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SPInternazionale Appunti di politica internazionale Anno 6 16 7 ottobre 2013 . SPI-CGIL Dipartimento Internazionale - Via dei Frentani 4/a 00185 Roma (Italia) - Tel. 0039 0644481310 - [email protected] Agenda 8 ottobre Bruxelles. Riunione della Direzione Ferpa e del Comitato ICE Anche il Ministro degli Esteri Emma Bonino dichiara la propria impotenza sul problema PESIFICAZIONE IN ARGENTINA AL MOMENTO NIENTE DA FARE Rispondendo ad una interrogazione parlamentare che le chiedeva di rendere conto di quello che il Governo italiano stava facendo per risolvere la questione del pagamento in pesos delle pensioni italiane in Argentina, anche il nostro Ministro degli esteri ha allargato le braccia. I trentamila italiani che ricevono dall’Italia una pensione Inps, che le norme vorrebbero pagata in euro, dovranno continuare a subire una realtà totalmente diversa che è stata loro imposto dall’estate scorsa. Le banche argentine andranno infatti avanti a trattenere presso di sé 11 OTTOBRE la valuta pregiata degli euro in arrivo dall’Italia, versando ai nostri Giornata di mobilitazione anziani la pensione in pesos, sulla base di un cambio ufficiale che è poco più della metà di quello realmente praticato. nazionale Si tratta nella sostanza di una pesantissima decurtazione della pensione, che penalizza oltremodo tutti percettori di pensioni che arrivano dall’estero. A farne le spese con i pensionati italiani anche gli spagnoli, i francesi e tutti coloro che sono emigrati e andati in pensione in Argentina e in altri paesi dell’America Latina, come il Brasile e il Venezuela, che hanno adottato la stessa linea di comportamento. Tutte le iniziative diplomatiche prese per risolvere il problema, ha spiegato il nostro Ministro degli esteri, “hanno trovato una posizione di Fermiamo le stragi chiusura netta da parte delle autorità argentine, che peraltro finora non nel Mediterraneo hanno rilasciato, né a noi né ad altri, alcuna possibilità e alcuna apertura Cgil Cisl Uil per una revisione di questa decisione". Insisteremo ancora anche con gli altri Paesi che sono nelle nostre condizioni, ha assicurato Emma Bonino, ma non è il caso di farsi 14-15 ottobre illusioni: la strada al momento sembra impercorribile, come lo è anche Torino. Conferenza Internazionale: “Quale l’ipotesi di far ritirare le pensioni presso i nostri Consolati. Continueremo a nostra volta come Sindacato a seguire questo azione sindacale per i diritti dei migranti problema con la massima attenzione, ma non possiamo non constatare nella regione del quanto poco sia considerato il nostro Governo all’estero, anche in un Mediterraneo” Paese come l’Argentina che ha intrecciato la sua storia con la nostra. Del resto non si umilia costantemente questo Paese all’estero, come SPInternazionale Berlusconi ha fatto negli ultimi vent’anni, senza pagarne poi le è online sul sito conseguenze, che finiscono inesorabilmente con il ricadere sulla nostra www.spi.cgil.it emigrazione più debole e anziana. 9 ottobre Roma. Riunione della Fondazione Giuseppe Di Vittorio sul problema della lingua italiana all’estero. 1 Importante incontro a Tunisi il 20 settembre scorso tra lo Spi-Cgil, l’Inca e il Sindacato dei Pensionati Tunisini Fnr-Ugtt TUNISIA: DOVE FIORISCE LA PRIMAVERA ARABA Il 17 dicembre 2010, Mohamed Bouazizi, un venditore ambulante di 27 anni, si dava fuoco davanti al palazzo del Governatorato di Sidi Bouzid, una cittadina di 40.000 abitanti nel cuore della Tunisia, dopo che la polizia locale gli aveva confiscato il carretto con cui, per campare, vendeva frutta e verdura, senza licenza. Quel gesto di solitaria e disperata protesta contro l’ennesimo abuso del potere avrebbe innescato una serie di rivolte e manifestazioni che dalla Tunisia si sarebbero rapidamente estese ad altri paesi arabi, travolgendo regimi totalitari che sembravano incrollabili. Alla fuga del dittatore tunisino Zine el Abidine Ben Alì avrebbero fatto seguito le rivolte di Egitto, Siria e Libia, dando vita a quella rivoluzione che passerà alla storia come la “Primavera Araba” e avrebbe avviato una stagione di cambiamenti epocali. Oggi quel percorso, non privo di contraddizioni, è