essere rispettate
le norme vigenti in materia appresso elencate:
Capitolato generale per l’appalto dei LL.PP., approvato con D.M. n° 145 del 19.04.2000;
D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e s.m.i.;
D.P.R. n. 207 del 5 ottobre 2010 e s.m.i.;
Regolamento Edilizio del Comune di Briosco;
PGT vigente del Comune di Briosco;
Regolamento di Polizia Mortuaria D.P.R. 285/90 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla circolare
ministeriale n. 24 del 1993 e n. 10 del 1998;
D.M. 37/2008 e Legge n. 46 del 5/03/90 “Norme sulla sicurezza degli impianti” e s.m.i.;
D.P.R. n. 447 del 6/12/1991 “Regolamento di attuazione della Legge n. 46 del 5/03/90” e s.m.i.;
D.Lgs. n. 81 del 2008 sulla Tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro;
T.U. Leggi sanitarie R.D. n. 1265 e s.m.i.;
Legge n. 26 del 2001 e Legge n. 130 del 2001;
LR 12/05, DM 14.01.2008 (NTC 2008), Dgr 30/11/11 n. IX/2616;
RR n. 6/04;
L. 136/10 e Det. 4/11 dell’Avcp;
oltre a tutte le normative vigenti in materia non espressamente elencate.
La concessione è inoltre regolata da tutte le leggi statali e regionali, relativi regolamenti, dalle istruzioni ministeriali
vigenti, inerenti e conseguenti la materia di esecuzione di opere pubbliche, che il Concessionario, con la firma del
contratto, dichiara di conoscere integralmente e di impegnarsi ad osservare.
In particolare si richiama l'attenzione sulla osservanza di quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i. relativamente alle
misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei e mobili.
Nell’esecuzione dei lavori dovranno essere rispettate le norme tecniche dettate dalla scienza delle costruzioni, da leggi,
regolamenti e circolari e normative vigenti. Una particolare attenzione dovrà essere riservata dal Concessionario al
pieno rispetto delle condizioni previste dalla legge in ordine alla sicurezza degli impianti ed ai conseguenti adempimenti,
se ed in quanto dovuti.
Ove il presente capitolato speciale non preveda espressamente le modalità di esecuzione delle lavorazioni si
stabilisce che, in caso di controversia, saranno osservate le norme relative ai lavori compresi nel presente appalto
emanate dal CNR, le norme UNI, le norme UNI-CIG, le norme UNI-EN, le norme CEI, le tabelle CEI-UNEL, le norme
dell’ANCC, anche se non espressamente richiamate e tutte le norme modificative e/o sostitutive che venissero
emanate nel corso della esecuzione dei lavori.
Il concessionario, con la sottoscrizione della forma contrattuale prevista, dichiara di conoscere integralmente e di
assoggettarsi all’osservanza della normativa sopra esposta.
ART. 20 ONERI E OBBLIGHI A CARICO DEL CONCESSIONARIO
Il concessionario è tenuto al rispetto degli adempimenti di seguito indicati e ne deve garantire l'attuazione anche
da parte degli altri soggetti esecutori dei lavori:
1) la formazione del cantiere attrezzato, compresi gli allacciamenti, impianti e consumi di acqua ed energia
elettrica ad uso cantieri; la recinzione, pulizia e manutenzione del cantiere stesso, l'esecuzione delle opere ed
impianti provvisionali, qualunque ne sia l'entità, nonché di quanto previsto dal progetto di intervento relativo alla
sicurezza contenuto nel Piano di Sicurezza e Coordinamento;
22
Capitolato Speciale d’Appalto
2) la fornitura di attrezzi, strumenti e mano d'opera richiesti per l'esecuzione di tracciamenti, rilievi e misurazioni in
occasione delle operazioni di consegna, verifica e collaudo dei lavori;
3) tutte le pratiche e gli oneri per l'occupazione temporanea e definitiva delle aree pubbliche o private occorrenti
per le strade di servizio per l'accesso al cantiere, per l'impianto del cantiere stesso, per cave di prestito, per
discariche di materiali, per cave e per tutto quanto occorre alla esecuzione dei lavori. In difetto rimane ad
esclusivo carico del concessionario ogni eventuale multa o contravvenzione e risarcimento di eventuali danni;
4) le pratiche presso Amministrazioni ed Enti per permessi, licenze, concessioni, nullaosta, autorizzazioni per
presidio, occupazioni temporanee di suoli pubblici o privati, interruzioni provvisorie di servizi, attraversamenti,
trasporti speciali, nonché le spese ad essi relative per atti, indennità, canoni, cauzioni, ecc. In difetto rimane ad
esclusivo carico del concessionario ogni eventuale multa o contravvenzione e risarcimento di eventuali danni;
5) la conservazione ed il ripristino delle vie, dei passaggi e dei servizi, pubblici o privati, che siano interrotti per
l'esecuzione dei lavori, provvedendosi a proprie spese con opportune opere;
6) la conservazione aperta al transito, a proprie cura e spese, delle vie e dei passaggi che venissero interessati
dai lavori. Nell'eventualità di chiusura al transito della strada in cui si svolgono i lavori (previa autorizzazione
dell'Amministrazione), resta a carico del concessionario l'onere della segnaletica necessaria al dirottamento del
transito, nonché provvedere, a propria cura e spese, a tutti i permessi e le licenze necessari;
7) prima di dare inizio a lavori di scavo, il concessionario è tenuto ad informarsi se, eventualmente, nelle zone
nelle quali ricadono i lavori stessi esistano cavi sotterranei (telefonici, telegrafici, elettrici) o condutture (acquedotti,
fognature). In caso affermativo, il concessionario dovrà comunicare agli Enti proprietari di dette opere la data
presumibile dell'esecuzione dei lavori nelle zone interessate, chiedendo altresì tutti quei dati (di ubicazione e
profondità) necessari ad evitare danni alle opere su accennate. Qualora, nonostante le cautele usate, si
dovessero manifestare danni ai cavi od alle condotte, il concessionario dovrà provvedere a darne immediato
avviso mediante lettera scritta sia agli Enti proprietari delle strade sia agli enti proprietari delle opere danneggiate.
Nei confronti dei proprietari delle opere danneggiate l'unico responsabile rimane il concessionario, rimanendo del
tutto estranea l'Amministrazione da qualsiasi vertenza, sia essa civile che penale;
8) la custodia del cantiere per tutta la durata dei lavori;
9) l’esposizione in cantiere delle prescritte tabelle indicanti l'oggetto dei lavori, il soggetto concedente, il
concessionario, il progettista, il direttore dei lavori, l'impresa esecutrice, l'importo contrattuale, il direttore di
cantiere nonché l'assistente dei lavori e il coordinatore per la sicurezza in fase d'esecuzione;
10) l'osservanza delle norme derivanti dalle leggi e dai decreti in vigore, o che potessero intervenire in corso di
esecuzione dei lavori, relativi alla prevenzione infortuni sul lavoro, all'igiene del lavoro, alle assicurazioni contro
gli infortuni sul lavoro. Il concessionario dovrà in ogni momento, a semplice richiesta dell'Amministrazione,
dimostrare di aver provveduto a quanto sopra;
11) l'adozione di tutti i provvedimenti e le cautele necessari a garantire la vita e l'incolumità degli operai, delle
persone addette ai lavori e degli utenti nei luoghi di lavoro, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, ed
ogni più ampia responsabilità in caso di infortunio o danno restano a carico esclusivamente del concessionario;
12) l’assunzione di tutti gli oneri ed i lavori per gli allacciamenti alle reti cittadine di energia elettrica,
dell'acquedotto e della fognatura;
13) il pagamento di tutti i canoni, diritti e tariffe per la fornitura di acqua, energia elettrica e altri servizi, nonché
quant'altro necessario per la progettazione, costruzione e gestione delle opere oggetto del presente capitolato
speciale prestazionale;
14) l'esecuzione dei lavori che dovessero rendersi necessari per l'osservanza di disposizioni sopravvenute
durante la costruzione o la gestione dell'opera, nonché la progettazione e l'esecuzione degli eventuali
spostamenti e ripristini funzionali delle utenze e delle infrastrutture di servizi pubblici e privati, i cui maggiori oneri
saranno da definire con il concessionario.
La mancata osservanza delle suddette prescrizioni e dei tempi previsti potrà comportare la rescissione del
contratto per negligenza del concessionario a insindacabile giudizio dell'Amministrazione.
ART. 21 ADEMPIMENTI DEL CONCESSIONARIO
Il Concessionario è tenuto ad osservare, nei confronti dei propri dipendenti, il trattamento economico e normativo previsto
dai contratti di lavoro nella località e nel periodo cui si riferiscono i lavori e risponde in solido dell'applicazione delle
norme anzidette.
Sarà suo obbligo adottare nell'esecuzione dei lavori tutti i provvedimenti e le cautele necessari per garantire l'incolumità
degli operai e rimane stabilito che egli assumerà ogni ampia responsabilità sia civile che penale nel caso di infortuni.
Il Concessionario è tenuto inoltre a trasmettere all'amministrazione concedente:
dati necessari ai fini dell’acquisizione d’ufficio del documento unico di regolarità contributiva (DURC) da
parte della Stazione appaltante, mediante la presentazione del modello unificato INAIL-INPS-CASSA EDI-
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Capitolato Speciale d’Appalto
-
LE, compilato nei quadri «A» e «B» oppure, in alternativa, le seguenti indicazioni:
il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato;
la classe dimensionale dell’impresa in termini di addetti;
per l’INAIL: codice ditta, sede territoriale dell’ufficio di competenza, numero di posizione
assicurativa;
per l’INPS: matricola azienda, sede territoriale dell’ufficio di competenza; se impresa individuale
numero di posizione contributiva del titolare; se impresa artigiana, numero di posizione assicurativa
dei soci;
per la Cassa Edile (CAPE): codice impresa, codice e sede cassa territoriale di competenza;
il cronoprogramma dei lavori per il rispetto dei tempi contrattuali;
la nomina, prima dell'inizio dei lavori, del direttore tecnico di cantiere, che dovrà essere professionalmente abilitato ed
iscritto all'albo professionale;
Entro 30 giorni dall’aggiudicazione e comunque prima della consegna dei lavori l’appaltatore redige e consegna, ai
sensi dell’art. 131 del D. LGS. n. 163/2006:
- nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione nonché il nominativo del rappresentante
dei lavoratori per la sicurezza così come previsti dal D. Lgs. N. 81 del 2008 e successive modificazioni e integrazioni;
- dichiarazione che i macchinari utilizzati sono conformi alle normative vigenti in campo della sicurezza;
- dichiarazione dell’impresa che i dipendenti sono formati per l’attività lavorativa che svolgono e informati dei
rischi legati all’attività lavorativa così come previsto dal D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni;
- il documento di valutazione dei rischi di cui al combinato disposto degli articoli 17, comma 1, lettera a), e 28,
commi 1, 1-bis, 2 e 3, del decreto legislativo n. 81 del 2008;
- eventuali proposte integrative del piano di sicurezza e di coordinamento;
- piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 131, comma 2, lettera c), del decreto legislativo n. 163 del 2006,
all’articolo 89, comma 1, lettera h), e al punto 3.2 dell’allegato XV, al decreto legislativo n. 81 del 2008;
- elenco forza lavoro dell’impresa impiegata per l’esecuzione dei servizi oggetto del presente capitolato, con le
relative qualifiche di inquadramento. Ogni variazione all’elenco deve essere comunicata dall’impresa
all’Ufficio Comunale competente entro 15 giorni dal suo verificarsi;
- elenco dei dispositivi antinfortunistici in dotazione per eseguire i lavori di cui al presente appalto.
Il concessionario o il suo direttore tecnico, qualora appositamente delegato, è l’unico responsabile della piena
applicazione del piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori da parte di tutte le imprese subappaltatrici
impegnate nell’esecuzione dei lavori. Ogni e più ampia responsabilità in caso di infortuni e danni ricadrà pertanto sul
concessionario.
ART. 22 RESPONSABILITA’ DEL CONCESSIONARIO
Il concessionario resta comunque responsabile nei confronti del Comune di Briosco dell'esatto adempimento di
tutti gli obblighi nascenti dalla presente concessione.
Pertanto il concessionario si obbliga a tenere indenne il Comune da ogni pretesa, azione e ragione che possa
essere avanzata da terzi in dipendenza della progettazione esecutiva e dell'esecuzione dell'opera e degli
interventi previsti o per mancato adempimento degli obblighi contrattuali o per altre circostanze comunque
connesse con la progettazione, l'esecuzione dei lavori e con la gestione del complesso cimiteriale e dei servizi.
Il concessionario sarà comunque responsabile di eventuali danni arrecati alle strutture esistenti, nonché di ogni
altro danno arrecato a persone o cose a causa della realizzazione delle opere oggetto della concessione.
L’Amministrazione concedente non assume responsabilità conseguenti ai rapporti del concessionario con i suoi
appaltatori, fornitori e terzi in genere, dovendosi intendere tali rapporti esclusivamente intercorsi tra il
concessionario e detti soggetti, senza che mai si possa da chiunque assumere una responsabilità diretta o
indiretta dell’Amministrazione stessa.
ART. 23 ONERI ED OBBLIGHI A CARICO DEL CONCEDENTE
L'Amministrazione comunale cede al concessionario il diritto di uso dell'area cimiteriale interessata dal progetto di
ampliamento per la realizzazione di nuovi colombari, posti a terra e ossari, nonché il diritto di utilizzo delle aree di
sedime dei manufatti cimiteriali previsti nel progetto, secondo le modalità fissate nei successivi articoli.
ART. 24 CESSIONE IN USO
Per consentire la realizzazione dell'ampliamento cimiteriale per la realizzazione di nuovi colombari, posti a terra e
ossari, la gestione dei cimiteri di Capriano di Briosco e di Briosco, il Comune di Briosco darà in uso al
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Capitolato Speciale d’Appalto
concessionario l'area cimiteriale interessata dai lavori, nonché le aree di sedime dei manufatti cimiteriali previsti
nel progetto di ampliamento, così come risultano individuate nei progetti approvati dall’Amministrazione, e sul
relativo sottosuolo, nonché le aree dei cimiteri esistenti, per tutta la durata prevista per la concessione.
Il diritto di cui sopra verrà costituito fino alla scadenza della concessione, a decorrere dalla data di sottoscrizione
del contratto di concessione, alle condizioni contenute nel presente atto.
Tutti gli impianti e le opere, fissi o mobili, realizzati dal concessionario, ivi compresi quelli realizzati nel corso della
concessione, nonché tutte le attrezzature, macchinari, accessori e pertinenze e quanto altro costruito ed installato
dal predetto concessionario o dai suoi aventi causa nel cimitero e relative pertinenze diventeranno di proprietà
del Comune al momento della scadenza della concessione, senza corrispettivo alcuno.
Le spese relative alla stipulazione del contratto di concessione fanno interamente carico al concessionario.
ART. 25 COLLAUDO
Per i lavori sarà redatto un certificato di collaudo che non può essere sostituito da un certificato di regolare
esecuzione.
L'Amministrazione concedente, provvederà ad attribuire l'incarico del collaudo statico, di collaudo tecnicoamministrativo e di collaudo in corso d’opera secondo le modalità definite dagli artt. 12 e 13 dello schema di
contratto. Tutti i costi relativi ai collaudi sono a carico del concessionario. Le procedure di collaudo sono
disciplinate dagli stessi artt. 12 e 13 dello schema di contratto, e, per quanto non espressamente indicato, dall’art.
141 del D. Lgs. 163/06, dagli artt. 215 e seguenti del dPR 207/10, dagli artt. 65 e 67 del DPR 380/01.
ART. 26 PENALI PER LA PROGETTAZIONE E L’ESECUZIONE DEI LAVORI
Il progetto esecutivo dovrà comprendere le eventuali opere di completamento offerte in sede di gara e dovrà essere elaborato e consegnato con tutti i necessari pareri ed autorizzazioni rilasciati dagli enti competenti entro
giorni 30 (trenta) naturali e consecutivi dalla data di sottoscrizione del contratto. Per ogni giorno di ritardo per
cause imputabili al concessionario nella consegna del progetto verrà applicata una penale di Euro 150,00.
Nel caso di ritardo nell’ultimazione dei lavori per i quali è stato fissato un tempo utile di esecuzione secondo
quanto stabilito dal cronoprogramma che sia dovuto ad esclusivo fatto e colpa del Concessionario, esso dovrà
corrispondere al Comune, anche in conformità al disposto dell'art. 145 comma 3 del DPR n. 207/2010, un importo
per ogni giorno di ritardo pari all’1‰ (uno per mille) dell’ammontare contrattuale delle opere a suo carico, al netto
di IVA, cosi come risultante dal Progetto Esecutivo. Resta inteso in ogni caso che, in conformità al disposto
dell'art. 145 comma 3 del DPR 207/2010, le penali maturate a carico del Concessionario relativamente a ritardi
occorsi nel completamento delle opere non potranno superare il limite massimo del 10% (dieci percento), al netto
di IVA, da determinare in relazione all’entità delle conseguenze legate all’eventuale ritardo. Ai sensi dell’art. 145
comma 4 del dPR 207/10, il direttore dei lavori riferisce tempestivamente al RUP in merito ai ritardi; qualora il ritardo superi il limite fissato del 10%, il RUP promuove l’avvio delle procedure di cui all’art. 136 del Codice per la
risoluzione del contratto. E’ espressamente escluso il risarcimento del maggior danno. Esclusi i motivi di pubblico
interesse (per i quali comunque va ristabilito l’Equilibrio Economico-Finaziario), nel caso in cui il ritardo
nell’ultimazione delle opere rispetto alla tempistica prevista dal cronoprogramma sia invece imputabile a fatto e
colpa del Comune, esso sarà tenuto a corrispondere al Concessionario, per ogni giorno di ritardo e a titolo di penale, un importo corrispondente agli oneri finanziari pagati dal Concessionario agli enti finanziatori in forza dei
contratti stipulati con i predetti soggetti e/o dallo stesso sostenuti direttamente.
Le penali applicabili a carico del concessionario sono quelle di seguito riportate:
1. ritardata consegna di dati ed informazioni tecnico-amministrativo-contabili richiesti dal Committente: penale
pari a 50,00 EURO (cinquanta EURO) al giorno per ogni giorno di ritardo rispetto alla scadenza fissata nell’ordine
di servizio;
2. ritardo nell’ultimazione dei lavori per i quali è stato fissato un tempo utile di esecuzione secondo quanto stabilito negli atti di gara: penale per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo pari all’1‰ (uno per mille)
dell’ammontare netto per l’esecuzione dei lavori;
3. inadempimenti vari nella gestione dei documenti tecnici-contabili-registri (incompletezza o mancanza dei dati,
mancati aggiornamenti, cattiva conservazione, ecc.): penale pari a 100,00 EURO (cento EURO) per ogni infrazione riscontrata e/o giorno di ritardo con riferimento al termine stabilito;
4. ritardi nel rispetto di disposizioni scritte concordate e/o impartite dal RUP e/o da referenti tecnici del Committente a partire dal secondo giorno dalla scadenza fissata: penale di € 100,00 (cento EURO) al giorno;
5. mancato rispetto dei tempi previsti per l’attivazione e l’esecuzione delle attività di pronto intervento (servizio
reperibilità, servizio emergenza, eccF): penale pari a 500,00 EURO (cinquecento EURO) per ogni ritardo e/o i-
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Capitolato Speciale d’Appalto
nadempienza;
6. mancata corrispondenza dei materiali alle caratteristiche prescritte in termini qualitativi e quantitativi nel presente documento e nel contratto, sulla base dei risultati accertati dai Laboratori accreditati e/o sulla base delle valutazioni del Referente Tecnico del Committente per evidente non conformità: penale pari 1.000 Euro a infrazione;
7. inadempienze contrattuali varie: penale da 50,00 EURO (cinquanta EURO) a 10.000,00 EURO (diecimila EURO) per ognuna delle seguenti inadempienze, la cui elencazione è indicativa e non esaustiva:
a) mancata fornitura tempestiva di dati o risposte alle richieste del RUP, del Responsabile del Servizio, del Direttore dell’esecuzione del contratto, e/o dei Referenti Tecnici del Committente;
b) rapporti non corretti con i cittadini, lavorazioni disturbanti gli utenti o terzi, o che comunque abbiano dato adito a reclami;
c) fornitura di dati insufficienti od errati;
d) vestiario indecoroso del personale operativo;
e) mancato rispetto delle norme di sicurezza;
f) mancata pulizia dei luoghi dopo gli interventi;
g) abbandono di materiali o attrezzature;
h) mancato utilizzo di cartellonistica di cantiere durante l’esecuzione dei lavori o degli interventi;
i) ritardato allontanamento di dipendenti non graditi al Referente Tecnico;
j) mancata o ritardata fornitura dei programmi di lavoro;
k) insufficiente attività di organizzazione del lavoro che danneggi il regolare andamento del servizio;
l) mancata assistenza in fase di controllo-verifica dei lavori ecc.
8. mancato avvio delle attività alla data prevista, mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori: una penale da
100,00 EURO (cento EURO) a 1.000,00 EURO (mille EURO) per ognuna delle inadempienze e/o giorno di ritardo
con riferimento al termine stabilito.
Le suddette penali potranno essere reiterate in caso di mancanza di adempimento. L’applicazione della penale
dovrà essere preceduta da una regolare contestazione dell’inadempienza, rispetto alla quale il concessionario avrà facoltà di presentare le sue controdeduzioni entro e non oltre 10(dieci) giorni dalla notifica della contestazione
stessa. L’importo della penale dovrà essere versato all’amministrazione entro 10 (dieci) giorni dalla comunicazione del provvedimento al concessionario.
Si rimanda per quanto qui non indicato agli artt. 7 e 21 dello schema di contratto.
ART. 27 COPERTURA ASSICURATIVA DEI PROGETTISTI
Il concessionario è tenuto a presentare entro 15 (quindici) giorni dalla comunicazione del Responsabile Unico del
Procedimento relativa alla validazione ed approvazione del progetto esecutivo, la polizza di responsabilità civile
professionale dei progettisti incaricati della progettazione esecutiva come meglio specificato nell’art. 23 dello
schema di contratto, con efficacia a far data dall’approvazione del progetto esecutivo.
ART. 28 DOMICILIO DEL CONCESSIONARIO
Il concessionario è tenuto a comunicare tempestivamente all’Amministrazione concedente il domicilio presso cui
inviare tutte le successive comunicazioni dipendenti dal contratto.
E’ onere del concessionario comunicare tempestivamente all’Amministrazione concedente qualsiasi variazione
od impedimento relativo al domicilio cui deve essere inoltrata la comunicazione.
Il concessionario non può eccepire la mancata conoscenza della comunicazione, qualora sia stata effettuata nel
rispetto delle modalità previste dal presente articolo.
ART. 29 REVISIONE DEI PREZZI - DETERMINAZIONE ED APPROVAZIONE DEI NUOVI PREZZI NON
CONTEMPLATI NEL CONTRATTO
Vale, per quanto riguarda la revisione dei prezzi, quanto previsto dall’art. 133 del D. Lgs. 163/06, ossia non è
prevista la revisione dei prezzi, se non per quanto previsto dal citato articolo.
La determinazione ed approvazione di nuovi prezzi, non contemplati nel contratto, è disciplinata del disposto
dell’art. 163 del dPR 207/10.
SEZIONE II – SERVIZI CIMITERIALI
ART. 30 TARIFFE DELLE CONCESSIONI E DEI SERVIZI CIMITERIALI
La cessione in concessione dei loculi, degli ossari e dei campi avviene secondo le tariffe stabilite
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Capitolato Speciale d’Appalto
dall’Amministrazione Comunale con propri atti, da ritenersi vincolanti per il Concessionario.
Le tariffe attualmente vigenti, approvate con DGC n. 32 del 24.05.2012, da intendersi comprensive di IVA se
dovuta, ed in base alle quali è stato sviluppato il Piano economico finanziario di riferimento da parte
dell’Amministrazione comunale, sono le seguenti:”
TIPI DI CONCESSIONE
TARIFFE IN EURO
per 10 anni
AREA PER TUMULAZIONE 2 cassoni
sovrapposti (cassoni inclusi)*
AREA PER INUMAZIONE adulti
gratuita
AREA PER INUMAZIONE bambini
gratuita
per 30 anni
per 75 anni
rinnovo all’anno
3.800,00
130,00
-
OSSARI
500,00
10,00
COLOMBARI DI TESTA fila 1/2/3/4
1.600,00
60,00
COLOMBARI DI TESTA fila 5
1.400,00
55,00
COLOMBARI LATERALI fila 1/2/3
3.200,00
115,00
Tabella A
Le tariffe di cui alla tabella A) precedente sono soggette ad adeguamento del costo della vita ISTAT (Famiglie
Operai e Impiegati) annuale, a valere sul terzo anno di concessione, e così per gli anni seguenti e tenuto conto
della percentuale di applicazione del suddetto indice ISTAT proposto in sede di gara, fatto salvo diverse
condizioni più favorevoli offerte dal concessionario.
Le prestazioni cimiteriali che il concessionario eseguirà nella vigenza della concessione sono riportate nella
tabella seguente:
DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI
COSTO UNITARIO
IVA
TOTALE
INUMAZIONI
INUMAZIONI IN CAMPO BAMBINI
ESUMAZIONI
ESUMAZIONI BAMBINI
TUMULAZIONI IN TOMBA
TUMULAZIONI IN COLOMBARO DI TESTA
TUMULAZIONI IN COLOMBARO LATERALE
TUMULAZIONI IN COLOMBARO PROVVISORIO
fino a 30 mesi
TUMULAZIONI IN OSSARIO
TUMULAZIONE RESTI O CENERI IN LOCULO O
TOMBA
ESTUMULAZIONI DA TOMBA
ESTUMULAZIONI DA COLOMBARO
ESTUMULAZIONE DA COLOMBARO PROVVISORIO fino a 30 mesi
RECUPERO SALME INDECOMPOSTE
TRASLAZIONE SALMA DA COLOMBARO A COLOMBARO
TRASLAZIONE RESTI DA OSSARIO A TOMBA
TRASLAZIONE RESTI DA OSSARIO A TOMBA
contest.le tumulazione
TRASLAZIONE RESTI DA TOMBA A OSSARIO
contest.le tumulazione
TRASLAZIONE DA OSSARIO A COLOMBARO
€ 300,00
€ 80,00
€ 350,00
€ 100,00
€ 480,00
€ 150,00
€ 200,00
€ 100,00
21%
21%
21%
21%
21%
21%
21%
21%
€ 363,00
€ 96,80
€ 423,50
€ 121,00
€ 580,08
€ 181,50
€ 242,00
€ 121,00
€ 70,00
€ 150,00
21%
21%
€ 84,70
€ 181,50
€ 480,00
€ 250,00
€ 100,00
21%
21%
21%
€ 580,08
€ 302,50
€ 121,00
€ 410,00
€ 150,00
21%
21%
€ 496,10
€ 181,50
€ 100,00
€ 70,00
21%
21%
€ 121,00
€ 84,70
€ 70,00
21%
€ 84,70
€ 70,00
Tabella B
21%
€ 84,70
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Capitolato Speciale d’Appalto
Le tariffe di cui alla tabella B) precedente sono soggette ad adeguamento del costo della vita ISTAT (Famiglie
Operai e Impiegati) annuale a valere dal terzo anno di concessione, e così per gli anni seguenti e tenuto conto
della percentuale di applicazione del suddetto indice ISTAT proposto in sede di gara, fatto salvo diverse
condizioni più favorevoli offerte dal concessionario.
Il Concessionario acquisisce il “diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio” ai sensi
dell’art. 30 del D.lgs 163/2006 e s.m.i.. e pertanto introita direttamente dai cittadini i corrispettivi relativi alle
concessioni ed alle operazioni cimiteriali, i cui valori sono indicati nelle precedenti tabelle A) e B).
Per le revisioni dei prezzi e delle tariffe si rimanda a quanto specificato nell’art. 28 del contratto.
ART. 31 GESTIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI
Le indicazioni tecniche contenute nel presente capitolato sono da intendersi minime ed inderogabili.
I servizi oggetto della presente concessione sono da considerarsi ad ogni effetto servizi pubblici essenziali e non
potranno essere sospesi, interrotti o abbandonati.
La presente concessione di servizi è regolata dal presente Capitolato, dal Regolamento Nazionale di Polizia
Mortuaria (D.P.R. n. 285/90), dal Codice Civile, dal D.Lgs. 81/08, dal Regolamento Comunale di Polizia
Mortuaria e dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia.
Il Concessionario è obbligato all’osservanza di tutte le disposizioni di legge e regolamentari che, nello
svolgimento del servizio in concessione, siano applicabili alle attività, prestazioni, lavori posti in essere e
materiali utilizzati per attuare il servizio stesso.
Tutte le leggi e normative citate si intendono comprensive delle successive modifiche ed integrazioni, anche se
intervenute durante il periodo di concessione.
Il Concessionario si impegna ad eseguire quanto sopra esposto con gestione a proprio rischio, secondo i termini
e le condizioni previste dal presente capitolato speciale d’appalto, dallo schema di contratto e da ogni
documento a questi allegato e avente pertanto valore contrattuale.
Le indicazioni del presente capitolato speciale d’appalto e le specifiche tecniche allegate forniscono la
consistenza quantitativa e qualitativa e le caratteristiche di esecuzione dei servizi oggetto del contratto.
I servizi in concessione hanno le caratteristiche tecniche di seguito riportate, da eseguirsi nei Cimiteri Comunali.
ART. 32 CARATTERE DEL SERVIZIO
Tutti i servizi oggetto del presente capitolato speciale d’appalto sono, ad ogni effetto, servizi di pubblica utilità e
pertanto, per nessuna ragione potranno essere sospesi o abbandonati dal Concessionario, salvo casi di forza
maggiore debitamente constatati. Sono considerate cause di forza maggiore, evenienze naturali quali uragani,
eccesso di nevicate, terremoti.
ART. 33 RICEVIMENTO DELLE SALME E TENUTA DEI REGISTRI
Il servizio di ricevimento salme consiste in:
ritiro e controllo dei documenti accompagnatori della salma (permesso di seppellimento autorizzazione al
trasporto – verbale di cremazione – comunicazioni);
collaborazione con il personale dell’Impresa funebre, incaricato al trasporto, nello scaricare il feretro
dall’auto funebre, trasporto del feretro al luogo di tumulazione o inumazione;
consegna dei documenti all’Ufficio Stato Civile del Comune.
Il Concessionario è tenuto a rispettare quanto eventualmente previsto nel Regolamento di Polizia Mortuaria del
Comune.
Il Concessionario deve provvedere alla regolare tenuta dei registri previsti dagli artt. 52 e 53 del D.P.R. n° 285/90
e s.m.i., regolarmente vidimati dall’Ufficio che verrà individuato dal Comune.
Il Concessionario è tenuto al ricevimento delle comunicazioni delle operazioni che saranno effettuate, tramite fax o
a mano, dall’Ufficio competente del Comune e ne dovrà confermare il ricevimento e assicurarne l’esecuzione.
ART. 34 SERVIZIO TECNICO-AMMINISTRATIVO PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI CIMITERIALI
Il Concessionario dovrà garantire, attraverso un proprio operatore qualificato, un servizio tecnico-amministrativo
finalizzato al rilascio delle concessioni cimiteriali ed alla funzione di incasso diretto del corrispettivo dovuto per le
concessioni comunali (tabella A) e per le prestazioni cimiteriali (tabella B) da parte dello stesso Concessionario.
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Capitolato Speciale d’Appalto
L’Amministrazione Comunale si impegna ad indicare e concedere al Concessionario uno spazio idoneo per
l’operatività di tale servizio. L’operatore del Concessionario dovrà essere dotato di strumenti idonei. Dal punto di
vista operativo l’ufficio Segreteria del Comune di Briosco, se contattato dal cittadino interessato al lutto o
interessato al rilascio della concessione cimiteriale, rilascia il numero telefonico di servizio dell’operatore
qualificato del Concessionario per consentire al cittadino di fissare immediatamente un appuntamento nel luogo
definito. Per tale servizio l’operatore del Concessionario dovrà utilizzare la procedura informatizzata dei Servizi
Cimiteriali in dotazione del Comune; il software garantisce una gestione completa dei servizi cimiteriali, con
possibilità di inserimento/consultazione di dati cartografici relativi alla struttura del Cimitero, contratti di
concessione, movimentazione salme. Con tale strumento informatico il Concessionario dovrà garantire la
redazione di tutta la documentazione necessaria affinché possa perfezionarsi la concessione cimiteriale e
l’assegnazione del relativo posto, nello stesso tempo dovrà predisporre la documentazione necessaria per il
pagamento del corrispettivo dovuto per tale concessione e per i relativi servizi cimiteriali. L’operatore del
Concessionario dovrà garantire la redazione di tutta la documentazione necessaria affinché possa perfezionarsi la
concessione cimiteriale e l’assegnazione del relativo posto, nello stesso tempo dovrà predisporre la
documentazione necessaria per il pagamento del corrispettivo dovuto per tale concessione e per i relativi servizi
cimiteriali. L’operatore del Concessionario potrà compiere tutti gli atti amministrativi relativi a quanto sopra tranne
quelli per legge esclusivamente a carico del Comune. Nel corso di tali operazioni è fatto divieto di raccogliere ed
esternalizzare dal sistema informatico e informativo del Comune qualsiasi tipo di dato senza specifica
autorizzazione. Gli unici dati che potranno essere utilizzati dal Concessionario fuori dal sistema informatico e
informativo del Comune sono quelli necessari per portare a compimento gli incassi delle concessioni e le
operazioni cimiteriali di sepoltura o assimilate.
ART. 35 OPERE CIMITERIALI: NORME GENERALI
I necrofori dipendenti del Concessionario e tutte le persone, che direttamente e manualmente li coadiuvino,
dovranno provvedere a ricevere le salme all’ingresso dei cimiteri, accompagnarle sino al luogo della sepoltura,
previa eventuale sosta per le funzioni rituali, accertandosi della loro esatta destinazione.
Le esumazioni e le estumulazioni vanno eseguite nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, devono essere
effettuate solo previa comunicazione scritta dall’Ufficio Servizi Cimiteriali e nel rispetto di quanto richiesto dalla
legge.
Il personale interessato alle operazioni cimiteriali deve indossare protezioni individuali e sanitarie a norma, forniti
dal Concessionario.
Tutti gli interventi, nessuno escluso, sono inclusi nei prezzi delle prestazioni cimiteriali (tabella B) senza che il
Concessionario possa richiedere alcun indennizzo all’Amministrazione Comunale e devono essere eseguiti con le
modalità e le prescrizioni di seguito indicate:
□ PRESTAZIONI DA ESEGUIRSI SOLO SU RICHIESTA DEI PRIVATI
Gli interventi di seguito elencati dovranno (potranno) essere eseguiti dalla ditta concessionaria solo qualora gli
utenti il servizio lo richiedano direttamente ed espressamente alla stessa Ditta, rimanendo in ogni caso estranea
l’Amministrazione:
Tumulazione / estumulazioni in/da cappella di famiglia;
Tumulazione/estumulazione in/da cappella di famiglia di cassetta ossario o urna cineraria.
□ SERVIZIO ESUMAZIONI IN CAMPI COMUNI
Il Concessionario provvederà ad eseguire le esumazioni nel rispetto delle norme regionali e comunali vigenti e per
quanto in esse non contemplato nelle norme nazionali vigenti. Gli operatori e tutte le persone che direttamente e
manualmente li coadiuvino dovranno indossare idonee protezioni sanitarie.
ESUMAZIONE DA CAMPO COMUNE
Individuazione della fossa in cui è sepolta la salma da esumare;
Asporto ed allontanamento dell’eventuale monumento o manufatti esistenti;
Formazione della fossa a mano o con mezzi meccanici fino a raggiungere 20 cm prima della cassa;
Pulizia a mano del terreno ancora esistente sul coperchio della cassa e ricerca della targhetta di piombo
contenente le generalità del defunto (se esistente) onde confrontarle con quella dell’ordinativo di
esumazione;
•
Raccolta dei resti mortali e loro sistemazione in cassette di zinco (fornite a cura e spese del
Concessionario), raccolta indumenti, imbottiture e parti di legno;
•
•
•
•
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Capitolato Speciale d’Appalto
•
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•
•
Sistemazione delle cassette di zinco in cellette oppure collocazione dei resti mortali nell’ossario comune
o in altro luogo idoneo in relazione al regolamento comunale;
Recupero dei rifiuti cimiteriali (legno, resti vestiario e zinco), taglio e altro idoneo trattamento, immissione
dei rifiuti trattati in appositi contenitori forniti dal Concessionario e deposito presso idoneo locale del
cimitero in attesa dello smaltimento a cura del Comune, a cui dovrà essere comunicato l’avvenuto
deposito;
Rinterro dello scavo eseguito a mano e meccanicamente con terreno a margine dello stesso con
integrazione del terreno mancante a cura del Concessionario;
Pulizia e sistemazione dell’area.
□ SERVIZIO INUMAZIONI IN CAMPI COMUNI
Il Concessionario provvederà ad eseguire le inumazioni in campi comuni nel rispetto delle norme regionali e
comunali vigenti e per quanto in esse non contemplato nelle norme nazionali vigenti. La salma, che sarà portata
all’interno del cimitero e deposta sugli appositi sostegni a cura della Ditta incaricata del servizio funebre, sarà
accompagnata dal personale del Concessionario sul luogo di sepoltura. Dopo aver controllato il numero del
campo e della fossa, il feretro dovrà essere deposto, ad opera del personale comandato, nel posto assegnato.
INUMAZIONE IN CAMPI COMUNI:
Trasporto del feretro dall’ingresso del cimitero al posto di inumazione;
Escavazione di fossa a mano o con mezzi meccanici delle dimensioni idonee per una lunghezza di ml. 2.20,
una larghezza di ml. 0.80 ed una profondità di ml. 2,00 (nel caso di fanciulli: lunghezza di ml. 1.50, una larghezza
di ml. 0.50 ed una profondità di ml. 2.00) e comunque delle dimensioni previste dal regolamento di polizia
mortuaria locale e nelle norme del D.P.R 285/90 e successive modifiche;
Sistemazione del feretro sul fondo della fossa;
Chiusura e riempimento della fossa con terra di risulta dello scavo;
Formazione di cumulo di terra sull’area dello scavo di altezza non superiore ai 60 centimetri;
Trasporto e smaltimento del terreno eventualmente eccedente;
Pulizia dell’area circostante il posto di inumazione;
Periodica verifica e livellamento in caso di successivo calo del terreno.
□ SERVIZIO DI TUMULAZIONI
Il Concessionario provvederà ad eseguire le tumulazioni nel rispetto delle norme regionali e comunali vigenti e per
quanto in esse non contemplato nelle norme nazionali vigenti. La salma, che sarà portata all’interno del cimitero e
deposta sugli appositi sostegni a cura della ditta incaricata del servizio funebre, sarà accompagnata dal personale
del Concessionario sul luogo di sepoltura. Dopo aver controllato il numero del campo e della fossa, il feretro dovrà
essere deposto, ad opera del personale comandato, nel posto assegnato.
•
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TUMULAZIONE IN TOMBA ESISTENTE
Operazioni di spostamento del monumento e rimozione lastra di chiusura a cura del privato richiedente;
Escavazione a mano o con mezzi meccanici sul viale, apertura frontale del cassone esistente;
Tumulazione del feretro;
Chiusura e sigillatura del cassone mediante lastra prefabbricata o mediante realizzazione di muro di
mattoni;
Rinterro dello scavo eseguito con terreno a margine dello stesso;
Pulizia e sistemazione dell’area e del viale;
Trasporto e smaltimento del terreno in eccedenza;
Riposizionamento del monumento a cura del privato richiedente.
TUMULAZIONE IN COLOMBARO
Rimozione dell’eventuale lastra di chiusura del colombaro;
Eventuale utilizzo di montaferetri a norma di sicurezza per la tumulazione in file superiori alla seconda;
Tumulazione del feretro;
Chiusura del colombaro mediante lastra prefabbricata conforme o mediante realizzazione di muro in
mattoni;
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Capitolato Speciale d’Appalto
•
•
•
Formazione di intonaco sulla chiusura del colombaro o sigillatura della lastrina prefabbricata;
Posa opera della lastra di chiusura;
Pulizia e sistemazione dell’area.
TUMULAZIONE IN COLOMBARO PROVVISORIO (FINO A 30 MESI)
Rimozione dell’eventuale lastra di chiusura del colombaro;
Eventuale utilizzo di montaferetri a norma di sicurezza per la tumulazione in file superiori alla seconda;
Tumulazione del feretro;
Chiusura del colombaro mediante lastra prefabbricata o mediante realizzazione di muro in mattoni solo
se la provvisorietà si protrae oltre il mese;
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Posa opera della lastra di chiusura;
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Pulizia e sistemazione dell’area.
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TUMULAZIONE IN OSSARIO
Rimozione dell’eventuale lastra di chiusura dell’ossario;
Tumulazione dei resti mortali o delle ceneri;
Chiusura della celletta ossario mediante lastra prefabbricata o mediante realizzazione di muro in mattoni
e successiva formazione di intonaco;
Posa in opera della lastra di chiusura;
Pulizia e sistemazione dell’area.
TUMULAZIONE RESTI O CENERI IN SEPOLTURE ESISTENTI
Rimozione della lastra di chiusura del colombaro, dell’ossario, della cappella o della lastra della tomba o
tomba di famiglia (dopo lo spostamento del monumento a cura del privato richiedente) oppure scavo
eseguito a macchina sul viale e apertura frontale del cassone esistente;
Rimozione di parte del muro di chiusura del colombaro esistente per la collocazione dei resti;
Eventuale utilizzo di montaferetri a norma di sicurezza per la tumulazione in file superiori alla seconda;
Tumulazione dei resti o delle ceneri;
Chiusura del loculo o dell’ossario o della cappella mediante lastra prefabbricata o mediante
realizzazione di muro in mattoni;
Formazione di intonaco sulla chiusura del loculo o sigillatura della lastra prefabbricata;
Chiusura del cassone della tomba e reinterro del materiale risultante dallo scavo;
Riposizionamento della lastra di chiusura della tomba o del colombaro;
Pulizia e sistemazione dell’area.
SERVIZIO DI ESTUMULAZIONI
Le estumulazioni dovranno essere eseguite alla presenza del dirigente sanitario dell’A.S.L. competente o di un
suo delegato, solo quando richiesto e previsto, e nel rispetto delle norme regionali e comunali vigenti e per
quanto in esse non contemplato nelle norme nazionali vigenti. Gli operatori e tutte le persone che direttamente e
manualmente li coadiuvano dovranno indossare idonee protezioni sanitarie. Il concessionario dovrà garantire le
estumulazioni da cassoni e loculi, nei quindici anni di concessione, riportati nella tabella “Ricavo estumulazioni”
del Pef, allegato al progetto definitivo posto a base di gara.
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ESTUMULAZIONE DA TOMBA ESISTENTE
Spostamento del monumento a cura del privato richiedente;
Scavo eseguito a mano o a macchina fino al raggiungimento della tomba esistente;
Apertura del cassone mediante rimozione della lastra in C.A. prefabbricata o demolizione del muro;
Apertura del feretro, raccolta dei resti mortali, loro sistemazione in cassetta di zinco (fornita a cura e
spese del Concessionario), raccolta di indumenti, imbottiture e parti di legno;
Eventuale recupero della salma indecomposta secondo le disposizioni contenute nei paragrafi
successivi;
Sistemazione della cassetta di zinco in cellette o in altro luogo idoneo in relazione al Regolamento
comunale oppure collocazione dei resti mortali nell’ossario comune;
Recupero dei rifiuti cimiteriali (legno, resti vestiario e zinco) taglio e altro idoneo trattamento, immissione
dei rifiuti trattati in appositi contenitori forniti dal Concessionario e deposito presso idoneo locale del
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Capitolato Speciale d’Appalto
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cimitero in attesa dello smaltimento a cura del Comune a cui dovrà essere comunicato l’avvenuto
deposito;
Riposizionamento della lastra in C.A. prefabbricata o rifacimento della muratura in laterizio;
Rinterro dello scavo eseguito a mano con terreno a margine dello stesso con integrazione del terreno
mancante a cura del concessionario;
Pulizia e sistemazione dell’area;
Riposizionamento del monumento a cura del privato richiedente.
ESTUMULAZIONE DA COLOMBARO
Rimozione lastra di chiusura del colombaro;
Eventuale utilizzo di montaferetri a norma di sicurezza per la tumulazione in file superiori alla seconda;
Demolizione della muratura in mattoni o rimozione della lastra in C.A. prefabbricata;
Apertura del feretro, raccolta dei resti mortali, loro sistemazione in cassetta di zinco (fornita a cura e
spese del Concessionario), raccolta di indumenti, imbottiture e parti di legno;
Eventuale recupero della salma indecomposta secondo le disposizioni contenute nei paragrafi
successivi;
Sistemazione della cassetta di zinco in cellette o in altro luogo idoneo in relazione al Regolamento
comunale oppure collocazione dei resti mortali nell’ossario comune;
Recupero dei rifiuti cimiteriali (legno, resti vestiario e zinco) taglio e altro idoneo trattamento, immissione
dei rifiuti trattati in appositi contenitori forniti dal Concessionario e deposito presso idoneo locale del
cimitero in attesa dello smaltimento a cura del Comune a cui dovrà essere comunicato l’avvenuto
deposito;
Riposizionamento provvisorio della lastra di marmo di chiusura in attesa di una nuova in sostituzione
fornita dall’Amministrazione comunale;
Carico, trasporto e smaltimento del materiale di risulta;
Pulizia e sistemazione dell’area.
ESTUMULAZIONI DA COLOMBARO PROVVISORIO (FINO A 30 MESI)
Rimozione lastra di chiusura del colombaro;
Eventuale utilizzo di montaferetri a norma di sicurezza per la tumulazione in file superiori alla seconda;
Spostamento della salma presso il luogo di definitiva sepoltura;
Pulizia e sistemazione dell’area.
RECUPERO SALME INDECOMPOSTE DURANTE ESUMAZIONI O ESTUMULAZIONI
Il Concessionario dovrà provvedere al recupero delle salme che risultino indecomposte durante i lavori di
esumazione o estumulazione, garantendo l’effettuazione dei seguenti adempimenti (è prevista la possibilità di
riposizionare la salma indecomposta nel medesimo posto utilizzando una cassa di recupero in base a quanto
previsto dalla circolare del Ministero della Sanità n. 10 del 31.07.1998):
• Recupero di salma indecomposta risultante durante i lavori di esumazione e estumulazione;
• Collocamento in apposita cassa di legno o materiale biodegradabile (fornita a cura e spese del
Concessionario);
• Scavo eseguito a macchina in campo comune, riquadramento delle pareti di fondo dello scavo e
posizionamento del legname necessario per l’inumazione;
• Inumazione del feretro (anche nello stesso posto) con l’aggiunta di eventuali prodotti che ne facilitino la
mineralizzazione;
• Rinterro dello scavo con terreno a margine dello stesso;
• Pulizia e sistemazione dell’area;
• Carico, trasporto e smaltimento del terreno in eccedenza.
TRASLAZIONI DI SALME O DI RESTI
Per traslazione si intende lo spostamento di una salma o di resti mortali da un posto ad un altro.
Tale spostamento può avvenire all’interno dei cimiteri o per il trasferimento della salma in altro comune.
Sarà a carico del Concessionario lo spostamento con ricollocazione all’interno del cimitero di Capriano degli
ossari attualmente esistenti sulla parete che dovrà essere demolita per realizzare il collegamento con la nuova
porzione di cimitero, in via di realizzazione. Il numero totale degli ossari è di 26, come risulta dalla tabella “Ricavi
32
Capitolato Speciale d’Appalto
annui operatività (valore alla presentazione della proposta) del Pef allegato al progetto definitivo approvato
dall’amministrazione comunale.
Le operazioni da eseguire sono le seguenti:
• Individuazione della tomba, colombaro o celletta ossario in cui è sepolta la salma da estumulare;
• Apertura della tomba, colombaro, cripta o celletta ossario, o mediante taglio del viale o con apertura dall’alto;
• Demolizione del tavolato, apertura della tomba, cripta, colombaro o celletta ossario;
• Asporto della salma o dei resti;
• Verifica da parte dell’Autorità competente delle condizioni di integrità della cassa, in caso di non idoneità
spostamento della cassa in un nuovo contenitore adeguato secondo le norme in vigore a cura del privato
richiedente, solo se previsto dalle leggi e norme in vigore;
• Trasporto nel luogo di nuova sepoltura (all’interno del cimitero) o caricamento, sul mezzo di trasporto per
quelle salme che debbono essere trasportate in altro cimitero o altro Comune (in quest’ultimo caso previa
consegna della documentazione amministrativa di autorizzazione al trasporto);
• Preparazione della nuova sede di sepoltura (posto a terra, tomba, colombaro o cappella, celletta ossario)
secondo quanto già previsto negli articoli precedenti;
• Chiusura della sepoltura di provenienza;
• Allontanamento del materiale di risulta e bonifica della zona circostante;
• Chiusura della tomba, colombaro, posto a terra, celletta ossario, di destinazione secondo le norme già
previsto negli articoli precedenti;
• Allontanamento del materiale di risulta dal posto di destinazione e risanamento della zona e relativo
smaltimento.
ART. 36 MANUTENZIONE ORDINARIA DEI CIMITERI
Il Concessionario dovrà garantire, attraverso un proprio operatore, un servizio di pulizia, manutenzione ordinaria,
vigilanza per entrambi i cimiteri comunali, garantendo la presenza del suddetto personale per 12 (dodici) ore di
media settimanale, con modalità alternata sui cimiteri e prontamente reperibile durante tutto il tempo di apertura,
mediante telefono cellulare.
A seguito del graduale completamento dei lavori di ampliamento del cimitero di Capriano, le 12 (dodici) ore di
media settimanale dovranno essere incrementate gradualmente, al fine di garantire la manutenzione ordinaria di
tutte le aree che verranno rese man mano agibili, fino ad arrivare al numero di ore proposto dal concessionario
in sede di offerta, fino ad un massimo di 18 (diciotto) ore.
Per quanto concerne la programmazione, la vigilanza ed il controllo relativo agli interventi ed ai servizi descritti
nel presente articolo, il Concessionario dovrà fare riferimento al Responsabile del Servizio Tecnico Gestione del
Territorio del Comune di Briosco.
APERTURA E CHIUSURA CANCELLI
Il servizio di apertura e chiusura è meccanizzato con orari pre impostati, in caso di guasto di natura
ordinaria delle apparecchiature sarà competenza del Concessionario l’onere dell’apertura e chiusura
manuale fino alla riparazione del guasto, che sarà a suo carico.
Spetta al Concessionario il controllo e le verifiche circa il rispetto degli orari di apertura e chiusura
stabiliti dall’amministrazione comunale che verranno comunicati al Concessionario, al momento della
presa in carico del servizio e che potranno essere modificati ad insindacabile giudizio
dell’Amministrazione Comunale.
VIGILANZA
Il Concessionario dovrà garantire, durante il periodo di presenza del proprio operatore, la buona
conservazione delle strutture e delle attrezzature sia da parte dei visitatori che da parte del personale
eventualmente addetto ai lavori privati. Dovrà inoltre impedire l’accesso nei cimiteri di autovetture,
motociclette, biciclette ed ogni altro veicolo non autorizzato, nonché regolare l’accesso da parte delle
ditte esecutrici di lavori edili curandone le corrette modalità di intervento ed accertandosi che tali lavori
siano stati debitamente autorizzati dal Comune. L’accesso da parte delle ditte esterne esecutrici dei
lavori nei cimiteri dovrà essere regolato mediante accordi tra le stesse ditte ed il Concessionario.
Qualora il Concessionario riscontrasse irregolarità nell’esecuzione dei lavori da parte di ditte o di privati,
ha l’obbligo di interpellare tempestivamente gli uffici del Comune competenti per accertarne la regolarità.
Il Concessionario vigilerà affinché sia rispettato il divieto di accesso a cani e ad altri animali.
33
Capitolato Speciale d’Appalto
PULIZIA
Il Concessionario provvederà a tenere puliti i sentieri, i viali, gli spazi tra le tombe, i prati ed aree a verde,
i portici, i colombari, i locali di deposito e di osservazione, i servizi igienici (compresa la fornitura del
materiale occorrente alla pulizia) ed ogni altro spazio comune o struttura cimiteriale comunale, durante il
periodo di presenza del proprio operatore. Particolare cura dovrà essere posta nella raccolta delle foglie
nel periodo autunnale, al fine di mantenere costantemente puliti gli spazi pubblici dei cimiteri. E’ altresì
compito del Concessionario la fornitura e lo spargimento di materiale per il disgelo su gradini e superfici
sdrucciolevoli dei percorsi pedonali, nonché lo sgombero della neve dai viali e dai vialetti, che dovrà
essere prontamente eseguito per ripristinare al più presto la fruibilità dei cimiteri. Il Concessionario dovrà
inoltre invitare i cittadini a depositare negli appositi cassonetti posti all’interno dei cimiteri i rifiuti derivanti
dalle operazioni private di deposito fiori o altro sulle sepolture, avendo cura di suddividere la frazione
secca dall’umida. E’ compito del Concessionario posizionare fuori dai cimiteri i cassonetti, nei giorni
stabiliti dal calendario della raccolta rifiuti. Il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti saranno eseguiti a cura
del Comune tramite la ditta appaltatrice del servizio. Nel caso di rottura di casse nei colombari
conseguentemente ad esplosione di gas putrefattivi, il Concessionario dovrà provvedere all’immediata
pulizia di tutte le superfici esterne interessate mediante lavaggio con soluzioni disinfettanti. Nel caso di
rottura di casse in cappelle, sepolcreti, colombari e tombe private, le spese di pulizia e di disinfezione
sono a carico dei relativi titolari, fatte salve le parti esterne comuni, in caso di colombari, la cui pulizia
spetta al Concessionario.
MANUTENZIONE AREE A VERDE INTERNE AL CIMITERO
Il Concessionario dovrà provvedere alla manutenzione delle aree cimiteriali a verde pubblico mediante
rasatura dei prati, la falciatura e l’estirpazione delle erbe infestanti presenti sia sul suolo che sugli
interstizi dei manufatti di proprietà del comune, durante il periodo di presenza del proprio operatore.
Dovrà inoltre eseguire la potatura di siepi, cespugli ed alberi ad alto fusto di proprietà comunale
provvedendo allo smaltimento di tutti i materiali di risulta derivanti dalla manutenzione del verde (nel
periodo da aprile a novembre, è possibile usufruire del servizio di raccolta rifiuti secondo il vigente
Regolamento Comunale, come da calendario), nonché effettuare il periodico diserbo dei viali e sentieri
in modo da mantenere sempre decorosi i percorsi interni.
MANUTENZIONE ORDINARIA INTERNA AL CIMITERO
Il Concessionario è tenuto ad eseguire, durante il periodo di presenza del proprio operatore, per tutta la
durata del presente affidamento, la manutenzione strettamente ordinaria dei seguenti manufatti di
proprietà comunale:
•
viali pavimentati e vialetti (compresa la stesura di idoneo ghiaietto);
•
impianti di adduzione ed erogazione di acqua in superficie (manutenzione ordinaria alle fontane,
con sostituzione di valvole, rubinetti, flessibili, pulizia delle fontane e manutenzione degli
scarichi);
•
serrature di cancelli e porte dei manufatti di proprietà comunale;
•
pozzetti/griglie di raccolta delle acque meteoriche in superficie;
•
impianti di illuminazione degli spazi cimiteriali;
•
plessi cimiteriali in generale e relativi accessori (bagni, depositi, ecc.).
Compete inoltre al Concessionario comunicare agli uffici competenti del Comune di eventuali danni o rotture, a
carattere straordinario, a tubazioni acqua, impianti idraulici e sanitari, impianti scarico acque, impianti elettrici e
di illuminazione (escluse le lampade votive), manufatti edili (muri, tetti, serramenti, rivestimenti), e parti di
cancelli e porte.
ART. 37 CANONE CONCESSORIO
Rilevato l’andamento storico di cui alle sottoriportate tabelle C1) e C2), relativo agli ultimi quattro esercizi dei
servizi oggetto della presente concessione nei cimiteri del Comune di Briosco e tenuto conto delle simulazioni
formulate e rappresentate nel Piano economico finanziario allegato al progetto definitivo, il Concessionario dovrà
corrispondere per il periodo di vigenza della concessione un canone concessorio annuo, previsto nella misura del
6% all’interno del PEF sopracitato, determinato applicando la percentuale proposta in sede di gara al totale dei
ricavi derivanti dai diritti riconosciuti e dai servizi affidati allo stesso concessionario mediante la concessione in
oggetto. E’ data facoltà al concessionario di ridurre la percentuale del canone concessorio annuo prevista nel
PEF, con motivata giustificazione, fino ad un massimo del 3%. Tale riduzione dovrà essere prevista nel PEF e
34
Capitolato Speciale d’Appalto
sarà oggetto, in sede di valutazione delle offerte, di penalizzazione proporzionale al numero di punti percentuali
decurtati dal valore previsto.
TABELLA C1) - ANDAMENTO STORICO ANNI 2009 - 2012
ANNO DECESSI
TOMBE
COLOMBARI
OSSARI
N.
CONCESSIONI
N.
CONCESSIONI
N.
CONCESSIONI
2009
49
16
€ 56.448,00
26
€ 31.382,00
1
€
362,00
2010
59
12
€ 42.336,00
24
€ 28.968,00
11
€
3.982,00
2011
47
14
€ 49.392,00
17
€ 20.519,00
40
€ 14.480,00
2012
51
11
€ 41.800,00
18
€ 28.800,00
6
€
3.000,00
MEDIA
51,50
13,25 € 47.494,00 21,25 € 27.417,25 14,50 €
5.456,00
ANNO
DECESSI
N.
12 MESI
51,50
13,25
TABELLA C2) - DATI "ADATTATI"
TOMBE
COLOMBARI
CONCESSIONI
N.
CONCESSIONI
N.
€
47.494,00
21,25
€
27.417,25
3,50
OSSARI
CONCESSIONI
€
1.750,00
TOTALE
CONCESSIONI
€ 88.192,00
€ 75.286,00
€ 84.391,00
€ 73.600,00
€ 80.367,25
TOTALE
CONCESSIONI
€
76.661,25
NOTA: i dati della tabella C1) vanno adattati, tenuto conto che negli anni 2010 e 2011 si è
proceduto alla riqualificazione di un campo nel Cimitero di Briosco capoluogo, ora terminata, e che pertanto si è
avuto un numero eccezionale di ossari. Si ritiene quindi che per la presente concessione si debba far riferimento
alla tabella C2) con dati "adattati". Si precisa altresì che per l'anno 2012 si sono utlizzate le tariffe relative alle
concessioni cimiteriali approvate con DGC n. 32 del 24.05.2012
Entro 30 giorni dalla richiesta dell’ A.C., il Concessionario è tenuto a rendere il conto della propria gestione ai
sensi degli artt. 93 e 233 del D.Lgs. 267/00, secondo il modello 21 approvato con DPR194/96 e s.m.i.
Entro 30 giorni dalla chiusura di ogni esercizio, il concessionario è altresì tenuto a rendicontare tutti gli interventi
ed i servizi svolti nonché le concessioni e gli altri diritti rilasciati nell’esercizio appena trascorso, evidenziando il
totale dei ricavi maturati in base alle tariffe applicate e secondo il principio della competenza economica; nel
medesimo documento di rendicontazione, il concessionario dovrà quantificare il canone da corrispondere al
Comune di Briosco applicando la percentuale proposta in sede di gara ai suddetti ricavi.
Entro 60 giorni dalla chiusura di ogni esercizio, il concessionario è tenuto a versare all’ente il canone quantificato
nel documento di rendicontazione di cui al periodo precedente.
In caso di mancato rispetto dei termini per il versamento a favore del Comune, verranno applicati gli interessi di
mora, ai sensi della normativa vigente.
Entro il 10 di ogni mese, a partire dal mese successivo a quello di affidamento della concessione, il
Concessionario deve presentare al Responsabile del Servizio Amministrativo/Informatico il rendiconto delle
concessioni incassate nel mese precedente, evidenziando per ciascun importo il tipo di concessione ed il nome
del defunto
Le prestazioni cimiteriali (art. 30, tabella B) saranno direttamente fornite dal Concessionario che ne sosterrà in
proprio tutti i costi relativi e che sarà autorizzato a riscuotere direttamente dagli utenti i compensi per essi dovuti,
sulla base dei prezzi di cui all’art. 30, tab, B.
ART. 38 VALORE DELLA CONCESSIONE
Il valore stimato della presente concessione, calcolato, a norma dell’ art. 29 comma 1 del D. Lgs. 163/06,
sull'importo totale pagabile al netto dell'IVA attualizzando i ricavi attesi dal concessionario per tutto l’arco della
concessione è pari a € 1.961.479,77 (VAN 15 anni con ISTA FOI) per la cui composizione nei dettagli si rimanda
al piano economico finanziario allegato al progetto definitivo approvato dall’amministrazione comunale (tabella
“Conto Economico previsionale”).
35
Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 39 PRESCRIZIONI DI SERVIZIO
Nell’esecuzione dei servizi il Concessionario dovrà rispettare le seguenti prescrizioni:
Il Concessionario indicherà all’Amministrazione Comunale i nominativi del proprio direttore tecnico e del
sostituto, completi di recapito telefonico (fisso e cellulare) e domicilio, che rappresenteranno a tutti gli effetti il
Concessionario medesimo nei rapporti con l’Amministrazione Comunale.
Il Direttore Tecnico, o suo sostituto, dovrà sempre essere disponibile per gli uffici comunali, anche negli orari di
chiusura degli uffici e nei periodi festivi e di ferie.
I prodotti chimici utilizzati dovranno essere regolarmente registrati presso il Ministero della Sanità.
Tutte le operazioni che verranno svolte in presenza dei familiari dei defunti dovranno essere improntate al
decoro ed al massimo rispetto nei confronti dei defunti e dei familiari stessi.
Il servizio dovrà essere svolto con tempestività ed efficienza. I dispositivi individuali di protezione e le
attrezzature dovranno essere pulite, decorose ed efficienti.
Il comportamento degli operatori non dovrà essere tale da indurre i familiari ad elargire mance, compensi e
simili.
L’occupazione delle aree di lavoro per l’esecuzione dei servizi non dovrà creare disagio nell’uso ed
accessibilità del complesso cimiteriale. In caso di operazioni complesse dovrà
essere richiesta l’emanazione di ordinanza di chiusura del Cimitero per tutta la durata delle operazioni.
Il Concessionario programmerà ed effettuerà i servizi richiesti nel rispetto del presente Capitolato,
garantendo sempre la serietà, la rapidità e l’efficienza dei servizi cimiteriali.
Qualora fosse richiesta l’esecuzione di servizi oltre l’orario stabilito per l’apertura e chiusura del cimitero, il
servizio dovrà comunque essere assicurato, senza che il Concessionario, per tale fatto, possa richiedere
indennizzi o compensi. Inoltre, il Concessionario dovrà, senza eccezione di sorta, assoggettarsi a tutte quelle
maggiori prescrizioni che il Comune o le autorità competenti, nel pubblico interesse, ritenessero di imporre per
ragioni di profilassi di malattie infettive.
ART. 40 ATTREZZATURE DI SERVIZIO
Il Concessionario dovrà essere in possesso di idonee attrezzature, conformi alla normativa vigente, atte allo
svolgimento del servizio.
Le attrezzature devono essere mantenute in perfetto stato di funzionamento, tecnicamente efficienti, dotate di
tutti gli accessori ed accorgimenti atti a proteggere e salvaguardare gli operatori nonché gli utenti.
Tutto il materiale di consumo (sabbia, cemento, mattoni, ecc.) necessario per lo svolgimento dei lavori è a carico
del Concessionario, con esclusione di quello eventualmente ed espressamente indicato nel presente capitolato,
a carico del Comune o di altri.
Il Comune potrà richiedere l’utilizzo di mezzi, veicoli, attrezzature od altro che ritenga più idonei all'espletamento
dei servizi richiesti; inoltre potrà autorizzare, su proposta del Concessionario, l'uso di nuove tecniche di lavoro,
nonché l'impiego, previo esperimento pratico, di nuove attrezzature.
Il Concessionario si impegna alla fornitura di n. 2 (due) scale per l’accesso ai colombari del cimitero di Capriano;
le scale resteranno in dotazione del Concedente.
ART. 41 DISPOSIZIONI RELATIVE AL PERSONALE
Il Concessionario dovrà avere alle proprie dipendenze personale sufficiente ad assicurare il regolare
espletamento di tutti i servizi previsti nel presente capitolato.
Il personale dovrà avere età non inferiore ai 18 anni, essere fisicamente idoneo e munito di autorizzazione
sanitaria.
Il Concessionario, dietro semplice richiesta dell'Amministrazione, dovrà produrre l'elenco nominativo del
personale alle sue dipendenze e dimostrarne la regolare assunzione ed il rispetto delle normative retributive e
contributive.
Il Concessionario dovrà assicurare ai propri dipendenti un’adeguata e scrupolosa formazione professionale,
intesa a specializzarli per i compiti e le mansioni richieste dal servizio.
Compete interamente al Concessionario ogni responsabilità in materia di infortuni, adeguamento alle vigenti
norme sul lavoro, assicurazione e previdenza sociale del
personale impiegato. Compete inoltre al Concessionario attuare l’osservanza delle norme derivanti dalle vigenti
leggi e dai decreti relativi, della prevenzione e assicurazione infortuni sul lavoro, delle previdenze varie per la
disoccupazione involontaria, invalidità, vecchiaia ed altre malattie professionali ed ogni altra disposizione in
vigore o che potrà intervenire in corso di gestione per la tutela dei lavoratori.
36
Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 42 OSSERVANZA DEI CONTRATTI COLLETTIVI
Il Concessionario si obbliga ad osservare ed applicare integralmente ai propri dipendenti tutte le norme
contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria e negli accordi locali integrativi dello stesso in
vigore al tempo e nelle località in cui si svolge il servizio ed anche dopo la loro scadenza fino al rinnovo degli
stessi, anche se il Concessionario non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e
indipendentemente dalla natura industriale o artigianale, dalla struttura e dimensioni dell’impresa e di ogni altra
qualificazione giuridica, economica e sindacale. L’inosservanza di tali norme, accertata dall’Amministrazione
comunale o ad essa comunicata dall’Ispettorato del Lavoro, comporterà l’escussione della cauzione, previa
contestazione dell’inadempienza accertata.
Lo svincolo della cauzione avverrà dopo che siano stati adempiuti gli obblighi predetti, con conferma da parte
dell’Ispettorato del Lavoro.
Rispetto a quanto sopra il Concessionario non potrà opporre eccezione alcuna al Comune, né avrà titolo al
risarcimento di danni di alcun genere.
La presente concessione è soggetta all’osservanza della vigente normativa in materia di esercizio del diritto di
sciopero nei servizi pubblici essenziali e di salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati. In
caso di sciopero del personale del Concessionario o di altre cause di forza maggiore (non saranno da
considerarsi tali ferie, aspettative, malattie ecc.) deve essere assicurato un servizio di emergenza. Le eventuali
mancate prestazioni saranno quantificate e si provvederà all’applicazione delle relative penali e delle sanzioni
previste dalla legge.
ART. 43 SICUREZZA
Il Concessionario dovrà dimostrare di essere in regola e di rispettare tutte le norme vigenti in materia di salute e
sicurezza sul lavoro (D. Lgs. n. 81/08, DM 10/03/98, ecc) e consegnare al Comune prima dell’inizio dei lavori, il
proprio Documento di Valutazione dei Rischi.
In base al D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., si dà atto che nell’ambito della presente concessione, si escludono
interferenze fra committente ed Concessionario trattandosi di affidamento in completa gestione. Risulta infatti
che il personale della Ditta concessionaria non dovrà operare nei luoghi di lavoro del committente e che, per la
natura del servizio oggetto della concessione, svolgendosi lo stesso sul territorio, i rischi che dovessero
svilupparsi nello svolgimento dell’attività, sono da intendersi come rischi specifici dell’attività propria del
Concessionario.
ART. 44 RIFIUTI
Rifiuti cimiteriali – Il Concessionario dovrà provvedere con proprio personale a tutti gli adempimenti previsti dalle
normative vigenti in ordine alle operazioni di stoccaggio dei rifiuti cimiteriali derivanti dagli interventi di
esumazione - estumulazione nel rispetto della normativa vigente in materia di rifiuti.
Il Concessionario dovrà stoccare i rifiuti prodotti negli appositi contenitori, stoccarli in un luogo riparato del
cimitero (assicurando le opportune cautele). Restano a carico del Comune gli eventuali costi di smaltimento.
Nel caso in cui vengano emanate nuove disposizioni che disciplinano le operazioni sopra descritte, il
Concessionario si impegna sin d’ora al rispetto delle stesse apportando alle operazioni le variazioni richieste per
legge.
Rifiuti indifferenziati – Rifiuti differenziati - Residui vegetali - composizioni floreali di onoranza funebre (corone,
cuscini, ecc.) - Il Concessionario dovrà provvedere con proprio personale alla corretta raccolta e stoccaggio, nei
giorni e con le modalità previste dal vigente Regolamento in materia e dal calendario delle raccolte differenziate.
Restano a carico del Comune gli eventuali costi di smaltimento.
E’ fatto espressamente divieto di bruciare qualsiasi tipo di rifiuto all’interno del cimitero.
ART. 45 INFORTUNI E DANNI
Il Concessionario è direttamente responsabile di fronte a terzi, nonché al Comune ed al personale comunale, dei
danni di qualsiasi natura, sia a cose sia a persone, causati dal disimpegno dei servizi, ad esso imputabili.
Al riguardo, l’Amministrazione declina ogni responsabilità, sia penale che civile, come pure per i danni o sinistri
che dovessero subire i terzi, i materiali e il personale della concessionaria durante i servizi stessi e il
Concessionario assume, senza eccezione e per intero, ogni e qualsiasi responsabilità inerente e conseguente
all’esecuzione del servizio, sollevando il Comune da qualsiasi pretesa, azione o richiesta di danni.
Il Concessionario dovrà, in ogni caso, provvedere, senza indugio e a proprie spese, alla riparazione ed alla
sostituzione delle parti o oggetti danneggiati.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Il Concessionario é responsabile per qualsiasi danno arrecato a persone e/o cose per fatto proprio o dei propri
dipendenti o di persone da essa chiamate in luogo per qualsiasi motivo. E’, pertanto, a suo esclusivo carico
qualsiasi risarcimento richiesto da chiunque, senza che il Concessionario abbia diritto alcuno di rivalsa o di
compenso da parte del Comune, il quale è comunque sollevato ad ogni effetto.
Il Concessionario, a tale scopo, è obbligato, contestualmente all’inizio del servizio, a produrre una polizza
assicurativa che tenga indenne l’Amministrazione Comunale da tutti i rischi di esecuzione e una polizza
assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi (persone e/o cose) stipulata con una
primaria Società di Assicurazioni per massimali di almeno € 1.500.000,00 per danni a persone e € 2.000.000,00
per danni a cose. Copia di tale polizza dovrà essere consegnata all’Amministrazione Comunale prima della
stipula del contratto.
ART. 46 LOCALI ALL’INTERNO DEI CIMITERI
Il Comune concede in uso gratuito al Concessionario, per tutta la durata della concessione, tutti i locali presenti
nei cimiteri per l’uso ad essi normalmente deputato. Il Concessionario ha l’obbligo di mantenere in buono stato di
manutenzione, ordine e pulizia, tutti i sopraddetti locali, provvedere a proprie spese alla loro manutenzione
ordinaria e restituirli in buono stato al termine del contratto. Le opere eventualmente autorizzate e costruite
rimarranno di proprietà del Comune. Nei suddetti locali è vietato dare ricovero a materiali e cose non pertinenti ai
servizi cimiteriali.
ART. 47 VIGILANZA DELL’AMMINISTRAZIONE
Ai sensi del combinato disposto dall’articolo 119 del codice degli appalti e 299 del regolamento di attuazione,
l’Amministrazione Comunale verifica il regolare andamento dell'esecuzione del contratto da parte dell'esecutore
attraverso il direttore dell'esecuzione del contratto, individuato ai sensi dell'articolo 300 del regolamento.
Il direttore dell'esecuzione del contratto provvederà al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnicocontabile dell'esecuzione del contratto stipulato dall’Amministrazione Comunale. Il direttore dell'esecuzione del
contratto assicurerà la regolare esecuzione del contratto da parte dell'esecutore, verificando che le attività e le
prestazioni contrattuali siano eseguite in conformità dei documenti contrattuali.