ancora aperto a prospettive e soluzioni non scontate - come dimostrano anche i recenti avvenimenti in Egitto - e la Tunisia si trova ancora a giocare un ruolo fondamentale. Il 25 luglio scorso l’assassinio di Mohamed Brahmi, dirigente del Fronte Popolare di sinistra, che faceva seguito all’altro assassinio, il 6 febbraio, di Chokri Belaid, numero due dello stesso partito, innescava una serie di proteste che avrebbero portato alle imponenti manifestazioni di agosto, obbligando alle dimissioni il governo tunisino guidato da Ennahda, il partito islamista che aveva vinto le elezioni di ottobre 2011. Un passaggio delicatissimo, il cui artefice è stato ancora una volta il Sindacato Ugtt (Union Générale Tunisienne du Travail, unica vera organizzazione di massa della Tunisia) e in particolare il suo segretario generale Hocine Abassi, la sola persona che riesce a negoziare con tutte le parti politiche. Nel gennaio 2011 fu lui a proclamare lo sciopero generale che diede il colpo decisivo a Ben Ali e, anche in questa crisi, ha assunto un ruolo di mediazione riuscendo a far dialogare islamisti e opposizione, confermando il ruolo della Ugtt che, fin dalla lotta per l’indipendenza dalla Francia, è sempre stata una vera istituzione e un soggetto politico nazionale. E al suo interno negli ultimi anni ha sempre preso più corpo il Sindacato dei Pensionati tunisini (Fédération Nationale des Retraités Ugtt) una cui delegazione, formata dal Segretario generale Abdelkader Nasri, dal Vicesegretario Adel Azzabi e dal responsabile del dipartimento internazionale dell’ Ugtt, Aberrahmen Azaiz, ha incontrato presso la sede Inca di Tunisi il responsabile delle politiche internazionali dello Spi-Cgil Livio Melgari, il direttore del Patronato Moustapha Laouini e il responsabile per l’immigrazione dell’Inca nazionale Claudio Piccinini. L’incontro ha rinsaldato gli antichi legami di amicizia e collaborazione che legano la Cgil alla Ugtt ed è servito per gettare le basi per un forte e rinnovato rapporto tra i due sindacati di categoria, anche in presenza di un aumento di pensionati italiani che si TUNISI 20/9/2013. Moustapha Laouini, Adel Azzabi, Abdelkader Nasri, Livio Melgari, Aberrahmen Azaiz, Claudio Piccinini trasferiscono nella vicina Tunisia. 2 La Confederazione europea dei sindacati ha illustrato i drammatici effetti delle politiche di austerità sui salari nell’Unione CES: URGENTE UN CAMBIO DI DIREZIONE La CES, in questi anni di crisi, ha costantemente espresso serie preoccupazioni per l'impatto negativo delle misure di austerità sulla situazione economica e sociale in Europa. Più di 26,5 milioni di persone disoccupate sono una delle tante conseguenze di queste politiche a cui si accompagna il calo dei salari, proprio nei Paesi dove la disoccupazione è più alta, con gravi rischi di povertà e esclusione sociale per vaste aree di lavoratrici e lavoratori. I salari sono stati il primo bersaglio delle misure di austerità in tutta Europa, diventando lo strumento chiave, il meccanismo di regolazione di una politica di svalutazione interna, ma questa tendenza non ha risolto i problemi di competitività. Per questo la Ces ribadisce come la disoccupazione di massa e le politiche per ridurre i salari siano fattori pericolosi per il progetto europeo e avverte i leader europei: un cambio di direzione è urgente per ripristinare la crescita e la fiducia. Importante su questo fronte sarà anche la prossima consultazione elettorale ormai ai blocchi di partenza. Lo scorso 10 settembre a Strasburgo è stata lanciata la campagna di informazione che, sotto lo slogan “Agire, Reagire, Decidere”, porterà al voto i cittadini europei dal 22 al 24 maggio 2014. A 11 anni scappa dai genitori per non finire sposa di un ricco saudita YEMEN: IL GRAN RIFIUTO DELLA SPOSA-BAMBINA Ha commosso il mondo la storia di Nada Al Adhal, una bambina yemenita di 11 anni, che si e’ ribellata ai genitori che la volevano dare in sposa ad un adulto sconosciuto disposto a pagare una dote generosa. E’ ancora una volta internet a far emergere con un video, visto da cinque milioni persone in meno di due giorni, una realtà ancora troppo misconosciuta: quella delle mogli bambine. “Piuttosto che