A tale fine, il direttore dell'esecuzione del contratto svolgerà tutte le attività allo stesso espressamente
demandate dal codice, nonché tutte le attività che si rendano opportune per assicurare il perseguimento dei
compiti a questo assegnati.
L’Amministrazione potrà in qualsiasi momento procedere, a mezzo del direttore di esecuzione, alla verifica del
buono stato e della conformità tecnica amministrativa di tutti i mezzi ed i materiali ed alla loro rispondenza delle
esigenze del servizio.
L’Amministrazione Comunale ha diritto d’ispezionare i luoghi cimiteriali e di verificare il rispetto di tutti gli obblighi
derivanti dalla presente concessione, nonché di indicare le inottemperanze che dovranno essere ripristinate nel
più breve tempo.
In caso di non ottemperanza a tali indicazioni l’Amministrazione procederà a provvedervi direttamente, a spese
del Concessionario avvalendosi della cauzione depositata.
ART. 48 PENALI RELATIVE AI SERVIZI
L’inosservanza delle prescrizioni contenute nella sezione II del presente capitolato, e qualunque infrazione alle
disposizioni normative vigenti e agli ordini e alle disposizioni impartite dall’Amministrazione Comunale, per il
tramite del Responsabile del Servizio Amministrativo Informatico relativamente alla gestione dei servizi cimiteriali,
rendono passibile il Concessionario di una penale.
Per ogni deficienza di servizio imputabile al Concessionario ovvero inadempienza agli obblighi contrattuali verrà
applicata a carico del Concessionario stesso (previa contestazione scritta degli addebiti, con invito a produrre le
contro deduzioni entro 5 giorni dalla ricezione) una penalità da un minimo di € 100,00 ad un massimo di €
500,00 in rapporto alla gravità dell’inadempienza e della recidività, fatta salva la facoltà del Comune di procedere
a suo insindacabile giudizio alla risoluzione del contratto ai sensi del successivo art. 51
In particolare vengono fissate le seguenti penalità:
a) per ogni ora di ritardo dell’orario fissato
per l’esecuzione delle prestazioni riguardanti inumazioni,
tumulazioni, esumazione, estumulazioni e traslazioni
€
100,00
b) per avere eseguito per conto terzi lavori nell’ambito
cimitero in assenza di apposita autorizzazione
€
250,00
c) per non avere svolto la pulizia dei cimiteri e dei servizi
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Capitolato Speciale d’Appalto
igienici.
d) per vestiario indecoroso del personale operativo
e) per non avere raccolto e smaltito entro 48 ore i
materiali di risulta provenienti dai servizi in affidamento
f) per mancato ripristino dei vialetti
g) per mancato intervento per reperibilità urgente
h) per mancato rispetto delle norme contenute nel piano di sicurezza
i) per mancata manutenzione ordinaria e manutenzione aree a verde
€
€
150,00
100,00
€
€
€
€
€
300,00
200,00
300,00
500,00
350,00
In caso di recidiva per infrazioni lievi la penale sarà raddoppiata o potranno applicarsi più severe misure sempre
a giudizio del Responsabile del Servizio Amministrativo Informatico.
L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori
oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi.
L’applicazione della penale dovrà essere preceduta da regolare contestazione dell’inadempienza, rispetto alla
quale il concessionario avrà la facoltà di presentare le sue controdeduzioni entro e non oltre 10 (dieci) giorni
dalla notifica della contestazione stessa. L’importo della penale dovrà essere versato all’amministrazione
comunale entro 10 (dieci) giorni dalla comunicazione del provvedimento al concessionario.
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Capitolato Speciale d’Appalto
SEZIONE III – DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI LA
CONCESSIONE
ART. 49 CAUZIONE PROVVISORIA
E’ richiesta, a corredo dell’offerta, una cauzione provvisoria pari al 2 per cento del valore della concessione,
ovvero pari a € 39.229,59, secondo quanto disciplinato dall’articolo 75 del D.Lgs. n. 163/2006. Tale garanzia
avrà validità di centottantagiorni dalla data di presentazione dell’offerta, e corredata dall’impegno del garante a
rinnovarla, per la durata indicata nel bando, nel caso in cui al momento della sua scadenza non sia ancora
intervenuta l’aggiudicazione, su richiesta della stazione appaltante nel corso della procedura.
ART. 50 CAUZIONI DEFINITIVE
a) Garanzia fidejussoria o cauzione definitiva (lavori)
Il concessionario è obbligato a costituire, mediante fideiussione bancaria o assicurativa, una garanzia del 10%
(dieci per cento) del valore netto dell'opera. In caso di aggiudicazione con ribasso d’asta superiore al dieci per
cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il dieci per
cento; ove il ribasso sia superiore al 20 per cento, l’aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso
superiore al 20 per cento. Si applica quanto previsto dall’art. 75, comma 7 del codice.
La garanzia fideiussoria di cui sopra, ai sensi dell’art. 113, comma 2, del D.lgs. 163/2006, deve prevedere
espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia
all'eccezione di cui all'art. 1957, comma 2, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro
quindici giorni, a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione concedente.
La garanzia fideiussoria, ai sensi dell’art. 113, comma 3 del D.lgs. 163/2006, sarà progressivamente svincolata a
misura dell’avanzamento dell’esecuzione, attestato mediante stato di avanzamento lavori o altro documento, nel
limite massimo del 75% (settantacinque per cento) dell’iniziale importo garantito. Lo svincolo, nei termini e per le
entità anzidette, sarà automatico, senza necessità di benestare dell'Amministrazione concedente, con la sola
condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte del concessionario, degli stati di avanzamento
lavori o di analogo documento, in originale o copia autentica, vistati dal Responsabile Unico del Procedimento,
attestanti l’avvenuta esecuzione. L'ammontare residuo, pari al 25% (venticinque per cento) dell'iniziale importo
garantito, sarà svincolato secondo la normativa vigente.
La mancata costituzione della garanzia di cui al presente articolo determina la revoca dell'affidamento e
l'acquisizione della cauzione provvisoria da parte dell’Amministrazione concedente.
La cauzione definitiva viene prestata a garanzia dell'adempimento delle obbligazioni contrattuali per l'esecuzione
dei lavori e per il risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, e cessa
di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio, ovvero decorsi 6 (sei) mesi dalla
data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato.
L'Amministrazione concedente ha diritto di valersi della cauzione definitiva per l'eventuale maggior spesa
sostenuta per il completamento dei lavori in caso di risoluzione del contratto disposta in danno del concessionario.
Il concessionario dovrà reintegrare la cauzione definitiva nel caso in cui questa sia venuta meno in tutto o in parte.
La cauzione deve essere trasmessa all'Amministrazione concedente almeno dieci giorni prima della consegna
dell’area.
b) Garanzia fidejussoria o cauzione definitiva (servizi cimiteriali)
Ai sensi dell’articolo 113, comma 1, D.Lgs. 163/2006, relativamente all’erogazione dei servizi, è richiesta una
garanzia fidejussoria, a titolo di cauzione definitiva, pari al 10 per cento dell’importo contrattuale, fatto salvo
quanto previsto in caso di aggiudicazione con ribassi maggiori del 10 per cento.
La garanzia prestata a titolo di cauzione definitiva, se presentata mediante polizza fidejussoria, dovrà in ogni
caso essere conforme agli schemi tipo di cui al D.M. n. 123/2004. La garanzia è prestata per tutta la durata della
concessione.
L’Amministrazione può avvalersi della garanzia fidejussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei servizi
da eseguirsi d’ufficio; l’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale dell’Amministrazione senza
necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto del Concessionario di proporre azione innanzi
l’autorità giudiziaria ordinaria. La garanzia fidejussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera,
sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall’Amministrazione.
ART. 51 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO – INADEMPIENZE
Il Concedente ha il diritto alla risoluzione del contratto nel caso in cui il progetto esecutivo redatto dal concessionario non sia meritevole di approvazione, come disciplinato dall’art. 169 del dPR 207/10.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Il Concedente ha il diritto di recedere in qualunque tempo dal contratto previo pagamento dei lavori eseguiti e dal
valore dei materiali utili esistenti in cantiere, oltre al decimo dell’importo delle opere non eseguite. Le procedure
e le modalità da seguire sono indicate dall’art. 134 del D. Lgs. 163/06. La risoluzione del contratto per realti
accertati e/o per grave inadempimento, grave irregolarità e grave ritardo è regolamentata dagli artt. 135 e 136
del D. Lgs. 163/06.
Nei casi di risoluzione del contratto disposta dal concedente ai sensi degli articoli 135, 136, 137 e 138 del D. LGS. n.
163/2006, l’appaltatore deve provvedere al ripiegamento dei cantieri già allestiti e allo sgombero delle aree di lavoro e
relative pertinenze nel termine a tale fine assegnato dalla stazione appaltante; in caso di mancato rispetto del termine
assegnato, il concedente provvede d’ufficio addebitando al concessionario i relativi oneri e spese.
L’Amministrazione Comunale potrà procedere a suo insindacabile giudizio alla automatica risoluzione del
contratto relativamente all’esecuzione dei servizi mediante semplice lettera raccomandata con messa in mora di
15 giorni, senza necessità di ulteriori adempimenti, nei seguenti casi:
se non resa definitiva l’aggiudicazione del servizio dopo sei mesi dall’incarico;
gravi e ripetute violazioni degli obblighi contrattuali;
frode nell'esecuzione dei servizi;
inadempimento alle disposizioni del direttore di esecuzioni riguardo ai tempi di esecuzione o quando
risulti accertato il mancato rispetto delle ingiunzioni o diffide fattegli, nei termini imposti dagli stessi provvedimenti;
manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell’esecuzione dei servizi;
inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro e le
assicurazioni obbligatorie del personale;
sospensione dei servizi o mancata ripresa degli stessi da parte dell’appaltatore senza giustificato motivo;
subconcessione abusiva, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto o
violazione di norme sostanziali regolanti il subappalto;
nel caso di mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al Decreto
Legislativo 81/2008.
Il contratto è altresì risolto in caso di perdita da parte del Concessionario, dei requisiti per l'esecuzione dei servizi,
quali il fallimento o la irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che inibiscono la capacità di contrattare con
la pubblica amministrazione.
Il Comune ha la facoltà di ritenere il contratto risolto di pieno diritto, salva ed impregiudicata l’azione di
risarcimento dei danni derivanti dall’anticipata cessazione della concessione, prendendo possesso provvisorio di
tutti i materiali e mezzi occorrenti per il servizio, finché l’Amministrazione Comunale non avrà diversamente o
definitivamente provveduto entro sei mesi dalla presa di possesso provvisorio.
La cauzione prestata dal Concessionario si riterrà comunque vincolata per la rifusione delle spese e dei danni
che il Comune avesse dovuto subire.
Per quanto qui non specificato, si rimanda all’art. 25 del contratto.
ART. 52 CESSIONE DEL CONTRATTO
E’ vietata la cessione del contratto a pena di nullità.
ART. 53 CESSAZIONE ANTICIPATA
Qualora il Concessionario dovesse recedere dal contratto prima della scadenza convenuta, senza giustificato
motivo e/o giusta causa, l’Amministrazione Comunale potrà rivalersi sulla cauzione, addebitando
all’inadempiente, a titolo di penale, la maggiore spesa derivante dall’assegnazione provvisoria dei servizi ad
altra Concessionaria fino alla scadenza naturale della concessione, fatta salva la possibilità di adire per il
maggior danno nelle sedi competenti.
L’Amministrazione si riserva comunque la facoltà in qualsiasi momento di recedere dalla concessione con
preavviso di giorni 30 (trenta) a mezzo di lettera raccomandata qualora a suo insindacabile giudizio il
Concessionario risultasse inadempiente agli obblighi contrattuali.
ART. 54 ESPROPRIAZIONE ED OCCUPAZIONE DEI TERRENI
L’occupazione temporanea per l’impianto del cantiere o per i passaggi dovrà essere richiesta dal concessionario ed
autorizzata dal Comune se trattasi di suolo pubblico, mentre se trattasi di aree private l’appaltatore dovrà accordarsi con il
proprietario, oppure ottenere il decreto di occupazione temporanea. Il Concedente provvederà ad ottemperare alle
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Capitolato Speciale d’Appalto
formalità prescritte dalla legge sulle espropriazioni per causa di pubblica utilità, prima che il Concessionario occupi i
terreni occorrenti per l'esecuzione delle opere in concessione. Sarà cura del Concedente provvedere alla esatta
individuazione delle aree da occupare, descrivendone i confini, la natura, la quantità ed indicandone i dati catastali
nonché i relativi proprietari secondo le risultanze catastali.
Qualora durante il corso dei lavori insorgessero difficoltà a causa dell'occupazione dei terreni, che richiedessero un
rallentamento od anche una sospensione dei lavori, accertato dal responsabile del procedimento, il Concessionario
non avrà diritto a compensi, ma potrà solo ottenere una proroga nel caso che l'impedimento fosse tale da non
permettere l'ultimazione dei lavori nel termine stabilito dal presente Capitolato speciale prestazionale.
ART. 55 TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
Il Concessionario si assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla L. 136/2010 relativi al
presente servizio. In particolare, il Concessionario, ai sensi e per gli effetti di cui all’art.3, comma 7, della L. n.
136/2010 sulla tracciabilità dei flussi finanziari, si obbliga a comunicare al Comune, entro sette giorni dalla loro
accensione, gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati al presente servizio, nonché, entro lo stesso
termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi. L’omessa, tardiva o
incompleta comunicazione degli elementi informativi di cui all’art. 3, comma 7, comporta a carico dell’affidatario
inadempiente l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 3.000,00 Euro. Il
Concessionario accetta espressamente che il contratto per il servizio in oggetto si risolva di diritto, ai sensi e per
gli effetti dell’art. 1456 del Codice Civile, in tutti i casi in cui le transazioni finanziarie siano state eseguite senza
avvalersi di conti correnti bancari o postali ovvero degli altri strumenti di pagamento o di incasso idonei a
consentire la piena tracciabilità delle operazioni. L’affidataria si obbliga, negli eventuali contratti sottoscritti con i
sub contraenti della filiera delle Imprese a qualsiasi titolo interessate al servizio di cui in oggetto ad inserire, a
pena di nullità assoluta, apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei
flussi finanziari di cui alla Legge n. 136/2010; l’aggiudicataria si dovrà impegnare, comunque, a dare immediata
comunicazione alla Stazione Appaltante ed alla Prefettura - Ufficio territoriale del Governo della Provincia di
Monza e della Brianza - della notizia dell’inadempimento dei sub contraenti della filiera agli obblighi di
tracciabilità finanziaria.
In ottemperanza al contenuto della determinazione n. 4/2011 emanata dall’Autorità per la Vigilanza sui contratti
Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (A.V.C.P.) la Ditta aggiudicataria si obbliga, per quanto riguarda le eventuali
cessioni di credito da effettuarsi nel rispetto dell’art. 117 del D.Lgs. 163/06, affinché anche i cessionari dei crediti
siano tenuti ad indicare il Codice Identificativo Gara (CIG) e ad anticipare i pagamenti all’affidatario mediante
conti correnti bancari o postali dedicati, ovvero altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena
tracciabilità delle operazioni. La normativa sulla tracciabilità si applica anche ai movimenti finanziari relativi ai
crediti ceduti, quindi tra la Stazione Appaltante ed il Concessionario, il quale deve conseguentemente utilizzare
un conto corrente dedicato.
ART. 56 TRATTAMENTO DEI DATI
Il Concessionario è tenuto a rispettare la normativa vigente in materia di trattamento dei dati.
ART. 57 DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non espressamente previsto dal presente capitolato, si fa richiamo ai principi generali
dell’ordinamento giuridico, alle disposizioni di legge e regolamenti in materia ed in particolare al Dpr 10.09.1990
n. 285 “Regolamento di Polizia Mortuaria” e successive modificazioni, alla Legge 130 del 30.03.2001, nonché al
rispetto della Legge Regionale n.22 del 18.11.2003, del Regolamento Regionale n.6 del 09.11.2004 e s.m.i. e
del vigente Regolamento di polizia mortuaria e cimiteriale del Comune di Briosco.
ART. 58 CONTROVERSIE E CLAUSOLE COMPROMISSORIA
Si rimanda a quanto disciplinato dall’art. 31 dello schema di Contratto.
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Capitolato Speciale d’Appalto
PARTE SECONDA
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Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 59 NORME TECNICHE GENERALI
I materiali occorrenti per l’esecuzione delle opere in concessione dovranno presentare i requisiti prescritti dal progetto.
Essi dovranno essere lavorati secondo le migliori regole dell’arte e forniti in tempo debito per assicurare l’ultimazione
dei lavori nel termine assegnato.
Circa la natura dei materiali occorrenti alla esecuzione delle opere la Direzione Lavori potrà richiedere che il
Concessionario presenti, per le principali provviste, un certo numero di campioni da sottoporre alla scelta e
all’approvazione delle Direzione stessa, la quale, dopo averli sottoposti alle prove prescritte, giudicherà sulla loro forma,
qualità e lavorazione e determinerà in conseguenza il modello su cui dovrà esattamente uniformarsi il concessionario
per l’intera provvista.
I campioni rifiutati dovranno immediatamente ed a spesa esclusiva del concessionario, essere asportati dal cantiere e
il concessionario sarà tenuto a surrogarli senza che ciò possa dare pretesto alcuno al prolungamento del tempo
fissato per l’ultimazione del lavoro. La facoltà di rifiutare i materiali persisterà anche dopo la loro collocazione in opera
qualora non risultassero corrispondenti alle prescrizioni di progetto. Il concessionario dovrà demolire e rifare a sue spese i
lavori eseguiti senza la necessaria diligenza o con materiali per qualità, misura e peso diversi dai prescritti.
In merito alle eventuali opposizioni o proteste verrà deciso secondo la procedura stabilita dal Capitolato Generale
d’Appalto. Allorché la Direzione Lavori presuma che esistano difetti di costruzione, questa potrà ordinare le necessarie
verifiche. Le spese relative saranno a carico del concessionario quando siano constatati vizi di costruzione.
Riconosciuto che non vi siano difetti di costruzione, il concessionario avrà diritto al solo rimborso delle spese effettive
sostenute per le verifiche, escluso qualsiasi indennizzo o compenso.
Per quanto concerne il modo di esecuzione di ogni singola categoria di lavoro, la qualità e la provenienza dei materiali,
nonché l’ordine da tenersi nell’esecuzione dei lavori stessi, valgono tutte le disposizioni, non in contrasto con il
presente Capitolato Speciale d’Appalto, dai Capitolati tipo dei Lavori Edilizi redatti dal Ministero dei Lavori Pubblici.
ART. 60 MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE OPERE
L’importo contrattuale al netto del ribasso d’asta è da ritenersi comprensivo di tutti gli oneri generali e speciali specificati
negli atti contrattuali e nel presente Capitolato ed ogni altro onere che, pur se non esplicitamente richiamato, deve
intendersi consequenziale e necessario per dare il lavoro completo a perfetta regola d’arte. Nell’importo contrattuale sono
dunque compensate tutte le spese principali ed accessorie, le forniture, i consumi, la mano d’opera, il carico, il
trasporto e lo scarico, ogni lavorazione e magistero per dare i lavori ultimati nel modo prescritto, tutti gli oneri ed
obblighi precisati nel presente Capitolato Speciale prestazionalE, le spese generali e l’utile del concessionario.
NORME TECNOLOGICHE /EDILIZIA
• QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
• MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO
ART. 61 NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI E L’ESECUZIONE
Nell’esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi
di impianti tecnologici oggetto della concessione, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di
regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto
concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le
indicazioni contenute o richiamate contrattualmente, negli elaborati grafici del progetto definitivo, nel presente
capitolato speciale.
I materiali e le apparecchiature da impiegarsi nella realizzazione delle opere in progetto, oltre a soddisfare
completamente ed in tutti i particolari i requisiti previsti nel presente capitolato speciale prestazionale, devono nel
contempo, essere di pieno gradimento del direttore dei lavori. Il concessionario è tenuto in ogni tempo a fornire
campioni di tutti i pezzi che il direttore dei lavori ritenga opportuno visionare in corso di lavorazione o appena ne sia
stata ultimata l’esecuzione in officina e prima del trasporto in cantiere. Gli esami e le prove cui potranno essere
sottoposti i campioni dei materiali e le opere murarie, sono quelle previste dalle normative richiamate nel presente
capitolato, e quelle che prescriverà il direttore dei lavori.
Il direttore dei lavori ha la facoltà di rifiutare i materiali e le apparecchiature che non ritenesse rispondenti alle
caratteristiche previste nelle normative richiamate nel presente capitolato ed a quelle da essa prescritte o che
giudicasse inadatte alla buona riuscita dei lavori.
I materiali, le apparecchiature ed i lavori in genere rifiutati dovranno essere rispettivamente allontanati o rifatti nel
perentorio termine che di volta in volta fisserà il direttore dei lavori..
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Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 62 FORNITURE/NORMATIVA GENERALITA’ SUI MATERIALI
Per materiali a piè d'opera si intendono tutte le forniture di soli materiali necessari all'esecuzione di qualsiasi lavoro,
con esclusione pertanto di tutte le prestazioni inerenti la messa in opera. Nei prezzi di tutte le forniture si intende
sempre compreso il trasporto e la consegna dei materiali, franchi da ogni spesa, a piè d'opera in cantiere di lavoro. Si
precisa inoltre che all'interno del cantiere, ogni altro eventuale spostamento dei materiali per qualsiasi motivo o
disposizione avvenga, è già compensato nel prezzo di applicazione. Il Concessionario dovrà fornire tutti i materiali di
prima qualità, delle dimensioni, peso, numero, specie e lavorazione indicati in ogni articolo dell'elenco prezzi e/o
descrizione in normativa.
ART. 63 MALTE
ll trattamento delle malte dovrà essere eseguito con macchine impastatrici e, comunque, in luoghi e modi tali da
garantire la rispondenza del materiale ai requisiti fissati.
Tutti i componenti dovranno essere misurati, ad ogni impasto, a peso o volume; gli impasti dovranno essere preparati
nelle quantità necessarie per l'impiego immediato e le parti eccedenti, non prontamente utilizzate, avviate a discarica.
I tipi di malta utilizzabili sono indicati nel seguente elenco:
a)
malta di calce spenta e pozzolana, formata da un volume di calce e tre volumi di pozzolana vagliata;
b)
malta di calce spenta in pasta e sabbia, formata da un volume di calce e tre volumi di sabbia;
c)
malta di calce idrata e pozzolana, formata da 2,5/3 quintali di calce per mc. di pozzolana vagliata;
d)
malta di calce idrata e sabbia, formata da 300 kg. di calce per mc. di sabbia vagliata e lavata;
e)
malta bastarda formata da mc. 0,90 di calce in pasta e di sabbia del n. B2 e 100 kg. di gesso da presa;
f)
malta per stucchi formata da mc. 0,45 di calce spenta e mc. 0,90 di polvere di marmo.
Gli impasti verranno confezionati secondo le seguenti proporzioni:
a)
Malta comune:
Calce spenta in pasta
mc. 0,25-0,40
Sabbia
mc. 0,85-1,00
b)
Malta per intonaco rustico
Calce spenta in pasta mc. 0,20-0,40 Sabbia mc. 0,90-1,00
c)
Malta per intonaco civile
Calce spenta in pasta
mc. 0,35-0,45
Sabbia vagliata
mc. 0,80 Malta idraulica
Calce idraulica q.li 1,00
Sabbia mc. 0,90
d)
Malta bastarda
Malta (calce spenta e sabbia) mc. 1,00
Legante cementizio a presa lenta q.li 1,50
e)
Malta cementizia
Cemento idraulico
q.li 2,00
Sabbia
mc. 1,00
f)
Malta cementizia per intonaci
Legante cementizio a presa lenta
q.li 6,00
Sabbia
mc. 1,00
g)
Malta per stucchi
Calce spenta in pasta
mc. 0,45
Polvere di marmo
mc. 0,90
Per le caratteristiche specifiche dei singoli materiali impiegati per la preparazione le malte possono essere:
MALTE ESPANSIVE
Sono malte speciali che dovranno essere impiegate esclusivamente sotto stretto controllo del dosaggio e del tipo di
applicazione in rapporto ai dati forniti dalla casa costruttrice. L'aumento di volume che tali prodotti sono in grado di
generare ha come effetto finale quello di ridurre i fenomeni di disgregazione.
MALTE CEMENTIZIE
Le malte cementizie da impiegare come leganti delle murature in mattoni dovranno essere miscelate con cemento
"325" e sabbia vagliata al setaccio fine per la separazione dei corpi di maggiori dimensioni; lo stesso tipo di
cemento (e l'operazione di pulitura della sabbia) dovrà essere impiegato per gli impasti realizzati per intonaci civili.
Le malte da utilizzare per le murature in pietrame saranno realizzate con un dosaggio inferiore di cemento "325" per ogni
mc. di sabbia. L'impasto dovrà, comunque, essere fluido e stabile con minimo ritiro ed adeguata resistenza.
Tutte le forniture di cemento dovranno avere adeguate certificazioni attestanti qualità, provenienza e dovranno
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Capitolato Speciale d’Appalto
essere in perfetto stato di conservazione; si dovranno eseguire prove e controlli periodici ed i materiali andranno
stoccati in luoghi idonei.
Tutte le caratteristiche dei materiali dovranno essere conformi alla normativa vigente ed alle eventuali prescrizioni
aggiuntive fornite dal progetto o dalla direzione dei lavori.
I cementi saranno del tipo:
a) cementi normali e ad alta resistenza;
b) cementi alluminosi;
I cementi normali e ad alta resistenza avranno un inizio della presa dopo 45' dall'impasto, termine presa dopo 12 ore
e resistenza a compressione e flessione variabili a seconda del tipo di cemento usato e delle quantità e rapporti di
impasto.
I cementi alluminosi avranno un inizio presa dopo 30' dall'impasto, termine presa dopo 10 ore e resistenze
analoghe ai cementi normali.
DOSAGGI
I dosaggi ed i tipi di malta cementizia saranno quelli elencati di seguito:
a) malta cementizia con sabbia vagliata e lavata e cemento "325" nelle quantità di: tipo di impasto utilizzazione
•
300 kg. di cemento/mc.sabbia per muratura in pietrame
•
400 kg. di cemento/mc.sabbia
per murature in mattoni
•
600 kg. di cemento /mc.sabbia
per lavorazioni speciali;
b) malta bastarda formata da mc. 0,35 di calce spenta in pasta e kg. 100 di cemento a lenta presa.
ART. 64 INERTI
INERTI DI CAVA
In relazione alla provenienza si distinguono in:
a)
sabbia ghiaietta e ghiaia vivi (ai letti di fiume)
b)
sabbia ghiaietta e ghiaia naturali (da cave subacquee od all'asciutto).
Gli inerti debbono risultare bene assortiti in grossezza e costituiti da grani resistenti, non provenienti da roccia
decomposta e gessosa. La sabbia deve essere scricchiolante alla mano, non contenere materie organiche
melmose o comunque dannose; deve essere lavata con acqua dolce, qualora ciò sia necessario, per eliminare le
materie nocive. La ghiaia ed il ghiaietto debbono essere ben assortiti formati da elementi resistenti e non gelivi, scevri
da sostanze estranee, da parti friabili o terrose, e comunque dannose.
ART. 65 LEGANTI
CALCI AEREE
La fornitura e l'impiego delle calci aeree debbono uniformarsi alle prescrizioni del R.D.L.16.11.1939 n.2237. La calce
dolce sarà di recente cottura, non dovrà contenere più del 4% di umidità, ne più dell'8% di altre materie che non
siano ossido di calcio. Spenta con acqua dovrà completamente trasformarsi in grassello. Le calci in polvere dovranno
provenire dallo spegnimento totale di ottime calci in zolle, attuato in stabilimenti specializzati.
La polvere dovrà essere fina, omogenea e secca. La calce viva in zolle al momento dell'estinzione dovrà essere
perfettamente anidra; sarà rifiutata quella ridotta in polvere o sfiorita e perciò si dovrà provvedere la calce viva a
misura del bisogno e conservarla in luoghi asciutti e bene riparati dall'umidità. Dopo l'estinzione la calce dovrà
conservarsi in apposite vasche impermeabili rivestite di tavole o muratura, mantenendola coperta. La calce
destinata agli intonaci dovrà essere spenta almeno sei mesi prima dell'impiego; quella destinata alle murature almeno
15 giorni.
CALCI IDRAULICHE
La fornitura e l'impiego delle calci idrauliche devono uniformarsi alle prescrizioni del R.D.L.16.11.1939 n.2231.
Le calci dovranno provenire dalle migliori fornaci, saranno di recente cottura, colore uniforme non bruciate ne
vitree.
Saranno rifiutati tutti quei sacchi il cui contenuto contenga grumi o parti avariate o comunque dia segni di aver
subito l'azione dell'umidità.
Le calci idrauliche si distinguono con la seguente nomenclatura e caratteristiche:
- calce idraulica naturale od artificiale in polvere (a 28 giorni, trazione 1,9 N/mm2);
- calce eminentemente idraulica od artificiale in polvere (a 28 giorni, trazione 1,9 N/mm2).
Le calci idrauliche dovranno essere conservate a secco, al riparo dalle piogge, su pavimenti in legno o cemento.
ART. 66 CEMENTI E MATERIALI PER OPERE IN CA
I requisiti meccanici dovranno rispettare la legge n. 595 del 26.5.65 ed in particolare:
Resistenza a compressione:
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Capitolato Speciale d’Appalto
-cementi normali
- 7 gg. Kg/cmq 175
- 28 gg. Kg/cmq 325;
-cementi ad alta resistenza
- 3 gg. Kg/cmq 175
- 7 gg. Kg/cmq 325
- 28 gg. Kg/cmq 425;
-cementi A.R./rapida presa
- 3 gg. Kg/cmq 175
- 7 gg. Kg/cmq 325
- 28 gg. Kg/cmq 525;
Per le resistenze a flessione e le modalità di prova, per i requisiti chimici ed altre caratteristiche vedasi la legge n. 595
del 26.5.65.
Cementi ad alta resistenza chimica e pozzolanici
Verranno usati per opere in presenza di ferro, acqua di mare, acque acide.
Il campo di applicazione sarà determinato in base alle caratteristiche di resistenza garantite dal fornitore.
Cementi alluminosi
Applicazione consentita con riferimento al D.M.3.6.68 e Legge 26.5.68 n. 595
Cementi bianchi
Come sopra e secondo le prescrizioni del fornitore.
Additivi PER C.a.
L'uso di additivi per calcestruzzi e' ammesso solo su proposta dell’Appaltatore, e accettazione scritta della Direzione
Lavori, e dovrà indicare prodotti, dosature e scopi di tale impiego.
Ghiaia e pietrisco PER C.A.
Dovranno essere costituiti da elementi lapidei puliti non alterabili dal freddo e dall'acqua.
Dovranno essere esenti da polveri, gessi, cloruri, terra, limi, ecc. e dovranno avere forme tondeggianti o a spigoli
vivi, comunque non affusolate o piatte.
L'appaltatore dovrà provvedere, a richiesta della Direzione Lavori ed a suo onere, al controllo granulometrico
mediante i crivelli UNI 2333 e 2334 ed alla stesura delle curve granulometriche eventualmente prescritte. Per il
pietrisco vale quanto detto per la ghiaia. Dovranno essere applicate le prescrizioni del R.D. 16.11.39 e tutte le
norme e le leggi vigenti.
La massima dimensione degli aggregati sarà funzione dell’impiego previsto per il calcestruzzo, del diametro
delle armature e della loro spaziatura.
Orientativamente si possono ritenere validi i seguenti valori:
-fondazioni e muri di grosso spessore:
30 mm
-travi, pilastri e solette:
20 mm
-solette di spessore minore di 10 cm, nervature di solai e membrature sottili:
12/13 mm
Sabbie (per calcestruzzo)
Dovranno essere costituite da elementi silicei procurati da cave o fiumi, dovranno essere di forma angolosa,
dimensioni assortite ed esenti da materiali estranei o aggressivi come per le ghiaie; in particolare dovranno
essere esenti da limi, polveri, elementi vegetali od organici.
Le sabbie prodotte in mulino potranno essere usate previa accettazione della granulometria da parte del
Direttore Lavori.
In ogni caso l'Appaltatore dovrà provvedere a suo onere alla formulazione delle granulometrie delle sabbie usate
ogni qualvolta la Direzione Lavori ne faccia richiesta; le granulometrie dovranno essere determinate con tele e
stacci UNI 2331 ed UNI 2332.
Per tutto quanto non specificato valgono le norme del D.M. 14.1.66 e successive modifiche.
E' facoltà del Direttore dei Lavori di rifiutare le partite di cemento che contengono grumi o parti avariate.
ART. 67 BLOCCHI IN LATERIZIO
I laterizi da impiegare per lavori di qualsiasi genere, dovranno corrispondere alle norme per l'accettazione di cui nel
R.D.16.11.1939 n. 2233, ed alle norme UNI vigenti.
I laterizi saranno delle migliori fornaci, di pasta fine, compatta, omogenea, priva di noduli e di calcinelli.
Essi dovranno risultare sonori alla percussione, non contorti, né vetrificati, né screpolati.
I blocchi semipieni in laterizio alleggerito in pasta Poroton serie 800 o equivalente da impiegare nelle murature delle
dimensioni indicate nelle tavole di progetto o nell’elenco prezzi, con superficie da intonaco prodotti da azienda
certificata secondo la norma ISO 9002, avranno un peso specifico apparente del blocco pari a 800 Kg/mc +/- 8% ed una
percentuale di foratura non superiore al 45% e conforme ai requisiti previsti dal D.M. 20.11.87: lo spessore delle cartelle
esterne deve essere maggiore-uguale a mm. 10 al netto della rigatura; le cartelle interne dovranno presentare uno
47
Capitolato Speciale d’Appalto
spessore medio pari a mm. 8 (+/- 10% di tolleranza) e l’area di ogni singolo foro (non di presa) dovrà essere non
superiore a 12 cmq. In funzione della dimensione del blocco si potranno avere uno o due fori di presa ognuno di
area non superiore a 35 cmq. I valori di resistenza del blocco dovranno essere documentati con un regolare
certificato, rilasciato da da un laboratorio ufficialmente riconosciuto. Per quanto riguarda i limiti di accettazione si
farà riferimento alla norma UNI 8942/1986, in particolare dovranno essere garantiti i seguenti requisiti:
•
resistenza caratteristica a compressione in direzione dei fori >=27 N/mmq La posa dovrà avvenire con
malta classe M3 (D.M. 20.11.87 art.1 2.1) garantendo la rasatura con regolarità dei giunti di malta.
•
coefficiente di trasmittanza K 1,21 Kcal/hmq°C
LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO:
1.0 NORMA UNI E DIRETTIVE EUROPEE
1.1 Progetto da Norma UNI U73060800 del giugno 1998, "Elementi di calcestruzzo vibrocompresso per murature
specifiche e metodi di prova";
1.2 Direttiva europea CPD n.89/106;
2.0 LEGGI E DECRETI
2.1 D.M. 16.01.96 Norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei
carichi e sovraccarichi";
2.2 Circolare del 4 Luglio 1996 n. 156AA.GG./STC "Istruzione per l'applicazione delle
Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"
di cui al Decreto ministeriale 16 Gennaio 1996;
2.3 D.M. 20.11.87 Norme Tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il
loro consolidamento.
2.4 "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell'energia, di risparmio
energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia;
2.5 Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 11 marzo 1988. "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce,
la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione
ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione". 2.6 circolare n.91 del Ministero
dell'Interno, Direzione Generale dei Servizi Antincendio del14.09.61;
2.6 D.M. 14/01/2008 “Norme tecniche per le costruzioni”.
3.0 NORME UNI
3.1 UNI 8396 "Prove di resistenza ai carichi sospesi";
3.2 UNI 8327 "Prove di resistenza al calore ed irraggiamento";
3.3 UNI 7678 "Elementi costruttivi- prove di resistenza al fuoco"(circolare n.91 del 1961); 3.4 UNI 10351 "Materiali da
costruzione" conduttività termica e permeabilità al vapore. 3.5 UNI 10355 "Murature e solai, valori della resistenza termica e
metodo di calcolo"; 5.0 NORME ISO
5.1 ISO UNI EN 9002 "Sistemi di qualità, modello per l'assicurazione della qualità nella fabbricazione,
installazione ed assistenza".