sposarmi preferirei essere morta. Alla mia famiglia dico che con loro ho chiuso, hanno rovinato tutti i miei sogni.” dice nel video la bambina, aiutata nel suo rifiuto dalla solidarietà trovata nella famiglia degli zii. Secondo l’Unicef nei Paesi in via di sviluppo ci sono 70 milioni di donne, tra i 20 e i 24 anni, andate in sposa prima dei 18 anni, un fenomeno che, se non interrotto, vedrà 142 milioni di bambine nel mondo, entro il 2020, obbligate e sposarsi prima di aver compiuto il diciottesimo anno, ossia 37 mila ogni giorno. Un dato che ha dell’incredibile e la strada per ridimensionarlo è ancora molto lunga. Infatti, perfino in paesi che hanno leggi che pongono limiti ai matrimoni precoci, basta il consenso dei genitori per vedere molte bambine andare spose a soli 12 anni. 3 Da Euronews (http://it.euronews.net) Notizie dal Mondo Esercitazioni Nato-Russia per contrastare attentati terroristici nei cieli Come proteggere gli aerei europei se ci fosse un attacco come quello dell’11 settembre in Europa? L’esercitazioni condotte dalla Nato e dalla Russia sui cieli della Polonia hanno provato a prevedere l’imprevedibile. I jet della Nato e della Russia hanno intercettato un aereo, che simulava essere stato sequestrato dai terroristi, costringendolo a cambiare rotta allontanandolo dai centri abitati. L’obbiettivo è proteggere le città, 30 anni fa i russi abbatterono un aereo sud coreano pieno di passeggeri che aveva cambiato rotta in modo ambiguo. Oggi hanno riportato a terra la potenziale minaccia. (25 settembre 2013) Proposta spagnola: cambiare fuso orario per aumentare la produttività Il tempo è davvero denaro. Almeno stando ad un rapporto arrivato sul tavolo di una commissione parlamentare spagnola. La proposta: spostare gli orologi di un’ora avanti, riportando così la Spagna nel fuso orario della Gran Bretagna e del Portogallo e mettendo fine ad un’anomalia geografica cominciata nel 1942, quando Franco decise che il Paese doveva avere l’ora della Germania nazista. Il cambio potrebbe contribuire a spiegare il comportamento della società spagnola, in cui i pasti e la fine della giornata di lavoro avvengono tradizionalmente più tardi rispetto al resto d’Europa. (27 settembre 2013) Tragedia del mare fra Indonesia e Australia: muoiono 21 richiedenti asilo Almeno 21 morti e oltre 70 dispersi nel naufragio di un battello di rifugiati al largo dell’Indonesia. Molte delle vittime sono bambini. La nave trasportava circa 120 persone che erano partite dal porto da Pelabuhan Ratu, a sud-ovest di Giava, e si stavano dirigendo verso l’isola di Christmas, in territorio australiano. Negli ultimi 12 mesi sono arrivate in Australia 400 navi della speranza, dal 2007 sono quasi 50mila i richiedenti asilo. Il nuovo governo australiano, conservatore, ha preannunciato un giro di vite per restringere la politica dell’immigrazione, attirandosi gli strali delle associazioni umanitarie internazionali. (28 settembre 2013) Cina: una novantina di bambini e donne salvati dalla tratta degli esseri umani In Cina, smantellata una banda di trafficanti di esseri umani. 92 bambini e due donne sono stati liberati, gli agenti hanno arrestato oltre 300 persone. Negli ultimi due anni le donne salvate dai rapimenti sono state oltre 20mila. La tratta di esseri umani in Cina sarebbe favorita dalla politica del figlio unico. Da decenni questa politica, che mira a contenere la crescita della popolazione, ha portato a uno squilibrio demografico. Per assicurarsi un discendente maschio, molte famiglie praticano l’aborto selettivo eliminando le femmine. Nella società cinese ci sono meno donne che uomini, da qui i rapimenti a favore di chi è disposto a pagare per assicurarsi una moglie. (28 settembre 2013) La torcia olimpica è partita dalla Grecia verso i giochi di Sochi Complice il sole della Grecia, lo specchio parabolico di Olympia ha acceso la torcia che ha iniziato il suo viaggio verso le nevi di Sochi, in Russia, in vista dei XXII Giochi olimpici invernali, in programma a partire dal prossimo 7 febbraio. (29 settembre 2013) SPInternazionale – Circolare interna a cura del Dipartimento Politiche Internazionali Spi-Cgil In internet su www.spi.cgil.it internazionale 4