ART. 68 LEGNAMI D’OPERA
I legnami da impiegarsi in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza essi siano dovranno rispondere a tutte le
prescrizioni di cui al D.M.30.10.1912 n.2233, ed alle norme UNI vigenti, saranno provveduti fra le più scelte qualità
della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso cui sono destinati.
I legnami destinati alla costruzione di infissi esterni o interni dovranno essere di prima scelta, di struttura e fibra
compatta e resistente, non deteriorata, perfettamente sana, e priva di spaccature sia in senso radiale che circolare.
Dovranno essere perfettamente stagionati, a meno che non siano essiccati artificialmente, presentare colore e venatura
uniforme ed essere privi di alburno ed esenti da nodi, buchi od altri difetti.
Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi più dritte, affinché le fibre non riescano mozze dalla sega e si ritirino dalle
connessure.
Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere spianate e senza
scarniture, i legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce esattamente
spianate, senza rientranze o risalti e con gli angoli tirati a filo vivo, senza alburno, né smussi di sorta.
ART. 69 ACCIAIO PER ARMATURE
Gli acciai per cemento armato dovranno essere esenti da difetti che possano pregiudicare l’aderenza con il
conglomerato e corrispondere alle “Norme per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e
per le strutture metalliche” del Decreto Ministeriale 14 febbr. 1992.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Le stesse prescrizioni si applicano anche agli acciai in fili lisci o nervati, alle reti elettrosaldate ed ai trefoli per cemento
armato.
Le barre per armature dovranno essere conformi a:
- UNI 6407/88, 7070/82, 7230/73, 7231/73
- UNI EU 21
- UNI 556/1 - UNI 564/60
- UNISIDER 35.
- EN 10002/1
Tutti i materiali in acciaio usati per la realizzazione di opere in cemento armato o strutture metalliche dovranno avere
caratteristiche conformi alle prescrizioni della normativa vigente, certificate da idonei documenti di accompagnamento
e confermate dalle prove fatte eventualmente eseguire dalla direzione lavori presso laboratori riconosciuti.
ART. 70 MANUFATTI DI CEMENTO E GRES
MANUFATTI DI CEMENTO
Dovranno essere costituiti da un conglomerato cementizio vibrato, con cemento "tipo 425" per metro cubo di inerti
secchi (sabbia e ghiaietto, vagliati e lavati in apposita composizione granulometrica) nelle proporzioni sottoelencate:
- 300 Kg per pozzetti a sifone, cassette di raccordo, botole e caditoie da giardino;
- 400 Kg per tubi, botole stradali, paracarri e barriere "tipo A.N.A.S.";
- 500 Kg per caditoie da carreggiate.
Le armature in ferro tondo-acciaioso qualora previste, nei vari diametri ed in qualsiasi modo disposte, dovranno
corrispondere ai requisiti di cui al D.M.26.5.1980. I tubi in cemento dovranno essere forniti in pezzi della lunghezza
di ml.1 con gargame profilato ed a perfetta tenuta con semplice stuccatura in cemento. L'impasto dovrà essere
eseguito nelle seguenti proporzioni:
- 400 Kg di cemento Portland "tipo 325";
- 0,700 m3 di ghiaietto ben lavato con diametro da 8 -15 mm (in base alle dimensioni delle tubazioni);
- 0,500 m3 di sabbia granita, accuratamente lavata e scevra da materie terrose.
L'impasto verrà gettato, nelle apposite forme ed accuratamente pressato e vibrato, dopo le operazioni di disarmo le
tubazioni non dovranno avere ghiaietto affiorante sia nella parte interna che in quella esterna. I gargami dovranno
venire eseguiti con appositi impasti di sola sabbia e cemento nelle seguenti proporzioni:
- 500 Kg cemento Portland "tipo 325"
- 1,00 m3 di sabbia.
I tubi dovranno avere una stagionatura di almeno 30 giorni, dovranno essere perfettamente calibrati, con pareti
perfettamente lisce ed esenti da scabrosità, sbavature e fessurazioni ed avere i gargami ben profilati. L'impiego di
manufatti in cemento-amianto (tubi, lastre, ecc.) va escluso.
Le tubazioni per fognature dovranno avere tenuta alla pressione idraulica interna non inferiore a 0,24 N/mmq (2,5
kg/cmq) e resistenza a flessione non inferiore a 18 N/mmq (180 kg/cmq).
Le canne fumarie risponderanno alle norme e caratteristiche indicate e dovranno avere una resistenza alla
temperatura, nel tipo a doppia parete, fino a 250 °C.
MANUFATTI IN GRES
Dovranno essere d'impasto omogeneo, compatto anche in frattura, ben vetrificato, senza incrinature, difetto od
asperità e, percossi al martello devono dare un suono metallico. Essi devono essere coperti totalmente o parzialmente
da una vetrina esclusivamente o prevalentemente a base di silicati, cioè da una copertura vetrificata, ottenuta ad
alta temperatura mediante reazioni tra sostanze di apporto ed argille costituenti il grès.
ART. 71 MANUFATTI IN MATERIALE PLASTICO, IN P.V.C. ED IN POLIETILENE
I manufatti di cui sopra, dovranno avere i marchi di conformità e di corrispondenza alle norme UNI. I tubi in PVC
rigido, per il convogliamento di acqua potabile dovranno essere del "tipo UNI 313", rispondente alle prescrizioni
igienico – sanitarie del ministero della sanità (circolare n.102 del 2.12.1978). I tubi in PVC rigido, di color grigio, per
condotte di scarico nei fabbricati civili ed industriali dovranno essere del "tipo UNI 301".
I tubi del PVC rigido,di color arancio, per condotte di scarico discontinue dovranno essere del " tipo UNI 302". I tubi in
PVC rigido per condotte di scarico interrotte dovranno essere del"tipo UNI 303".
I tubi in polietilene ad alta densità per condotte di scarico di fluidi all'interno di fabbricati dovranno essere del "tipo UNI
302".
Nelle condotte con fluidi in pressione gli spessori varieranno da 1,6 a 1,8 mm. con diametri da 20 a 600 mm. I
raccordi saranno a bicchiere od anello ed a tenuta idraulica.
La marcatura dei tubi dovrà comprendere l'indicazione del materiale, del tipo, del diametro esterno, l'indicazione della
pressione nominale, il marchio di fabbrica, il periodo di produzione.
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Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 72 ISOLANTI E COIBENTI
Dovranno essere, nei vari tipi e materiali, di buona qualità, in particolare per quanto riguarda il polistirene dovrà
essere del tipo vergine e non rigenerato. Prima della fornitura, l'Appaltatore dovrà presentare alcune campionature,
con specificata la densità, gli spessori, le dimensioni, il peso ed il coefficiente di conducibilità termica, alla preventiva
approvazione della D.L.
ART. 73 IMPERMEABILIZZAZIONI
I materiali impermeabilizzanti dovranno essere della migliore qualità di provata resistenza agli agenti atmosferici. Per
quanto concerne le guaine, potranno essere anche del tipo armato con tessuto di vetro o di juta, oppure avere
supporto in poliestere. Prima della fornitura l'Appaltatore dovrà presentare delle campionature da sottoporre alla
preventiva approvazione della D.L., delle quali oltre ad essere precisate le singole caratteristiche, dovrà essere
indicato anche il peso per metro quadrato.
BARRIERA AL VAPORE
La barriera al vapore, nel caso di locali con umidità relativa dell'80% alla temperatura di 20°C, sarà costituita da una
membrana bituminosa del peso di 2 kg/mq. armata con una lamina di alluminio da 6/100 di mm. di spessore posata
su uno strato di diffusione al vapore costituito da una membrana bituminosa armata con velo di vetro e munita di
fori; questa membrana verrà posata in opera mediante una spalmata di bitume ossidato (2 kg/mq) applicato a caldo
previo trattamento dell'elemento portante con primer bituminoso in solvente. Nel caso di locali con umidità relativa
entro i valori normali, la barriera al vapore sarà costituita da una membrana impermeabile, a base di bitume
distillato o polimeri, con armatura in velo di vetro del peso di 3 kg/mq. posata a fiamma sull'elemento portante
previamente trattato con primer bituminoso a solvente e con sormonta dei teli di almeno 5 cm saldati a fiamma.
Gli eventuali elementi isolanti posti sopra la barriera al vapore dovranno sempre essere (salvo nella soluzione del tetto
rovescio) totalmente incollati.
Barriera al vapore per alto tasso di umidità (80% a 20°C)
Membrana bituminosa del peso di 2 kg/mq. armata con una lamina di alluminio goffrato da 6/100 di mm. di
spessore, posata su uno strato di diffusione al vapore costituito, a sua volta, da una membrana bituminosa armata
con velo di vetro e con fori di 2 cm. di diametro nella quantità di 115/mq. ca. (la posa in opera della membrana sarà
eseguita con bitume ossidato spalmato a caldo previo trattamento del supporto con primer bituminoso in solvente).
Barriera al vapore per tasso di umidità medio-basso (50-60% a 20°C)
Membrana impermeabile, a base di bitume distillato o polimeri, con armatura in velo di vetro, del peso di 3 kg/mq.
posata a fiamma sull'elemento portante previamente trattato con primer bituminoso a solvente, o telo di polietilene
spessore mm 4.
STRATO DI SCORRIMENTO
Verrà posto tra gli strati impermeabilizzanti ed il relativo supporto e dovrà avere caratteristiche di imputrescibilità,
rigidità, basso coefficiente di attrito, buona resistenza meccanica; sarà costituito da un feltro di vetro da 50 g/mq
trattato con resine termoindurenti oppure da cartonfeltro bitumato cilindrato da 300 g/mq. Lo strato di scorrimento
dovrà essere posato a secco come pure la prima membrana ad esso sovrastante che dovrà essere saldata solo nelle
zone di sormonta dei teli.
Lo strato di scorrimento non dovrà essere posato in prossimità dei contorni, dei volumi tecnici della copertura, dei
bocchettoni, dei caminetti di ventilazione, delle gronde e dei giunti di dilatazione, fermandosi a 20-30 cm da tali elementi.
MEMBRANE IMPERMEABILI
Saranno costituite da fogli impermeabilizzanti in PVC rinforzato e simili con o senza rinforzi (in tessuto di vetro o
sintetico) posati secondo i sistemi in indipendenza, in semindipendenza o in aderenza e secondo le prescrizioni o le
relative specifiche fornite dal progetto, dalle case produttrici e dalla direzione dei lavori.
a) Cartonfeltro bitumato
Sarà costituito da carta feltro impregnata a saturazione di bitume ottenuta con un doppio bagno e, in aggiunta, uno
strato finale in fibre minerali.
Le caratteristiche dei diversi tipi di cartonfeltro dovranno essere conformi alle norme vigenti per tali materiali. I manti
bituminosi con supporti in fibra di vetro dovranno essere stabili chimicamente e fisicamente, resistenti alla trazione,
imputrescibili, etc.; le caratteristiche delle miscele bituminose e dei supporti o armature di protezione in fibre di vetro
saranno conformi alla normativa vigente od alle specifiche prescrizioni relative alle varie condizioni d'uso.
b)Guaine in resine
Saranno prodotte per vulcanizzazione di vari tipi di polimeri e additivi plastificati, dovranno essere resistenti al
cemento, al bitume ed alle calci, agli agenti atmosferici, ai raggi ultravioletti; avranno spessori variabili da 0,75 a 2
mm. e caratteristiche meccaniche adeguate.
c) Guaina per coperture non zavorrate
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Capitolato Speciale d’Appalto
Sarà costituita da un foglio impermeabilizzante in PVC (cloruro di polivinile) con rinforzo in tessuto di poliestere, avrà uno
spessore totale di 1,2/1,5 mm. e verrà usata come strato esposto del manto impermeabilizzante a strati non incollati, con
fissaggio meccanico e senza zavorramento. Dovrà avere caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, ai raggi UV, al
calore radiante ed avere stabilità dimensionale.
Il materiale sarà trasportato e posto in opera secondo le indicazioni della casa produttrice.
d) Guaina per coperture zavorrate
Sarà costituita da un foglio impermeabilizzante in PVC plastificato (cloruro di polivinile) con rinforzo in velovetro e
tessuto di vetro per lo spessore totale di 1/1,2 mm. e verrà usata come ultimo strato esposto del manto
impermeabilizzante a strati non incollati e con zavorramento.
Dovrà avere caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, ai raggi UV, alle radici, al calore radiante ed avere
stabilità dimensionale.
e) Membrana bugnata
Sarà costituita da un foglio impermeabilizzante in polietilene speciale ad alta densità (HDPE) avente spessore di
circa 0,6 mm. e circa 1860 bugne semiconiche al mq. in modo da garantire un volume d’aria di 5,31 lt/mq..
Disponibile in rotoli di varia altezza dal peso di 500 gr/mq. avente resistenza di schiacciamento maggiore a 150
KN/mq. con funzione drenante, posata con giunzioni e sormonti da cm. 20, fissaggio meccanico mediante appositi
tasselli e bottoni di fissaggio. I tasselli plastici a percussione con diametro di 9 mm. e lunghezza di circa 70 mm. non
richiedono attrezzi specifici per l’applicazione, verranno inoltre sigillate la fine e l’inizio del rotolo con una striscia
bituminosa che garantisce una perfetta continuità. Dovrà avere caratteristiche di resistenza agli agenti chimici e
biologici, alla azione perforante delle radici, resistente agli urti ed avere stabilità dimensionale, non inquinante la
falda acquifera, resistente a contaminazione da funghi e batteri, non degradabile, conforme alla norma DIN 4102/B2.
Applicare l’impermeabilizzazione dopo aver trattato le superfici in cls con guaina liquida impermeabilizzante
elastomero bituminosa altamente elastica
f) Guaina liquida impermeabilizzante elastomero bituminosa altamente elastica
Prodotto altamente elastico (800%) pronto all’uso, applicato a pennello, rullo o spazzolone su superficie ben livellate ed
asciutte in ragione di 1,5 Kg/mq., il prodotto non deve essere applicato in previsione di pioggia, nebbia o basse
temperature inferiori a + 5°C. Impiegata per l’impermeabilizzazione dei muri controterra su tutte le superfici dove
bisogna posare l’impermeabilizzazione in rotoli del tipo bugnato.
MALTE
Costituite da miscele di cementi speciali ed inerti, additivati con prodotti sintetici ed impermeabili che, mescolati con
acqua formano una pasta applicabile con pennello, con la cazzuola, tramite pistola a spruzzo appropriata che
permettono di realizzare impermeabilizzazioni rigide. Il variare dei componenti chimici donano alle malte specifiche
caratteristiche in relazione alle diverse situazioni da risolvere: cementi osmotici idonei a bloccare i fenomeni di risalita
di umidità dal suolo per capillarità o di infiltrazione d’acqua con modesta pressione; rivestimenti impermeabilizzanti
elastici, impermeabilizzanti bicomponenti con proprietà elastiche adatti per superfici soggette a fessurazioni; cementi
impermeabilizzanti in grado di impermeabilizzare in profondità e in maniera permanente strutture verticali e orizzontali
in calcestruzzo e pressione e contropressione; impermeabilizzanti in emulsione bituminosa per la formazione di
caldane protettive e la protezione totale all’acqua anche in presenza di elevate pressioni positive.
ART. 74 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
Tutti i materiali per pavimentazioni dovranno corrispondere alle norme di accettazione di cui al R.D.16.11.1939
n.2234. La resistenza all'urto dovrà essere, per le mattonelle comuni, non inferiore a 1.96 N/m (0,20 kg/m) e la
resistenza a flessione non inferiore a 2,9 N/mmq (30 kg/cmq); per il coefficiente di usura saranno considerati valori
diversi che oscillano dai 4 mm, per le mattonelle in gres, ai 12 mm. delle mattonelle in cemento o asfalto.
Le caratteristiche dei materiali per pavimentazioni dovranno essere le seguenti:
MATERIALI CERAMICI
I prodotti ceramici più comunemente impiegati per pavimenti e rivestimenti di pareti debbono presentare struttura
omogenea, superficie perfettamente liscia, non scheggiata e di colore uniforme, con lo smalto privo assolutamente
di peli, cavillature, bolle, soffiature o simili difetti. Le piastrelle dei rivestimenti murali a tinta unita o pennellato, devono
essere fabbricate con smalti non trasparenti e debbono essere garantite contro il cavillo.
ART. 75 FABBRO: METALLI, PROFILATI, TRAFILATI, TUBI, LAMIERE ED INFERRIATE
METALLI FERROS:I
In genere i materiali ferrosi da impiegarsi nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiature e da qualsiasi altro
difetto apparente o latente di fusione, laminazione, trafilatura fucinatura e simili. Essi dovranno rispondere a tutte le
condizioni previste nei Decreti Ministeriali vigenti in materia e presentare, a seconda della loro qualità, i seguenti requisiti:
FERRO COMUNE
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Capitolato Speciale d’Appalto
il ferro comune dovrà essere di prima qualità di natura fibrosa a grana fine omogenea, senza slegamenti, sfogliature
e ruggine, di vena diritta e continua, di colore bianco azzurrognolo e dovrà resistere senza rompersi ad una trazione
di 4N/mm2 di sezione. Dovrà essere malleabile tanto a freddo che a caldo, senza pagliette, sfaldature od altri difetti
non visibili, dovrà saldarsi bene, non fendersi o spezzarsi sotto la percossa del martello, non sfaldarsi attorcigliandolo,
non guastarsi agli orli perforandolo.
ACCIAIO
Saranno definiti acciai i materiali ferrosi contenenti meno dell'1,9% di carbonio; le classi e le caratteristiche relative
saranno stabilite dalle norme già citate alle quali si rimanda per le specifiche riguardanti le qualità dei vari tipi e le
modalità delle prove da eseguire.
Le caratteristiche degli acciai per barre lisce o ad aderenza migliorata, per reti elettrosaldate, fili, trecce, trefoli, strutture
metalliche, lamiere e tubazioni dovranno essere in accordo con la normativa vigente.
GHISA
La ghisa dovrà essere di prima qualità e di seconda fusione, dolce, tenace, leggermente malleabile, facilmente
lavorabile con la lima e con lo scalpello; di fattura grigia, finemente granosa e perfettamente omogenea, esente da
screpolature, vene, bolle, sbavature, asperità ed altri difetti capaci di menomarne la resistenza. Dovrà inoltre essere
perfettamente modellata.
ACCIAIO INOSSIDABILE
Sulla superficie non dovranno essere visibili difetti di origine meccanica ed inclusioni, queste ultime dannose perché
funzionano da innesco per la corrosione.
METALLI NON FERROSI:
STAGNO
Lo stagno deve essere puro, malleabile, del colore della lucentezza dell'argento, piegandolo, accostato all'orecchio,
dovrà dare quel caratteristico crepitio la cui intensità deve essere in proporzione diretta alla sua purezza.
RAME
Il rame deve essere duttile, malleabile; nella fattura dovrà risultare granulare e compatto, del colore tendente al giallo
rossastro. Il rame dovrà rispondere ai seguenti requisiti:
- rame crudo in barre, lastre; carico di rottura a trazione: 350-450 N/mm2:
- rame semicrudo in filo; carico di rottura a
trazione: 290-340 N/mm2;
- rame ricotto in barre, in lastre; carico di rottura: 210-240 N/mm2;
PIOMBO
Il piombo deve essere duttile, di colore grigio, tagliato di recente dovrà presentare una superficie brillante;
percuotendolo non dovrà dare alcun suono.
BRONZO
Il bronzo dovrà rispondere ai seguenti requisiti:
- bronzo crudo in barre, nastri, fili, lega ottenuta per fusione di componenti Cu 94/90 e Sn 6/10; - bronzo ricotto in nastri,
latte, fili: lega come sopra;
- bronzo fusione per serramenti, maniglie ecc., costituito da: Cu 83,86 + Sn 15,32 + Pb 0,43 + Zn 0,28. ZINCO
Lo zinco deve essere duttile, di colore bianco-azzurrognolo; al fuoco reso rosso, deve bruciare nell'aria dando dei fiocchi
leggeri di ossido di zinco.
OTTONE
L'ottone deve essere dato da un lega di rame e zinco nelle proporzioni di 30% di zinco e 70% di rame con
tolleranza non superiore del 2%.
L'ottone dovrà corrispondere ai seguenti requisiti:
- ottone di fusione composto da Cu 67+Zn 30 +Pb 3, carico di rottura a trazione 300-780 N/mm2;
- ottone laminato in lastre, composto da Cu 70 + Zn 30, carico di rottura a trazione 420-520 N/mm2.
ALLUMINIO
Per uso corrente potrà essere impiegato con i titoli 99%; per tutti gli altri usi (compreso le coperture in genere)
meglio alluminio 99,5%.
ART. 76 LATTONERIE: COPERTURA, GRONDAIE, CANALI, PLUVIALI, SCOSSALINE E CONVERSE
Tutte le lattonerie, sia nelle varie sagome, sviluppi e diametri in alluminio lega 5754, stato fisico H18/28, dovranno
avere uno spessore non inferiore a 0,7 mm, ove non sia prescritto uno spessore particolare. I materiali di cui sopra
dovranno essere forniti pronti per la posa, ossia sagomati come da prescrizioni, completi di saldature, aggraffature,
staffe, tiranti, giunture, profilati perimetrali come da disegni architettonici, pezzi speciali, martinetti ad interasse di 1200
mm., guarnizioni, gruppi composti di staffe in poliammide rinforzato e viti in acciaio zincato, che permetteranno
l’ancoraggio del manto agli arcarecci sottostanti senza alcuna perforazione delle lastre di copertura e permetteranno
altresì il libero movimento per effetto delle dilatazioni termiche.
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Capitolato Speciale d’Appalto
ART. 77 VETRI E MATERIALI TRASLUCIDI
I prodotti vetrari, nei vari tipi e spessori, devono presentare le caratteristiche previste da progetto o richieste dalla D.L.,
devono in ogni modo essere perfettamente trasparenti, privi di bolle, di ondulazioni e di macchie, di spessore uniforme
con facce piane e parallele, e con limpida visuale. Non sono assolutamente tollerabili le impurità coloranti, specialmente
quelle di ferro.
I vetri devono essere in grado di resistere praticamente per tempo indefinito agli agenti atmosferici, all'acqua, all'azione di
alcali, acidi, ecc.
I vetri piani saranno del tipo semplice, con spessori dai 3 ai 12 mm (lo spessore sarà misurato in base alla media
aritmetica degli spessori rilevati al centro dei quattro lati della lastra) e tolleranze indicate dalle norme UNI.
Saranno considerate lastre di cristallo trattato i vetri piani colati e laminati con trattamento delle superfici esterne tale da
renderle parallele e perfettamente lucide.
I cristalli di sicurezza saranno suddivisi, secondo le norme indicate, nelle seguenti 4 classi:
a)
sicurezza semplice, contro le ferite da taglio e contro le cadute nel vuoto;
b)
antivandalismo, resistenti al lancio di cubetti di porfido;
c)
anticrimine, suddivisi in tre sottoclassi, in funzione della resistenza all'effetto combinato di vari tipi di colpi;
d)
antiproiettile, suddivisi in semplici ed antischeggia.
Si definiscono, infine, cristalli greggi le lastre di cristallo caratterizzate dall'assenza del processo di lavorazione finale dopo
la colatura e laminatura e con le facce esterne irregolari, trasparenti alla sola luce e con eventuali motivi ornamentali.
I vetri stratificati, costituiti da vetri e cristalli temperati dovranno rispondere alle caratteristiche indicate dalle suddette
norme e saranno composti da una o più lastre di vario spessore, separate da fogli di PVB (polivinil butirrale) o simili, con
spessori finali variabili fino ad un max di 41 mm. nel caso di vetri antiproiettile.
ART. 78 VERNICI E PITTURE
I materiali impiegati nelle opere da verniciatore e tinteggiatore dovranno essere sempre della migliore qualità.
L'impiego di eventuali solventi e diluenti dovrà soddisfare le prescrizioni delle norme di cui alla Legge n. 245 del 1963.
OLIO DI LINO COTTO
Sarà bene depurato, di colore assai chiaro e perfettamente liquido, di odore forte ed amarissimo al gusto, scevro da
ogni altro olio (sarà solo tollerata una bassissima percentuale di resinato); disteso in strato sottile su lastra di vetro
dovrà essiccare in 24 ore.
ACQUA RAGIA VEGETALE
(Essenza di trementina). Dovrà essere limpida, incolore, di odore gradevole e volatile.
BIANCO DI ZINCO
Il bianco di zinco dovrà essere in polvere finissima, bianca, costituita da ossido di zinco e non dovrà contenere più
del 4% di sali di piombo allo stato di solfato, né più dell'1% di altre impurità; l'umidità non deve superare l'1%.
IDROPITTURA OPACA PER ESTERNI
Si può applicare a pennello o a rullo su intonaco nuovo o vecchio, previo trattamento del fondo con isolanti
emulsionanti in acqua od in soluzione.
Essicca all'aria in otto ore; occorre un intervallo di dodici ore per l'applicazione di una mano successiva, ha un potere
coprente per chilogrammo di idropittura da 5 a 8 mq per ogni mano, a seconda del fondo. Il prodotto è composto per il 4050% di pigmento (ossido di titanio rutilo non inferiore al 55%, carbonato di calcio non inferiore al 40% e per il resto
di mica superventilata od altri extender inerti) e per il 60-65% di veicolo (resina acrilica o vinilversatica non inferiore al
28-30% e per il rimanente 70-72% di acqua e ausiliari, antischiuma, disperdente, bagnante, antimuffa).
IDROPITTURA OPACA PER INTERNI
Si può dare a pennello od a rullo su legno, intonaci e superfici rasate a gesso od a stucco.
Essicca all'aria dopo otto ore e occorre un intervallo non inferiore alle dodici ore per l'applicazione di una mano
successiva.
Ha un potere coprente per chilogrammo da 4 a 6 m2 per ogni mano a seconda del fondo.
Il prodotto è composto per il 37-40% di pigmento (ossido di titanio rutilo 75%, caolino 25% od altri extender inerti) e
per il 60-63% di veicolo (resina acetovinilica o acrivinilica 18-20% e per il rimanente 80-82% da acqua e ausiliari,
antischiuma, disperdente, bagnante, antimuffa).
ANTIRUGGINE AL MINIO DI PIOMBO IN OLIO
Si può applicare a pennello o a rullo su superfici ferrose esenti da ruggine e calamina.
Essicca all'aria, occorre un intervallo da 3-7 giorni a seconda della temperatura ambiente per l'applicazione di una
mano successiva; ha un potere coprente per chilogrammo da 3 a 5 m2; colore del prodotto: rosso arancio.
Il prodotto è composto 70-80% di pigmento (minio di piombo non setting) e per il 20-25% di veicolo (olio di lino cotto
puro).
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Capitolato Speciale d’Appalto
PITTURA ANTIRUGGINE AL MINIO E CROMATI IN VEICOLO GLICEROFTALICO
Si può applicare a spruzzo o a pennello su superfici ferrose esenti da ruggine e calamina.
Essicca all'aria, occorre un intervallo di 24 ore per l'applicazione di una mano successiva, ha un potere coprente per
chilogrammo da 4 a 7 m2 Il colore del prodotto: da arancio a rosso ossido. Il prodotto è composto dal 50-55% di
pigmento (48% di minio di piombo non setting; 29% arancio cromo; 19% di talco od extender inerti; 45% ossido di ferro
rosso) e per il 45-50% di veicolo (resina gliceroftalica medio olio tipo lino legno; il residuo fisso non dovrà essere inferiore al
17% sul prodotto finito ed al 35% sul solo veicolo).
ANTIRUGGINE AL CROMATO DI ZINCO CON RESINA SPECIALE INSAPONIFICABILE
Si può applicare a pennello, a rullo, a spruzzo, ad immersione su superfici in ferro levigate e su lamiere zincate.
Essicca all'aria, occorre un intervallo di 24 ore per l'applicazione di una mano successiva, potere coprente per
chilogrammo da 6 a 8 m2. Colore del prodotto: giallo limone. Il prodotto è composto dal 40-45% di pigmento (100%
di tetraossicromato di zinco) di veicoli 55-60% (resina alchidica esterificata con disocianati o alchidica fenolata).
ZINCANTE A FREDDO MONOCOMPONENTE
Si applica a pennello su ferro sabbiato o quasi completamente privo di ruggine.
Essicca all'aria, occorre un intervallo di 72 ore per l'applicazione di una mano successiva, potere coprente per
chilogrammo da 5 a 7 mq. Colore del prodotto grigio metallico. Veicolo 10-15% (resina alchidica esterificata con
componenti disocianati) più zincante epossido e zincante inorganico.
PITTURA ALLUMINIO GLICEROFTALICA
Si può applicare a pennello o immersione.
Essicca all'aria, occorre un intervallo di 24 ore per l'applicazione di una mano successiva, potere coprente per
chilogrammo da 10 a 12 mq. Colore del prodotto: bianco argento.
Il prodotto è composto dal 20-25% di pigmento (alluminio in polvere a scaglie) del 75-80% di veicolo (resina gliceroftalica
in olio di lino).
PITTURA SMALTO OLEO SINTETICO
Si può applicare a pennello, a spruzzo ad immersione su serramenti in legno a superfici stuccate o in ferro già
pitturati con antiruggine.
Essicca all'aria, occorre un intervallo di 24 ore per l'applicazione di una mano successiva, potere coprente per
chilogrammo da 6 a 8 m2. Il prodotto è composto dal 35-40% di pigmento (ossido di zinco, titanio rutilo e pigmenti vari) del
60-65% di veicolo (olio lino cotto o standolio e resina gliceroftalica).
PITTURA SMALTO SINTETICO PER ESTERNI A BASE DI RESINE GLICEROFTALICHE MODIFICATE
Si può applicare a pennello, a spruzzo ad immersione su superfici in ferro già verniciate con antiruggine. Essicca
all'aria, occorre un intervallo di 24 ore per l'applicazione di una mano successiva, potere coprente per chilogrammo
da 6 a 8 m2. Colore del prodotto: di 25-30% di pigmento (83% di ossido di titanio rutilo, 15% di ossidi di zinco, 2% di
ossido di ferro) di veicolo 70-75% (resine gliceroftaliche lungo-olio di lino o olio di soia).
PITTURA A SMALTI SINTETICI COLORI FORTI
Si può applicare a spruzzo, a pennello, a immersione, su superfici in ferro trattate con antiruggine e sottosmalti,
essicca all'aria, occorre un intervallo di 24 ore per l'applicazione di una mano successiva, potere coprente per
chilogrammo da 6 a 8 m2. Colore del prodotto è composto dal 15-20% di pigmento (40% di rosso-giallo-amaranto
organico, 60% di solfato di bario precipitato) e dell'80-85% di veicolo (resina gliceroftalica lungo-olio solido-solventi
additivi).
SMALTO FERROMICACEO
Verniciatura di opere in ferro o in legno sia al metroquadro che al metrolineare per tubazioni e profilati metallici, dato a due
mani su superfici preventivamente trattate con vernice antiruggine al minio di piombo o similare.
VERNICIATURA CLS
Verniciatura protettiva di opere in calcestruzzo armato e non, poste all'esterno o all'interno, e carichi minerali tali da
consentire la reazione chimica con il sottofondo consolidandolo e proteggendolo dalla neutralizzazione
(carbonatazione e solfatazione), idrorepellente e traspirante, resistente al calore, ai raggi ultravioletti ed ai fumi
industriali, lavabile, resistente a solvente, inodore e non inquinante, fortemente alcalino, opaco come minerale, da applicare
a pennello e/o a rullo in almeno tre mani previa preparazione del sottofondo.
PRIMER AL SILICONE
Applicazione di una mano di fondo di idrorepellente, a base di siliconi o silicati, necessario per il trattamento
preliminare di supporti soggetti ad umidità da porre in opera a pennello o a rullo previa pulizia superficiale delle parti da
trattare.
IMPREGNANTE PER LEGNO
Verniciatura per opere in legno con impregnante a diversa tonalità o trasparente da applicare su superfici
precedentemente preparate in una prima mano maggiormente diluita con idoneo solvente ed una seconda mano
con minor quantità di solvente ed un intervallo di tempo minimo tra le due mani di almeno 8-10 ore.
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Capitolato Speciale d’Appalto
OPERE COMPIUTE
ART. 79 NORMATIVA – GENERALITA’
Per opere compiute si intendono tutti i lavori dati finiti ed eseguiti a perfetta regola d'arte.
Nell'esecuzione delle opere, il Concessionario dovrà attenersi alle normative vigenti ed a tutte le successive
modificazioni ed integrazioni emanate anche in corso dell'affidamento.
Tutte le categorie di lavoro indicate negli articoli seguenti dovranno essere eseguite nella completa osservanza delle
prescrizioni del presente capitolato e della specifica normativa e delle leggi vigenti.
Si richiamano espressamente, in tal senso gli articoli già riportati sull’osservanza delle leggi, le responsabilità e gli
oneri del Concessionario che, insieme alle prescrizioni definite negli articoli seguenti formano parte integrante del
presente capitolato.
ART. 80 OPERAZIONI PRELIMINARI, DEMOLIZIONI, SCAVI E REINTERRI
OPERAZIONI PRELIMINARI
Prima di iniziare qualsiasi opera relativa a movimenti di terra, il Concessionario dovrà effettuare un accurato rilievo
plano-altimetrico del sito segnalando tempestivamente alla Direzione Lavori e al Responsabile del procedimento
eventuali discordanze con i disegni di progetto.
Tutte le nuove opere dovranno essere riferite ai punti fissi di linea e di livello che verranno consegnati dalla
Direzione Lavori in accordo con la Stazione concedente.
Il Concessionario collaborerà con la Direzione Lavori nelle operazioni di consegna dei punti fissi materializzandoli
dove necessario, in modo che non possano essere rimossi e mantenendoli fino all'ultimazione dei lavori.
Prima dell’inizio di qualsiasi opera, il Concessionario dovrà effettuare il tracciamento delle opere, riferendosi ai punti
fissi di linea e di livello che verranno consegnati dalla Direzione dei Lavori, in accordo con il Concedente.
DEMOLIZIONI
Prima di iniziare i lavori il Concessionario dovrà accertare la natura, lo stato ed il sistema costruttivo di eventuali
opere da demolire. Salvo diversa prescrizione, il Concessionario disporrà la tecnica più idonea, i mezzi d'opera, i
macchinari e l'impiego del personale.
Le demolizioni di murature di qualsiasi genere, di opere in c.a., la rimozione di tubazioni e qualsiasi altra opera, sia
parziale e sia totale, devono essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni al fine di non danneggiare le
parti residue e prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare danni e disturbi a terzi.
Si dovranno anche predisporre, nel caso di edifici adiacenti esposti a rischi connessi con le lavorazioni da eseguire,
opportune puntellature o rinforzi necessari a garantire la più completa sicurezza di persone o cose in sosta o di passaggio
nelle immediate vicinanze.
La Direzione Lavori tramite ordine scritto, indicherà al Concessionario le parti da demolire o soggette a rimozione;
nei casi in cui il Concessionario demolisse o rimuovesse anche parti di opera non interessate da lavori, deve a sua
cura e spese ripristinarle.
I materiali riutilizzabili si intendono di proprietà dell'Amministrazione, ed a giudizio della Direzione Lavori e del
Responsabile del procedimento, devono essere opportunamente puliti, trasportati e ordinati nei luoghi che verranno
indicati dalla Direzione stessa.
Tutte le opere provvisionali inerenti e conseguenti le demolizioni e le rimozioni, debbono intendersi a totale carico
del Concessionario.
La demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso dovrà essere realizzata con attrezzature dotate di
frese a tamburo funzionanti a freddo e munite di nastro caricatore per la raccolta del materiale di risulta.
E’ possibile, su autorizzazione della direzione dei lavori, utilizzare fresatrici a sistema misto (preriscaldamento leggero).
Lo spessore di demolizione sarà quello indicato dalla direzione dei lavori e dovrà essere mantenuto costante in tutti i suoi
punti; le misurazioni di tale spessore saranno ottenute dalla media delle altezze verificate sulle pareti laterali e quelle delle
zone centrali del cavo.
La demolizione totale o parziale di massicciate o di pavimentazioni stradali di qualsiasi dimensione dovrà essere
eseguita con mezzi meccanici e dovrà prevedere, a cura e spese del Concessionario, il carico ed il trasporto di tutto il
materiale di risulta presso aree regolarmente predisposte in tal senso.
SCAVI IN GENERE
Gli scavi in genere per qualsiasi lavoro a mano o con mezzi meccanici dovranno essere eseguiti secondo i disegni
di progetto e la relazione geologica e geotecnica di cui al D.M. 11 marzo 1988 e C.M. LL.PP. n. 30483/1988,
nonché secondo le particolari prescrizioni che saranno date all'atto esecutivo dalla Direzione Lavori.
Nella esecuzione degli scavi in genere il Concessionario dovrà procedere in modo da impedire scoscendimenti e
franamenti, restando esso, oltreché responsabile di eventuali danni alle persone ed alle opere, altresì obbligato a
provvedere a suo carico alla rimozione delle materie franate.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Il Concessionario dovrà inoltre provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla superficie del terreno siano
deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi.
Le materie provenienti dagli scavi in genere dovranno essere utilizzate per la livellazione del terreno e il
riempimento; ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte, a giudizio insindacabile della Direzione, ad altro impiego nei
lavori, dovranno essere portate fuori della sede del cantiere, a discarica. Le materie provenienti dagli scavi da
utilizzare per tombamenti o reinterri dovranno essere depositate in luogo adatto, accettato dalla Direzione Lavori,
per poi essere riprese a tempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno riuscire di danno ai
lavori, alle proprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti alla superficie. Il Responsabile
del procedimento potrà fare asportare, a spese del Concessionario, le materie depositate in contravvenzione alle
precedenti disposizioni.
Tutti gli scavi, dovranno essere privi di fango, detriti, macerie e materiale sciolto. Qualora, una volta raggiunta la
quota di imposta prevista, si riscontrassero le impurità sopra citate, o un suolo non idoneo per l’imposta delle
fondazioni, si dovrà procedere ad un ulteriore approfondimento e/o allargamento dello scavo fino alla loro completa
eliminazione. Si effettuerà successivamente un riempimento con materiale idoneo fino a ristabilire le quote previste
del progetto.
SCAVI DI SBANCAMENTO
Per scavi di sbancamento s'intendono quelli occorrenti per lo spianamento o sistemazione del terreno su cui dovrà
sorgere la costruzione, per tagli di terrapieni, per la formazione di scantinati, piani di appoggio per platee di
fondazione, vespai, rampe incassate o trincee stradali, ecc. ed in genere tutti quelli eseguiti a sezione aperta su
vasta superficie ove sia possibile l'allontanamento delle materie di scavo evitandone il sollevamento. Saranno
pertanto considerati scavi di sbancamento anche quelli che si trovino al di sotto del piano di campagna, o del piano
stradale di progetto quando gli scavi rivestano i caratteri sopra accennati.
SCAVI DI FONDAZIONE
Per scavi di fondazione in genere si intendono quelli incassati ed a sezione ristretta necessari per dar luogo ai muri,
ed ai plinti di fondazione propriamente detti.
Qualunque sia la natura e la qualità del terreno, gli scavi di fondazione, dovranno essere spinti fino alla profondità
che dalla Direzione dei Lavori verrà ordinata all'atto della loro esecuzione. Le profondità che si trovino indicate nei
disegni definitivi sono di semplice avviso e l'Amministrazione appaltante si riserva piena facoltà di variante nella
misura che reputerà più conveniente, senza che ciò possa dare al Concessionario motivo alcuno di fare eccezioni o
domande di speciali compensi, avendo egli soltanto diritto al pagamento del lavoro eseguito, con i prezzi
contrattuali stabiliti per le varie profondità da raggiungere.
Gli scavi di fondazione dovranno quando occorra, essere solidamente puntellati e sbadacchiati con robuste
armature, in modo da assicurare abbondantemente contro ogni pericolo gli operai, ed impedire ogni smottamento di
materia durante l'esecuzione tanto degli scavi che delle murature. Il Concessionario è responsabile dei danni ai lavori,
alle persone, alle proprietà pubbliche e private che potessero accadere per mancanza od insufficienza di tali
puntellazioni o sbadacchiature, alle quali egli deve provvedere di propria iniziativa, adottando anche tutte le altre
precauzioni riconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle prescrizioni che al
riguardo gli venissero impartite dalla Direzioni Lavori.
E' vietato al Concessionario, sotto pena di demolire il già fatto, di por mano alle murature prima che la Direzione dei
lavori e il Responsabile del procedimento abbia verificato ed accettato i piani delle fondazioni. I piani di fondazione
dovranno essere generalmente orizzontali, ma per quelle opere che cadono sopra falde inclinate, dovranno, a
richiesta della Direzione dei lavori, essere disposte a gradini ed anche con determinate contropendenze. Compiuta la
muratura di fondazione, lo scavo che resta vuoto, dovrà essere diligentemente riempito e costipato, a cura e spese
del Concessionario, con le stesse materie scavate, sino al piano di progetto. Col procedere delle murature il
Concessionario potrà recuperare i legnami costituenti le armature, sempre ché non si tratti di armature formanti
parte integrante dell'opera, da restare quindi in posto in proprietà dell'Amministrazione; i legnami però, che a
giudizio della Direzione dei lavori, non potessero essere tolti senza pericolo o danno del lavoro, dovranno essere
abbandonati negli scavi.
SCAVI A SEZIONE OBBLIGATA
Da eseguire con mezzo meccanico (o, per casi particolari, a mano) per dare luogo alle fognature, condutture, fossi e
cunette; compreso il taglio e la rimozione di radici e ceppaie, comprese le opere di sicurezza, il carico ed il trasporto
a discarica del materiale di risulta inclusa anche l'eventuale selezione di materiale idoneo per rilevati e da depositare
in apposita area all'interno del cantiere.
STRADOSSAMENTI
Per stradossamenti si intendono gli scavi eseguiti per lo spianamento e la sistemazione del terreno per la
formazione di viali e piazzali, cortili campi da gioco, ecc. con sterri spinti fino alla profondità di 30 cm. Sono considerati
scavi subacquei, soltanto quelli eseguiti in acqua a profondità maggiore di 20 cm per gli scavi generali e 30 cm per gli
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Capitolato Speciale d’Appalto
scavi parziali, sotto il livello costante delle acque. Lo scavo eseguito in acqua sino alla profondità sopraindicata, verrà
invece considerato agli effetti della contabilizzazione come scavo generale ordinario, senza diritti per il Concessionario a
chiedere compensi speciali. Quando la Direzione Lavori ordinasse il prosciugamento degli scavi sia nel corso di
esecuzione degli stessi sia durante l'esecuzione delle opere di fondazione, al Concessionario saranno corrisposti i
relativi compensi ed allo stesso competerà, se richiesto, la fornitura delle pompe e degli operai necessari per il
funzionamento. Per i prosciugamenti praticati durante l'esecuzione delle opere di fondazione e murature, il
Concessionario dovrà adottare tutti quegli accorgimenti atti ad evitare il dilavamento delle opere stesse.
OPERE DI RINFORZO
Nell'esecuzione degli scavi il Concessionario dovrà provvedere all'eventuale esecuzione di tutte le opere di
rinforzo, sbadacchiatura, puntellamento, ecc., necessarie ad evitare franamento o smottamenti delle pareti
dello scavo stesso. L'onere delle opere di rinforzo e' incluso in ogni caso nel prezzo dello scavo.
Gli scavi devono in ogni caso essere eseguiti con la massima attenzione e con i mezzi idonei ad evitare frane
e smottamenti.
Le modalità di formazione di armatura, sbadacchi e puntelli e' determinata dal Concessionario, che ne assume la
completa responsabilità statica e funzionale al fine di evitare infiltrazioni di qualsiasi materiale.
AGGOTTAMENTO
Nell'esecuzione degli scavi il Concessionario dovrà provvedere alle eventuali operazioni di aggottamento
necessarie all'esecuzione dello scavo stesso.
L'onere dell'aggottamento e' in ogni caso incluso nel prezzo dello scavo.
Nell'esecuzione in generale degli scavi ed in particolare di quelli in presenza di falda freatica, dovranno
essere previsti nei prezzi tutti gli oneri per scavi subacquei e l'impiego di tutti i mezzi necessari per il
prosciugamento delle aree interessate durante tutto il tempo necessario all'esecuzione dei lavori.
Nel caso, il Concessionario dovrà adottare tutti quegli accorgimenti necessari ad evitare il dilavamento degli sterri.
Dovrà inoltre essere previsto un regolare deflusso delle acque di falda mediante scarichi in fognatura previo
benestare della Direzione Lavori.
RILEVATI E REINTERRI
Per la formazione dei rilevati o per qualunque opera di rinterro, ovvero per riempire i vuoti tra le pareti degli scavi e
le murature, o da addossare alle murature, e fino alle quote prescritte dalla Direzione dei lavori, si impiegheranno in
generale, e, salvo quanto segue, fino al loro totale esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi di qualsiasi
genere eseguiti per quel cantiere, in quanto disponibili ed adatte, a giudizio della Direzione dei lavori, per la
formazione dei rilevati. Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materiali di cui sopra, si preleveranno le
materie occorrenti ovunque il Concessionario crederà di sua convenienza, purché i materiali siano riconosciuti idonei
dalla Direzione dei lavori.
La bonifica di eventuali zone da risanare e l’eventuale riporto sotto le fondazioni dovrà essere effettuata
mediante misto granulare stabilizzato, steso per piccoli strati successivi, debitamente costipati mediante
aspersione di acqua ed impiego di mezzi meccanici idonei.
Lo spessore di ogni strato dovrà essere compreso fra i 20 ed i 30 cm, in funzione delle caratteristiche del
mezzo impiegato per il costipamento, ed avrà caratteristiche di capacità portante e compressibilità migliori od
uguali a quelle del terreno indisturbato adiacente.
In maniera analoga dovrà essere eseguito il riempimento sotto una fondazione, qualora lo scavo relativo ad
una fondazione adiacente abbia abbassato il suo fondo scavo oltre la quota di progetto. In questo caso,
qualora le dimensioni o motivi di sicurezza lo consiglino, e previa approvazione della D.L., il riempimento potrà
essere eseguito mediante calcestruzzo magro.
Il reinterro eventuale sopra il piano di posa delle fondazioni verrà invece effettuato mediante misto granulare
compattato non stabilizzato, steso a strati successivi di 50 cm e rullato con rullo vibrante od altro mezzo meccanico
idoneo, fino a raggiungere una densità secca non inferiore al 92% della compattezza ottimale.
Per rilevati e reinterri da addossarsi alle murature, si dovranno sempre impiegare materie sciolte, o ghiaiose. restando
vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e, in generale di tutte quelle che con l'assorbimento di acqua si
rammolliscono e si gonfiano generando spinte.
Nella formazione dei suddetti rilevati, reinterri e riempimenti dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione
proceda per strati orizzontali di eguale altezza, disponendo contemporaneamente le materie bene sminuzzate con
la maggiore regolarità e precauzione, in modo da caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le
sfiancature che potrebbero derivare da un carico male distribuito.
Le materie trasportate in rilevato o rinterro con automezzi non potranno essere scaricate direttamente contro le murature,
ma dovranno depositarsi in vicinanza dell'opera per essere riprese poi al momento della formazione dei suddetti reinterri.
Per tali movimenti di materie dovrà sempre provvedersi alla pilonatura delle materie stesse, da farsi secondo le
prescrizioni che verranno indicate dalla Direzione dei lavori. E' vietato addossare terrapieni a murature di fresca
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Capitolato Speciale d’Appalto
costruzione. Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta
osservanza delle prescrizioni del presente articolo, saranno a completo carico del Concessionario.
Sono a carico del Concessionario tutti gli oneri relativi alla esecuzione dei reinterri degli scavi come indicato ed
eseguiti con materiale idoneo (e' assolutamente vietato l'impiego di macerie).
E' obbligo del Concessionario, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati durante la loro costruzione, quelle maggiori
dimensioni richieste dall'assestamento delle terre, affinché all'epoca del collaudo i rilevati eseguiti abbiano
dimensioni non inferiori a quelle ordinate. Il Concessionario dovrà consegnare l’opera con scarpate regolari e
spianate, con i cigli bene allineati secondo le quote di progetto e compiendo a sue spese, durante l'esecuzione dei lavori
e fino al collaudo, gli occorrenti ricarichi, la ripresa e la sistemazione del terreno coltivo proveniente dagli scavi fino a
raggiungere le quote imposte dal progetto.
TRASPORTI DEGLI SCAVI
Il materiale di risulta degli scavi deve essere caricato e trasportato alle pubbliche discariche, salvo diversa
disposizione del Committente. L'onere del trasporto nell'ambito del cantiere o fuori e' sempre incluso nel prezzo
dello scavo. Potrà essere disposto dalla Direzione Lavori l'utilizzo di materiale per reinterro. Nel caso l'accumulo
avverrà in aree adiacenti l'area di cantiere che saranno indicate dalla Direzione Lavori in accordo con la Stazione
Appaltante.
TROVANTI
Dovrà essere eliminato qualsiasi tipo di trovanti, visibili ed invisibili, di qualsiasi natura; manufatti in muratura,
cls. armato e non, ecc. compreso l'impiego di mezzi meccanici speciali per la totale demolizione, che
interferissero con i lavori, e comunque fossero giudicati dalla Direzione Lavori di ostacolo all'esecuzione dei
lavori inerenti agli altri lotti, sull'intera superficie interessata all'appalto. L'onere dell'eliminazione dei trovanti,
compresa la demolizione ed il trasporto alle pubbliche discariche, e' sempre incluso nel prezzo dello scavo.
USO DEGLI ESPLOSIVI
L'uso degli esplosivi e' vietato salvo accordi diretti scritti con la Direzione Lavori e il responsabile del
procedimento.
ART. 81 OPERE DI FONDAZIONE
Tutte le opere di fondazione dovranno essere realizzate conformemente ai disegni di progetto e la preparazione, la
posa in opera, i getti di conglomerato, le armature, etc. saranno eseguiti nella completa osservanza della normativa
vigente e delle eventuali prescrizioni della direzione dei lavori.
Dove indicato a progetto, i piani di appoggio delle fondazioni saranno realizzati con adeguati riempimenti eseguiti con
calcestruzzo magro dal piano di scavo al piano di imposta delle fondazioni.
ART. 82 PONTEGGI – STRUTTURE DI RINFORZO
Tutti i ponteggi e le strutture provvisorie di lavoro dovranno essere realizzati in completa conformità con la normativa
vigente per tali opere, nel rispetto delle norme antinfortunistiche e delle specifiche richieste del il Piano di Sicurezza e
Coordinamento previsto dall’art. 131 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. parte integrante del presente affidamento.
1) Ponteggi metallici: dovranno rispondere alle seguenti specifiche:
•
tutte le strutture di questo tipo con altezze superiori ai m. 20 e quelle a pianta curvilinea dovranno essere
realizzate sulla base di un progetto redatto da un ingegnere o architetto abilitato; - il montaggio di tali elementi sarà
effettuato da personale specializzato;
•
gli elementi metallici (aste, tubi, giunti, appoggi) dovranno essere contrassegnati con il marchio del
costruttore;
•
sia la struttura nella sua interezza che le singole parti dovranno avere adeguata certificazione ministeriale; - tutte
le aste di sostegno dovranno essere in profilati senza saldatura;
•
la base di ciascun montante dovrà essere costituita da una piastra di area 18 volte superiore all'area del
poligono circoscritto alla sezione di base del montante;
•
il ponteggio dovrà essere munito di controventature longitudinali e trasversali in grado di resistere a
sollecitazioni sia a compressione che a trazione;
•
dovranno essere verificati tutti i giunti tra i vari elementi, il fissaggio delle tavole dell'impalcato, le protezioni per il
battitacco, i corrimano e le eventuali reti antidetriti.
2) Ponteggi a sbalzo: saranno realizzati, solo in casi particolari, nei modi seguenti:
•
le traverse di sostegno dovranno avere una lunghezza tale da poterle collegare tra loro, all'interno delle
superfici di aggetto, con idonei correnti ancorati dietro la muratura dell'eventuale prospetto servito dal ponteggio;
•
il tavolato dovrà essere aderente e senza spazi o distacchi delle singole parti e non dovrà, inoltre, sporgere
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Capitolato Speciale d’Appalto
per più di 1,20 m.
3) Puntellature - dovranno essere realizzate con puntelli in acciaio, legno o tubolari metallici di varia grandezza
solidamente ancorati nei punti di appoggio, di spinta e con controventature che rendano solidali i singoli
elementi; avranno un punto di applicazione prossimo alla zona di lesione ed una base di appoggio ancorata su
un supporto stabile.
4) Travi di rinforzo - potranno avere funzioni di rinforzo temporaneo o definitivo e saranno costituite da elementi in legno,
acciaio o lamiere con sezioni profilate, sagomate o piene e verranno poste in opera con adeguati ammorsamenti
nella muratura, su apposite spallette rinforzate o con ancoraggi adeguati alle varie condizioni di applicazione.
ART. 83 OPERE IN CEMENTO ARMATO E CASSERI
STRUTTURE
Le strutture in cls di cui alla Legge 5.11.1971 n.1086 e successive modificazioni ed integrazioni, inerenti le opere oggetto
dell'appalto, saranno eseguite in base alla relazione di calcolo e relativo progetto esecutivo, facente parte
dell’affidamento.
Il Concessionario nella fase esecutiva, è tenuto ad osservare le prescrizione previste dal progettista e le norme
disposte dalla Legge 5.11.1971 n.1086 dai Decreti Ministeriali del 9.1.1996 e 10.1.1996 ed a tutte le successive
modificazioni ed integrazioni.
Gli eventuali controlli od ispezioni sia sui materiali e sia sulla loro messa in opera, condotti dalla D.L. e dal
Responsabile del procedimento, non esonerano il Concessionario dalle responsabilità di Legge derivategli e
dalle pattuizioni contrattuali stabilite. La D.L. si riserva la facoltà di ordinare controlli con prelievi costituiti da più
provini, in modo da poter assoggettare uno dei provini a prova preliminare di accettazione presso laboratorio ufficiale.
Tutti gli oneri relativi alle prove, in essi compresi quelli per il rilascio dei certificati, saranno a carico dell’impresa.
Nel caso in cui il valore della resistenza caratteristica ottenuta sui provini assoggettati a prove preliminari risulti
inferiore a quello indicato nei calcoli statici e nei disegni di progetto la D.L. potrà, a suo insindacabile giudizio,
ordinare la sospensione dei getti dell’opera interessata fino a quando le forniture non rispetteranno le prescrizioni
richiesta.
Per le parti già realizzate saranno eseguite prove supplementari mediante carotaggi o altre prove disposte dalla
D.L. al fine di stabilire le proprietà fisiche meccaniche che determinano resistenza e durabilità della struttura.
La composizione della miscela del calcestruzzo sarà basata sui risultati di prove di laboratorio eseguite a cura
dell'Impresa e sotto la sua responsabilità.
La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell'impasto, devono essere
adeguati alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del conglomerato. Gli impasti
dovranno essere confezionati in betoniere aventi capacità tale da contenere tutti gli ingredienti della pesata senza
debordare. Il tempo e la velocità di mescolamento dovranno essere tali da produrre un conglomerato rispondente
ai requisiti di omogeneità di cui al precedente paragrafo. Per quanto non specificato vale la norma UNI 7163/79.
La produzione e il getto del calcestruzzo dovranno essere sospesi quando la temperatura dovesse scendere al di sotto
di 0° salvo diverse disposizioni che la D.L. potrà dare volta per volta, prescrivendo, in tal caso, le norme e gli
accorgimenti cautelativi da adottare; per questo titolo l’impresa non potrà avanzare richiesta alcuna di maggiori
compensi.
Il quantitativo d'acqua deve essere il minimo necessario a consentire una buona lavorabilità del conglomerato
tenendo conto anche dell'acqua contenuta negli inerti. Partendo dagli elementi già fissati il rapporto acquacemento, e quindi il dosaggio del cemento, dovrà essere scelto in relazione alla resistenza richiesta per il
conglomerato. L'impiego degli additivi dovrà essere subordinato all'accertamento dell'assenza di ogni pericolo di
aggressività. L'impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito con modalità
atte a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede di progetto.
Per i calcestruzzi preconfezionati si fa riferimento alla norma UNI 7163; essa precisa le condizioni per
l'ordinazione, la confezione, il trasporto e la consegna. Fissa inoltre le caratteristiche del prodotto soggetto a garanzia da
parte del produttore e le prove atte a verificarne la conformità.
L'Impresa è tenuta a sottoporre preventivamente alla approvazione della Direzione Lavori la composizione degli
impasti ed a concordare con essa durante il lavoro le eventuali variazioni necessarie che, comunque, non potranno
costituire motivo per l'Impresa di richiesta di sovrapprezzo.
Tutte le fasi di lavoro sui conglomerati e strutture in genere saranno oggetto di particolare cura da parte del
Concessionario nell'assoluto rispetto delle qualità e quantità previste.
La Direzione Lavori deciderà a suo insindacabile giudizio se gli additivi proposti dall’impresa potranno o no
essere usati. Su richiesta della D.L. l’impresa dovrà esibire certificati di prove di laboratorio ufficiale che dimostrino
la conformità del prodotto alle disposizioni vigenti.
Tutti gli additivi da usare per calcestruzzi e malte (aeranti, acceleranti, fluidificanti, etc.) dovranno essere conformi
59
Capitolato Speciale d’Appalto
alla normativa specifica ed alle prescrizioni eventualmente fissate. Dovranno, inoltre, essere impiegati nelle quantità
(inferiori al 2% del peso del legante), secondo le indicazioni delle case produttrici; potranno essere eseguite delle
prove preliminari per la verifica dei vari tipi di materiali e delle relative caratteristiche.
TRASPORTO
Il trasporto dei calcestruzzi dall’impianto di betonaggio al luogo di impiego dovrà essere effettuato con mezzi idonei al
fine di evitare la possibilità di segregazione dei singoli componenti e comunque tali da evitare ogni possibilità di
deterioramento del calcestruzzo medesimo. L’uso delle pompe sarà consentito a condizione che l’impresa adotti
a sua cura e spese, provvedimenti idonei a mantenere il valore prestabilito del rapporto acqua/cemento. Qualora
il trasporto del conglomerato avvenga mediante autobetoniera l’omogeneità dell’impasto sarà controllata, all’atto
dello scarico, con la prova indicata al precedente paragrafo.
E’ facoltà della D.L. rifiutare carichi di calcestruzzo non rispondenti ai requisiti prescritti, con allontanamento dal
cantiere e smaltimento a cura del Concessionario.
Il tempo necessario per il trasporto e l'eventuale sosta prima del getto non deve superare il tempo massimo
consentito per garantire un getto omogeneo e di qualità; nel calcestruzzo ordinario questo tempo massimo sarà di
45/60 minuti (in funzione del tipo di impasto e degli additivi utilizzati). Il tempo minimo di mescolamento dovrà
essere di 5 minuti ca. oppure 30 giri del contenitore rotante.
CASSERATURE NORMALI
I casseri dovranno essere eseguiti con legname secondo l'Art. 4 UNI 6471/69 o con pannelli metallici o di
legno o di plastica.
La casserature dovranno essere a buona tenuta per evitare perdite di acqua e cemento ed entro i limiti di
tolleranza dimensionale indicati alla voce “tolleranze”. Comunque, fatto salvo ogni eventuale e più restrittiva
tolleranza, i casseri dovranno garantire una variazione massima del 4% dello spessore dei getti.
L'armatura di sostegno dei casseri dovrà essere costruita in modo da non agire in modo staticamente scorretto
sulle strutture sottostanti, in modo da permettere il ritiro del calcestruzzo ed un facile disarmo.
La responsabilità statica della corretta costruzione dei casseri e' totalmente a carico del Concessionario. Le
casserature dovranno essere dimensionate altresì per sopportare correttamente le sollecitazioni dovute ad
eventuale vibrazione dei cls. L'uso di prodotti per facilitare il disarmo dovrà essere autorizzato dal Direttore dei
Lavori, su proposta del Concessionario.
I casseri dovranno prevedere tutte le forature previste nei disegni delle strutture e degli impianti tecnologici
senza alcun onere aggiuntivo per la Committenza, a meno che esplicito diverso richiamo venga fatto
nell'elenco voci del progetto. Particolare riguardo dovrà essere posto al corretto fissaggio degli inserti metallici
ed al rispetto delle tolleranze di posizionamento degli stessi, sia in fase di preparazione che in fase di getto.
Anche se non indicato a disegno, il prezzo dei casseri deve comprendere l'onere per lo smusso degli angoli di
tutte le strutture che fossero richiesti dalla Direzione Lavori, così come tutti quelli accorgimenti (sfiati e simili)
necessari per una esecuzione a regola d’arte dei getti stessi.
I casseri delle travature dovranno presentare monta opportuna in funzione della luce di:
[1/ 500 ] x L
I casseri verranno disarmati secondo le norme di legge ed in ogni caso sotto l'intera responsabilità dell'impresa.
Particolare cura dovrà essere posta al distacco dei casseri dalle superfici dei getti, per minimizzare fenomeni di
distacco di parti di calcestruzzo ancora in fase di indurimento.
CASSERI PER CLS A VISTA
I casseri per cls a vista dovranno essere eseguiti secondo le prescrizioni tecniche seguenti: non sarà
ammesso, sulla superficie a vista del calcestruzzo, l'affioramento ne' dei ferri di armatura, ne' dei ferri o fili di
ferro usati per il sostegno o la sbadacchiatura dei casseri.
Sarà ammesso in superficie l'affioramento di terminali in plastica usati per le casserature purché di piccole
dimensioni, disposti con simmetria, comunque approvati preventivamente dalla Direzione Lavori.
In ogni caso i casseri in legno dovranno essere piallati e maschiati.
L'uso dei disarmanti dovrà essere autorizzato per iscritto dal Direttore dei Lavori, su proposta del
Concessionario.
Le modalità costruttive sono regolate da tutte le clausole del paragrafo precedente.
A disarmo avvenuto dovranno essere eliminati risalti e sbavature, e riempite le cavità senza alterazione dei
colori di facciata a vista.
I requisiti principali del getto saranno:
- compattezza
- omogeneità di superficie
- colore uniforme.
Saranno pertanto motivi di contestazione le macchie, gli scoloramenti, gli alveoli, i nidi d'ape, le fessure, ecc.
60
Capitolato Speciale d’Appalto
ACCIAI DI ARMATURA
Oltre ad essere conformi alle norme vigenti, le armature non dovranno essere ossidate o soggette a difetti e
fenomeni di deterioramento di qualsiasi natura. Esse dovranno essere fornite e poste in opera in base ai disegni di
dettaglio e secondo le prescrizioni dell'ingegnere strutturista.
POSA DELLE ARMATURE
Il confezionamento delle armature di travi, solette, pilastri, setti e di ogni altro elemento deve avvenire secondo le
indicazioni riportate nelle tavole esecutive. In particolare qualsiasi variazione nella lunghezza delle gabbie, o nei
tagli delle armature va preventivamente discussa e formalmente approvata dalla D.L..
La D.L. si riserva, a suo insindacabile giudizio, il diritto di ordinare il rifacimento delle gabbie di armature non
conformi a quanto riportato nelle tavole.
L’eventuale disposizione di armature non previste nelle tavole devono comunque venire sottoposte ad
approvazione preventiva della D.L.
La sagomatura delle barre deve essere effettuata meccanicamente a mezzo di mandrini o con ogni altro
procedimento che permetta di ottenere i raggi di curvatura stabiliti dal progetto esecutivo, evitando
accentuazioni locali della curvatura stessa.
E' vietata la piegatura a caldo.
E' obbligatorio il posizionamento di distanziatori in plastica per evitare l'affioramento della armatura sulle
superfici dei getti (per i solai a resistenza al fuoco i distanziatori dovranno essere in calcestruzzo).
E' obbligatoria la pulizia delle armature da grassi, oli, terra, polvere, scaglie di ruggine, incrostazioni di
calcestruzzo provenienti da getti precedenti. E' vietato effettuare giunzioni nelle armature delle travi salvo
quando indicato dai disegni o autorizzato dalla Direzione Lavori, sentito il parere del progettista.
Le saldature di barre d'armatura dovranno essere autorizzate dalla Direzione Lavori e dovranno essere oggetto di
una nota scritta di prescrizione delle modalità di esecuzione
Le giunzioni delle barre in zona tesa, quando non siano evitabili, si devono realizzare possibilmente nelle regioni
di minor sollecitazione, in ogni caso devono essere opportunamente sfalsate. Le giunzioni potranno essere
effettuate mediante manicotti. Questi potranno essere sia del tipo “a pressare” che del tipo filettato, purché certificati
da opportuna documentazione e verificati mediante l’esecuzione di tre provini di giunzione per ogni diametro da
giuntare. Per le giunzioni pressate i provini dovranno essere eseguiti in cantiere, con la attrezzatura prevista per le
normali operazioni e possibilmente dallo stesso addetto che opererà le giunzioni effettive.
La distanza delle armature dalle pareti dovrà rispettare le norme relative al calcestruzzo armato ordinario. La
distanza fra ferro e ferro e' regolata dalle norme.
Le legature, i supporti ed i distanziatori devono sopportare tutte le azioni che si generano durante le operazioni di
getto e costipamento, garantendo che le armature restino nelle posizioni volute
La distanza mutua (interferro) nella sovrapposizione non deve superare 6 volte il diametro.
Le barre piegate devono presentare, nelle piegature, un raccordo circolare di raggio non minore di 6 volte il
diametro.
Gli ancoraggi devono rispondere a quanto prescritto al punto 5.3.3 del D.M. 14 febbraio 1992.
Per barre di acciaio incrudito a freddo le piegature non possono essere effettuate a caldo.
La superficie dell'armatura resistente deve distare dalle facce esterne del conglomerato di almeno 0,8 cm nel caso di
solette, setti e pareti e di almeno 2 cm nel caso di travi e pilastri.
Le superfici delle barre devono essere mutuamente distanziate in ogni direzione di almeno una volta il diametro
delle barre medesime e, in ogni caso, non meno di 2 cm. Si potrà derogare a quanto sopra raggruppando le barre a
coppie ed aumentando la mutua distanza minima tra le coppie ad almeno 4 cm.
Tutte le armature dovranno essere classificate in base al tipo, alla qualità ed al lotto di provenienza dell’acciaio e
dovranno essere corredate dai certificati prescritti dalle leggi e norme vigenti.
POSA IN OPERA
Sarà eseguita con ogni cura e regola d’arte, dopo aver preparato accuratamente e rettificato i piani di posa, le
casseforme, i cavi da riempire e dopo aver posizionato le armature metalliche.
Nel caso di getti contro terra, roccia, etc., si deve controllare che la pulizia del sottofondo, il posizionamento di eventuali
drenaggi, la stesura di materiale isolante o di collegamento siano eseguiti in conformità alle disposizioni di
progetto.
I getti dovranno risultare perfettamente conformi ai particolari costruttivi di progetto ed alle prescrizioni della D.L..
Si avrà cura che in nessun caso si verifichino cedimenti dei piani di appoggio e delle pareti di contenimento. I
getti potranno essere iniziati solo dopo la verifica degli scavi, delle casseformi e delle armature metalliche da
parte della D.L..
Dal giornale lavori del cantiere dovrà risultare la data di inizio e di fine dei getti e del disarmo.
Il calcestruzzo sarà posto in opera e assestato con ogni cura in modo che le superfici esterne si presentino lisce
61
Capitolato Speciale d’Appalto
e compatte, omogenee e perfettamente regolari ed esenti da macchie o chiazze. Le eventuali irregolarità o
sbavature dovranno essere asportate e i punti accidentalmente difettosi dovranno essere ripresi accuratamente
con malta fine di cemento immediatamente dopo il disarmo; ciò qualora tali difetti siano contenuti nei limiti che la
D.L., a suo esclusivo giudizio riterrà tollerabili fermo restando che in ogni caso le suddette operazioni ricadranno
esclusivamente e totalmente a carico dell’impresa.
Lo scarico del conglomerato dal mezzo di trasporto dovrà avvenire con tutti gli accorgimenti atti ad evitare la
segregazione. A questo scopo il conglomerato dovrà cadere verticalmente al centro della cassaforma e sarà steso in
strati orizzontali di spessore limitato e comunque non superiore a 50 cm. ottenuti dopo la vibrazione.
Il getto dovrà essere eseguito con cura, steso a tratti di 15/20 cm., opportunamente costipato ed
eventualmente vibrato secondo le prescrizioni del Direttore dei Lavori.
Le interruzioni di getto dovranno essere evitate e comunque autorizzate dal Direttore dei Lavori. Le riprese
dovranno essere eseguite in modo da trovarsi in zone di momento flettente nullo nelle strutture inflesse ed in
modo da essere perpendicolari allo sforzo di compressione nelle strutture verticali.
Quando la ripresa avviene contro un getto ancora plastico, si dovrà procedere a previa boiaccatura del getto
esistente. Se il getto esistente e' in fase di presa, occorre scalpellarlo e mettere a vivo la ghiaia quindi bagnare,
applicare uno strato di malta di cemento di 1- 2 cm e procedere al nuovo getto.
Gli apparecchi, i tempi e le modalità per la vibrazione saranno quelli preventivamente approvati dalla D.L.. E’ vietato
scaricare il conglomerato in un unico cumulo e di stenderlo con l’impiego del vibratore.
Tra le successive riprese di getto non dovranno aversi distacchi o discontinuità o differenze d’aspetto; la ripresa
potrà effettuarsi solo dopo che la superficie del getto precedente sia stata accuratamente pulita, lavata e
spazzolata.
La D.L. avrà la facoltà di prescrivere ove o quando lo ritenga necessario che le superfici di ripresa di getto siano
opportunamente trattate con malte o resine speciali appositamente formulate, di tipo approvato dalla D.L., oppure
in corrispondenza di tali superficie vengano disposte reti metalliche tipo Nervometal. Per questo titolo l’impresa non potrà
avanzare richiesta alcuna di maggiori compensi.
La D.L. avrà la facoltà di prescrivere ove o quando lo ritenga necessario che i getti vengano eseguiti senza
soluzione di continuità così da evitare ogni ripresa; per questo titolo l’impresa non potrà avanzare richiesta
alcuna di maggiori compensi.
Qualora richiesto dalla Direzione Lavori, l'appaltatore dovrà provvedere all'uso di additivi per la ripresa senza onere
per la committente
Quando il calcestruzzo fosse gettato in presenza d’acqua, si dovranno adottare gli accorgimenti necessari per
impedire che l’acqua lo dilavi e ne pregiudichi un normale consolidamento. L’onere di tali accorgimenti é a carico
dell’impresa.
STAGIONATURA E DISARMO
A posa ultimata sarà curata la stagionatura dei getti in modo da evitare una rapido prosciugamento delle superfici
dei medesimi usando tutte le cautele e usando i mezzi più idonei allo scopo.
Le strutture in fase di maturazione dovranno essere protette dal gelo, dal caldo eccessivo e dalle piogge
violente; così pure sulle strutture suddette dovrà essere vietato il transito di persone, mezzi o comunque
qualsiasi forma di sollecitazione.
La maturazione con riscaldamento locale diffuso e' ammessa solo previo accordo scritto con la Direzione Lavori
La rimozione delle armature di sostegno dei getti potrà essere effettuata quando siano state sicuramente
raggiunte le prescritte resistenze. In assenza di specifici accertamenti l’impresa dovrà attenersi a quanto stabilito
nelle Norme Tecniche emanate in applicazione della L. 5/11/1971 n. 1086.
PRESCRIZIONI ESECUTIVE
I getti delle solette a sbalzo dovranno essere sempre eseguiti contemporaneamente al getto del solaio.
Nei getti dovranno essere inserite tutte le casserature, cassette, tubi, ecc. atti a creare i fori, le cavità, i
passaggi indicati nei disegni delle strutture e degli impianti tecnologici, come pure dovranno essere messi in
opera ferramenta varia (inserti metallici, tirafondi, ecc.) per i collegamenti di pareti e di altri elementi strutturali
e/o di finitura.
Sono vietati, salvo approvazione della Direzione Lavori, i getti contro terra.
Indipendentemente dalle dosature, i getti di calcestruzzo eseguiti dovranno risultare compatti, privi di
alveolature, senza affioramento di ferri; i ferri, nonché tutti gli accessori di ripresa (giunti di
neoprene, lamierini, ecc.) e tutti gli inserti dovranno risultare correttamente posizionati; tutte le dimensioni dei
disegni dovranno essere rispettate ed a tal fine il costruttore dovrà provvedere a tenere anticipatamente in
considerazione eventuali assestamenti o movimenti di casseri ed armature.
Tutti gli oneri relativi saranno compresi nel costo del calcestruzzo, a meno che esplicito diverso richiamo
venga fatto nell'elenco voci del progetto.
62
Capitolato Speciale d’Appalto
I getti delle strutture destinate a ricevere una finitura di sola verniciatura dovranno essere realizzati con casseri
metallici atti a garantire una superficie del getto la più liscia possibile. Eventuali irregolarità dovranno essere
rettificate senza oneri aggiuntivi.
VIBRAZIONE
I getti potranno essere vibrati se il rapporto A/C e' minore di 0,50 e quando si impiegano conglomerati grassi o con
cemento 425 o 525.
Le norme ed i tipi di vibrazione dovranno essere approvati dal Direttore dei Lavori sempre restando l'appaltatore
stesso responsabile della vibrazione e di tutte le operazioni relative al getto. L'onere delle eventuali vibrazioni e'
sempre considerato incluso nel prezzo del getto.
GIUNTI DI DISCONTINUITÀ
Nei prezzi di appalto si intendono comprese e compensate tutte le spese per realizzazione dei giunti costruttivi
nelle travi e nelle solette secondo le disposizioni indicate nelle tavole di progetto, ivi compresa la fornitura e posa in
opera dei giunti meccanici a spinotto là specificati per tipo numero e posizione.
PREDISPOSIZIONE DI FORI, TRACCE, CAVITÀ ETC.
L’impresa avrà a suo carico il preciso obbligo di predisporre in corso di esecuzione quanto é previsto nei disegni
costruttivi o sarà successivamente prescritto di volta in volta in tempo utile dalla D.L., circa fori, tracce, cavità,
incassature, etc., nelle solette, nervature, pilastri, murature, ecc., per sedi di cavi, per attacchi di parapetti, mensole,
segnalazioni, parti di impianti, corpi illuminanti, etc.
Al fine della corretta individuazione delle forometrie da realizzare, l'impresa dovrà effettuare lo studio comparato
dei disegni architettonici, strutturali, e impiantistici, verificandone la congruità, ovvero segnalando tempestivamente alla
D.L. eventuali incongruenze.
Le forometrie dovranno in ogni caso venire concordate di comune accordo con la D.L. e con le ditte installatrici
degli impianti.
L’onere relativo é compreso e compensato nei prezzi unitari e pertanto é ad esclusivo carico dell’impresa. Tutte
le conseguenze per la mancata esecuzione delle predisposizioni così prescritte dalla D.L., saranno a totale
carico dell’impresa, sia per quanto riguarda le rotture, i rifacimenti, le demolizioni e le ricostruzioni di opere di
spettanza dell’impresa stessa, sia per quanto riguarda le eventuali opere di adattamento di infissi o impianti, i ritardi, le
forniture aggiuntive di materiali e la maggiore mano d’opera occorrente da parte dei fornitori.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI RELATIVE AI CEMENTI ARMATI ORDINARI
Nella posa in opera delle armature metalliche entro i casseri, dovranno essere impiegati opportuni distanziatori
prefabbricati in conglomerato cementizio o PVC, onde rispettare le prescrizioni di progetto. In nessun caso il
copriferro potrà scendere sotto i 2 cm.
Nei prezzi di appalto si intendono comprese e compensate tutte le spese per l'esecuzione delle prove di carico
delle strutture e del collaudo statico delle stesse, nonché le spese per le prove dei materiali che verranno impiegati
nella costruzione, quelle dei saggi e dei rilievi.
Durante l’esecuzione delle opere la D.L., oppure il coordinatore in fase esecutiva per la sicurezza avrà il diritto di
ordinare tutte quelle cautele, limitazioni, prescrizioni di ogni genere che essa riterrà necessarie nell’interesse
della regolarità e sicurezza alle quali l’impresa dovrà rigorosamente attenersi senza poter accampare pretese di
indennità o compensi di qualsiasi natura e specie diversi da quelli stabiliti dal presente capitolato e dall’ elenco prezzi.
FINITURA DELLE SUPERFICI DEL CALCESTRUZZO
Per quelle strutture in calcestruzzo richieste con finitura in vista dovranno essere particolarmente curate le
proporzioni degli impasti e le modalità del getto.
Dovrà essere escluso un aumento del rapporto effettivo acqua-cemento oltre il valore di 0,45 e la lavorabilità
necessaria deve raggiungersi con l'aggiunta di fluidificanti.
La posa in opera dovrà essere molto curata ed il getto dell'impasto nel cassero effettuato a piccoli quantitativi. La vibratura
dovrà essere ininterrotta per tutta la durata del getto.
Il prezzo in elenco per “calcestruzzi a vista” comprende tutte le particolari lavorazioni o aggiunte qui descritte o qualsiasi
altra che l’Impresa ritenga di adottare con la preventiva approvazione della D.L. e senza accampare pretese di maggiori
compensi.
PROVINI
Durante la confezione dei calcestruzzi l'appaltatore dovrà prevedere il prelievo e la conservazione dei provini
di calcestruzzo in numero sufficiente secondo le norme e secondo le prescrizioni del Direttore dei Lavori.
Per ciò che concerne la normativa di prova di esecuzione, collaudo, conservazione, nonché le pratiche per la
denuncia dei cementi armati, valgono tutte le leggi vigenti e quelle che venissero promulgate in corso d'opera.
Dovranno inoltre essere eseguiti provini sulle barre di armatura, secondo le prescrizioni contenute nella circolare
18.10.1996 n. 252 AA.GG./S.T.C.del Ministero dei Lavori Pubblici.
CONDIZIONI CLIMATICHE
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Capitolato Speciale d’Appalto
Sono vietati i getti con temperatura sotto zero e con prevedibile discesa sotto lo zero. Fino a temperatura -5
gradi C il Direttore dei lavori, d'accordo con l'impresa, sarà arbitro di autorizzare i getti previa sua
approvazione degli additivi e delle precauzioni da adottare, sempre restando il concessionario responsabile
dell'opera eseguita; conseguentemente il Direttore dei Lavori è autorizzato ad ordinare al concessionario di
eseguire a proprio onere (del concessionario) la demolizione dei getti soggetti a breve termine a temperatura
eccessivamente bassa e non prevista. I getti con temperatura superiore a 32 gradi C dovranno essere
autorizzati dalla Direzione Lavori.
L'appaltatore e' obbligato all'innaffiamento costante dei getti in fase di maturazione per un minimo di 8 giorni
e/o nei casi di getti massicci secondo indicazioni della D.L..
TOLLERANZE
La tolleranza ammessa nella planarità dei getti, misurata con una staggia piana di 3 m, e' di +/-4 mm per tutti gli
orizzontamenti. La tolleranza ammessa per la verticalità dei getti misurata sull'altezza di un interpiano (intervallo tra
due orizzontamenti parziali o totali) e' di +/- 1 cm non accumulabile per piano. La tolleranza globale ammessa per la
verticalità dei getti, misurata sull’altezza totale degli elementi, è pari a 1/1000 della altezza stessa. La tolleranza
ammessa per le misure in piano, riferita ad ogni piano e non cumulabile, è pari 1 +/- 1 cm per la massima
dimensione in pianta. Particolare cura dovrà essere posta nella esecuzione dei getti che dovranno ricevere elementi
metallici (tolleranza massima altimetrica 1 cm non cumulabile).
COLLAUDO
Il Concessionario dovrà fornire tutta l'assistenza necessaria allo svolgimento delle prove di carico che il
Collaudatore riterrà opportuno eseguire, fornendo la manovalanza, i mezzi di sollevamento e i carichi necessari.
Ogni onere relativo e' da intendersi compreso nel presente affidamento.
ART. 84 OPERE IN ACCIAIO
GENERALITÀ
Le strutture di acciaio dovranno essere progettate e costruite tenendo conto di quanto disposto dalla legge D.M.
9 gennaio 1996, «Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e
precompresso ed a struttura metallica», dalle circolari e dai decreti ministeriali in vigore attuativi delle leggi citate.
L'impresa sarà tenuta a presentare in tempo utile, prima dell'approvvigionamento dei materiali, all'esame ed
all'approvazione della Direzione dei lavori:
a) gli elaborati progettuali esecutivi di cantiere, comprensivi dei disegni esecutivi di officina, sui quali dovranno
essere riportate anche le distinte da cui risultino: numero, qualità, dimensioni, grado di finitura e peso teorici di ciascun
elemento costituente la struttura, nonchè la qualità degli acciai da impiegare;
b) tutte le indicazioni necessarie alla corretta impostazione delle strutture metalliche sulle opere di fondazione.
I suddetti elaborati dovranno essere redatti a cura e spese del Concessionario.
COLLAUDO TECNOLOGICO DEI MATERIALI
Ogni volta che i materiali destinati alla costruzione di strutture di acciaio pervengono dagli stabilimenti per la successiva
lavorazione, il Concessionario darà comunicazione alla Direzione dei lavori specificando, per ciascuna colata, la
distinta dei pezzi ed il relativo peso, la destinazione costruttiva e la documentazione di accompagnamento della
ferriera costituita da:
•
attestato di controllo;
•
dichiarazione che il prodotto è «qualificato» secondo le norme vigenti.
La Direzione dei lavori si riserva la facoltà di prelevare campioni di prodotto qualificato da sottoporre a prova presso
laboratori di sua scelta ogni volta che lo ritenga opportuno, per verificarne la rispondenza alle norme di accettazione ed ai
requisiti di progetto. Per i prodotti non qualificati la Direzione dei lavori deve effettuare presso laboratori ufficiali tutte le
prove meccaniche e chimiche in numero atto a fornire idonea conoscenza delle proprietà di ogni lotto di fornitura. Tutti gli
oneri relativi alle prove sono a carico del Concessionario.
Le prove e le modalità di esecuzione sono quelle prescritte dal D.M. 27 luglio 1985 e successivi aggiornamenti ed
altri eventuali a seconda del tipo di metallo in esame.
CONTROLLI IN CORSO DI LAVORAZIONE
Il Concessionario dovrà essere in grado di individuare e documentare in ogni momento la provenienza dei
materiali impiegati nelle lavorazioni e di risalire ai corrispondenti certificati di qualificazione, dei quali dovrà esibire
la copia a richiesta della Direzione dei lavori e del RUP.
Alla Direzione dei lavori è riservata comunque la facoltà di eseguire in ogni momento della lavorazione tutti i controlli che
riterrà opportuni per accertare che i materiali impiegati siano quelli certificati, che le strutture siano conformi ai
disegni di progetto e che le stesse siano eseguite a perfetta regola d'arte. Ogni volta che le strutture metalliche
lavorate si rendono pronte per il collaudo il Concessionario informerà il RUP e la Direzione dei lavori, la quale
darà risposta entro 8 giorni fissando la data del collaudo in contraddittorio, oppure autorizzando la spedizione delle
64
Capitolato Speciale d’Appalto
strutture stesse in cantiere.
MONTAGGIO
Il montaggio in opera di tutte le strutture costituenti ciascun manufatto sarà effettuato in conformità a quanto, a tale
riguardo, è previsto nella relazione di calcolo e dai disegni esecutivi.
In ogni caso tutte le operazioni di montaggio andranno preventivamente discusse con la D.L. e da questa
formalmente approvate. A questo proposito il Concessionario provvederà alla redazione di un apposito
documento controfirmato per approvazione dalla D.L. con indicate le modalità di realizzazione dell'opera, dal momento
del deposito franco cantiere, all'assemblaggio e messa in opera definitiva. Si intendono compensati nei prezzi di contratto
tutti gli oneri relativi alla posa in opera delle strutture in modo da realizzare le disposizioni di progetto, con l'utilizzo dei
macchinari e dei mezzi di sollevamento del tipo e in numero tale da rendere possibile il montaggio compatibilmente
con la corretta realizzazione dell'impianto strutturale in c.a., e con la configurazione del cantiere e degli spazi
operativi.
Durante il carico, il trasporto, lo scarico, il deposito ed il montaggio, si dovrà porre la massima cura per evitare
che le strutture vengano deformate o sovrasollecitate.
Il montaggio sarà eseguito in modo che la struttura raggiunga la configurazione geometrica di progetto, nel
rispetto dello stato di sollecitazione previsto nel progetto medesimo.
La stabilità delle strutture dovrà essere assicurata durante tutte le fasi costruttive e la rimozione dei collegamenti
provvisori e di altri dispositivi ausiliari dovrà essere fatta solo quando essi risulteranno staticamente superflui.
VERNICIATURA
Tutte le strutture in acciaio andranno protette contro la corrosione mediante un ciclo di verniciatura, previa
spazzolatura meccanica o sabbiatura di tutte le superfici, fino ad eliminazione di tutte le parti ossidate. Un ciclo di
verniciatura sarà costituito da un minimo di tre strati di prodotti vernicianti mono o bicomponenti indurenti per
filmazione chimica e filmazione fisica. Le tinte e il tipo di prodotto dovranno sottostare alla preventiva
approvazione della D.L.
ART. 85 SOLAI
Le coperture degli ambienti e dei vani dovranno essere eseguite secondo gli elaborati del progetto esecutivo e gli
ordini della Direzione Lavori, con solai di uno dei tipi sottoindicati:
- solai in latero – cemento;
- solai in cemento armato.
La Direzione Lavori ha la facoltà di prescrivere il sistema costruttivo ed il tipo di solaio di ogni ambiente; per ogni tipo
di solaio stabilirà anche il sovraccarico accidentale da considerare e il Concessionario seguirà le prescrizioni della
Direzione Lavori.
ART. 86 MURATURE
Tutte le murature dovranno essere realizzate concordemente ai disegni di progetto, eseguite con la massima cura ed
in modo uniforme, assicurando il perfetto collegamento in tutte le parti. Nelle costruzioni delle murature in genere verrà
curata la perfetta esecuzione degli spigoli, delle volte, piattabande, dei livelli di orizzontalità e verranno lasciati tutti i
necessari incavi, sfondi, canne e fori per:
•
ricevere gli ancoraggi delle travi; le testate delle travi e dei pilastri (di cemento o di ferro); i tiranti, gli
irrigidimenti strutturali e quanto altro venga messo in opera durante la formazione delle murature;
•
il passaggio delle canalizzazioni verticali (tubi pluviali, dell'acqua potabile, canne di ventilazione, scarichi,
ecc.);
•
per il passaggio delle condutture elettriche, di telefoni e di illuminazione;
•
le zanche, piane, soglie, ferriate, ringhiere, davanzali, ecc.
Quanto detto, in modo che non vi sia mai bisogno di scalpellare le murature già eseguite.
La costruzione delle murature deve iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando il perfetto collegamento sia con
le murature esistenti, sia fra le parti di esse. I mattoni, prima del loro impiego, dovranno essere bagnati fino a
saturazione per immersione prolungata in appositi bagnaroli e mai per aspersione. Essi dovranno mettersi in opera con i
giunti paralleli “a sorella” ed in corsi ben regolari e normali alla superficie esterna: saranno posati sopra un abbondante strato
di malta e premuti sopra di esso in modo che la malta rifluisca all'ingiro e riempia tutte le connessure. La larghezza dei giunti
non dovrà essere maggiore di otto né minore di 5 mm. Le malte da impiegarsi per l'esecuzione delle murature dovranno
essere passate al setaccio per evitare che i giunti fra i mattoni riescano superiori al limite di tolleranza fissato. Le
murature di rivestimento saranno fatte a corsi bene allineati e dovranno essere opportunamente collegate con la parte
interna. L’impresa nella esecuzione di murature dovrà attenersi scrupolosamente ai disegni di progetto e alle
disposizioni ulteriori che potranno essere impartite dalla D.L., a pena della loro demolizione.
I lavori di muratura, qualunque sia il sistema costruttivo adottato, debbono essere sospesi nei periodi di gelo, durante i quali
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Capitolato Speciale d’Appalto
la temperatura si mantenga, per molte ore, al disotto di zero gradi centigradi. Quando il gelo si verifichi solo per alcune ore
della notte, le opere in muratura ordinaria possono essere eseguite nelle ore meno fredde del giorno, purché al
distacco del lavoro vengano adottati opportuni provvedimenti per difendere le murature dal gelo notturno.
Nel punto di passaggio fra le fondazioni entro terra e la parte fuori terra sarà eseguito un opportuno strato che
impedisca la risalita per capillarità.
MURATURE IN BLOCCHI DI CONGLOMERATO CEMENTIZIO
I blocchi di conglomerato cementizio dovranno essere prodotti con selezionati aggregati a granulometria controllata,
delle dimensioni modulari indicate nei disegni di progetto con superficie liscia, prodotti da azienda certificata
secondo la norma ISO 9002.
Le caratteristiche prestazionali dei blocchi dovranno essere conformi ai requisiti previsti dal D.M. 20.11.87 e ai limiti di
accettazione della norma UNI 8942 parte seconda, in particolare:
- resistenza caratteristica a compressione in direzione dei fori >=27 N/mmq
La posa dovrà avvenire con malta classe M3 (D.M. 20.11.87 art.1 2.1) garantendo la rasatura con regolarità dei
giunti di malta.
La muratura dovrà presentare opportuni giunti di dilatazione per garantire l’assenza di fessurazioni da ritiro
idrometrico: a tale fine il ritiro tra condizioni estreme dovrà essere inferiore a 0.8 mm/m.
Il prezzo è comprensivo della fornitura e del trasporto dei manufatti, compresa la formazione di spalle, architravi,
velette, giunti di dilatazione, l’elevazione della muratura, lo sfrido e quant’altro occorre per eseguire l’opera a regola
d’arte. E’ altresì compresa la formazione del necessario ponteggio per qualsiasi altezza della parete. E’ pure compresa la
fornitura di eventuali armature metalliche, della ferramenta di collegamento alla struttura, del getto di calcestruzzo e dei
ferri di armatura per irrigidimenti verticali, orizzontali e architravi e la sigillatura dei giunti di dilatazione.
Essi verranno posti in opera secondo le migliori regole dell’arte a corsi orizzontali e in ottemperanza delle caratteristiche
indicate nei disegni di progetto (piante, sezioni, prospetti e relativi dettagli costruttivi) e secondo le prescrizioni date di volta
in volta dalla D.L.. L’impresa dovrà rigorosamente attenersi ai disegni e alle prescrizioni della D.L. senza potere
accampare pretese di indennità e maggiori compensi di qualsiasi natura diversi da quelli stabiliti dal capitolato e
relativo elenco prezzi.
ART. 87 INTONACI
Gli intonaci in genere dovranno essere eseguiti dopo aver rimosso dai giunti della muratura la malta poco aderente e
ripulita ed abbondantemente bagnata la superficie della parete stessa.
Gli intonaci, di qualunque specie siano lisci, a superficie rustica, a bugne, per cornici e quanto altro, non dovranno mai
presentare peli, crepature, irregolarità negli allineamenti e negli spigoli, o altri difetti.
La calce dolce da usare negli intonaci dovrà essere estinta da almeno tre mesi per evitare sfioriture e screpolature,
verificandosi le quali sarà a carico del Concessionario il fare tutte le riparazioni occorrenti.
Ad opera finita l'intonaco dovrà avere uno spessore non inferiore a 10 mm e non superiore a 20 mm. Gli spigoli sporgenti o
rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno arrotondamento a seconda degli ordini che in proposito
darà la Direzione Lavori.
L’esecuzione dell’intonaco può avvenire direttamente su speciale pannello isolante, anche mediante interposizione di
rete, ove prescritto. L’interposizione di rete dovrà comunque essere prevista in prossimità del cambio di materiali delle
superfici su cui viene eseguito l’intonaco, sovrapponendosi ai due materiali per almeno 20 cm.
INTONACO RUSTICO O RINZAFFO
Per il rinzaffo potrà essere previsto l'impiego di diverse qualità di malta a seconda del tipo di arricciatura che si dovrà
applicare.
Si ottiene applicando alla superficie da intonacare, un primo strato di malta applicata con forza in modo che possa
penetrare nei giunti; successivamente quando questo primo strato sarà convenientemente indurito ed asciutto, si
applicherà un secondo strato della medesima malta previa formazione delle fasce di guida, ripassandola con il
frattazzo in modo che l'intera superficie risulti senza asprezze e perfettamente spianata sotto staggia.
INTONACO CIVILE
Appena l'intonaco rustico avrà preso consistenza, si distenderà su di esso lo strato di stabilitura, in modo che le superfici
risultino perfettamente piane ed uniformi senza ondulazioni. Le superfici controllate con staggia di legno e a perfetto
filo, ruotata per 360°, dovrà combaciare in ogni punto con la superficie intonacata. La superficie vista dovrà essere
perfettamente finita a frattazzo, in modo che l'intonaco si presenti con grana fissa e senza saldature, sbavature od
altre.
INTONACO A GESSO
L'intonaco di gesso sarà fatto come l'intonaco civile, impiegando per il rinzaffo gesso scagliola da stuccatore e calce in
polvere in strato mediamente non inferiore a 5 mm.. L'ultimo strato dovrà essere tirato liscio con apposita spatola, il
controllo con staggia di legno e a perfetto filo, ruotata per 360°, dovrà combaciare in ogni punto con la superficie
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Capitolato Speciale d’Appalto
intonacata.
INTONACI ESTERNI
Realizzazione di intonaco esterno eseguito secondo le seguenti fasi lavorative e prescrizioni tecniche :
a) formazione di intonaco rustico;
b) Rasatura di regolarizzazione con Rofix W50 o equivalente, collante e rasante grigio base cemento per strato di
rasatura, con sabbia calcarea fine e granulometria controllata 0-0,8 mm.; contenente additivi da non intaccare la
caratteristica minerale del prodotto, ma migliorare l'aderenza e la lavorabilità in modo da ottenere un fondo
traspirante e ben aderente, minerale e traspirante da applicare con la cazzuola nello spessore minimo di mm. 3.
Posa di rete di armatura tipo Rofix P50 o equivalente, rete in fibra di vetro altamente resistente agli alcal da
annegare nel rasantei: dopo avere steso uno strato di prodotto affogare la rete e poi rasare ancora con Rofix W50
c) Stesura a pennello, di "Rofix primer shp per rivestimenti ai silossani" o equivalente non diluito, fissativo pronto per
l'uso ottenuto con riempitivi e pigmenti minerali. Per il trattamento del sottofondo prima dell'applicazione di "Rofix 780
rivestimento minerale ai silossani in polvere" l'intonaco di fondo deve essere maturato, asciutto e pulito
d) A ventiquattro ore di distanza, applicare "Rofix 780 rivestimento minerale ai silossani in polvere " o equivalente,
intonaco di finitura pronto per l'uso, a base di resine silossaniche, componenti: cemento bianco, sabbia di marmo
bianca e additivi ai silossani atti a migliorare la lavorazione, al fine di ottenere intonaco di finitura con elevate
caratteristiche di permeabilità al vapore acqueo, idrorepellenza e resistenza agli agenti atmosferici, da applicare
nello spessore della granulometria e nel colore da campionare in cantiere.
ART. 88 IMPERMEABILIZZAZIONI
Le impermeabilizzazioni, di qualsiasi genere, dovranno essere eseguite con la maggiore accuratezza possibile,
specie in vicinanza di fori, passaggi di canne, ecc.; le eventuali perdite che si manifestassero in esse, anche a distanza
di tempo o sino a collaudo, dovranno essere riparate ed eliminate dal Concessionario, a sua cura e spese, compresa ogni
opera di ripristino.
Il piano di posa dei manti impermeabilizzanti su opere murarie dovrà avere pendenze non inferiori al 1%, essere privo
di asperità e con una superficie perfettamente lisciata (a frattazzo o simili), livellata, stagionata e con giunti elastici di
dilatazione; lo spessore minimo non dovrà mai essere inferiore ai 5 cm. I materiali impiegati e la messa in opera dovranno
presentare i requisiti richiesti, essere integri, senza borse, fessurazioni o scorrimenti e totalmente compatibili con il
sistema adottato al fine di garantire, in ogni caso, l'assenza di qualunque infiltrazione d'acqua.
Il manto dovrà comunque risvoltare di almeno 15~20 cm in altezza lungo tutte le pareti verticali di raccordo adiacenti ai
piani di posa (parapetti, volumi tecnici, pareti, travi, ect.).
I giunti dovranno presentare una sovrapposizione di almeno 10 cm.
Le impermeabilizzazione rigide, realizzate con malte, da applicarsi con pennello, cazzuola, o pistola a spruzzo
appropriata, saranno messe in opera secondo le indicazioni delle relative schede tecniche, facendo particolare
attenzione alla compatibilità del supporto da impermeabilizzare con le caratteristiche chimiche dei componenti della
malta impermeabilizzante. Lo spessore minimo dovrà essere quello indicato dalle schede tecniche de materiale,
previo verifica con la D.L.
ART. 89 ISOLANTI E COIBENTI
Le strutture, o parti di esse, costituenti elementi di separazione fra ambienti di diverse condizioni termoacustiche,
dovranno rispondere alle caratteristiche di isolamento prescritte dagli elaborati del progetto esecutivo, utilizzando i
materiali necessari al raggiungimento dei valori richiesti.
I materiali saranno messi in opera secondo la normativa prevista e le raccomandazioni dei produttori, dopo adeguata
preparazione delle superfici interessate, degli eventuali supporti e provvedendo all'eliminazione delle situazioni di continuità
termo-acustiche non richieste.
Oltre all'osservanza delle disposizioni normative vigenti e delle prescrizioni suddette, le caratteristiche di isolamento
richieste dovranno essere verificate in modo particolare nelle pareti (esterne, confinanti con vani esterni praticabili, etc.)
e nel solaio di copertura.
I materiali impiegati dovranno essere adeguatamente protetti dalle sollecitazioni meccaniche e dagli agenti atmosferici
e, nel caso di posa in opera in ambienti esterni od aggressivi, dovranno avere le caratteristiche di resistenza ed
imputrescibilità adeguate al loro uso.
ART. 90 SOTTOFONDI e MASSETTI
MASSICCIATA DI MISTA NATURALE
Le massicciate saranno eseguite con mista naturale proveniente da cava, spianate con mezzi meccanici secondo
le dovute livellette, e rullatura finale con rullo vibrante.
Il sottofondo sarà realizzato mediante la stesura, la spianatura e il costipamento di mista di cava opportunamente
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Capitolato Speciale d’Appalto
trattata, anche con l’aggiunta di stabilizzanti, ai fini di garantire un adeguato grado di addensamento. La mista di
cava dovrà essere priva di impurità quali macerie, tracce vegetali, ecc., disposta mediante strati orizzontali di
spessore non superiore a 30 cm e accuratamente costipata con impiego di mezzi meccanici.
SOTTOFONDI E MASSETTI
Il piano destinato alla posa di un qualsiasi tipo di pavimento dovrà essere opportunamente spianata mediante un
sottofondo, in modo che la superficie di posa risulti regolarmente parallela a quella del pavimento da
sovrapporre. Il sottofondo potrà essere costituito, secondo quanto verrà ordinato dalla Direzione Lavori, da un
massello di calcestruzzo cementizzato, di spessore pari a quanto risulta dagli elaborati del Progetto esecutivo,
che dovrà essere gettato in opera a tempo debito, per essere lasciato stagionare.
La Direzione Lavori ha inoltre la facoltà, nei casi in cui se ne renda necessaria, di richiedere tipi di sottofondi alleggeriti, che
dovranno essere eseguiti con le tecniche di uso comune ed a perfetta regola d'arte. Quando i pavimenti dovessero
appoggiare sopra materiali compressibili, il massello dovrà essere costituito da uno strato di conglomerato di
congruo spessore ed armato con rete metallica, da gettare sopra un piano ben costipato e fortemente battuto, in
modo da evitare qualsiasi successivo assestamento.
ART. 91 OPERE DI TINTEGGIATURA - VERNICIATURA
Le operazioni di tinteggiatura o verniciatura dovranno essere precedute da un'accurata preparazione delle superfici
interessate (raschiature, scrostature, stuccature, levigature etc.) con sistemi idonei ad assicurare la perfetta riuscita
del lavoro.
La miscelazione e posa in opera di prodotti monocomponenti e bicomponenti dovrà avvenire nei rapporti, modi e
tempi indicati dal produttore.
Tutti i prodotti dovranno trovarsi nei recipienti originali, sigillati, con le indicazioni del produttore, le informazioni sul
contenuto, le modalità di conservazione ed uso e quanto altro richiesto per una completa definizione ed impiego dei
materiali in oggetto.
Tutte le forniture dovranno, inoltre, essere conformi alla normativa vigente, alla normativa speciale (UNICHIM, etc.) ed
avere caratteristiche qualitative costanti confermate dai marchi di qualità.
L'applicazione dovrà essere effettuata esclusivamente con prodotti pronti all'uso e preparati nei modi stabiliti dalle
case produttrici; non sarà, quindi, consentito procedere, salvo altre prescrizioni, ad ulteriori miscelazioni con solventi o
simili che non siano state specificatamente prescritte.
L'applicazione dei prodotti vernicianti non dovrà venire effettuata su superfici umide; l'intervallo di tempo fra una mano
e la successiva sarà, salvo diverse prescrizioni, di 24 ore.
La temperatura ambiente non dovrà superare i 40° C e la temperatura delle superfici dovrà essere compresa fra i 5 e
50° C con un massimo di 80% di umidità relativa.
In ogni caso le opere eseguite dovranno essere protette, fino al completo essiccamento, dalla polvere, dall'acqua e da
ogni altra fonte di degradazione.
Tutti i componenti base, i solventi, i diluenti e gli altri prodotti usati dalle case produttrici per la preparazione delle
forniture, dalla mano d'opera per l'applicazione e gli eventuali metodi di prova, dovranno essere conformi alla normativa di
settore.
Le opere di verniciatura su manufatti metallici saranno precedute da accurate operazioni di pulizia e rimozione delle parti
ossidate; verranno quindi applicate almeno una mano di vernice protettiva ed un numero non inferiore a due mani di
vernice del tipo e colore previsti fino al raggiungimento della completa uniformità della superficie.
Nelle opere di verniciatura eseguite su intonaco, oltre alle verifiche della consistenza del supporto ed alle successive
fasi di preparazione si dovrà attendere un adeguato periodo, fissato dalla direzione dei lavori, di stagionatura degli
intonaci; trascorso questo periodo si procederà all'applicazione di una mano di imprimitura (eseguita con prodotti
speciali) od una mano di fondo più diluita alla quale seguiranno altre due mani di vernice del colore e caratteristiche
fissate.
La tinteggiatura potrà essere eseguita, salvo altre prescrizioni, a pennello, a rullo, a spruzzo, etc. in conformità con i
modi fissati per ciascun tipo di lavorazione.
ART. 92 OPERE IN FERRO ED ALTRI METALLI
Sono incluse in questa categoria tutte quelle opere metalliche di qualsiasi natura che non fanno esplicitamente parte
degli infissi od altri lavori particolari.
La presente categoria comprende le opere di minore mole e di maggiore lavorazione come carpenterie leggere, scale
in ferro esterne ed interne, inferriate, parapetti; anche tutte le opere di sostegno di scale e pianerottoli nonché
spezzoni di profilati e di tubo di ferro annegati nei getti di calcestruzzo sono inclusi in questa categoria.
Le varie parti dovranno essere progettate ed eseguite in base alle norme tecniche vigenti (D.M.14.02.1992 e
D.M.30.05.74) ed in particolare secondo le "Istruzioni per il calcolo, l'esecuzione e la manutenzione delle costruzioni in
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Capitolato Speciale d’Appalto
acciaio" contenute nelle norme CNR UNI n. 10011 - 10016 ultima edizione. I manufatti dovranno essere corredati di
certificazioni attestanti le prove di laboratorio prescritte dalle Norme UNI.
E' facoltà insindacabile della Direzione Lavori di richiedere qualsiasi prova, anche in corso d'opera e a totale carico del
Concessionario, tendente ad accertare la rispondenza dei manufatti alle prescrizioni della presente specifica.
I manufatti dovranno essere corrispondenti esattamente alle forme e dimensioni risultanti dagli elaborati di progetto e
dovranno essere consegnati in cantiere con le lavorazioni prescritte per l'esecuzione in officina. Tutti i metalli dovranno
essere lavorati con regolarità di forme e di dimensioni, nei limiti delle tolleranze
consentite ed in accordo con le prescrizioni della normativa specifica.
Le diverse opere sono ottenute dalla lavorazione di profilati di vario genere, quali IPE, HE, a L, a Z, a U, piatti, tubolari,
lamiere etc. come specificato nei disegni esecutivi.
I tagli potranno essere eseguiti meccanicamente o ad ossigeno, nel caso di irregolarità questi verranno rifiniti con la
smerigliatrice.
Le superfici, o parti di esse, destinate a trasmettere sollecitazioni di qualunque genere, dovranno combaciare
perfettamente.
I fori per i chiodi e bulloni saranno eseguiti con il trapano, avranno diametro inferiore di almeno 3 mm. a quello
definitivo e saranno successivamente rifiniti con l'alesatore; salvo diverse prescrizioni non è consentito l'uso della
fiamma ossidrica per le operazioni di bucatura.
I giunti e le unioni degli elementi strutturali e dei manufatti verranno realizzate con:
a) saldature eseguite ad arco, automaticamente o con altri procedimenti approvati dalla direzione lavori; tali
saldature saranno precedute da un'adeguata pulizia e preparazione delle superfici interessate, verranno eseguite
da personale specializzato e provvisto di relativa qualifica, le operazioni di saldatura verranno sospese a
temperature inferiori ai –5°C e, a lavori ultimati, gli elementi o le superfici saldate dovranno risultare perfettamente
lisci ed esenti da irregolarità;
b) bullonatura che verrà eseguita, dopo un'accurata pulizia, con bulloni conformi alle specifiche prescrizioni e
fissati con rondelle e dadi adeguati all'uso; le operazioni di serraggio dei bulloni dovranno essere effettuate con una
chiave dinamometrica;
c) chiodature realizzate con chiodi riscaldati (con fiamma o elettricamente) introdotti nei fori e ribattuti.
La posa in opera dei manufatti comprende la predisposizione ed il fissaggio, dove necessario, di zanche metalliche o
piastre per l'ancoraggio degli elementi alle superfici di supporto e tutte le operazioni connesse a tali lavorazioni.
Dovranno essere inoltre effettuate prima del montaggio le operazioni di ripristino della verniciatura o di esecuzione, se
mancante, della stessa; verranno infine applicate, salvo altre prescrizioni, le mani di finitura secondo le specifiche già
indicate per tali lavorazioni.
La zincatura nelle parti esposte o dove indicato sarà eseguita, a carico dell'Appaltatore, per immersione in bagno di
zinco fuso e dovrà essere realizzata solo in stabilimento.
Saranno rifiutate tutte quelle opere, o parte di esse, che presentassero il più leggero indizio di imperfezione.
Ogni opera in ferro dovrà essere fornita previo procedimenti di verniciatura a due mani di antiruggine a seconda delle
caratteristiche dell'opera stessa.
cancelli, le inferriate apribili ecc., saranno muniti di tutte le guarnizioni chiudenti e congegni necessari per il loro
funzionamento come cariglioni, crichetti a molla, catenelle e leve, catenacciuoli di ferro ecc. nonché serrature a chiave
ed a cricca, ove occorrano, e di tutti gli accessori, con zanche, mazzette o simili occorrenti per la posa.
A posa ultimata si dovrà provvedere alla revisione e piccole riparazioni che dovessero rendersi necessarie, nonché
alla registrazione delle parti apribili e dei piccoli organi di manovra e di chiusura dei medesimi al fine di garantire il
perfetto funzionamento.
ART. 93 OPERE IN PIETRA NATURALE
Le opere in pietra naturale dovranno corrispondere perfettamente alle forme e dimensioni indicate dagli elaborati di
progetto ed essere lavorate in conformità alle prescrizioni delle presenti norme tecniche, nonché a quelle che saranno
impartite dalla Direzione Lavori all'atto dell'esecuzione.
L'Appaltatore prima di iniziare la fornitura dovrà presentare a sua cura e spese i campioni dei vari tipi di pietra e delle
loro lavorazioni per la necessaria approvazione da parte della Direzione Lavori. I campioni verranno conservati negli
Uffici della Direzione, fino al collaudo dei lavori, per relativi confronti e riferimenti, ad opera ultimata od a fornitura
eseguita.
Nella esecuzione di pavimentazioni e rivestimenti dovrà essere sempre eseguito un preventivo controllo della compatibilità
dimensionale dei manufatti con le strutture rustiche esistenti.
Sulla larghezza e lunghezza degli elementi, salvo diverse prescrizioni, è ammessa una tolleranza non superiore allo
0,5%; per le lastre, gli scarti nelle misure non dovranno superare il valore di 0,5-1mm. per le dimensioni lineari e del
5% per lo spessore.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Le lastre impiegate per la realizzazione di soglie, elementi di scale, dovranno avere uno spessore non inferiore ai 3
cm.
PAVIMENTAZIONI A LASTRE
Il piano di posa dei pavimenti da eseguirsi in lastre di pietra naturale dovrà presentarsi perfettamente ripulito da
polvere, parti staccate di malta o altri corpi estranei, ed essere preventivamente, abbondantemente bagnato. Il
pavimento dovrà essere posto in opera con boiacca di puro cemento tipo 325 su letto di malta di sabbia e cemento
dosato a 400 kg, o con idonei adesivi, in conformità alle prescrizioni del produttore. Non sarà ammesso l'impiego di
gesso o cemento a presa rapida. Per la pavimentazione di ambienti confinati potrà essere ammessa la posa tramite
collanti sintetici, previo comunicazione alla D.L., in tal caso dovranno essere rispettate le indicazioni tecniche
specifiche dei materiali prescelti.
Dovrà essere eseguita una accurata cernita degli elementi contigui in modo da evitare denti, risalti, salinature; le
lastre dovranno essere perfettamente accostate con accompagnamento di colore, macchia e venatura e presentare
giunti perfettamente allineati e ortogonali, stuccati con impasto molto fluido di solo cemento bianco o colorato, disteso
a spazzola in modo da riempire completamente le connessioni.
Si intende a carico del Concessionario l’onere della lavorazione superficiale di finitura indicata dagli elaborati di
progetto o indicata dalla D.L.
La messa in opera delle parti in pietra per gradini dovrà essere eseguita con malta di cemento, eventuali parti in muratura
necessarie, stuccature, stilature e suggellature dei giunti realizzate sempre con malta di cemento o con mastice
speciale atto a creare giunti elastici di dilatazione oltre alle grappe di ancoraggio già indicate.
Lo spessore minimo delle lastre non dovrà essere inferiore a cm. 3, con superfici a vista bocciardate fini, con
leggera bisellatura degli angoli.
Il pavimenti in pietra dei corridoi distributivi saranno realizzati in granito, colore giallo palao, posato in lastre di
dimensioni 80/60 x 40 spessore cm 3, a correre con fuga larga.
RIVESTIMENTI LAPIDEI
Le dimensioni delle lastre, il disegno e la lavorazione di finitura dovranno seguire le prescrizioni degli elaborati di
progetto esecutivo e le indicazioni della D.L.
La posa avverrà con l’impiego di collanti sintetici e secondo le indicazioni della D.L.
Dovranno essere previsti ancoraggi meccanici dei pannelli in modo da assicurare le lastre lapidee alla muratura di
supporto (zancatura di ritegno). Il sistema di zancatura sarà sottoposto preventivamente alla D.L. al fine dalla sua
approvazione.
Lo spessore minimo delle lastre non dovrà essere inferiore a cm 2.
ART. 94 OPERE IN VETRO
Le lastre di vetro dovranno essere del tipo previsto dal progetto esecutivo od ordinato dalla Direzione Lavori, alla
stessa dovranno essere forniti preventivamente, a cura del Concessionario, dei campioni aventi le caratteristiche
richieste.
Tutte le lastre dovranno essere trasportate e stoccate in posizione verticale; in particolare, per lastre accoppiate si
dovrà provvedere in modo tale che le superfici di appoggio siano sempre ortogonali fra loro per non introdurre
sollecitazioni anomale sui giunti di tenuta.
Nella fornitura e posa in opera il Concessionario è tenuto ad usare tutti gli accorgimenti necessari (supporti elastici,
profondità di battuta, etc.) per impedire deformazioni, vibrazioni o difetti di installazione. I sigillanti impiegati saranno
resistenti ai raggi ultravioletti, all'acqua ed al calore (fino ad 80° C) e conformi alle caratteristiche richieste dai produttori
delle lastre di vetro, normali o stratificate, cui verranno applicati.
Per la sigillatura di lastre stratificate o a camere d'aria dovranno essere impiegati sigillanti di tipo elastomerico
restando comunque vietato l'uso di sigillanti a base d'olio o solventi. La posa in opera delle lastre di vetro comprenderà
qualunque tipo di taglio da eseguire in stabilimento od in opera e la molatura degli spigoli che, nel caso di lastre di grandi
dimensioni, dovrà essere effettuata sempre prima della posa. Durante la posa ed il serraggio delle lastre di vetro si
dovranno osservare e rispettare tutti gli accorgimenti previsti per la dilatazione termica o le eventuali sollecitazioni
strutturali ed esterne. Nel caso di lastre posate senza serramento, tra gli elementi di fissaggio e la lastra deve essere
interposto materiale elastico e durabile alle azioni climatiche.
Tutte le suddette prescrizioni, oltre ad eventuali specifiche particolari, sono valide anche per opere con elementi di
vetro strutturale (profilati ad U), per strutture in vetrocemento, lucernari, coperture speciali, etc.
ART. 95 OPERE DI RETE
Tutte le canalizzazioni delle opere di rete - fognatura, raccolta e deflusso acque bianche, fornitura energia elettrica,
fornitura gas, fornitura acqua potabile, fornitura telefono, rete illuminazione pubblica - dovranno essere realizzate in
conformità con le specifiche progettuali e le prescrizioni del presente capitolato, nonché le indicazioni della Direzione
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Capitolato Speciale d’Appalto
Lavori.
Gli impianti di rete, nel loro insieme ed in ogni parte, dovranno essere realizzati con caratteristiche di resistenza
chimico-fisiche adeguate.
Le pendenze non dovranno mai essere inferiori all’1% (0.5% nel caso di grandi collettori), valore che dovrà essere
portato al 2% nel caso di tubazioni in cemento usate per lo scarico di acque pluviali.
Tutti i piani di scorrimento delle canalizzazioni fognarie dovranno essere perfettamente livellati in modo da
mantenere la pendenza di deflusso costante e senza interruzioni.
Gli scavi contenenti tubazioni fognarie dovranno sempre trovarsi ad un livello inferiore delle condotte dell’acqua
potabile e non dovranno esserci interferenze con alcun altro impianto. La profondità e la modalità di posa delle tubazioni
saranno in relazione con i carichi sovrastanti e le caratteristiche del terreno; si dovranno, inoltre, prevedere
adeguate protezioni e pozzetti di ispezione praticabili nei punti di raccordo e lungo le reti.
Le pendenze e le caratteristiche dei pozzetti (tubazioni in entrata e in uscita) dovranno impedire la formazione di
depositi.
Tutti i pozzetti dovranno essere realizzati in conglomerato cementizio o prefabbricati; saranno collocati agli incroci
delle canalizzazioni o lungo la rete, saranno ispezionabili e con botole di chiusura in ghisa o altri materiali (in rapporto
alle condizioni di carico).
Sono a carico del Concessionario i disegni di rilievo delle fognature eseguite e comprenderanno:
- una o più planimetrie in scala 1:500 ricavate dal progetto fornito dal Committente, con riportate le
seguenti indicazioni:
- il tracciato del condotto posato, quotato planimetricamente;
- la denominazione delle strade nelle quali il condotto è stato posato;
- la sezione del medesimo;
- le camerette di ispezione, quotate planimetricamente;
- il senso e il valore della pendenza;
- le quote altimetriche di fondo e di chiusino delle camerette;
- gli sghembi di immissione, quotati planimetricamente;
- la distanza del condotto dal filo dei fabbricati o dai punti fissi in modo da potere essere individuato
anche con eventuali cambiamenti di direzione;
- condotti preesistenti che fossero eventualmente demoliti, opportunamente evidenziati;
- una sezione trasversale per ogni tipo di condotto d’ispezione;
pianta e sezioni delle eventuali camerette d’ispezione con salti di fondo, degli eventuali sifoni e
sottopassi e di ogni manufatto in genere.
I suddetti elaborati dovranno essere consegnati anche in formato dwg.
-
ART. 96 IMPIANTI
IMPIANTO ELETTRICO
Tutte le opere necessarie per dare completi gli impianti elettrici dovranno essere realizzate secondo quanto
specificato negli elaborati di progetto e secondo le indicazioni impartite dalla Direzione dei Lavori. Le opere dovranno
essere realizzate a perfetta regola d’arte ai sensi della L. 186/1968, della L. 46/1990 e successivo regolamento di
attuazione, nonché ai sensi delle norme CEI vigenti, ritenuto che le norme CEI sono riconosciute regola dell'arte dalla
Legge 1 Marzo 1968 n. 186.
La progettazione dell'impianto elettrico è stata eseguita in accordo alla legge sulla sicurezza degli impianti del
05.03.1990 n.46 e successivo regolamento di attuazione, il progetto tiene ha tenuto conto di altre leggi di seguito
specificate:
- Legge del 18/10/1977 n. 791 (Attuazione della Direttiva CEE n. 72/23/CEE)
- DM del 20/02/1992 Approvazione del modello di dichiarazione di conformità.
- DPR del 06/12/1991 n. 447 (regolamento di attuazione della legge 46/90)
- DPR del 27/04/1955 n. 547 (leggi per la sicurezza sul lavoro)
- DPR del 1994 n. 626 (leggi per la sicurezza e l'igiene negli ambienti di lavoro)
Si fa inoltre riferimento alle norme CEI in vigore alla data di preparazione del progetto elettrico esecutivo ed in
particolare:
- Norme CEI 0-2 (2002) “Guida per definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici”;
71
Capitolato Speciale d’Appalto
- Norme CEI 3-14 (1997) “Segni grafici per schemi. Elementi dei segni grafici, segni grafici distintivi ed altri segni
di uso generale”;
- Norme CEI 3-15 (1997) “Segni grafici per schemi. Conduttori e dispositivi di connessioni”;
- Norme CEI 3-19 (1998) “Segni grafici per schemi. Apparecchiature e dispositivi di comando e protezione”;
- Norme CEI 3-23 (1998) “Segni grafici per schemi. Schemi e piani di installazione architettonici e topografici”;
- Norme CEI 3-36 (1998) “Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica. Prescrizioni generali”;
- Norme CEI 3-38 (1997) “Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica. Schemi orientati alla funzione”;
- Norme CEI 3-39 (1997) “Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica. Schemi, tabelle e liste delle
connessioni”;
- Norme CEI 11-1 (1999) “Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata”;
- Norme CEI 11-17 (1997) “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in
cavo”;
- Norme CEI 16-1 (1997) “Individuazione dei conduttori isolati”;
- Norme CEI 16-2 (2000) “Principi base e sicurezza per l’interfaccia uomo-macchina, marcatura e identificazione.
Individuazione dei morsetti degli apparecchi e delle estremità di conduttori designati a regole generali per un
sistema alfanumerico”;
- Norme CEI 16-4 (2000) “Principi base e sicurezza per l’interfaccia uomo-macchina, marcatura e identificazione.
Individuazione dei conduttori tramite colori o codici numerici”;
- Norme CEI 17-11 (2000) “Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di
manovra - sezionatori e unità combinate con fusibili”;
- Norme CEI 17-13/1 (2000) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri
BT). Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo
(ANS)”;
- Norme CEI 17-13/2 (2000) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri
BT). Prescrizioni particolari per il condotto sbarre”;
- Norme CEI 17-45 (1998) “Apparecchiature a bassa tensione. Dispositivi per circuiti di comando ed elementi di
manovra”;
- Norme CEI 17-5 (1998) “Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori automatici”;
- Norme CEI 17-50 (2002) “Apparecchiature a bassa tensione. Contattori e avviatori elettromeccanici”;
- Norme CEI 23-12/1 (2000) “Spine e prese per uso industriale. Prescrizioni generali”;
- Norme CEI 23-12/2 (2000) “Spine e prese per uso industriale. Prescrizioni per intercambiabilità dimensionale
per apparecchi con spinotti ad alveoli cilindrici”;
- Norme CEI 23-34 (1997) “Spine non smontabili bipolari 2,5A 250V con cavo, per il collegamento degli
apparecchi di classe II per usi domestici e similari”;
- Norme CEI 23-42 (1999) “Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni
domestiche e similari. Prescrizioni generali”;
- Norme CEI 23-44 (1999) “Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni
domestiche e similari. Prescrizioni generali”;
- Norme CEI 23-50 (1998) “Prese a spina per usi domestici e similari. Prescrizioni generali”;
- Norme CEI 23-54 (1996) “Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche. Prescrizioni particolari per
sistemi di tubi rigidi e accessori”;
- Norme CEI 23-55 (1996) “Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche. Prescrizioni particolari per
sistemi di tubi pieghevoli e accessori”;
- Norme CEI 31-35 (2001) “Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas.
Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi”;
- Norme CEI 31-35/A (2001) “Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di
gas. Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi.
Esempi di applicazione”;
- Norme CEI 32-1 (2000) “Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata e a 1500V per
corrente continua. Prescrizioni generali”;
- Norme CEI 32-3 (1998) “Fusibili a tensione superiore a 1000V. Fusibili limitatori di corrente”;
- Norme CEI 32-4 (1997) “Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata e a 1500V per
corrente continua. Prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone addestrate (fusibili
principalmente per applicazioni industriali”;
- Norme CEI 34-21 (2001) “Apparecchi di illuminazione. Prescrizioni generali e prove”;
- Norme CEI 34-22 (1999) “Apparecchi di illuminazione. Prescrizioni particolari apparecchi di emergenza”;
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Capitolato Speciale d’Appalto
- Norme CEI 34-23 (1997) “Apparecchi di illuminazione. Prescrizioni particolari apparecchi fissi per uso
generale”;
- Norme CEI 64-2 (2001) “Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. Prescrizioni specifiche per la
presenza di polveri infiammabili e sostanze esplosive”;
- Norme CEI 64-8/1 (2003) “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente
alternata e a 1500V in corrente continua. Oggetto, scopo e principi fondamentali”;
- Norme CEI 64-8/2 (2003) “F Definizioni”;
- Norme CEI 64-8/3 (2003) “F Caratteristiche generali”;
- Norme CEI 64-8/4 (2003) “F Prescrizioni per la sicurezza”;
- Norme CEI 64-8/5 (2003) “F Scelta ed installazione dei componenti elettrici”;
- Norme CEI 64-8/6 (2003) “F Verifiche”;
- Norme CEI 64-8/7 (2003) “F Ambienti ed applicazioni particolari”;
- Norme CEI 70-1 (1997) “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”;
- Norme CEI 79-3 (1998) “Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari
per gli impianti antieffrazione e antiintrusione”;
- Norme CEI 81-1 (1998) “Protezione delle strutture contro i fulmini”;
- Norme CEI 96-2 (1995) “Trasformatori di isolamento e trasformatori di sicurezza.
I lavori di fornitura, installazione, collegamento e collaudo sono i seguenti, meglio descritti dagli elaborati del
progetto esecutivo,:
Impianto elettrico:
- Fornitura, posa e installazione linea da contatore;
- Fornitura, posa e installazione avanquadro elettrico B-01A;
- Fornitura, posa e installazione quadro elettrico generale Q-GEN;
- Fornitura, posa e installazione quadro elettrico uffici piano terra QUFF-PT;
- Fornitura, posa e installazione quadro elettrico uffici piano primo QUFF-P1;
- Fornitura, posa e installazione quadro elettrico uffici piano secondo QUFF-P2;
- Fornitura, posa e installazione quadro elettrico biblioteca Q-BIB;
- Fornitura, posa e installazione quadro elettrico locale bar Q-BAR;
- Fornitura, posa e installazione quadri elettrici ascensore Q-ASC;
- Fornitura, posa e installazione gruppo di continuità per utenze privilegiate;
- Fornitura, posa e installazione comandi non automatici;
- Fornitura, posa e installazione sensori di movimento per comando impianto di
illuminazione;
- Fornitura, posa e installazione impianto illuminazione normale;
- Fornitura, posa e installazione impianto illuminazione di emergenza;
- Fornitura, posa e installazione condutture elettriche di F.M. e luce;
- Fornitura, posa e installazione condutture elettriche utenze privilegiate;
- Fornitura, posa e installazione condutture elettriche di comando e segnalazione;
- Allacciamento utilizzatori elettrici: quadro centrale termica, quadro impianti tecnologici,
mobiletti fan-coil, elettroserratura, caldaie, eccF;
- Fornitura, posa, installazione e programmazione impianto di controllo e comando
INSTABUS;
- Collegamenti equipotenziali masse e masse estranee;
- Collegamento all’impianto di terra.
Impianto ausiliari e speciali:
- Fornitura, posa e installazione cablaggio strutturato e rete telematica uffici e biblioteca;
- Fornitura, posa e installazione impianto citofonico;
- Fornitura, posa e installazione impianto rivelazione fumi/incendio;
- Fornitura, posa e installazione impianto antintrusione.
Collaudi e verifiche:
- Collaudo dimensionale e funzionale impianto elettrico, misura degli assorbimenti e dei livelli di illuminazione nei
vari ambienti e più in generale saranno eseguite tutte le prove e verifiche previste nella guida CEI 64-14;
- Misura della resistenza globale dell’impianto di terra e richiesta di omologazione all ISPESL;
- Chiusura lavori e compilazione verbale di fine lavori.
L’Appaltatore dovrà a fine lavoro consegnare gli elaborati, la documentazione e le dichiarazioni previste di legge, in
particolare la “dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola d’arte” dovrà essere eseguita secondo le
prescrizioni del DM 20.02.92 e dovrà obbligatoriamente essere accompagnata dal rapporto completo dei risultati delle
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Capitolato Speciale d’Appalto
verifiche eseguite sull’impianto prima della messa in esercizio.
ART. 97 PRESCRIZIONI TECNICHE PARTICOLARI PER LE STRADE
DISERBAMENTO E SCOTICAMENTO
Il diserbamento consiste nella rimozione e asportazione di erbe, radici, cespugli, piante e alberi. Lo
scoticamento consiste nella rimozione ed asportazione del terreno vegetale, di qualsiasi consistenza e con
qualunque contenuto d'acqua.
Nella esecuzione dei lavori il Concessionario dovrà attenersi a quanto segue:
a) Il diserbamento e lo scoticamento del terreno dovranno sempre essere eseguiti prima di effettuare
qualsiasi lavoro di scavo o rilevato.
b) Tutto il materiale vegetale, inclusi ceppi e radici, dovrà essere completamente rimosso alterando il meno
possibile la consistenza originaria del terreno.
c) Il materiale scavato dovrà essere trasportato a discarica.
SCAVI
Gli scavi potranno essere eseguiti a mano, con mezzi meccanici e, ove previsto, con l'impiego di esplosivi.
Nella esecuzione dei lavori di scavo il Concessionario dovrà farsi carico delle prescrizioni e degli oneri di
seguito elencati a titolo descrittivo e non limitativo.
a)
Rifinire il fondo e le pareti dello scavo non provvisionale secondo quote e pendenze di
progetto.
Se il fondo degli scavi risultasse smosso, il Concessionario o compatterà detto fondo fino ad ottenere una
compattazione pari al 90% della massima densità secca ottenibile in laboratorio (PROCTOR
MODIFICATA), o sostituirà il terreno smosso, con materiale idoneo o con calcestruzzo magro.
b)
Segnalare l'avvenuta ultimazione degli scavi, per eventuale ispezione da parte della
Direzione Lavori prima di procedere a fasi di lavoro successive o ricoprimenti. Nel caso in cui questa
prassi non venisse rispettata la DIREZIONE LAVORI potrà richiedere al Concessionario di rimettere a
nudo le parti occultate senza che questi abbia diritto al riconoscimento di alcun maggior onere.
c)
Provvedere alla demolizione e/o rimozione dei trovanti di qualsiasi natura e dimensione
provvedendo altresì alla frantumazione dei materiali non trasportabili e/o non riutilizzabili.
d)
Eseguire, ove previsto dai documenti di progetto e/o richiesto dalla Direzione Lavori, scavi
campione con prelievo di saggi e/o effettuazione di prove ed analisi.
e)
Provvedere al carico, trasporto e scarico del materiale proveniente dagli scavi che il
Concessionario intendesse riutilizzare, purché idoneo. E' inteso incluso anche l'eventuale onere per il
reperimento di idonee aree di stoccaggio, il deposito ordinato e la ripresa dei materiali.
f)
Recintare e apporre sistemi di segnaletica diurna e notturna alle aree di scavo.
g)
Provvedere, se necessario e con qualsiasi sistema (paratie, palancolate, sbadacchiature,
puntellamenti, armature a cassa chiusa, etc.), al contenimento delle pareti degli scavi in accordo a
quanto prescritto dai documenti di progetto, ed in conformità alle norme di sicurezza.
h)
Adottare tutte le cautele necessarie (indagini preliminari, sondaggi, scavi campioni, etc.) per
evitare il danneggiamento di manufatti e reti interrate di qualsiasi natura; inclusa, ove necessario la
temporanea deviazione ed il tempestivo ripristino delle opere danneggiate o temporaneamente deviate.
REINTERRI
Per rinterri si intendono:
•
la bonifica di zone di terreno non adeguato, al disotto del piano di posa di manufatti e rilevati,
effettuata mediante sostituzione dei terreni esistenti con materiale idoneo;
•
il riempimento di scavi relativi a fondazioni, trincee, cunicoli, pozzetti, etc. eseguito in presenza di
manufatti;
•
la sistemazione superficiale eseguita con o senza apporto di materiale.
Nella effettuazione dei rinterri il Concessionario dovrà attenersi alle seguenti prescrizioni ed oneri:
•
La bonifica del terreno dovrà essere eseguita, oltre quando prevista dal progetto, ogni qualvolta nel
corso dei lavori si dovessero trovare delle zone di terreno non idoneo e/o comunque non conforme alle
specifiche di progetto.
•
Se il terreno in sito risultasse altamente compressibile, non compattabile, dotato di scadenti
caratteristiche meccaniche o contenente notevoli quantità di sostanze organiche, esso dovrà essere
sostituito con materiale selezionato appartenente ai gruppi (CNR-UNI 10006):
- A1, A2, A3 se proveniente da cave di prestito;
- A1, A2, A3, A4 se proveniente dagli scavi.
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Capitolato Speciale d’Appalto
Il materiale dovrà essere messo in opera a strati di spessore non superiore a 50 cm. (materiale sciolto) e
compattato fino a raggiungere il 95% della densità secca AASHTO.
Per il materiale dei gruppi A2 ed A4 gli strati dovranno avere spessore non superiore a 30 cm. (materiale
sciolto).
Il modulo di deformazione dovrà risultare non inferiore a 200 Kg/cm2 su ogni strato finito.
•
Nel caso in cui la bonifica di zone di terreno di cui al punto 2.3. b debba essere eseguita in presenza
d'acqua, il Concessionario dovrà provvedere ai necessari emungimenti per mantenere costantemente
asciutta la zona di scavo da bonificare fino ad ultimazione dell'attività stessa; per il rinterro dovrà essere
utilizzato materiale selezionato appartenente esclusivamente ai gruppi A1 ed A3 (UNI-CNR 10006).
•
Al di sotto del piano di posa dei rilevati dovrà essere eseguito un riempimento di spessore non
inferiore a 50 cm. (materiale compattato) avente funzione di drenaggio. Questo riempimento sarà costituito
da ghiaietto o pietrischetto di dimensioni comprese fra 4 e 20 mm. con percentuale massima del 5% di
passante al crivello 4 UNI. Il materiale dovrà essere steso in strati non superiori a 50 cm. (materiale soffice)
e costipato mediante rullatura fino ad ottenere un modulo di deformazione non inferiore a 200 Kg/cm2.
•
Il rinterro degli scavi relativi a fondazioni e manufatti in calcestruzzo dovrà essere effettuato con
materiale idoneo opportunamente compattato.
•
Il rinterro di scavi relativi a tubazioni interrate e cavi elettrici sarà effettuato con materiali sabbiosi (o
comunque con materiali che durante l'operazione di rinterro non danneggino dette installazioni).
•
La sistemazione delle aree superficiali dovrà essere effettuata con materiali idonei sia provenienti dagli
scavi che di fornitura del Concessionario, e dovrà essere effettuata con spandimento a strati procedendo alla
regolarizzazione delle pendenze secondo le indicazioni del progetto.
RILEVATI STRADALI
Con il termine "rilevati" sono definite tutte le opere, in terra od opportuni conglomerati, destinate a formare il
corpo stradale ed i piazzali, con esclusione dei lavori inerenti la posa delle pavimentazioni stradali per i quali si
rimanda ad altra Specifica Tecnica.
Per una più dettagliata classificazione delle opere nel seguito è stato assunto il seguente significato:
per rilevato si intende il riempimento per costituire, con materiali di riporto, stabiliti piani di posa per l'alloggio
delle strutture viarie poste a quota superiore a quella del piano di campagna.
I rilevati dovranno essere eseguiti impiegando terre appartenenti ai gruppi A1, A2, A3, A4 e A6, di cui alla
norma CNR-UNI 10006, provenienti dagli scavi o da cave di prestito.
Tutti i rilevati, sia che si impostino sul piano di campagna o che si addossino a rilevati esistenti, dovranno
essere eseguiti tenendo conto delle seguenti modalità.
a)
Le terre impiegate dovranno essere stese a strati adeguati ai mezzi di costipamento, ma
comunque non superiori a 50 cm (materiale sciolto) per le terre dei gruppi A1, A3 e non superiori a 30
cm (materiale sciolto) per le terre dei gruppi A2-4, A2-5, A2-6, A2-7, e A4. Non dovranno essere
impiegate terre del gruppo A3 con coefficente di disuniformità inferiore a 7. Su ciascuna sezione
trasversale i materiali impiegati per ciascuno strato dovranno essere dello stesso gruppo o
sottogruppo. In relazione alla difficoltà di ottenere i prescritti valori minimi della densità AASHTO
modificata e del modulo di deformazione come più avanti prescritto, l’Appaltatore, prima di usare terre
dei gruppi A2-5 e A2-7, dovrà effettuare opportune prove geotecniche ed in situ che attestino la
possibilità di raggiungere i prescritti parametri. Di tali prove dovrà essere informata la Direzione Lavori.
b)
La superficie superiore degli strati avrà una pendenza trasversale pari a circa il 1,5% e
comunque tale da garantire lo smaltimento delle acque meteoriche; dovrà essere evitata la formazione
di avvallamenti o solchi. Detta pendenza dovrà essere mantenuta durante il lavoro e il transito dei
mezzi di cantiere, impiegando allo scopo le livellatrici e apposite squadre di operai.
c)
Le terre dovranno essere inumidite o essiccate mediante areazione, fino ad ottenere
l'umidità ottimale corrispondente alla densità massima rilevata dalle prove di compattazione.
d)
Ogni strato dovrà essere costipato in modo da raggiungere in ogni punto la densità secca
pari al 90% della densità AASHTO modificata (norma CNR-B.U. n.69 del 30/11/1973), prima di porre in
opera un altro strato. Il valore del modulo di deformazione (norma CNR-B.U. n.9) dovrà risultare non
inferiore a 200 Kg/cm² per tutta la superficie dello strato stesso.
e)
Per la formazione dei rilevati potranno essere impiegati frammenti rocciosi delle dimensioni
non maggiori di 25 cm così da poter formare strati dello spessore massimo di 50 cm. Non dovranno
essere impiegati materiali di natura argillo-scistosa o comunque alterabili o molto fragili. Il materiale, la
cui dimensione sia compresa fra 7,1 e 25 cm, deve essere di pezzatura disuniforme e non deve
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Capitolato Speciale d’Appalto
costituire più del 30% del volume del rilevato. Deve poi risultare un accurato intasamento dei vuoti in
modo da ottenere, per ogni strato, una massa ben assestata e compatta.
f)
Nel caso di impiego di frammenti rocciosi, in luogo della prova di densità, si dovranno
eseguire, durante la formazione degli strati, solo prove per la determinazione del modulo di
deformazione. La densità AASHTO modificata sarà determinata secondo i metodi delle prove di cui
alla norma CNR-B.U. n.69 in relazione alla massima dimensione degli elementi
g)
Le scarpate dei rilevati dovranno avere pendenze non superiori a quelle indicate sui disegni
di progetto.
h)
Prima di eseguire i rilevati, il piano di posa, dovrà essere costipato, mediante rullatura, in
modo da ottenere una densità secca non inferiore al 95% della densità AASHTO modificata. Il modulo
di deformazione dovrà risultare non inferiore a 200 Kg/cm2.
i)
Per l'intera larghezza della piattaforma si dovrà intervenire, nell'ultimo strato di rilevato con
fitocidi, antigerminali o anche taletossici.
j)
Nel caso di allargamento di un rilevato esistente, si dovrà ritagliare, con ogni cautela, a
gradoni orizzontali il terreno sodo del rilevato su cui andrà addossato il nuovo materiale, avendo cura
di procedere per fasi, facendo immediatamente seguire ad ogni gradonatura (dell'altezza massima di
50 cm) la stessa del relativo nuovo strato (tale da coprire la gradonatura stessa) ed il suo
costipamento, in modo da assicurare comunque la viabilità del rilevato esistente.
k)
Sulle scarpate dei rilevati dovrà essere posato uno strato di terreno vegetale umifero dello
spessore di 30 cm., da stendere a cordoli orizzontali opportunamente costipati seguendo dappresso la
costruzione del rilevato e ricavando gradoni di ancoraggio, salvo che il rivestimento venga eseguito
contemporaneamente alla formazione del rilevato stesso, nel qual caso detti gradoni non saranno
necessari.
PRESCRIZIONI ED ONERI GENERALI
a)
Il Concessionario, prima dell'inizio dei lavori, dovrà fornire alla Direzione Lavori una esauriente
documentazione delle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali che intende approvvigionare per le
esigenze delle opere che dovrà realizzare. Ovviamente quanto sopra si intende valido anche per i materiali
provenienti dagli scavi, che, effettuati i controlli di accettazione, previa informazione alla Direzione Lavori, il
Concessionario ritenesse conveniente utilizzare.
b)
La provenienza ed il tipo di materiale da utilizzare dovranno essere preventivamente comunicati alla
Direzione Lavori; in ogni caso non dovrà essere utilizzato materiale del gruppo A3 con coefficiente di
disuniformità inferiore a 7.
c)
Sarà cura del Concessionario provvedere all'aerazione ed alla fornitura dell'acqua necessaria per
ottenere l'umidificazione ottimale, ai fini della compattazione, dei materiali utilizzati per i rinterri ed i rilevati.
d)
In presenza di paramenti flessibili e murature laterali la compattazione a ridosso delle opere dovrà essere
tale da escludere una riduzione nell'addensamento e nel contempo il danneggiamento delle opere stesse. In
particolare si dovrà evitare che i grossi rulli vibranti operino ad una distanza inferiore a 1.5 m. da opere
preesistenti. A ridosso dei manufatti il Concessionario dovrà usare mezzi di compattazione leggeri quali piastre
vibranti, rulli azionati a mano, provvedendo a garantire i requisiti di deformabilità e densità richiesti anche
operando su strati di spessore ridotto. Nella formazione di tratti di rilevato rimasti in sospeso per la presenza di
tombini, canali, cavi etc. si dovrà garantire la continuità con la parte realizzata impiegando materiali e livelli di
compattazione identici.
e)
Sarà cura del Concessionario provvedere al controllo e al contenimento di acque di falda e superficiali,
provvedendo alla costruzione delle opere di drenaggio definitive ed alla realizzazione di tutte le opere
provvisionali (well-point, palancolate, deviazioni, aggottamenti, etc.) atte a garantire la qualità del lavoro da
eseguire ed a garantire altresì il regolare deflusso delle acque.
f)
Sarà cura del Concessionario, provvedere alla fornitura ed al trasporto dei materiali provenienti da cave
di prestito, così come di quelli provenienti dagli scavi.
g)
Nel caso in cui, in qualsiasi fase di lavoro, siano rinvenuti oggetti o materiali particolari (oggetti di valore
od oggetti tutelati dalle leggi vigenti), il Concessionario dovrà darne immediata comunicazione alla Direzione
Lavori e, se previsto dalle norme, all’Autorità competente. Tutti i materiali non appartenenti alla tipologia di cui
sopra resteranno di proprietà del Concessionario.
h)
Nel caso di sospensione della costruzione del rilevato, alla ripresa del lavoro, il rilevato già eseguito
dovrà essere ripulito dalle erbe e dalla vegetazione in genere che vi si fosse insediata; dovrà essere areato,
praticandovi, inoltre, dei solchi per il collegamento dei nuovi materiali con quelli prima impiegati, dopo aver
ripetuto le prove di controllo delle compattazioni.
i)
Sarà onere del Concessionario provvedere alla profilatura delle scarpate, delle banchine e dei cigli ed
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Capitolato Speciale d’Appalto
alla costruzione degli arginelli se previsti, nonchè alla maggiorazione delle dimensioni di progetto dei rilevati,
per tener conto dell'assestamento delle terre, affinchè all'epoca del collaudo i rilevati eseguiti abbiano
dimensioni non inferiori a quelle previste nel progetto costruttivo.
j)
Sarà onere del Concessionario portare a discarica tutto il materiale di risulta (non idoneo al riutilizzo o
comunque esuberante) proveniente dagli scavi o da scarti di vagliatura del materiale accantonato per il
riutilizzo, salvo diversa indicazione della Direzione Lavori.
k)
Sarà cura del Concessionario, durante tutte le fasi di lavorazione, provvedere alla protezione e
conservazione dei manufatti esistenti ed all'eventuale ricostruzione, in caso di danneggiamento o temporanea
rimozione, nello stato in cui si trovavano prima della effettuazione dei lavori.
l)
Sarà cura del Concessionario provvedere alla pulizia, manutenzione e ripristino del manto stradale, sia
relativamente alle strade di cantiere che alla viabilità esterna, in modo da preservare l'integrità delle superfici
stradali percorse dai mezzi del Concessionario e di garantire costantemente la percorribilità delle strade anche
in relazione agli aspetti concernenti la sicurezza.
ART. 98 PAVIMENTAZIONI STRADALI
MORMATIVA DI RIFERIMENTO
I lavori saranno eseguiti in accordo alla normativa vigente.
In particolare, ma non limitatamente, il Concessionario dovrà rispettare le prescrizioni e adempiere agli
obblighi derivanti dalle seguenti leggi e normative:
•
CNR fascicolo 4/1953
•
ASTM 1883/61T
•
CNR-UNI 10009 "Prove sui materiali stradali"
•
AASHTO T 180-57 CNR fascicolo 24/1974 "Norme per l'accettazione dei bitumi per usi stradali"
CARATTERISTICHE DELLA NUOVA VIABILITA’
La nuova viabilità avrà le seguenti caratteristiche costruttive:
•
strato di fondazione con funzione anche di anticapillare, di inerti stabilizzati all'acqua e compattati,
dello spessore finito non inferiore a cm 40;
•
strato di base, in conglomerato bituminoso aperto, cilindrato, dello spessore finito non inferiore a cm
12;
•
strato di collegamento (binder), in conglomerato bituminoso semiaperto, cilindrato, dello spessore
finito non inferiore a cm 5;
•
tappeto di usura, in conglomerato bituminoso chiuso, cilindrato, dello spessore finito non inferiore a
cm 4.
Gli strati delle pavimentazioni stradali definiti al comma precedente dovranno avere le seguenti caratteristiche:
•
strato anticapillare di sottofondazione: ghiaietto o pietrischetto, esenti da materie eterogenee di
dimensioni comprese tra 4 e 20 mm con percentuale massima del 5% passante al crivello 4 UNI;
•
strato di fondazione stradale: miscela inerte granulometricamente corretta di sabbia, ghiaia, pietrisco
o di altro materiale di frantumazione, stabilizzato all'acqua, adeguatamente costipato con idonee macchine;
•
strato di base: conglomerato bituminoso, di ghiaia mista o frantumato misto di cava, confezionato a caldo
con idonei impianti, con le modalità e le prescrizioni appresso indicate, con bitume di prescritta penetrazione,
posto in opera con macchine finitrici, cilindrato con idonei rulli metallici e gommati da 5 a 14 tonnellate, e
spalmato di un velo continuo di legante per ancoraggio alla fondazione;
•
strato di collegamento (binder): in conglomerato bituminoso semiaperto ottenuto con graniglia e
pietrischetto della categoria IV delle Norme CNR con dosaggi e limiti come da prescrizione appresso
indicate, spalmato di un velo continuo di legante di ancoraggio, steso in opera con macchine finitrici e
cilindrato con idonei rulli metallici e gommati da 5 a 14 tonnellate;
•
tappeto di usura: conglomerato bituminoso chiuso, ottenuto con graniglia e pietrischetto della
categoria I delle norme CNR, dosaggio e limiti come da prescrizione appresso indicata, steso in opera con
finitrici e cilindrato con idonei rulli metallici e gommati da 5 a 14 tonnellate.
I materiali da impiegare dovranno avere le seguenti caratteristiche:
Strato di sottofondazione: Formato da ghiaietto o pietrischetto, proveniente dalla frantumazione di materiale litoide
di natura preferibilmente silicea, uniforme, compatto ed esente da parti alterate. Costituito da elementi poliedrici a
spigoli vivi e superfici ruvide, posto in opera con spandimento meccanico, bagnatura e cilindratura con rulli di peso
superiore a 12 tonnellate sino al completo assestamento;
Strato di fondazione: Il materiale in opera, dopo le opportune correzioni e miscelazioni, dovrà rispondere alle
seguenti caratteristiche:
77
Capitolato Speciale d’Appalto
1) L'aggregato non deve avere dimensioni superiori a 71 mm, nè forma appiattita, allungata o lenticolare.
2) Granulometria compresa in uno dei seguenti fusi ed avente andamento continuo ed uniforme praticamente
concorde a quello delle curve limiti:
MISCELA
Serie
Tipo 1°
Tipo 2°
crivelli e setacci
passante totale
passante totale
UNI
in peso %
in peso %
Crivello
71
100
Crivello
40
75-100
100
Crivello
25
60-87
75-100
Crivello
10
35-67
45-75
Crivello
5
25-55
20-45
Crivello
2
15-40
30-60
Setaccio
0,4
7-22
10-25
Setaccio
0.075
2-10
3-12
In luogo dei crivelli UNI possono adoperarsi i setacci ASTM secondo il seguente prospetto di equivalenza : 71
(2" 1/2), 40 (1" 1/2), 25 (3/4"), 10 (3/8"), 5 (n. 4), 2 (n. 10), 0,4 (n. 40), 0,075 (n. 200).
3)
Rapporto tra il passante al setaccio 0.075 ed il passante al setaccio 0,4 inferiore a 2/3.
4)
Percentuale di usura, determinata con la prova di Los Angeles, non superiore al 50%.
5)
Coefficiente di qualità (Deval) del pietrisco non inferiore a 12 e coefficiente di frantumazione del
pietrischetto e graniglia non superiore a 200 (secondo CNR fasc. 4/1953).
6)
Equivalente in sabbia (prova AASHTO T 176/56, eseguita con dispositivo meccanico di
scuotimento), misurato sulla frazione passante al crivello 5, compreso tra 25 e 65. Tale controllo dovrà
anche essere eseguito per materiale prelevato dopo costipamento. Il limite superiore dell'equivalente in
sabbia (65) potrà essere variato in funzione delle provenienze e delle caratteristiche del materiale: se i
materiali sono da impiegare in zona corrispondente ad una trincea, essi dovranno risultare non plastici, se
i materiali sono da impiegarsi in zona corrispondente ad un rilevato essi dovranno avere un indice di
plasticità inferiore a 4.
7)
Indice di portanza CBR (norma ASTM 1883/61 T oppure CNR-UNI 10009) dopo 4 giorni di
imbibizione di acqua (eseguito sul materiale passante al crivello 25) non minore di 50. E' inoltre richiesto
che tale condizione sia verificata per un intervallo dell'umidità di costipamento non inferiore al 4%. Se le
miscele contengono oltre il 60% in peso di elementi frantumati a spigoli vivi, l'accettazione deve avvenire
sulla base delle sole caratteristiche indicate ai precedenti commi b.2, b.3, b.4 e b.5.
Per la posa in opera dello strato di fondazione dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
8)
Il piano di posa dello strato di fondazione deve avere le quote, la sagoma ed i requisiti di
compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale, dopo la stesura ed il
costipamento, deve presentarsi uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei
suoi componenti. L'eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l'umidità prescritta in funzione della
densità, è da effettuarsi mediante dispositivi spruzzatori. Le operazioni anzidette non devono essere
eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello
stesso strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato
compromesso deve essere rimosso e ricostituito.
9)
Il costipamento deve essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95% della
densità massima fornita dalla prova AASHTO modificata, determinata secondo la norma AASHTO T 18057 metodo D con esclusione della sostituzione degli elementi trattenuti al setaccio 3/4". Se la misura in
sito riguarda materiale contenente fino al 25% in peso di elementi di dimensioni maggiori di 25 mm, la
densità ottenuta (AASHTO modificata, ottenuta in laboratorio) verrà corretta in base alla formula
dove
dc= densità della miscela ridotta; da = densità AASHTO modificata; pc = peso specifico degli elementi di
dimensione maggiore di 25 mm; x = percentuale in peso degli elementi di dimensione maggiore di 25 mm.
Rispetto al valore della densità cosí aumentata si applicherà la prescrizione del 95%. Il comportamento
globale della fondazione deve essere controllato mediante la misura del modulo di compressione ME
determinato con piastra da 30 cm. di diametro (Norme Svizzere VSS-SNV-70317). Il valore ME, misurato
in condizioni di umidità prossima a quella ottima di costipamento, ed al primo ciclo di carico, deve essere
superiore a 1000 Kg/cm2; cioè, in corrispondenza di un intervallo di carico compreso tra 1,5 e 2,5 Kg/cm2
non si devono verificare deformazioni maggiori di cm 0,04.
10)
Lo spessore deve essere quello prescritto, con una tolleranza in più od in meno del 5%, purchè
questa differenza si presenti solo saltuariamente
78
Capitolato Speciale d’Appalto
Strato di base: Per lo strato di base di conglomerato bituminoso devono essere impiegate sabbie, ghiaie o
pietrischi provenienti da cave, costituiti da elementi litoidi sani e tenaci esenti da materie eterogenee.
La granulometria deve presentare una curva a decorso continuo e possibilmente vicino alla curva ideale
(parabola di 2° grado) compresa tra i seguenti limiti:
Setacci
passante
Maglie
%
in
peso
del
1 1/2"
mm 38,1
100
1"
mm 25,4
77-87
3/4"
mm 19,1
60-78
3/8"
mm 9,52
40-58
n. 4
mm 4,76
28-47
n. 10
mm 2
20-35
n. 40
mm 0,42
11-20
n. 200
mm 0,074
2-6
La composizione da adottare dovrà essere stabilita in base a prove di laboratorio.
Come leganti sono da usarsi i bitumi solidi rispondenti alle "Norme per l'accettazione dei bitumi per usi
stradali" fascicolo n. 24 - CNR - Ed. 1974. Il tipo di bitume deve essere stabilito in relazione alle condizioni
locali e stagionali.
La percentuale del legante deve essere pari al 3,5% ÷ 4,5% del peso degli inerti e deve comunque essere la
minima che consenta il raggiungimento del valore massimo di stabilità Marshall e compattezza. La
composizione adottata non deve comunque consentire deformazioni permanenti nella struttura della
massicciata sotto i carichi statici e dinamici, nemmeno alle alte temperature estive, e deve però dimostrarsi
sufficientemente flessibile per poter seguire sotto gli stessi carichi qualunque eventuale assestamento del
sottofondo anche a lunga scadenza.
Il conglomerato bituminoso destinato alla formazione dello strato di base deve possedere una stabilità non
inferiore a 600 Kg ed uno scorrimento compreso fra 1 e 4 mm determinati secondo la prova Marshall a 60 °C
(prova ASTM D 1559) con costipamento di 75 colpi di maglio per faccia.
Si dovranno usare impianti speciali per la preparazione di conglomerati bituminosi a caldo, tali da assicurare
l'essiccamento e la depolverizzazione degli inerti, il riscaldamento degli stessi e del bitume, con verifica della
temperatura, nonchè l'esatta costante composizione dell'impasto.
A costipamento ultimato, prima della stesa dei successivi strati di pavimentazione, il peso di volume del
conglomerato non deve essere inferiore al 98% del peso di volume del provino Marshall costipato in
laboratorio col contenuto ottimo di bitume.
La percentuale dei vuoti residui sui campioni di massicciata prelevati non deve superare il 7%.
Strati di collegamento e di usura: Gli aggregati che saranno utilizzati per questi strati dovranno avere i requisiti
prescritti dalle "Norme per l'accettazione dei pietrischi, dei pietrischetti, delle graniglie, della sabbia, degli
additivi per costruzioni stradali" del fascicolo n. 4, anno 1953, del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Si precisa inoltre:
- che i pietrischetti e le graniglie dovranno provenire dalla frantumazione di materiale litoide, di natura
preferibilmente silicea e, comunque, sostanzialmente uniforme, compatto ed esente da parti alterate; dovranno
avere i requisiti richiesti per la IV categoria della tabella III (fascicolo n. 4 delle norme predette) per quanto
riguarda lo strato di collegamento e per la 1a categoria della tabella suddetta per quanto si riferisce allo strato
d'usura;
- che i pietrischetti e le graniglie dovranno inoltre essere costituiti da elementi approssimativamente poliedrici
con spigoli vivi e superfici ruvide, puliti ed esenti da polvere e da materiali estranei;
- che le sabbie, naturali o di frantumazione, dovranno essere di natura prevalentemente silicea, dure, vive,
ruvide al tatto, pulite ed esenti da polvere o da altro materiale estraneo, e devono avere, inoltre, una perdita
per decantazione in acqua inferiore al 2%;
- che gli additivi dovranno provenire dalla frantumazione di rocce, preferibilmente calcaree, che possono
essere sostituite da cemento, ed anche da leganti bituminosi, purchè questi ultimi, prima dell'impiego, siano
completamente disgregati;
- non dovranno essere impiegati i pietrischi, pietrischetti e graniglie contenenti una percentuale elevata di
elementi piatti e allungati;
- per ciascuna pezzatura l'indice dei vuoti non deve superare il valore di 1.
79
Capitolato Speciale d’Appalto
Il bitume deve avere i requisiti prescritti dalle "Norme per l'accettazione dei bitumi per usi stradali", fascicolo n.
24 - CNR - Ed. 1971.
La curva granulometrica definitiva dello strato di collegamento dovrà rientrare nei seguenti limiti:
Tipo di vaglio
Percentuale
in
peso
di
aggreg.pass.
per il vaglio a fianco segnato
1"
(mm 25,4)
100
3/4"
(mm 19,1)
85-100
1/2"
(mm 12,7)
70-90
3/8"
(mm 9,52)
60-80
n.4
serie ASTM (mm 4,76)
40-70
n.10
serie ASTM (mm 2,00)
29-50
n.40
serie ASTM (mm 0,42)
15-40
n.80
serie ASTM (mm 0,177)
5-25
n.200
serie ASTM (mm 0,074)
3-5
Il passante al n. 40 non deve avere indice di plasticità superiore a 6
La curva granulometrica definitiva dello strato d'usura dovrà rientrare nei seguenti limiti:
Tipo del vaglio
Percentuale
in
peso
del
passante
per il vaglio a fianco segnato
1/2"
(mm 12,7)
100
3/8"
(mm 9,52)
80-100
n.4
serie ASTM (mm 4,76)
62-85
n.10
serie ASTM (mm 2,00)
42-66
n.40
serie ASTM (mm 0,42)
20-48
n.80
serie ASTM (mm 0,177)
10-32
n.200 serie ASTM (mm 0,074)
4-9
Devono essere eseguite prove sperimentali sui campioni preparati con pietrischetti, graniglie, sabbie e additivi
ai fini della designazione della composizione da adottarsi. Per il passante del n. 40 l'indice di plasticità non
deve superare 6.
Il tenore del bitume da mescolare negli impasti, espresso in misura percentuale del peso secco degli aggregati
di ciascun miscuglio, deve essere:
- del 4,5 ÷ 6 per lo strato di collegamento (conglomerato semichiuso);
- del 5,5 ÷ 7,5 per lo strato di usura (conglomerato chiuso):
Il dosaggio in bitume dovrà essere stabilito in base a prove sperimentali sul miscuglio di aggregante prescelto
per l'impiego.
Il conglomerato bituminoso destinato alla formazione dello strato di collegamento e di usura deve possedere
una stabilità non inferiore, rispettivamente, a 800 Kg e 1000 Kg, nonchè uno scorrimento compreso fra 1 e 4
mm, per il primo, e fra 1 e 3,5 mm, per il secondo, determinati secondo la prova Marshall a 60 °C (prova
ASTM D 1959) con costipamento di 75 colpi di maglio per faccia.
Il conglomerato per lo strato di usura deve avere elevatissima resistenza meccanica interna e all'usura
superficiale, sufficiente ruvidità della superficie, grande stabilità e compattezza, impermeabilità praticamente
totale.
Gli strati ultimati devono risultare di spessore uniforme e delle dimensioni stabilite nella documentazione di
progetto. Prima della posa in opera degli impasti si deve procedere ad un'accurata pulizia della superficie da
rivestire, mediante energico lavaggio e soffiatura, ed alla spalmatura di un velo continuo di legante di
ancoraggio. Immediatamente dopo deve fare seguito lo stendimento del conglomerato semiaperto per lo strato
di collegamento in maniera che a lavoro ultimato la carreggiata risulti perfettamente sagomata con i profili e le
pendenze prescritte. Analogamente si deve procedere per la posa in opera dello strato di usura. L'applicazione
dei conglomerati bituminosi viene fatta a mezzo di macchine spanditrici-finitrici, in perfetto stato d'uso. Il
materiale deve essere disteso a temperatura non inferiore a 140°C. I singoli strati dovranno essere compressi
con rulli meccanici del peso di 5 ÷ 14 tonnellate. In corrispondenza dei giunti di ripresa del lavoro e dei giunti
longitudinali tra due strisce adiacenti si deve procedere alla spalmatura con uno strato di bitume a caldo allo
scopo di assicurare impermeabilità ed adesione alle superfici di contatto. Ogni giunzione deve essere battuta e
finita con appositi pestelli a base rettangolare opportunamente scaldati. La cilindratura deve essere continuata
80
Capitolato Speciale d’Appalto
sino ad ottenere un sicuro costipamento; lo strato, al termine delle cilindrature, non deve presentare vuoti per
un volume complessivo superiore al 5% per quello di collegamento e al 4% per quello di usura.
MARCIAPIEDI E PISTE CICLOPEDONALI
Ove sia previsto dal progetto, dovranno essere previsti appositi percorsi preferenziali per la viabilità pedonale e
ciclopedonale realizzati mediante marciapiedi. Le dimensioni e la sezione trasversale dei marciapiedi saranno
definiti dai disegni di progetto; le caratteristiche principali dei materiali e quelle inerenti la realizzazione sono di
seguito definite.
Cordoli: I marciapiedi saranno di norma delimitati (verso il piano viario) da un cordolo in conglomerato cementizio
prefabbricato; le dimensioni del cordolo saranno specificate nei disegni di progetto. Gli elementi costituenti i cordoli,
rettilinei o curvilinei con spigoli vivi o arrotondati, dovranno essere dotati di idonei sistemi di incastro (maschiofemmina) ed i giunti dovranno essere sigillati con malta cementizia. I cordoli dovranno essere posati su malta di
allettamento di tipo cementizio e dovranno essere realizzati in maniera tale da consentire il convogliamento ed il
regolare deflusso delle acque meteoriche.
Pavimentazione: I marciapiedi potranno essere pavimentati con le seguenti modalità: con strati di
conglomerato bituminoso, con asfalto colato, con masselli autobloccanti in cls. La pavimentazione con strati di
conglomerato bituminoso dovrà avere le stesse caratteristiche di quelle già previste nella pavimentazione della
nuova viabilità. La pavimentazione in asfalto colato dovrà essere eseguita su idoneo sottofondo, per uno
spessore finito di 20 mm, formato da una miscela preparata a caldo nelle seguenti percentuali in peso: mastice
di asfalto 50% - bitume 5% con penetrazione Dow compresa fra 40 e 50 cm - sabbia 5% - graniglia 40%. La
pavimentazione con masselli autobloccanti in cls dovrà essere realizzata con masselli in conglomerato
cementizio vibrocompresso del tipo “URBE” con finitura in impasto di granito-gres, di dimensioni 15x15 cm. e
di spessore 6 o 8 cm, saranno posti in opera su uno strato di malta cementizia, di spessore non inferiore a cm
2, con successiva sigillatura dei giunti con malta fine di cemento (di spessore non superiore a 1,5 cm). La
malta cementizia sarà formata con 1 metro cubo di sabbia con assortimento dei grani compreso tra 0,05 e 2
mm e 400 kg di cemento normale.
SMALTIMENTO ACQUE PIOVANE
Prima dell’inizio delle opere, l’Appaltatore dovrà effettuare il controllo ed il rilievo delle quote altimetriche delle
fognature e dei corsi d’acqua interessati dallo svolgimento dei lavori. Per la costruzione dei condotti di
fognatura e di tutte le opere ad essi inerenti, per la posa in opera di tubi in cemento o pvc, canali e fognoli in
cemento, dovranno essere osservate le prescrizioni esecutive emanate o richieste dal Comune di Briosco.
Inoltre si ritengono come integralmente trascritte e facenti parte della presente descrizione le disposizioni
vigenti in materia di opere in conglomerato cementizio armato e non armato, anche per quanto concerne la
granulometria degli inerti.
Tubi prefabbricati in conglomerato cementizio: I tubi devono essere confezionati con calcestruzzo di
caratteristiche uniformi, avere superfici esterne ed interne specularmente lisce ad estremità piene ed a spigoli
vivi, con la fronte perpendicolare all’asse del tubo. Non sono ammessi tubi con segni di danneggiamenti che
possano diminuire la loro possibilità di utilizzazione, ovvero la resistenza meccanica, l’impermeabilità e la
durata nonché la sicurezza dei ferri contro la ruggine ed altre aggressioni. I tubi dovranno essere fabbricati da
ditta specializzata, in apposito stabilimento, adoperando idonee apparecchiature ed effettuando un continuo
controllo degli impasti e dei prodotti. Prima di dare corso all’ordinazione, il Concessionario dovrà comunicare
alla D.L. le caratteristiche dei tubi (dimensioni, spessori, armature, peso, rivestimenti protettivi ecc.), nonché le
particolari modalità seguite nella costruzione. Se previsto dalle Norme Tecniche Comunali, le tubazioni della
fognatura acque bianche dovranno essere rivestite internamente con resine epossicatramose. La D.L. si
riserva di effettuare una ricognizione presso lo stabilimento di produzione onde accertare i metodi di lavoro e
le caratteristiche generali della produzione ordinaria del fornitore, restando comunque inteso che ogni
responsabilità in ordine alla rispondenza dei tubi alle prescrizioni tecniche Comunali sarà esclusivamente a
carico del Concessionario. Per la fornitura e posa dei tubi prefabbricati in conglomerato cementizio semplice o
armato dovranno essere osservate le prescrizioni esecutive contenute negli elaborati di progetto e nelle norme
tecniche Comunali. Fornitura e posa di tubazioni di lunghezza non inferiore a 2.00m per diametri maggiori di
1400mm e lunghezza 2.50m per quelli inferiori, prefabbricate in calcestruzzo armato a sezione circolare, con
incastro a bicchiere e sistema di giunzione ad anello di tenuta incorporato nel getto mediante l’utilizzo di
idonea protezione in gomma sintetica conforme alle norme. UNI EN 681-1. La posa sarà preceduta
dall’applicazione sul maschio di apposito lubrificante compatibile con la gomma stessa. Le tubazioni avranno
sezione interna circolare, esse dovranno rispondere al progetto di norma U73.04.096.0. e alle UNI 8981, UNI
9858 e DM 12 dicembre 1985 e circolare Ministero LL.PP. n° 27291 del 2 marzo 1986 e D.M. 14
febbraio
1992, esenti da fori passanti, poste in opera su sella d’appoggio continua in cls o materiale costipato, in grado
81
Capitolato Speciale d’Appalto
di garantire una superficie di appoggio che si adatti il più possibile alla superficie esterna del tubo, comprese le
sagomature dei bicchieri, su tutta la lunghezza dell’elemento, e per la larghezza definita dall’angolo di sella
previsto dal progetto statico compreso gli eventuali rinfianchi e l’onere del controllo della livelletta con l’ausilio
di apparecchiature laser. Non saranno ammesse pertanto zone vuote, o cavità, o grandi bolle affioranti sulla
superficie di contatto. La giunzione tra le tubazioni dovrà
essere realizzata solamente mediante
apparecchiature idrauliche o manuali di tiro (TIR-FOR), previo controllo in stabilimento delle tolleranze
dimensionali che non dovranno superare in termini di deformazione quelle stabilite dal progetto del giunto e
dichiarate dal produttore negli appositi documenti di produzione. Nessun sigillante o malta potrà essere
introdotta nel giunto per assicurarne la tenuta, che dovrà invece discendere dalla geometria di maschio e
femmina, dalla sezione dell’anello e dalla qualità della gomma, il tutto come da particolari costruttivi e al
progetto di norma U73.04.096.0. Al fine di verificare in opera, la tenuta idraulica delle giunzioni, dovrà essere
sempre a disposizione della D.L. un prova giunti in grado di collaudare (0,5 bar) la qualità delle giunzioni
stesse e del sistema di posa. Le tubazioni dovranno avere una classe di resistenza allo schiacciamento,
provato secondo quanto previsto dal progetto di norma U73. 04.096.0., non inferiore a:
Da DN 300 mm. a 700 mm.
135 kN/m2
Da DN 800 mm. a 1000 mm.
110 kN/m2
Da DN 1300 mm a 1600 mm.
100 kN/m2
Oltre DN 1600 mm.
90 kN/m2
Il carico minimo di schiacciamento per unità di lunghezza sarà ricavato moltiplicando la classe di resistenza per un
millesimo del diametro nominale interno. Il rinterro della tubazione dovrà essere realizzato con materiale granulare
omogeneo, anche proveniente dagli scavi, purchè liberato dalle pietre di dimensioni superiori a 50mm, dalle zolle,
dai materiali organici e da elementi estranei alla natura del terreno. Il rinterro dovrà sempre avvenire mediante
compattazione a strati orizzontali coni spessore massimo di 30 cm. La compattazione dovrà essere eseguita
mediante piastre vibranti regolabili, di potenza media. Al fine di assicurare il contributo delle spine laterali del
terreno alla capacità portante del tubo, la compattazione dovrà al minimo oltrepassare l’estradosso superiore del
tubo di 30 cm. L’impresa è tenuta a fornire tutti i calcoli di verifica alla stabilità, firmati da un ingegnere iscritto
all’albo, e ad assumersi con lui ogni responsabilità conseguente. Le tubazioni andranno calcolate in modo da
sopportare il riempimento di prima fase ed i carichi stradali propri della strada, in funzione della larghezza dello
scavo e delle modalità di rinterro dello stesso; le norme di riferimento saranno le UNI 7517, le DIN 4033 e le ATV
A127. La fornitura delle tubazioni dovrà essere corredata dai documenti di produzione e dalle registrazioni di
controllo e collaudo. Per le sole tubazioni di collegamento delle caditoie stradali, in alternativa alle tubazioni in
cemento, il Concessionario potrà proporre alla Direzione Lavori l’impiego di tubazioni in PVC serie pesante
rispondente alla norma UNI-EN 1401-1, con giunzione ad anello di tenuta in gomma ed un diametro interno di mm.
160.
Per il collegamento di tubi si dovranno utilizzare giunzioni di tenuta. Esse dovranno essere realizzate con anelli in
gomma sintetica per i tubi in c.a. realizzati con estremità forgiate a bicchiere. La gomma dovrà possedere elevata
resistenza agli agenti aggressivi e mantenersi elastica anche a basse temperature. La lunghezza degli anelli, la
forma e gli spessori della relativa sezione dovranno essere tali da garantire la perfetta tenuta del giunto.
POZZETTI PER CADITOIE STRADALI
I pozzetti per caditoie stradali saranno realizzati con l’impiego di manufatti prefabbricati in cls preferibilmente a
monoblocco, delle dimensioni minime interne di cm. 45 x 45 ed h= 90. I pozzetti saranno del tipo sifonato, interno
od esterno, e saranno posati su di un sottofondo in massetto di calcestruzzo magro. Prima dell’approvvigionamento
in cantiere, il Concessionario dovrà sottoporre alla D.L. il campione del pozzetto che intende impiegare e la relativa
scheda tecnica.
CHIUSINI PER CADITOIE STRADALI
Per le griglie delle caditoie stradali di raccolta delle acque piovane verranno adottati chiusini in ghisa sferoidale. Il
dimensionamento e le caratteristiche dei chiusini dovranno rispondere alle prescrizioni della norma UNI EN 124,
per la classe D 400, in qualsiasi situazione di posa. I chiusini dovranno riportare nella fusione le seguenti marcature:
UNI EN 124, classe corrispondente (minimo D 400), nome e/o sigla del fabbricante. Griglie e telai dovranno essere
opportunamente rettificati al tornio, avere superfici di appoggio lisce e opportunamente sagomate per evitare
fenomeni di rollio e fuoriuscita dei coperchi. La sede del telaio e l’altezza della griglia dovranno essere calibrati in
modo che i due elementi vengano a trovarsi sullo stesso piano e non resti fra loro alcun gioco; inoltre la superficie
superiore del chiusino dovrà trovarsi, a posa avvenuta, in perfetto piano con la pavimentazione stradale. Qualora, a
causa di assestamenti sotto carico o di rifacimenti della pavimentazione stradale nel corso dei lavori, la posizione
del telaio non garantisse l’assoluta complanarità fra chiusino e pavimentazione stradale, il telaio dovrà essere
rimosso e riposato nella corretta posizione. I chiusini non dovranno essere sottoposti a traffico prima che siano
trascorse 24 ore dalla loro posa.
82
Capitolato Speciale d’Appalto
SEGNALETICA STRADALE
Per le zone non direttamente interessate dai lavori, ma in consegna, la segnaletica sia verticale che orizzontale
dovrà essere mantenuta in efficienza a cura e spese del Concessionario, che se ne assume la responsabilità della
perfetta efficienza funzionale di ogni apparato segnaletico, sia singolo che complessivo.
Dovranno in ogni caso essere previste fasi di lavoro atte a garantire la continuità del traffico; tutte le eventuali
deviazioni provvisorie dovranno essere concordate con la D.L. per le successive approvazioni. Ogni eventuale
intervento dovrà essere preceduto da opportuni sopralluoghi con i tecnici della Polizia Municipale al fine di
concordare in dettaglio i tempi, le larghezze ed il tracciato delle carreggiate e dei percorsi pedonali, le conseguenti
segnalazioni verticali e orizzontali e quanto altro necessario.
Il Concessionario oltre che all’elaborazione dell’eventuale progetto di viabilità provvisoria, da sottoporre alle
approvazioni sopra citate, è tenuto a provvedere a sua cura e spese a tutte le sistemazioni superficiali provvisorie e
definitive connesse con l’andamento dei lavori compresa la predisposizione di segnaletica orizzontale e verticale e
l’assistenza per le opere murarie occorrenti per l’installazione di eventuali impianti semaforici e d’illuminazione
pubblica provvisori.
In tutte le fasi di lavoro dovrà essere consentito l’accesso alle proprietà private, anche con l’eventuale ausilio di
passerelle pedonali ed impalcati di tipo stradale.
Resta precisa in ogni caso la totale responsabilità del Concessionario sulla attivazione tempestiva e sistematica dei
segnali luminosi e della manutenzione per la perfetta efficienza funzionale di ogni apparato segnaletico, sia singolo
che complessivo.
L’adozione dei necessari dispositivi segnaletici in corso d’opera (coni, birilli, cavalletti, sbarramenti, recinzioni,
cartelli, torce, fanali lampeggianti, ecc.) comporta sempre e inderogabilmente la conformità alle prescrizioni del
Vigente Codice della Strada nonché della Vigilanza Urbana, a cura e per la responsabilità del Concessionario.
Il Concessionario dovrà provvedere a sua cura e spesa all’esecuzione della segnaletica verticale ed orizzontale
sulle vie e rotonde interessate dalla nuova sistemazione superficiale compresi gli accessi e gli innesti delle viabilità
private coinvolte.
I segnali dovranno rispettare le prescrizioni del D.L. 30.4.92 n. 185 “NUOVO CODICE DELLA STRADA” e
successive modificazioni, del D.P.R. 16.12.92 n. 495 Regolamento di esecuzione e di Attuazione del Nuovo
Codice della Strada e successive modificazioni, delle circolari e disciplinari del Ministero LL.PP. in materia, Alle
citate Circolari e Disciplinari si rimanda per quanto attiene colori, visibilità diurna e notturna, dimensioni e
forme, installazioni, eccetera. Per argomenti trattati da più circolari e Disciplinari ci si riferirà a quella più
recente ed aggiornata.
ART. 99 PREFABBRICATI
CASSONI cassoni e i colombari sono di tipo autoportante, e devono essere conformi ai valori richiesti dalla
legge. Le armature devono essere costituite da barre di acciaio FeB44k, di resistenza tale da consentire la
sovrapposizione di più moduli. I manufatti devono essere prodotti con metodo vibro gettato, con accurata
scelta degli inerti, cemento di qualità (425R), additivi impermeabilizzanti. Nel caso di cassoni doppi sovrapposti
per le tumulazioni, entrambi i cassoni devono essere dotati di apertura frontale facilitata.
MATERIALI STRUTTURALI
CEMENTO ARMATO
Calcestruzzi
Riferimenti: D.M. 14.01.2008, par. 11.2;
Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale;
UNI EN 206-1/2006;
UNI 11104.
Calcestruzzo vibrogettato autocompattante (SCC) (Da tabella 4.1.I, NTC08):
Tipologia strutturale:
Classe di resistenza necessaria ai fini statici:
Condizioni ambientali:
Classe di esposizione:
Classe di consistenza:
Rapporto acqua/cemento:
Diametro massimo aggregati:
Loculi cimiteriali
Rck= 50 N/mmq - C40/50
Ordinarie
XC2
S5
0,30
15 mm
E' possibile mantenere un basso rapporto acqua/cemento grazie alla grande fluidità del materiale ed alla
vibrazione.
83
Capitolato Speciale d’Appalto
La composizione di un calcestruzzo autocompattante è orientativamente la seguente: materiali fini ≤ 100µm:
polveri reattive come cemento e aggiunte minerali di tipo II a basso sviluppo di calore d'idratazione (ceneri volanti e fumo di silice) e polveri non reattive quali aggiunte minerali di tipo I e filler inerti (calcare macinato finemente) e aggregati finissimi.
Più specificatamente:
• Aggregato grosso (15mm): 320 l/mc;
• Materiali fini (≤100µm): 600 kg/mc;
• Rapporto in volume acqua/polveri: 1,00;
• Rapporto in peso acqua/cemento: 0,30;
• Addittivi superfluidificanti e modificatori della viscosità.
Il cemento utilizzato è portland a medio indurimento: R42,5.
Parametri caratteristici e tensioni limite per il metodo degli stati limite
Calcestruzzo C40/50:
Rck =
fck = 0,83 x 50 =
fctm = 0,30 x 41,5^(2/3) =
fcfm = 1,2 x 3,6 =
fctk = 0,7 x 3,50 =
fcd = 0,85 x 41,5 / 1,5 =
σc combinazione rara = 0,6 x 41,5 =
σc combinazione quasi permanente = 0,45 x 41,5=
Ec = 22.000 x [(41,5+8)/10]^0,3 =
Coefficiente di viscosità =
50,00 N/mmq
41,50 N/mmq
3,60 N/mmq
4,32 N/mmq
2,52 N/mmq
23,52 N/mmq
24,90 N/mmq
18,68 N/mmq
35.500 N/mmq
2,4
Acciaio per C.A.
(Rif. D.M. 14.01.2008, par. 11.3.2)
Acciaio per C.A. B450C
fyk tensione nominale di snervamento:
ftk tensione nominale di rottura:
fsd tensione di progetto a rottura:
σsd combinazione rara
Es Modulo di Young
Deformazione elastica al limite di snervamento:
450 N/mmq
540 N/mmq
450/1,15 = 391,3 N/mmq
0,8 x 450 = 360 N/mmq
206.000 N/mmq
391,3/206.000 = 1,9E-3
L’acciaio dovrà rispettare i seguenti rapporti:
fy/fyk < 1,35
ft / fy ≥ 1,15
Diametro delle barre: 6 ≤ f ≤ 40 mm.
E’ ammesso l’uso di acciai forniti in rotoli per diametri ≤ 16 mm.
Reti e tralicci con elementi base di diametro 6 ≤ f ≤ 16 mm.
Rapporto tra i diametri delle barre componenti reti e tralicci: fmin/fmax ≥ 0,6
Acciaio per C.A. B450A
fyk tensione nominale di snervamento:
ftk tensione nominale di rottura:
fsd tensione di progetto a rottura:
σsd combinazione rara
Es Modulo di Young
Deformazione elastica al limite di snervamento:
450 N/mmq
540 N/mmq
450/1,15 = 391,3 N/mmq
0,8 x 450 = 360 N/mmq
206.000 N/mmq
391,3/206.000 = 1,9E-3
84
Capitolato Speciale d’Appalto
L’acciaio dovrà rispettare i seguenti rapporti:
fy / fyk < 1,25
ft / fy ≥ 1,05
Diametro delle barre: 5 ≤ f ≤ 10 mm.
E’ ammesso l’uso di acciai forniti in rotoli per diametri ≤ 10 mm.
Reti e tralicci con elementi base di diametro 5 ≤ f ≤ 10 mm.
Rapporto tra i diametri delle barre componenti reti e tralicci: fmin/fmax ≥ 0,6
Percentuale minima di armatura per gli elementi strutturali = 0,26 x 2,6 / 450 = 0,0015 = 0,15%
LOCULI
I loculi devono essere prodotti con metodo vibrogettato, confezionato con appositi mescolatori, con cemento
425R, inerti lavati di cava aventi adeguata granulometria. L’armatura deve essere costituita da barre d’acciaio
FeB44K e rete elettrosaldata, adeguata a sopportare i carichi di esercizio. Dovranno essere dotati di apertura
frontale, e posati con inclinazione adeguata verso l’interno.
MATERIALI STRUTTURALI
CEMENTO ARMATO
Calcestruzzi
Riferimenti: D.M. 14.01.2008, par. 11.2;
Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale;
UNI EN 206-1/2006;
UNI 11104.
Tipologia strutturale:
Classe di resistenza necessaria ai fini statici:
Condizioni ambientali:
Classe di esposizione:
Classe di consistenza:
Rapporto acqua/cemento:
Diametro massimo aggregati:
Loculi cimiteriali
Rck= 30 N/mmq - C25/30
Ordinarie
XC2
S5
0,40
15 mm
E' possibile mantenere un basso rapporto acqua/cemento grazie alla grande fluidità del materiale, alla vibrazione e additivi superfluidificanti e modificatori della viscosità.
Il cemento utilizzato è portland a medio indurimento: R42,5.
Parametri caratteristici e tensioni limite per il metodo degli stati limite
Calcestruzzo C25/30:
Rck =
fck =
fctm = 0,30 x 40^(2/3) =
fctk = 0,7 x 2,56 =
fcd = 0,85 x 25 / 1,5 =
σc combinazione rara = 0,6 x 25 =
σc combinazione quasi permanente = 0,45 x 25=
Ec = 22.000 x [(25+8)/10]^0,3 =
Coefficiente di viscosità =
30 N/mmq
25 N/mmq
2,56 N/mmq
1,80 N/mmq
14,17 N/mmq
15,00 N/mmq
11,25 N/mmq
31476 N/mmq
2,4
Acciaio per C.A. B450A
fyk tensione nominale di snervamento:
ftk tensione nominale di rottura:
fsd tensione di progetto a rottura:
σsd combinazione rara
Es Modulo di Young
Deformazione elastica al limite di snervamento:
450 N/mmq
540 N/mmq
450/1,15 = 391,3 N/mmq
0,8 x 450 = 360 N/mmq
206.000 N/mmq
391,3/206.000 = 1,9E-3
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Capitolato Speciale d’Appalto
L’acciaio dovrà rispettare i seguenti rapporti:
fy / fyk < 1,25
ft / fy ≥ 1,05
Diametro delle barre: 5 ≤ Φ ≤ 10 mm.
E’ ammesso l’uso di acciai forniti in rotoli per diametri ≤ 10 mm.
Reti e tralicci con elementi base di diametro 5 ≤ Φ ≤ 10 mm.
Rapporto tra i diametri delle barre componenti reti e tralicci: Φ min/Φ max ≥ 0,6.
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